lunedì 27 novembre 2023

I film del mese (Novembre 2023)

Forse avrei dovuto rimandare questo speciale cinematografico di Netflix, il secondo dell'anno, per lasciare spazio a pellicole più recenti (anche di altra distribuzione), ma erano e sono ancora così tanti i film, prodotti e/o distribuiti dalla piattaforma, da vedere (tra quelli segnalati in tutti questi anni), che impossibile era rinviare tutto ciò. E infatti mi ritrovo in quest'occasione a recensire diversi generi di film usciti negli ultimi 9 anni, tra l'altro anche anticipatamente rispetto alla normale programmazione, cosa già successa lo scorso mese, ma non perché a fine mese ci sarà qualche speciale di qualsiasi tipo, ma perché dicembre sarà un mese intenso, e in previsione di ciò, ho preferito prendermi più tempo per organizzarmi meglio, dato che posterò ben 5 post nell'arco di tre settimane e successivamente (dopo Natale ed entro il 31) pubblicherò le classifiche finali. A parte ciò, è stato un mese cinematografico abbastanza sorprendente, sia in positivo che in negativo.

Entergalactic (Animazione/Romantico 2022) - Si tratta di una storia d'amore come se ne vedono tante, ma nella sua normalità risulta essere un'opera davvero originale. I personaggi sono talmente ben caratterizzati che lo spettatore riesce facilmente ad immedesimarsi. Lo stile del disegno e delle animazioni è davvero clamoroso, super dinamico e con una colorazione delle tavole unica nel suo genere. La colonna sonora, anche se solo come promozione dell'album di Kid Cudi, è davvero perfetta per l'ambientazione e il doppiaggio italiano rende benissimo su ogni singolo personaggio. Con Entergalactic Netflix trova un prodotto sicuramente non avanguardistico (o perfetto), ma che poggia su solide basi e si dimostra capace di emozionare e far sognare, come ogni storia d'amore dovrebbe fare. Autobiografica però mai banale, ed allo stesso tempo tenera e appassionata. Un racconto che, sotto l'apparente leggerezza, mostra i rapporti interpersonali e fa riflettere sull'importanza di coltivare i sentimenti, soprattutto in questo particolare periodo storico, in cui la vita scorre frenetica e senza un attimo di sosta. Voto: 7+

Apostolo (Horror 2018) - Gareth Evans dopo aver riscritto le regole del cinema action asiatico con i due ottimi "The Raid" confeziona una pellicola piuttosto atipica, una sorta di thriller che strizza più di un occhio all'immortale "The Wicker Man" con la sua straniante comunità religiosa, per poi verso il finale trasformarsi in un delirante horror esoterico che non può non ricordare Lovecraft. L'inizio è davvero intrigante, ad un certo punto però il film vira verso il sovrannaturale, con qualche passaggio d'effetto ma anche qualche smagliatura nel racconto. Egli dirige sapientemente una sceneggiatura alquanto articolata e la fotografia esalta bene i suggestivi paesaggi. Tuttavia prima della conclusione finale sembra smarrirsi un po' e vengono inserite un paio di scene gore non si sa fino a che punto necessarie. L'eccessiva durata è il tallone d'Achille di questa pellicola che porta soprattutto nella parte centrale ad una caduta di tono. Accorciarlo di una ventina di minuti lo avrebbe reso indubbiamente più godibile e coinvolgente di quello che è. Nel complesso risulta un prodotto riuscito, ma certo non memorabile. Voto: 6
I Don't Feel at Home in This World Anymore (Dramma/Thriller 2017) - Opera con tutti i pregi e difetti del Sundance. I primi risiedono soprattutto nella prova convincente della coppia protagonista (bene Elijah WoodMelanie Lynskey sorprende in positivo, dopo tanti ruoli di secondo piano) e nella regia (ad opera dall'attore Macon Blair, alla sua prima prova dietro la mdp) che complessivamente mostra una buona predisposizione per le inquadrature, i secondi sono evidenti nel mescolamento di generi diversi tra loro (da commedia a drammatico a pulp) che generano nel complesso un'opera di non facile presa. La deriva pulp, se avulsa dal contesto e valutata tecnicamente, offre molte soddisfazioni, peccato che non fili bene con il resto. Un'opera particolare che una visione la merita. Voto: 6

