Non sapendo quale speciale cinematografico proporre, giacché e paradossalmente come successo in occasione dello speciale sugli Oscar 2022 doveva esserci inizialmente un omaggio in occasione del compleanno di un regista famoso, in questo caso Tim Burton che compirà 64 anni il 25, ma siccome introvabile è il suo film d'esordio (infatti mai visto), ovvero Pee-wee's Big Adventure (però lo festeggerò comunque a fine mese con la visione di un suo film), ho rispolverato un mio vecchio (due anni fa la prima ed unica edizione) pallino, da amante del genere horror ho difatti organizzato la mia seconda piccola festicciola a tema. Per fare ciò tuttavia, e per avere più scelta (ecco fantasmi, entità demoniache, mostri umani e non umani, zombie e pneumatici cinetici), ho dato fondo ad un po' di liste. Da quella esclusivamente del genere horror a quella dei recuperi, da quella delle prime occasioni (praticamente la seconda tranche dello speciale di febbraio Registi alla prova) fino a quella delle curiosità. Ed ecco cosa mi è "toccato" vedere, in alcuni me ne sono pentito, ma mi sono comunque divertito, nel bene e nel male.
The Pact (Horror/Thriller 2012) - Nicholas McCarthy il talentaccio c'è l'ha e la sua opera prima (da un suo precedente cortometraggio) può dirsi un lusinghiero biglietto da visita (vedremo successivamente con Oltre il male, Holidays nel segmento "Easter" e The Prodigy - Il figlio del male, anche meglio e/o peggio esprimerlo), seppur il tentativo lodevole del regista statunitense di divincolarsi dalla classicità e dai cliché, riesce a metà. The Pact sarebbe potuto essere davvero un film avvincente e invece il suo potenziale non viene sfruttato al meglio, infatti nella sceneggiatura sono presenti dei buchi enormi che destabilizzano e confondono lo spettatore, quando invece dando maggiori spiegazioni sarebbe potuto essere un esperimento importante, un misto tra ghost story, dramma famigliare e follia reale. Il risultato è sufficiente, piacevole e basato su buone idee. Nonostante il basso budget a disposizione e attori non proprio di livello (ma Caity Loitz è sempre un piacere da vedere, al contrario di Casper Van Dien) si riesce a creare, tuttavia, un bel filmetto che intrattiene bene e che riserva qualche discreta sorpresa. I dubbi su alcuni passaggi rimangono e resta il rimpianto per un'occasione sprecata, detto ciò questo The Pact è un horror discreto, senza infamia ne lode, ma godibile. Voto: 6
Pontypool - Zitto... o muori (Horror/Thriller 2008) - Un'idea di partenza niente male, una confezione solida ed efficiente, un discreto protagonista. Si seguono le tre unità aristoteliche (un giorno in una stazione radio) e si punta piuttosto in alto: le premesse per un piccolo cult in effetti c'erano tutte, eppure la tensione si mantiene sempre su livelli piuttosto bassi e le idee a tratti sembrano latitare. Non che il film non funzioni: sia la trama che il modo in cui essa è narrata incuriosiscono e rifuggono abilmente il déjà-vu, ma se si cercano emozioni vere conviene cercare altrove. Insomma non perfetto, a causa della staticità di alcuni passaggi, ma davvero originale per quanto riguarda il nocciolo ideologico: il contagio attraverso la parola. Se la prima parte risulta efficace perché l'orrore è solo suggerito (e fa giustizia degli zombie-movie iperrealistici sino al ridicolo), la seconda, pur non ben definita concettualmente, ha il pregio di introdurre un tema inusitato per il genere: il contagio linguistico. Il punto di forza, però, è l'interpretazione di Stephen McHattie, una grande presenza mai sopra le righe. Tuttavia la sensazione di incompiutezza resta. La regia (ad opera di Bruce McDonald) è buona ma non basta (con Piccoli demoni farà un pelino meglio), la sceneggiatura zoppicante alla fine prevale è resta la sensazione di aver assistito ad un film che poteva essere molto meglio, peccato (finale deludente e ambiguo). Voto: 5,5
Siren (Horror 2016) - Spin-off del cortometraggio "Amateur Night" contenuto all'interno del discreto horror antologico V/H/S, questo Siren vuole narrare la storia precedente della strana ragazza di nome Lilly, prima che questa faccia a pezzi un gruppetto di idioti sfigati all'interno di una stanza di un motel. Innanzitutto, era necessario o utile? No, si poteva sicuramente fare di meglio, ma siamo comunque davanti ad un horror d'intrattenimento che riesce a farsi seguire senza irritare più di tanto, e questo non è poco, una visione gli si può concedere. Si nota sì la poca sostanza realizzativa, quasi amatoriale, ma la storia in se non è malvagia e si segue con un certo interesse fino alla fine, anche se alcuni punti rimangono in chiaroscuro. In questo senso Siren non è un film eccezionale ma nemmeno da buttare via, perché il personaggio della "Sirena" è