Troppe serie e poco tempo a disposizione per vederle tutte, oddio il tempo ci sarebbe pure, ma dovrei sacrificare il "Cinema" per riuscirci, e siccome proprio non vorrei, mi devo accontentare di quello che posso. E posso (potrò, credo e spero) durante quest'anno vederne quasi 60 più o meno di serie (e/o miniserie), a fronte delle tantissime già selezionate. Serie che, con (tutte) le migliori piattaforme a mia disposizione (non dimenticando TimVision e RaiPlay), da Disney Plus a Prime Video, da Sky a Netflix (ultima clamorosa e strabordante aggiunta), sfiorano le 200 unità. Quindi è normale che molte rinvierò a data da destinarsi, tuttavia anche quest'anno recupererò alcune serie di alcuni anni fa (La casa di carta e Fargo le prime della lista), che si affiancheranno com'è ovvio al resto, comprendente stagioni successive, prime visioni e tanto altro (di recente e non recente). Una nuova stagione serialtelevisiva quindi ricomincia, e con tante aspettative, incrocio le dita.
Loki (1a stagione) - Uno dei personaggi più interessanti dell'universo Marvel (anche se
personalmente mai particolarmente amato) in una serie a lui dedicata e
che si svolge dopo l'ultima avventura degli Avengers. La storia è
incentrata sui paradossi temporali e prende dal suo protagonista il
sarcasmo e l'ironia beffarda vista nei precedenti film dedicati ai
vendicatori (anche talvolta esagerando inutilmente). Al netto della
brillante prova del suo protagonista e della sua perfetta spalla, la
sceneggiatura mostra il fiato corto, con una vicenda che si fa presto
ripetitiva. Eccellenti invece (come è lecito attendersi nelle produzioni
di questo tipo) gli effetti speciali. Parte infatti molto bene, con tre
episodi ben ritmati e scorrevoli, dalla trama
oggettivamente affascinante (seppur non originale) tra sbalzi temporali, varianti e universi
paralleli, ma poi diventa eccessivamente verboso e sembra arrotolarsi un
po' su se stesso, arrivando a un episodio finale meno esaltante di
quanto fosse lecito aspettarsi. Comunque è un prodotto godibile della
serialità Marvel (un prodotto da vedere, su Disney Plus, specialmente se
fan), con Tom Hiddleston che aggiunge nuove sfumature al suo Loki e
sorprendentemente adeguato Owen Wilson (ma WandaVision gli è comunque e nettamente superiore). E' in programma una seconda
stagione, spero riescano ad aggiustare un po' il tiro, nel tentativo di
esaltarne i pregi e limarne i difetti. Voto: 6
Squid Game (1a stagione) - Un intrigante circo (gonfiato di sadismo, azione e distopia) diventato
virale in poche settimane. Non interessa tanto il riferimento ai vari
prodotti survival/sci-fi dai quali (questa serie di produzione Netflix) attinge a piene mani quanto la
capacità di avere una propria forza visuale (pop-gore) della quale
s'impernia una scrittura tesa e attenta all'evoluzione dei personaggi
(in una discesa disumanizzante). Si fa fatica a non empatizzare per
qualcuno di questi carismatici protagonisti. Una spirale di violenze in
perfetto stile asiatico, che fa riflettere sulle metafore sociali
contingenti. La traccia narrativa non è infatti particolarmente
originale e, apparentemente,
non lo è neppure la messinscena. Eppure Squid Game è una serie che sa
essere davvero spiazzante. Non parlo dell'evidente assurdità del gioco
in cui sono coinvolti i personaggi (questo non sarà il primo né l'ultimo
survival game di cui abbiamo notizia), quanto appunto della capacità
della
serie tv di affrontare temi universali, pur essendo un prodotto
assolutamente geolocalizzato dal punto di vista fisico e culturale. Una
serie pervasa da un certo nichilismo di fondo, con un certo grado di
citazionismo e soprattutto coinvolgente. Un successo mondiale di
imprevedibile grandezza, con momenti di assoluto
intrattenimento e con minime cadute di
tono. Una serie ben fatta e avvincente per tutti i suoi episodi che si
possono tranquillamente vedere tutti d'un fiato. Nove
ore di adrenalina pura tra giochi che scrutano nell'animo umano più
violento. Il gioco fatto in coppia è chiaramente quello più esaustivo
sotto questo aspetto, e anche il più crudele. Il cast è tutto
convincente e pur non essendo originale come soggetto anche i momenti di
dialogo sono scritti bene e tengono alto l'interesse e la curiosità
sul come andrà a finire. Non mancano i colpi di scena soprattutto nel
secondo e nell'ultimo episodio. Certo, c'è qualche ingenuità, ma nulla
che comprometta il risultato finale. Sequel assicurato, nonostante abbia
