Volendo dare un mio giudizio più definito agli ultimi Premi Oscar, avendone come anticipato settimane fa visti ulteriori 4 film (qui ivi presenti), potrei veramente dire qualcosa di interessante ed importante? Anche perché di quelli vincitori (che sono 9 in tutto) me ne manca (ancora) il più premiato (ed alcuni altri) e di quelli (oggi) visti nessuno si è portato a casa una singola statuetta. Beh non credo, tuttavia posso comunque dire che Close mi è piaciuto molto più che Niente di nuovo sul fronte occidentale, e che forse il premio come Miglior film internazionale (almeno quello, che il film tedesco 4 ne ha vinti in totale) sarebbe dovuto andare a lui, o al massimo al buonissimo Argentina, 1985. Dico che senza togliere niente a Women Talking, ma non saprei non avendolo visto, il premio per la sceneggiatura non originale l'avrei dato al buon Living (che poi Glass Onion e Top Gun: Maverick perché candidati?), che ad Elvis a fronte delle otto candidature che non ne abbia vinto nessuno ci sta (non mi ha convinto come potrete leggere), ma al bellissimo Gli spiriti dell'isola (ben 9 le candidature ricevute) almeno uno glielo avrei dato, perché merita (come potreste leggere). E detto questo niente più ho da aggiungere, forse quando li avrò visti tutti potrei, ma dovrete aspettare un bel po' di tempo prima che questo succeda, però succederà prima o poi. Nel frattempo accontentarsi dei 4 di cui sopra più altri 12, somma del numero classico di film mensili visti.
L'arma dell'inganno - Operation Mincemeat (Dramma/Guerra/Storico 2022) - Argomento interessante per un film tuttavia lento e un po' noioso. Una delle operazioni di spionaggio più complesse (e riuscite) di sempre. C'era il materiale per tirar fuori il classico e solido film storico inglese. E in effetti il film classico lo è, solido un po' meno. John Madden (regista di Miss Sloane tra gli altri) si affida ad attori di tutto rispetto, a partire da Colin Firth, peccato che infarcisca il film di sotto-trame ridondanti (su tutti una sotto-trama amorosa da rivista patinata che a tratti è controproducente), che se da una parte valorizzano il lato umano di queste spie, dall'altra appesantiscono il film. Niente male comunque. In generale sufficiente, principalmente per una seconda parte che riesce ad alzare il ritmo della vicenda e creare più interesse per la conclusione della missione, ma è una pellicola che ha i suoi difetti. In ogni caso istruttivo per la Storia che racconta. Voto: 6
Crimes of the Future (Sci-fi/Horror 2022) - Ritorno al body horror per David Cronenberg, siamo circa dalle parti di Existenz, ma rispetto al precedente film il tutto è meno riuscito. Dialoghi prolissi e momenti criptici sfavoriscono il ritmo, nonostante momenti interessanti non manchino e le scenografie siano di ottimo livello. Una pellicola che affascina per concetti (sulla carta) ed atmosfera ma che toppa nella realizzazione filmica (sopra un'idea indubbiamente interessante, costruisce una distopia oltre i limiti del credibile, in cui spesso i suoi personaggi si affannano a renderla tale). Bene Viggo Mortensen e Lea Seydoux, un po' troppo sopra le righe la Kristen Stewart. Apprezzo tanto Cronenberg, ma personalmente ritengo Crimes of the Future tra i lavori meno indovinati del regista canadese. Mi dispiace molto infatti distanziarmi dal plauso unanime ma a me questo film non è piaciuto granché, un film visivamente affascinante, forse fuori tempo. Voto: 5,5
Io sono l'abisso (Dramma/Thriller 2022) - Altro passo falso (il terzo consecutivo), dopo i pessimi precedenti, L'uomo del labirinto la penultima opera. Come detto in altre occasioni, non metto in dubbio che Donato Carrisi sia un ottimo scrittore (anche se non saprei non avendo letto alcunché, però forse il difetto sta soprattutto alla fonte), ma dietro la macchina da presa ha parecchie lacune. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a parecchia carne al fuoco assolutamente mal gestita, infatti dopo la prima mezz'ora, il regista non riesce a creare il giusto ritmo e conseguente coinvolgimento emotivo che ci si aspetterebbe. Forse con qualcun altro al timone sarebbe potuto venir fuori qualcosa di migliore. Così è invece, ed appunto, un film lento, sconclusionato e poco funzionante, con certi attori (soprattutto l'attore protagonista) davvero poco efficaci. Il titolo è la cosa più azzeccata, l'abisso cinematografico nel quale sprofonda questo film. Voto: 4