indovinato, specialmente nel mantenere la stessa attrice del cortometraggio già visto in VHS. La Hannah Fierman ha due occhioni teneri come un cerbiatto ed un corpo estremamente fragile, ma come ogni sirena che si rispetti riesce ad ingannare e tirar fuori una ferocia fuori del normale oltre che, naturalmente, soggiogare gli uomini grazie alla potenza suadente del loro canto. Non girato male, sufficientemente inquietante anche se l'interno del locale notturno sembra una versione povera di Eyes wide shut. Però c'è lei, è brava e la sua sola presenza salva il film dall'anonimato più completo. Nel complesso, dopo il pessimo incipit, il lavoro di Gregg Bishop (che sostituisce David Bruckner, regista del corto passato alla sceneggiatura) non dispiace pur mostrando il fianco a causa delle tante derive fonti di un discreto caos narrativo. Ritmo abbastanza fluido, fattore sangue accettabile, make up inquietante e una certa propensione erotica sono inoltre le caratteristiche principali del film che permettono una visione godibile e sufficientemente valida. Voto: 6
Automaton Transfusion (Horror/Azione 2006) - Definito uno dei peggiori film del genere horror, e giustamente direi, questo è probabilmente il peggior film sugli zombie che abbia mai visto in tutta la mia vita. Non si può parlare né di dialoghi né di recitazione perché gli attori sono pietosi da tutti i punti di vista. Un film che, girato con 4 soldi, vanta (sorprendentemente) discreti effetti speciali ma una sceneggiatura inesistente, senza un briciolo di originalità. Va bene che risale al 2006 e in quegli anni non era ancora partita la moda totale sui "non morti" ma già a quel tempo si può dire fosse un prodotto inutile e fatto male. La regia non è di certo allo stato dell'arte (Steven C. Miller è un regista che stimo relativamente per via di "Silent Night", ma qui sembra un'altra persona, la sua parte peggiore probabilmente, che nel 2015 se ne usciva già con Extraction) e la scelta di usare queste riprese concitare e traballanti unite ad una fotografia amatoriale rendono la visione davvero indigesta. In compenso il sangue scorre a fiumi, scene splatter quasi decenti (due scene in particolare lasciano il segno) ma tutto il resto (appunto) è uno schifo totale. Disastroso il finale, che tale non è (incomprensibile scelta), un seguito ad oggi non è ancora arrivato, e per fortuna direi. Voto: 3
The Loved Ones (Horror/Thriller 2009) - Rispetto al successivo, non soddisfacente psycho-slasherino con protagonista sempre metallaro (ossia The Devil's Candy), il debutto di Sean Byrne risulta migliore: un horror incentrato sulla notte del ballo, con una reginetta seriale che si ricrea delle prom night casalinghe gore e che sembra una Carrie al negativo: sempre emarginata ma perfida, sadica, cinica, e con varie rotelle fuori posto invece della telecinesi, complice un padre incestuoso (chiaramente suggerito ma non esplicito), un bel quadretto di novella famiglia "Freak". Non mancano i colpi di scena, il risultato è grottesco e noir allo stesso tempo, ma buono. Non ci sono protagonisti che fanno idiozie, le situazioni sono credibili e i personaggi "buoni" e "cattivi" ricevono esattamente il destino che si meritano. Effetti gore di buon livello e storia che stenta un po' nel ritmo nella prima parte ma che in seguito si attesta su livelli più che accettabili. La fotografia è pulita e gli attori se la cavano (spicca la prova di una Robin McLeavy inquietante e totalmente fuori di testa). Un thriller/horror cattivo quanto basta. A conti fatti questo torture (porn) movie australiano, è un film poco originale ma soddisfacente per quanto non esente da difetti. Su tutti una storia parallela di un'inutilità imbarazzante che onestamente c'azzecca poco o nulla con il film. Con un film crudo, granguignolesco, che vale però e comunque una visione. Voto: 6,5
Tusk (Horror/Commedia 2014) - Un film a suo modo bizzarro e particolare, con momenti riusciti altri decisamente meno. L'inizio di una trilogia iniziata ma non ancora conclusa (Moose Jaws ancora in lavorazione), di cui paradossalmente ho visto il (mediocre) secondo (Yoga Hosers - Guerriere per sbaglio che è praticamente uno spin-off) e non ancora questo primo. Un film che non mi ha entusiasmato, ma ha un non so che di curioso che me lo ha reso, e rende, interessante. Pur alternando diversi registri tra cui quello comico-grottesco, il film riesce ad intrigare e coinvolgere pienamente lo spettatore già dopo pochi minuti. A partire da quando il protagonista (a tal proposito bene gli attori) entra nella casa del marinaio, si respira un'aria di mistero che cresce sempre di più per poi lasciare il posto all'inquietudine che crescerà sempre di più col procedere del plot. La parte finale è un discreto pugno nello stomaco. Il film insomma funziona abbastanza, quando deve essere surreale è surreale, quando deve essere inquietante è inquietante, l'unico problema è quando Kevin Smith negli intermezzi, tenta di farci ridere con i canadesi stereotipati, quelle parti sono cringissime ed inguardabili. Evitabili inoltre certi flashback che smontano un po' la tensione accumulata. Ma alla fine ne esce un buon film, con qualche spunto interessante, e qualche riflessione sulla mutazione. Per un "body horror" sì riuscito ed interessante ma affatto memorabile. Voto: 6
