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martedì 15 febbraio 2022

[Cinema] Registi alla prova

Mi ero ripromesso di recuperare alcuni film di un certo personale interesse, ma non c'è stato mai il tempo, che finalmente tuttavia è adesso arrivato. Nel frattempo gli stessi registi (o alcuni di essi), protagonisti oggi, giacché questo speciale cinematografico è nato dalla volontà di recuperare i film precedenti di questi film-maker, hanno diretto tanti altri dopo, anche dopo che io ho visto un loro film di pochi anni fa, ma ai fini di quello che avevo intenzione di fare importanza non ha avuto. Infatti ecco che ho recuperato il primo film o uno della loro filmografia di alcuni registi (per lo più internazionali, ma non tutti famosi ed alcuni poco conosciuti) che negli ultimi anni (tramite una particolare, riuscita o semplice pellicola) mi hanno sorpreso, deluso o semplicemente intrattenuto. Da Tomm Moore a Colin Trevorrow, da Dave Green a Brady Corbet, da André Øvredal a Ryan Coogler, da Nacho Vigalondo e Jeremy Saulnier fino a Ferzan Özpetek. Saranno riusciti a confermarsi, a confermare (nonostante per alcuni fu questa la loro prima prova dietro la macchina da presa) il loro talento? Saranno riusciti a non deludere nuovamente? Oppure saranno riusciti semplicemente a fare il loro lavoro in modo degno senza grandi risultati? Scopriamolo!

Rosso Istanbul (Dramma 2017) - Esempio di opera che compiace verosimilmente più il suo autore (ispiratosi all'omonimo suo romanzo scritto) che il pubblico, o almeno gran parte di esso. Ferzan Ozpetek autore di un cinema spesso di grande suggestione, sbaglia il film ambientato nel suo paese (e sbaglierà anche quello ambientato in Italia lo stesso anno). Rosso Istanbul (più dello sconclusionato e mal riuscito Napoli velata) è un'opera pretenziosa, criptica in modo ingiustificato che non sfrutta adeguatamente (giusto qualche veduta suggestiva) un'ambientazione che poteva costituire un plus importante (la direzione degli interpreti lascia parecchie perplessità). Per il resto, la storia ha pochi spunti interessanti e il ritmo langue. Banale. Il tentativo dell'italo/turco di fare il salto di qualità può quindi dirsi fallito, con egli che (come se non bastasse) s'impantana in una regia attorcigliata su se stessa. Arrivato alla maturità, non supera la prova d'esame. Voto: 4,5

Prossima fermata Fruitvale Station (Biografico/Dramma 2013) - Il primo lungometraggio di Ryan Coogler (colui che dirigerà il riuscito Creed e successivamente l'iconico Black Panther, sempre con Michael B. Jordan, qui protagonista, nel cast), anche sceneggiatore di questo film tratto da un fatto di cronaca dell'inizio del 2009, è opera (dannatamente) sempre attuale, è opera diretta e senza fronzoli. E' nella semplice forza della rappresentazione documentaristica del film il valore positivo dello stesso, che lungi dal santificare Oscar Grant, offre una rappresentazione umana del personaggio in cui gli errori del passato e le difficoltà presenti non lo distolgono dal tentativo di rimettersi in carreggiata. Ecco quindi che la casualità crudele del destino gioca un tiro mancino ai buoni propositi. Purtroppo l'inserimento di una scena tratta dai fatti reali piazzata proprio all'inizio del film rovina completamente il finale per chi non conoscesse la storia, e diminuisce l'impatto drammatico della stessa. Nonostante questo, tuttavia, il messaggio del film passa: belle performance da parte degli attori (soprattutto da parte del figlio d'arte Jordan e dall'onnipresente Octavia Spencer), buona fotografia, discreta realizzazione dei fatti. Nel complesso è un film che poteva essere molto meglio, ma che con un budget a dir poco irrisorio fa quello che doveva fare senza troppi drammi e scene strappalacrime. Giusto finale didascalico. Voto: 6,5

Troll Hunter (Fantastico/Horror 2010) - Dalla penna del regista André Øvredal, colui che dirigerà il sorprendente thriller horror The Autopsy of Jane Doe e successivamente il godibile horror fantasy Scary Stories to Tell in the Dark, ecco un Mockumentary tanto bizzarro quanto divertente. Bella infatti l'idea, sembra una ridicolaggine e invece si segue che è un piacere. Un discreto film d'intrattenimento di genere azione-fantasy vestita da mockumentary vagamente horror (se può esistere), ambientato nei meravigliosi boschi norvegesi e farcito di belle atmosfere e colpi di scena. La caccia ai troll è affascinante e tipica della cultura scandinava, certo le limitazioni sono tante, essendo un film a basso budget e girato con la telecamera a spalla in stile documentaristico, però riesce a creare una certa atmosfera, oscura e glaciale, inoltre i troll non sono fatti nemmeno troppo male (soldi pochi ma spesi difatti benissimo). Rispetto ad altri film del genere, mantiene una certa tensione dall'inizio alla fine, anche se non ho gradito molto il finale. In Norvegia fu pompato al limite estremo, lo spacciarono per capolavoro (che non era e assolutamente non è), la verità è che si tratta di un filmetto piacevole e interessante. Sicuramente merita la visione. Voto: 6+
 
