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venerdì 19 gennaio 2018

I film di Natale visti su Sky (2017)

Anche quest'anno come fu l'anno scorso (qui) ed anche l'anno prima (qui), grazie a Sky e alla programmazione speciale di Natale, ho visto, in questo caso 3 film, inerenti appunto a questo speciale periodo, in verità ne ho visti altri due, ma poiché sono solo ambientate a Natale e soprattutto si sono rivelati mediocri film, finiranno nel calderone di fine mese delle peggiori pellicole. Tuttavia se nel post del 2016 c'era da segnalare (di quelli da consigliare) solo il bellissimo ed emozionante Un amico molto speciale, e nel post del 2017 lo spassoso Sballati per le feste! e la bellissima Walt Disney Animation Studios Short Films Collection, quest'anno dei 3 film, tutti comunque a modo loro vedibili (secondo dovute precauzioni), solo uno supera la sufficienza, gli altri due solo la minima sufficienza. Perciò da consigliare c'è ben poco, d'altronde i film di Natale di una volta, come per esempio il bel film Santa Clause, revisionato proprio meno di un mese fa grazie alla rassegna Cinevigilia, non ne fanno più. Ogni anno infatti sono sempre gli stessi film, e non per questo è sempre un male, soprattutto in certi casi e soprattutto con certi meravigliosi film, a girare ininterrottamente tra le reti delle tv nazionali e satellitari. Per fortuna la lista tra cui pescare è alquanto lunga, e quindi ogni volta rivedere un film di quando eravamo piccoli fa sempre comunque piacere. Ma bando alle ciance, ecco i film del Natale 2017 visti su Sky.
Partendo dal presupposto che La Festa Prima delle Feste (Office Christmas Party), film del 2016 di Josh Gordon e Will Speck (che dal precedente, e non memorabile, Due cuori e una provetta si portano dietro in dote la coppia formata da Jennifer Aniston e Jason Bateman) non è sicuramente il classico film di Natale dai buoni sentimenti adatto alle famiglie, ma un film anticonvenzionale, una commedia natalizia sboccata e piuttosto prevedibile nello svolgimento, esso comunque lascerà soddisfatti gli amanti del genere. Anche perché se dovessimo fare un confronto tra i nostri cinepanettoni e quelli degli altri paesi (in questo caso U.S.A.), non ci sarebbe comunque gara, il peggio degli altri è comunque (spesso ma per fortuna non sempre) meglio del nostro peggio. La Festa Prima delle Feste infatti, certamente e tecnicamente migliore dei nostri Natale a... e Vacanze a..., e pur trattandosi di un film di intrattenimento "leggero", per tutta la famiglia o quasi (riferimenti sessuali, scene sconce e parolacce non mancano), presenta un comparto narrativo che ha comunque una base solida. Esiste difatti una trama di fondo (uno scopo ben preciso, dato che non mancano riferimenti all'attualità e alla crisi globale), esistono personaggi scritti in maniera più o meno approfondita e questi ultimi, si muovono all'interno della storia creando altre sotto-trame, ma cosa ancor più importante, è una commedia che fa ridere. Giacché molte scene all'interno della pellicola strappano grasse risate, gag comunque studiate e che, se anche contengono battute improvvisate, sono funzionali per la scena e la storia stessa, quella di (una funzionale) Jennifer Aniston (che nel film interpreta una manager senza troppi peli sullo stomaco) che si palesa improvvisamente nella filiale di Chicago di una grossa azienda di comunicazione. C'è da rincorrere la concorrenza e soprattutto c'è un tasso di crescita troppo basso. Tagliamo il 40% del personale, propone al fratello (il buon T. J. Miller di Deadpool, in un ruolo demenziale e decisamente sopra le righe). Lui e il suo braccio destro Jason Bateman (sempre molto efficace), con la complicità dell'informatica sexy Olivia Munn, chiamano a raccolta i loro colleghi e organizzano un'epica festa di Natale per fare buona impressione su un potenziale cliente e spingerlo a chiudere un contratto che salverà i loro posti di lavoro. Quello che ne uscirà ovviamente, anche con la presenza nel cast di un'irriconoscibile Kate McKinnon (Ghostbusters) e di Courtney B. Vance, vincitore insieme a tutti gli altri, grazie anche alla sua magistrale interpretazione, del premio Emmy 2016 per Il Caso O.J.Simpson: American Crime Story (senza dimenticare la sensuale Abbey Lee di The Neon Demon), e grazie alla scorrettezza tipica della grande commedia americana R-Rated (che non risparmia nulla e nessuno), sarà un pandemonio, dove si ride moltissimo per tutto il film. Certo, questo genere va a finire sempre su scene irreali e del "volemose" bene, ma si guarda senza provare noia o fastidio. Perché anche se di certo non rappresenta l'apice del genere commedia, per una serata natalizia divertente può anche andar bene. Voto: 6
