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giovedì 28 novembre 2024

Listone del mese (Novembre 2024)

Giusto un giorno prima della classica programmazione di pubblicazione, che poi domani è il Black Friday e non sarebbe stato forse il caso di pubblicare, però avrei voluto anche qualche altro giorno in più, e quindi postare lunedì scorso, per prepararmi meglio al prossimo listone che prima di Natale uscirà (con tempo a sufficienza per vedere tutto quello che c'è ancora da vedere prima della "fine"), ma non ce l'ho fatta. Per cause di forza maggiore molto tempo ho perso in questo mese e molte cose ho dovuto rimandare, tanto che mi spiace ma quest'anno non ci sarà il post sulle letture annuali, a parte che la promessa (quella della collana oro di Repubblica) non ho ancora assorto, non ho letto nient'altro. Poco male, perché dicembre sarà comunque un mese "caldo", giacché oltre al listone (in parte Natalizio) ci saranno le classifiche finali, tutte concentrate negli ultimi giorni dell'anno. E quindi tanto c'è ancora da fare, ma con la giusta calma tutto si sistemerà e tutto sarà fatto, stay tuned.

Capitolo Musica: Non è stato facile trovare per questo mese, (almeno) sei canzoni che potessero soddisfare le mie orecchie, anche perché ultimamente poco di davvero originale, basti pensare che mi è capitato nell'ultimo periodo d'aver ascoltato 3-4 canzoni adattamenti di vecchie hit, roba che ormai così come ad Hollywood, non sanno che pesci pigliare per "vendere" di più, ma alla fine le ho trovate, e chi più chi meno sono riuscite nell'intento, ed anche "un'italiana" (finalmente) c'è riuscita.

Capitolo Games: Consuetudine per me, per la fine della mia annuale campagna gaming, selezionare per ultimi, avendo già preventivamente riservatogli più tempo, i titoli più longevi a disposizione dalle mie librerie di gioco. E' non è cambiato quest'iter anche quest'anno, peccato solo che giocare a quello più lungo non ho potuto e per una abbastanza "sciocca" e "incredibile" ragione. Per giocare a Dying Light infatti, videogioco survival horror in prima persona, necessario una tastiera intera, roba che, riservare 40 tasti per ogni singola determinata azione, è da pazzi. Doppia beffa poi, il fatto che non potevo usare la tastiera su schermo (che io uso per ragioni che dovreste già conoscere) per ovviare in parte a quella follia, cosicché non ho potuto fare altro che saltare la fila, passare ai successivi giochi, che non ho faticato a far "girare".

Capitolo Serie Tv: Cerco sempre di stare al passo dei tempi e delle uscite con le serie, non sempre riesco, anche perché c'è sempre qualcosa da recuperare, ma qualche volta, come per questo mese o come per il prossimo (anche se ci saranno due serie Natalizie di stagioni uscite lo scorso anno) imprescindibile esso diventa. E infatti eccomi alle prese con serie "di successo" dell'ultimo periodo, quelle più "chiacchierate" del momento. Ammetto che, speravo meglio, ma per adesso male non è andata.

Capitolo Cinema: Se nello scorso mese vi presentai alcuni film passati su Sky ma non più disponibili on demand, in questo mese non solo tutti i quindici film della sezione "standard" sono passati su Sky, ma sono tutti ancora disponibili on demand. Tutti tranne uno, Bottoms infatti, era fino a qualche giorno fa ancora disponibile nel catalogo di Prime Video, ma poiché scadeva il 19 e volevo assolutamente vederlo, l'ho inserito nella lista del mese ugualmente. Facendo alzare il numero di film visti in questo Novembre a quota 21, con gli altri 6 film facente parte della sezione "speciale", che vede protagonista il genere animazione. L'Angolo Vintage viene infatti "scavalcato" dalla prima parte (la seconda e la terza nel 2025) della retrospettiva animata intitolata "Anime Generation". Che non è una lista di film visti dal canale a pagamento di Prime Video, ma una lista di film visti su varie piattaforme che compongono la retrospettiva di cui prima, che appunto contiene sei film di produzione giapponese usciti a cavallo di generazioni, da questo il titolo che racchiude varie epoche in cui il cinema animato d'Oriente si è espresso. Di questi, Il ragazzo e l'airone e il primo film della trilogia di Mobile Suit Gundam disponibili alla visione su Netflix, Barefoot Gen 2 lo era su YouTube, ma ora non più, visibile come i restanti solo in "streaming". Il risultato? Soprattutto alla fine, positivo.


