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lunedì 22 giugno 2020

Le serie tv del mese (Giugno 2020)

Dopo l'assembramento di argomenti del mese di maggio (le serie tv, la musica e i videogiochi tutti insieme per esigenze di spazio ed altro), il post sulle serie del mese torna, e nella sua veste originale, ovvero in singolo. Così come i film, anche le serie meritano infatti (e nuovamente) uno spazio tutto loro, e lo avranno appunto, ed anche se in futuro il post potrebbe essere pubblicato prima del previsto nel corso del mese, le serie saranno sempre in oggetto di quello in corso.

Agents of S.H.I.E.L.D. (6a stagione) - Ormai discostatosi dall'MCU (non si hanno tracce di Thanos o degli eroi Marvel) la sesta stagione di Agents Of S.H.I.E.L.D. parte con delle ottime premesse: trame interessanti, personaggi carismatici e un'identità da ricostruire. Insomma, sembrava l'ennesimo passo in avanti di una serie che ormai quasi sei anni fa è iniziata in maniera tragica e che annata dopo annata si è conquistata un proprio posto nel panorama televisivo (la quinta stagione, recensione qui, malaccio non era, anzi). Ma non è andata cosi, qualcosa si è rotto (incagliandosi in un loop di storie già viste e interpretate con dolorosa superficialità) e ci si ritrova al cospetto di una stagione narrativamente mediocre, concepita e studiata male (il ritmo della sceneggiatura nel corso dei 13 episodi è altalenante: si passa infatti da episodi dove si pensa maggiormente allo spettacolo "poco per la verità", ad altri dove si eccede in dinamiche scientifiche poco inclini alla natura spionistica dello show), con colpi di scena rivelati troppo presto e quasi intere storyline che scadono in momenti imbarazzanti (l'emblema della mancanza di idee nuove arriva nel finale di stagione, quando i produttori cercano inutilmente di omaggiare i classici zombie movies degli anni settanta/ottanta). Ciò che tiene a galla la serie sono, come sempre, i suoi protagonisti e la "new entry" Sarge, personaggio (seppur riciclato dalla presenza di Clark Gregg alias Phil Coulson) carismatico, freddo, cinico. Ma non può bastare a risollevare totalmente una stagione deludente (gli effetti visivi poi sono soltanto discreti, e quindi non in linea con gli standard apprezzati nelle precedenti stagioni), complice anche un altro villain estremamente piatto. Gli agenti (il cast è lo stesso, ma gli attori sono costretti, a parte in qualche occasione sporadica, a doversi rimettere in discussione a causa dell'evoluzione caratteriale dei propri personaggi) possono e devono dare di più, si spera nella settima ed ultima stagione, per chiudere diversamente e degnamente. Voto: 5

