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lunedì 18 luglio 2016

The Blacklist (3a stagione)

The Blacklist è un'avvincente e adrenalinica serie televisiva (statunitense) trasmessa dal 23 settembre 2013 sulla rete televisiva NBC, in Italia in esclusiva su FoxCrime il 6 dicembre dello stesso anno. Questa serie, ambientata principalmente a Washington, (ideata da Jon Bokenkamp) è una delle più spettacolari thriller-crime poliziesco-drammatico degli ultimi tempi, che segna il ritorno di un grande attore qual è James Spader (l'indimenticabile Doc del film Stargate) che interpreta con grande maestria e capacità Raymond "Red" Reddington, uno dei più pericolosi (spietato quando serve) criminali nella FBI Ten Most Wanted Fugitives, che (all'inizio della serie) si costituisce all'agenzia offrendosi di fornire informazioni su ogni persona con cui abbia lavorato, come clausola all'accordo però, chiede di avere l'unico suo referente in Elizabeth Keen, una giovane profiler al suo primo giorno di servizio. Questa richiesta, all'apparenza incomprensibile, costringe così l'agenzia a rendere Elizabeth parte integrante di una segreta task force, che da quel momento inizia a occuparsi essenzialmente dei casi forniti da Red. Ora con questa terza stagione qualcosa è ovviamente cambiato dall'inizio, non tanto il rapporto sia personale che di affari con l'Fbi, dato che la speciale blacklist (lista nera) stilata da Reddington tradisce un carattere molto personale, l'uomo, infatti, grazie a questa vuole liberare la piazza dai suoi principali nemici, avvalendosi delle forze dell'FBI, il Bureau non può tuttavia esimersi dal catturare quelli che sono a tutti gli effetti dei criminali, dando così l'avallo a questa singolare collaborazione. Queste cacce all'uomo finiscono ben presto per intrecciarsi con le vicende personali della stessa Elizabeth, orfana dai tempi dell'infanzia, che cerca di capire quale sia la vera natura del legame tra lei e Reddington. Un legame che neanche dopo tre stagioni si è capito, poiché in quasi tutti gli episodi di The Blacklist andati in onda finora sono girati (sottotraccia per fortuna, altrimenti sarebbe stato noioso) attorno all'annosa (ingombrante e stressante, quasi soffocante) questione del rapporto tra l'affascinante e imprendibile (rude e cinico nonché imprevedibile e ironico con il suo borsalino nero e occhiali scuri, vestito sempre elegante) Reddington e la bella agente dell'Fbi dal passato oscuro Liz (la bella ma anche leggermente sopra le righe, in certi frangenti e in certe puntate, Megan Boone). Lui è suo padre? Se sì perché non vuole dirglielo? E se invece i due non fossero parenti ma lui avesse promesso a qualcuno di difenderla? Gli interrogativi che investono i due protagonisti della serie, restati quasi tutti irrisolti, almeno fino all'ultima puntata (e anche prima) di questa entusiasmante stagione quando qualcosa di scioccante succede ma che non svela proprio tutto, anzi, tutto viene rimescolato e rimesso in gioco, complicando un quadro già dipinto.
Per non rovinare la sorpresa a chi non ha visto o vorrebbe cominciare a vedere la serie (fermatevi allo spoiler che ci sarà tra poco), diciamo solamente che succede, nella parte centrale della seconda parte di stagione (ormai è consuetudine dividere la serie in due tronconi di trama e mandata in onda), qualcosa di impensabile, quel colpo di scena che spiazza, anche se qualcosa faceva già pensare al peggio, dato che tutto non quadrava fino in fondo. Come vediamo infatti (attenzione spoiler) l'agente Keen (Ryan Eggold) dopo essere riuscita a (s)fuggire e riuscire ad uscire indenne dall'accusa di tradimento, incastrata dalla potente organizzazione della Congrega (infilatosi fino ai vertice della Casa Bianca), e finalmente libera e dopo aver riallacciato i rapporti con il suo ex (finto) marito, ex spia rimane incinta (e tutto sembra tornare alla normalità), ma al momento del parto muore dando alla luce una bambina. Poiché nella realtà l'attrice era veramente in dolce attesa è parso inevitabile che il personaggio per ovvi motivi dovesse uscire di scena provvisoriamente con un escamotage degli sceneggiatori, così il coma