Pagine

venerdì 29 marzo 2024

I film del mese (Marzo 2024)

Fino a poco tempo fa non davo troppo peso alle "scadenze", convinto di riuscire a recuperare in tempo alcuni titoli, e invece molti film che avrei voluto vedere ho perso l'occasione (che per fortuna in certi casi si ripropongo, anche da altre piattaforme), ma ultimamente (come già successo nei mesi precedenti) seguo da vicino tutto, soprattutto il catalogo di Prime Video (in questo mese spulciato per bene, data la visione di tutti i 16 film della lista), che più delle altre segue questo schema di entrate ed uscite più spesso. E infatti alcuni dei film di cui oggi pubblico recensione ho visto prima che scadessero. E in questo senso sia I segreti della notte, Hot Summer Nights e VFW sono usciti (definitivamente o solo per un periodo non so, ma se si ha solo l'abbonamento base presumibilmente sì) dal catalogo l'ultimo giorno del mese scorso, ovvero il 29 febbraio. Disponibile invece fino al 4 marzo è stato il film Red Rocket, mentre Talk to Me lo sarà ancora fino a mezzanotte di oggi venerdì santo 29 marzo, ed a tal proposito auguro a tutti una Buona e Serena Pasqua, nonché una bella e divertente Pasquetta all'aperto.

Saltburn (Dramma/Thriller 2023) - Girato bene e con una fotografia ammaliante che esalta le belle scenografie, cosa che da subito aggancia lo spettatore nonostante una sceneggiatura non proprio precisa che si capisce subito dove voglia andare e quando ci arriva non soddisfa appieno. Bravissimo Barry Keoghan (come ne Il Sacrificio del Cervo Sacro, il suo personaggio è inquietante, disturbante/disturbato, estremamente furbo, manipolativo e sottilmente sopra le righe), alla guida di un cast in stato di grazia, punto in più a favore del film, che colpisce più per loro che per i dettagli fintamente morbosi (compresa la sequenza finale) inseriti a forza per farne parlare (con profitto). Un cinema curato, molto estetico, ma vacuo quando si ripensa a tutte le svolte. A differenza di Una donna promettente che, ricordo, aveva un qualcosa di davvero insolito e innovativo (a sua stessa volta diretto da qui presente regista Emerald Fennell), qui si mescolano un po' le carte di vari cliché. Tuttavia tirando le somme il film mi è piaciuto, anche se non credo meriti tutto questo clamore che lo sta circondando. Voto: 6

Il grande giorno (Commedia 2022) - Un trio più dimesso dal lato comico, che pure c'è e si vede, e più maturo nel voler trasmettere sentimenti e stati d'animo che portano a riflettere sulla vita personale di ognuno, fatta di ricordi, di cose iniziate e di cose finite, di rinascite e di consolidamento. Non mi ha particolarmente convinto il finale, così come non mi ha particolarmente entusiasmato la parte inerente ai giovani protagonisti, letteralmente subissati dal cast più esperto (Aldo, Giovanni e Giacomo in primis), forse un po' troppo ingenua e superficiale. L'intrattenimento è comunque assicurato (storia semplice però ben fatta) e Il grande giorno (una festa di matrimonio assurta a film, come nel francese C'est la vie, ma con risultati migliori), seppure meno divertente rispetto al precedente Odio l'estate (ma che conferma il ritorno su buoni livelli), offre una visione sufficientemente gradevole, da gustare a piccoli sorsi ma senza troppa fatica. Voto: 6,5
I segreti della notte (Dramma/Thriller 2020) - Il trailer e il titolo sono ingannevoli, poiché vogliono spacciare il film per un thriller avvincente e misterioso. In realtà è essenzialmente un dramma basato sui problemi del protagonista (affetto dalla sindrome di Asperger), con dentro un po' di thriller per animare la vicenda. Il problema è che il lato thriller è poco presente e (nonostante il plot twist a tre quarti di film) prevedibile, mentre il lato drammatico è iper-dilatato ed inconcludente al tempo stesso. La regia invece abbastanza scorrevole, ma con qualche concessione al "televisivo". Il cast è discreto e fa il possibile per tenere il piedi la baracca. E in tal senso la presenza della sempre bellissima Ana de Armas alza un po' la media, ma non basta a salvare la pellicola dalla mediocrità a cui è destinata. Voto: 5+