Alex Farolfi, Dj Aladyn feat. Ivy Marie: Gotta Make That Move - Un mix di voci e di sonorità interessanti, per una canzone semplicemente orecchiabile.
Giorgia: Niente di male - Ha debuttato come attrice senza peraltro eccellere, anzi, ma egli resta fortunatamente una cantante, una cantante sempre di livello.
Addison Rae: Diet Pepsi - Lei è giovanissima, americanissima e desiderosa di dimostrare il suo talento, e con questa canzone ci riesce.
Purple Disco Machine, The Magician: All My Life - Sembrano tutte uguali, ma qualcosa di speciale c'è sempre, come in questo caso.
Coldplay: All my Love - Riempiono gli Stadi, ma con questa canzone riempiono anche un po' il cuore.
Billie Eilish: Birds of a Feather - Discutibili alcuni suoi ultimi brani, ma non questo, un brano davvero bellissimo.


The Outer Worlds: Spacer's Choice Edition - Rilasciato nel 2019, il GDR sci-fi di Obsidian Entertainment e Private Division ha accolto (nel 2023) la sua edizione completa, ricevuta sorprendente in dono. Anche se comprende tutti i DLC, alcuni la considerano meno valida dell'originale in vari aspetti (forse per questo?). Non avendo testato la versione iniziale, non posso fare paragoni; tuttavia, i due DLC mi hanno impegnato profondamente, forse più del racconto principale, e ho trovato il gioco nel suo insieme piacevole, malgrado le imperfezioni tecniche che sarebbero dovute essere corrette. The Outer Worlds è un GDR conciso ma ambizioso, un RPG sfumato che offre ampia libertà di scelta, all'interno di un universo fresco e affascinante. Il suo essere un gioco a "budget medio" ne limita la perfezione, sia nei contenuti che nella finitura tecnica, e benché unisca elementi di Fallout e Mass Effect senza stravolgimenti, e nonostante alcune lacune grafiche e tecniche, vale la pena giocarlo. L'arte e una colonna sonora superba compensano questi difetti, rendendolo un classico RPG da esplorare con calma. Inizialmente può apparire lento e poco originale, ma avanzando si crea un legame con l'ambientazione, la caratterizzazione e le innovazioni che tentano di elevare il gameplay rispetto ad altri giochi. In conclusione, The Outer Worlds è un gioco gratificante e leale, che mi ha coinvolto per un trentina di ore tra missioni principali e secondarie. Mi ha intrattenuto parecchio e lo suggerisco agli appassionati del genere. Voto: 7,5

Earthlock: Festival of Magic - Dopo l'esperienza (felice ma faticosa) con Cris Tales, ho tentato un altro JRPG, Earthlock, che purtroppo non ha soddisfatto le aspettative. Nonostante alcuni aspetti positivi, il gioco è afflitto da problemi tecnici che ne limitano il godimento. Il sistema di combattimento di Earthlock: Festival of Magic è interessante, ma il gioco non costruisce un mondo abbastanza coinvolgente per meritare elogi. La narrazione, incentrata sul prevenire l'apocalisse, non brilla e l'interfaccia del gioco è poco attraente e funzionale. Anche se gli scontri sono divertenti, la mancanza di un elemento unificante rende i combattimenti poco più che un'aggiunta, incapaci di sostenere il gioco di Snowcastle Games. La parte tecnica, nonostante una direzione artistica accettabile, non riesce a distinguersi. Inoltre, rallentamenti inspiegabili peggiorano ulteriormente l'esperienza. In definitiva, Earthlock è un passabile JRPG che non raggiunge l'eccellenza. Un'opportunità parzialmente mancata. Voto: 5,5