Elvis (Biografico/Dramma 2022) - Biopic impressionante e considerevole per l'agilità della regia, la confezione precisa e il montaggio svelto (quasi tre ore che volano) ma un po' parco di emozioni vere. Grandissimo Tom Hanks nonostante il trucco alla Oliver Hardy e tremendamente somigliante Austin Butler. Il film si può dire sicuramente riuscito, anche se ci sono molti salti temporali e tante cose che sembrano poco approfondite, lasciando solo gli occhi a godere dello spettacolo e lasciando fuori anche molto dell'aspetto musicale di Elvis. Si possono infatti perdonare a Baz Luhrmann certi slanci modernisti improbabili (i brevi inserti rap su tutti) e alcuni cenni storici didascalici e superficiali, a fronte di un impatto visivo strepitoso e della ricostruzione notevole di alcune esibizioni di Elvis, ma di più in ogni caso ci si aspettava. Un film che racconta un mito, o meglio un mito ed il suo ingombrante procuratore, spettacolare ma freddo, comunque da vedere. Voto: 6+
Censor (Horror 2021) - Un film che sembra avere una realizzazione visiva un po' classica, da film di genere anni '80, proponendo una storia abbastanza interessante ma basata molto sul fattore psicologico della protagonista e, cosa non meno importante, su come si rapporta la censura nel cinema, anche se questo aspetto passa quasi in secondo piano man mano che si procede (che nostalgia delle VHS...). A onore del vero, il film dell'esordiente Prano Bailey-Bond non ha una grande originalità da vantare ma complessivamente, grazie anche alla discreta prova della protagonista (Niamh Algar, già vista in alcune serie televisive, tra cui la "sfortunata" Raised by Wolves - Una nuova umanità), riesce a non scadere nella banalità. E anche se il ritmo della narrazione non è dei più fluidi e il fattore gore non ha grande presa, riesce nell'intento di offrire una visione sufficientemente valida. Finale abbastanza prevedibile ma di un certo effetto. Voto: 6
Per niente al mondo (Dramma 2022) - Vicenda (amara dai risvolti tragici) di ordinaria ingiustizia che porta un affermato chef dietro le sbarre, per colpe non sue. Il regista Ciro D'Emilio descrive bene la progressiva caduta del protagonista (etichettato come criminale) e i suoi faticosi tentativi per rialzarsi. Certo, bisogna necessariamente passare sopra ad alcune semplificazioni nella procedura penale, ma è un peccato veniale e forse necessario. Il film trae giovamento dai continui rimandi temporali che sottolineano la vita precedente del soggetto e le sue asperità caratteriali che dovrà in seguito alla carcerazione per forza di cose smussare, pur mantenendo un forte orgoglio. Molto efficace l'ambientazione, che appare (volutamente?) indefinita. Molto bravi gli attori, dai protagonisti (Guido Caprino in primis) ai comprimari (l'attore serbo Boris Isakovic in primis) che formano un quadro d'insieme di qualità per un film che merita una visione. Voto: 6,5
La promessa - Il prezzo del potere (Dramma 2021) - Promesse mantenute solo in parte sia nel film che il film stesso. Non che il tema fosse banale, anzi. Inoltre la presenza di due attori di livello eccelso come la Isabelle Huppert e Reda Kateb faceva presagire la buona riuscita dell'opera. Il risultato non è assolutamente pessimo perché è sempre affascinante vedere i giochi di potere che l'individuo normale non percepisce appieno nella realtà. Nonostante questo il film si muove in maniera diligente ma nulla di più, incapace di affondare il colpo della denuncia in profondità (regia, di Thomas Kruithof, e messa in scena poco esaltanti ma funzionali). Rimangono le buone intenzioni del soggetto, le buone interpretazioni degli attori principali, ma poco altro. Voto: 6