VFW - Veterani di guerra (Azione/Horror 2019) - I riferimenti a pellicole più famose sono fin troppo evidenti (di John Carpenter in particolar modo). In pratica una somma di già visto impressionante. Eppure, sarà per i "fantasiosi" modi in cui muoiono le persone, sarà per l'uso eccessivo di splatter, sarà perché il parco attori è un insieme di vecchi e noti caratteristi sempre validi (da Stephen Lang a William Sadler, e Martin Kove), alla fine la pellicola si fa guardare e riesce anche a piacere, oltre che moderatamente convincere (buon ritmo ed efficace soundtrack carpenteriana, manco a dirlo). Certo, qui non si evidenzia un particolare tocco registico, cercando più di seguire le linee base del genere, ma non è male. Certo, niente di esaltante, ma è comunque meritevole di una visione. Voto: 6

Shadow in the Cloud (Azione/Horror 2020) - Il gremlin che rosicchia le parti dell'aereo fa tornare subito in mente l'episodio di "Ai Confini Della Realtà" (poi riproposto nell'omonimo film del 1981), ambientata la storia durante la seconda guerra mondiale crea un mix tra scene di guerriglia aerea, fantasy ed action. L'inizio è intrigante al punto giusto ed interessante (al netto dei continui irritanti commenti sessisti via radio), più che altro per la claustrofobica ambientazione e l'alone di mistero. Peccato però che detto mistero venga dipanato nel modo peggiore possibile, ovvero evolvendo in una roboante panzana in cui il mostro di turno è ancora la cosa più verosimile. Un solo merito: è tanto sciocco da non lasciare spazio alla noia, però questo neo cine-femminismo, qui insensato, sconforta. Voto: 5

Red Rocket (Commedia/Dramma 2021) - Ancora i margini geografici degli USA in questo film di Sean Baker, questa volta il Texas dopo la Florida del film precedente. Egli dirige un perfetto Simon Rex in uno dei suoi non troppi ruoli da protagonista: il classico povero diavolo, simpatico anche quando annega nelle inconsistenze del suo narcisismo (ex pornoattore cerca di ripartire da dove era cresciuto). Grande carattere dei comprimari, che riescono a creare un contesto di grande eccentricità ma comunque realistico. L'emarginazione e il degrado sono trattati con dignità e ironia, quel tanto che basta per rendere questo Red Rocket un film leggero e divertente. Un film non originale ma comunque riuscito, per una storia che si fa seguire con interesse fino al finale surreale e amarognolo. Voto: 6
Hot Summer Nights (Romantico/Dramma 2017) - Una normale storia di formazione agli inizi degli anni novanta, fra love story e intreccio poliziesco. Una storia che però non colpisce come dovrebbe, i due elementi non si miscelano bene nell'economia del racconto (piuttosto repentini i passaggi dall'una all'altra tonalità), inoltre non che la storia in sé, nel suo complesso, presenti qualcosa pur vagamente originale, risultando prolissa e poco appassionante a causa di molti momenti che sanno di déjà-vu e di un ritmo poco scorrevole, mai emozionante né nelle parti esistenziali né in quelle thriller. Non necessariamente un brutto film, ma anonimo. Un film che se merita la visione è solo per la bravura del regista (l'esordiente Elijah Bynum) nel girare alcune scene (anche l'uso sapiente della colonna sonora), per i dialoghi niente male, per l'ottima ricostruzione del periodo e per gli attori "bellocci" coinvolti. Finale tanto amaro quanto inevitabile. Voto: 5,5

Colorful (Animazione/Sci-fi/Dramma 2010) - E' il sogno di molti avere una seconda chance nella vita. Ed è quello che capita a un'anima in pena, rigettata nella mischia di tutti i giorni per cercare redenzione e capire il significato di essere vivi. Trama non proprio leggera (in quanto tratta argomenti decisamente adulti) ma comunque altamente ingegnosa in quanto utilizza un'escamotage originale per sondare i meandri dello spirito umano avvolgendo lo spettatore in un'atmosfera cupa e a tratti grottescamente irreale non priva di sottile humour che chiosa con un doppio mutamento interiore. Un film quindi profondo nella sua essenza, denso di emozioni, dotato di una grafica classica ma buona ed una sceneggiatura solida, tratta dal romanzo omonimo di Eto Mori, che garantisce una visione gradevole e piuttosto interessante, nonostante una parte finale un po' prevedibile e forse troppo orientata verso il politically correct. Un film d'animazione (diretto da Keiichi Hara) in ogni caso bello (la lunga durata non pesa), anche se né imprescindibile né indimenticabile, ma certamente consigliabile. Voto: 7

