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mercoledì 30 settembre 2015
Star-Crossed (1a stagione)
lunedì 28 settembre 2015
Jimi: All Is By My Side (2013)
sabato 26 settembre 2015
Sharknado Saga
giovedì 24 settembre 2015
I telefilm con cui sono cresciuto
Prendendo spunto dal blog di Mikimoz elencherò i telefilm della mia infanzia e adolescenza. Tenendo conto che i telefilm degli anni 80 e 90 non erano tantissimi come adesso, ma soprattutto solo pochi canali li trasmettevano. Dagli anni 2000 tutto è cambiato, tra tv satellitare e adesso digitale e grazie alla tv generalista di mediaset tante e diverse serie sono trasmesse. Prima i canali per vedere questi telefilm erano rai1, alcune volte rai2 ma soprattutto italia1. Mi viene subito in mente uno di quei telefilm che più vecchi non ce n'erano, Le simpatiche canaglie che mi facevano ridere a crepapelle quand'ero piccolo, le buffe e incredibili avventure di Alfa Alfa con il suo ciuffetto e la sua fedele combriccola. Parallelamente seguivo SuperVicky, chi non ricorda la simpatica bambina robot che alzava i divani con una mano, faceva anche ridere ogni tanto per la sua irriverenza. Combinava guai o interpretava male gli ordini, facendolo in modo 'letterale' e la sua famiglia cercava di nascondere la verità creando delle situazioni buffe. Poi tre telefilm cult che vedevo, qualche volta anche insieme a mia nonna in campagna, non si perdeva una puntata di Zorro, alle prese con i criminali, il suo aiutante muto e Garcia, il poliziotto tonto (come Winchester nei Simpsons), Rex, il primo e inimitabile con Tobias Moretti, volevo un cane proprio come lui, sveglio, intelligente ma anche furbo e simpatico come nello schermo, ed infine la sempre-verde data sempre per morta, Angela Lansbury ne La Signora in giallo nei panni di Jessica Fletcher, una scrittrice di gialli che dove va muore qualcuno (che iettatrice pensavo) e indaga, riuscendo sempre a scoprire il colpevole, rigorosamente alla fine dopo un indizio scovato tardivamente.
martedì 22 settembre 2015
La quadratura del blog
Dopo quasi due mesi (domani saranno 2 mesi esatti) ho finalmente trovato la "quadratura del cerchio" (che non è la perfezione) del mio blog, ovvero tutte le mie idee e di come deve essere il mio blog è arrivato ad una quadratura, l'epilogo. Sicuramente vi sarete accorti che ho cambiato stile, ho aggiunto tre pagine, ho messo una foto nuova e gli ho aggiunto (tramite paint) il titolo e descrizione. Adesso sono soddisfatto, ho sperimentato e ho cercato di prendere spunto da altri (senza copiare) e finalmente ora sono pronto, mi piace come ho sistemato, ora sono un blogger (quasi-autodidatta) a tutti gli effetti. Sempre da domani condividerò il blog sulla mia pagina personale di facebook, per far sapere ai miei amici (alcuni già lo sanno) di questo mio spazio. Vorrei comunque ringraziare tutti quelli che mi seguono e quelli che su i loro blog mi citano, grazie. A chi piace il mio blog è libero di scriverlo, come io ho messo nel mio quelli che seguo con più interesse. Per quelli che mi seguono quindi, un giudizio sincero su cosa ne pensate di questo cambiamento grafico, vi piace? a presto.
lunedì 21 settembre 2015
Step Up All In, I Origins & Quel momento imbarazzante (2014)
domenica 20 settembre 2015
Videogio-cati quest'estate 2015 (Driver San Francisco & Bioshock Trilogy)
Durante questa torrida estate e nonostante questo blog ho avuto tempo anche per giocare ai miei amatissimi videogiochi, un argomento che a molti non piacerà ritenendo i videogiochi violenti, ma non tutti e certi anche educativi, un post ogni tanto lo scriverò, poiché è una mia passione. Il primo gioco è Driver San Francisco uscito nel 2011, sviluppatore Ubisoft. Grafica eccellente, non difficile da giocarci. Torna uno dei giochi cult più famosi, infatti il primo Driver risale al 1999 che ha dato il via libera a tanti altri giochi simili, tra cui GTA. Questo nuovo gioco è ambientato a San Francisco, alla guida di una macchina di un detective della polizia che combatte contro un super cattivo, Jericho. Tra gare di velocità, di derapate, salto, inseguimenti e gare da sbloccare in stile assassin's creed, si svolge la storia principale, fermare un criminale in fuga che ha in mente qualcosa di diabolico. Il protagonista dovrà essere il migliore pilota per fermarlo, ma non sarà facile.