[Disney Plus] A Murder at the End of the World (Miniserie) - Un gruppo di eminenti personalità, ognuna esperta nel proprio settore, si ritrova in un eccentrico hotel in Islanda, equipaggiato con tecnologie di punta. L'improvvisa morte di uno di loro innesca la rivelazione di molti segreti. Il thriller, che si ispira ai classici di Christie ma è arricchito dalle meraviglie dell'intelligenza artificiale, risulta avvincente e fluido, nonostante i frequenti flashback della protagonista interrompano il racconto. Tuttavia, il finale appare precipitoso e la rivelazione del colpevole non è tanto inaspettata quanto si desidererebbe, rendendo il racconto valido, ma non memorabile. Voto: 6,5

[Disney Plus] The Acolyte - La seguace (1a stagione) - La serie "The Acolyte", ambientata un secolo prima della trilogia originale di Star Wars, si presenta come un'indagine investigativa che attraversa vari pianeti e segue le vicende di due sorelle dal destino incrociato. Tuttavia, la narrazione si concentra su un Maestro pieno di rimorsi per un errore commesso e su un conflitto familiare che ne deriva, facendo sembrare la trama ripetitiva già dai primi episodi. Nonostante ciò, l'elemento di interesse è rappresentato dal villain e da un piccolo robot, che insieme conferiscono un minimo di valore a questa produzione (comunque tecnicamente impeccabile) altrimenti mediocre. Voto: 5

[Prime Video] Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere (2a stagione) - Chi scrive, pur avendo lasciato da parte l'attinenza ai testi originali già dalla prima fantastica stagione, aveva riconosciuto in essa un discreto fantasy, nonostante alcuni problemi. Ora, la seconda stagione de Gli Anelli del Potere ha fatto notevoli progressi. Con una narrazione più chiara e coerente, arricchita (ancora una volta) da momenti epici e scene magniloquenti, ha superato le lacune (alcune ma non tutte) della prima, grazie anche a personaggi ben sostenuti da elementi chiave. Tuttavia, le scene ambientate a Númenor sembrano datate, in contrasto con il resto del racconto e della messa in scena. Nonostante ciò, resta una stagione complessivamente appagante, che lascia l'attesa di come si svilupperà il seguito di questa avvincente saga. Voto: 7

[Netflix] Ripley (Miniserie) -  Un'esecuzione stilistica notevole caratterizza questa serie, che è buona ma non straordinaria. La qualità fotografica spicca. Potrei fermarmi qui, dato che oltre a uno stile impeccabile, la serie è godibile ma non tocca le vette di eccellenza che alcuni hanno proclamato. Gli attori non brillano sempre, più per i personaggi non particolarmente affascinanti che per la loro performance, e la trama talvolta risulta forzata e poco credibile, culminando in un finale sorprendentemente scontato. Nonostante ciò, la regia crea pathos e, in certi momenti, tensione. Notevoli sono i frequenti riferimenti culturali e sociali che dipingono un'Italia in bianco e nero. Voto: 6,5

[Netflix] Blue Eye Samurai (1a stagione) - Nel Giappone feudale del XVII secolo, la giovane Mizu, mascherata da uomo, cerca vendetta contro coloro che l'hanno emarginata. Questa serie Netflix (a metà strada tra l'iconico Ninja Scroll e la recente Shogun), che fonde elementi giapponesi con produzione canadese e americana, si distingue per la sua struttura narrativa e l'eccellente qualità tecnica, con sfondi e animazioni di primo livello. La sceneggiatura mescola con maestria vari temi, alternando stili narrativi e trattando con disinvoltura questioni come identità, bullismo ed emancipazione femminile. È veramente eccezionale. Un seguito impaziente attendo. Voto: 7,5

[Netflix] Il problema dei 3 corpi (1a stagione) - Da tempo, letteratura e cinema ci hanno fatto pensare che non siamo soli e che non siamo la specie dominante. Questa serie indaga l'idea con una nuova prospettiva: essi sono qui, ma celati. Per comprenderlo, occorre un approccio che fonda scienza e fantasia, balzi temporali essenziali e personaggi intriganti, anche se non sempre convincenti. All'inizio, può sembrare complesso da seguire. Che pericolo si cela? La stagione finisce aperta a un seguito. L'avventura è avvincente, ma non abbastanza da lasciarmi in trepidante attesa della continuazione. Non trovo che sia particolarmente originale, per ora sembra un miscuglio di elementi già visti, come il culto di Lost, da risolvere nella seconda stagione. Il mio giudizio è imparziale; se fosse personale, sarebbe inferiore. Voto: 6+


