E' la prima volta che omaggio con un quartetto di film un attore, recentemente o meno, scomparso, in questo caso parliamo dell'attore Rutger Hauer (olandese di nascita e deceduto all'età di 75 anni nel luglio del 2019), certo è già successo che commemorassi attori di un certo calibro quali Martin Landau e Sean Connery, ma mai in questa modalità. Comunque sia, in sua memoria eccomi qui, ad omaggiare un attore che paradossalmente non è mai stato tra i miei preferiti, ma di cui ho sempre avuto rispetto. Lui che, divenuto iconico con un monologo (tratto da uno dei più grandi film degli anni '80 e di tutti i tempi, dal capolavoro Blade Runner) altrettanto iconico, che tutti certamente conoscono o ricordano (Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...), nella sua carriera ha partecipato a più di 100 film dal 1973. Non è stato infatti solo un replicante, un lupo od uno psicopatico (tantissimi ruoli diversi), è stato anche (sempre cinematograficamente parlando) un terrorista, un cieco, un detective e persino un vampiro, per l'appunto in questi quattro film con cui ne celebro sue gesta. Quelle di un attore e attivista olandese di grandi qualità, anche umane, forse ingiustamente sottovalutato ma capace di rendersi memorabile agli occhi dello spettatore. Ed anche lui ci manca.
Detective Stone (Azione/Fantascienza 1992) - Fanta/horror di vecchio stampo che purtroppo risente parecchio degli anni trascorsi, in cui bisogna ammettere che in realtà c'è ben poco da salvare. Tony Maylam, regista di cui si hanno ben poche tracce al di fuori di questo film, in effetti si lascia prendere la mano ed eccede nel mescolare il materiale (mischia fantascienza, poliziesco e horror, con ignoranza old school) in maniera non proprio omogenea, finendo per spiazzare lo spettatore, non aiutato peraltro da una sceneggiatura talvolta lacunosa. Peraltro di questa creatura (un ibrido tra un Alien e un Creepozoids) si capisce ben poco o niente, sembra che sia una sorta di ratto mutato che agisce per conto di Satana, mah. Che poi peccato per quest'ultimo, che a causa del basso budget non è il massimo in fatto di realizzazione e viene intravisto solo a cinque minuti dalla fine. Eppure nonostante questi difetti la pellicola riesce comunque a salvarsi, merito dell'affascinante ambientazione (davvero molto suggestiva: una Londra del futuro che l'effetto serra ha allagato rendendola simile a una Venezia allucinata e per nulla romantica) e merito anche di un calzante Rutger Hauer (iconico come al solito, Kim Cattrall è buona come il pane) che in un film non del tutto riuscito riesce comunque a piazzare una interpretazione invece assolutamente di qualità. Quindi, pur con qualche doveroso distinguo, Detective Stone risulta un film meritevole di una visione, seppur in maggior parte esso si rivolga soprattutto agli amanti della tensione intrisa di fantascienza e sfumata sull'horror. Talvolta si tocca il trash, ma quel trash piacevole, perfetto per il tipo di film, come perfetto a sua volta (e come detto) è Rutger Hauer, in forma e gigione. Perché in conclusione il film non si prende troppo sul serio e il finale è un po' affrettato e preso alla leggera, ma comunque il divertimento e il ritmo non mancano. Un pasticcio godibile. Voto: 6