già detto quasi tutto quello che voleva dire. Notevole. Voto: 7,5
La casa di carta (Parte 1) - Quanto può essere perfetto un piano, quante variabili possono essere
previste, quanti imprevisti possono essere fronteggiati senza
conseguenze. La casa di carta gioca molte delle sue carte sulla sua
(im)prevedibilità. Una rapina dai tempi molto dilatati, filosofia degli
assalitori che proprio sulla dilatazione dei tempi, sul prendere sempre
tempo nei confronti della polizia cerca di portare a termine il suo
piano. Sulla sceneggiatura è vero quando si afferma che bisogna fare un
solido patto con la sospensione d'incredulità, ma al tempo stesso questa
stessa sceneggiatura ha un ritmo perfetto, che non dà respiro e propone
capovolgimenti e colpi di scena in ogni puntata. Ben caratterizzati i
personaggi sia da una parte che dall'altra, con una leggera preferenza
per i rapinatori dove le figure del Professore e Berlino spiccano sugli
altri (curiosa la citazione di Bella Ciao). E' un prodotto che pesca da
molti generi cinematografici ma che riesce ad assemblare bene il tutto
in maniera organica. Una bella sorpresa che sia pure nelle sue
imperfezioni, funziona che è una meraviglia. Voto: 8
Tales from the Loop (1a stagione) - Una serie tv di fantascienza ambientata in un passato alternativo,
uguale e diverso dal nostro e che al nostro corre parallelo. Tales from
the loop però, si spoglia degli eccessi visivi della fantascienza
moderna e ne mette alla luce l'anima nostalgica, lo spirito della
fantascienza: la curiosità per l'ignoto e per la scoperta che è insita
da sempre nell'animo umano. In una versione alternativa degli anni '80,
in cui le macchine coesistono come mansueti animali da compagnia
dell'Uomo, il tempo attraverserà e collegherà le vite di un gruppo di
persone che vivono sopra il Loop, facendo accadere l'impossibile. Loop
difatti, che narra gli eventi che accadono agli abitanti di una
cittadina che ospita una macchina che sovverte le regole spazio
temporali, filtra la fantascienza in modo originale. Non contano le
storie (legate tra loro, ma realizzate in modo autoconclusivo), quanto i
sentimenti dei personaggi e lo spirito di perdita e malinconia che
permea le loro vicende, immerse in un paesaggio (idilliaco e inquietante
al tempo stesso), ricco di elementi appartenenti ad una passata
civiltà. Fotografia, scenografie e colonna sonora di alto livello, per
una serie che se narrativamente non fornisce sempre il meglio
(straordinarie le prime tre puntate e l'ultima, le altre non esattamente
sullo stesso livello, anzi), non smette tuttavia di far riflettere
(appassionare, affascinare) fino alla fine. Bravi infine tutti gli
interpreti, alcuni compaiono in molti episodi,
altri meno (ma comunque si ergono com'è giusto che sia Jonathan Pryce e
Rebecca Hall) e regie, di mani diverse, ben allineate al tono generale. Nel complesso bella serie (purtroppo ancora non si sa se continuerà), Tales from the loop merita davvero (la trovate su Prime Video). Voto: 7
The Witcher (1a stagione) - Da grandissimo appassionato del videogioco (dell'intera saga, con The
Witcher 3 giocato lo scorso anno, e vincitore del Saba Games Awards 2021), non posso che apprezzare lo
sforzo, ma pienamente soddisfatto non sono rimasto. La serie all'inizio
infatti mi ha deluso poiché mi sarei aspettato uno strigo più simile
alla controparte ludica, ma la serie si basa su l'opera letteraria di
The Witcher, che non ho letto e che racconta le avventure dello strigo
prima di diventare il Geralt che noi tutti videogiocatori conosciamo, ed
ho fatto un po' fatica con la trama. L'ordine cronologico degli eventi
crea difatti confusione, in me l'ha creata, quindi posso immaginare che
un neofita totale possa aver avuto parecchi problemi a seguire il corso
degli eventi, forse non di questi problemi avranno avuto i lettori della
controparte cartacea, ma è innegabile che un certo disordine in questa
prima (introduttiva) stagione ci sia. Nonostante tutto ciò, e in linea
generale, come detto, ho abbastanza apprezzato. Ed io sono il primo a
dire che nella serie ci sono svariati difetti, ma non tali da
pregiudicare la qualità generale. Il potenziale inoltre c'è, ma spero
che successivamente diventi meno confusionaria. Gli attori sono stati
scelti bene, su tutti Henry Cavill, che ama davvero il
personaggio e l'ha rappresentato ottimamente. Anche Yennefer è stata ben
rappresentata (Anya Chalotra si fa notare), così come Ciri
ed altri personaggi più secondari.