The Pale Blue Eye - I delitti di West Point (Dramma/Thriller 2022) - Nel 1830 un brutale omicidio scuote la leggendaria accademia di West Point. Un astuto investigatore verrà affiancato nelle indagini da un giovane poeta di nome Poe. Tecnicamente molto curato, il nuovo film si Scott Cooper ci restituisce ancora (dopo Hostiles) un Christian Bale tormentato e intenso, magnetico protagonista di una vicenda che mescola in maniera intrigante intreccio giallo e aspetti esoterici in bilico tra credenza e superstizione. Qualche forzatura di trama non scalfisce un tutto sommato riuscito thriller di ambientazione storica. Sebbene lento, si fa seguire grazie a una narrazione chiara che mette i fatti uno dietro l'altro senza parentesi inutili (bella ambientazione innevata, con uno stile retrò che crea un'atmosfera ispirata). Il twist finale è disonesto (seppur sorprendente) ma affrontato con la giusta drammaticità. Merita senz'altro una visione. Voto: 6,5

Tyler Rake 2 (Azione/Thriller 2023) - Secondo (preventivabile) capitolo (targato Netflix) dedicato a Tyler Rake, mercenario ex SASR (sapevamo che non era morto). L'evasione dal carcere georgiano, Vienna ed il confronto finale presso la chiesetta. Queste sono le tre lunghe sequenze, specialmente la prima che compongono il film. Due ore di combattimenti fittissimi con qualche scena di raccordo giusto per giustificare che ci sono anche dei personaggi, che tuttavia servono a gran poco se non in funzione dell'azione stessa. L'evasione è molto bella, ben coreografata, anche se il momento in cui si sposta nel cortile ho avuto parecchi déjà-vù con The Raid 2. Certamente il grosso budget si vede, come si vede l'uso del green screen (gli elicotteri). Sembra la descrizione di un brutto film, ma non lo è perché il regista (Sam Hargrave, lo stesso del primo capitolo) sa fare il suo mestiere e se affermassi che mi ha annoiato mentirei in maniera spudorata. Voto: 6

Outside the Wire (Azione/Sci-fi 2021) - Un pilota di droni e un soldato androide collaborano sul fronte dell'Europa dell'Est per sventare una minaccia nucleare. Pellicola fanta-bellica ambientata nel 2036, è un prodotto realizzato all'insegna del puro intrattenimento. Al netto della buona resa tecnica, con ambientazione ed effetti speciali molto curati, si tratta di un film che non brilla per la caratterizzazione dei personaggi che appaiono stereotipati e senza sfumature, nel contesto di una sceneggiatura che abbonda in luoghi comuni (confusa nello sviluppo della trama), superficiale nell'affrontare le questioni connesse al grado di consapevolezza e auto-determinazione dell'intelligenza artificiale (tra gli attori Anthony Mackie). Vedibile ma scontato e poco interessante. Voto: 4,5
Ni no kuni (Animazione/Fantasy/Avventura 2019) - Parto dalla premessa che di "Ni no Kuni" non ho mai provato i giochi, e del titolo sapevo solo che ricalca lo stile Ghibli, cosa evidentissima anche per chi non lo sapesse. Mi sono approcciato al film sia per la curiosità data dallo stile sia perché la trama (seppur banale) mi sembrava carina, il classico film da vedere senza enormi aspettative, sostanzialmente. Nonostante la visione sia stata più che piacevole, devo ammettere che (a distanza di un paio di giorni e a mente più lucida) la pellicola non sia assolutamente niente di eccezionale. Atmosfere coinvolgenti, bella storia, anche se girata in modo un po' raffazzonato, con le regole per passare da un mondo all'altro che vengono sconfessate quando serve alla sceneggiatura ed i legami tra i personaggi dei due mondi che non sempre sono descritti in modo lineare. Ma nonostante gli evidenti difetti, non mi è dispiaciuto. Forse perché il proposito di affrontare qualche tematica interessante c'è ed è evidente, per quanto poi cali nel prosieguo della pellicola. Una pellicola a cui manca il plus per essere qualcosa di più. Voto: 6+

