Sapete già che da quest'anno non farò più un post apposito per gli Oscar, con le mie personali considerazioni, proprio quest'anno che dei 34 film più "importanti" ne ho già visti 5, e che altri (altri 5) ho recuperato questo mese ed altri ancora (altri 4) recupererò il mese prossimo, e poi successivamente, in modalità che ancora non ho deciso, altri ancora (e tutti dalle piattaforme in cui c'è disponibilità). Perché non c'è (dato che anche ciò è stato abolito) nell'elenco della Promessa cinematografica la lista completa, ma tutti i film nominati/candidati vedere voglio, e sempre vorrò. In tal senso, di tutte le categorie dell'Oscar 2022, solo in quella dei film d'animazione posso giudicare con più criterio, dato che dei 5 ne ho visti, anche contando quelli di questo mese, quattro, e infatti, vorrei che vincesse l'Oscar I Mitchell contro le macchine, non mi dispiacerebbe se lo vincesse Luca, ma penso che alla fine (ahimè) vincerà Encanto (fuori gioco Raya e l'ultimo drago). Posso comunque, ed inoltre, pronosticare dei premi tecnici a Dune, e non tecnici a Don't Look Up, mentre anche nessuno (dell'unico) ad È stata la mano di Dio. Degli altri Crudelia con i costumi ha molte chance, Il principe cerca figlio con trucco ed acconciatura invece poche. E tra i film più nominati e papabili, ritengo sopravvalutato Il potere del cane, e io spero non venga smentito. Infine tra i migliori film internazionali, di cui prima ho nominato il film di Sorrentino, non mi dispiacerebbe che vincesse (anche se non ho visto) il giapponese Drive My Car. A proposito del cinema orientale e giapponese, proprio ieri (la rassegna era dal 14 al 27 febbraio) si è conclusa l'edizione 2022 del JFF Plus, il festival in streaming organizzato dalla Japan Film Foundation e promosso per l'Italia dall'Istituto Giapponese di Cultura. Venti film a disposizione di visione (con i sottotitoli in italiano), ma alla fine son riuscito a vederne solo due (che oggi porto), ovvero una pietra miliare ed un film d'animazione, quest'ultimo nel solco del mio viaggio all'interno di codesto cinema giapponese. Ecco quindi tutto il calderone mio cinematografico del mese.
The Grudge (Horror/Thriller 2020) - Reboot del remake (statunitense) del film di Takashi Shimizu. Certamente
ha qualche momento valido dal punto di vista tensivo, grazie a
Jumpscare abbastanza azzeccati, ma sembra tutto fine a sé stesso poiché
la novità è ormai spenta e appare come un flebile ricordo. Bisogna dire
che anche l'affastellamento narrativo non è stata una buona soluzione
perché seguire linee diverse non sempre è facile, rischiando di entrare
in confusione o mettere troppe parentesi tra uno snodo e l'altro. Il
(notevole) cast fa la propria parte senza grandi pecche (la Andrea Riseborough se la cava più che dignitosamente), così pure la regia (del
personalmente sconosciuto Nicolas Pesce) che non mostra deficienze
evidenti, anche se non ha particolarità da vantare e la visione scivola
via in maniera cadenzata, senza annoiare ma senza esaltare più di tanto.
Non possedendo quella marcia in più che non lo condanni all'anonimato.
Voto: 5+
Il giorno sbagliato (Thriller/Azione 2020) - In bilico tra "Un giorno di ordinaria follia" e "Duel", un discreto
thriller ansiogeno in grado di regalare buon intrattenimento senza
eccessivo impegno. Momenti tesissimi prima, inseguimenti d'azione poi e
un finale che può essere prevedibile. Soggetto appunto non
originalissimo, regia (positivamente scattante nelle scene d'inseguimento, veramente spettacolari, nonché in quelle più violente) e confezione tipiche da thriller americano, ma ha
il suo perché e una cattiveria psicologica non consueta. Discreta la prova di un imbolsito Russell Crowe, appena sufficiente il resto del cast. Nel complesso, pur nelle sue anomalie ed esagerazioni, il film mi è
piaciuto e mi ha tenuto incollato allo schermo. Nulla di eccezionale,
nessun capolavoro, eppure la pellicola scorre, non molla mai e si
lascia guardare. Vederlo per ricordarsi di non suonare mai il clacson agli incroci. Voto: 6