Gli spiriti dell'isola (Dramma/Commedia 2022) - All'inizio sembra una "semplice" commedia nera. Col passare dei minuti la tragedia monta sempre di più fino a un finale più nero di ciò che sembra in apparenza. La metafora è chiara (d'altronde i richiami alla guerra civile sono espliciti e ripetuti) ma si parla anche di solitudine e quindi dell'infelicità umana. Molto ironico e grottesco, carico di nonsense nella parte iniziale, dove domina un senso di profondo smarrimento per l'imprevista rottura di amicizia, il film prende pieghe più cupe e fosche, distruttive da una parte ed autodistruttive dall'altra, in una spirale senza scampo dove probabilmente l'unica speranza è fuggire ed andare in quell'Irlanda falcidiata dal conflitto civile. Il sempre ottimo Martin McDonagh gira un film sorprendente e originale che ha nei bizzarri dialoghi il suo punto di forza. Per fortuna non è solo un film di genere grottesco ma che apre a diversi significati andando a pescare da tradizioni celtiche, vecchie leggende o altro. Un mix affascinante, mai noioso e che non cade nel ridicolo malgrado alcune scelte dei protagonisti sembrino fuori di testa (o poco credibili). Gli esiti del secondo tempo, con tanto di inaspettati dettagli gore, possono lasciare perplessi, ma il tono quasi fiabesco degli ultimi snodi e il bellissimo finale sciolgono qualsiasi riserva. Aggiungiamo i bellissimi scenari e un grande (come sempre) Brendan Gleeson (ma tutti gli altri non scherzano affatto). A mio avviso non è ai livelli di In Bruges e soprattutto di Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, che personalmente reputo due grandissimi film (in particolar modo il secondo), ma rimane comunque un film da vedere. Un film il cui fascino sta che nel grottesco e nell'assurdo riesce a parlare sia di una piccola dinamica umana, sia di una grande dinamica sociale. Ti incolla scena dopo scena, è ciò che il vero cinema può riservare malgrado sia una storia molto semplice e lenta. Voto: 7+
Siccità (Sci-fi/Dramma 2022) - Il titolo illude sulla centralità del tema ambientale, mentre il film corale di Paolo Virzì è in realtà un quadro deformato delle miserie umane, che l'emergenza climatica ed epidemica rende ancora più spietato e caotico. Troppi i personaggi in (dis)ordine sparso, e solo qualche siparietto divertente da parte dei tanti attori di rilievo ingaggiati. Alla fine si ha la sensazione di un'occasione persa per far riflettere, tra serio e faceto, sulle sfide che ci attendono. Perché come spesso capita nel nostro cinema, l'idea iniziale è carina e potrebbe svilupparsi in mille sfaccettature diverse, ma alla fine, l'idea rimane fine a se stessa e s'inizia a raccontare la solita zolfa: corna, persone infelici, gente che urla, gente che recita come a teatro. Peccato perché si poteva fare di più. Voto: 5,5
After Yang (Sci-fi/Dramma 2021) - Chissà che in un futuro non molto lontano non accada davvero ciò che ci mostra questo interessante sci-fi, sorta di satira sui rapporti umani compromessi dall'ipertecnologia (un dramma quando una IA guida smette di colpo di funzionare). Purtroppo tuttavia, nonostante l'atmosfera straniante ben ricostruita, l'idea di base non viene supportata in maniera adeguata: l'azione è sostituita da dialoghi sulla riscoperta delle cose anche più banali e, per quanto ciò sia funzionale allo scopo del film, alla lunga ci si annoia. Da un regista ambiguo e originale già dal nome, l'americano di origini sudcoreane Kogonada, After Yang si rivela un film dalle ottime intenzioni, ma dalla riuscita solo teorica, affossato come si rivela da una freddezza di fondo che contagia anche gli interpreti, pressoché imbalsamati a partire da un Colin Farrell pietrificato senza convincenti motivazioni. Le tematiche, in testa quella sulla inesorabilità dei cicli di vita che segna una fine anche per le macchine, sono infatti affascinanti e stimolanti, la narrazione difatti decisamente meno convincente ed appassionante. Voto: 5,5