Era il 2003 quando sugli schermi di tutto il mondo uscì una delle commedie natalizie più anticonformiste, irriverenti ed ironiche di sempre. Ora a distanza di 13 anni dal primo Babbo Bastardo ecco nuovamente ritornare un fantastico Billy Bob Thornton nel suo sequel, Babbo bastardo 2 (Bad Santa 2), commedia del 2016 diretta da Mark Waters. Peccato che, seppur il film è meno divertente del primo film, anche se ugualmente sboccato, irriverente e maleducato, che assicura una visione soddisfacente e di discreta dinamicità, esso convinca solo a metà. Se infatti nel primo film l'atmosfera malsana, volgare e scorretta, ma anche emozionante e riflessiva che regnava lo aveva contraddistinto in modo piacevole e originale esaltando pubblico e critica, questo secondo atto, fuori tempo massimo, riporta quei tipici momenti, ma solo in determinate parti e determinati momenti. Ovvero i primi minuti e l'ultima mezz'ora (tranne forse i sentimentalismi finali e i volgari titoli di coda, che si potevano evitare), che rispettano onestamente lo spirito del primo film. Quella a non funzionare è difatti la parte centrale, quella dove il protagonista, che ha ceduto ancora una volta ai propri istinti e che entra in una squadra di improbabili delinquenti formata da una donna che si scoprirà essere la madre (un'inguardabile Kathy Bates, utile solo per spiegare in parte l'origine del nichilismo del figlio) e il nano del primo episodio (Tony Cox), con l'obbiettivo di scassinare la cassaforte di un'associazione di beneficenza che non redistribuisce l'intero ricavato della propria attività, condita solo di volgarità scurrile a volontà, con dialoghi senza senso snervanti e sesso go a go (tra cui incredibile è la presenza in questo della fantasmagorica Christina Hendricks). Essa infatti, è resa povera di contenuti ben fatti, colpa di una sceneggiatura (che poteva essere gestita meglio), in cui vedremo prevedibilmente la possibilità per il protagonista di redimersi, grazie anche all'influenza positiva del giovane comprimario del primo episodio, ora divenuto maggiorenne, superficiale. Babbo bastardo 2 insomma, si limita nella sostanza a fare il compitino, forte della presenza di personaggi collaudati (mentre le altre figure secondarie rimangono nel limbo dell'incompiuto o dell'inutile a seconda dei casi), ma non basta, come il ritmo comunque serrato e le funzionali ambientazioni. Tuttavia un bravissimo Billy Bob Thornton e qualche battuta divertente, sono sufficienti per non rimpiangerne la visione. Perché anche se il film non possiede certamente la brillantezza del primo capitolo, e anche se in troppi punti è alquanto volgare, questo è un benigno prodotto d'intrattenimento (puro e semplice intrattenimento), che dura il giusto senza mai strafare, da vedere, a patto che siate adulti e consapevoli che non mancheranno volgarità e scene di sesso. Voto: 6-
Versione animata di un cult franco-canadese, The Dog Who Stopped the War (1984), Palle di neve: Snowtime! è un lungometraggio d'animazione del 2015 diretto da Jean-François Pouliot con la collaborazione di François Brisson, indubbiamente coraggioso per i delicati temi che tratta, è infatti un'allegoria della guerra, neanche troppo celata che tocca anche il tema della morte, argomento spesso tabù nel cinema pensato per i più piccoli. Perché la storia, ambientata in un non meglio definito paesino di montagna ricoperto di neve, e dove non si vedono né adulti né gli ultimissimi prodotti tecnologici, e che racconta di un gruppo di bambini che per combattere la noia, durante le due settimane di vacanze invernale, decide di ingaggiare una guerra di palle di neve (che però si trasforma presto in un conflitto molto più serio), diventa il pretesto per regalare ai più piccoli (ma più ai grandi) diversi punti di riflessione. In una così semplice trama difatti, le tematiche in gioco sono tante, dal bullismo alla perdita di un genitore, dalla guerra all'amicizia, anche tra gli animali. Anche perché anche solo inscenando la "guerra" quello che viene soprattutto fuori sono i suoi conflitti, lo spionaggio, i complotti, le strategie, fortunatamente però i protagonisti comprenderanno che è inutile combattersi a vicenda, quello che conta è divertirsi insieme in maniera spensierata. Tuttavia, se per gli adulti è facile notare ciò, per i bambini sarà soprattutto un divertente cartone animato natalizio dedicato all'amicizia e al divertimento. Dopotutto il film è un semplice racconto di formazione, anche se non troppo appassionante e coinvolgente solo a tratti. In ogni caso, la commedia (comunque piacevole) procede spedita tra gag che faranno ridere i più piccoli e momenti più drammatici, specialmente nel finale (forse leggermente forzata la scelta conclusiva) quando un amato componente del gruppo rimarrà vittima degli eventi. Per il resto, Snowtime non ha grandi pregi dal punto di vista grafico, l'apparato visivo (acerbo e in alcuni punti quasi abbozzato) infatti è il vero punto debole, mai suggestivo e ormai inadeguato per riuscire a sorprendere grandi e piccini abituati a ben altro. Anche se quello che manca di più a questa pellicola è quella profondità e quelle strizzatine di occhi agli adulti alle quali ci hanno abituato le migliori opere della Pixar, senza dimenticare il non del tutto efficace doppiaggio italiano. Un pregio però c'è, che vale una leggera visione, ovvero la colonna sonora originale alla quale hanno partecipato i migliori artisti del Québec come i Simple PlanWalk off the Earth e soprattutto Celine Dion. Il loro contributo è notevole grazia ad alcuni brani che impreziosiscono alcune scene cardine della pellicola. In definitiva però, nonostante non manchino gli spunti e piacevole da vedere è il film, resta un'occasione sprecata. Voto: 6+

