lunedì 30 giugno 2025

Listone del mese (Giugno 2025)

A parte il caldo, che neanche ha cominciato mi ha già stancato (e pensare che il peggio deve ancora venire), e a parte le due operazioni alle cataratte di mia madre (e per il momento va tutto bene), un mese abbastanza tranquillo. Un mese chiuso tra l'altro nei migliori dei modi, come succede ogni anno dopo aver festeggiato il mio onomastico. Però ieri nonostante tutto, è stato un giorno, anzi una domenica, come tante, ma con una Mousse in più. Oggi niente è cambiato, ma si va avanti come sempre.

Capitolo Musica: Dopo la scorpacciata piuttosto indigeribile di musica europea di quel di Maggio in quel di Basilea, soprattutto per quanto riguarda la "fastidiosa alle orecchie" canzone vincitrice, l'opinabile classifica finale e la qualità complessiva non affatto eccezionale, eccoci tornare ad ascoltare il resto del mondo, ma non solo. 

Capitolo Games: Più del film, deludente solo in parte, di Borderlands frustrante è stata l'impossibilità di non poter giocare alla series game della Telltale. L'avventura grafica Tales from the Borderlands infatti, non solo non permette la rimappatura, ma neanche l'uso del mouse al di fuori dei menu, rendendo impraticabile l'utilizzo di una tastiera su schermo, utile in questo caso (e non solo perché io la usi comunque frequentemente per scrivere) per ovviare all'assurdità di cui sopra. Davvero un peccato.

Capitolo Serie Tv: Oltre alle serie programmate del mese ho visto anche ben 5 serie anime OAV, che intercorrono tra il 1990 e 1997, in media dalle 2 alle 6 puntate e da 30 a 40 minuti ad episodio. Battle Angel Alita, che nonostante l'eccellente comparto tecnico, soffre per una narrazione troppo compressa che sacrifica profondità e messaggi. Il risultato è un'opera visivamente forte ma emotivamente e narrativamente incompleta. Night Warriors: Darkstalkers' Revenge, anime ispirato alla serie di videogiochi che pur compresso in soli quattro episodi e con personaggi appena accennati, riesce a sorprendere: trama frenetica ma chiara, combattimenti spettacolari e un design visivo eccezionale. Cyber City Oedo 808, anime d'azione pura, che offre ottime animazioni, atmosfere cupe e combattimenti intensi, ma lascia in sospeso l'evoluzione narrativa. Un'esperienza visiva potente, seppur incompleta. Gunsmith Cats (sottotitolato), un concentrato di azione anni '80 in stile anime: inseguimenti, sparatorie e jazz americano in una Chicago animata. Due protagoniste carismatiche e tanta adrenalina, perfetto per un intrattenimento veloce e divertente. Infine Golden Boy, una brillante commedia ecchi. Graffiante, piccante e sorprendentemente profondo, l'anime combina umorismo irriverente, un protagonista irresistibile e momenti di riflessione.

Capitolo Cinema: Dieci i film visti in questo mese da Sky, più precisamente on demand, mentre due sono quelli visti su Infinity Plus, Giurato numero 2 nella settimana tra il 23 e 29 maggio scorso e La stanza accanto in questa settimana che va dal 27 giugno al prossimo 3 luglio. E poi uno quello visto su TimVisionHatching, che tuttavia era disponibile fino al 31 maggio, ed uno infine su Prime Video, Boy Kills World, anch'essi scaduto, uscito dal catalogo il 26 giugno, pochi giorni fa. Per quanto riguarda invece i film (6 stavolta) dello speciale cinematografico di questo mese, incentrato nuovamente sull'animazione giapponese, ecco infatti la Parte 3 della rassegna "Anime Generation", sono quattro i film visti da piattaforme legali e due trovati in streaming su Internet. Dei primi, Dragon's Heaven disponibile su YouTube con i sottotitoli, Jujutsu kaisen 0 - Il film, The First Slam Dunk e Mobile Suit Gundam III: Incontro nello spazio disponibili su Netflix (quest'ultimo tuttavia lo è stato fino al 17 giugno).


Giorgio Poi: Les jeux sont faits - Non è uno sconosciuto, eppure è la prima volta che lo sento, e soprattutto che lo apprezzo.
NEIKED x Portugal. The Man: Glide - Gli Empire of the Sun fanno proseliti, influenza positiva per questo bel brano a più voci. 
Shaboozey, Myles Smith: Blink Twice - Conferma per il secondo, esordio promettente per il primo, insieme confezionano qualcosa di davvero buono.
JENNIE & Dua Lipa: Handlebars - Dopo Rosé ecco Jennie alla scalata del successo oltreoceano, e con Dua Lupa al fianco è ancora meglio, successo garantito.
HAIM: Relationships - Un gruppo musicale statunitense formato da tre sorelle, curiosità a parte, che ritmo e che verve questa canzone!
Miley Cyrus: End of the World - Non è mai costante, ma quando serve lei c'è sempre, e con nonchalance fa subito il botto.


Stasis: Bone Totem - Un'avventura grafica punta e clicca che mescola meccaniche tradizionali con un design moderno e coinvolgente. L'atmosfera sci-fi con sfumature horror, unita a riflessioni su etica e corporazioni, rende l'esperienza affascinante e stimolante. La localizzazione in italiano è un valore aggiunto, sebbene la grande quantità di testi possa risultare impegnativa. La narrazione è intensa, con un finale che lascia qualche interrogativo, ma l'ambientazione e i rompicapo bilanciati mantengono alta l'attenzione. Un indie di grande qualità, curato nella scrittura e nell'art design, capace di emozionare e far riflettere. Un titolo assolutamente consigliato per gli amanti del genere. Voto: 8

En Garde! - Un'esperienza breve ma coinvolgente, impreziosita da un comparto visivo affascinante e da un combattimento appagante. La trama, semplice e ironica, sorprende per la sua leggerezza e coerenza. Il gioco ruota attorno alla protagonista carismatica e alla spettacolarità dei duelli, con missioni lineari che offrono un buon livello di sfida. Qualche bug e una certa ripetitività nei nemici sono piccoli difetti che non ne compromettono il valore: En Garde! resta un titolo solido, curato e ricco di stile. Voto: 7

The Silent Age - Un'avventura grafica narrativa che sfrutta con intelligenza il salto temporale, rendendo gli enigmi semplici ma spesso brillanti e stimolanti. Nonostante i limiti di una piccola produzione, offre atmosfere suggestive e una grafica minimalista ispirata alla fantascienza anni '60-'70. Il protagonista, inizialmente anonimo, evolve in un eroe suo malgrado. La brevità del gioco e la gestione poco fluida dei dialoghi sono le principali criticità, con un finale che appare affrettato. Nonostante qualche limite, The Silent Age offre un'esperienza intrigante e coinvolgente, capace di intrattenere nel poco (pochissimo) tempo (bastano poche ore) a sua disposizione. Voto: 6+


[Sky] Lockerbie - Attentato sul volo Pan Am 103 (Miniserie) - La miniserie Lockerbie è un'importante occasione per ricordare la tragedia del 1988 (un aereo esplose in volo e si schiantò su una cittadina scozzese, causando 270 vittime), soprattutto rispetto al confronto con Ustica. La verità giudiziaria è arrivata rapidamente, con una condanna e una parziale ammissione da parte della Libia, ma la serie solleva dubbi su queste conclusioni. Tuttavia, la sceneggiatura di David Harrower appesantisce la narrazione con troppi dettagli, rendendo il ritmo a tratti pedante e limitando l'espressività di Colin Firth. Sebbene efficace nel trasmettere il dramma della vicenda, Lockerbie non riesce a mantenere la tensione narrativa necessaria e finisce per diluire i colpi di scena in una mole eccessiva di informazioni, senza raggiungere l'impatto di Chernobyl. Voto: 6,5

[Apple Tv] Scissione (2a stagione) - La seconda stagione non poteva replicare l'effetto novità della prima, ma alcuni sviluppi restano intriganti. Sebbene alcune sottotrame risultino riempitive, l'estremizzazione della scissione (che crea due individui opposti in un solo corpo) trova una chiara espressione nel finale. La Lumon assume i tratti di una neo-religione con miti propri, basata su sottomissione e sfruttamento. Dopo qualche impasse narrativa, il finale accelera, aprendo a nuovi scenari e lasciando interrogativi sospesi, pronti per essere ripresi in futuro. Il tono distopico richiama gli anni '70 e Philip K. Dick, enfatizzato dalla fotografia sgranata delle ultime scene. Voto: 7+

[Disney Plus] Atlanta (Serie Completa) - Una serie che scardina ogni schema: non ha un genere, non ha una trama fissa, eppure riesce a raccontare tantissimo. È una satira lucida e surreale della società americana, dove quattro ragazzi afroamericani attraversano l'assurdo e il quotidiano, tra ambizioni artistiche e spaesamenti esistenziali. Mescola comicità tagliente e momenti visionari, restando sempre imprevedibile: ogni episodio è un esperimento narrativo che mette al centro la ricerca d'identità, destruttura gli stereotipi e sfida il linguaggio televisivo tradizionale. Più che una serie, è un viaggio bizzarro nella mente dei suoi autori e nelle pieghe più grottesche della realtà. E, soprattutto, non si può spiegare: si può solo vivere. E in questo senso lascia un senso di spaesamento difficile da intendere, ma va bene così. Voto complessivo: 7,5

[Netflix] Una serie di sfortunati eventi (Serie Completa) - Una serie di imbarazzanti più che sfortunati eventi, eventi talmente ridicoli e forzati che il tasso di sospensione dell'incredulità è, anche per il target, fuori scala. Perché va bene che così dovrebbe essere visto il soggetto, ma si esagera in stupidaggini. Ma la pecca maggiore è la ripetitività di situazioni e svolte, in ben 12 occasioni (delle 3 stagioni) sembra di vedere sempre la stessa storia. Gli interventi di Lemony Snicket sono inutili e irritanti, interrompono la scena pedantemente. A furia di ascoltare il motto "non guardare", alla fine era davvero meglio non guardare. Peccato, l'atmosfera burtoniana e gli interpreti sono molto bravi, alcuni episodi sono pure piacevoli e leggeri, ma non posso dire che mi sia piaciuta nel complesso. E insomma era meglio il film. Voto complessivo: 5,5


[Infinity Plus] Giurato numero 2 (Dramma/Thriller 2024) - Clint Eastwood torna (dopo il deludente Cry Macho) con un dramma giudiziario potente, che esplora le crepe del sistema legale americano. La tensione è costante, ben costruita grazie a una regia sicura e interpretazioni solide. Il finale, apparentemente brusco, si rivela coerente e privo di compromessi, scelta che rafforza l'impatto dell'opera. Qualche elemento della sceneggiatura fa storcere il naso (in particolare la presenza forzata di un certo giurato e il tema razziale inserito in modo poco organico) ma il film resta avvincente e soprattutto riuscito,  capace di far riflettere e tenere incollati fino all'ultimo. Voto: 7

