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martedì 3 settembre 2019

Manuale scout per l'apocalisse zombie (2015)

Tema e genere: Horror zombesco dai risvolti squisitamente comici.
Trama: Tre boy giovani scouts, alla vigilia della loro ultima escursione, scoprono il vero significato dell'amicizia tentando di salvare la loro città da un'epidemia di zombie.
RecensioneManuale scout per l'apocalisse zombie è una commedia horror con più di qualche debito sulle spalle, ma che gratifica regalando del sano divertimento e la giusta dose di sangue e arti mozzati. La pellicola diretta da Christopher B. Landon (sceneggiatore di Paranormal Activity 2, 3 e 4 e regista dei poco riusciti Burning Palms e Il segnato, ma anche e per sua fortuna regista in seguito di quel gioiellino che è Auguri per la tua morte) è un mix tra Benvenuti a Zombieland (depurato della geniale carica nerd) e Splatters di Peter Jackson. Quello che viene fuori da questo accostamento è uno spettacolo piacevole, che non ha però la stessa carica innovatrice del primo o la quantità di gore del secondo. Il film però grazie alla scelta dei protagonisti, un gruppo di scout e una barista di night club, riesce a costruirsi una dignitosa identità propria e non è una cosa così scontata. Il film infatti, gioca le sue carte sull'abusato ibrido tra splatter e comicità filo-demenziale, trovando però nella sua messa in scena dei punti di forza tali da elevarlo in parte rispetto a produzioni omologhe. Volutamente ridanciano il film ha dalla sua difatti un ritmo forsennato che, superati i minuti introduttivi, ci trascina in quest'apocalisse zombie (sviluppatasi in un prologo farsesco) che parodia con simpatia i classici stilemi del genere, mettendo al centro del racconto i tre giovani protagonisti e la prorompente e grintosa bellezza della bad-girl di Sarah Dumont (vista in Don Jon e Bad Ass 2, che come attrice lascia a desiderare, ma da altro aspetto fa faville). In questo tipo di script spesso i giovani personaggi risultano adolescenti antipatici e insulsi ma va dato atto che le scelte di casting si sono rivelate in questo caso azzeccate: il Tye Sheridan di Joe, Mud, Effetto Lucifero e soprattutto Ready Player One, Logan Miller (Bling Ring, Effetto Lucifero anch'egli, Prima di domani ed infine Tuo, Simon) e Joey Morgan (l'esordiente del caso) hanno infatti le facce giuste per garantire la complementare personalità dei tre intrepidi scout. L'originalità a tratti si fan sin troppo citazionista ma non mancano comunque una manciata di scene cult: dai ragazzini che provano a distrarre uno zombie, fan di Britney Spears (deducibile dalla t-shirt indossata), cantando Baby one more time alla vecchia gattara con mici annessi trasformati in non-morti, sino alla sequenza del tappeto elastico con tanto di evirazione zombesca, il divertimento di certo non manca nei novanta minuti di visione, con un finale di stampo action horror discretamente coinvolgente. E insomma l'ennesimo tentativo di mescolare il genere "zombesco" con le commedie giovanilistiche stile "nerds" si rivela di fatto riuscito (un po' come successo in Scherzi della natura, anche se apprezzabile per un approccio molto 80's alla materia che per altro): proprio per i tre protagonisti spassosi, per le situazioni e la comicità ben gestite da un regista che proviene dall'horror serio ma dozzinale, elevandosi qualitativamente.
Perché vero e proprio horror per ragazzi, la pellicola diretta da Landon, non si prende mai sul serio e non ha grosse ambizioni se non quella di intrattenere creando una variante sul tema zombie, e ci riesce, anche benissimo. E così, e in definitiva, innocuo ma godibile, Scouts Guide to the Zombie Apocalypse (che ho visto perché facente parte della mia Promessa cinematografica, ma che avrei ugualmente visto quando sarebbe stato possibile) è la classica commedia-horror che sfrutta in chiave parodistica l'archetipo dei morti viventi, filone che ultimamente va tanto di moda sul grande e piccolo schermo. Il risultato, non privo di sbavature, ha dalla sua una certa simpatia contagiosa e, pur puntando su una comicità spesso di grana grossa, il divertimento è a tratti trascinante nella sua commistione tra splatter e risate, con un paio di sequenze assai ispirate nella loro verve demenziale e un cast insospettabilmente ben assortito. Che spasso.
Regia/Aspetto tecnico: Regia funzionale, musiche orecchiabili, effetti speciali non male. Infatti bello presente e di buona fattura lo splatter, decente invece il trucco, anche se non sempre.
Sceneggiatura: L'opera seconda (all'epoca) di Christopher B. Landon ritorna sulle tracce dell'ormai abusato filone "zombesco", che anche sotto forma di deviazione in farsa ha già avuto diverse occasioni, alcune anche riuscite, per essere rappresentato con sagace ironia. Qui nulla di nuovo viene ad aggiungersi, ma la storia nel suo complesso risulta divertente, i personaggi dei tre protagonisti sono tutti diversamente divertenti e simpatici, e le gag sulle dinamiche della contaminazione suscitano risate senza eliminare completamente quel sottofondo di inquietudine che l'apocalittica circostanza rende pertinente.
Cast: Nel cast spiccano per simpatia i due giovani attori, dall'allora ancora promessa ma ormai non più, Tye Sheridan (il saggio, l'onesto e politically correct), a Logan Miller (attorino comunque non male), suo contraltare malizioso e intrigante, ma proprio per questo ancor più simpatico. Poco carismatici invece gli altri (tra questi Patrick Schwarzenegger, figlio d'arte), a parte il solito "strambo" David Koechner. Nulla da dire sull'attrice scelta per il ruolo della ragazza da salvare, Halston Sage, comparissero più ragazze come lei saremmo tutti più contenti (e qui lo fa davvero poco purtroppo), un po' meno sulla scelta della protagonista/spogliarellista, Sarah Dumont, che non mi ha fatto proprio impazzire (almeno in senso interpretativo).
Commento Finale: Il connubio fra boy scouts e zombie è l'unico spunto un po' originale di questo film che non vuole essere assolutamente nulla di nuovo del genere, ma si presenta semplicemente per quello che è: una caciaronata comica dove le gag sono abbastanza efficaci, perché il cast non è male ed i tre scouts, pur nei loro stereotipi, sono ben delineati. Aggiungiamo pure una gnocca da paura come la Dumont, che come attrice non mi sembra un granché, ma intriga parecchio. Se non fosse per qualche pausa sentimental-romantica di troppo sulle insicurezze da losers dei tre protagonisti, il film avrebbe guadagnato di più. Così va bene solo per trascorrere un'ora e mezza di tempo con il cervello spento.
Consigliato: Sì, soprattutto a chi si vuole fare due sane risate e godersi nel frattempo qualche squartamento zombesco, sconsigliato agli indisponenti nei confronti del sangue, che inevitabilmente scorre.
Voto: 6+

