Il primo è Big Ass Spider! che già dal titolo vuole essere ironico (Il ragno dal c**o grosso), vuole far capire che il primo a non prendersi sul serio è il film stesso, e ci hanno messo un punto esclamativo per sottolineare la cosa. Questo perché, questo mostruoso action, inedito al cinema, già dall'inizio mette le mani avanti, è come se dicessero: Siamo brutti ma lo sappiamo, l'abbiamo fatto apposta, non crederete mica che il nostro sia cinema vero. Infatti è quello che succede qui, che come in altri e moltissimi casi, un esperimento militare andato a puttane (come sempre) ha generato un aracnide mutante che, nutrendosi di carne umana, cresce a vista d'occhio. A nulla servono le armi tradizionali e l'unica speranza è l'intervento di un improbabile duo composto da un disinfestatore romantico (Greg Grunberg, attore familiare e ben conosciuto e apprezzato dai fan di Heroes, Alias e N.Y.P.D.) e un messicano sottosviluppato (Lombardo Boyar), che vorrebbe tanto far ridere ed essere Franco Franchi ma non lo è affatto. Il film (del 2013), diretto da Mike Mendez, guarda soprattutto alla fantascienza anni '50 quando insetti e mostri giganti erano all'ordine del giorno. Ne esce in questo modo un film simpaticamente ingenuo, oppresso dall'inadeguatezza dei limiti produttivi, ma che riesce a divertire per la sua breve (80 minuti scarsi) durata. Situazioni al limite dell'assurdo, leitmotiv visti e risaputi (le ragazze in bikini, le grida, battute idiote, dialoghi inutili e spostamenti fulminei) che rendono la narrazione volutamente banale sono allo stesso tempo un pregio e un difetto di questa produzione low-budget, conscia dei propri limiti e proprio per questo più sincera di molte pellicole omologhe. Da una colonna sonora spesso fuori contesto, da pezzi pseudo romantici e d'atmosfera come Where is my mind dei Pixies a un'improbabile La cucaracha sui titoli di coda, a un'evoluzione degli eventi forzata che vede le forze speciali dell'esercito dipinte come una massa di imbelli, Big Ass Spider gioca di rimandi e citazioni, con effetti speciali appena discreti ma non disprezzabili, e poi i ragni sono così 'schifosi' che mettono così in soggezione tanto da aver quasi paura di vedere. A completare questa bizzarra ma genuina produzione un occhio di riguardo è stato dato anche al casting, e se Grunberg è (più o meno) perfettamente in parte, è gustosissima la partecipazione del grande Ray Wise (Twin Peaks, Reaper) nei panni dell'ostinato generale dell'esercito e di Lin Shaye (Insidious e tanti altri) nei panni di una rompiballe vecchietta. Insomma, non prendendosi troppo sul serio, Big Ass Spider riesce a divertire riportando in auge il monster movie coi ragni giganti. Un film simpatico e improbabile, con effetti speciali discreti e una trama rassicurante nella sua banalità, con colpi di scena, follia e divertimento per questo omaggio-parodia al Cinema di fantascienza degli anni '50. Voto: 6
Il secondo film invece è proprio il classico monster movie di Syfy, quelli che non offrono allo spettatore nessuna novità, nessuna originalità, senza risate e suspense. E' difatti sempre la solita storia, se non è l'esercito è una casa farmaceutica che con a capo una fantomatica pseudo-salvatrice dell'umanità modifica geneticamente animali (meglio se feroci e letali già di loro) per creare una cura a qualche malattia o sfamare il mondo, e non avrà pace finché non ci riuscirà. E' l'esempio perfetto per Lake placid vs Anaconda (2015), che a quanto pare è addirittura il quinto capitolo di una saga neanche tanto conosciuta e neanche tanto apprezzata, e vedendolo si capisce il perché. Perché è di una banalità assurda, prevedibile e scontato dall'inizio alla fine nonostante questi due mostri, i coccodrilli (giganti) di Clear Lake (già ampliamente visti nelle precedenti pellicole) e un'Anaconda gigante (lunga più di 4 metri) sono spaventosi e incutono un certo timore, anche se gli effetti speciali sono davvero di bassa fattura, nonostante non manchino sangue, budella, corpi mangiati e quant'altro. Non mancano ovviamente un gruppo di giovani ragazze di una confraternita con a capo una stron*a di prima categoria che quando vengono 'improvvisamente' attaccati non perde un attimo per sacrificare le sue