[Tim Vision] Hatching - La forma del male (Dramma/Horror 2022) - Interessante debutto per una giovane regista nordica, che unisce body horror e racconto di formazione in una storia intima e disturbante. La protagonista è oppressa da una madre ossessionata dall’apparenza, mentre la tensione cresce grazie a ottimi effetti pratici. Sebbene alcune situazioni risultino curiose e i personaggi maschili abbiano un ruolo marginale, il film sorprende per originalità, atmosfera e profondità emotiva. Voto: 6+

[Sky] Conclave (Dramma/Thriller 2024)Dopo Niente di nuovo sul fronte occidentale, Edward Berger cambia campo di battaglia e ci porta tra le mura del Vaticano, raccontando il conclave come una silenziosa guerra di potere. Il film affronta un tema delicato con rigore narrativo e tensione costante, grazie a dialoghi affilati, interpretazioni solide (Ralph Fiennes in particolare) e a una messa in scena che sfrutta con efficacia la maestosità della Reggia di Caserta. Qualche archetipo narrativo è prevedibile e il finale rischia di uscire dai binari, ma il tutto si regge su un ritmo misurato e una regia che cattura l'occhio e la mente. Voto: 6,5

[Sky] La memoria dell'assassino (Dramma/Thriller 2023) - Thriller-noir asciutto e privo di facili effetti, che predilige un tono intimo e riflessivo. La sceneggiatura coinvolge nel seguire la lenta discesa del protagonista nella demenza e il suo disperato piano per salvare il figlio. Michael Keaton, anche regista e produttore, suscita empatia per un personaggio moralmente ambiguo, ben sostenuto da un cast solido, anche se Al Pacino sorprende meno del previsto. Qualche lunghezza, ma il film lascia il segno. Voto: 6

[Sky] Non sono quello che sono (Dramma 2023) - Edoardo Leo abbandona la commedia (romantica di Lasciarsi un giorno a Roma) e si cimenta con una sfida audace: portare Otello nella periferia criminale romana. L'adattamento resta fedele al testo shakespeariano ma si rinnova nell'ambientazione, conferendo nuova forza ai temi dell'ossessione e del tradimento. Il rischio di scadere nel kitsch viene evitato grazie a un cast efficace, brillano Antonia Truppo e lo stesso Leo, nei panni di un Iago ambiguo e disturbante. Qualche lentezza e una certa teatralità affiorano qua e là, ma il film mantiene coerenza e intensità, offrendo una riflessione amara sull'estremismo dei sentimenti. Voto: 6

[Sky] Il tempo che ci vuole (Dramma 2024)Biopic in chiave fantastica sul legame tra Luigi Comencini e la figlia (la Francesca qui regista), che si concentra più sulla dimensione privata che sull'opera del regista. Il racconto segue la crescita dell'autrice, attraversando momenti dolorosi, e affianca il ritratto di un padre affettuoso ma severo. L'omaggio è sentito, ma anche eccessivamente autoreferenziale, lasciando poco spazio all'emozione condivisa. La parte finale, ispirata al muto, risulta suggestiva ma poco incisiva. Bella l'idea di ricreare il backstage de Le avventure di Pinocchio negli stessi luoghi originali. Un film elegante e intimo, che però rimane distante. Voto: 6

[Sky] Campo di battaglia (Dramma/Guerra 2024) - Gianni Amelio torna al film storico con rigore e misura, firmando un'opera ben costruita ma priva della tensione che conquista (non al pari esempio de Il signore delle formiche). Alessandro Borghi e Gabriel Montesi convincono nei rispettivi ruoli complessi, mentre l'introduzione della "spagnola" rallenta il ritmo e smorza l'impatto. L'uso marcato del dialetto appare più ideologico che funzionale. Interessante e curato, ma non travolgente. Voto: 5,5

[Sky] Il robot selvaggio (Animazione/Avventura 2024) - Il confronto con Wall-E è inevitabile, e Robot selvaggio non riesce a reggere il paragone, né sul piano dell'animazione né su quello dell'originalità, ma resta una fiaba ben costruita e dall'anima educativa. Il design del robot è poco memorabile, troppo vicino a figure viste in Star Wars o Big Hero 6, ma acquista personalità visiva man mano che si immerge nella natura. Meglio riuscita la dinamica di convivenza tra gli animali antropomorfi (classico omaggio al mondo Disney) che il troppo insistito tema della morte. Qualche sorriso, un tocco di commozione, ma senza vero incanto. Voto: 6,5

[Sky] Cattiverie a domicilio (Commedia/Thriller 2023) - Pur poggiando su uno script prevedibile e segnato da alcune ingenuità, il film riesce a distinguersi grazie a interpretazioni convincenti, che tengono viva l'attenzione anche nei passaggi meno ispirati. La regia indulge talvolta nella retorica, alcuni personaggi risultano tratteggiati con superficialità, ma l'humour inglese, il tocco drammatico e un giallo alla Christie ben dosato rendono il film piacevole e capace di far riflettere, senza ostacoli. Voto: 6

[Sky] Fuga in Normandia (Dramma/Guerra 2023)Michael Caine (all'ultima apparizione prima del ritiro) affronta la quarta età con eleganza in questa pellicola che esplora con tatto memorie, dolori e traumi di un veterano diretto in Normandia, settant'anni dopo lo sbarco. Il viaggio, forse fin troppo lineare, dà spazio a una riflessione toccante (talvolta retorica ma sincera) sul peso che la guerra lascia nel tempo. I duetti tra i protagonisti, tra amore e consuetudine, funzionano bene, sebbene il ritmo pacato e alcuni flashback superflui frenino il coinvolgimento. Nel complesso un film dignitoso e garbato, anche se meno incisivo rispetto al più vibrante The Last Rifleman. Voto: 6

[Sky] Cattivissimo me 4 (Animazione/Commedia 2024) - A oltre dieci anni dal debutto, la saga di Cattivissimo Me con Gru e i Minions mostra inevitabili segni di stanchezza creativa. La trama dice poco di nuovo, e il divertimento si regge sulle gag (non sempre riuscite) più che sulla narrazione. Il film però funziona con il suo target infantile: ritmo sostenuto, animazione curata e protagonisti sempre spassosi. La lunga premessa indebolisce l'avvio e le numerose citazioni cinematografiche, spesso forzate, rischiano di spezzare l'armonia, ma nel complesso il film diverte, anche grazie ai Minions in versione supereroi. Nulla di eclatante, ma resta all'altezza della saga. Voto: 6

[Sky] Better Man (Biografico/Musicale 2024) - Dopo The Greatest Showman, Michael Gracey torna al musical (più o meno) con Better Man, biopic frenetico e visionario su Robbie Williams. Il film racconta l'ascesa e l'emancipazione del cantante inglese, dal fenomeno Take That alla consacrazione come solista amatissimo nel Regno Unito. Originale l'idea di rappresentarlo come uno scimpanzé, simbolo del suo spirito irriverente e libero. Gracey firma un'opera di ritmo, cuore e CGI spettacolari, tra genio, crolli emotivi e risalite pop. Melodramma e lacrime non mancano, ma lo show scorre con energia e stile. Psichedelico, tenero e kitsch quanto basta. Voto: 7

[Prime Video] Boy Kills World (Azione/Commedia 2023) - Un ragazzo guidato dalla vendetta diventa una macchina di violenza per annientare chi ha distrutto la sua famiglia. La trama è semplice ma appesantita da personaggi e situazioni superflue, salvata solo da un twist finale ben orchestrato. Poco importa, però: il film vive di mazzate spettacolari, coreografie curate al millimetro e un Bill Skarsgård fisicamente impeccabile. L'influenza di The Raid è evidente, specialmente nell'ingresso di Yayan Ruhian che infiamma il duello finale. Violento, frenetico e fisico fino all'ultimo respiro. Da vedere per le botte da orbi. Il resto è solo rumore di fondo. Voto: 6

[Infinity Plus] La stanza accanto (Dramma 2024) - Una pellicola toccante per la forza dei temi e l'intensità delle protagoniste, ma appesantita da un eccesso di dialoghi che rischiano di spezzare il ritmo. Pedro Almodóvar (dopo il sommesso Madres paralelas) firma il suo primo film in lingua inglese con stile, ma non senza inciampi: musiche troppo insistenti e una costruzione talvolta forzata. Eleganti le ambientazioni, forte il contrasto emotivo tra le nevrosi di Martha e la dolcezza (forse eccessiva) di Ingrid. Un film sobrio nella forma, drammatico nei contenuti, che colpisce pur con qualche passaggio a vuoto, su tutti, la parentesi con l'ambientalista di John Turturro. Voto: 6


Dragon's Heaven (Animazione/Sci-fi 1988) - Un OAV dalla durata approssimativa di 30 minuti visivamente unico, con uno stile che richiama Moebius e la scuola francese. La trama, piuttosto semplice e scontata nei suoi esiti, segue un robot risvegliato dopo mille anni che unisce le forze con una ragazza per combattere una guerra ancora in corso. Le animazioni sono scarse, ma compensate da una grafica ricercata e da un affascinante mecha design. Curiosa l'introduzione live action con modellini a grandezza naturale, seguita da un breve e interessante (seppur sprovvisto di traduzione dal giapponese) making of. Una strana gemma anni '80 per veri cultori del genere. Voto: 6

Roujin Z (Animazione/Sci-fi 1991) - Un anime visivamente curato che affronta con delicatezza il tema dell'anzianità e dell'incapacità umana di gestirla. La trama alterna momenti profondi a passaggi più semplici pensati per un pubblico giovane, ma il messaggio resta forte: nessuna macchina può davvero comprendere i sentimenti umani. Il finale funziona, anche se un epilogo comico stona leggermente. Un'opera con qualche difetto, ma che merita di essere riscoperta per la forza del suo tema. Voto: 6+

Patlabor: The Movie (Animazione/Sci-fi/Azione 1989) - Una trasposizione cinematografica (la prima) solida dell'omonima serie, resa accessibile da Mamoru Oshii grazie al suo stile elegante. Pur essendo pensato per i fan, il film riesce a coinvolgere anche nuovi spettatori grazie a un racconto dalle tinte thriller, meno incentrato sull'azione e più sull'introspezione. La sceneggiatura non brilla, ma la regia e la qualità delle animazioni elevano l'opera. I personaggi, pur delineati con semplicità, risultano gradevoli grazie all'umorismo e a un tono leggero che bilancia il tutto. Un prodotto riuscito, magari non indimenticabile, ma senz'altro meritevole d'attenzione. Voto: 6+

Jujutsu kaisen 0 - Il film (Animazione/Azione/Fantastico 2021)Anche senza conoscere il manga originale, il film riesce a coinvolgere grazie a un buon ritmo, scene action-gore ben calibrate e un'atmosfera tra fantasy e azione. Il protagonista, pur interessante, è poco valorizzato, e la trama (lineare e prevedibile) non sfrutta appieno il suo potenziale, risultando priva di un vero sviluppo centrale. Ciononostante, il film, prequel della serie anime (che narra le vicende di giovani con poteri e stregoni), scorre con leggerezza e viene arricchito da spunti ironici e melodrammatici. Un'opera che intrattiene senza sforzi, capace di incuriosire e invogliare a proseguire con la serie. Voto: 6,5