Aquaman e il regno perduto (Azione/Fantastico 2023) - Il secondo film di Aquaman non si discosta molto dal predecessore, anzi, potrebbe essere considerato un passo indietro. La trama appare riciclata, con il ritorno dei personaggi già noti, senza aggiungere elementi originali. Inoltre, sembra che il pubblico di riferimento sia più giovane. Nonostante la presenza carismatica di Jason Momoa e l'ottima interpretazione di Patrick Wilson, che riesce a dare maggior profondità al suo personaggio rispetto al primo film, il risultato finale è un mix di umorismo scontato ed effetti speciali facilmente dimenticabili, proprio come il film nel suo complesso. Voto: 5,5

Jeanne du Barry - La favorita del re (Romantico/Dramma 2023) - Il film in costume è ben curato nella scenografia, tuttavia non offre elementi di notevole interesse, né per quanto riguarda la ricostruzione storica romanzata né nelle interpretazioni degli attori: Johnny Depp appare rigido, mentre Maïwenn, che è anche la regista, sembra troppo "moderna" nell'aspetto e nei comportamenti per essere convincente nel suo ruolo. La trama è poco coinvolgente, con alcuni momenti quasi soporiferi. Nonostante la durata di due ore, il film non risulta completamente noioso, ma è piuttosto uno stereotipo vuoto, che privilegia la forma alla sostanza. Voto: 5

La chimera (Avventura/Commedia 2023) - Una pellicola imperfetta e rarefatta mantiene il suo fascino e originalità finché si attiene alla sua trama principale di chiaroveggenza e reperti etruschi, e alle sue ambientazioni collinari, con tempi e toni appropriati. Sfortunatamente, l'introduzione di vari elementi superflui, come il folklore esportabile, i Pasolinismi non essenziali, e i microcosmi femminili che oscillano tra il prevedibile e il banale, appesantiscono la narrazione. Nonostante alcune sequenze siano efficaci e i personaggi ben scelti, l'accumulo di idee e ambizioni narrative non riesce a concretizzarsi pienamente. Mediamente sopravalutato. Voto: 6

Lubo (Dramma 2023) - Il film è decisamente ambivalente. Non è semplice rimanere attaccati allo schermo a causa di ritmi e dialoghi prolungati, soprattutto nella prima parte che avviene di notte. L'abilità di Franz Rogowski, il tocco del regista (quel Giorgio Diritti artefice dell'altrettanto interessante ritratto di Volevo nascondermi) e la continua ricerca di luoghi significativi e di contesti storici sono elementi che bilanciano la lentezza intrinseca di ben 160 minuti, così come l'apertura e chiusura delle sottotrame a volte macchinosa, che lascia in sospeso alcune questioni e le ambiguità del protagonista e degli altri personaggi. Un giudizio sufficientemente positivo. Voto: 6

The Last Rifleman: Ritorno in Normandia (Guerra/Dramma 2023) - Un racconto rispettabile e strutturato segue un vedovo novantenne, veterano dello sbarco in Normandia, che fugge dalla casa di riposo per partecipare alla commemorazione. Alcune scene possono apparire forzate, come il facile attraversamento di una frontiera, ma l'interpretazione di Pierce Brosnan e momenti intensi, specialmente i duetti tra i due ex soldati "nemici", arricchiscono il film. Il finale, benché scontato e un po' artificiale (con applausi inclusi), conserva un ritmo costante e tocca il cuore. L'omaggio a Ennio Morricone è degno di nota, nonostante sia fuori luogo. Voto: 6+

Green Border (Dramma 2023) - Al confine tra Polonia e Bielorussia, un gruppo di persone affronta l'incertezza del proprio destino. Presentato in stile documentaristico, il film, nonostante l'uso non necessario del bianco e nero, esplora temi purtroppo molto attuali e offre momenti intensamente drammatici che coinvolgono individui in difficoltà, senza omettere la crudezza di certe realtà, come le guardie che deridono i rifugiati. La narrazione cattura fino all'amara conclusione, stimolando la riflessione. Pur con alcune parti che sembrano irreali e una certa tendenza alla didascalia (qualche momento retorico non manca), il film si rivela degno di nota. Voto: 6,5