giovedì 17 settembre 2015
American True Story: McFarland,USA (2015) & La grande sfida di Gabby (2014)
Ispirato a una storia vera, il film del 2015 McFarland, USA, segue le vicende di Jim White (Kevin Kostner, ruolo che si addice quasi alla perfezione), un allenatore sportivo che viene trasferito in un liceo della Central Valley in California a causa del suo carattere impulsivo. Arriva in questa piccola e povera città, dove inizia ad insegnare. Forma una squadra di 7 ragazzi per la corsa campestre, prevalentemente ispanici e dotati non solo di qualità fisiche ma anche di spirito di sacrificio e grande umanità, con la speranza
di deviare il loro sicuro e non promettente futuro. L’iniziale scetticismo, lo scoraggiamento della prima fase, ma poi soprattutto una naturale e bella integrazione del coach nelle sane e
genuine abitudini familiari dei ragazzi sarà importante affinché questo buono e
riuscito affiatamento di spirito di gruppo farà crescere
notevolmente le aspettative sulle potenzialità dei ragazzi, in procinto
di un campionato al quale far partecipare i novelli corridori.
martedì 15 settembre 2015
The Giver: Il mondo di Jonas (2014)
Continua il filone fantascientifico di mondi distopici del cinema per 'ragazzi' tratti da romanzi, dopo Divergent/Insurgent, Maze Runner, Hunger Games è il turno di The Giver: il mondo di Jonas, film del 2014 diretto da Phillip Noyce, che a differenza degli altri ho apprezzato di più. Questo film è l'adattamento cinematografico del romanzo fantascientifico distopico The Giver: Il donatore di Lois Lowry (primo capitolo di una fortunata serie di cui fanno parte anche i romanzi La rivincita, Il messaggero e Il figlio). Da qualche parte nel tempo e nel mondo esiste una società che ha scelto
come valore l'uniformità. Immemori di sé e della loro storia, uomini,
donne e bambini vivono una realtà senza colori, senza sogni, senza
emozioni, senza intenzioni. Per loro decide un consiglio di anziani,
riunito periodicamente a sancire i passaggi evolutivi dei membri della
comunità. Durante la Cerimonia dei 12, che accompagna solennemente gli
adolescenti verso la vita adulta affidando loro il mestiere che meglio
ne identifica le inclinazioni, Jonas (Brenton Thwaites) viene destinato ad 'accogliere le
memorie' di una storia che non ha mai conosciuto. Figlio di madri
biologiche (tra cui Katie Holmes e padre Alexander Skarsgård) preposte allo scopo e assegnato successivamente all'unità
famigliare che ne ha fatto richiesta, Jonas è un adolescente eccezionale
con un dono speciale, quello di sentire. Preposto al ruolo di
accoglitore di Memorie, Jonas è affidato a un donatore, un uomo anziano e
solo che porta dentro di sé tutta la bellezza e la tragedia
dell'umanità. Tutte quelle emozioni negate alla sua gente perché il
mondo resti un luogo di pace e torpore. Intuita la sensibilità del
ragazzo, il donatore lo condurrà per mano dentro la vita, spalancandogli
la strada che conduce al libero arbitrio.
lunedì 14 settembre 2015
Italian Weekend: Un Natale stupefacente (2014), Perez (2014) & Studio illegale (2013)
Alla vigilia di Natale, il piccolo Matteo di otto anni viene affidato
agli zii Remo e Oscar quando i genitori (coltivatori) vengono arrestati (per un equivoco abbastanza singolare) con l'accusa di detenzione e spaccio di marijuana. Si crea così un Natale in campagna con una strana famiglia allargata. I due tutori, completamente diversi l'uno dall'altro per attitudine e
carattere, si riveleranno però inadeguati al compito affidato loro. Greg è single, rockettaro e sciupafemmine, che cercherà l'aiuto di Genny (Ambra Angiolini, l'ultima fiamma).
Lillo invece è stato appena lasciato dalla moglie ed è geloso del
nuovo compagno di lei, un coatto tatuatore, ma cercherà di approfittare della situazione per riconquistarla.