The First Slam Dunk (Animazione/Sportivo 2022) - Il film, tratto da un manga, ricorda per struttura il classico Prendi il mondo e vai: un giovane decide di portare avanti il sogno sportivo del fratello scomparso. Funziona soprattutto grazie alle dinamiche agonistiche, ben costruite e spettacolari, e a un design fumettistico efficace, anche se penalizzato da un'animazione talvolta incerta. I flashback aggiungono intensità, ma la narrazione tende a dilungarsi, rischiando di perdere il ritmo. Pur con qualche sbavatura, il racconto dell'underdog che riesce contro ogni previsione conserva il suo fascino. Nulla di innovativo, ma un film coinvolgente e valido sul piano emotivo. Voto: 6,5

Mobile Suit Gundam III: Incontro nello spazio (Animazione/Sci-fi/Azione 1982) - Terzo capitolo e punto più alto della trilogia, si distingue nettamente per ambizione e qualità. A differenza dei primi due film, che si limitavano a condensare la serie originale, questa pellicola rielabora l'ultima parte della storia con nuova forza espressiva, offrendo una conclusione epica e appagante. La regia dosa sapientemente l'alternanza tra sequenze d'azione spettacolari e momenti più introspettivi, regalando profondità ai personaggi e al conflitto centrale tra Amuro e Char. Il ritmo è solido e ben calibrato, e la tensione emotiva cresce fino a un finale memorabile. Un'opera che riesce a chiudere il cerchio con eleganza, lasciando un forte impatto sia sul piano visivo che narrativo. Una conclusione degna, che eleva l'intera trilogia. Voto: 7

sabato 31 maggio 2025

Listone del mese (Maggio 2025)

Tutto sommato non è stato male quest'ultimo mese, un mese meteorologicamente ed ancora per fortuna mite, si spera in questo senso che l'estate prossima in arrivo non sia così atroce come quella dello scorso anno. In ogni caso, e nonostante gli alti e bassi, abbastanza soddisfatto da questo periodo di "rinascita" qual è Maggio.

Capitolo Musica: Maggio è il mese dell'Eurovision Song Contest, e quindi eccomi anche quest'anno a dire la mia, seppur per il solo riguardanti le migliori canzoni. E a parte che ancora non capisco i criteri della manifestazione, non a caso il vincitore non c'è (troppi decibel per me), trovate QUI tutte le suddette e rispettivi cantanti.

Capitolo Games: L'ho disinstallato e reinstallato, ho trastullato con i file del gioco ed alla fine sono riuscito a far "girare" QUBE 2 nella maniera più efficace possibile. Infatti sono riuscito ad entrare nel menù, cambiare i comandi e settare le impostazioni, riuscendo così a giocare senza troppe difficoltà, se non per quelle legate al gioco stesso.

Capitolo Serie Tv: Oltre alle serie programmate del mese ho visto anche due serie anime, ovvero Paranoia Agent, penultima opera prima del capolavoro Paprika del compianto regista Satoshi Kon, e Aeon Flux, creata dal coreano Peter Chung, prodotta e trasmessa su MTV, in Italia nel 1998. La prima, un'opera attualissima e in anticipo sui tempi, capace di riflettere sulle paure della società, visivamente impeccabile e narrativamente complessa, forse troppo criptica inutilmente o ripetitiva in alcuni frangenti, ma indubbiamente notevole. La seconda, un'opera che definire bizzarra è dir poco, distorta e strana da morire, le prime due mini stagioni illogiche e stravaganti, la terza stagione (la più corposa e più significativa) finalmente più coerente ma fin troppo delirante. Nel complesso interessante ma bislacca, nonché visivamente troppo basica.

Capitolo Cinema: Manca un mese e poco più all'annuale "Notte Horror" blogosferica, e potrei perciò definire lo speciale cinematografico che accompagna il resto dei film mensili (titolato non per caso "Notti Horror"), un piccolo antipasto. Ho infatti visto quattro film, tra quelli che più mi attiravano (e per un motivo o per un altro), passati nelle diverse e scorse edizioni della rassegna. Quattro pellicole che si trovano, a parte Cabal, fino a poco tempo fa visibile gratuitamente su Youtube, nel catalogo Prime Video. Ma anche tutti gli altri film della sezione Cinema di questo mese disponibili lì alla visione, a parte Thanksgiving, uscito dalla piattaforma streaming di Amazon il 15 del mese. 


A parte Lucio Corsi, per l'Italia con Volevo essere un duro, che vista la classifica finale meritava di più, forse persino la vittoria, e Gabry Ponte, per San Marino con Tutta l'Italia, immeritatamente ultimo della finale, ecco le altre mie preferite canzoni dell'edizione 2025.

Mamagama: Run With U - Dall'Azerbaijan un brano pop anni '80 dal sapore nostalgico efficace.
Louane: Maman - Dalla Francia una canzone capace semplicemente d'emozionare.
Yuval Raphael: New Day Will Rise - Dall'Israele un brano carico di speranza su un futuro migliore.
Claude: C'est La Vie - Dall'Olanda un brano brillantemente dinamico, sonoramente orecchiabile.
Klemen: How Much Time Do We Have Left - Dalla Slovenia una bellissima canzone, inspiegabilmente snobbata.


Q.U.B.E. 2Q.U.B.E. è stato un puzzle game intrigante e originale, seppur con chiari richiami all'atmosfera di Portal. Il suo sequel, Q.U.B.E. 2, riesce a elevare l'esperienza sotto quasi ogni aspetto: più variegato visivamente, con una trama più articolata, un gameplay più ricco e una grafica notevolmente migliorata. Sebbene la narrazione, pur arricchita e accompagnata da sottotitoli in italiano, non riesca a esprimere tutto il suo potenziale, il lato enigmistico è invece una vera delizia. Il gioco offre una serie continua di rompicapi creativi, ben congegnati e stimolanti, capaci di dare grande soddisfazione quando vengono risolti. Non si raggiungono le vette di Portal, ma alcuni enigmi sanno mettere alla prova. Non sarà un'esperienza indimenticabile, ma è innegabile il merito nell'aver creato un titolo curato e apprezzabile sotto molti punti di vista. Voto: 7

The Gunk - Un gioco che punta tutto sulla semplicità: facile da comprendere, immediato da giocare e altrettanto intuitivo da descrivere. Si muove su un equilibrio sottile tra il godibile e il dimenticabile. La sua accessibilità, garantita da meccaniche essenziali, lo rende fruibile da chiunque, ma al tempo stesso ne limita l'originalità e l'ambizione. La breve durata gioca a suo favore, evitando la ripetitività, mentre l'ambientazione e l'accento sull'esplorazione gli donano una certa personalità. Non è un'esperienza rivoluzionaria, ma riesce comunque a far emergere una propria idea di gioco. Gradevole e semplice (completabile in 8 ore), da il meglio di sé soprattutto nel finale. Voto: 6,5


[Sky] M. Il figlio del secolo (Miniserie) - Il brillante regista britannico Joe Wright (vedasi Cyrano) rivoluziona il genere storico con una serie innovativa, mescolando narrazione e linguaggio moderni. La regia impeccabile intreccia musica elettronica e avvenimenti cruciali, come l'ascesa di Mussolini, creando un ritratto cupo e incisivo della nostra cultura. Luca Marinelli brilla nel ruolo del Duce, e i momenti surreali, uniti alla rottura della quarta parete, offrono grande impatto. Sebbene la serie alterni momenti eccellenti ad altri meno riusciti, mantiene un'alta qualità generale. Con il giusto sviluppo, potrebbe aprire nuovi orizzonti al racconto storico televisivo. Voto: 7,5

[Prime Video] The Expanse (6a stagione) - La stagione finale si conferma all'altezza delle precedenti, con un epilogo coerente e coinvolgente. Tutti i fili narrativi si intrecciano nello scontro decisivo, dove l'azione è intensa ma non sacrifica la profondità dei personaggi, che continuano a evolversi con sfumature intriganti. La linea tra buoni e cattivi rimane sottile, evitando schemi semplicistici e offrendo una visione più complessa delle fazioni in gioco. Il finale, pur essendo compiuto, offre possibilità di sviluppo futuro, in particolare grazie alle introduzioni di ogni episodio. Un film potrebbe rappresentare un'occasione ideale per ampliare il suo universo. Vedremo. Voto: 7

[Netflix] Warrior Nun (Serie Completa) - Parte con un'idea intrigante: suore guerriere che diventano cacciatrici di demoni grazie a un'aureola mistica, un mix tra John Wick e Xena. L'aspettativa di una serie d'azione intensa svanisce però rapidamente. La prima stagione ha del potenziale ma si perde nei drammi adolescenziali della protagonista, togliendo spazio all'action e al fantasy. Nonostante ciò, riesce comunque a intrattenere. La seconda invece, è un disastro: sceneggiatura debole, romance forzate e morti fuori scena affossano la trama. L'idea iniziale si disperde in una narrazione diluita e priva di un finale soddisfacente, lasciando un retrogusto amaro. Voto complessivo: 5,5

[Prime Video] Hanna (Serie Completa) - La serie Hanna, adattamento televisivo del film di Joe Wright, abbandona l'atmosfera fiabesca per enfatizzare la componente spionistica. Grazie a un cast solido, con Esme Creed-Miles eccellente nel ruolo della protagonista, la serie bilancia azione e teen drama, approfondendo la crescita psicologica di Hanna. La seconda stagione risulta meno coinvolgente rispetto alla prima, con un ritmo meno incisivo, ma mantiene una buona caratterizzazione dei personaggi e ottime scene d'azione. La terza stagione conclude il percorso della protagonista con maturità, offrendo una chiusura malinconica ma coerente. Con tre stagioni e ventidue episodi, Hanna è un prodotto valido per chi ama spionaggio e azione, a patto di accettare la componente teen drama, comunque ben integrata nel racconto. Voto complessivo: 6,5


Bad Boys: Ride or Die (Azione/Commedia 2024) - Pur mostrando qualche segno di usura, la coppia dei "Bad Boys" riesce ancora a intrattenere, infondendo energia a un quarto capitolo che, seppur privo di originalità, mantiene il suo stile esagerato. L'azione frenetica e le esplosioni spettacolari non mancano, anche senza Michael Bay alla regia. Ci sono invece e ancora gli stessi del terzo film, che compitino svolgono. Nonostante i soliti difetti, mi sono divertito: rispetto al capitolo precedente, le sequenze action e la comicità migliorano leggermente. Peccato per la scena nel night club, dove si supera il limite del buon gusto. Nel complesso, un film godibile. Voto: 6-

My Best Friend's Exorcism (Horror/Commedia 2022) - L'amicizia, spesso sottovalutata, si rivela la chiave per affrontare il male. Il film di Damon Thomas richiama i classici teen horror degli anni '80, riprendendone musiche, look e tematiche giovanili legate a peso e sesso. Se il rito finale non incute timore, l'associazione tra droga e possessione ha un impatto notevole, mantenendo il racconto fluido e senza intoppi. Nel complesso, intrattiene senza annoiare, ma non lascia un'impronta indelebile. Voto: 5,5