Priscilla (Romantico/Dramma 2023) - Sofia Coppola, con un tocco retrò, narra la vita di coloro che hanno affiancato Elvis. La trama incentrata sulla giovane innamorata del re del rock'n'roll risulta essere marginale e poco coinvolgente, oscurata dalla figura di Elvis. Cailee Spaeny, seppur affascinante, non emerge nel suo ruolo, mentre Jacob Elordi interpreta un Elvis capriccioso e sentimentalmente generoso, ma già dipendente dalle pillole e immaturo. Il film, evitando di prendere una posizione decisa, risulta poco caratterizzato, non pienamente coinvolgente e tendente alla superficialità, nonostante una certa moderazione. Voto: 5,5

Hypnotic (Azione/Thriller 2023) - Certamente, il Robert Rodriguez dei tempi migliori era qualcosa di diverso (e Alita rimane indimenticabile), ma ciò che abbiamo qui è un film di fantascienza/thriller nella media degli ultimi anni. Con personaggi dotati di poteri mentali insoliti, simulazioni di realtà virtuale e continui colpi di scena che sovvertono le aspettative, arricchito da scene d'azione e una certa dose di violenza. Sebbene queste idee siano state già esplorate in modo più efficace altrove, il film rimane piacevole da guardare e a tratti è persino avvincente, almeno fino a quando non diventa troppo complesso e cervellotico, specialmente nel finale. Voto: 5,5

Cento domeniche (Commedia/Dramma 2023) - Antonio Albanese si impegna a dipingere un ritratto il più fedele possibile della realtà di molte persone ordinarie. Il film, che in diversi momenti tocca il cuore, soffre talvolta di pause e sottotrame superflue, specialmente quando l'evoluzione della trama e dei personaggi diventa prevedibile dopo solo pochi minuti. Tuttavia, non si può fare a meno di apprezzare la sua interpretazione e alcuni momenti autenticamente struggenti di un film oscuro e onesto, sebbene non privo di difetti. Giacché un po' ripetitivo e non proprio fluido, ma apprezzabile ed emozionante quanto basta. Menzione d'onore alla brava Giulia Lazzarini. Voto: 6+

Delta (Dramma/Thriller 2022) - È innegabile che i paesaggi nebbiosi del delta del Po costituiscano l'elemento distintivo del film, catturando l'attenzione con la loro suggestiva e persistente oscurità; però, la trama è carente. La narrazione si sviluppa da un inizio che sembra voler analizzare la società, per poi passare a una seconda parte che cade nel cliché dell'uomo in fuga, culminando in un film di vendetta, sebbene immerso in un'atmosfera autoriale di silenzi e espressioni sofferenti. L'ambiente di dramma e desolazione è ben rappresentato, e il cast recita con dedizione, tuttavia la trama è troppo semplice e fatica a mantenere l'interesse fino al finale esteso. Voto: 5,5

Come può uno scoglio (Commedia 2023) - Pio e Amedeo, in collaborazione con Gennaro Nunziante, offrono un film divertente, caratterizzato da una dinamica struttura on the road ideale per uno spettatore non troppo critico, consapevole di ciò che troverà. La sceneggiatura è meno articolata rispetto a quella del loro film precedente, presentando alcuni vuoti e discontinuità ingiustificate. Tuttavia, il duo si dimostra onesto nel creare un'opera modesta con intenti comici evidenti. Alcune scene sono più riuscite di altre, merito anche del solido supporto del cast secondario (gustoso il cameo del sempiterno Nicola Rignanese). Complessivamente, non è male. Voto: 5+

Riunione di famiglia - Non sposate le mie figlie 3 (Commedia 2021) - Claude e sua moglie stanno per celebrare il loro quarantesimo anniversario di matrimonio, e le loro figlie desiderano rendere omaggio a tale evento organizzando una festa che coinvolga tutte le famiglie dei loro coniugi. Questo darà vita a una varietà di episodi, spaziando dal comico al bizzarro. Nonostante le aspettative di un declino nel terzo capitolo (dopo il piccolo passo indietro del film precedente), la trama si rivela piuttosto buona e ricca di momenti esilaranti. Christian Clavier, come sempre, brilla nel suo ruolo, confermandosi un pilastro della serie. Una sorpresa piacevolmente divertente. Voto: 6