Saving Zoe - Alla ricerca della verità (Dramma/Thriller 2019) - Da un regista prettamente televisivo (Jeffrey Hunt), un dramma giovanile che dovrebbe denunciare lo sfruttamento sessuale di minori e affrontare temi quali l'elaborazione del lutto e le dinamiche tra familiari e teenagers, il risultato è però un polpettone soporifero che tra salti temporali e dialoghi infiniti non riesce mai a mantenere alta l'attenzione dello spettatore, oltretutto interpretato da attrici (le sorelle Vanessa e Laura Marano) e attori assolutamente non credibili nel ruolo di minorenni. La confezione senza infamia né lode completa il quadro di un film (da una sceneggiatura di LeeAnne H. Adams e Brian J. Adams, basato sull'omonimo romanzo del 2007 di Alyson Noël) noioso e mai emozionante, ma non pessimo. Voto: 5
Tyler Rake (Azione/Thriller 2020) - Buon film a tutta azione in ambientazione esotica, con una sceneggiatura molto essenziale ma efficace. Tyler Rake non ci fa mancare nulla. Deve essere un film d'azione e che azione sia. Il regista, coordinatore stuntman Sam Hargrave, qui al debutto dietro la macchina da presa, sa quello che vuole e ci propone una full immersion tra i meandri di Mumbai, tra i quali un ottimo piano sequenza di una dozzina di minuti diretto con una certa maestria. Chris Hemsworth ci mette anche del suo dal punto di vista fisico, ma è innegabile che il personaggio è molto basico e di sfumature ne offra veramente poche. Dal punto di vista dei contenuti possiamo lasciar perdere tranquillamente, di azione quanta se ne vuole ed intrattenimento assicurato. Voto: 6
The Bad Batch (Dramma/Thriller/Horror 2016) - Passo indietro per Ana Lily Amirpour che con A Girl Walks Home Alone at Night aveva mostrato discrete capacità di scrittura e di regia. The Bad Batch invece non mi ha convinto, soprattutto per una sceneggiatura poco pungente che non spiega molte cose ma si concentra sul concetto distopico del classico sogno americano. Un cast nella norma (simpatica la presenza di un quasi irriconoscibile Jim Carrey, totalmente inutile invece quella di Keanu Reeves) aggiunge poco alle assolate e polverose ambientazioni (alla Mad Max) di una storia poco originale (in verità "tutto fumo e niente arrosto") ma, comunque, vedibile senza fatica. Le premesse erano alte ma purtroppo sono rimasto deluso, lento con poca azione e noioso in alcune parti (con un finale piatto che, di fatto, non c'è e che lascia alquanto delusi). Buona dose di splatter, di trash e di violenza che quasi non ti aspetti e ti sorprende, però non basta. Voto: 5,5
Living (Dramma 2022) - Evitando di fare paragoni con il film di Akira Kurosawa poiché si arriverebbe ad ovvie deduzioni, posso affermare che il film di Oliver Hermanus (l'aderenza al modello originale è comunque rispettata, con un pizzico di speranza in più al film del regista giapponese) si fa apprezzare per il suo modo garbato e molto "inglese" con cui si tratta dello spinoso problema con cui tutti noi dovremmo fare i conti. Il bravissimo protagonista (un certo Bill Nighy per dire) incarna alla perfezione quel passo mesto verso l'inevitabile che diventa in parte occasione di riscatto personale e familiare (fallito) e soprattutto sociale. L'ambientazione negli anni '50 fornisce al film (grazie al rigore della messa in scena e ai costumi) una patina vintage piacevole. Unica nota stonata il discorso finale del vigilante, qualcosa di retorico che stona un po' con quanto visto fino a quel momento. "Vivere" aveva bisogno di un remake? Probabilmente no ma se proprio si doveva fare direi che meglio di così era difficile. La sceneggiatura è infatti ben bilanciata, e avrebbe meritato più considerazione dall'Academy. Voto: 6,5
