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lunedì 31 luglio 2017

I peggiori film del mese (Luglio 2017)

Questo mese di luglio è stato alquanto impegnativo, almeno per quanto concerne il blog, dato che per festeggiare in modo adeguato il mio secondo bloggheranno ho cambiato veste grafica, non un compito facile personalmente, anche se me la sono cavata egregiamente, nonostante questo stesso cambio stilistico ha avuto una programmazione di ben 6 mesi, ma per fortuna tutto è andato liscio. Impegnativo non lo è stato invece umanamente parlando questo mese, anche se il caldo si è fatto sentire molto e mi ha portato, ancora adesso, alcuni strascichi con cui convivere. In ogni caso di film ne ho visti tanti, e tra questi alcuni meno belli (8 per esser precisi), quelli che proprio ora sto per presentare.

Dragon Blade: La battaglia degli Imperi (Azione, Cina 2015): Paradossale e fallimentare è questo film con Jackie ChanJohn CusackAdrien Brody. Paradossale perché nonostante il film racconti una storia vera e realmente accaduta, quella di una squadra incaricata di proteggere la Via della Seta da mire del folle console romano Tiberius, per colpa della regia (incolore e deleteria con passaggi ridicoli e imbarazzanti), del montaggio (con flashback buttati lì a casaccio), della sceneggiatura colabrodo (per non dire inesistente), della recitazione sopra le righe di tutti e soprattutto per le evidenti esagerazioni visive (con combattimenti alquanto ridicoli ed effetti speciali deficitari), non del tutto dettate dal classico stile cinese, ma da quello peggio del cinema americano, sembra un film fantasy palesemente inventato, poiché non ci si crede che tutto sia successo davvero. Insomma, dopo Outcast con Nicolas Cage, ecco un altro tentativo di mixare la storia occidentale con la cultura orientale che finisce miseramente nel nulla cosmico. Voto: 3

Timbuktu (Drammatico, Francia 2014): Arido e inconcludente seppur lodevole è questo drammatico film francese candidato all'Oscar come miglior film straniero nel 2015. Arido non solo per la psicologia estremista di alcuni jihadisti che impongono a Timbuktu la sharia, ovvero leggi che proibiscono la musica, il calcio e il fumo, e impongono un rigido codice di abbigliamento per le donne, ma anche perché la storia di una piccola vendetta (legata alla trama principale) che metterà in seria difficoltà il destino di una famiglia, è privo di quella "potenza" emozionale tale da riuscire ad appassionare o emozionare. Inconcludente perché non solo la storia rimane a metà, ma perché non c'è un particolare o un colpo di scena tale da interessare, nonostante la lodevole capacità o riuscita di raccontare una realtà triste, avvilente ed esistente, in modo quasi perfetto. Il film infatti colpisce certamente la coscienza, però la trama frammentaria noiosetta non aiuta l'attenzione per la visione, tanto che niente resta, niente rimane. Voto: 5,5

Lo straniero della valle oscura (Western, Austria, Germania, 2014): Insulso e prevedibile seppur affascinante è questo collage western con Sam RileyTobias Moretti. Insulso e prevedibile perché questo revenge movie (che offre non come si deve un collage di tutto il genere western, con personaggi che rappresentano e veicolano i cosiddetti cliché del genere) con il protagonista dal passato oscuro (che cerca vendetta per un fatto accaduto anni prima in un sperduto villaggio dove una famiglia autoritaria ha il controllo di tutto), anche grazie alla scena prima dei titoli che ci fa capire il sapore della storia, è un minestrone già visto. I paesaggi alpini sono indubbiamente affascinanti, arricchiscono il valore visivo della pellicola insieme ad una scenografia realistica e credibile (e una bella fotografia), ma quello che manca è una certa personalità nella regia che vada oltre l'omaggio ad un genere. Nulla si può imputare alla discreta prestazione degli attori, ma la storia e i suoi sviluppi sono fin troppo prevedibili e telefonati. Non basta certo una buona confezione per far rimanere nella memoria un film (deludente) di questo tipo. Voto: 5+

Conspiracy: La cospirazione (Drammatico, Usa 2016): Inconcepibile è far fare una pessima figura a due mostri sacri di Hollywood, Anthony Hopkins e Al Pacino, a cui aggiungiamo Josh Duhamel, che in questo film si ritrova coinvolto in una lotta di potere tra un corrotto dirigente farmaceutico e il socio del suo stesso studio, poiché questo ordinario thriller (scialbo e senza né capo né coda) non offre nulla di particolare e poi è alquanto noioso nel suo incedere, nonché privo di una reale tensione emotiva. Mettere le due star col pilota automatico, non innalza infatti la qualità, dato che nonostante le potenzialità (registiche e non) che aveva (qui inespresse) e il buon cast (comprendente anche Alice Eve, Malin Akerman, Julia Stiles e Glen Powell), il film non decolla mai. Le troppe forzature e la poca fluidità nella sceneggiatura (inspiegabilmente illogica e insensata) infine non aiuta questa pellicola, poco scorrevole e non avvincente, con musiche e colonna sonora un po' buttate a caso. Anche se in ogni caso il film in sé non è brutto, ma inutile ed evitabile. Poiché Conspiracy è un film irrecuperabile, che avrebbe funzionato benissimo se fosse stato scritto con un minimo di raziocinio. Una vera occasione persa. Voto: 4