A complicare le cose, le visite a sorpresa di due zelanti ma bizzarri
assistenti sociali, per verificarne l'idoneità alla "strana famiglia".
venerdì 11 settembre 2015
11/09/2001
Sono passati già 14 anni dal quel tragico giorno in America, dove quasi 3000 persone sono morte senza una vera ragione, senza un senso, senza spiegazioni. La ragione, un senso o spiegazione c'è, però non voglio aprire una discussione sul fondamentalismo islamico e i terroristi, un'altra religione e cultura, ma nell'essere umano una cosa del genere non dovrebbe mai accadere. Persone innocenti, i pompieri e tutti quelli che hanno cercato di aiutare quella povera gente, non oso immaginare cosa hanno pensato o passato in quei momenti. Io ricordo che stavo vedendo la tv quando parte uno speciale ma non capivo perché, e non riuscivo a crederci che una cosa del genere potesse di nuovo accadere, che il genere umano sprofondasse nell'oblio, questa per colpa di persone che credono ancora di andare in paradiso con i loro gesti insensati. Si parlava di complotto, che tutto dovesse succedere e che molti sapevano ma io non ci voglio credere e mai ci crederò perché se fosse vero, questo mondo merita di estinguersi. Questo fatto ha cambiato il mondo, il modo di pensare e di vivere ma più andiamo avanti e mi sembra che niente sia cambiato, anzi è molto peggio. E' stata l'occasione giusta però a hollywood per confezionare film e documentari. Tra i documentari, 11 settembre 2011, I 102 minuti che sconvolsero il mondo e Inside the twin towers, il più discusso è stato quello di Michael Moore, Fahrenheit 9/11, che ha incolpato l'amministrazione Bush. Di più sono stati invece i film, uno sull'aereo che non si schiantò ma che cadde in un bosco grazie a veri e propri eroi (United 93), uno per i pompieri eroi di NY (World Trade Center), tanti sulle persone e le storie dei sopravvissuti e non, tra cui Reign over me, Un anno dopo, Remember me e secondo me il più bello, Molto forte, incredibilmente vicino. Altri secondo il punto di vista e i problemi dei musulmani, Il mio nome è Khan e Il fondamentalista riluttante. Infine uno sull'individuazione e uccisione di Osama Bin Laden (il nemico pubblico numero uno in assoluto), Zero Dark Thirty. Tutti film che fanno pensare, discutere e movimentare l'opinione pubblica, inorriditi dall'idea che l'uomo invece di evolversi stia ritornando all'età della pietra. Ci vuole un cambiamento, qualcosa che ci riporti ai fasti di un tempo che non c'è mai stato e mai ci sarà purtroppo, la pace mondiale. Una nuova minaccia dalla Libia vuole ritornare a quel giorno, ma gli umani sanno che non deve più accadere e stanno cercando di non farlo più avvenire, ma tutto ogni giorno è in continuo movimento. cosa ci riserverà il futuro non lo sappiamo, possiamo solo sperarlo. E' difficile da dimenticare, ecco perché bisogna ricordare e fare in modo che non succeda più, mai più.
giovedì 10 settembre 2015
Final destination 5 (2011)
Pochi giorni fa ho visto e finito di vedere l'ultima e quinta pellicola della serie di film horror, Final Destination. Final Destination 5 è un film del 2011 diretto da Steven Quale. Alla fine scopriamo però che quest'ultimo film è il prequel del film originale (i fatti di questo film infatti avvengono proprio nell'anno 2000, come il primo). I primi tre film sono stati prodotti dalla New Line Cinema, mentre il quarto e il quinto sono stati prodotti dalla Warner Bros, questo quinto però è stato girato in 3D. Un gruppo di dipendenti di una grande azienda, la Presage (nome azzeccatissimo), si imbarca su un pullman diretto a un convegno di due giorni. Sam Lawton (Nicholas D'Agosto), uno del gruppo, ha dei dubbi sul suo futuro ed è appena stato scaricato dalla fidanzata-collega Molly (Emma Bell), anche lei sul pullman. I loro compagni sono un classico campionario di varia umanità, ciascuno con le proprie aspirazioni e i propri problemi. Il pullman deve passare per un ponte ancora parzialmente in costruzione, con un piccolo cantiere attivo. Mentre percorre lentamente il trafficatissimo ponte, Sam ha una visione a occhi aperti su una gigantesca catastrofe che porta tutti alla morte. Si riscuote: capisce che qualcosa non va e, approfittando di una breve sosta, scende frettolosamente dal pullman consigliando a tutti di fare altrettanto se non vogliono morire. C'è chi gli dà retta e chi lo segue per farlo ragionare: quelli che per qualunque motivo scendono dal pullman sono i soli a salvarsi dal crollo del ponte. Ma la morte non vuole che il suo disegno imperscrutabile venga alterato e si mette al lavoro. La struttura è quella ormai ferrea della serie, con il grande disastro iniziale a segnare il destino di quelli che pensano d'essere scampati alla morte. Come in uno slasher, la differenza non è data dalla vicenda in sé, ma dalla fantasia con cui gli elementi che la compongono vengono ideati, oltre che dal ritmo narrativo che, se sufficientemente sostenuto, può produrre suspense anche in presenza di un'inevitabile prevedibilità di fondo. Quello che conta, in sostanza, sono le modalità con cui le morti avvengono.
