Come sempre ogni mese faccio un resoconto del mese, ma in questo freddo mese di Novembre è successo davvero poco e niente, soprattutto personalmente. Non certamente per il blog, che ha da poco superato i 600 post, ha ricevuto premi su premi, ricevuto attestati di stima (reciproca) e si appresta spero presto la soglia delle 100 mila visualizzazioni. Ma al di là di ciò nessuna novità, come nessuna grande sorpresa ad apprendere che sistematicamente film brutti o deludenti mi capita di vedere. Ed infatti anche questo mese parecchi film visti non hanno raggiunto le mie aspettative.
Cinquanta sfumature di nero (
Drammatico, USA, 2017): Ho essenzialmente visto questo film per rivedere "all'opera"
Dakota Johnson, che non sarà forse un gran bellezza, ma è dotata di un bel fisico e di una intrigante sensualità, non certo per la ridicola continuazione di un'assurda storia d'amore, che tutti ormai conoscono (anche se spero di no). Perché anche se questa volta la regia viene affidata ad un "regista" vero che ha perfino un curriculum (
James Foley) e nonostante un leggerissimo passo in avanti rispetto al primo solo perché quantomeno si approfondisce di più sul passato di Grey e c'è qualche avvenimento in più (e alcune scene erotiche sono leggermente migliori), il risultato non si discosta molto dalla prima bruttura di due anni prima. Anche perché il resto del film (comprendente incredibilmente nella colonna sonora di due tracce di
Danny Elfman), incentrato sul rapporto morboso di Grey verso Ana e sui dubbi di quest'ultima nei confronti di Grey (un deludente
Jamie Dornan), scorre troppo lentamente. Un po' poco anche per la sufficienza, senza dimenticare che davvero ridicola è la scena dell'incidente aereo e tante altre. Voto: 5 [
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L'estate addosso (
Drammatico, Italia, USA, 2016): Spesso ma non sempre quando si guarda il trailer di un film, si è portati a pensare che esso abbia lo scopo di fornire soltanto l'incipit, lo spunto, l'impronta, ma poi è necessaria la visione dell'intera pellicola per acquisire altri elementi. Non è il caso di questo film, la cui visione del trailer, equivale ad averlo già visto. Anche perché chi si aspetta a fine visione con un qualcosa in più, resterà a mani vuote, perché il film di
Gabriele Muccino è evanescente, come l'estate. Giacché il regista, dopo il solo piacevole
Padri e figlie, filma il suo "Notte prima degli esami" o milioni di altri titoli che parlano di adolescenza, turbamenti, cambiamenti. Né più, né meno che questo. Con la differenza che altri film dello stesso genere, hanno avuto altro tipo di consistenza. Gli amanti dei sacri cliché (originalità saltami addosso), saranno pienamente soddisfatti, perché
L'estate addosso li offre generosamente, adolescenti in vacanza, spiagge, mare, canzoni di
Jovanotti, turbe sessuali, idealismi e improvvisi (quanto improbabili) sentimentalismi sotto i tramonti. Mancano solo chitarra e falò. Il tutto, alla fine, per esprimere un concetto epocale, ci sono esperienze e ricordi che ti ricorderai per sempre. Ma soprattutto la pellicola, che vorrebbe essere trendy raccontando di una coppia omosessuale (ma risultando invece pretestuosa e irritante), non indaga nelle psicologie dei protagonisti (tutti alquanto "fastidiosi" e per niente carismatici), non offre una morale degna di tale nome, si trascina per scenette prevedibili (ed altre ridicole, vedi il battibecco in inglese) e altre banalità. Insomma, noioso, per niente intrigante e non coinvolgente. Voto: 5 [
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