Buffy l'ammazzavampiri (Horror/Commedia 1992) - Una delle mie serie tv preferite, ma dal film me ne sono sempre tenuto alla larga, ed avrei fatto bene a continuare così, invece ho voluto recuperarlo, anche e solo per il cast, non solo comprendente Rutger Hauer ma anche Donald Sutherland, Ben Affleck, Hilary Swank e Luke Perry, e purtroppo mi sono fatto male da solo, perché è davvero brutto. Infatti, a dispetto di un cast ricco di nomi illustri, questa pellicola non si propone in maniera interessante e coinvolgente, ma piuttosto risulta abbastanza piatta e poco scorrevole. Sebbene siano presenti tutti gli elementi da commedia che mi erano piaciuti nel telefilm (anche troppi), la regia scialba (del mai più visto Fran Rubel Kuzui) e la totale assenza di effetti speciali (i vampiri non diventano neanche polvere quando vengono infilzati dai paletti) rendono il film quasi inguardabile. Ad un certo punto non si sa se ridere o piangere, stupidaggini adolescenziali oltre misura, la scena peggiore? I vampiri che non entrano nella scuola perché non sono stati invitati! Va bene che si dice questo sui vampiri ma la cosa è stata realizzata malissimo. Ma non è tutto, qui oltre all'assoluta banalità della storia, va registrato un livello molto basso nella caratterizzazione dei personaggi. L'unico di un certo interesse è (ovviamente) quello interpretato (per la verità piuttosto svogliatamente) da Rutger Hauer. Aggiungerei anche la Kristy Swanson, la sua "presenza" diciamo, che comunque non salva questo orrore. Non mi stupisce che questo film sia stato un flop colossale. Nel 1992 Joss Whedon (sì proprio lui, regista tra l'altro di Avengers: Age of Ultron) decise infatti di portare sullo schermo la sua prima versione di Buffy l'ammazzavampiri, purtroppo, ma giustamente, il film fu un flop. L'inesperienza probabilmente pagò. E tuttavia bisogna anche ammettere che se non ci fosse stato questo "film", la serie con Sarah Michelle Gellar (l'unica comunque per me vera Buffy) non esisterebbe, e sarebbe stato un peccato. Ed è solo per questo che non lo boccio totalmente. Voto: 4,5
I falchi della notte (Azione/Thriller 1981) - Dopo aver scatenato il panico in Europa, Wulfgar, pericoloso e sfrenato terrorista, si sottopone ad una operazione di chirurgia plastica per recarsi negli USA con un nuovo volto e nuovi obbiettivi (ed è qui che Rutger Hauer entra in scena calandosi perfettamente nel ruolo, facendo peraltro guadagnare punti al film stesso). Viene istituita, pertanto, una squadra speciale incaricata di fermare il pericoloso attentatore: tra i membri delle forze armate vi è Deke Da Silva, un poliziotto che dovrà abbandonare la propria virtù morale per svolgere il suo lavoro. I falchi della notte rappresenta uno dei maggiori classici polizieschi metropolitani, la cui sceneggiatura, lineare e sobria, oltre a rifarsi ai marchi principali del genere, erige caratteri notturni e noir, che colmano l'atmosfera del film. Di un cult di inizio anni ottanta (nello stile di quegli anni) che pure un'impronta sicuramente e successivamente darà. Nighthawks infatti, diretto con buon mestiere dal buon mestierante Bruce Malmuth, è sulla strada che porta alla futura versione del poliziotto al cinema (brutale, reazionaria e salvatrice) e quella tradizionale-classica, ormai passata e datata. Il rapporto tra Da Silva e Wulfgar diverrà un personale scontro in cui ad essere evidenziate saranno le analogie che legano il poliziotto alla sua nemesi. Il confronto tra i due protagonisti, centralizzato sulla destabilizzazione tra bene e male, funziona a metà, rendendo ancora più interessante ed intrigante la storia ma concretizzandosi quasi per nulla nel film. La regia dona stile e qualità alle scene notturne e alle sequenze dedite agli inseguimenti e alle sparatorie, dando carattere e spirito alla pellicola (una pellicola veloce, emozionante, ricca di adrenalina e con un gran ritmo), ed inoltre rendendo la storia tesa e coinvolgente, nonché credibile (travestimenti a parte). Finale carino grazie ad un colpo di scena "quasi" inaspettato. Positivo anche il cast di contorno (c'è pure il Billy Dee Williams di Star Wars e La donna bionica alias Lindsay Wagner), oltre ovviamente a quello "principale" dove a sorprendere è soprattutto Sylvester Stallone, perché anche se Rutger Hauer, nel ruolo dell'antagonista, batte tutti, lui è altrettanto e perfettamente calato. Fornendo, e non scherzo, una delle sue performance migliori (travestimento a parte). Non un capolavoro, ma sicuramente un gran bel poliziesco classico. Voto: 7