Un mondo a parte (Commedia/Dramma 2024) - Riccardo Milani e Antonio Albanese tornano a collaborare dopo Grazie Ragazzi con una commedia che esplora il confronto con una realtà diversa e la rinascita. Albanese, come sempre, eccelle in questi ruoli, e se alcuni momenti ricordano dinamiche già viste in altri suoi film, il tutto risulta ben equilibrato tra leggerezza e riflessione. Virginia Raffaele si dimostra un'ottima spalla, capace di destreggiarsi tra comicità e dramma, mentre il cast locale aggiunge autenticità e colore. Alcuni passaggi risultano un po' forzati, come il tentato suicidio e la relazione romantica, ma nel complesso il film convince e lascia il segno. Voto: 6,5

Tutti tranne te (Romantico/Commedia 2023) - Un tentativo poco riuscito di riportare in auge la commedia romantica da parte di un regista che in passato ha saputo farla bene, come dimostra Easy Girl. Tutti tranne te inciampa in cliché superati, cercando di mascherare una sceneggiatura datata con splendide ambientazioni australiane e due protagonisti affascinanti ma privi di carisma. A salvare il film dal disastro sono la verve dei comprimari e l'abilità del regista, che garantisce un buon ritmo. Voto: 5,5

The Covenant (Guerra/Dramma 2023) - Guy Ritchie abbraccia un approccio diverso all'azione (diversamente da Il ministero della guerra sporca), raccontando una storia di amicizia e coraggio ambientata nell'Afghanistan odierno. Il film si distingue per un inizio coinvolgente e, nel complesso, risulta riuscito, pur con alcune esagerazioni narrative, soprattutto nella parte centrale. Punti di forza sono il rapporto tra i protagonisti, interpretati con grande efficacia, l'ambientazione ben costruita e le sequenze d'azione curate nei dettagli. Il tutto accompagnato da una colonna sonora incisiva che amplifica l'intensità delle scene. Un buon film, seppur privo di vera originalità. Voto: 6+

Daisuke Jigen (Azione/Thriller 2023) - Jigen Daisuke si ritrova invischiato in un intrigo al suo ritorno in patria. Meglio non cercare somiglianze con il celebre pistolero di Lupin, per evitare confronti impietosi. Questo action, senza troppe pretese, mescola gore, avventura, dramma e un umorismo giapponese un po' sopra le righe. Il ritmo è sostenuto e la fotografia, dal taglio fumettistico, aggiunge fascino visivo. Un film da vedere più per curiosità che per aspettative reali. Voto: 5+

Thanksgiving (Horror/Thriller 2023) - Eli Roth firma uno slasher classico con Thanksgiving, senza ambizioni metacinematografiche alla Scream, ma solido nella sua linearità. La tragedia iniziale innesca la vicenda, con un villain carismatico e un gruppo di teenager nel mirino. Ben diretto e fotografato, offre alcune morti particolarmente "creative". Non cerca la denuncia sociale, salvo un accenno ai parossismi del Black Friday. Qualche forzatura nella trama c'è, ma il finale incisivo chiude tutto con efficacia. Voto: 6

Long Distance - Senza Ossigeno (Sci-fi 2024) - Un atterraggio forzato su un pianeta ostile costringe il protagonista a confrontarsi con creature minacciose. Interessante il dialogo con l'IA, mentre le interazioni tra i sopravvissuti risultano meno riuscite. Tecnicamente di buona fattura, supportato da un efficace cast. Nonostante una parte centrale poco incisiva, il buon ritmo mantiene vivo l'interesse, compensando scelte prevedibili. Il finale, pur senza grandi sorprese, chiude dignitosamente la vicenda. Voto: 6

The Lie - La bugia (Dramma/Thriller 2018) - Un bosco innevato, un ponte sul fiume, una spinta fatale: da qui prende il via un intricato thriller drammatico in cui due genitori disperati costruiscono un labirinto di bugie per proteggere la figlia. Le incongruenze si moltiplicano, generando nuovi problemi e altre menzogne, fino al drammatico evento pre-finale e a un twist conclusivo sorprendente. Difficilmente prevedibile, o forse sì, comunque efficace, il sipario cala al momento giusto. Il ritmo è cadenzato, la fotografia discreta e la sceneggiatura solida, valorizzata dalle convincenti interpretazioni del cast. Un film che tiene alta la tensione, senza rinunciare alla profondità emotiva. Voto: 6

Late Night with the Devil (Horror/Thriller 2023) - Un mockumentary che cattura l'estetica anni '70 con una ricostruzione scenografica impeccabile. La tensione cresce bene nella fase preparatoria, per poi perdere mordente quando la direzione diventa prevedibile. Il finale, tra delirio e sogno, risulta coerente con il tono generale. Effetti vintage riusciti, ritmo discreto e una sottile ironia che accompagna il tutto. Cast perfettamente in parte. Un lavoro gradevole e sorprendente, da non sottovalutare. Voto: 6,5

Civil War (Azione/Dramma 2024) - Un film dal taglio quasi documentaristico che conferma il talento di Alex Garland, ma evidenzia una fragilità nella scrittura. Visivamente potente, traduce in immagini una realtà inquietante e plausibile, supportata da una colonna sonora di grande impatto. Tuttavia, la sceneggiatura resta abbozzata, e l’evoluzione del rapporto tra le protagoniste, soprattutto nel finale, lascia qualche perplessità. Un buon film, ma meno coinvolgente di quanto sperato. Voto: 6+

Venom: The Last Dance (Azione/Sci-fi 2024) - Spesso, al terzo capitolo, le saghe mostrano segni di cedimento, ma questa pellicola (scritta, diretta e co-prodotta da Kelly Marcel, al suo debutto alla regia) riesce a mantenere vivacità e coinvolgimento, anche per chi non ama il genere. I difetti tipici delle produzioni hollywoodiane non mancano: trama prevedibile da metà film in poi, qualche forzatura e un pizzico di sentimentalismo. Tuttavia, il risultato complessivo è positivo, grazie anche a Tom Hardy, che non delude. Il finale regala un'emozione inaspettata. Meglio del secondo, forse si poteva chiudere al primo, ma sorprendentemente il migliore della trilogia. Voto: 6

Land of Bad (Azione/Thriller 2024) - Un action militare che richiama vagamente il cinema anni '80, ma con le guerre moderne al centro, tra droni, satelliti e missili telecomandati. L'assenza di riflessioni etiche rende tutto ancora più spietato, mentre la parte sul campo è più convenzionale. Liam Hemsworth interpreta un eroe inesperto e disorientato, mentre Russell Crowe, anche con un ruolo minimo, dimostra una presenza scenica superiore. Le scene d'azione sono girate con grande maestria. Voto: 6

Benedetta (Dramma 2021) - Paul Verhoeven spinge volutamente al limite, con alcune scene che sfiorano la blasfemia. Tuttavia, la storia riesce a trasmettere un'intensità emotiva sufficiente a coinvolgere e intrattenere, pur senza raggiungere livelli di eccellenza. Il film esplora i conflitti tra anima e carne, sacro e profano, concentrandosi sull'ambiguità della protagonista: un personaggio cinico e calcolatore, ai limiti dell'eccesso, che richiama il filo conduttore di Elle (un film decisamente migliore). Mistica autentica o mitomane opportunista? Neanche il finale offre una risposta definitiva. Il cast è all'altezza e il film, nel complesso, è valido, ma non privo di difetti. Voto: 6

Immaculate - La prescelta (Horror 2024) - Un film che non innova, ma raccoglie una serie di cliché già visti. Alcuni passaggi della sceneggiatura risultano poco logici, ma visivamente sa farsi apprezzare. I Jumpscare sono presenti, ma senza eccessi, e l'atmosfera inquietante è ben costruita grazie alla location. Sydney Sweeney interpreta un personaggio piuttosto passivo, ma dona forza al finale, anche se richiede una forte sospensione dell'incredulità. Girato in Italia, il cast di contorno è composto da attori italiani che svolgono il loro ruolo con professionalità (a cominciare da Benedetta Porcaroli). Non un capolavoro, ma nemmeno da scartare: una sufficienza la merita. Voto: 6

Il più bel secolo della mia vita (Commedia/Dramma 2023) - Il quasi esordiente Alessandro Bardani firma un road movie atipico, con protagonisti un centenario e un diligente trentenne. Lo spunto del diritto alle origini è interessante, e il film evita lungaggini inutili, mantenendo un buon ritmo senza eccessi melodrammatici. I due protagonisti, con i loro difetti e rigidità, risultano umani e facilmente empatici. Valerio Lundini tiene testa a un eccellente Sergio Castellitto, nonostante la premessa poco verosimile di un anziano infermo affidato a un inesperto. Una commedia piacevole, capace di far riflettere, che bilancia bene comicità, emozione e denuncia. Voto: 6


Cabal (Horror/Fantastico 1990)Clive Barker, con la sua regia, dà vita al suo stesso romanzo, trasmettendo passione e dedizione nel risultato finale. Questo horror-fantasy si distingue per la sua audace inversione di prospettiva: qui i mostri sono i veri protagonisti, mentre i "normali" si rivelano i veri antagonisti. La sceneggiatura mantiene un ritmo diretto e lineare, evitando cali di tono, e offre momenti di sanguinoso impatto visivo, scenografie suggestive e trucchi ben realizzati, nonostante gli effetti speciali non siano spettacolari. Azzeccata la scelta di affidare un ruolo all'enigmatico David Cronenberg. Tuttavia, il film non è privo di ingenuità e forzature, e nella sua realizzazione si avvicina più a una produzione di serie B. Nonostante il finale aperto, il sequel non è mai stato realizzato. Un film godibile, ma non un capolavoro assoluto. Voto: 6

La casa di Cristina (Horror/Thriller 2000) - Fin dal primo minuto, il film lascia intendere il suo tono, e purtroppo la visione mette a dura prova lo spettatore con situazioni che sfidano la logica, la fisica e persino il tempo. Il protagonista maschile si intrufola in casa da ogni possibile accesso senza destare alcun stupore, mentre il tecnico delle riparazioni compare nei momenti più improbabili. Il padre ha un comportamento decisamente fuori luogo, al punto da risultare quasi grottesco. I dialoghi sono irritanti, la recitazione mediocre e la sceneggiatura costellata di incongruenze. Un disastro su più livelli, ma con un'idea finale che, sebbene affascinante, è gestita male e amplifica le incoerenze del film. Insufficiente, ma non del tutto da cestinare, anche grazie alla presenza scenica della (bella e gnocca) protagonista (ovvero Allison Lange). Voto: 5