La ragazza del terzo piano (Horror 2019) - Che i terzi piani siano funesti non è una novità. Questo film saprebbe anche ritagliarsi una sua dimensione (la casa che gronda liquidi e "sputa" biglie si fa sicuramente notare per morbosità, oltre a offrire begli interni), ma la storia evolve in un modo che lascia non appagati, sembra una via di mezzo fra un The Woman in Black molto meno spaventoso e un Ultima notte a Soho assai meno raffinato. Riesce a ricreare una certa tensione in alcuni momenti ma complessivamente la storia manca di originalità e, cosa più importante, di una sceneggiatura lineare e curata, è invece confusa e spigolosa, e in ultima analisi i pezzi del puzzle non sempre si incastrano bene, e anche quando lo fanno non sempre entusiasmano (evitabile l'epilogo). Nella prima parte si lascia ben seguire, nonostante una interpretazione assai mediocre. La storia si banalizza nella seconda parte arrendendosi alla mediocrità generale. Voto: 4,5
Run Sweetheart Run (Thriller/Horror 2020) - Irriverente questa regia (di Shana Feste) che, tramite alcuni scaltri escamotage (che "nascondono" con sapienza e furbizia la moria di effetti speciali) pare giocare con lo spettatore così come "l'essere mostruoso" protagonista della pellicola gioca con le sue vittime. Nonostante una sceneggiatura scialba e dialoghi insipidi, il film incuriosisce e scorre via che è un piacere. Bello anche il finale, che può essere anche letto come una sorta di manifesto contro il maschilismo, ma anche come il solito esagerato messaggio femminista. Questo per dire anche che i difetti non mancano, ma per intrattenere riesce nell'intento. E in questo senso si può sicuramente vedere, ma non è un prodotto che resta impresso, Ella Balinska invece sì. Voto: 6

Non così vicino (Commedia/Dramma 2022) - Remake di Mr. Ove, ha il pregio di essere interpretato più che dignitosamente dai due protagonisti (Tom Hanks e Mariana Trevino), ma anche l'inevitabile difetto, per chi aveva visto (apprezzato e giudicato discretamente) l'originale, di ripercorrere le stesse orme, risultando un'operazione un po' superflua. Nella sua versione americana, com'era prevedibile, più enfatica e sdolcinata in alcune dinamiche (e più corretta in altre), inoltre qui lo scemo che fa ginnastica è eccessivamente macchiettistico, e ci sono più salti indietro, che interrompono la narrazione principale. Ma nel complesso lo si segue senza sbuffare, e alla fine, proprio l'interpretazione convincente dei due attori fanno sì che il risultato non sia poi così male. Voto: 6+

The Head Hunter (Horror/Fantasy 2018)Un fantasy di stampo nordico e medioevale che vive dell'essenzialità dello scritto e dell'estetica degli scenari. Le fredde foreste e le montagne creano paesaggi affascinanti che, mescolati con l'habitus del guerriero, danno vita a un quadro d'insieme sinistro e imprevedibile. Minimali e poco significative le scarne parole pronunciate durante tutto il film che non inficiano la comprensione dei fatti né compromettono il gradimento. Malgrado nei momenti topici non si veda molto, il film riesce lo stesso nell'intento di creare un misto di tensione e attesa che tiene col fiato sospeso. Ad aiutare è anche la breve durata, circa 70 minuti. Buono il tutt'altro che scontato finale. Un film che fa il suo dovere, nonostante un micro budget (30 mila dollari). Voto: 6+

Sir Gawain e il Cavaliere Verde (Fantasy/Avventura 2021) - Il film che anni fa colpì favorevolmente la critica americana si presenta con una notevole caratterizzazione visiva ma è narrativamente sotto le aspettative. La rilettura del famoso romanzo cavalleresco da parte di David Lowery infatti (autore di una pregevole e ben più riuscita storia di fantasmi, di cui riprende lo stile), non convince del tutto. Il viaggio difatti che porta Galvano (Dev Patel) ad affrontare fantasmi, giganti e altri ostacoli è più una ricerca dell'io interiore che un'avventura epica. Lo straordinario lavoro di fotografia e accentuazioni cromatiche non basta a imprimere forza e anche il cast di livello alla fine rende meno di quanto avrebbe potuto. Opera magnetica per certi aspetti, compassata e tediosa per altri. Voto: 6
Totally Killer (Horror/Commedia 2023) - Provate a mischiare "Halloween" e "Ritorno al Futuro" (entrambi citati nel film, tra l'altro) e avrete questo teen-comedy-horror leggero ma godibile, originale seppur non indimenticabile. Si segue la sceneggiatura con curiosità per l'identità del killer ma nel frattempo ci si delizia con i rimandi a decine di altre opere e con un umorismo che mette simpaticamente a confronto gli anni '80 con la cultura odierna (in primis per quanto riguarda il politicamente corretto). Di horror c'è poco (niente spaventi, sangue moderato), ma il meccanismo va che è una bellezza. Nel complesso infatti, e nonostante le sbavature di sceneggiatura e le forzature di una trama abbastanza scontata, il film scorre anche in alcuni momenti in maniera divertente, grazie a un cast ben affiatato (tra questi la "recente" versione di Sabrina la strega impersonata dalla spigliata Kiernan Shipka). Demenziale ma simpatico. Voto: 6