Blue Ruin (Dramma/Thriller 2013) - Gelido film di vendetta, una vendetta disperata, apatica e senza possibilità di happy end. Girato con abilità grazie a una regia misurata che rispetta i tempi del suo protagonista, nella sua disperata ricerca di una giustizia forse impossibile, di un equilibrio ormai perso da tempo. Bravo il regista Jeremy Saulnier (già apprezzato per Green Room, successivo a questo, molto meno per Murder Party, precedente e sua criticata opera prima), bravo il protagonista (Macon Blair, presente in tutti i film del regista) che si espone allo spettatore senza remore e tiene su di sé il peso della pellicola. Una pellicola senza dubbio godibile, degno di nota anche il contesto della malinconica provincia americana, però verso la fine hai la sensazione che manchi qualcosa. In ogni caso bello, poiché non è il solito revenge-movie, pur non raggiungendo certo alte vette d'originalità. Vale la pena recuperarlo. Voto: 6+
L'infanzia di un capo (Storico/Dramma 2015) - Brady Corbet era meglio se avesse continuato a fare l'attore, non era affatto male, che come regista proprio bravo non è, e dopo la mezza delusione del suo secondo lungometraggio Vox Lux, ecco che con questa sua opera meglio non fa. Un'opera che è sia dramma sociale che famigliare, la genesi di un male che deriva dagli errori e dagli orrori di un mondo adulto. E' un film indubbiamente ambizioso, a livello visivo molto curato con una fotografia dai toni estremamente cupi e sinistri, ma che a livello di contenuti non riesce ad essere all'altezza delle proprie ambizioni diventando abbastanza pretenzioso. La miscela fra lo sfondo storico e la sfera intimista familiare mi sono parsi piuttosto scollegati, incapaci di formare un discorso unico. Una colonna sonora suggestiva, ma sinceramente fin troppo invasiva ed intollerabile ed un finale con una sequenza di regia da attacco epilettico acuto con effetti grotteschi per non dire involontariamente comici. Non comprendo alcuni (due) dei premi vinti a Venezia quell'anno. Probabilmente ho visto un altro film. Voto: 5

Earth to Echo (Sci-fi/Avventura 2014) - Quando i Goonies incontrano E.T. si hanno prodotti come questo, girato in stile found footage che all'epoca andava di moda (ma ultimamente desueto). Storia che non ha grandi novità da suggerire ma che comunque riesce a conservare un minimo di interesse nel tema trattato, riuscendo a coinvolgere in maniera sufficientemente valida grazie a un ritmo abbastanza fluido e una storiella semplice e godibile, anche se non sempre girata in maniera impeccabile, visto lo stile scelto, che produce alcune scene poco accattivanti sotto il profilo visivo (è il Dave Green del divertente Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra a dirigerlo). Si guarda senza problemi ma fatica a lasciare un gran ricordo, specialmente se rapportato alle altre pellicole citate. Voto: 5,5

Open Windows (Dramma/Thriller 2014) - Dopo (fortunatamente) sono arrivati Unfriended e soprattutto il buonissimo Searching, ma è questo il primo film, nella storia del cinema, ad essere tutto ambientato in screencast, cioè su schermi di pc, webcam o videocamere. Poiché in quanto specie di esperimento, non è propriamente ben riuscito. E' uno strano oggetto infatti questo Open Windows. Da una parte un plot che poteva essere clamoroso, dall'altra uno svolgimento che delude in più di un'occasione. Da una parte un protagonista azzeccato (o almeno in parte, Elijah Wood), dall'altra una gnocca che non sa fare altro che qualche faccetta (l'ex pornostar Sasha Grey). Originale, dall'impianto molto interessante che sfrutta gli hacker, internet e via dicendo, ma nonostante l'inizio, che dopo qualche dubbio cattura, poi il film via via si fa meno originale e perde di credibilità (compreso il finale, con un colpo di scena, alquanto assurdo, che ribalta la situazione). A dirigerlo quel volpone di Nacho Vigalondo, che dopo avermi/ci strabiliato riuscendo a dire ancora qualcosa di estremamente interessante sui viaggi temporali (Timecrimes, geniale!), torna/tornerà a livelli di medietà, con un film particolare e coraggioso, ma farraginoso, forzato ed inverosimile. Voto: 5+