Close (Dramma 2022) - Che bella sorpresa, un film insieme tenero e straziante sulla fragilità dei rapporti umani, sull'incerto confine tra amore a attaccamento, sul peso schiacciante del senso di colpa. E' infatti il racconto del rapporto tra due adolescenti che si incrina improvvisamente con conseguenze drammatiche. Il tono del film ricorda molto il cinema dei fratelli Dardenne. L'approccio è estremamente delicato, ma non mancano i momenti di tensione, il regista Lukas Dhont osserva i volti dei suoi (giovanissimi e bravissimi) attori per cogliere ogni emozione in un'età in cui i sentimenti sono puri, ma altrettanto forti sono le incertezze e la confusione, anche sulle tendenze sessuali. Il ritmo narrativo cresce in un climax quasi perfetto. Il regista non giudica e il finale, nonostante il dramma, è in qualche modo consolante e rasserenante. Unico neo, un inizio un po' lento con un susseguirsi di scene che tendono a replicare la stessa idea. In ogni caso è un gran bel film, anche se a costo di apparire incontestabile devo dire che mi aspettavo qualcosa di più. Non è difatti un capolavoro perché il coming of Age è sempre a rischio di un qualche déjà-vu, ma la testimonianza di un talento già maturo all'opera seconda e un film di urgenza sociale tutt'altro che scontata (che l'Oscar meritava). Voto: 7
Cheerleader per sempre (Commedia 2022) - Una brillante cheerleader all'ultimo anno delle superiori vuole diventare a tutti i costi la reginetta del ballo, ma un pauroso "incidente" la porterà a restare in coma per vent'anni. Al suo risveglio vorrà riprendersi tutto quello che gli è stato tolto. Divertente commedia targata Netflix che vede come protagonista una Rebel Wilson al solito straripante che fa della mimica facciale e del linguaggio sboccato i suoi cavalli di battaglia. Ci sono tutti gli elementi tipici degli high school movie e non manca nemmeno il momento strappalacrime che serve a rimpolpare il minutaggio. Il film (diretto da Alex Hardcastle e co-prodotto dalla stessa Wilson) in sé non è un granché ma racchiude qualche tema di attualità che inneggia al politicamente corretto, nonostante una sterilità di base e una poca originalità espressa. Strappa comunque qualche sorriso, lasciandosi guardare fino alla fine, ma le ingenuità rimangono e il coinvolgimento vero e proprio tarda ad arrivare. La cosa più sorprendente è il cambiamento fisico della Wilson. Voto: 6
Gli spiriti dell'isola decisamente in lista.. a roba come Cheerleader invece, posso offrire il tempo del trailer.. ;)
RispondiEliminaE ci sta, curioso in ogni caso di sapere cosa ne penserai de Gli spiriti dell'isola dopo averlo visto ;)
EliminaNon so perché, ero curiosa del film di Elvis, ma quando ho letto degli inserti rap mi è crollato il mondo addosso... non sono più certa di volerlo vedereeeeee.... ehm....................
RispondiEliminaNo vabbè, fortunatamente sono rari, e comunque è solo un piccolo dettaglio che non rovina la visione ;)
EliminaMa, ieri mi sono persa su Insta però stamattina mi sono ricordata del tuo post ed eccomi qui. Devo dire prima di tutto che ho visto Maverick e Glass Onion e per me le nomination ci stavano.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Elvis, concordo con te e aggiungo che ho apprezzato molto come hanno trattato la sua storia, con riguardo senza inutili insistenze sulla questione droghe, ecc. Lo hanno trattato con rispetto, come diceva una mia collega di lavoro. Per quanto riguarda un eventuale voto, sai che di solito sono più clemente, in questo caso forse un po' per nostalgia forse perché hanno inserito nella colonna sonora una canzone dei Maneskin, non lo so di preciso ma per me ci sta un 7+
Gli altri non gli ho ancora visti anche se vorrei fare una piccola parentesi, alla fine ho guardato "Niente di nuovo sul fronte occidentale" e non gli avrei premiati nemmeno io. Non ho visto ancora gli altri film della categoria però il film non mi è arrivato. Sarà perché ho letto il libro prima, sarà perché non ho visto veramente un perché di questo film adesso ma comunque io non gli avrei scelti.
