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martedì 30 giugno 2020

I film del periodo (16-30 Giugno 2020)

Delle visioni delle ultime settimane ho già scritto abbastanza, in questo post per esempio, quindi approfitto ora per parlarvi delle visioni future, se vi interessa, un modo per farvi capire come sono organizzato (dettaglio venuto fuori dal Liebster Award ottenuto ad inizio mese). Della mia partecipazione allo speciale su HP Lovecraft del 20 Agosto ho già detto in occasione delle Visioni dal "Guardaroba" (a tal proposito, del catalogo ho ancora 18 film da vedere entro l'anno, e sicuramente riuscirò, spalmandoli in due tranche), della mia partecipazione alla Notte Horror confermo adesso a voi tutti, l'11 Agosto alle 21 (scoprirete, a chi non lo sa, presto il film che vedrò e recensirò). Non è tutto, sempre ad Agosto ci sarà anche un altro speciale a tema horror (e poi sempre ad Agosto la mia compilation musicale anni '90), inoltre ho intenzione di chiudere con The Project Ghibli/Miyazaki e non solo, completando la visione di tutti i titoli mancanti, ed infine oltre alla conclusione della mia Promessa cinematografica 2020, al momento ferma a 4 su 10, vi anticipo uno speciale nel giorno del suo compleanno (il 18 dicembre) su Steven Spielberg. E poi tanto altro, ma ci sarà tempo, comunque per finire vorrei solo ricordarvi un appuntamento importante, quello del 22 Luglio prossimo, giorno del compleanno del blog, che compirà 5 anni. In quell'occasione servirà anche il vostro contributo, quindi non mancate. Bene, è tempo che si accendi il semaforo.

SEMAFORO VERDE PER...
Spider-Man: Far From Home (Supereroi 2019) - A distanza di vari mesi dalla conclusione dell'ultimo (vittorioso) combattimento con gli Avengers, Peter Parker si appresta a viaggiare in direzione Europa con la sua classe. La prima tappa del viaggio di Peter è Venezia dove lo attende un mostro acquatico che viene distrutto da Quentin Beck, alias Mysterio, un nuovo possibile membro (a detta di Nick Fury) della squadra degli Avengers. Mentre Umberto Tozzi e Mina cantano sullo sfondo del volo che unisce la tratta New York-Venezia un adolescente è pronto a tornare alle prese con i classici drammi di quell'età, fra problemi di cuore che paiono irrisolvibili ma ancora più difficili da superare se ad affrontarli è un arrampica muri in perenne lotta con ogni nemico pronto a soverchiare il globo (in ogni caso anche troppo infantile diventa la storiella con la bella Zendaya). Nuovo episodio ben calato (anche senza un collegamento preciso oltre a quello inerente alla figura del padre putativo Iron Man ahimè scomparso) nel MCU (l'omaggio fatto in principio agli eroi scomparsi è tuttavia e certamente opportuno) firmato nuovamente da Jon Watts, già autore del primo e precedente reboot (qui) di Spidey (un pelino migliore di questo a parer mio), ancora presente un Tom Holland ancor più sicuro delle proprie possibilità ma che ancora una volta viene privato del ruolo di protagonista dall'antagonista di turno ovvero Quentin "Jake Gyllenhaal" Beck. Quest'ultimo, nei (efficaci) panni di un supereroe proveniente da un'altra dimensione, replica quello che in precedenza era accaduto alla presenza di Michael Keaton, capace di enfatizzare lati oscuri e giustificazioni del senso di essere diventato un villain senza rimpianti, ma solo per necessità personali. Alla stessa maniera Beck denuncia una profondità di emozioni che appartengono anche al giovane Parker, ma declinate in un'età molto più adulta e distanti dalla voglia adolescenziale di volersi divertire come ogni suo coetaneo. Ironia e molti effetti speciali (notevoli soprattutto le sequenze lisergiche del film, autentico trip fatto di illusioni, sogni e cadute) in un viaggio itinerante fra Berlino, Praga, Venezia, Londra e Parigi completano una pellicola (un plus lo merita sicuramente per le due fantastiche sequenze post titoli di coda, e per la carinissima Marisa Tomei) che fa ben sperare per il continuo della serie dell'eroe creato da Stan Lee. Con l'augurio che non si voglia nuovamente pensare a un nuovo reboot ma che si prosegua lungo la strada maestra tracciata da Watts e soci. Voto: 7+

venerdì 26 giugno 2020

Music & Games (Giugno 2020)

Se le serie tv navigheranno in solitario (qui), la musica e il mondo dei videogiochi andranno invece a braccetto. Per il momento infatti, le strade di questi due argomenti fissi del mio blog, si uniranno per un lungo o breve, dipende dalla musica (dal livello delle nuove e prossime canzoni), dai videogiochi (dalla qualità e quantità dei giochi a cui dedicherò il mio tempo), dai post già programmati, dallo spazio e tempo a disposizione, periodo. Difatti ad Agosto ci sarà lo speciale sulle compilation del decennio e alcuni giochi, giacché della stessa casa di produzione, saranno raggruppati (ad Agosto o a Settembre non so ancora), e quindi qualcosa potrà cambiare, ma nel frattempo ecco le mie canzoni preferite e i videogiochi di Giugno.

