Inside out è l'ultimo capolavoro (del 2015) della Pixar e che sicuramente sarà un probabile vincitore dei prossimi Academy Awards, ha avuto un successo clamoroso, se n'è parlato tanto e si parlerà ancora tanto di questo gioiello dell'animazione. Ormai è quasi riduttivo soffermarsi sulla trama (che si conosce quasi a memoria per quanti l'hanno già visto, ma per chi ancora non è riuscito a vederlo, una trama non c'è, è solo un viaggio tra ricordi ed emozioni), a prima vista mi è sembrato un film molto bello, poetico, ma un po' triste e malinconico, che si sofferma sulle emozioni umane ma da un punto di vista diverso e originale, impersonando le voci di dentro con un radicalismo che impressiona e commuove. Non è la prima volta però che viene provato questo espediente, chi non ricorda il cartone animato "Siamo fatti così", che esplorava il corpo umano e illustrava con l'aiuto di personaggi animati la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure antropomorfe per rappresentarne i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, ai componenti del DNA, fra i personaggi che avevano un ruolo centrale vi era un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che faceva da Cicerone, spiegando di volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana. In questo caso utilizzando le emozioni, l'essenza della vita, la Pixar crea un mondo di dentro colorato e pittoresco dal punto di vista di una bambina. Inside Out visualizza ed elegge a protagonisti della vicenda la
gioia, la tristezza, la rabbia, la paura e il disgusto, emozioni che
guidano le decisioni e sono alla base dell'interazione sociale di Riley,
che a undici anni deve affrontare sfide e cambiamenti. Se Up svolgeva l'avventura di fuori, Inside Out
la sviluppa di dentro, attraversando in compagnia di Gioia e Tristezza la
memoria, il subconscio, il pensiero astratto e la produzione onirica di
una bambina che sta imparando a compensare la propria emotività e ad
assestarsi in una nuova città.
Con Inside Out il regista installa di nuovo l'immaginario al
comando e ingaggia cinque creature brillanti per animare un racconto di
formazione che mette in relazione emozioni e coscienza, perché senza il
sentimento di un'emozione non c'è apprendimento. Nel cammino alcuni ricordi resistono irriducibili, altri svaniscono
risucchiati da un'aspirapolvere solerte nel fare il cambio delle
stagioni della vita e spazio al nuovo. A un passo dalla pubertà e
resistente dentro un'infanzia gioiosa, che Gioia custodisce risolutamente e
Tristezza assedia timidamente, Riley passa dal semplice al complesso, dal
noto all'ignoto, nel processo 'incontra' e congeda Bing Bong, amico
immaginario che piange caramelle e sogna di condurla sulla Luna, una creatura
fantastica generata dalla fantasia di una bambina, Bing Bong, gatto,
elefante e delfino insieme, è destinato a diventare uno dei personaggi
leggendari della Pixar Animation, rivelando un'anima segreta, la traccia
di un sentimento e l'irripetibilità del suo essere minacciato dalla
scoperta di una data di scadenza. Rosa e soffice come zucchero filato,
guiderà Gioia e Tristezza dentro i sogni e gli incubi di Riley, scivolando
nell'oblio per 'fare grande' la sua compagna di giochi.
I personaggi, realizzati con tratti essenziali che permettono di
coglierne la natura profonda (rotonda, esile, spigolosa), emergono
l'aspetto intangibile del processo conoscitivo dentro un film
perfettamente riuscito, che ricrea la complessità e la varietà
dell'animazione senza infilare scorciatoie tecniche o narrative. Ma la vera eroina è Tristezza, che con l'aiuto di Gioia, invitano Riley a comunicare la tristezza, perché la tristezza è necessaria al superamento dell'ostacolo e alla
costruzione di sé. La crescita passa attraverso l’accettare la sofferenza come uno dei
nostri sentimenti più importanti. Tristezza deve avere il suo spazio,
non può relegarsi in un cerchio tracciato in una stanza della nostra
coscienza. Deve partecipare insieme alle altre emozioni nel farci
conoscere la vita. Ho trovato molto simpatiche certe scene, come quando si entra nella testa del padre, della madre e di un ragazzino che per la prima volta si interessa di ragazze mandando in subbuglio le sue emozioni. La Pixar crea un mondo interiore coloratissimo e funzionale, dal treno dei pensieri al parco immaginario, dalla memoria come un labirinto di ricordi alla sala dei sogni con attori che seguono un copione. Il film è fluido e non dura poi così tanto, secondo me però non tutto è stato fatto, un secondo film ci poteva stare, soprattutto con l'arrivo della pubertà che le emozioni non sanno cosa sia, praticamente una guerra, tante cose ma molto è stato comunque 'esplorato' nel film, anche il ragazzo dei sogni. Ingegnose infine le isole come riferimento ad hobby, passioni e amicizia, famiglia. Anche se leggermente infantile il film è a misura d'adulto perché anche gli adulti come cani e gatti hanno sentimenti contrastanti che frullano in testa e molti si rivedranno in situazioni che tutti almeno una volta nella loro vita hanno passato e vissuto. In conclusione un film si emozionante e divertente ma anche cupo e con un finale alla Disney, in ogni caso da non perdere. Voto: 8
Film d'animazione stupendo. Ben riuscito e adatto per tutti. L'ho recensito anche io tempo fa e gli ho dato un bel 10. :)
RispondiEliminaIspy
Si ho visto ma non l'avevo ancora visto il film...si infatti molto bello ;)
EliminaRiuscire ad emozionare con la semplicità della mente di una bambina non era impresa semplice, la Pixar c'è riuscita! ;)
RispondiEliminaD'altronde quelli della Pixar sono dei geni, i migliori nel campo dell'animazione :)
EliminaEmozionante, al limite del devastante, ennesimo capolavoro Pixar e probabilmente film più bello dell'anno, almeno per me :)
RispondiEliminaSi bellissimo film e l'uso dei colori è straordinario, anche se triste è divertente e ti emoziona...per me uno dei migliori dell'animazione dell'anno a pari di Big hero 6 ;)
EliminaCiao! Ormai ne ho lette miliardi di recensioni di questo film e ancora non riesco a spiegarmi come in molti ci abbiate potuto vedere tutte queste sfaccettature che dici. Io sono molto outsider su questo capolavoro che per me non è capolavoro ;)
RispondiEliminaSi ho visto che non ti è piaciuto, comunque devi ammettere che è unico nel suo genere, e poi nessuno obbliga lo spettatore a vederlo e a definirlo un capolavoro, dipende dalle sensazioni che individualmente si percepisce o preferisce, una voce fuori dal coro ogni tanto ci vuole ;)
Eliminain realtà come film mi è piaciuto e gli ho dato anche un voto alto! ciò che non ho capito e non ho condiviso è stato il dibattito che ne è uscito... perchè per l'appunto non pensavo fosse un film che ne necessitasse uno simile :) ma è stato interessante, primo film su cui scrivo due articoli ;)
EliminaBellino anche per noi Inside Out, anche se perde un po' di ritmo nella parte centrale...
RispondiEliminahttps://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/01/19/inside-out-bellino-non-un-capolavoro/
Sì probabile che può anche essere, però sul risultato finale e/o complessivo siamo in disaccordo, anche se per entrambi questo è un film assolutamente da vedere ;)
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