L'unica che devo ancora inquadrare (e qui entra in campo il mio lato
gamer) è Triss, molto diversa da come me l'aspettavo, e a dire il vero
non molto convincente in generale. Per il resto, gli effetti sono
buoni (considerando il budget non esorbitante), il ritmo non cala
quasi mai e l'atmosfera c'è tutta. The Witcher è una serie costruita
da chi sa il fatto suo, quindi da qui in poi si può solo migliorare.
Aspetto di vedere la seconda stagione, che tra l'altro su Netflix è già
bell'è che pronta. Voto: 7+
Fargo (1a stagione) - Mi accingo, con notevole ritardo, a guardare le 4 stagioni di
"Fargo" che traggono spunto dall'ottimo film (forse il loro capolavoro)
dei fratelli Coen (di cui ricordo adesso poco ma che so per certo mi
piacque tanto). Intanto abbiamo delle straordinarie location, il bianco
abbacinante del Minnesota che inghiottisce personaggi e cose.
L'ordinario di una piccola città di provincia che incontra lo
straordinario e come una palla di neve che diventa una valanga provoca
reazioni altrettanto grandi. Non è solo l'universo di Fargo, che
comunque rimane la cornice, ma è il cinema dei fratelli Coen che viene
riproposto
in questa stagione televisiva autoconclusiva, alla stregua di True
Detective. Gran lavoro sui personaggi a cominciare di Billy Bob
Thornton, male impersonificato, assassino e manipolatore di esistenze,
un
Anton Chigurh (Non è un paese per vecchi) più filosofico e sottile. Il
Lester Nygaard di Martin Freeman,
piccolo borghese frustrato che vende la propria anima e più cerca di
tirarsi fuori dai guai e più ne rimane invischiato. Sono solo esempi
dove anche le figure secondarie hanno la loro importanza, oscillando tra
inettitudine e bontà d'animo (Bill, lo sceriffo), paura e coraggio. Una
sceneggiatura ben calibrata, ricca di humor nero che rende omaggio ai
due cineasti americani, qui in veste di produttori. Una regia che svolge
più che degnamente il proprio lavoro e tutto un
comparto tecnico (fotografia, costumi, scenografie e colonna sonora) di
alto livello, poi aggiungiamoci un cast di tutto rispetto ed il prodotto
raggiunge
livelli ottimali. Il soggetto non è nulla di sorprendente e la
sceneggiatura non è irresistibile (ci sono delle storie e dei personaggi
la cui presenza mi ha lasciato perplesso) ma alla fine dei conti,
tralasciando un paio di puntate nella parte centrale, mi ha molto
coinvolto e colpito. Davvero notevole e decisamente imperdibile. Voto: 8+
Anche se amassi le serie, Squid Game non mi attirerebbe nemmeno un po'.
RispondiEliminaTutta questa violenza gratuita mi stancherebbe prima di subito.
Posso sopportarla in un film che dura un'ora e mezza, ma in una serie che andrà avanti per cento stagioni anche no.
Non sono sicuro, secondo me invece non ti stancheresti così velocemente, provare per credere.
EliminaCon Fargo concordo appieno e anche di più!! Serie geniale!! La casa di carta era partita mooolto bene.. per diventare una barzelletta vivente.. non ho addirittura terminato la quinta, dopo aver atteso spasmodicamente la ripresa..
RispondiEliminaGeniale sì, ed anche la Casa di Carta lo è, in questo inizio almeno, poi vedrò come andrà..
EliminaNon ne ho vista nessuna e non le vedrò, non sono il mio genere😉
RispondiEliminaEffettivamente...ma grazie d'esser passata ;)
EliminaDovrei forse dare una chance all Casa di Carta almeno le prime tre stagioni, vedremo...
EliminaTi direi le prime due...poi non so, devo ancora arrivarci..
EliminaOnestamente, ho trovato Loki la peggiore delle serie Marvel uscite finora. Un'imbarazzante snaturazione di un personaggio che è divento come Lupo de' Lupis. Mah.
RispondiEliminaQuanto a Squid Game, finalmente l'ho vista anche io e devo dire che, al netto di cose già straviste, mi è piaciuta parecchio; come dici tu, è difficile non empatizzare per i personaggi e in alcuni momenti ho pianto tutte le mie lacrime. Molto carina ma temo un seguito non all'altezza.
Ne ho viste poche per dire se peggiore o meno delle serie Marvel (mi mancano ancora tutte quelle di Netflix), per adesso gli ho concesso il beneficio del dubbio, si vedrà poi il da farsi..