Granchio nero (Azione/Sci-fi 2022) - L'assenza di spiegazioni in merito conferisce al film (di fantascienza bellico ambientato in Svezia) un senso metafisico ma priva anche di un adeguato contesto i quesiti etici con cui i protagonisti dovranno fare i conti. Se la trama suscita qualche perplessità, convince invece la messa in scena grazie alla spettacolare fotografia dai toni gelidi e all'efficace colonna sonora. Non posso assegnargli la sufficienza piena per le cacchiate troppo evidenti sparse qua e là, ma gli posso riconoscere una certa atmosfera di genere che riesce a renderlo accessibile e mediamente interessante. La Noomi Rapace ormai sembra essere a proprio agio in ruoli di questo tipo, ritagliandosi uno spazio bello grande quando si tratta di pellicole action, il resto del cast fa il suo e la storia procede abbastanza speditamente verso la fine, seppur con alti e bassi e una certa prevedibilità di fondo. Rimane tuttavia una pellicola piuttosto godibile. Voto: 5,5

Project Power (Azione/Thriller 2020) - Se in One Piece erano i frutti del diavolo a dare i poteri ai personaggi, in questo Project Power sono delle pillole di provenienza animale. Il concetto è lo stesso ma cambia la formula. Fanta-action passabile ma non trascendentale, qualche difetto lo si nota facilmente, dotato di un ritmo discreto e un paio di protagonisti affidabili (per cui con due attori come Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt che sono sempre sul "pezzo", specie il secondo, c'è da rilevare la giovane Dominique Fishback che fa una bella figura), delle scene orchestrare discretamente (gli effetti rendono inoltre giustizia, dando una buona interpretazione dei poteri) e una trama lineare quanto basta per avere voglia di guardarlo fino alla fine. Uno spettacolo tutto sommato godibile per un film che con una sceneggiatura meno confusa sarebbe stato di livello più alto ma che nel complesso è vedibile se non si hanno aspettative troppo alte. Voto: 6
Linee parallele (Romantico/Dramma 2022) - Linee Parallele è una storia originale di Netflix e vanta una straordinaria performance di Lili Reinhart. È un film (diretto da Wanuri Kahiu) che può essere interpretato in molti modi ma ti insegna che i sogni si possono realizzare, soprattutto se sono segnati nel tuo destino. Linee parallele, in pieno stile Sliding Doors, mostra come un singolo momento possa cambiare per sempre la nostra vita. Lo fa narrando una storia che si biforca in due strade differenti che, però, non smettono mai di trovare punti di congiunzione verso un inevitabile lieto fine. Una commedia buonista e prevedibile (divisa tra commedia romantica e storia di formazione) capace di regalare un paio d'ore d'intrattenimento ma facilmente dimenticabile. Voto: 6

Nimona (Animazione/Avventura 2023) - Grafica mediocre, a me non è piaciuta, ma storia (di un cavaliere che rischia grosso a causa di un crimine non commesso e chiede aiuto a Nimona, un'adolescente mutaforma) davvero interessante, degna di considerazione. Nonostante il tema (principale) trattato non sia originalissimo (la paura del diverso) è comunque meritevole di attenzione, essendo sempre attuale e prodigo di riflessioni ed emozionalità di un certo peso. Non mancano i momenti divertenti (senza dubbio le trasformazioni in animali, sempre grottescamente colorati di rosa, dell'intrepida protagonista dalla dentatura vampiresca risultano di volta in volta simpatiche) così come non mancano quelli più intensi e drammatici, in un riuscito mix di emozioni e sensazioni varie e dettagliate, nonostante il politically correct che ormai sta condizionando il cinema di oggi. Non eccezionale, ma non male questo film d'animazione Netflix. Voto: 6