Ballers (5a stagione) - C'è qualcosa da dire sulla coerenza in televisione. Quanti potenti spettacoli abbiamo visto cadere nelle loro ultime stagioni? Troppi, ma per uno spettacolo rimanere fedele a se stesso, evolversi e intrattenere per molti anni, è un'impresa. È un risultato che i "baller" di HBO sono riusciti a superare nei loro cinque anni di carriera, perché seppur sempre sul filo della sufficienza (qui la quarta), lo show è riuscito sempre a rendersi godibile, in questa stagione poi, la quinta ed ultima, che non delude, l'asticella si è un pochettino alzata, consegnandoci una delle sue migliori stagioni e la giusta ed innegabile chiusura. Questo perché la stagione porta il racconto su un altro piano: l'ex campione di football Spencer Strasmore che con alcuni soci compra i Kansas City Chiefs e sfida la NFL cercando di imporle una modalità di gestione più vicina alle esigenze dei giocatori. L'evoluzione di Strasmore (che in questa stagione raggiunge il culmine), come al solito interpretato da Dwayne Johnson (The Rock), nelle varie stagioni è sorprendente: da grande ex che vive di contatti personali per procacciare affari ad un'agenzia a imprenditore con molti bassi e qualche alto, fra Miami, all'inizio, poi Los Angeles ed infine Kansas City. Tantissimi ed inevitabili i riferimenti alla NFL vera, senza immagini di gioco ma con tante sotto-storie prese dalla realtà: un piccolo mondo in cui tutti conoscono tutti ed in cui ogni sgarro viene punito dal sistema. Funziona così in tantissimi altri ambiti, dal calcio in giù, ma non ci hanno ancora fatto una serie televisiva al tempo stesso spettacolare e credibile come è appunto Ballers. Vedibile in modalità binge watching, tutte le cinque stagioni su Sky Atlantic, le puntate fra l'altro sono molto brevi, senza bisogno di ripassare le regole del football. Sempre di culto gli amici dei giocatori, un po' manichea la divisione fra proprietari bianchi (tutti tranne Spencer) e cattivi e giocatori neri e bambinoni ingenui. Ma una serie così vorremmo vederla anche su realtà a noi più vicine. In conclusione, bella, peccato sia stata sottovalutata. Voto: 6+
His Dark Materials (1a stagione) - Non è la prima volta che His Dark Materials (Queste Oscure Materie) e i suoi personaggi tentano l'attraversamento mediatico dalla carta alla "pellicola". Dopo il primo tentativo di adattare l'omonima trilogia di Philip Pullman per il cinema nel 2007 (La bussola d'oro, regista Chris Weitz), questa volta spetta alla combinazione produttiva tra HBO e BBC risollevare le sorti disastrose del precedente tentativo, grazie anche ad un cast imponente che vede protagonisti la giovanissima Dafne Keen (già ammirata in Logan - The Wolverine di James Mangold) accanto a consolidate star come Ruth Wilson, James McAvoy, Lin-Manuel Miranda, Clarke Peters, Ruta Gedmintas, Andrew Scott e Anne-Marie Duff. La serie però, composta da 8 episodi, trasmessa su Sky Atlantic, non riesce a fare del tutto meglio (solo un pochino), infatti gli alti e bassi di questi otto episodi fanno stabilizzare la serie non troppo oltre la mediocrità. Eppure queste oscure materie parte in punta di piedi: i suoi personaggi perlopiù convincenti, ma gli eventi che racconta mancano del peso che sembrerebbero meritare. Molte delle idee di fondo, accompagnate da un'ambientazione affascinante, alimentano i momenti migliori di questa prima stagione (sufficienti, per qualità e numero, ad arrivare in fondo e desiderare un bis), ma è poco chiaro quanto ci si crede in questo progetto. E tuttavia questi (ed altri) difetti, non bastano a bocciare in toto la serie, che resta un prodotto di HBO con i muscoli di HBO. La serie infatti non risparmia in quanto ad ambientazioni ed effetti speciali (nonché per quanto riguarda le musiche, la sigla poi è d'effetto). Questo traspare nel risultato, soprattutto dei Daimon, i curiosi animaletti che accompagnano la vita di ognuno dei protagonisti di questo universo, e che hanno coi loro umani un rapporto viscerale: sono costantemente presenti e mutevoli di forma nei bambini. L'altro grande lavoro di CGI è fatto con gli Orsi Corazzati e con le ampie scenografie dell'impervio Nord in cui si avventurano i protagonisti. Si pone però il problema di uno show che ha quasi tutti gli arti e gli organi al posto giusto, ma a cui manca il cuore, e che alla fine della prima stagione lascia l'impressione di aver visto una storia con tutte le sue cose a posto, ma che raramente è stata in grado di trasmettere emozione pura, se non in qualche raro momento (di solito quelli legati alla morte dei bambini). Un serial che quindi non si sconsiglia, ma che può essere visto anche più distrattamente, a dispetto dell'impegno e del coinvolgimento che potevano essere necessari. Confidando però in una possibile "maturazione" con l'avvento della seconda stagione, già ordinata. Voto: 5,5