Diabolik - Chi sei? (Thriller 2023) - Purtroppo, il terzo capitolo della saga non soddisfa le aspettative. I Manetti Bros hanno realizzato un film che non raggiunge il livello del primo. Ginko all'attacco! era meno riuscito, e nonostante alcuni miglioramenti, la trama stenta a decollare, focalizzandosi troppo sul passato misterioso di Diabolik. L'aggiunta di una banda di rapinatori crea interesse, ma la narrazione soffre per una realizzazione tecnica che lascia a desiderare, con una colonna sonora invadente, interpretazioni deboli e una regia che inizialmente sembra forzata e non cattura l'essenza retrò degli anni '70. La saga avrebbe meritato una conclusione migliore. Voto: 5

May December (Romantico/Commedia 2023) - Il film esamina il giudizio su una storia d'amore controversa tra due persone di età diverse, scandalo di vent'anni fa, e i dettagli occulti della vicenda. La prima parte introduce i personaggi, sebbene con una certa lentezza, e la seconda parte accelera verso un thriller psicologico, con alcuni momenti di successo ma senza confini definiti. Nonostante le attrici talentuose e una regia di stile classico che evita il banale, il film di due ore rimane elusivo. In conclusione, si resta con l'impressione di un viaggio senza meta, senza eventi di rilievo (tutto sembra piatto), e la trama non va oltre una semplice introduzione. Voto: 5,5

Bottoms (Commedia 2023) - Un film moderno diretto da una donna, con un cast prevalentemente femminile, presenta una trama debole e poco interessante: due studentesse non convenzionali fondano un club di autodifesa insolito. La storia (strano mix tra Fight Club ed Animal House) procede in maniera prevedibile e superficiale, alternando dialoghi banali a scene notturne e flirt lesbici poco approfonditi. Le performance sono sovradimensionate e i personaggi si rivelano sgradevoli e poco carismatici. In definitiva, è un film che non eccelle nel suo genere e che può al massimo interessare il pubblico giovane, ma che difficilmente può coinvolgere gli adulti. Voto: 5,5


Il ragazzo e l'airone (Animazione/Fantastico/Avventura 2023) - Si prevedeva un capolavoro, e così è stato. Anche se non è il miglior lavoro di Hayao Miyazaki e non coinvolge quanto altri suoi film, la sua ultima opera rimane magnifica. Con colori brillanti, il film esplora toni cupi e momenti inquietanti. La perfezione tecnica abituale si riflette nelle musiche e nei disegni tradizionali, con un uso minimo della CGI, creando immagini degne di quadri. La poetica di Miyazaki si rinnova in questo film, che offre una nuova interpretazione delle tematiche a lui care. È raro che autori non originali sembrino sempre innovativi, ma Miyazaki è uno di questi. Nonostante un inizio lento, il film si rivela un trionfo di magia e immaginazione. Drammaticità e leggerezza si fondono con temi profondi come il lutto, l'ecologia e la guerra, in un mix equilibrato e appagante. Un'opera densa, articolata e matura. Malgrado un finale un po' precipitoso, lascia un'impressione positiva, celebrando la famiglia e l'amicizia. Voto: 8

Vampire Hunter D (Animazione/Horror/Sci-fi 1985) - Questo anime si distingue per la sua estetica raffinata, creando atmosfere horror avvincenti e una colonna sonora impeccabile. La trama è semplice: nel 12090, un vampiro antico si affeziona a una donna in fuga da un destino tenebroso, che chiede aiuto a un cacciatore di vampiri. Il protagonista, D, è carismatico, pur incarnando l'archetipo dell'eroe solitario e enigmatico. L'aspetto più affascinante è l'ibridazione di elementi futuristici, gotici e western. Le scene gore sono efficaci e i mostri indimenticabili. La mano parlante di D aggiunge un tocco di mistero, lasciando sperare in ulteriori sviluppi nei sequel. Il finale svela le origini dei poteri del cacciatore, risultando un po' scontato. Complessivamente, Vampire Hunter D è un anime godibile, nonostante alcuni segni del tempo. Voto: 6,5