LE MIE CANZONI PREFERITE DEL MESE
Un'altra estate è cominciata, chissà cosa ci riserverà, spero tante cose belle, e se così non sarà, la musica sicuramente ci aiuterà. A tal proposito ecco qua, quelle che mi son di più piaciute (perché altre ho gradito ma nella media della musicalità), questo mese qua, che inizio all'estate da. Playlist Youtube qui.

Non mi hanno mai fatto impazzire, ma delizioso è questo brano, che comunque si beve in un sorso

lunedì 22 giugno 2020

Le serie tv del mese (Giugno 2020)

Dopo l'assembramento di argomenti del mese di maggio (le serie tv, la musica e i videogiochi tutti insieme per esigenze di spazio ed altro), il post sulle serie del mese torna, e nella sua veste originale, ovvero in singolo. Così come i film, anche le serie meritano infatti (e nuovamente) uno spazio tutto loro, e lo avranno appunto, ed anche se in futuro il post potrebbe essere pubblicato prima del previsto nel corso del mese, le serie saranno sempre in oggetto di quello in corso.

Agents of S.H.I.E.L.D. (6a stagione) - Ormai discostatosi dall'MCU (non si hanno tracce di Thanos o degli eroi Marvel) la sesta stagione di Agents Of S.H.I.E.L.D. parte con delle ottime premesse: trame interessanti, personaggi carismatici e un'identità da ricostruire. Insomma, sembrava l'ennesimo passo in avanti di una serie che ormai quasi sei anni fa è iniziata in maniera tragica e che annata dopo annata si è conquistata un proprio posto nel panorama televisivo (la quinta stagione, recensione qui, malaccio non era, anzi). Ma non è andata cosi, qualcosa si è rotto (incagliandosi in un loop di storie già viste e interpretate con dolorosa superficialità) e ci si ritrova al cospetto di una stagione narrativamente mediocre, concepita e studiata male (il ritmo della sceneggiatura nel corso dei 13 episodi è altalenante: si passa infatti da episodi dove si pensa maggiormente allo spettacolo "poco per la verità", ad altri dove si eccede in dinamiche scientifiche poco inclini alla natura spionistica dello show), con colpi di scena rivelati troppo presto e quasi intere storyline che scadono in momenti imbarazzanti (l'emblema della mancanza di idee nuove arriva nel finale di stagione, quando i produttori cercano inutilmente di omaggiare i classici zombie movies degli anni settanta/ottanta). Ciò che tiene a galla la serie sono, come sempre, i suoi protagonisti e la "new entry" Sarge, personaggio (seppur riciclato dalla presenza di Clark Gregg alias Phil Coulson) carismatico, freddo, cinico. Ma non può bastare a risollevare totalmente una stagione deludente (gli effetti visivi poi sono soltanto discreti, e quindi non in linea con gli standard apprezzati nelle precedenti stagioni), complice anche un altro villain estremamente piatto. Gli agenti (il cast è lo stesso, ma gli attori sono costretti, a parte in qualche occasione sporadica, a doversi rimettere in discussione a causa dell'evoluzione caratteriale dei propri personaggi) possono e devono dare di più, si spera nella settima ed ultima stagione, per chiudere diversamente e degnamente. Voto: 5

mercoledì 17 giugno 2020

I film del periodo (1-15 Giugno 2020)

Dopo l'esperimento primo riuscito (della fine dello scorso mese) del nuovo corso inserzionistico cinematografico, si continua sulla stessa strada, l'unica differenza è che in queste ultime due settimane ho abbandonato visioni programmatiche e televisive tornando invece al mio catalogo Sky (delle mie registrazioni via MySky) che ho a disposizione (a parte un caso, quello che paradossalmente ha fatto registrare la visione "moderna" più apprezzata). E così sarà sempre, almeno fino a quando visioni lasciate in sospeso (o visioni programmatiche e televisive) torneranno a bussare alla porta. A proposito di ciò, mi sono capitati molti film di Lupin III, tutto grazie ad un canale Sky interamente dedicato (per un periodo di tempo), ma purtroppo non mi è stato possibile (per tante ragioni) visionare la ventina di pellicole a disposizione (gli sarebbe sicuramente piaciuto alla nostra Bolla). Ho visto comunque un po' qui e un po' là, e mi è bastato, chissà però in futuro.

