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lunedì 14 gennaio 2019

Nicolas Cage Day - Mom and Dad: Istinto omicida (2017)

Purtroppo questo thriller horror/dark comedy di Brian Taylor (di cui avevo apprezzato i due Crank) non riesce a lasciare il segno fino in fondo, intendiamoci non è un film brutto o inguardabile ma si nota l'indecisione del regista (o forse dovrei dire della sceneggiatura?) che non sa quale direzione imboccare se quella dell'horror o quella della commedia. Ne viene fuori un pastrocchio, tutto sommato anche abbastanza divertente ma che non riesce a graffiare efficacemente né a sfruttare correttamente una buona idea di fondo. Non aiutano a rendere più interessante la pellicola, alcuni aspetti della sceneggiatura poco approfonditi, eppure Mom and Dad: Istinto omicida, il nuovo film del regista, sceneggiatore e produttore, anche di Ghost Rider: Spirito di Vendetta, film presentato al Toronto Film Festival a settembre del 2017, un film con una certa originalità, cosa sempre più rara al giorno d'oggi, riesce a intrattenere a dovere. Il film infatti, un onesto thriller con Nicolas Cage (incredibilmente uno dei motivi per cui vedere il film, anche Selma Blair convince senza mezzi termini), non è affatto male e, avendo una trama abbastanza particolare, invoglia lo spettatore a guardarlo. E' ovviamente una pellicola parecchio sopra le righe, però, il regista riesce, con mestiere, a renderla verosimile. Sì perché nonostante lo svolgimento e il racconto, comunque apprezzabile, indubbiamente sconclusionato, l'eclettico regista americano, che infarcisce la pellicola di temi "moderni" (quali la voglia degli adulti di tornare giovani, i genitori si scagliano contro i propri figli, colpevoli di aver portato loro via, la giovinezza, colpevoli di un'esuberanza tecnologica che ha ucciso ogni forma di dialogo), usa un semplice escamotage, qualcosa di naturale che c'è in ognuno di noi, per parlare alle vecchie e nuove generazioni, per sovvertire le regole della natura umana e rendere il tutto più credibile.
Il film difatti, ipotizza cosa potrebbe accadere in una tranquilla città di provincia se, a causa di una misteriosa isteria collettiva, il latente conflitto intergenerazionale, insito in ogni nucleo familiare tradizionale, esplodesse di colpo, come un'epidemia zombie, annullando per ventiquattr'ore ogni istinto naturale di preservazione della specie e dando sfogo ad un liberatorio istinto infanticida. E insomma partendo da uno spunto intrigante e fortemente satirico, che smonta l'ipocrisia perbenista tipica della middle class americana, il regista sovverte ogni regola etica e morale per dare spazio ad una caccia animalesca in cui un'orda di genitori degeneri e frustrati si ritrova a braccare la propria prole. Al centro della carneficina troviamo l'emblematica famiglia Ryan composta dai coniugi Brent (Nicolas Cage) e Kendall (Selma Blair). La coppia descrive perfettamente le amarezze di una coppia alla deriva, soverchiata dalle responsabilità di un ruolo genitoriale che ha spento lentamente qualsiasi entusiasmo giovanile, anticipando il rancore che sfocerà ben presto nella violenza contro gli ingrati figli: l'insopportabile sedicenne Carly (Anne Winters) e l'inconsapevole fratellino Josh (Zackary Arthur). Costretti, come tutti i loro coetanei a lavare i panni sporchi di sangue, in famiglia. In Mom and Dad non male è la caratterizzazione dei personaggi: Brent è di sicuro il soggetto più interessante, è la figura che incarna ciò che vuole esprimere il regista. Il ritmo è bello frenetico. La pellicola dura pochissimo, vero, però non ci si annoia neanche per un secondo. Oltretutto, gran parte del film è girata in una casa, ma Brian Taylor è bravissimo a non far sopraggiungere mai la noia, optando per un montaggio serratissimo.
Tra le scene da ricordare, c'è sicuramente quella della comparsa dei genitori di Brent, anche loro colpiti dall'isteria. In questa sequenza (in cui però davvero delizioso è il cameo di Lance Henriksen), si rasenta davvero il grottesco. Non manca un po' di sangue che in prodotti come questo non guasta mai. Buona la scenografia, angusta e stretta. La fotografia pure fa il suo dovere. Il cast è guidato da un Nicolas Cage brillante. L'attore di Long Beach è autore di una performance decisamente su di giri. Più la pellicola procede, più egli diventa folle. Espressioni da matto assolutamente riuscite e ottima interpretazione dei dialoghi. Bravi anche tutti gli altri (tra cui Brionne Davis) ma soprattutto Selma Blair, capace di ammantare la figura materna di una stanchezza malinconica ed empatica che sottolinea la crudeltà degli eventi che le precipitano addosso. Ma purtroppo, a far da contraltare ai pregi, tra questi, la parte iniziale particolarmente ispirata, la colonna sonora micidiale che transita oculatamente dal lirismo di Debussy al punk hardcore dei Regan Youth, passando per i Roxette, ma anche i titoli di testa sgranati, dai toni accesi, tanti difetti non da poco, i quali alla fine, gli costano l'insufficienza. C'è una sceneggiatura davvero risicata. Praticamente sono scritti solo i dialoghi, i quali, per fortuna, sono buoni. Certo, c'è l'idea di base che risulta essere innovativa, ma complessivamente, ci troviamo di fronte ad uno screenplay povero. E tra l'altro, non viene dato uno straccio di spiegazione riguardo l'isteria.
La seconda parte poi è eccessivamente sbilanciata, quando per stemperare i momenti riflessivi, accompagnati da una carrellata di flashback fin troppo didascalici, l'azione si riduce ad una serie di scenette slapstick esageratamente lunghe e ridondanti. L'elemento che però, in un certo senso, condanna il film, è il finale. Perché? Semplicemente, è tronco. La pellicola in realtà non ha una conclusione, si interrompe di botto, come se all'improvviso qualcuno spegnesse di colpo il televisore. Scelta davvero bizzarra. Peccato, perché così facendo si è riusciti a rovinare un prodotto valido. Peccato poi per i vaghissimi riferimenti alle cause scatenanti. Il contenimento dello scontro tra le mura domestiche, se da una parte non dispiace per ritmo e cattiveria, da un'altra lascia un po' delusi in quanto le scene di massa (su tutte il massacro al campo di football) promettevano benissimo. In conclusione, Mom and Dad è un film che lascia l'amaro in bocca, sotto diversi punti di vista. Fortunatamente, la dose massiccia di humor, scorrettezza e violenza di molte sequenze rende la visione un'amabile truffa, magistralmente orchestrata, che non mancherà in ogni caso di strappare ai più cinici e smaliziati qualche amara e sonora risata. Si perché anche se alla fine si resta delusi (ma non troppo) da questo thriller che poteva "essere" ma non è stato, il film resta un prodotto carino con un sorprendente Nicolas Cage, qui particolarmente ispirato e perfetto nel ruolo (al contrario che in Pay the Ghost, in cui sembrava quasi spaesato e in USS Indianapolis, in cui però era il film a non funzionare e lui era addirittura l'unico, più o meno, a salvarsi), un prodotto che un'occhiata la merita, soprattutto per la trama. Voto: 5,5