7 commenti:

  1. Beh sì, come attrice niente di che, però fisico da paura, paura che il film non fa, film che però è proprio uno spasso ;)

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  2. Gli horror comici per me anche no..
    O devo ridere o devo "avere paura".
    Le virgolette perché non mi lascio impressionare facilmente.
    Insomma, questo film non mi convince.
    E poi aspetto sempre che tu metta in risalto un bel gnoccolone, invece della strafiga di turno.. 😜

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    1. Capisco quello che dici, ma a questi tipi di film non rinuncio e menomale che esistono, giacché queste commedie il più delle volte sono 10 volte meglio di certe altre, soprattutto italiote...
      Ti sei persa un film allora, perché è già successo giorni fa, qui http://pietrosabaworld.blogspot.com/2019/08/7-sconosciuti-el-royale-2018.html ;)

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  3. Adoro il commedy horror, ancora di più se è con gli zombie (non vedo l'ora che esca Benvenuti A Zombieland 2). Anche se non è nulla di che, mi segno anche questo e come al solito, ci si rilegge una volta che lo avrò letto 😉

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    1. Sì è vero hanno fatto il secondo, e non vedo l'ora di vederlo, specie dopo questo "riscaldamento" ;)

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  4. è un mix tra Benvenuti a Zombieland (depurato della geniale carica nerd) e Splatters di Peter Jackson.

    Praticamente citi due miei cult.
    Ergo, devo vederlo! :D

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    1. Sapevo che avresti apprezzato, pensavo a te quando lo scrivevo ;)

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