Ballata macabra (Horror/Thriller 1976) - Nel panorama dei film sulle case infestate, spicca per la sua capacità di mantenere un costante velo di ambiguità, evitando manifestazioni esplicite del soprannaturale. Gli attori sono il vero punto di forza, trasmettendo l'influenza strisciante della dimora sulla famiglia. Oliver Reed e Karen Black formano un duo impeccabile, mentre Bette Davis, seppur efficace, appare sprecata. Anthony James, con il suo volto inquietante, aggiunge ulteriore tensione. Nonostante una trama convenzionale, il film costruisce fin da subito un'atmosfera cupa e coinvolgente, grazie a una regia capace di mantenere alta la suggestione. Il finale è potente e difficile da dimenticare. In sintesi, un'opera spesso trascurata, ma di grande valore, sia per l'impatto sulle opere successive che per il suo fascino intrinseco. Voto: 6,5

Manitù, lo spirito del male (Horror/Sci-fi 1978) - Ambientato nell'America degli anni '70, questo film horror (ispirato da un romanzo a sua volta incentrato su una leggenda) si distingue per la sua singolare combinazione di elementi insoliti. Tony Curtis, in un ruolo inaspettato, interpreta un cartomante, mentre la progressiva manifestazione del "feto" malvagio è resa attraverso effetti speciali pratici, culminando in un'esplosione luminosa dallo stile quasi videoludico. La narrazione tenta con audacia di intrecciare antichi rituali con la tecnologia moderna, con l'aggiunta di alcune sequenze gore per mantenere il tono del genere. Sebbene il tempo abbia inciso sulla sua resa complessiva, la sua eccentricità lo rende un'opera memorabile, soprattutto nei quindici minuti finali, la cui imprevedibilità risulta decisamente degna di nota. Voto: 5,5

mercoledì 30 aprile 2025

Listone del mese (Aprile 2025)

Tutto sommato non è stato male questo mese d'Aprile, tra ponti e scampagnate appena terminato, anche perché c'è stata la Pasqua e l'uovo di cioccolato (rigorosamente fondente) me lo sono goduto e mangiato, peccato solo che sia morto il Papa. Il mio Santo Padre rimane Giovanni Paolo II, ma a Francesco gli si è voluto tanto bene, per il suo essere misericordioso ed esser stato luce di speranza. Tra pochi giorni ci sarà il Conclave, quello vero, non quello cinematografico (che comunque adesso non vedo l'ora di vedere), e chissà se il nuovo Papa sarà asiatico o addirittura nero, l'importante è che sia "vero", un vero credente e persona di buon cuore sincero.

Capitolo Musica: Non ascolto più la radio da tempo, sarà che non sopporto più le "rotazioni", ma ultimamente ho sempre meno voglia. Per fortuna che c'è la 30 songs di Radio Deejay e il post mensile di Pensieri Cannabili a tenermi aggiornato sulle ultime uscite. Certo, molte canzoni sicuramente mi perderò, ma d'altronde ascoltarle tutte è impossibile, quindi mi accontento di quello che c'è, che a volte basta ed avanza. Così ho fatto anche per questo mese e continuerò a fare per i prossimi che verranno.

Capitolo Games: Ho molto apprezzato la Remastered del primo episodio di Mafia, quindi piacevolmente colpito nell'apprendere che tra i giochi riscattati (con Prime Gaming) nell'ultimo mese ci fossero sia il secondo che il terzo episodio, ma chissà quando ci giocherò, forse quest'anno probabilmente l'anno prossimo. 

Capitolo Serie Tv: Quali fattori sono determinanti nella scelta del vedere o non vedere una serie, ed anche una invece di un'altra? Tanti, l'istinto conta, ma poi ovviamente dipende dal genere, dal tema e dall'argomento, da una trama che possa coinvolgermi. In questo senso alcune serie non ho visto e non vedrò, nonostante le alte valutazioni. Quindi se ho visto queste di questo mese ci sarà un perché, anche se non sempre il risultato può compensare le attese e può soddisfare del tutto, ma è questo il bello.

Capitolo Cinema: Tutti i film visti su Sky sono ancora disponibili on demand, Sulle ali dell'onore è invece uscito dal catalogo di Prime Video il 12 Aprile, così come Caccia all'agente Freegard, ma il 19 del mese, mentre Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim su Infinity Plus l'ho visto nella settimana tra 28 Marzo e il 3 Aprile scorsi. Discorso diverso invece per i film dello speciale cinematografico di questo mese, nuovamente incentrato a distanza di pochissimi mesi ai candidati Premi Oscar, questa volta però degli ultimi quattro anni, ecco infatti due film del 2022 (gli ultimi che mi mancavano), due del 2023 (con ancora due mancanti all'appello), due del 2024 (in questo caso a mancarne è solamente uno) ed infine uno di quest'anno 2025 (il decimo dei trenta totali), che tra l'altro è l'unico film disponibile "legalmente", dato che è Paramount Plus il distributore al momento, se aspettassi gli altri chissà quando li avrei visti, perché quando è possibile e/o necessario mi pare giusto cogliere le occasioni.


Almost monday: Can't slow down - La perfetta combo tra gli Empire of the Sun ed un qualsiasi (tra i migliori) gruppi indie.
Lusaint: Neon Lights - Ogni volta ritrovarla è sempre un piacere, con quella sua voce particolare e suadente.
Lizzo: Love in Real Life - Sprizza energia da tutti i suoi pori, un dinamismo anni '70/'80 che conquista.
The Weeknd: Cry For Me - Non tra le sue migliori opere, ma una canzone che segna un piacevole ritorno dopo qualche tempo.
Gazzelle: Da capo a 12 - Espressione di un talento puro, tra i pochi artisti italiani che difficilmente sbagliano un colpo.
ROSÉ: Toxic till the end - Dopo il Cinema l'Oriente che conquista anche la scena musicale mondiale, con una cantautrice dall'indiscusso talento.


South of the Circle - Un'esperienza narrativa intensa, più vicina a un film interattivo che a un classico videogioco. Sebbene le opzioni di gioco e le scelte influiscano poco sulla trama, l'avventura di Peter e Clara cattura con colpi di scena e una storia ben costruita. La grafica mozzafiato e la colonna sonora eccezionale compensano in parte gli errori grafici e il ritmo poco dinamico. Anche con un finale che potrebbe lasciare insoddisfatti, il viaggio in Antartide rimane affascinante e merita di essere vissuto. Voto: 6+

The Callisto Protocol - Una trama poco originale e un gameplay non brillante fanno da cornice a un gioco che riesce a intrattenere, ma privo di atmosfere memorabili o dinamiche uniche. Ispirato (anzi più) a Dead Space (dato che tra i game director figura Glen Schofield, l'ideatore dello stesso), The Callisto Protocol non riesce a creare tensione o paura nel giocatore, né a offrire un senso di adrenalina, pur restando valido sotto altri aspetti. La linearità essenziale del gioco dimostra che non servono elementi complessi per offrire una buona esperienza. Tra i suoi punti di forza, spiccano un combat system articolato, sebbene a tratti frustrante, e un level design capace di regalare momenti ispirati. Con una resa visiva eccellente, il titolo si rivela solido ma non indimenticabile. È un buon gioco, pur senza raggiungere lo status di capolavoro. Voto: 7


[Netflix] Squid Game (2a stagione) - La seconda stagione mostra i primi segni di cedimento dopo l'effetto novità, con alcuni passaggi forzati e incongruenze che ne penalizzano la coerenza. Eppure questa seconda stagione, che non mette ancora fine ai giochi, sa rendersi coinvolgente nonostante le ripetitività e l'enfasi di alcune dinamiche. Mentre l'ultima puntata concentra i principali colpi di scena, le prime sei risultano meno incisive, offrendo intrattenimento privo di evoluzioni significative. La violenza, ancora più accentuata rispetto alla prima stagione, resta uno dei temi dominanti. La votazione dopo ogni gioco è una novità interessante, che accentua l'avidità umana. Tuttavia, la stagione sembra fungere principalmente da ponte verso la terza, già annunciata, con il rischio di diluire la trama e accentuare le crepe narrative. Voto: 6,5

[Sky] The Day of the Jackal (1a stagione) - "Sciacallo" racconta la storia di un cecchino professionista che, dopo aver eliminato un politico, diventa il bersaglio di un'indagine serrata da parte della polizia inglese. La serie, di buon livello, vanta un cast notevole, con Eddie Redmayne in una performance eccezionale. Adattando il romanzo di Frederick Forsyth in chiave moderna, la sceneggiatura disegna con abilità le personalità dei personaggi, mantenendo una tensione narrativa costante e avvincente. Le scene d'azione sono ottime e le ambientazioni scelte, tra Monaco, Londra, Croazia e Spagna, aggiungono un tocco sublime al racconto. Non perfetto, ma decisamente riuscito. Voto: 7+

[Prime Video] The Expanse (5a stagione) - Una stagione di buon livello, con una sceneggiatura solida ed avvincente. Lascia spazio ai personaggi secondari, mentre Holden si fa da parte. Ogni personaggio affronta il proprio passato in un momento in cui un attacco devastante sconvolge la Terra. Ricca di riferimenti cinematografici, la stagione elimina senza esitazioni figure chiave, compreso un pilastro della serie. Marco Inaros emerge come un antagonista fanatico e manipolatore, anche se l'attore che interpreta suo figlio (e di Naomi) mostra qualche rigidità, comprensibile data la complessità del ruolo. Nonostante alcuni difetti trascurabili, una stagione non male. Voto: 7

[Netflix] Riverdale (6a stagione) - Questa stagione riesce a superare la pessima quinta, caratterizzata da eventi inspiegabilmente poco credibili e assurdi. Pur avendo perso la sua direzione originale, la serie continua a puntare eccessivamente sull'elemento romantico e fantastico, cercando di stupire con colpi di scena spesso fuori contesto e poco plausibili. Tuttavia, questa volta alcune scelte risultano più giustificate. Ispirandosi probabilmente ai fumetti weird da cui trae origine, propone situazioni folli e imprevedibili che, nonostante le esagerazioni, risultano divertenti. Pregi e difetti si bilanciano, anche se non basta per raggiungere la sufficienza, ma passo avanti. Voto: 5,5

[Netflix] Dark Crystal - La resistenza (1a stagione) - 40 anni dopo il mitico film di Frank Oz e Jim Henson, arriva il prequel che rende omaggio al fantasy classico. Con personaggi, creature straordinarie e viaggi avventurosi, la serie mostra come la TV possa superare il cinema in audacia e creatività. Unisce magistralmente animatronica e CGI, regalando uno spettacolo visivo incredibile. La trama, ricca di richiami al film originale, narra in dieci episodi una missione epica per salvare Thra. Sebbene la sceneggiatura non brilli per originalità e contenga alcune ingenuità e cliché, ciò non toglie nulla all'esperienza straordinaria vissuta. Peccato che sia stata cancellata. Voto: 7,5


Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim (Animazione/Fantastico 2024) - Il mondo di Tolkien offre ancora spunti inesplorati, come l'epopea di Hera MartelloMandi e di Rohan al Fosso di Helm. Sebbene l'animazione sia poco fluida (e i personaggi risultino per la maggior parte dei casi poco carismatici), il richiamo alla mitologia norrena e i momenti ferini aggiungono intensità. La seconda parte soffre però di un femminismo eccessivamente marcato e di soluzioni in stile "anime" che ne appesantiscono l'equilibrio. Nonostante i limiti, l'opera di Kenji Kamiyama risulta comunque interessante, sebbene i richiami alla trilogia siano superflui. Voto: 5,5