Come da titolo questo film è stato da me visto in occasione della mia partecipazione del Nicolas Cage Day, una rassegna cinematografica (che mi ha già visto partecipe due anni fa della suddetta con il suo capolavoro action Con Air) nata per onorare uno degli attori più amati (ed odiati) di sempre. Una rassegna che in collaborazione con tanti blogger, dopo il banner ufficiale della rassegna di quest'anno (fatta da me) la lista di tutti i partecipanti, potrebbe chissà anche ritornare l'anno prossimo, dopotutto il nostro Nicolas ha bisogno di mangiare e a tanti film sicuramente parteciperà, comunque per il momento accontentiamoci.

27 commenti:

  1. Credevo di aver visto praticamente tutti i film di Nicolas Cage, e invece di questa lista ricordo soltanto "The family man".
    Comunque siete troppo cattivi con lui. Ho bacchettato Marco, e adesso tocca a te. Ahahah
    Anche se stavolta, non conoscendo il film, non posso sgridarti molto. :P

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    1. Ma noi non odiamo Nicolino nostro, anzi, lo adoriamo, soprattutto in certi film, come questo, dove è un grande ;)

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    2. Meno male, va! Povero Nicolino dagli occhi di ghiaccio. <3

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    3. Ahahah
      Ma non erano di gatto quelli? ;)

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    4. Claudia lo devi vedere! E' il tuo genere di film!
      Però incuriosisce anche me...Io con Cage sto nel mezzo: non mi entusiasma, ma non lo odio :D
      Ah, bentornato Pietro! E complimenti per il banner :)

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    5. Claudia spero che tu abbia visto The weather man, veramente un grandissimo film interpretato da Cage, assieme a Lord of war.