Talk to Me (Horror 2023) - Il soggetto del film è piuttosto basico e stringato, non certo brillante per originalità, ma da questa semplice traccia i due esordienti registi operano delle buone varianti e dietro la macchina da presa non sono certo dei dilettanti, vedasi il piano sequenza del prologo. Tutto ruota intorno alla possessione spiritica nel quale la mano imbalsamata funge porta da aprire e chiudere per 90 secondi (di più sono guai). Talk to Me non è un film spaventoso, ma inquieta. Soprattutto è un film che tira dritto senza preoccuparsi tanto degli ostacoli (non banale e suggestiva sequenza finale compresa). Attuale il fatto di rappresentare i ragazzi che, piuttosto di intervenire in aiuto, filmano tutto col cellulare. Credibile il cast (in gran parte di giovani esordienti), colonna sonora tutto sommato azzeccata. Non sarà forse l'horror migliore degli ultimi anni (però tra quelli da me visti tra i migliori decisamente sì), ma certamente è un prodotto più che gradevole, ben realizzato e degno di una visione. L'ennesimo gioiellino distribuito dalla A24, riuscito nelle citazioni e soprattutto nel linguaggio utilizzato. Voto: 7

Denti da squalo (Dramma 2023) - E' il classico film di formazione con uno spunto interessante ma dalla narrazione alquanto discontinua a livello qualitativo. Di positivo c'è sicuramente la prova del giovane protagonista, a cui è morto il padre e senza più riferimenti paterni si guarda intorno e, come in un bivio, è portato a fare delle scelte, anche drastiche. Il "valore aggiunto", abbastanza originale c'è da dire, è rappresentato da un temibile squalo che nuota nella piscina di una villa semiabbandonata, ma per il resto, è un'opera tediosa che non aggiunge nulla a quanto già visto, e meglio. L'opera prima di Davide Gentile merita sì considerazione ed affetto per la schiettezza di alcune situazioni, ma molte cose non vengono adeguatamente sviluppate dalla sceneggiatura che alla fine chiude con un finale troppo consolatorio, se vogliamo prevedibile e davvero improbabile. Difetti che per un esordio ci può stare, però meglio si poteva e doveva fare. Voto: 5,5

10 commenti:

  1. Ammirato molto Non così vicino, visto prima dell'originale.. ;) Serena Pasqua carissimo!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sta, ma gli preferirò sempre quello svedese, più ironicamente grottesco e più vero ;)
      E grazie :)

      Elimina
  2. Non ho visto nessuno di questi film, anche se un paio mi sembrano interessanti.
    Buona Pasqua.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Indubbiamente sì, e spero riuscirai a vederli ;)
      Grazie e ricambio :)

      Elimina
  3. Totally Killer molto carino
    c'ho pure scritto un pezzo, paragonandolo ad altri due film: ScreamVI e ThanksGivingDay

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi manca il secondo, ma mi fido, e comunque ingegnoso ma mi aspettavo anche di più ;)

      Elimina
  4. Stiamo allineatissimi su Saltburn e il gremlin aviatore, anzi, su quest'ultimo sono stato ancora più cattivo - e tutto il retroscena repulisti me lo ha reso ancora più indigesto.
    Mi ha gasato molto invece The head hunter, progetti così piccini ma funzionali li adoro. Se però La ragazza del terzo piano non ti ha convinto, ti comunico che il regista con A wounded fawn ha saputo creare qualcosa di molto divertente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, grazie d'avermelo detto, se capita non lo snobberò facilmente ;)

      Elimina
  5. Shadow in the Cloud a me era piaciuto tantissimo, l'avevo trovato un ottimo ritorno per Chloe Moretz. L'ho trovato migliore di Totally Killer che, nonostante le premesse, mi ha annoiato parecchio.
    Ti consiglio anche io A Wounded Fawn, come Giacomo qui sopra, davvero bello (ma non credo sia mai uscito in Italia, salvo per la programmazione al ToHorror di due anni fa...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, salvo lei, ma non le acrobazie impossibili alla Wonder Woman...
      Insomma...di certo da Totally Killer mi aspettavo di più e meglio!
      Grazie anche a te, e se arriva e sarà disponibile da qualche parte non mancherò ;)

      Elimina