Limonov (Dramma 2024) - Un film che sfugge alla definizione di biopic classico, adottando uno stile punk, forsennato e sopra le righe. Kirill Serebrennikov traduce il romanzo biografico di Emmanuel Carrère in un'opera caotica, tra montaggi slabbrati, piani sequenza impeccabili e musiche incisive come "Walk on the Wild Side". La vita tumultuosa del protagonista, che attraversa l'America, la Francia e una Russia post-sovietica dove fonda un partito bolscevico ultranazionalista, è narrata con eccessi stilistici e iperboli, spesso a discapito dei contenuti. Il risultato è un film audace, ma che rende impegnative le sue due ore e venti. Tutt'al più dimenticabile ed incolore. Voto: 5,5

Borderlands (Azione/Sci-fi 2024) - Essere fan di Borderlands può essere una sfida, e il film di Eli Roth aveva il potenziale per lasciare il segno nel panorama dei blockbuster. Tuttavia, il risultato è un'opera priva sia di difetti gravi sia di qualità distintive, incapace di emozionare davvero. Nei suoi 102 minuti, gli eventi e i personaggi scorrono senza grandi sorprese, mentre le battute nichilistiche di Claptrap strappano qualche sorriso, ma non riescono a elevare l'ironia a qualcosa di più profondo. Voto: 5,5

Abigail (Horror 2024) - Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett confermano il loro talento estetico con Abigail, un film che segue il simpatico Finché morte non ci separi e la cupa rimodernizzazione di Scream. Questa volta è il turno dei vampiri, in un'opera che mescola horror e black comedy con abbondante splatter. Il cast risulta ben equilibrato, con personaggi stereotipati ma funzionali (Melissa Barrera ritorna come "final girl"). Spicca Alisha Weir, ambigua protagonista vestita da ballerina, i cui balletti regalano alcune delle scene migliori. Tuttavia, il finale appare dilatato e meno incisivo rispetto al resto del film, pur mantenendosi complessivamente sufficiente. Voto: 6+

Kung Fu Panda 4 (Animazione/Avventura 2024) - Il quarto capitolo segna una nuova fase per Po, impegnato nella ricerca di un allievo che erediti il titolo di Guerriero Dragone. La saga dimostra coraggio nel rinnovarsi, mostrando la crescita del protagonista e introducendo nuovi personaggi come Zhen che, sebbene inizialmente più compagna di viaggio che vera allieva, emerge nel finale. La Camaleonte, villain del film, affascina visivamente, ma le gag comiche risultano prevedibili. Tecnicamente, il film eccelle con i disegni di Juniper City e un combattimento finale memorabile, offrendo un buon capitolo, pur con un calo (naturale e/o fisiologico) di originalità. Voto: 6,5

I dannati (Dramma 2024) - Durante la guerra civile, un gruppo di soldati nordisti vaga in una fredda landa desolata, riflettendo sul senso del conflitto. Il film, girato con uno stile documentaristico e realistico, evita ogni spettacolarizzazione, persino durante lo scontro con nemici senza volto. Questa scelta stilistica rigorosa risulta affascinante, ma il ritmo lento e l'assenza di eventi significativi rendono la visione impegnativa. Un’opera più intellettuale che emotiva, con il rischio di annoiare lo spettatore. Voto: 5,5

Back to Black (Biografico/Dramma 2024) - Biopic discutibile che, come il recente film su Bob Marley, preferisce mostrare frammenti della vita della cantante piuttosto che seguire con coerenza i momenti chiave della sua carriera. Si tenta di ritrarre la sua personalità, ma senza una conoscenza pregressa risulta difficile cogliere pienamente il suo significato. Marisa Abela, pur cantando e muovendosi con grazia, non somiglia molto ad Amy nelle fattezze. Più riusciti il resto del cast, la ricostruzione ambientale e, naturalmente, le immortali canzoni. Tuttavia, meglio optare per il documentario premiato con l'Oscar di Asif Kapadia del 2015, che offre un ritratto più incisivo. Voto: 6

Un anno difficile (Commedia 2023)Olivier Nakache e Éric Toledano continuano a dimostrare la loro abilità nel scegliere contesti curiosi e originali per le loro commedie (come per The Specials), ma questa volta il risultato è meno convincente. Il film alterna momenti di grande freschezza e un'intesa autentica tra i protagonisti a una narrazione appesantita da sequenze troppo lunghe. La trama, pur affrontando temi rilevanti, non sempre coinvolge, mentre le lotte degli attivisti si sviluppano in maniera ripetitiva e poco incisiva. Nonostante le imperfezioni, il film resta godibile, con un finale poeticamente inaspettato che però va un po' a stridere con il resto. Voto: 6

Sulle ali dell'onore (Dramma/Guerra 2022) - Il film si presenta con uno stile classico e semplice, affiancato da una retorica meno marcata rispetto al genere. Le scene di guerra, presenti ma non predominanti, lasciano spazio al rapporto tra Tom e Jesse, il primo aviatore nero della marina americana. Non si avvicina a Top Gun, ma offre una narrazione che risulta un po' troppo lunga, con passaggi sacrificabili come la parentesi di Cannes. Un'opera discreta, guardabile ma senza particolari slanci. Voto: 6

Vermiglio (Dramma 2024) - Un'opera di grande carattere, che rende omaggio a certi mondi ma indulge in tempi dilatati, silenzi densi di significati destinati a far parlare luoghi, suoni distanti e gesti corporei. Trascorrere due ore immersi in questo ritmo narrativo non è semplice da assimilare, nonostante la maestria della regista (Maura Delpero) nel creare atmosfere rarefatte con un tocco distintivo (Ermanno Olmi docet). L'evoluzione dei personaggi risulta intrigante per pochi di essi, la rievocazione storica rimane appena abbozzata, e l'essenza montana che si respira non riesce a catturare pienamente. Un'opera, tuttavia, audace e degna di essere vista. Voto: 6,5

Caccia all'agente Freegard (Dramma 2022) - Ispirato alla storia vera di Freegard, un truffatore che ha ingannato diverse donne fingendosi un agente segreto britannico. Il film si distingue per una sceneggiatura lineare e accessibile, anche se priva di originalità. L'inizio è lento, ma la seconda parte diventa più coinvolgente, con il pubblico che si ritrova a tifare contro il protagonista (performance discrete degli attori). Pur con qualche incertezza nel ritmo, l'opera mantiene un discreto interesse. Voto: 6

The Bikeriders (Dramma 2023) - Ritratto della sottocultura dei motorclub degli anni '60, il film segue l'evoluzione dei Vandals (ispirati agli Outlaws) da semplici motociclisti ad altro. La narrazione, ispirata a un fotolibro, affascina visivamente ma lascia a desiderare in termini di emozione e coinvolgimento. Jeff Nichols ricrea magistralmente l'atmosfera dell'epoca, con l'odore dell'asfalto e dei tubi di scarico che sembra quasi tangibile. Il cast, con Hardy, Butler e Comer, è eccellente e sostiene una trama dove accade poco, ma che resta interessante nel raccontare la nascita e il cambiamento della banda. Un dramma visivamente suggestivo e ben recitato. Voto: 6

Horizon: An American Saga: Capitolo 1 (Western/Dramma 2024)Kevin Costner ci propone uno stile classico, ma il film non riesce a soddisfare appieno. La sua natura introduttiva e il finale aperto lo rendono incompiuto, mentre la sensazione di qualcosa di irrisolto permea tutta la pellicola. Nonostante i richiami al western classico e una sequenza iniziale ben girata, la durata eccessiva mette in luce storie alternate tra coinvolgenti e meno interessanti. Il montaggio finale, simile a un "prossimamente", appare forzato e lascia insoddisfatti. Troppe idee messe in gioco, poca coesione narrativa e un risultato che rimane sotto le aspettative. Rimandato con poche speranze. Voto: 5,5


The Substance (Horror 2024) - Un film audace e provocatorio, diretto e sceneggiato da una regista (Coralie Fargeat del superbo Revenge) con un cast tutto al femminile, che mette in luce le complesse relazioni tra donne, suggerendo che spesso possono essere le peggiori nemiche di sé stesse. Ispirandosi al body horror di Cronenberg e Yuzna, il film esplora temi come la chirurgia estetica e gli standard di bellezza, immergendo lo spettatore in un vortice visivo e sensoriale unico. Demi Moore e Margaret Qualley brillano con interpretazioni intense e fisicamente coinvolgenti, mentre produzione, fotografia ed effetti speciali sono di prim'ordine. Pur presentando qualche lentezza e un finale dal tono splatter accentuato, resta un'opera avvolgente e inquietante, destinata a lasciare il segno tra gli horror più interessanti degli ultimi anni. Voto: 7+

Anatomia di una caduta (Dramma/Thriller 2023) - Il film coinvolge con una narrazione intensa che genera aspettative elevate, ma il finale, privo di colpi di scena, delude per la sua semplicità e rapidità. La regista orchestra bene i tempi del dramma e guida con precisione gli attori, offrendo momenti emotivamente forti. Tuttavia, il film (lungo due ore e mezza) soffre di prolissità in alcune lunghe discussioni tra avvocati e periti, perdendo di vista il vero fulcro: il mistero della famiglia. Il doppiaggio, inoltre, è insoddisfacente, con parti non tradotte né sottotitolate. Nonostante ciò, il risultato è buono, ma le aspettative restano solo parzialmente soddisfatte. Voto: 6

EO (Dramma 2022) - Il film narra la storia di un asinello che, intraprendendo un viaggio dalla Polonia all'Italia, attraversa varie esperienze di gioia e dolore, incontrando una diversità di umanità lungo il percorso. Jerzy Skolimowski, pur non innovando rispetto al film di Robert Bresson, arricchisce la vicenda con sequenze di grande bellezza e poesia. La trama, essenziale, serve a collegare diverse situazioni, alcune delle quali restano enigmatiche, mentre spicca la fotografia, che eleva la qualità complessiva dell'opera. Il film, pur non eccellendo per forza narrativa, riesce a lasciare un'impronta (seppur minima) grazie alla sua cura visiva e musicale. Voto: 6

Il mio amico robot (Animazione/Dramma 2023) - Un cane e un robot, abbandonati per errore, sono i protagonisti di questo emozionante film d'animazione che indaga i legami tra amicizia e amore. Con un disegno semplice ma suggestivo, la storia evolve da fiaba leggera a un finale di sorprendente intensità emotiva, intrecciando una trama apparentemente ingenua e candida che colpisce per originalità. Il tutto si svolge senza l'uso di dialoghi, rendendo ancora più potente l'esperienza. L'ambientazione, una New York anni '80, affascina con dettagli curati e una colonna sonora raffinata, conferendo alla pellicola un'atmosfera unica e coinvolgente. Voto: 7