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    6. Scusate sono Franco Battaglia (Postodibloggo), ma da fuori non mi riconosce... ;)

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    7. L'ho visto e mi è piaciuto un sacco.
      Non so con chi parlo, però, perché il commento risulta anonimo.
      In ogni caso, grazie. :*

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    8. Ahahaha
      Sai che l'avevo pensato che fossi tu? Questa storia che non riesci a loggarti l'avevo già letta.
      Comunque potevi inserire anche il codice fiscale, per sicurezza.
      Caro "Franco Battaglia (Postodibloggo). :))))) :P

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    9. @Riccardo Beh sì, Nicolas Cage è un tipo ambivalente :D
      Comunque grazie per il bentornato e contento che ti piace il mio banner ;)

      @Franco Io The weather man l'ho visto, e non è solo insieme a Lord of War, una delle sue migliori interpretazioni, ne ha date anche altre, poche ma buone nella sua carriera ;)

      @Claudia E' lui o non è lui? E' lui è lui :D

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    10. Non prendetemi in giro...ahahah...comunque quella del codice fiscale è un'idea... ahahah

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  2. Me ne mancano due o tre ancora degli ultimi, però sì, questo è uno dei suoi "migliori", e comunque hai ragione sul fatto del suo essere perfetto in certe situazioni, soprattutto in questo film, ed hai ragione anche sulla scena del biliardo, e non importa se andiamo anche troppo d'accordo ;)

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    1. Beh insomma, non male, gran bel film reputo altri, e tuttavia è condivisibile il tuo giudizio ;)

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  4. Me ne hanno parlato abbastanza bene ma non sono ancora riuscito a vederlo. Prima o poi conto di rimediare.

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    1. Io comunque non ho parlato male, anzi, però non è di certo memorabile, ma una visione la merita ;)

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  5. Il film che tutte le mamme pancine dovrebbero vedere! Comunque, al di là del mancato equilibrio tra horror e commedia, il film vale la pena di vederlo solo per la faccia spiritata del Nicolone internazionale nostro!

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    1. Per quello certamente, per Lui senza dubbio, ed anche per quella scena che hai accennato :D

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  6. Per me è uno dei migliori film recenti di Cage. Vero che senza di lui non funzionerebbe, comunque l'ho trovato divertente a prescindere :)

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    1. Sì sono d'accordo che sia uno dei migliori, ma secondo me senza non sarebbe stata la stessa cosa ;)

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  7. Mi è piaciuto. "Politicamente scorretto", mette in scena una satira grottesca e graffiante sull'imperante ipocrisìa ".....i miei meravigliosi figli ", molto americana, ripetuta fino alla noia ovunque , comunque e benchè sarebbe spesso più veritiero dire "i miei viziati figli".
    Originale e "coraggioso" filmetto (che non è un capolavoro) che sa andare controcorrente travestito da black comedy ove l'isteria collettiva genitoriale si scatena improvvisa e"senza un vero motivo" come dici tu.
    Mi sono stupita in positivo di Cage , bravo come non si vedeva più da troppo tempo.
    Brava anche la Blair.

    L'arrivo dei nonni è il momento più spassoso (in senso macabro) del film.

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    1. Il momento clou praticamente è quello, anche se leggermente preventivabile :D
      Originale è anche dir poco, perché anche se non è stato esposto perfettamente, il tema isteria collettiva genitoriale non si era mai visto ;)

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    2. Concordo. Il tema non si era mai visto. Abbondano invece i films sui vari "coming of age" adolescenziali. Personalmente mi stanno annoiando tutti 'sti Lady Bird. Un pò di Mum and Dad è stato spassoso. Ci voleva :)

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    3. Se mi annoieranno anche me lo saprai presto, perché Lady Bird vedrò certamente e prossimamente ;)

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  8. Anche a me il finale tronco ha lasciato un pò a bocca asciutta,e sì qualche spiegazione in più sull'isteria e la sua origine mi sarebbero piaciute,ma il film pur se non memorabile funzionicchia e non annoia mai come dici anche tu, e poi la scena nella saletta del tavolo da biliardo è EPICISSIMA,Nicolone al suo meglio.
    Il concetto dei genitori pentiti ha un interessante sviluppo anche in un racconto di Philip Dick, "the pre-persons",dove si ipotizza di un futuro dove l'aborto sìa legale fino ai 12 anni...brrrr!!!

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    1. Non degli spiegoni ammorbanti, ma almeno qualche informazione in più, e un finale più diretto, ma appunto nonostante ciò il film riesce a reggere ;)
      Davvero? Caspita, non ne ero a conoscenza, però sì fa rabbrividire.

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