Rubber (Horror/Commedia 2010) - Incipit notevole per un film folle e genialoide, una pazzia alla Troma, nonché esordio cinefilo di quel terribile d'un Quentin (nome che cinematograficamente da tempo è garanzia di genialate) Dupieux che saprà sorprenderci un paio d'anni dopo con l'irresistibile nonsense e humor nero presente nel successivo Wrong, ed ultimamente con quella folle fantastica commedia Mandibules. A proposito di nonsense, il film si basa non per caso sul "no reason": una serie di situazioni che avvengono, appunto, senza ragione, a cominciare da un copertone killer che girovaga per il deserto americano in cerca di vittime. Strepitoso per il gusto artistico che dimostra Mr. Oizo (rendere interessante un pneumatico è difficile) e per le musiche fantastiche. Diverse scene strappano anche un sorriso, complice la trovata del pubblico e del direttore che gestisce il film/non film (bene il cast, decisamente ben in parte, tra questi l'attore feticcio Jack Plotnick). Purtroppo non sempre la sceneggiatura è brillante, rovinata dall'ansia di promuovere un nonsense ad ogni costo finisce per perdere il carisma del genio e sfociare in un sofismo di maniera. Cattiva impressione che colpisce soprattutto i dialoghi, laddove lo svolgimento "muto" è denso di grazia. Discontinuo ma riuscito è tuttavia in definitiva quest'omaggio meta-cinematografico a i B-movies fondato sul nonsense che raggiunge l'apice nell'epico finale. Per intenditori. Voto: 7
Stung (Horror/Commedia 2015) - Onesto tentativo (in parte riuscito da parte di Benni Diez) di omaggiare i Monster movie anni '80 e '90 (ero convinto che si trattasse di un qualcosa di più tradizionale, ma oltre che citazionistico, velatamente ironico). La trama è ridotta all'osso: vespe mutanti attaccano una villa di campagna e diventano sempre più grosse. Nessuno dei personaggi risulta particolarmente simpatico (protagonisti compresi), eccezion fatta per il veterano Lance Henriksen che fa piacere rivedere. Fra routine e banalità assortite, a salvare lo spettacolo sono gli SFX artigianali e molto gore, ovvero tutto ciò che ogni appassionato consapevole chiede di vedere in questo tipo di film. Semplice, ma divertente. Perché è vero che i dialoghi sembrano quasi improvvisati, vista la pochezza, è vero che alcuni momenti sono così vuoti che sembrano aggiunti per fare minutaggio, ma nel complesso l'azione ed appunto gli effetti speciali (migliori di tante altre pellicole ben più famose) aiutano a rendere interessante la visione. Niente di idilliaco ma meritevole di essere considerato nel suo genere. Voto: 5,5
February - L'innocenza del male (Horror/Thriller 2015) - Sembra più un dramma psicologico con qualche tinta horror, che un horror puro. Fin troppo elaborata a mio parere la volontà studiata nei minimi particolari di fare un film che ricalcasse il meno possibile i cliché del genere. Puntando molto più sull'atmosfera, realmente angosciosa di un collegio femminile pressoché svuotato della sua vita quotidiana, si evidenzia fin da subito il profondo stato di solitudine, per non dire abbandono delle tre protagoniste che hanno diverse reazioni a seconda delle loro peculiarità di carattere. Una narrazione a mosaico dove le tessere vengono ricomposte secondo una scansione frammentaria anche a livello temporale. Il film però tende ad implodere su se stesso proprio per una ricerca formale particolare, ma un po' fine a se stessa che inoltre mortifica fin troppo il ritmo (la direzione degli attori è comunque ottima e lo sguardo ambiguo della Kiernan Shipka riesce a bucare lo schermo). Poco convincente anche il finale quando le suggestioni horror sfociano in un epilogo appiccicato con lo sputo ed involontariamente ridicolo. Un film debole tutto sommato, con qualche elemento positivo ed un equilibrio tra presenza del sovrannaturale e allucinazioni di una mente paranoica che a volte funziona. L'opera prima del regista Oz Perkins può dirsi quindi riuscita a metà, ma pur sempre più della successiva opera Sono la bella creatura che vive in questa casa. Un'opera scostante eppur gradevole, con più sostanza tuttavia, si sarebbe parlato di altro, peccato. Voto: 5,5
Non ne ho visto nemmeno uno... Però qualche cosa de recuperare pare esserci!