mercoledì 9 settembre 2015
Le canzoni della mia vita
Ho preso spunto dal mio 'amico' blogger Moz, una lista delle mie canzoni preferite. Non tutte hanno una valenza artistica o poetica, solo quelle che mi hanno lasciato dei ricordi soprattutto da piccolo.
Battito Animale: Raf
Il mio primo cd comprato, in un periodo difficile mi ha aiutato il suo ritmo, come altre sue canzoni presenti nel cd come Gente di Mare.
Come Mai: 883
Nel periodo dell'adolescenza, nei momenti di solitudine. Rimane tutt'oggi il mio gruppo preferito da sempre, e tante altre canzoni hanno allietato le mie giornate come Hanno ucciso l'uomo ragno e Nord Sud Ovest Est.
Piccola Ketty: Pooh
Mia nonna aveva un giradischi, il 45 giri di questa canzone l'ho ascoltato tante volte, peccato che il giradischi si ruppe poco dopo.
Show must go on: Queen
La canzone principe della mia vita, come uno spettacolo, la vita nonostante tante difficoltà deve andare avanti e tutto deve continuare.
Saturday Night: Whigfield
Una delle canzoni disco più belle, quando andavo al carnevale (di Putignano) questa hit era sempre presente.
lunedì 7 settembre 2015
Le serie TV di FOX
domenica 6 settembre 2015
The Equalizer: Il vendicatore (2014)
Secondo me uno dei migliori film action degli ultimi anni, era dai tempi di Rambo e di The Punisher che non vedevo un personaggio così spietato ma giusto, senza giri di parole, non fumatore e soprattutto non alcolizzato, e l'attore è perfetto in questo ruolo. The Equalizer: Il vendicatore (The Equalizer), film del 2014 diretto da Antoine Fuqua, ha infatti come protagonista Denzel Washington. La pellicola è l'adattamento cinematografico della celebre serie televisiva degli anni ottanta Un giustiziere a New York. Denzel Washington è Robert McCall, ex agente segreto che, dopo aver finto la sua morte, trascorre una vita tranquilla e monastica, lavora come impiegato presso un supermercato del fai da te e ogni sera cena da solo al diner sotto casa. È lì che incontra Alina (la bellissima Chloë Grace Moretz), una prostituta russa adolescente tiranneggiata dal suo magnaccia Slavi. Quando Alina finisce in ospedale per via delle botte di Slavi, Robert rispolvera il suo istinto omicida: partendo da Slavi e la sua gang risale la scala gerarchica del crimine russo. Una volta ottenuto le informazioni e il 'permesso' da un'amica della CIA, si imbatte nello psicopatico killer Teddy che tenta di eliminarlo attraverso agenti corrotti della polizia di Boston e nel suo capo Vladimir Pushkin.
sabato 5 settembre 2015
Le serie TV di Sky Atlantic, AXN, Dmax e Sci-fi
Il nuovo canale di Sky (credo da due anni) denominato Atlantic sta invadendo il mondo delle serie tv con nuove e grandi produzioni, non ultima la seconda stagione di True Detective, c'è un mio post al suo riguardo. Dopo una sola stagione si è conclusa Gang Related, la serie racconta la storia della Gang Task Force, guidata da Sam Chapel (Terry O'Quinn), che si occupa di tenere sotto controllo le tre gang più pericolose di San Francisco. Un giorno al team si aggiunge Ryan Lopez (Ramon Rodriguez) il membro di una banda che viene infiltrato nella polizia di San Francisco per contrastare i gruppi rivali e tutelare il proprio. Ryan dovrà mediare tra gli obblighi verso la sua famiglia criminale e la lealtà che inizia ad avere nei confronti della sua nuova famiglia, quella del SFPD. Lo show ha suscitato molte critiche tra cui quelle della comunità latinoamericana per la sua rappresentazione nella serie, tutto sommato però non è stata male, peccato. E' stata accolta positivamente da critica e pubblico la miniserie tv da otto puntate, The Honourable Woman, con una bravissima Maggie Gyllenhaal, è un thriller che incrocia un dramma politico (la questione israelo-palestinese) e una saga familiare. Nessa Stein, filantropa israeliana, tenta di espiare i peccati del padre industriale delle armi, usando i soldi di famiglia per creare una rete in fibra ottica in Cisgiordania. Il suo vero scopo è promuovere la pace fra israeliani e palestinesi. Un'iniziativa la sua che attrae potenti nemici su tutti i fronti, tradimenti inaspettati, e lo zampino dei servizi segreti (su entrambe le sponde dell'Atlantico).