compagne, tra cui la figlia di un ispettore faunistico che insieme allo sceriffo del paese dovrà trovare il modo per fermare la minaccia e uccidere i due mostri, geneticamente modificati, prima che arrivino a distruggere l'intera cittadina. Fortunatamente la ragazza si salverà e ancora più fortunatamente la stron*a morirà. Un film perciò decisamente deludente ma in linea con il genere e franchise, il classico appunto filmetto di mostri uguale a tutti gli altri prodotti da Syfy negli ultimi anni con una scusa random per mettere qualche bella ragazza in bikini. Comunque se da una parte il film delude, dall'altro un motivo d'interesse c'è, ovvero rivedere all'opera Robert Englund, il Freddy Krueger di "Nightmare" (già comunque protagonista dei precedenti capitoli). In definitiva quindi questo è il peggiore dei tre ma è comunque abbastanza sufficientemente salvabile, mettendo sempre in conto però la mediocrità di un cast e di una sceneggiatura non all'altezza del genere, davvero molto al disotto delle aspettative. Voto: 6-
Il secondo film invece è proprio il classico monster movie di Syfy, quelli che non offrono allo spettatore nessuna novità, nessuna originalità, senza risate e suspense. E' difatti sempre la solita storia, se non è l'esercito è una casa farmaceutica che con a capo una fantomatica pseudo-salvatrice dell'umanità modifica geneticamente animali (meglio se feroci e letali già di loro) per creare una cura a qualche malattia o sfamare il mondo, e non avrà pace finché non ci riuscirà. E' l'esempio perfetto per Lake placid vs Anaconda (2015), che a quanto pare è addirittura il quinto capitolo di una saga neanche tanto conosciuta e neanche tanto apprezzata, e vedendolo si capisce il perché. Perché è di una banalità assurda, prevedibile e scontato dall'inizio alla fine nonostante questi due mostri, i coccodrilli (giganti) di Clear Lake (già ampliamente visti nelle precedenti pellicole) e un'Anaconda gigante (lunga più di 4 metri) sono spaventosi e incutono un certo timore, anche se gli effetti speciali sono davvero di bassa fattura, nonostante non manchino sangue, budella, corpi mangiati e quant'altro. Non mancano ovviamente un gruppo di giovani ragazze di una confraternita con a capo una stron*a di prima categoria che quando vengono 'improvvisamente' attaccati non perde un attimo per sacrificare le sue compagne, tra cui la figlia di un ispettore faunistico che insieme allo sceriffo del paese dovrà trovare il modo per fermare la minaccia e uccidere i due mostri, geneticamente modificati, prima che arrivino a distruggere l'intera cittadina. Fortunatamente la ragazza si salverà e ancora più fortunatamente la stron*a morirà. Un film perciò decisamente deludente ma in linea con il genere e franchise, il classico appunto filmetto di mostri uguale a tutti gli altri prodotti da Syfy negli ultimi anni con una scusa random per mettere qualche bella ragazza in bikini. Comunque se da una parte il film delude, dall'altro un motivo d'interesse c'è, ovvero rivedere all'opera Robert Englund, il Freddy Krueger di "Nightmare" (già comunque protagonista dei precedenti capitoli). In definitiva quindi questo è il peggiore dei tre ma è comunque abbastanza sufficientemente salvabile, mettendo sempre in conto però la mediocrità di un cast e di una sceneggiatura non all'altezza del genere, davvero molto al disotto delle aspettative. Voto: 6-
Il terzo film invece, è al contrario delle due precedenti pellicole, un film e soprattutto un horror di primo livello, con una trama, un cast, dialoghi, effetti di medio-alto livello. Il film in questione è Piranha 3DD, che avevo già visto tempo fa, ma che grazie a Rai4 e il ciclo Midnight Factory ho potuto rivedere, perché mi era piaciuto davvero tanto, come il primo sanguinario ed eccitante capitolo (comunque decisamente migliore di questo). Un film (del 2012) che pare un horror, che pare una commedia, che pare addirittura un porno, si perché come in parte il primo la pellicola oltre agli effetti ottimi, all'humour e comicità divertente, non ha assolutamente il senso del pudore, cosa che intriga ma che guasta un po' il senso della pellicola incentrata sui dei famelici mostri marini. Un film che continua lo sviluppo del primo diretto da Alexandre Aja, che