RispondiEliminaSì, giusto qualcosina visto il livello medio..
EliminaSei stato ingiusto con The loved ones... 💔
RispondiEliminaAddirittura!? e per fortuna che mi è piaciuto :D
EliminaSai che adoro i film horror, ma questi titoli non mi dicono niente.
RispondiEliminaDimmi un po', quello ad Automaton Transfusion è il voto più basso di sempre, o sei riuscito a dare anche meno? Non ricordo. 😂😂😂
Nel genere horror sì, in generale no, qualche 2 negli anni a qualcuno è arrivato!
EliminaMa davvero Burton ha diretto uno dei film di Pee Wee? 🤣 In Italia penso che lo conosciamo in meno di 10 persone... Pensa che io l'ho conosciuto come ospite in una commedia, perché qua non è mai arrivato ufficialmente.
RispondiEliminaDei film che hai trattato non ne conosco e ne ho visto manco uno... forse mi è capitato un VHS ma non penso si tratti della stessa cosa.
Sì, ed è per questo che è introvabile :D
EliminaTorno per Tusk.
EliminaA me gli stereotipi canadesi (ma non solo) fanno sempre ridere e la scena all'aeroporto è ben riuscita.
Flashback inutili e utili solo a fare minutaggio.
Sul resto della pellicola, sai come la penso.
Per me bocciato 👎 (e amo Smith).
Sì ho letto, e non concordiamo, ma va bene, ti capisco, comunque è certamente uno dei film più bizzarri mai visti..
EliminaTusk lo avevo trovato disgustoso e stupido in egual misura. Meglio di quella roba inguardabile coi Bratwurst, ma troppo vicino all'odio provato verso The Human Centipede per lasciarmi altro che fastidio.
RispondiEliminaStung è stato, invece, la quintessenza dell'orrore, ché ho la fobia di vespe, calabroni e quant'altro. Per quanto sia un film di serie Z, mi è bastato il sonoro per avere la pelle d'oca.
Gli altri mi mancano tutti all'appello ma ci sono parecchi titoli che sono, da anni, anche nella mia ormai infinita lista di recuperi.
Ecco, The Human Centipede non ho visto e non ci tengo, quello sì che lo troverei disgustoso e fastidioso...almeno Tusk un minimo senso ha...
EliminaCertamente non sono animali simpatici, quindi ti capisco, ed ho apprezzato proprio lo stile da serie B e/o Z ;)
Da quant'è che non guardo un horror!! Ci avevo pensato con il programma di vederlo insieme al mio ragazzo a casa sua, di notte, ma siccome sono sfigata mi son beccata il Covid e quindi niente.
RispondiEliminaComunque devo dire che, nonostante i tuoi voti sufficienti, in questa lista non mi sembra ci sia nulla che potrebbe attirarmi...mi piacerebbe qualcosa di psicologico ma non so nemmeno io che cosa...ormai non mi affascina più nulla di questo genere, sarà la vecchiaia :D
Sarà per un'altra volta no? Magari quando avrai trovato finalmente un horror che ti piacerebbe vedere ;)
EliminaSai quanto sono difficile con gli horror. Quelli classici proprio no. ;)
RispondiEliminaLo so, e trovarne di eccellenti è difficile, soprattutto ultimamente..
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