venerdì 4 settembre 2015
Gli altri film visti ad agosto: Parte 3 - Thriller e Drama
Nella categoria Thriller ci sono 4 film (alcuni con una parte d'azione, d'avventura e romanticismo) più altri 2 che hanno una velleità più drammatica nella storia. Ossessione omicida (USA, 2014), A Colin Evans (Idris Elba), un pericoloso assassino, viene rifiutata la libertà
condizionata nonostante abbia fatto ammenda dei suoi comportamenti
passati. Nel viaggio di ritorno verso il carcere, Colin evade uccidendo i secondini che lo scortavano. Di nuovo libero, ne approfitta per uccidere la sua ex fidanzata, da cui
si è sentito tradito. Nel frattempo, Terri Granger (Taraji P. Henson), casalinga con due
figlioletti, vive una situazione di relativa tensione con il marito
Jeffrey, che deve andare fuori città per il compleanno del padre.
Rimasta da sola con i figli piccoli, Terri riceve di sera l'inaspettata
visita di Colin, che, mentre fuori infuria la tempesta, le chiede di
usare il telefono per chiamare il carro attrezzi: ha infatti avuto un
incidente con la sua auto.
giovedì 3 settembre 2015
Addio a Dean Jones
Oggi avevo un post già pronto ma appena ho saputo, non potevo non rendergli omaggio. Un pezzo della mia infanzia se n'è andato, è morto Dean Jones, protagonista della serie "un maggiolino tutto matto". Aveva 84 anni ed era malato di Parkinson. Per lui una lunga carriera con la Disney. Aveva interpretato una trentina di film, ma il pubblico l'ha sempre identificato con Jim Douglas, il pilota del "Maggiolino" Volkswagen, chiamato "Herbie". portato sul grande schermo dalla Disney nell'omonima serie cinematografica. Dean Jones è stato protagonista di diversi film incentrati sulla piccola vettura dotata di "vita propria", tra cui il già citato Un Maggiolino tutto matto e Herbie al rally di Montecarlo. Dean Carroll Jones era nato il 25 gennaio 1931 a Los Angeles. Dopo l'esperienza nella Marina Militare statunitense nella Seconda Guerra Mondiale e nella Guerra di Corea, a fine servizio iniziò a lavorare al Bird Cage Theater di Knott's Berry Farm, in California. La sua carriera cinematografica prese il volo con il ruolo dell'agente dell'F.B.I. Zeke Kelso in F.B.I.: Operazione gatto (1965). L'attore, però, aveva già recitato a fianco di Elvis Presley e Jane Fonda.
mercoledì 2 settembre 2015
Gli altri film visti ad agosto: Parte 2 - Horror e Azione
Nella categoria Horror sono presenti solo 3 film, altri 3 in quella azione più altri 3 della stessa casa di produzione di bassissimo livello. Il quarto tipo (USA, 2009), è andato in onda in prima serata su Italia2 qualche tempo fa. E' un mockumentary che narra i misteriosi eventi che si verificano da oltre quarant'anni nella cittadina di Nome, in Alaska, legati ai rapimenti alieni. Il titolo del film si riferisce alla classificazione utilizzata dagli ufologi riguardo agli incontri ravvicinati con gli alieni, in cui il quarto tipo denota un rapimento alieno. All'inizio, Milla Jovovich (che si sforza di farsi prendere sul serio come attrice: qualcuno deve averle detto di recitare per sottrazione, ma il risultato è la monotonia espressiva) ci spiega che lei è un'attrice e nel film interpreta la dottoressa Abigail Tyler, in una ricostruzione drammatica di fatti avvenuti nei primi giorni dell'ottobre del 2000 nella città di Nome in Alaska. Per proteggere la privacy delle persone coinvolte, i nomi sono stati cambiati e ci viene detto che qua e là il regista ha inserito del reale materiale d'archivio, girato dalla stessa Abbey. Ed è proprio la "vera" Abbey a comparire nella prima intervista, con il volto contratto e scavato, per cominciare a raccontare l'accaduto.