The Secret of Kells (Animazione/Fantastico/Avventura 2009) - La trilogia ispirata alla mitologia irlandese è finalmente conclusa, una trilogia cominciata con questo bel film e splendidamente proseguita prima dal bellissimo La canzone del mare (2014) ma soprattutto dopo con Wolfwalkers - Il popolo dei lupi (2020), che ha chiuso ottimamente il cerchio. Tra l'altro la sensazione è che proprio questo The Secret of Kells (ambientato nell'epoca medievale influenzato dalla dottrina cristiana) sia servito alla co-regista Nora Twomey (che per il suo pregevole The Breadwinner del 2017 qualche influenza ha ricevuto) ma soprattutto a Tomm Moore (regista dei tre capitoli) come "bozza" per alzare successivamente, e sia tecnicamente che stilisticamente che narrativamente, l'asticella. Non è infatti come gli altri (è imperfetto in certi aspetti, e non ha una grande forza evocativa), ma è pur sempre (ed ugualmente) un piccolo gioiellino da scoprire e riscoprire. E' la necessità di conoscere il mondo esterno con tutte le sue sfumature, anche le più dolorose, la chiave della creazione artistica, a patto che sia condivisa con lo stesso mondo che ha contribuito a crearla (Il Libro di Kells, che contiene tutto il sapere del mondo). Una fiaba emozionante, un viaggio di formazione per il piccolo protagonista alla scoperta del mondo, combattendo anche le sue stesse paure. La qualità dei disegni è (già) notevole, sembra di vedere miniature medievali in movimento che contribuiscono a creare atmosfere oniriche di grandissima suggestione. Come suggestiva è la colonna sonora (di Bruno Coulais), bella come questa pellicola. Voto: 7

Safety Not Guaranteed (Sci-fi/Commedia 2012) - Non male quest'opera prima di Colin Trevorrow, colui che successivamente dirigerà Jurassic World (il terzo uscirà a breve al cinema) e soprattutto il carino Il libro di Henry, un'opera in cui il viaggio nel tempo, annunciato dalla strana inserzione su un giornale locale, serve più che altro come pretesto per dare il là ad una commedia esistenziale molto americana, con personaggi alle prese con un certo mal di vivere, inadeguati ed insoddisfatti della propria esistenza. Una commedia romantica decisamente atipica che si fa seguire senza fatica. Tra fantascienza e commedia, con qualche spruzzata di buoni sentimenti, si dipana infatti una storia di facile assimilazione, ben diretta ed interpretata in maniera altrettanto soddisfacente (Aubrey Plaza è perfetta in questo ruolo, scritto sulle sue corde, e con Jack Johnson e Mark Duplass completa bei duetti) ma priva di guizzi davvero esaltanti (stenta a decollare causa ritmi non proprio incalzanti). Un lavoro con alti e bassi solo a tratti davvero originale e trascinante. Non dispiace ma non convince neppure appieno. Voto: 6

14 commenti:

  1. Tranne Ozpetek, che ormai fa film in fotocopia come Lauro le sue canzoni, non ne conosco uno. E credo rimarrò serenamente all'oscuro..

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    1. E' un peccato, ma visto com'è andata, non eccezionalmente, faresti bene.

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  2. Non ho visto nessuno di questi film, ma mi incuriosisce Open Windows, anche se probabilmente mi arrenderei dopo mezz'ora.

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    1. Probabilmente sì, anche se il problema sta nell'ultima mezz'ora, troppo confuso.

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  3. Ho adorato tantissimo Kells perché il personaggio di Aisling mi ha rubato il cuore! Quello che ci vorrebbe adesso sarebbe una versione italiana con cofanetto bluray della trilogia (e magari le graphic novel) ma penso che sarà una cosa che non avverrà. :s

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    1. Effettivamente non sarebbe male, questo infatti l'ho visto con i sottotitoli, ma penso anch'io succederà mai ;)

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  4. Ma dove li hai trovati? Non ne ho sentito mai parlare manco di uno.
    Blue Ruin potrebbe piacermi, anche se 'sti film di vendetta ormai sono quasi tutti identici.
    Earth to Echo mi hai incuriosito con l'introduzione ma il found footage mi fa venire giramenti di testa.
    Open Windows forse mi è capitato il trailer ma non mi piace quel tipo di regia, tipo quel film dove tutti facevano una videochat di gruppo e venivano uccisi, manco mi ricordo il titolo.
    Safety Not Guaranteed me lo volevo segnare, a parte i viaggi nel tempo, c'è Aubrey Plaza 😍 ma JustWatch non me lo trova. Non so dove guardarlo e non ho voglia di scaricarlo.

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    1. Beh no, alcuni non sono famosi, ma sono abbastanza conosciuti (sia film che registi). La difficoltà è la reperibilità, c'è voluto tempo, però la maggioranza trovata con i sottotitoli. Nessuno memorabile questo sì, ma solo se si ha voglia.

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  5. Blue ruin ha un voto troppo basso, dai 🤪 tra l'altro, Macon Blair è pure sceneggiatore del film e raccolse i fondi su Kickstarter all'insaputa di Saulnier, salvandogli la carriera. Una storia d'amicizia bellissima e 'da film' 🥰

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    1. Ah non lo sapevo, molto interessante. E' arrivato probabilmente troppo tardi alla visione per dargli di più.

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  6. Se ti piace come genere il falso mockumentary alla Trollhunter, ti consiglio (se non l'hai visto) The Conspiracy. Ti sorprenderà!

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    1. Mai sentito, ma grazie della dritta, cercherò informazioni per capire meglio ;)

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  7. Ho letto Rosso Istanbul: non brilla nemmeno il libro

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