Mobile Suit Gundam - The Movie I (Animazione/Sci-fi/Guerra 1981) - Un buon inizio. L'animazione, nonostante gli anni, rimane di qualità. È fondamentale riconoscere che la trilogia originale è una versione sintetizzata, che spiega il suo ritmo insolito. In pratica, sono episodi combinati, escludendo i "filler" e presentando animazioni migliorate. L'ho trovato abbastanza piacevole. La presenza di magnifici "matte painting" e una regia scenica accattivante tengono alta l'attenzione visiva. È libero dai cliché anime tipici che possono essere irritanti, un aspetto decisamente positivo. Credo però che la compressione abbia limitato lo sviluppo di alcuni personaggi secondari. Il ritmo è ponderato, ma non lo vedo come un difetto grave. Conclude con un finale non troppo definito. In definitiva, rappresenta un'introduzione ideale all'universo di Gundam. Voto: 6+

Lu e la città delle sirene (Animazione/Fantastico 2017) - In debito con "Ponyo sulla scogliera", il film di Masaaki Yuasa, che in seguito dirigerà Devilman: Crybaby e Ride Your Wave, risulta a volte troppo infantile e non sembra catturare completamente l'attenzione o l'interesse dell'adulto. Con una grafica retrò e poco entusiasmante, "Lu e la città delle sirene" oscilla tra momenti di calma piatta e improvvisi cambi di ritmo, con intermezzi musicali e scene che mancano di forte impatto visivo ed emotivo. La trama non brilla per originalità, né il messaggio sul superamento della paura della diversità e l'importanza dell'accettazione e dell'amicizia. Nonostante offra un finale realistico, il film non supera la soglia della prevedibilità e mediocrità, penalizzato da un ritmo incostante e una durata eccessiva, ma merita comunque una visione. Voto: 5,5

Barefoot Gen 2 (Animazione/Dramma/Guerra 1986) - Mentre il primo capitolo si focalizzava sugli eventi immediatamente prima e dopo l'esplosione della bomba atomica su Hiroshima, il secondo capitolo espande la prospettiva sulle conseguenze a lungo termine di tale evento. Gen rimane il fulcro della narrazione, ma il contesto di Hiroshima diventa più rilevante, evocando le opere del neorealismo. La lotta per la sopravvivenza e la ricostruzione del tessuto sociale straziato della città sono centrali. Il secondo capitolo condivide lo stesso spirito del primo, incarnato nella determinazione a resistere nonostante l'immensa tragedia. È un invito a essere resilienti come il grano che, nonostante il rigido inverno, germoglia forte e robusto. Un messaggio di speranza che si eleva al livello del suo predecessore. Voto: 7

The Sky Crawlers - I cavalieri del cielo (Animazione/Guerra/Sci-fi 2008) - Mamoru Oshii affronta in parte il tema della guerra in un contesto che si distacca dal genere cyberpunk. Sebbene la storia sia intrigante, la prima parte del film risulta appesantita da un'atmosfera di lentezza e apatia, rendendolo piacevole principalmente nelle scene di battaglie aeree, che purtroppo sono limitate. Le ambientazioni, evocative degli anni '40 e situate in un mondo alternativo, sono molto belle e distintive. La colonna sonora è incantevole e l'animazione, integrata con la CGI, è più che adeguata. I protagonisti, a momenti, evocano altre opere di Mamoru Oshii, come Ghost in the Shell e Innocence. Nonostante non sia un capolavoro, il finale inevitabile si dimostra all'altezza della narrazione, anche se non completamente soddisfacente. Voto: 6

13 commenti:

  1. Ciao Pietro, hai messo tanta carne sul fuoco, servirebbe un commento lunghissimo ... non temere cerco di essere il più breve possibile.
    D'accordo con te per "A Murder at the End of the World", dove è proprio il finale a far perdere almeno un voto, riguardo a "Il problema dei tre corpi" ammetto che i primi episodi mi hanno catturato ma proseguendo la visione la discesa è stata costante, le ottime premesse hanno lasciato il posto ad avvenimenti senza logica, come se non riuscissero a riallacciare i fili, il finale è aperto ma, come sostieni tu, non c'è alcun desiderio di proseguire.
    "Blue Eye Samurai" è di un altro livello, concordo con il voto che gli hai dato, cosi come concordo con il 5 a "The Acolyte", forse anche qualcosa di meno per il pessimo cast.
    I nostri punti di vista invece divergono totalmente su "Gli anelli del potere" ad essere magnanimo potrei concedere un 3 ma so penso che meriti molto meno.
    Torniamo ad essere d'accordo con "Il ragazzo e l'airone", forse non sarà la migliore opera di Myazaki ma penso che sia l più complessa, alla fine della visione rimaniamo perplessi ma quando rielaboriamo il tutto ci rendiamo conto che è qualcosa di grandioso.
    Post di ampio respiro, meriterebbe discussioni infinite ma forse è il caso che non vada oltre.
    Buona giornata.