L'avvertimento (Dramma/Thriller 2018) - Interessante pellicola spagnola che mescola abilmente matematica e thriller giocando con disinvoltura su piani temporali ben distinti. Una forma più che accettabile quella adottata da Daniel Calparsoro, con sequenze dall'indubbio fascino e una direzione attoriale più che meritoria. Peccato che la sceneggiatura (sebbene supportata da idee vincenti, anche se non troppo originali) non sappia concludersi con un finale di livello, riservando allo spettatore un senso di delusione e di occasione mancata. Nel mentre, si apprezza la bravura di Raúl Arévalo, già ottimo interprete di altri film, tra questi La Isla minima. Nel complesso insomma, non è affatto male, non brutto e nemmeno noioso, ma i bei thriller sono altri. Voto: 5,5

Tutte le volte che ho scritto ti amo (Romantico/Commedia 2018) - Il tocco femminile alla regia (quello di Susan Johnson) si nota principalmente nel modo in cui viene sottolineata la sensibilità mista a timidezza della giovane protagonista, alla quale la sorella minore giocherà un tiro talmente brutto da coinvolgerla in una serie di simpatiche quanto imbarazzanti vicissitudini. Attori in parte (in primis la graziosa Lana Condor), trama dai risvolti abbastanza prevedibili che presenta qualche voluta esagerazione alla maniera americana (ma che ben rispecchia i turbamenti e i disagi dei teenager di oggi), ritmo sostenuto. Niente male. Una commedia giovane (con un'idea e delle dinamiche di base poco originali ma gradevolmente realizzata) che intrattiene senza incertezze e senza strafare. Voto: 6
A Sun (Dramma 2019) - A Taipei una serie di eventi tragici colpiscono un nucleo familiare. Dalla cinematografia taiwanese un'opera notevole che non lascia indifferente per il notevole impatto drammatico della storia ma contemporaneamente per il carattere sobrio della narrazione (curata nell'evoluzione dei vari personaggi). Gli eventi tragici che si susseguono vengono raccontati con raro senso della misura e in modo visivamente pregevole per la particolare eleganza delle inquadrature. Dall'inizio quasi in chiave horror all'epilogo illuminato da una timida luce di speranza, lo spettatore è coinvolto in un carosello di emozioni in cui trovano spazio, accanto al dramma e al dolore, parentesi oniriche e struggenti flashback (l'evento a metà del film è una scossa inaspettata ed imprevedibile). Una bella sorpresa, un film che gioca molto sulla bravura degli attori, riuscendoci in maniera ottimale. Un film che, con il respiro del grande romanzo classico e l'inquietudine del thriller moderno, dove ogni sottigliezza diventa gesto epico e ogni volto una mappa dell'animo umano, si staglia indelebile. Voto: 8

Creep (Horror 2014) - Lo spettatore più esperto, e forse anche quello che lo è meno, mangerà la foglia già dall'inizio. Eppure questo piccolo thriller (girato in stile found footage) riesce comunque a coinvolgere ed a creare suspense ed interesse nello spettatore per tutta la durata con alcuni momenti effettivamente inquietanti, nonostante non succeda poi chissà che cosa. Probabilmente il pregio maggiore del film sta nell'essere più realistico di altri film simili e per questo in grado di creare un'ansia più credibile. Molto bravo Mark Duplass e pure Patrick Brice in veste di regista/attore/sceneggiatore il quale si inventa continui cambi di direzione che tengono sulle spine lo spettatore. Fatto con due lire e tenuto su da poche, ma chiare, idee che funzionano abbastanza bene, però non perfettamente, difetti infatti non mancano (momenti morti inclusi). Finale, non così a sorpresa, che lascia spazio ad un sequel poi girato dallo stesso attore-regista. Voto: 6