farmacologico indotto dopo le complicanze post parto, è sembrato il perfetto scenario per permettere all'attrice di distaccarsi momentaneamente dalla serie per poi poter tornare a rivestire i panni di Liz una volta pronta. E infatti (come spesso succede) era solo un modo di distaccarsi, il desiderio della protagonista di conoscere la verità sul suo passato è infatti così forte, e così ostacolato dall'uomo (Reddington, che la vuole sempre intorno senza mai lasciarla), che questa potrebbe avere escogitato con Tom un metodo per fuggirne facendogli credere di essere morta. E quindi tutto falso, ma la rivelazione finale ha lasciato tutto in bilico, così come la risoluzione del mistero che gira attorno al suo rapporto con Red. Comunque dopo la puntata (la 18) le successive sono incentrati sul dolore dell'uomo, e sul suo desiderio di vendetta verso Solomon e la misteriosa organizzazione (un'altra) che ha portato alla morte (apparente) dell'amata Liz. Ovviamente non cambia il leitmotiv delle puntate dove il nome del personaggio (nome della lista) esce e che Red conosce e che riesce ad incastrare, arrestare o addirittura uccidere, tra cui tanti personaggi davvero strani per non usare un eufemismo, terroristi, assassini, serial killer, capi d'industria scorretti e/o corrotti, mercenari e via dicendo. La particolarità di queste catture è però il modo in cui avvengono, con delle geniali trovate, eccezionali stratagemmi, particolari strategie che entusiasmano (personalmente ovviamente) fino alla loro fine, dato che un attimo di tregua qui non lo troverete quasi mai. Questo grazie soprattutto alla caratterizzazione di un personaggio e alla maestria di un attore che riescono veramente a convincere e coinvolgere.
Ma a parte quello che succede nelle puntate (davvero tanto in 23 puntate di 40 minuti ciascuno) vorrei dire quello che mi è piaciuto di più, pregi e difetti di una grande serie. Partendo dai difetti, che sono davvero pochi, ossia i soliti cliché del genere e qualche puntata troppo morbosa e lenta, anche se accade in modo molto accattivante, dato che (passando ai pregi) tutto accade con tanti colpi di genio della sceneggiatura e del protagonista, caratterizzato appunto in modo impeccabile, che riesce con ambigui ed anche immorali (a volte) metodi, riesce sempre a cavarsela, riuscendo sempre a trovare la strategia giusta in qualsiasi occasione e riuscendo ovviamente a eliminare i suoi obbiettivi. Tutto poi viene amplificato in meglio e in positivo grazie anche alla musica sempre azzeccata e la colonna sonora davvero eccezionale. Senza ovviamente togliere meriti ai protagonisti, in parte e mai sopra le righe, che insieme all'azione (tanta, incluse sparatorie, omicidi e terrorismo), all'intrattenimento  e oltre ai soliti ovviamente temi di questo genere, tra cui anche l'amore e l'amicizia, fanno la serie davvero interessante e intrigante (anche divertente a volte), assolutamente da non perdere. E dopo gli ottimi ascolti della terza stagione, la NBC ha annunciato di aver rinnovato la serie per un'ulteriore quarta stagione, e presto rivedremo quindi sullo schermo sia Red che la sua lista nera. Il Pluripremiato show (The Blacklist ha ricevuto nomination per i principali premi di settore, fra cui Golden Globes, Emmy e People's Choice Awards) subirà quindi un drastico cambiamento di rotta nei nuovi episodi della season 4. Jan Bokenkamp e John Einsendrath hanno addirittura annunciato un possibile spin-off della serie con protagonista Famke Janssen nel ruolo di Susan "Scottie" Hargrave apparsa nel ventunesimo episodio della terza stagione, che è servita come backdoor pilot del potenziale spin-off, intitolato "The Blacklist: Redemption". Comunque una data per il debutto della season 4 ancora non c'è, ma quello che è certo è che la terza ha davvero riscosso un grande successo di pubblico e di critica, mantenendo il trend positivo per tutto il periodo della sua messa in onda, e ora i fan (tra cui io) aspettano in trepidante attesa di scoprire tutto ciò che accadrà nelle nuove puntate. Adrenalina a mille, ma occhio alle sorprese, che sicuramente saranno molte. Voto: 6

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