si distaccò del tutto dal plot dell'originale dantiano (Piranha 1978, Joe Dante) in quanto i voracissimi pesciolini non erano più quelli del papà dei Gremlins, mutati geneticamente dall'esercito per scopi bellici, ma divennero grossi e preistorici, perché liberatisi dai fondali di Lake Victoria a causa di una scossa tellurica. Quindi, ricorrendo a un pretesto naturalista al posto della metafora anti-militare, una tanto sanguinolenta quanto divertente operazione tridimensionale di pura exploitation che, con Christopher Lloyd nei panni di una sorta di scienziato pazzo in evidente aria di omaggio al suo Doc della trilogia Ritorno al futuro, sfruttava le falliche bestie per scagliarle contro i bagnanti impegnati a godersi la settimana di sole delle "vacanze di primavera" lasciando intravedere, in mezzo ad abbondanza di tette al vento e un pene mozzato galleggiante, la tipica morale proto-slasher che vuole ucciso chiunque non riesca a tenersi lontano da vizi e peccati. Tanto sanguinolenta quanto divertente operazione tridimensionale che non poteva fare a meno di generare questo secondo episodio, non più diretto da Aja, ma dal John Gulager 'responsabile' dei tre Feast. Secondo episodio che, con il Gary Busey di Point break presente in un cameo e la Danielle Panabaker de La città verrà distrutta all'alba (Caitlin Snow di The Flash) nella parte della giovane protagonista Maddy, riparte dodici mesi dopo il massacro del Lake Victoria, ormai posto fantasma, per spostare l'ambientazione nelle piscine di un parco acquatico destinato, ovviamente, a trasformarsi nel teatro della nuova mattanza. E, mentre dal lungometraggio precedente, oltre al già citato Lloyd, viene recuperato anche Ving "Pulp fiction" Rhames, ora fornito di protesi al titanio (al posto degli arti inferiori) tramite le quali spara come la Rose McGowan del rodrigueziano Planet terror, al cast si aggiungono, tra gli altri, David "Ghost movie" Koechner nel ruolo dell'insopportabile patrigno di Maddy e David Hasselhoff in quello di se stesso, convocato per fare da bagnino alla Baywatch durante la bagnatissima festa e impegnato a sfornare una forte carica di autoironia. Ulteriormente complici un'esplosione provocata dalla flatulenza emessa da una carcassa bovina e il fatto che il 3DD del titolo faccia riferimento alla taglia di reggiseno per donne piuttosto pettorute, risulta immediatamente chiaro, quindi, che la spruzzata di humour che aveva provveduto ad "alleggerire" il violentissimo clima del film di Aja finisca qui per toccare picchi quasi demenziali, peccato perché partiva bene. Non a caso, man mano che l'oltre ora e venti di visione assume in un certo senso i connotati di un Venerdì 13 con i piranha al posto dello squarta-adolescenti Jason Voorhees, non mancano un pesciolone infilato nell'ano di un grassone ed un altro interessato a interferire in maniera piuttosto assurda durante un rapporto sessuale consumato da una giovane coppia con la bellissima Katrina Bowden (Nurse, Sex movie in 4d, American splendor). Ciò, però, non contribuisce altro che a far scadere dalle parti di in un poco difendibile trash un insieme che, tra pescioloni dentati e oggetti vari lanciati contro lo spettatore al fine di valorizzare la visione in tre dimensioni (per quelli che hanno potuto), tende a infiacchirsi nel corso della sua fase centrale, per poi riprendersi in parte attraverso il delirio splatter in piscina, infarcito come quello di Piranha 3D di incidenti proto-Final destination, ma decisamente meno memorabile. Quindi, complice un'ultima sorpresa posta durante i titoli di coda, insieme agli errori di scena, se siete in cerca di divertimento fuori di testa potrebbe essere il film che fa per voi, ma non si può certo parlare di un riuscitissimo secondo capitolo, ma comunque apprezzabile, divertente e di sicuro intrattenimento. Voto: 6+
Piranha 3DD è una cazzatona ipertrofica e divertentissima, gli altri due non li ho visti, anche se ragnone culone mi attira pericolosamente :D
RispondiEliminaMolto ironico e spassoso anche se comunque con ottimi effetti speciali e buon cast come il sangue a fiumi...beh il secondo è meglio evitarlo però se il primo ti attira dovresti vederlo ;)
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