Intendevo per la sceneggiatura non originale, dato che nessuno dei due è un vero adattamento di qualcosa di preesistente...
EliminaElvis? Sulle droghe sì, meglio sorvolare, però manca un vero approfondimento di tutto il resto, inoltre le canzoni poco sfruttate, e la questione "movimenti" con conseguenti "eccitazioni" mi ha dato fastidio, nel senso che famoso è per le canzoni e non per quello...
Ma brutto non è, forse fuori tempo leggermente...
A questo giro sono tutti film che non ho visto.
RispondiEliminaDi recente ho visto M3gan e il cult anni '80 Non entrate in quella casa. Apprezzati entrambi.
Ne ho sentito parlare di Megan, che di certo originale non è...
EliminaSee, vabbè...
EliminaMa è probabile lo veda comunque nonostante ciò...
EliminaMa chi cazzo è Donato Carrisi? "Il maestro italiano del thirller" ahahah! 🤣
RispondiEliminaElvis non intenzione di guardare manco l'intro, mai accettato questa versione effemminata! Inserti rap? Ah, sta bene là tra i film che non guarderò mai!
Spiriti l'ho salvato appena uscito ma non mi ha mai attirato veramente. Dopo averti letto magari cercherò di anticiparlo.
Ha venduto tanti libri, così dicono...boh!
EliminaEffemminata? Non so a cosa ti riferisci, ma i problemi sono altri...
Poi mi saprai dire ;)
Ha un volto delicato, dai lineamenti femminili e lo hanno truccato da finocchio, con matita per gli occhi.
EliminaBeh sì, truccato all'inverosimile, ma l'originale non si discostava granché..
EliminaGli Oscar sono stati strani quest'anno. Anche io ho faticato molto a capire l'entusiasmo per Niente di nuovo sul fronte occidentale (io sono rimasta conquistata da A Quiet Girl) e lo snobismo per gli spiriti dell'Isola (per quanto abbia amato Everything, Everywhere All at Once, la statuetta per la migliore attrice non protagonista l'avrei data a Kerry Condon). Living delizioso, ne parlerò proprio nei prossimi giorni, Elvis roboante ma manca di quel tocco à la Luhrmann che lo avrebbe elevato rispetto al "semplice" biopic. L'ultimo Cronenberg devo ancora metabolizzarlo, mentre Censor mi era piaciuto molto!
RispondiEliminaPurtroppo gli Oscar stanno sempre più diventando dei premi decisamente opinabili...
EliminaSugli altri siamo là, con Cronenberg stavolta non sono entrato in sintonia...
Ho amato moltissimo Tyler Rake, come film d'azione (come dici tu non c'è altro da cercare), tecnicamente molto ben fatto (che spettacolo quel piano sequenza, anche se poi mi è stato spiegato che non è vero ma è stato "costruito", mentre lo guardi ti toglie proprio il fiato. E anche Chris, dai, sono sincera :)
RispondiEliminaBeh sì, un film d'azione come si deve, ovvero con tanta azione fatta bene ;)
EliminaPietro, io ovviamente che di tv ormai non ne guardo più non so di cosa parli in questo post 😂 e non ti scriverei un commento tanto per fare numero sennonché mi è venuto in mente che vorrei suggerirti uno YouTuber che sto adorando: Barbascura X che ha un format chiamato "riassuntazzo brutto". Se ti va, dacci un'occhiata, penso che ti piacerà 😂
RispondiEliminaBazzico poco su YouTube, comunque non conosco, ma un salto farò, grazie ;)
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