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giovedì 28 gennaio 2016

Doraemon: il film (2014) & Minuscule: la valle delle formiche perdute (2013)

Doraemon: il film è il trentacinquesimo film d'animazione di Doraemon, il primo al cinema. Il film (del 2014) prende spunto dal primo capitolo del manga e da due delle storie più famose. Dal 1969 è uno dei personaggi manga preferiti in Giappone e in Italia rappresenta il cartone animato TV più seguito di sempre, lo vedevo anch'io. Il simpatico e protettivo gatto robot approda per la prima volta sul grande schermo con una nuova avventura, in uno spettacolare 3D stereoscopico, peccato però che non ho un televisore adatto. Protagonista è sempre Nobita, un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra a indolente. Inetto, perdigiorno, lamentoso e vittimista Nobita riceve la visita di un suo pronipote che tramite una macchina del tempo gli consegna Doraemon, un gatto robot proveniente dalla sua epoca che ha il compito di aiutarlo a diventare una persona migliore, un adulto responsabile, a difendersi dai bulli, un ragazzino assennato, per evitare che diventi un vero e proprio perdente. Per riuscire nell'intento, Doraemon utilizza una serie di incredibili e magici gadget, i "chiusky". Dopo una prima fase in cui grazie a Doraemon e ai suoi strumenti tecnologici Nobita mette una pezza ad ogni guaio combinato (e si vendica delle angherie di amici e compagni che lo prendono in giro), arriverà un'avventura così importante da non necessitare aiuti esterni, provando a modificare una sorte che si preannuncia non proprio felice soprattutto sul lato sentimentale, riuscire a conquistare finalmente Shizuka, la dolce amica che ama da sempre.
L'utilizzo della Computer Grafica ha dato comunque un ottimo contributo alla sfera emotiva dei personaggi, rendendoli più vivi e molte scene sono di grande impatto visivo. Un film che va capito e analizzato in una linea di pensiero Giapponese come ad esempio l'obbiettivo prioritario di avere un futuro lavorativo e di mettere su famiglia che è il classico "Sogno Giapponese", è stato però in parte rovinato dalla troppa drammaticità più simile a scene di film tristi americani che quelli comici giapponesi. Il messaggio che il film vuole trasmettere è duplice: il primo è quello di credere in noi stessi e nelle nostre capacità fin da bambino perché solo da noi dipende il nostro futuro e in secondo luogo l’aiuto tecnologico per quanto prezioso e utile non deve essere usato in maniera smodata o sbagliata se no si rischia di subire effetti collaterali sgraditi. La sceneggiatura è abbastanza fluida, semplice e scritta con un linguaggio quasi sempre accessibile ai più piccoli, la regia è di buona qualità mescolando con efficacia elementi educativi a spunti creativi e comici, ma il ritmo del film cala nella seconda parte risultando meno incisivo e più lento. Doppiaggio come sempre ottimo, in più il mantenere il cast originale è sicuramente una mossa vincente. Il finale a lieto fine strappa un sorriso ai più grandi e una lacrima ai più piccoli. Tutti noi avremmo voluto da piccolo un amico e mentore come Doreamon, e soprattutto per i fan della serie, è un film da non perdere! E non finisce qui la serie di Doraemon è già in continua evoluzione, già oggi 28 gennaio esce al cinema il terzo episodio della serie, Nobita e gli eroi dello spazio dopo Le avventure di Nobita e dei cinque esploratori. Voto: 6
Minuscule: la valle delle formiche perdute è una straordinaria avventura d'animazione del 2013. Ma al contrario di molti altri film animati è tutta un'altra cosa, la particolarità più importante è che in tutto il film non si parla neanche una volta. Sentiamo solo la musica, la colonna sonora, i rumori degli insetti e i 'fischi' degli stessi per comunicare tra loro. Attraverso il microcosmo degli insetti un racconto più grande sulla natura, sul pianeta, sull'essere umano. Dall'insetto all'essere umano: il rispetto per l'altro e per dove viviamo. Tra i resti di un pic-nic abbandonato in fretta da una coppia in procinto di avere un figlio, c'è una scatola di latta, piena di zollette di zucchero, che impegna tutte le forze di un gruppo di formiche di nere, decise a trasportarla nel loro formicaio. Poco lontano, una neonata coccinella, curiosa del mondo, ha smarrito la sua compagnia e ne trova un'altra in quella delle formiche nere. L'amicizia che la giovane coccinella stringe con una delle formiche, a capo della spedizione, è tale che la coccinella non abbandonerà il gruppo nemmeno quando questo si troverà inseguito e poi attaccato senza tregua da un intero formicaio di formiche rosse, guerriere organizzate e pronte a tutto. Minuscule è un viaggio emozionante nella grandezza del piccolo. La legge della natura è durissima, la vita è breve e intensa. Il film tratta i temi dell'ecologia, rispetto dell'ambiente, attenzione per l'inquinamento e il riciclo dei rifiuti. Un invito a rispettare la natura, la biodiversità e gli insetti, la consapevolezza della fragilità dell'ecosistema. Un invito a comprendere l'universo ambientale in cui viviamo. Ma la bellezza e l'originalità dell'opera vanno dal rifiuto del dialogo, in favore di un utilizzo ricercato e sofisticato dello strumento sonoro in chiave evocativa, imitativa ed emotiva, alla scelta di stilizzare al massimo le possibilità espressive dei loro insetti, relegandole quasi esclusivamente agli occhi, espediente che richiama la figura del mimo con il suo portato di ironia e comicità ma anche di attitudine per il dramma. Il film è ispirato ad una serie cartoon francese, ci sono voluti ben cinque anni di lavoro dallo storyboard iniziale, poi le riprese, sino alla realizzazione finale del film. L'ambientazione e lo scenario è quello della natura, l'intento è quello di farla comprendere e amare. Si passa da paesaggi con prati, torrenti, rocce alla foresta, alle radure in ampie vallate, scene girate soprattutto in Francia. Sessanta musicisti hanno preso parte alla registrazione della colonna sonora. Sono stati utilizzati strumenti a fiato come l'oboe, il clarinetto e il flauto per dare delicatezza e vivacità e una pluralità di emozioni. In fondo, però, né l'inseguimento spettacolare tra cielo, terra e acqua (che ricorda, tra gli altri, quelle made in Disney) né il contributo importante della musica, organizzata come un'opera vera e propria, in cui ogni personaggio ha la sua voce, potrebbero molto senza la forza del racconto, nel quale un piccolo esserino combatte a rischio della propria vita per la salvezza di un popolo che non è nemmeno il suo. E ricordarci che abitiamo un mondo che non è solo nostro. Un piccolo gioiellino assolutamente da non perdere, per tutti. Voto: 6,5

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