Flee (Animazione/Documentario 2021) - La storia di un giovane profugo afghano, fuggito in Russia e poi approdato in Danimarca tra dolorose peripezie, è raccontata con un'animazione semplice alternata a scene di repertorio e momenti espressionisti. Il film affronta temi profondi come la presa di coscienza, le verità taciute e l'incubo di sentirsi in eterno straniero. Pur meno incisivo di Valzer con Bashir, offre immagini potenti e soluzioni grafiche interessanti, mantenendo sincerità e impatto emotivo. Anche se l'animazione non rappresenta il suo punto di forza e alcuni elementi restano troppo sullo sfondo o eccessivamente enfatizzati, Flee resta un film meritevole. Voto: 7

Triangle of Sadness (Commedia 2022) - Un'opera che è sia satira dissacrante e dramma sociale che sfida il politicamente corretto, ambientato su una nave da crociera popolata da un'umanità grottesca e imperfetta. Ruben Östlund intreccia disgusto, risate amare e riflessioni taglienti, accompagnati da dialoghi incisivi, musiche opportune, svolte sorprendenti e un efficace humour nero. Sebbene il film presenti qualche limite nel finale e occasionali eccessi, si distingue per il ritmo coinvolgente, il cast impeccabile e la capacità di scuotere lo spettatore, risultando superiore a The Square e richiamando, per certi versi, le dinamiche di "Parasite". Voto: 7

Cyrano (Musicale/Dramma 2021) - Una reinterpretazione in chiave musical del classico di Edmond Rostand, fedele al testo originale, con alcune differenze fisiche nei personaggi. La produzione è elegante, con costumi curati e location siciliane spettacolari. Il risultato? Una bella sorpresa! Nonostante la tentazione di interrompere fosse forte nei primi cinque minuti, posso congratularmi con me stesso per aver perseverato: il "piccolo" Cyrano di Joe Wright riesce a trasmettere emozioni intense e, in alcune situazioni, si percepisce una dolcezza davvero piacevole. Il cast brilla: Peter Dinklage è monumentale, Haley Bennett eterea e Ben Mendelsohn incisivo. Tra i brani, spicca il commovente canto dei soldati al fronte. Nonostante alcune coreografie superflue e dettagli meno credibili, il film emoziona con la sua delicatezza e intensità. Voto: 7

lunedì 31 marzo 2025

Listone del mese (Marzo 2025)

Ormai come mi sono abituato agli alti e bassi cinematografici, seriali televisivi e videoludici, lo stesso vale per la vita vera, quella oltre il virtuale. Anche prima facevano parte saltuariamente della mia, non proprio entusiasmante, realtà, ora però sempre più spesso questa alternanza è presente. Neanche questo mese di due compleanni, il mio e di mio padre, si è salvato, con ben pochi giorni lieti, ma in verità son contento che almeno quest'ultimi ci siano stati, per andare avanti e non voltarsi inutilmente indietro.

Capitolo Musica: Le scorie di Sanremo hanno lasciato strascichi importanti, impensabili in un primo momento, a parte il fatto che alcune canzoni "dimenticate" stanno avendo più successo di quelle più "acclamate", avremo ben due concorrenti all'ESC 2025, oltre a Lucio Corsi che ha preso giustamente il posto del rinunciatario Olly, sorprendente vincitore del Festival, anche Gabry Ponte, in rappresentanza di San Marino con una canzone 100% italiana. Davvero incredibile, e detto ciò, "Tutta l'Italia" fa il tifo per voi.

Capitolo Games: Non mi era mai successo di non poter giocare ad un gioco perché le impostazioni non erano (chissà per quale motivo) visibili, e perciò impossibili da utilizzare per settare il gioco secondo comandi e schemi personalizzabili. Mi è capitato con Q.U.B.E. 2, di cui primo capitolo giocato mesi fa, ma nell'attesa di risolvere il problema tecnico accorso (forse un bug?), la decisione di giocare ad un altro dei puzzle game sulla lista, ritrovandomi ugualmente di fronte ad un interessante giochino.

Capitolo Serie Tv: Niente da dire o segnalare in questo mese in campo seriale televisivo, solo che mi sarebbe balenata la "brillante" idea (come se non avessi già abbastanza serie da visionare), di vedere "prima che sia troppo tardi" alcune serie anime, non solo quelle classiche. Parlo di serie quali Paranoia Agent (che già anni fa avrei dovuto recuperare), Serial Experiments Lain, Golden Boy, Black Lagoon e via discorrendo, ma se ci riuscirò davvero o meno, non è al momento lecito sapere, il tempo lo dirà.

Capitolo Cinema: In questo mese oltre ad uno speciale cinematografico tutto a marchio Netflix, un compendio di 16 film originali e/o di distribuzione visti per l'occasione, eccone un altro, in questo caso a tema animazione. Uno speciale comprendente 4 film (di cui Mobile Suit Gundam II visibile proprio su Netflix), che altro non è che la seconda parte (la prima di Novembre scorso trovate qui) della mia raccolta "Anime Generation". Viaggio secondo, tra "vecchio" e nuovo, nell'animazione giapponese.


Everyone Says Hi: On The Same Side - Ci sono voluti sette mesi dall'uscita di questo singolo, ma alla fine questa nuova band, fa qui la sua primissima comparsa.
Manic Street Preachers: Brushstrokes of Reunion - Un gruppo rock alternativo gallese sconosciuto al sottoscritto, ma ben felice di fare ora la loro conoscenza.
Coez: Mal di te - Nell'ultimo periodo un abitudinario da queste parti, ma quando un artista piace, molto spesso continuerà a piacere.
Alex Warren: Ordinary - Un esordio musicale, almeno qui da me, non affatto ordinario, ma direi in parte straordinario, complimenti.
Sam Fender: People Watching - A parte che interessante è rivedere "Ripley" in azione nel video della canzone in questione, proprio non male è quest'ultima.
Teddy Swims: Guilty - Un "omaccione" statunitense molto più bravo che bello (quanto odio i tatuaggi in faccia), ma che gran bella figura ugualmente fa. 


The Bridge - Ispirato alle opere di Escher, questo puzzle game offre un'esperienza intrigante, giocando con prospettive e punti di vista. Pur non essendo particolarmente geniale o originale, riesce a mantenere vivo l'interesse grazie a una direzione artistica cupa e minimalista e a enigmi basati sulla fisica che sanno sorprendere. Un prodotto onesto, focalizzato su una serie di stanze da risolvere, senza troppi ostacoli narrativi. Tuttavia, presenta alcune debolezze, come livelli meno ispirati e una componente di trial & error che, a volte, prevale sulla logica. Non adatto a tutti, ma imperdibile per gli amanti di Escher e degli enigmi visivi in bianco e nero. Voto: 6,5

Mafia: Definitive Edition - Non avendo giocato al primo Mafia del 2002, questo remake mi ha subito incuriosito. Pensavo fosse simile a GTA (che, tra l'altro, non mi è mai interessato), un gioco dispersivo con troppe inutili missioni secondarie, invece si concentra esclusivamente sulla storia di Tommy Angelo e del suo coinvolgimento con la famiglia mafiosa di Don Salieri. L'avventura, lineare e ben scritta, è ambientata in una città anni '30 ispirata a Chicago. Il remake si distingue per una grafica curata e un gameplay semplice ma efficace. Tuttavia, alcune missioni risultano monotone, l'intelligenza artificiale è incostante e le meccaniche di shooting non sempre precise. Nonostante ciò, la trama avvincente e ricca di colpi di scena (per quello che è un vero e proprio film di gangster) rende il gioco un'esperienza da vivere. Voto: 7+


[Prime Video] The Expanse (4a stagione) - La quarta stagione segna un nuovo inizio con una struttura che richiama la prima, ma senza la stessa solidità narrativa. Marte, finalmente introdotto, offre spunti interessanti, mostrando un popolo in crisi per il conflitto tra terraforming e nuove opportunità oltre il portale dell'Anello. La trama su Ilus, con rovine aliene e tensioni tra fazioni, ricorda il western e aggiunge dinamismo. Nonostante i difetti, la serie resta coinvolgente grazie al suo potenziale e alla visione di un futuro ricco di esplorazioni e lotte tra fazioni. Manca l'elemento decisivo che permetta alla stagione di brillare, ma fiducia in (ancora altre) possibili sorprese positive. Voto: 7

[Sky] Il simpatizzante (Miniserie) - Una miniserie dal soggetto originale ed intrigante, diretta dal regista di Old Boy, che alterna dramma e satira con tocchi di humor nero. Con Robert Downey Jr. in cinque ruoli eccentrici, esplora il conflitto interiore del protagonista, il doppio gioco e le ossessioni violente. Tra critica sociale, storie di fantasmi e traumi rimossi, Il Simpatizzante è una visione affascinante e coinvolgente, anche se complessa e fortemente americana, con un intenso finale che lascia il segno. Voto: 6,5

[Netflix] Ratched (1a stagione) - Una serie visivamente glamour e raffinata, ambientata in un manicomio che ricorda un grand hotel. Protagonista magnetica e complessa, un angelo nero diviso tra generosità e machiavellismo, con un tema lesbico in crescendo. Nonostante dialoghi prolissi, forzature procedurali e personaggi poco incisivi, il finale delude ulteriormente. Sarah Poulson è l'unico elemento che spicca, mentre il resto risulta trascurabile. Per Ryan Murphy l'ennesimo passo falso. Voto: 5,5

[Netflix] Carol e la fine del mondo (Miniserie) - Una miniserie profonda che celebra la routine e invita a riflettere sulla condizione umana e sull'importanza del tempo. Nonostante il tema significativo, Carol e la fine del mondo soffre di una struttura eccessivamente prolissa (nonostante le sole 10 puntate da meno di 30 minuti ciascuna) e di una messa in scena troppo "libera" (con anche inutili intermezzi), lasciando un senso di pesantezza poco apprezzabile. Notevole per il messaggio, meno per la forma. Voto: 6

[Paramount Plus] Knuckles (Miniserie) - Le mie aspettative erano moderate, anche perché non che abbia adorato i film, ma questa serie mi ha deluso. Dirottare la storia su un personaggio secondario poco rilevante ha reso il tutto noioso e poco coinvolgente. Preferirei vedere spin-off su Tails o Silver, ma se questa è la direzione, meglio restare sui film con Sonic, i suoi amici e il fantastico Jim Carrey. Questo primo spin-off si salva appena. C'erano alcune buone idee, ma il tono decisamente troppo "scemo" non ha aiutato. Così come è difficile non tener conto di alcune discutibili scelte attoriali (non di scelta del cast), ma proprio del modo in cui sono stati diretti. Voto: 6


Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F (Azione/Commedia 2024) - Il film ripropone la trama del primo Beverly Hills Cop con pochi cambiamenti, come un prevedibile rapporto padre/figlia privo di originalità. Eddie Murphy resta fedele al suo personaggio iniziale, così come i suoi coprotagonisti, mentre si punta molto sul richiamo nostalgico. La presenza di Kevin Bacon, convincente come Villain grazie alla sua esperienza, aggiunge valore al film. Pur attualizzato, manca di novità rilevanti, ma si distingue per scene d'azione curate e un ritmo scorrevole che lo rendono godibile senza grandi pretese. Lontano, comunque, anni luce dal primo capitolo. Voto: 6