Non aprite quella porta (Horror/Slasher 2022) - Ennesimo sequel del famigerato Non aprite quella porta, questa volta targato Netflix. Dunque il senso di questa operazione è molto simile a quello fatto da David Gordon Green per Halloween, solo che in questo caso ne manca lo spirito ed il regista David Blue Garcia che dirige per procura sotto i lumi di Fede Alvarez non aggiunge nulla. Profondamente ambientato in quel Texas rurale del film originale qui l'ambientazione è sempre texana ma piuttosto anonima ed incolore, contrariamente ad Halloween e lo stesso recupero del personaggio di Sally non è sufficiente. Ovviamente Leatherface la sua bella dose di massacri non la fa mancare ma è sempre la solita mattanza che si può vedere in un qualsiasi slasher, a parte il massacro sull'autobus, forse la scena migliore/peggiore del film. Un film che con un altro titolo avrebbe sicuramente fatto una figura migliore, così invece sia inutile che mediocre. Voto: 4

14 commenti:

  1. Irriguardoso, purtroppo, l'accostamento di Linee parallele a Sliding doors, un po' come spacciare telline per vongole.. ;)

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    1. Mamma quanto sei permaloso, peggio di me, l'accostamento vedilo come significato metaforico e non pensare al film ;)

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  2. L'unico che ho visto è stato quello con Christian Bale, dal titolo lunghissimo. Mi è piaciuto molto e non mi aspettavo il colpo di scena. Seguirò il tuo consiglio e guarderò A sun, credo sia nelle mie corde. Un abbraccio!

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    1. Sì lo è, e il film con Bale contento non sia piaciuto solo a me, e il colpo di scena, aspettato o meno, funziona alla grande ;)

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  3. Apostolo mi era davvero piaciuto, così come l'esordio di Blair - guarda i film che ha sceneggiato e interpretato per Saulnier.
    Trovato quasi immorale il finale del film con Bale, invece, ma lì è una fisima mia, riconosco :/

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    1. Sì, ne conosco e visti alcuni, e sono di buon livello come appunto questo ;)
      Immorale? In parte forse, ma forse è giusto anche così...

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  4. A noi Nimona è piaciuto tantissimo :D Complimenti per il numero di film che ti riesci a vedere, io sto mese quasi 0 (però diverse serie tv :D)

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  5. Con Project Power ho fatto il mio unico tentativo di "recensione rap": ma il film lo richiedeva! Grossa delusione invece il film di Ni No Kuni, perchè il videogioco, che consiglio a tutti, è splendido: disegni, storia, personaggi, meccanica di gioco... tutto meraviglioso, in puro stile Ghibli. Quante ore passate alla Play!

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    1. Ricordo, almeno credo, comunque PP non è affatto male, l'aspetto "fumettistico" molto interessante ;)
      Il film non riesce ad esprimere al meglio il suo lato poetico, ed è un peccato. Il gioco? Sono curioso, gli darò un'occhiata :)

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  6. Per Ni no kuni forse bisogna essere più affezionati al gioco per apprezzarlo. Io personalmente non ci ho giocato (o almeno, ci ho provato ma sono negata completamente in generale con i giochi e ho mollato subito) e anche io non ho visto qual qualcosa nel film che me lo ha fatto amare in modo particolare.

    Nimona è grazioso ma ho preferito la Graphic Novel da cui è tratto. :p

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    1. L'affetto conta, quindi chissà, comunque quel qualcosa c'è ma non viene espresso sufficientemente o degnamente...idem con Nimona.

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  7. Non sapevo ci fosse il cartone di Ni no Kuni. Lo metto subito in lista. Il videogioco te lo consiglio, anche se avrò completato un decimo (un giorno lo riprenderò o ricomincerò), detto da uno che non ama i GdR, ancora meno gli JRPG. Però lo vedo come un gioco da viaggio, per passare il tempo. A casa si ha la sensazione di buttare via il tempo. La tua sufficienza sul film mi basta!

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    1. Ci ho fatto un pensierino in effetti, ma con tutti i giochi (gratis) ancora da giocare difficile per me comprarne...

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