EliminaLo temo anch'io, proprio perché questa prima stagione è perfetta così com'è, con i suoi pregi e difetti, vedremo..
Goditi queste prime stagioni della casa di carta <3
RispondiEliminaNon so ancora perché ma lo farò ;)
EliminaLoki saltato a piè pari, non riesco a capacitarmi che sia un personaggio che piaccia così tanto (sorvolando sulla profonda differenza col Loki originale dei fumetti Marvel). Delle serie Marvel io sto aspettando She-Hulk e sono curioso di vedere cosa ne faranno con Secret Invasion.
RispondiEliminaPiace perché è bello forse? L'attore intendo..
EliminaAnche. A parte il fatto che io non lo trovo affatto bello... E non lo dico perché maschio. Capirei per Chris Hemsworth, ma quel tizio palliduccio con quei capelli imbarazzanti sfugge alla mia comprensione del gusto femminile.
EliminaEffettivamente...e sfugge anche a me :D
EliminaDella Marvel, dopo Occhio di Falco, mi interessa solo Moon Knight (da fine marzo).
RispondiEliminaSquid Game l'ho scartato per via dei sottotitoli. E perché odio le mode.
La Casa di Carta, nonostante il successo, sei uno dei pochi che ne parla bene, tra chi conosco.
Quello di fantascienza penso potrebbe piacermi, non tanto per le macchine ma per come ne parli bene, soprattutto per l'anima nostalgica.
Lo strego mi attira ma in futuro, la prossima fantasy che inizio è Il Trono di Spade. Speriamo bene per la confusione di cui parli, dato che non ho in programma il videogioco o i libri...
The Falcon and the winter falcon sarà la prossima!
EliminaL'hanno doppiata, l'ho vista così, e al di là della moda merita la visione ;)
Ne parlo bene perché sono solo all'inizio, gli altri l'hanno già finita la Casa di carta..
Potrebbe sì, come potrebbero anche le altre.
Sono d'accordo con Squid Game, che nonostante non sia una grande rivelazione per quanto attiene temi e stilemi, comunque si lascia guardare con un certo interesse fino alla fine. Un po' meno su La Casa di Carta, ma forse perché sei ancora all'inizio e non hai ancora assistito all'esasperazione di certi difetti che già citi a partire dalla prima stagione. D'accordissimo anche su Tales From The Loop (anche se c'è qualche episodio che non mi ha convinto del tutto) e, soprattutto, su Fargo che anche nella sua forma seriale rimane un capolavoro.
RispondiEliminaIn verità ho già finito la seconda, e un po' li ha esasperati...e non capisco l'esigenza della terza...
EliminaFatemi capire, sono l'unica che non guardai quasi mai serie TV in questo universo? :-D
RispondiEliminaComunque Squid Game per me sarebbe la serie perfetta sicuramente, dato che mi piace parecchio il genere, però non ho ancora mai sentito la voglia di prendere il pc, accenderlo e collegarmi per vederne nemmeno 5 minuti :D Siamo messi bene xD
Non lo so se sei l'unica, ma sei una delle poche rimaste probabilmente, ormai certe serie come Squid Game tutti hanno visto...ed io vado pure in ritardo :D
EliminaCiao Pietro, sono d'accordo con te per quanto riguarda Loki, la serie che parte bene poi si accartoccia su se stessa, diventa verbosa e noiosa e il finale non convince affatto. Non so come potranno nella prossima stagione rimediare a un tale pastrocchio. Concordo anche su The Witcher, io che non conosco nè libri nè videogioco ho fatto molta fatica a seguire la cronologia degli eventi! Però alla fine mi sono divertita (la mia puntata preferita: quella della caccia all'uovo di drago) e Henry Cavill mi ha del tutto conquistata in questo ruolo. Non ti dico niente sulla seconda stagione, verrà il momento!
RispondiEliminaTi ringrazio, ma comunque verrà presto sì, la seconda stagione vedrò entro l'anno ;)
EliminaSulla prima che dire, che bastava qualche indicazione in più per confondere meno sulla cronologia della storia, ma il lavoro è fatto così bene che appunto non pesa.
Non lo so neanch'io, tuttavia dalle premesse la seconda di Loki parrebbe già interessante ;)
La prima parte de La casa di carta epica!
RispondiEliminaPeccato che poi perderà qualche colpo. E diciamo anche diversi...
Mi dispiacerà allora, ma purtroppo devo..
EliminaSu Squid Game condivido in pieno il giudizio che ne hai dato. Temo un po' per la seconda stagione, la mia paura è che si possa rovinare quanto di buono fatto finora.
RispondiEliminaIl rischio è alto, speriamo bene..
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