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    1. Eh sì, purtroppo con questo nuovo sistema non è facile commentare :D
      Il finale più prevedibile possibile...e con "Il problema" è accaduto così anche per me.
      Guarda non capisco tutto questo accanimento, ho visto cose molto peggiori, preferisco comunque non approfondire...
      Per il resto è giusto così, buona giornata ;)

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  2. Concordo con Romualdo.. intanto standing ovation per i Coldplay che con All my love spaccano veramente, invece non posso venirti incontro su Ripley: vale la pena segnalare una serie tv solo per la fotografia (di Robert Elswit), un magnifico bianco e nero, l’arte dell’inquadratura ricercata, l’amore per i dettagli, la capacità di rappresentare luoghi e angoli fantastici d’Italia con una sensibilità tutta particolare? Decisamente sì. Viene voglia di continui rewind per non perdere neanche un frangente di luce a tracimare, di spigolo a dettare la via, di scala a precipitare, di minima statua a sorvegliare il viavai.
    Arrivi alla fine e sei solo goloso di nuove angolazioni, altri giochi di prospettive, di guardare attorno alla storia. Di guardare ancora. E di nuovo.
    E tutto questo che fa cinema. Ormai in questo mondo di spettacolo facilone e approssimativo, davvero raro. E quando accade un fenomeno che va esaltato.
    Un abbraccio Pietro!

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    1. Sulla questione musica abbastanza d'accordo, a quella domanda io invece risponderei "anche no"..

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    2. Capisco.. ma sono troppo goloso e malato di "fotografia" per non risultare decisamente di parte di fronte alla meraviglia pura.. ;)

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    3. Ma certo, è giusto così, solo che in campo televisivo/cinematografico il solo stile, la tecnica, non basta.

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  3. Mi spiace per Dying Light, uno dei migliori giochi della scorsa generazione. 40 tasti? Ma che cazzo di movimenti hanno messo che su console non ci sono? Salta, rampino, azione, corri, scivolata e non ne ricordo altri... 🤔 Magari intendi un tasto singolo per fare le combo, tipo corsa più scivolata? Peccato l'impossibilità di usare la tastiera, perché alla fine non è molto differente da DisHonored 2.

    The Outer Worlds mi è capitato più volte scontato da Unieuro ma non ero convinto. Avrei dovuto prenderlo a quanto leggo da te, non amo gli action RPG ma faccio delle eccezioni, proprio come per Mass Effect.

    Per film, serie e animazione non ti posso dire nulla, non ho visto una sola cosa. Prima o poi vedrò Aquaman 2 e Non Sposate le Mie Fiflie 3.

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    1. Le combo sì, anche quelle, due o tre tasti lontani chilometri...su console è diverso, anche perché non sono tanti i bottoni...
      Un miscuglio interessante, una specie di ME che se ti è piaciuto una chance merita ;)

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  4. Io adoro Giorgia, e per me può fare tutto quello che vuole, perché oltre ad un grande talento, ha una personalità ed una simpatia comuni a pochi.
    Quindi, lasciamola ballare, recitare, condurre e molto altro.
    Lunga vita a personaggi di spessore come lei, e non a novellini senza arte e né parte.

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    1. Beh sì, l'esperienza conta, ed è giusto che venga espressa in tutti modi.

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  5. Berefoot Gen opera davvero splendida...La conobbi da Daniele Kiral, non so se te lo ricordi.
    Le scene dell'esplosione della bomba atomica sono davvero terribili, sia in forma cartacea (manga) sia nell'anime.

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    1. Ricordo sì, almeno penso, comunque davvero terribile sì, soprattutto in video è terrificante.

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