Ouija (Horror, Usa 2014): Banale, insulso e similmente già visto è questo horror con Olivia Cooke (Quel fantastico peggior anno della mia vita), la tavoletta Ouija è infatti spesso apparsa in molti film horror seppur senza mai essere protagonista. Per imbastirci un film sopra bisogna perciò avere molte buone idee, non è questo il caso purtroppo. Perché è sempre la solita storia (alquanto trascurabile e scialba con attori non alla grande) di fantasmi vendicativi che se la prendono con il gruppo di teenager del momento. Manca soprattutto la tensione, nei primi 30 minuti non succede praticamente nulla e negli altri molto poco. Un po' meglio quando entra in scena la sorella "pazza" (quella rompiscatole di Lin Shaye), ma tutto risulta comunque prevedibile e scialbo nonché scontato. Certo, qualche idea discreta c'è, ma la realizzazione (seppur ben confezionata e curata, ma con uno script confuso) è davvero insufficiente. Infine la recitazione (men che mediocre) e brividi (latitanti) son decisamente rivedibili per un film insulso (per tanti motivi già espressi) come questo in cui non vi è un briciolo di tensione. Pellicola (che incredibilmente ha già un sequel) da scartare quindi per l'assenza di idee e la banalità. Voto: 4,5

Il duello (Drammatico, Usa 2016): Poco convincente e non soddisfacente è questo thriller western drammatico con Liam Hemsworth (Cut Bank) e Woody Harrelson (Codice 999), a cui aggiungiamo la bella Alice Braga, William Sadler e William Hurt, perché anche se la storia, quello di un Texas Ranger che deve trovare le prove di alcuni omicidi inspiegabili avvenuti in una piccola città dove "un predicatore" (che ha un conto in sospeso col suo passato) tiene in scacco una cittadina, è alquanto interessante e intrigante, è però, nonostante una buona prima parte, poco originale e largamente prevedibile nonché troppo lungo e leggermente noioso, soprattutto nella seconda parte. La seconda parte è infatti quella meno convincente, non solo per le caratteristiche dei personaggi che cominciano ad essere meno comprensibili, quanto per la pochezza di idee e la prevedibilità della storia. Il finale poi è decisamente brutto e culmina con lo scontro a fuoco più stupido di sempre (in ambito western). Non male il cast, ma la sensazione durante la visione è quella di un prodotto che non soddisfa pienamente le aspettative di chi guarda. E la tentazione di non assegnare la sufficienza si sente parecchio. Voto: 5,5

Lo Stato contro Fritz Bauer (Drammatico, Germania, 2015): Storicamente interessante ma non propriamente eccezionale, sia qualitativamente che narrativamente (nonché interpretato da attori sconosciuti) è questo film drammatico tedesco che si inserisce in un filone di analisi ancora aperta di temi scottanti quali la rimozione del passato nazista e il difficile processo di presa di coscienza della Germania dopo la Seconda guerra mondiale. Per colpa infatti della storia ormai nota della cattura di Adolf Eichmann (vista in parecchi film e di nuovo qui), del suo processo (The Eichmann Show) e dei problemi della rimozione (vista nel notevole e migliore Il labirinto del silenzio) il film non mi ha appassionato o convinto più di tanto, anche per colpa di alcune (irritanti) ambiguità dei personaggi ed altri piccoli difetti. Di certo potente è il coraggio e lo spirito d'iniziativa (brillantemente veicolato dalla regia) del Procuratore di Stato Fritz Bauer, che non si arrende davanti a niente e nessuno per avere giustizia, ma il film, di impianto classico venato di sfumature thriller, sicuramente interessante come tema storico e ben interpretato, non riesce però ad elevarsi ai livelli di altre discrete produzioni. Voto: 5,5

La casa dei sogni (Commedia, Usa 2016): Ironica ma mediocre e superficiale è questa commedia con Eric McCormack (Perception e il cult Will & Grace). Il film infatti, che è un comunque passabile connubio di humor e ritmo cinetico che grazie a dialoghi arguti e situazioni comiche descrive le gioie, ma soprattutto le tragedie (e lo stress emotivo e familiare) di tutte quelle coppie che si affidano ad un architetto pazzo (e dalle idee molto alternative) per il progetto della nuova casa in un contesto urbano dell'alta borghesia dove tutto sembra possibile fin quando ci si rende conto che i soldi non sono tutto e che alcuni sogni, è meglio lasciarli nel cassetto, è un film davvero poco divertente, poco deciso, poco interessante e alquanto superficiale, seppur pochino originale e piacevole da vedere. Giacché la pellicola seppur carina e gradevole, è soprattutto consigliata, non a chi vuol ridere ma a chi vorrebbe piangere per lo spreco di soldi del film. Il finale infine seppur bello e giusto, è banalissimo. Voto: 5