SEMAFORO VERDE PER...
Victoria (Thriller/Dramma 2015) - Victoria è una ragazza spagnola sola che lavora da tre mesi a Berlino. Dopo una serata in discoteca, probabilmente in cerca di "avventure", riesce a conoscere quattro ragazzi della città tedesca che, in parole povere, le fanno recuperare il tempo perduto in solitudine. E' un film notevole dal punto di vista tecnico perché 140 minuti in un unico piano sequenza richiede un lavoro alle spalle e di preparazione non indifferenti (grossa idea quella di Sebastian Schipper, e un lavoro incredibile quello di tutta la troupe), eppure riesce a colpire la capacità in primo luogo dei personaggi a coinvolgere. Innanzitutto la protagonista malgrado la scrittura del personaggio non lascia intuire appieno il profondo senso di solitudine che la affligge e che facilmente si fa coinvolgere dalla compagnia di quattro ragazzi berlinesi, simpatici nei suoi confronti, ma in fondo dei balordi. La prima parte ci fa scoprire i personaggi ed è pervasa da una tensione sottile di una conoscenza estemporanea che potrebbe facilmente deviare verso situazioni potenzialmente pericolose (come uno stupro). Poi il film, fino a quel momento condotto su toni abbastanza leggeri, si addentra in territori più noir e thriller. La posta in gioco viene progressivamente alzata e la ragazza si trova coinvolta in trame fino a quella nottata assolutamente impensabili, adrenaliniche e senza via d'uscita. Il pregio maggiore ovviamente ad una regia straordinaria per la capacità di reggere un lunghissimo piano sequenza unico, mantenendo un'ottima fluidità di racconto. Tuttavia qua è là si notano delle forzature di scrittura, ma sono molti i lati positivi che vengono risaltati (tra cui la discreta musica), non ultimi la bravura degli attori. L'attrice bravissima che interpreta Victoria è Laia Costa, la cui mutevole e intensissima espressività appare decisiva per la credibilità dell'intera vicenda, affiancata da un valido partner come Frederick Lau nel ruolo di Sonne. In conclusione, un piccolo grande film, che merita di sicuro di essere visto e apprezzato. Voto: 7+

venerdì 12 giugno 2020

[Cinema] Visioni dal "Guardaroba"

Ricordate vero il post cinematografico "Recuperi utili per altri recuperi", se non lo ricordate vi rinfresco la memoria (lo trovate qui), comunque erano (come da titolo) delle pellicole da vedere prima di vederne sequel o quant'altro, ebbene dopo due mesi eccomi qui ad esplicare quella mia volontà, anche se dei quattro solo due seguiti hanno potuto vedere la luce. Color Out of Space è stato infatti precettato per lo speciale su HP Lovecraft del 20 agosto prossimo, mentre per quanto riguarda Wolf Creek 3, impossibilitato a farlo, semplicemente perché mai esistito, difatti ho preso un grosso abbaglio, ingannato da alcune notizie riguardanti un terzo "solo possibile" capitolo e dalla serie tv (che non ho visto) attualmente alla seconda stagione, ho creduto male. Quindi solo due pellicole ho potuto vedere, il secondo intermezzo della trilogia sull'umana esistenza di Roy Andersson e il sequel di Wrong del regista Quentin Dupieux, ma mi sembrava troppo poco (troppo small). E così, sempre grazie al Guardaroba di Giuseppe de Il buio in sala (tutte le informazioni le potete trovare qui), che è bene ricordare propone tutti i suoi (introvabili e quasi sconosciuti) film in versione rigorosamente sottotitolata, ne ho potuto e voluto aggiungerne altri. Altri sei film tra alcuni che avevo comunque intenzione di vedere, alcuni che sono capitati per caso e alcuni che mi incuriosiva scoprire. Ed eccoli qui, tutte le ultime visioni dal Guardaroba.