Furia cieca (Azione/Commedia 1989) - Rutger Hauer interpreta il "solito" reduce dal Vietnam raddrizzatore di torti di tante pellicole action americane, qui reso cieco da una granata esplosagli in faccia, ma salvato in extremis e addestrato all'uso della Katana e a sfruttare gli altri quattro sensi che gli sono rimasti (un po' come il Daredevil dei fumetti Marvel, anche se lui usa dei bastoni e non una spada da samurai per combattere). Nulla d'eccezionale, la pellicola, una pellicola che palesemente cita il personaggio di Zatoichi, il samurai massaggiatore-giustiziere cieco, portato al cinema più volte in patria persino da Takeshi Kitano, in un film in costume del 2003 (un film recentemente visto) è e resta uno dei tanti film minori interpretati in quegli anni dell'attore olandese (che alternava cinema di qualità a film di serie B), però, sa intrattenere facendo arrivare lo spettatore fino alla fine. Questo di Phillip Noyce (che si ricordi essere ottimo mestierante action, e non solo, prima trilogia di Jack Ryan, Il santo e Il collezionista di ossa, nel 2014 gira il fantascientifico The Giver - Il mondo di Jonas) è in realtà un discreto film d'azione, un action ottantiano fino al midollo, con molti cliché presi in prestito da altre pellicole dal trascorso in Vietnam al bimbo con cui fare amicizia, ma che si lascia (appunto) guardare senza problemi. Caciarone, veloce e ricco di scene d'azione girate un po' a casaccio, con divertenti scene al casinò ed improbabili inseguimenti in auto dove l'eroe cieco s'improvvisa guidatore. Nel finale poi compare anche l'atletico karateka giapponese Sho Kosugi, protagonista di un ottimo scontro di spada con Rutger Hauer. Egli che, se la cava molto bene nel suo ruolo e intenerisce, il cast di contorno invece non è il massimo ma poco importa (e tuttavia ecco il Terry O'Quinn di Rocketeer, la Meg Foster e la Lisa Blount dei Carpenteriani Essi vivono e Il signore del male). A proposito del combattimento con la spada, potrebbe sembrare una cosa violenta o truce, niente di tutto questo, anzi, sterza facilmente sul sentimentale e sull'happy end telefonato, non si prende mai sul serio, tanta ironia ed è un bene, viste le tante assurdità. Poteva essere migliore, ma resta ugualmente un film piacevole seppur abbastanza leggero. Voto: 6+
Ovvio che rimarrà nella memoria di tutti - almeno quelli che masticano cinema davvero - come icona bladeranneriana, ma è pur vero che, ad esempio in Furia cieca, mi ha piacevolmente intrattenuto..
RispondiEliminaRimarrà indelebile per sempre sì, quella scena soprattutto tra le più belle di tutti i tempi, ma appunto non è solo quello, la sua carriera è stata lunga ed intensa ;)
EliminaMa sai che non sapevo che Hauer aveva fatto il film di Buffy?
RispondiEliminaMa guarda che se non c'era meglio, per lui ovviamente, praticamente un cameo di 5 minuti fa, per un film visto solo per quello...
EliminaNon sono mai stata appassionata di Buffy, ma la guardavo volentieri. Non sapevo ne avessero tratto un film, ma come al solito era meglio fermarsi alla serie. Non è la prima volta che accade, no?