12 commenti:

  1. Con Sky giustamente non sei andato sul classico :D. I voti sono bassi e ci credo bene, a Natale non voglio commedie sboccacciate, ma voglio respirare la giusta atmosfera natalizia e magari anche commuovermi :)

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    1. Va da sé che i film di quel genere, che piace anche a me, c'erano comunque e che qualcuno l'ho anche visto, Santa Clause per esempio, questi tre erano gli unici non visti, ecco perché, di certo non mi aspettavo di emozionarmi ;)

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  2. Devo ancora vedere Babbo Bastardo 1.. ma non mi attira troppo la volgarità gratuita :D

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    1. E allora non ha senso recuperarlo :D
      Comunque anche a me non è che mi piace molto, però ogni tanto ci vuole ;)

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  3. Cavolo, pensa che a me interessava proprio Snowtime, e gli hai dato un voto così... "piatto" XD

    Moz-

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    1. Beh un 6 ed un più come incoraggiamento non mi sembra male, però io comunque non ho detto che non è bello da vedere, ma solo che a fine visione non rimane quasi niente ;)

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  4. Non ce la faccio proprio a leggere roba natalizia il 20 gennaio... però ho dato una letta veloce (ripasso il 30 novembre per lettura approfondita).
    Io il primo l'ho amato e mi ha fatto sbellicare dall'inizio alla fine, è un genere che prediligo, la commedia caos (come l'anno prima Sballati Per le Feste).
    Per il secondo sono affezionato al personaggio ma concordo con te, non lo consiglierei mai nonostante lo riguarderò l'anno prossimo come faccio col primo da parecchi anni.
    Il terzo non lo conosco.

    Per me (ora ti copio) vince l'Ema Award (non gli EMA di MTV) Natalizio di quest'anno Daddy's Home 2, più bello e divertente del primo, per tutti, quindi senza volgarità ma soprattutto senza banalità come la scorreggia o il rutto. Visto al cinema per culo dato che non è stato pubblicizzato per niente (ho visto per caso la locandina mente cercavo gli orari di Justice League) e già i primi di dicembre era rimasto in 4 sale della capitale. Davvero pessima l'Italia quando deve promuovere altre merde di film (solitamente i cinepanettoni di merda), mettendo in ombra dei prodotti così validi!

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    1. Purtroppo per via delle circostanze, è sempre in mostruoso ritardo questo post, ma l'anno prossimo probabilmente ci sarà molto prima ;)
      Comunque mi fa piacere che in parte approvi le mie scelte, e in ogni caso il terzo se ti piace l'animazione dovresti vederlo :)
      Di Daddy's Home ho visto il primo e mi piacque davvero tanto, e quindi a Natale 2018 se lo mandano su Sky tanto meglio, altrimenti lo recupero diversamente, perché non me lo voglio perdere :D

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  5. Io a Natale devo rivedermi sempre La vita è meravigliosa.. e credo non sia mai stato girato film migliore per il Natale...

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    1. Se ti piace fai decisamente bene ogni volta, però a me non mi ha mai attirato granché..

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    2. ...e continuo a piangerci ogni volta su... ;)

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