Ecco infine la lista dei film scartati passati su Sky, in televisione e in altri "meravigliosi" lidi:

My Bakery In Brooklyn: Un pasticcio in cucina Inedita ma alquanto inutile commedia culinaria e sentimentale
Ultimo viaggio in Oregon Tema importante ed interessante ma il cast e la regia è davvero poco appetibile
Natale a Londra: Dio salvi la regina Che ve lo dico a fa?
Indizi di felicità L'ennesimo documentario evitabile di Walter Veltroni
Run to Me: L'ultima corsa Dramma per la tv poco interessante
Uragano Di Fuoco Action di serie B francamente evitabile
Super Storm: L'ultima tempesta Altro action di serie B e per la tv modestamente inutile
Mr Frog: Professor Ranocchio Commedia per ragazzi poco appetibile o interessante
Le nuove avventure di Aladino Anonimo e sconosciuto "sequel" francese che è meglio evitare
Il redentore: Reedemer Action cileno alquanto prevedibile e davvero poco intrigante
Pecore in erba Commedia di satira politica certamente importante ed impegnata ma del tutto anonima
Top Cat e i gatti combinaguai Probabilmente un film d'animazione banale, meglio evitare
Grotto Avventura italiana per ragazzi (premiata al Giffoni) curiosa ma poco allettante vista la bassa qualità
Parola di Dio I fondamentalismi mi annoiano
A un miglio da te Un film sullo sport, simbolo di passione e fatica ma anche di riscatto similmente emozionante ma certamente evitabile
Il gioco della follia Thriller pochino intrigante ma largamente prevedibile e scontato
Freezer Action anonimo e prevedibile
Metro Disaster movie russo scadente e similmente già visto
Contract to kill Ho chiuso da tempo con i film action di Steven Seagal
Il dolce sonno della morte Thriller tedesco sconosciuto poco allettante
Delitto ai Caraibi Giallo francese per la tv anonimo e scontato
Pawn Shop: Truffatori nati Nonostante il gran cast è solamente un grottesco e ridicolo action
Inganno in Paradiso Ennesimo thriller di cui si può benissimo fare a meno
Un'indagine per Helen Dorn Giallo tedesco per la tv evitabilissimo
Tenderness Thriller dramma nonostante Russell Crowe poco appetibile
La lacrima del Diavolo Thriller canadese per la tv troppo anonimo ed insignificante da meritare una visione
Mum's List: La scelta di Kate Dramma inglese per niente affascinante o interessante
Colt 45 Action francese che non m'attira per niente
Non è amore Dramma per la tv socialmente utile ma troppo anonimo da meritare una visione
Mea Culpa Ordinario noir francese con un bel cast ma con poca ispirazione
Il club degli incompresi Commedia spagnola nonostante Ivana Baquero poco intrigante o interessante
Come saltano i pesci Una commedia italiana semi-sconosciuta poco interessante
Paper Planes: Ai confini del cielo Esiste davvero un campionato mondiale di aerei di carta? Sembrerebbe di sì, però non ci tengo a vederlo
Nemiche per la pelle Non sopportando molto Claudia Gerini, non vedere questa banale commedia è naturale

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Neanche Dragon Blade e Ouija? così sconosciuti non sono, anche se probabilmente è meglio così ;)

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  2. L'unico film che mi incuriosisce è Dragon Blade: La battaglia degli Imperi con Jackie Chan, ma dopo aver letto la tua recensione ho cambiato idea. Lo guarderò se passerà in tv e se non ho nient'altro da vedere!😊

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    1. E' l'unico modo effettivamente in cui il film potrebbe esser visto, un film davvero assurdo che proprio non ci si crede..

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  3. Onore a te che riesci a vederle tutte intere, le porcherie. Io ad esempio, Dragon Blade l'ho cassato dopo cinque-minuti-cinque... ;)

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    1. Qualcuno deve pur farlo, e comunque se non lo vedo tutto intero un film come faccio poi a giudicarlo? ;)

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  4. Ouija è davvero laMMerda ma quando riuscirai a vederlo non perderti Ouija 2 perché merita, a differenza del predecessore.

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    1. Spero davvero sia migliore, anche se un sequel-prequel proprio non tanto m'intriga di vedere, ma ugualmente lo vedrò ;)

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  5. timbucktu è pesantissimo!

    Nemiche per la pelle a me era piaciuto tantissimo

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    1. In effetti per tanto lo è stato anche per me..
      Beh essendo una commedia al femminile credo sia naturale, ma la Gerini proprio non sopporto..

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