Europa Report (Fantascienza 2013) - Affascinante found footage spaziale diretto da Sebastian Cordero che mette sotto la luce dei riflettori cinque astronauti alle prese con una missione coraggiosissima: scoprire la vita su "Europa" una luna ricoperta da strati ghiacciati situata nelle vicinanze di Giove. Il tutto è visto come un documentario composto dalle riprese del razzo spaziale e le interviste "dietro le quinte" dei vari organizzatori della missione, ebbene, niente male, veramente niente male, in questo caso poi il found footage è molto funzionale al tipo di storia che racconta. Dopo gli ovvi omaggi a 2001: Odissea nello spazio, questo film ha un approccio molto realistico di questa missione. Certamente si prende qualche libertà, ma la scenografia degli interni, quel buio opprimente dello spazio infinito, affascinante da un lato ma fonte continua di pericolo dall'altro, danno alla pellicola una buona tensione senza scomodare battaglie spaziali, alieni carogne e compagnia cantante (o budget altissimi). Un film di fantascienza (tra il cast troviamo Sharlto Copley, già interprete dei fantascientifici District 9 ed Elysium, il compianto Michael Nyqvist, protagonista dei tre film originali della saga thriller svedese Millennium e Anamaria Marinca, che qualche anno dopo si ritroverà protagonista della serie Marte di National Geographic) che sembra più una simulazione realistica di una missione scientifica, un viaggio calcolato nei minimi dettagli ma nella cui grandezza dello spazio infinito si nasconde sempre l'imprevisto e l'imponderabile. Abbastanza originale, atipica, forse ripetitiva e con un finale poco consono per un titolo che punta molto sul plausibile, ma per gli amanti del genere pellicola da vedere. Voto: 6,5

lunedì 8 giugno 2020

Liebster Award 2020

Taggato da Sam Simon di Vengono fuori dalle fottute pareti!, dall'autore del blog In The Mood For Cinema e da Arwen Lynch de La fabbrica dei sogni, che ovviamente ringrazio calorosamente, mi accingo a fare (per la quarta volta in 5 anni di blog) questo tag che ha le seguenti regole:

  • Ringraziare il blogger che ti ha nominato, fornendo anche il link al suo blog (fatto)
  • Rispondere alle 11 domande ricevute
  • Nominare altri 5-11 blogger
  • Chiedere 11 domande ai blogger nominati
  • Avvisare i blogger che sono stati nominati

Negli anni ho ricevuto infatti tanti premi e riconoscimenti (e non dimenticherò chi me li ha insigniti) ma di Liebster Award ne ho fatto incetta, però dopotutto se dopo 5 anni rientro ancora nei parametri richiesti (avere meno di 200 follower), è più che normale e giustificabile riceverlo. Comunque le domande di Sam, che peraltro non sono neanche le sue, sono particolari (per non dire ardue), ma proverò a rispondere in maniera accorta, limitandomi a rispondere alle 11 domande della lista, così come a quelle degli altri.

mercoledì 3 giugno 2020

[Cinema] Takashi Miike Filmography - Parte 2 (Visitor Q, The Happiness of the Katakuris, Gozu, Lesson of the evil)

Continua il viaggio alla scoperta e riscoperta di uno dei registi più "folli" del cinema orientale, ed anche uno dei più eclettici, prolifici ed originali di sempre, ovvero Takashi Miike. Lo scorso anno, per le promesse cinematografiche precedenti, la suddetta escursione (qui) fu insomma solo un piccolo assaggio, ma è quest'anno, sempre grazie alla Promessa cinematografica, che finalmente il viaggio si può dire partito, però non di certo finito, Miike tornerà nuovamente su questi schermi, forse con film che ancora devono essere prodotti oppure con altri della sua sterminata filmografia, chissà.

Visitor Q (Dramma, Horror 2001) - Senza dubbio uno dei film più controversi e provocatori diretti dal regista, per i temi trattati e per tanto altro. Allucinante oserei dire, alcune scene ti rimangono impresse, questo film racchiude tutto il peggio che un'essere umano possa concepire, ovvero prostituzione da parte della figlia, bullismo da parte dei compagni di scuola (veramente pesanti le umiliazioni che deve subire), la pazzia della moglie che prova piacere nel procurarsi ferite di vario genere ed infine il padre autore di atti di necrofilia, violenza, incesto e omicidi in partecipazione con la moglie, tutto in un clima freddo senza emozioni dove le immagini osservate dal "visitatore" ignoto parlano da sole. Un film crudo come pochi altri, dove la follia la fa da padrone, la quale paradossalmente unirà la famiglia che prima della visita di Q era totalmente disunita, in un nucleo solido. Un film assurdo, amorale, fastidioso, ma salvato dall'ironia macabra e a volte cartoonesca, dall'abilità realistica e credibile del digitale, tuttavia un po' penalizzato da una certa prolissità nella prima parte (nonostante la durata sia già abbastanza contenuta). Arrivi in ogni caso a fine di questo film molto strano che non sai assolutamente che voto mettere: ci può stare sia un'insufficienza che un giudizio pienamente positivo. Io sto nel mezzo: una sufficienza (ma piena) un po' per il grottesco (al suo limite estremo) di alcune scene, un po' per il finale e un altro po' per la rappresentazione della perversione di questa famiglia giapponese. Comunque, voto a parte, è da premiare Takashi Miike per il coraggio (che di certo non gli manca) nel portare alla luce una pellicola di questo genere. Forse estremo, ma visionario, nel senso buono del termine. Voto: 6,5