Z Nation (5a stagione) - Il giudizio sulla quinta ed ultima stagione è che non si sono certamente sprecati (anche se il più delle volte didascalici discorsi buonisti e didascalici pamphlet narrativi tediano l'intero percorso), una stagione da sufficienza, una sufficienza cercata col minimo sforzo. Questa è l'impressione che mi lascia questa stagione di Z Nation, tanto che se fossi un insegnante che deve giudicare sarei tentato di fare l'antipatico e dire: il compitino vale sei ma metto cinque per la pigrizia. E siccome giudicare devo, confermare il voto devo. Sì perché in questa stagione risulta evidente (più che nella precedente, qui la recensione) di come la vena comica degli autori sembra essersi esaurita, invenzioni come le palle rotolanti fatte di zombie, gli zombie radioattivi fluorescenti e gli zombie pianta sembrano (anzi sono) pallidi ricordi, in questa al massimo ecco una mano zombie ispirata a Mano della famiglia Addams, che non strappa nemmeno un sorriso. E così, tra avventure romantiche tediose (tra Warren e un tizio), tra inaspettati e pure insensati accadimenti, tra tematiche abusate, come quella dell'accettazione del diverso (una presa di posizione chiara e quasi militante su ciò che sta succedendo negli USA sul tema migranti), e ritorni quasi forzati ed obbligati, tra personaggi volutamente o meno carismatici zero (riferito alla new entry donna maschiaccio), la stagione volge al termine senza sussulti. Eppure il finale, che lascia un po' di nostalgia perché va a concludersi una serie che ho seguito per cinque anni, una serie che, fermo restando che era ora si concludesse, nelle prime stagioni regalò tanto divertimento e che in queste ultime non si è riuscita ad abbandonare per affetto verso i personaggi, è consono. C'erano timori sul modo in cui concludere il tutto, ma da lamentarsi non c'è niente. Si tratta di un buon finale? Mettiamola così: come episodio finale (il tredicesimo) non mi ha fatto impazzire, ma nemmeno schifo, per quel che mi aspettavo dall'andazzo di tutta la stagione non mi potevo aspettare un finale granché migliore di così e in quanto alla scelta del lieto fine non mi dispiace affatto, magari sarebbe stata meno scontata se non avessero fatto tutta una stagione sulla propaganda dei valori del politically correct, cosa che non ho apprezzato molto. Però nel complesso mi ritengo soddisfatto, e di certo non rimpiango il tempo perso nella sua delirante visione. Voto: 5+

22 commenti:

  1. Ciao! Non conosco nessuna di queste serie, però ormai l'avrai capito che appartengo più al team "Fiction italiane" :-)

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  2. Di serie tante ne comincio, e di troppe capisco subito che potrebbero essere un discreto film da due ore, e invece riescono a farle diventare polpettoni noiosi da una decina di puntate (quando va bene)...

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    1. Figuriamoci quando va male allora :D

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    2. ...oppure fenomeni mediatici come La casa di carta.. dove alla fine (ma una fine ancora non c'è, per inciso, perché ti lasciano sempre sospeso) non puoi che ammazzarti dal ridere per quello che riescono ad inventarsi rovinando - irrimediabilmente - anche il tanto di buono...

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    3. E' capitato anche a me di imbattermi in qualcosa del genere, ed è frustante.

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  3. Noi su AoS ci siamo arenati alla quarta o alla quinta, non ricordo più... la tirano un po' troppo per le lunghe comunque :)

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    1. Dimmi una serie che non lo fa, comunque in questo caso è pure un gran peccato.

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  4. Madonna, non te ne sei vista una bella!! XD
    Ma Shield praticamente non ho capito... è ormai del tutto lontano dal MCU o continua a farne parte?

    Moz-

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    1. In questo mese effettivamente no, però Ballers non mi è dispiaciuto affatto ;)
      Zero riferimenti, almeno così mi è parso, ma non ne sono sicuro..

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  5. La strada è lunga, ci si diverte, ma obbiettivamente è a livelli così così, però buona visione se mai vedrai ;)

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  6. Stai attento con questi post, perché gli assembramenti sono ancora vietati.
    Non lo sapevi??? 😜

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    1. E infatti ho fatto un distanziamento con gli altri argomenti, ma le serie tv son tutte una famiglia, è permesso farlo ;)

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  7. Nel mio carnet solo His Dark Materials, visto sotto Natale ma che poco ha convinto. Tempi davvero taaaanto dilatati, come se questa prima stagione fosse un'immensa premessa non troppo a fuoco.
    La protagonista poi l'ho trovata parecchio insopportabile.
    Una chance gliela darò anche al prossimo giro, altrimenti, passo ai libri ;)

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    1. Speravo infatti tutta in una, e invece ci sarà una seconda, che purtroppo toccherà vedere, anche perché lasciare le cose a metà è brutto ;)

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  8. Non mi attira nessuna. Ma non è che possa piacere tutto;)

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  9. Difícil colaborar, dado o gênero diferente dos blogs e, obviamente, a amizade virtual, mas não há problema em seguir um ao outro ;)

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  10. Non conoscevo questa serie con The Rock, grazie per avermela fatta scoprire!
    Con Agents of Shield mi sono arresa tempo fa, molto schifata e annoiata... ma continuano ad andare avanti! Pazzesco...

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    1. Di niente. Probabilmente non faceva per te, vanno avanti perché non è in verità così brutta e fa soprattutto ascolti...

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  11. Non guardo quasi mai le serie televisive però da fan di Dwayne Johnsons, cercherò di vedere Ballers. Devo controllare le programmazione su Sky e Amazon Prime.

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    1. Su Sky on demand tutte le stagioni, però c'è una scadenza, non ricordo se già scaduto o meno, buona caccia ;)

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