RispondiEliminaNo, ma in questo caso il film è venuto prima, diciamo quindi che per fortuna dopo ne hanno fatto una serie, che ha aggiustato il tiro ed ha fatto un buonissimo lavoro ;)
EliminaVisti tutti escluso Buffy ma da quel che leggo non mi sono persa nulla. Vero che rimarrà nella memoria collettiva per avere interpretato il replicante Roy di Blade Ranner, vero anche che io ne fui così tanto presa da vedere poi quasi tutti i suoi film compreso quella noia mortale de La leggenda del Santo Bevitore. Per dire... doveroso omaggio, sapevi che il monologo famoso lo aveva praticamente scritto lui?
RispondiEliminaCerto che lo so, per questo ancora più valore assume quel suo ruolo memorabile ;)
Elimina*Runner
RispondiEliminaSi, il film è venuto prima. Kuzui assieme alla moglie poi è stato uno dei produttori della serie con la Gellar. Del film si segnala un aneddoto divertente: nella sceneggiatura iniziale era presente una scena in cui Buffy doveva quasi finire a letto con il Maestro interpretato da Hauer, ma la Swanson, all'epoca abbastanza popolare, non ne volle sapere nè di girare nuda nè di interpretare quella scena con il grande olandese che lei considerava solo un "vecchio laido" e quindi non se ne fece niente.
RispondiEliminaSe t'interessa comunque, alcuni anni fa, per giustificare le imprecisioni di continuity ed anche per svelare che fine abbia poi fatto il personaggio di Pike è stata realizzata un miniserie a fumetti (tradotta anche in italiano). Buffy per fortuna nei disegni ha il volto della Gellar e non della Swanson, com'è giusto che sia.
Riguardo a Rutger , spero prima o poi di riuscire a recuperare la serie olandese "Floris" del 1969 che lanciò la carriera sia dell'attore che del regista Paul Verhoeven. Una osrta di "Ivanoe" in salsa olandese incentrata sulle avventure di un cavaliere del XVI° Secolo che torna in patria dopo una lunga assenza. C'è un solo problema però...dubito sia mai stata tradotta in italiano e quindi per vederla bisognerebbe accontentarsi dei dialoghi in olandese (lingua per niente facile già di suo) o dei sottotitoli nelle lingue disponibili.
...sorta non osrta.....
EliminaBeh da un lato la Swanson ha fatto bene, dall'altro è un peccato non avere visto "di più" :D
EliminaSì, Buffy è solo la Gellar, nonostante questa cinematografica brutta non è, e i fumetti certamente interessante ma difficilmente indagherò ;)
Non conosco Ivanoe, però effettivamente sarebbe proibitivo vederlo :)
Il film di Buffy non me lo aspettavo proprio in un post su Hauer! X--D
RispondiEliminaIl remake di Zatoichi comunque era proprio poca cosa, e non perché lui non ce l'avesse messa tutta nel ruolo del protagonista!
Neanch'io, ho decisamente fatto una cavolata :D
EliminaHai ragione, però è piacevole a vedersi, e questo a volte basta ;)
Il film su Buffy l'ho visto talmente tanti anni fa (credo in una Notte Horror ai tempi del liceo...) che non ricordavo più nessuno del cast, compreso Rutger Hauer, tranne la Swanson (che tra l'altro le fanno interpretare qualsiasi età: Buffy (1992) adolescente, Ultime dal Cielo (1998) donna con un figlio di 8 anni, Fatti Strafatti e Strafiche (2000) ragazza...)
RispondiEliminaE pensa che la Swanson l'ho ritrovata in un altro film, ed era minorenne (paradossalmente l'età giusta per il film), ma al momento preferisco tacere sul titolo, tuttavia saprai presto, anche se scommetto l'avrai già capito ;)
EliminaForse Autostrada per l'Inferno, uno dei miei cult estivi assoluti?
EliminaNo, un film un po' trash ma carino di alcuni anni prima ;)
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