Settembre è stato, come sempre tutti gli altri mesi, un mese ricco di film, ma anche un mese di normalità assoluta, tanto che molto spesso la voglia di scrivere è addirittura diminuita più che aumentata, anche se ovviamente né io né il blog abbiamo intenzione di smettere, ma dopo il rallentamento estivo, e dopo le riprese delle ostilità calcistiche (ma non solo), che diminuisce il tempo a disposizione, ho deciso d'ora in poi di continuare e quindi di non cambiare (e fino a tempo indeterminato) il mio calendario di pubblicazione, ovvero che non pubblicherò post nel weekend. Da lunedì al venerdì infatti (salvo problemini) saranno sempre garantiti i post giornalieri, ma nel weekend riposo assoluto, anche se ovviamente non me ne resterò con le mani in mano, perché come tutti i blogger sanno il tempo di riposo si usa per mettere sempre fieno in cascina. Perciò avrò sempre da fare, dopotutto in questo mese non ho smesso di vedere film, anzi, di vedere deludenti pellicole (sempre personalmente intendo), per cui ecco qui i peggiori film di questo settembre, mese di nuovi inizi, cambiamenti ma anche di stabilità. E quindi buona lettura e buona visione, anzi no, meglio scegliere con cura cosa vedere, non vorrete (anche se l'estate purtroppo è già finita) scottarvi non alcuni di questi film.
Blue Jasmine (Commedia, Usa 2013): Come forse saprete verso Woody Allen ho sempre avuto, seppur qualche suo film m'è comunque piaciuto, una certa antipatia. E dopo aver visto questo film, la suddetta cresce, perché in bilico tra commedia e dramma il regista tira fuori una storia che non ingrana mai le marce alte, si prova certamente tenerezza e allo stesso tempo ribrezzo per il personaggio principale, questo comunque per gran abilità indiscussa del regista, lodevole nel costruire un'antieroina di gran consistenza interpretata in maniera magistrale da Cate Blanchett (bravissima nell'interpretare una donna sempre sull'orlo di una crisi di nervi, una persona distrutta che ha perso tutto e non riesce a rimettere in sesto la propria vita), ma il resto è un foglio bianco dal quale ogni tanto spunta qualche idea poi reiterata all'infinito. La debole sceneggiatura infatti, priva di un effettivo "quid" (e poco appassionante), fa acqua da tutte le parti, anche perché sottolineando sino allo sfinimento le nevrosi di Jasmine (che ha perso il farabutto del marito, interpretato da Alec Baldwin), non fa che irritare (centomila scene insomma per dire la stessa cosa). Per la prima mezz'ora il film è difatti inguardabile, inutile e fastidioso (per alcuni aspetti come i dialoghi confusionari e sovrapposti come da stile del regista, i flashback un po' buttati lì e il ritmo veramente blando). Nella seconda parte, effettivamente la pellicola migliora, diventa più interessante, ma c'è ancora troppo poca attenzione destinata alla psicologia della protagonista e troppo spazio dato invece a gag simil-comiche abbastanza scontate e quindi non molto divertenti. Discreto invece il personaggio della sorella (Sally Hawkins) e del fidanzato di lei (Bobby Cannavale), due o tre scene minimamente simpatiche, per il resto poca roba (neanche la musica dove il blues qui ha poco a che fare). Perché in fin dei conti è sempre la solita storia, la solita minestra con i soliti tradimenti, scappatelle, bugie, divorzi. Tanto che l'unico motivo di esistere e di vedere, questo personalmente deludente film, è solo per Cate Blanchett, premio Oscar attrice protagonista per questo film, vedibile ma non memorabile. Voto: 5,5
Into the Storm (Thriller, Usa 2014): Amo il genere catastrofico ma questo film non mi ha colpito per niente, è vero che deve considerarsi un B-movie ma speravo in qualcosa di migliore, più coinvolgente, con una trama meno prevedibile. Narrativamente parlando infatti è molto poco originale e propone i soliti schemi del padre che deve salvare i figli, la solita storia di famiglia drammatica, i soliti sentimentalismi, ma anche se alla fine in qualche scena in particolare riesce a creare un pizzico di pathos che rende gradevole la visione, poco o niente convince davvero. Perché l'unica cosa apprezzabile di questo film, nella sostanza un remake non dichiarato di Twister, sono gli effetti speciali. Di bello infatti c'è solo come è reso il terribile tornado che devasta ogni cosa e niente più, neanche la resa (mediocre) degli attori, tra cui Sarah Wayne Callies, la Lori di The Walking Dead, e Richard Armitage de Lo Hobbit, anche se l'ho seguito senza annoiarmi eccessivamente. Giacché il film procede comunque spedito e fra tornadi e fughe disperate risucchia la sua ora e mezzo di durata. Ma comunque una volta visto si può tranquillamente cestinare. Voto: 5