Non è romantico? (Romantico/Commedia 2019) - Il film richiama Pleasantville, ma alterna gag non sempre efficaci a una trama prevedibile. Pur affrontando temi di attualità senza grande originalità, rimane una commedia spigliata, leggera e rilassante, impreziosita dall'energia della protagonista (la vulcanica Rebel Wilson, sempre molto spiritosa), dall'ironia che permea il racconto e da alcuni divertenti numeri musicali. Stranamente, nel finale sembra trasformarsi in ciò che voleva parodiare. Voto: 6

Under Paris (Horror/Azione 2024) - Il film provoca sensazioni altalenanti: un avvio classico con un chiaro messaggio ecologista, ma una CGI mediocre e personaggi poco approfonditi. Xavier Gens giustamente si concentra sui sanguinosi massacri dello squalo, con momenti intensi come la scena nelle catacombe. Dopo una partenza lenta, la mezz'ora finale sorprende e regala un degno riscatto. In sintesi, è un giocattolo d'azione e orrore che mette da parte la logica per il puro intrattenimento. Voto: 5,5

Spaceman (Sci-fi/Avventura 2024) - Il film si presenta come un'opera che ambisce a introspezioni psicologiche e filosofiche, ma non riesce a essere incisivo come dovrebbe. I dialoghi sono ripetitivi e poco coinvolgenti, e l'idea dell'uomo solo nello spazio risulta già vista. Tuttavia, l'inserimento del ragno gigante come "psicologo" è un elemento originale, nonostante la modesta realizzazione. Adam Sandler eccelle nuovamente in un ruolo drammatico, le musiche infine, un punto di forza dell'opera. Voto: 5,5

The Call (Horror/Sci-fi 2020) - Un film sui paradossi temporali che riesce a distinguersi grazie all'abile intreccio dei destini delle protagoniste e a una narrazione che svela i suoi segreti con sapienza e gradualità. La prima parte brilla per il mistero e la tensione, con meccanismi temporali e personaggi ancora indefiniti, mentre la seconda, pur più tradizionale, mantiene alta l'attenzione fino a un colpo di scena ben orchestrato che ribalta le prospettive. A tratti complesso, invita a essere seguito con attenzione. In definitiva, un thriller psicologico di fantascienza sudcoreano sorprendente e godibile, capace di stupire con la sua originalità. Una vera rivelazione. Voto: 7

La probabilità statistica dell'amore a prima vista (Romantico/Commedia 2023) - Una commedia romantica semplice e piacevole, che, attraverso una narrazione priva di grandi colpi di scena ma intrisa di significati malinconici e toccanti, riesce a sembrare autentica (narratrice compresa). Convincentemente, suggerisce che i colpi di fulmine non sono solo un'utopia. I suoi 90 minuti scorrono leggeri e piacevoli, culminando in un finale inevitabile, ma accompagnato da un rassicurante sospiro di sollievo. Voto: 6,5

Parthenope (Dramma/Commedia 2024) - La bellezza della protagonista si scontra con l'inutilità del film. L'estetica compiaciuta di Paolo Sorrentino domina, ma manca una visione d'insieme. Gli episodi appaiono scollegati, i personaggi mal collocati e i dialoghi pretenziosi. Il risultato è una sensazione di straniamento e delusione per il tempo sprecato (È stata la mano di Dio almeno qualcosa raccontava). "Parthenope" non è un brutto film, ma si perde nell'estetica a scapito della sostanza. Voto: 5

Il buco - Capitolo 2 (Sci-fi/Horror 2024) - In questo prequel, il tentativo di chiarire punti lasciati oscuri nel (più riuscito ed almeno sufficientemente efficace) primo capitolo non dà i frutti sperati. La narrazione si concentra sulla violenza della scala sociale, tra squadroni della morte e figure influenti. I protagonisti sono meno carismatici e la sceneggiatura priva di idee capaci di migliorare il quadro. Nonostante un buon cast, il film risulta poco incisivo e, nel complesso, trascurabile. Voto: 5

Reptile (Thriller 2023) - Un noir ambientato nella provincia americana, con una trama semplice e sviluppi prevedibili. Nonostante ciò, il film si distingue per la cura nella messa in scena, la resa fotografica impeccabile e la profonda caratterizzazione del protagonista, un poliziotto tormentato ben interpretato da Benicio Del Toro. La regia, personale e attenta, alterna una prima parte lenta e realistica, che segue l'andamento incerto delle indagini, a un finale più rapido ed efficace. Pur accelerando forse troppo verso la conclusione, il risultato complessivo è un'opera visivamente raffinata e narrativamente solida, capace di mantenere sempre vivo l'interesse. Voto: 6,5

Calibre (Dramma/Thriller 2018) - Thriller ambientato nei boschi scozzesi, si distingue per la capacità del regista Matt Palmer di mantenere alta la tensione, scaturita da un episodio accidentale che innesca una spirale di violenza. L'apparente idillio si trasforma in un contesto minaccioso, così come la comunità locale. Una storia intensa e toccante, con un finale anti consolatorio che svela la natura umana. Nota di merito per i suggestivi paesaggi scozzesi, le interpretazioni e l'impeccabile tecnica. Voto: 6+

Scoop (Dramma 2024) - Ispirato a eventi reali, il film offre un intrigante dietro le quinte di una delle interviste più celebri e controverse della televisione. Le ottime interpretazioni e una scrittura che alimenta una suspense crescente lo rendono coinvolgente (l'efficace montaggio aiuta). Tuttavia, la rappresentazione delle dinamiche giornalistiche risulta meno approfondita. Scoop affronta lo scandalo Jeffrey Epstein e il coinvolgimento del principe Andrea con un taglio accattivante e godibile. Voto: 6

Fino all'osso (Dramma 2017) - Il film di Netflix racconta con sincerità la devastante esperienza dell'anoressia. La protagonista, grazie all'ottima interpretazione di Lily Collins, percorre un cammino doloroso ma alla fine riesce a risorgere. La malattia è rappresentata con durezza, senza indulgere in immagini scioccanti, e anche i personaggi secondari sono ben delineati. Nonostante una parte finale un po' didascalica, l'opera risulta solida e convincente, non indimenticabile ma certo non trascurabile. Voto: 6+

Damsel (Azione/Avventura 2024) - Una coraggiosa giovane, sacrificata a un drago sputafuoco, tenta disperatamente di salvarsi. La premessa è assurda, in un contesto già di per sé surreale (è improbabile che sopravviva al primo lancio nella caverna del mostro), ma il risultato è comunque intrigante e divertente, tranne per una preparazione iniziale di mezz'ora un po' lenta. Gli effetti speciali sono di buon livello, anche se il drago pecca di espressività facciale. Le location cupe creano una tensione palpabile, mentre trucco e costumi risultano curati nei dettagli. Il finale, soddisfacente e d'impatto, completa un'opera tutto sommato piacevole e ben realizzata. Voto: 6

Spellbound - L'incantesimo (Animazione/Fantastico 2024) - Un film ambizioso e complesso, segnato da difficoltà nella scrittura, elemento essenziale quando l'immaginario non riesce a coinvolgere come dovrebbe. Si concentra sugli adolescenti, prime vittime dei conflitti genitoriali, riuscendo a trattare con sensibilità un tema delicato. Tuttavia, il finale si rivela squilibrato, in un tentativo di rendere la narrazione più accomodante. Un progetto coraggioso, che purtroppo non riesce a pieno. Voto: 5,5

Il treno dei bambini (Storico/Dramma 2024) - Cristina Comencini racconta, ispirandosi a eventi storici, le differenze sociali tra nord e sud, mettendo al centro i bambini e uno in particolare. La narrazione, sobria e arricchita da ironia, non manca di momenti emozionanti (anche esasperanti). Con una buona ricostruzione storica, spiccano le interpreti femminili e il piccolo protagonista, mentre le appendici con Stefano Accorsi risultano meno rilevanti. Politicizzato, ma coinvolgente e memorabile. Voto: 6,5

Night in Paradise (Dramma/Thriller 2020) - Park Hoon-jung, sceneggiatore di I Saw the Devil, dirige un raffinato crime movie che, pur non innovando il genere, esprime il talento del suo autore. La violenza trova una naturale collocazione in una vicenda torbida e poetica, richiamando il polar francese in chiave coreana e il cinema di Takeshi Kitano. Un noir intenso e scorrevole, dove la morte permea la storia con angoscia, alternando momenti ironici e lirici. Nonostante l'eccessivo (ma comunque divertente) gioco al massacro nella seconda parte, il film resta un'opera notevole. Un'opera quasi parodistica il cui tono è però malinconico, senza speranza, e l'epilogo struggente. Voto: 6,5


The Wonderland (Animazione/Fantastico 2019) - Avevo alte aspettative per questa pellicola, diretta da Keiichi Hara, il regista di Colorful, e tratta da un romanzo degli anni '80 ispirato ad "Alice nel paese delle meraviglie". Sembrava promettente, nonostante fosse l'ennesimo film sui mondi paralleli. Purtroppo, è stata una delusione. I personaggi sono piatti e monodimensionali, con reazioni spesso eccessive. L'arco narrativo dei protagonisti risulta prevedibile e meccanico. In definitiva, si tratta di quasi due ore di intrattenimento che catturano un pubblico giovane, ma lasciano meno soddisfatti gli adulti in cerca di una storia più intrigante e meno ripetitiva. Voto: 5,5

Vampire Hunter D: Bloodlust (Animazione/Horror/Azione 2000) - Il secondo adattamento del romanzo omonimo, questa volta ad opera di Yoshiaki Kawajiri, il talentuoso regista del fantastico Ninja Scroll, è un prodotto simile ma diverso al precedente. In questo senso non so quale mi sia piaciuto più dei due, certamente migliorata è la grafica, ma la trama spinge troppo sul lato romantico del vampirismo, con pochi veri sussulti. Il risultato è un film più che discreto, più per gli appassionati di storie sentimentali che horror vero e proprio (anche se le sequenze orrorifiche vere e proprie non mancano di certo). Nel complesso un buon prodotto, che eguaglia quello del 1985. Voto: 6,5

La fortuna di Nikuko (Animazione/Dramma/Commedia 2021) - Un film sul senso della maternità, su cosa significhi essere madri ed essere figlie, sulla difficoltà della comunicazione intergenerazionale, su quegli affetti che prescindono dai legami di sangue. Un'opera apprezzabile, ma che avrebbe brillato di più focalizzandosi su una sola protagonista, evitando parallelismi che, seppur intensi, conducono a un finale troppo ottimista. Comunque empatica ed umana, ma che rischia di perdersi nei meandri dell'orizzonte ghibliano, di cui ricerca con armonia le referenze emotive. Tuttavia, e nonostante una grafica non eccezionale, l'opera è piacevole e merita attenzione. Voto: 6

Mobile Suit Gundam II: Soldati del dolore (Animazione/Sci-fi/Azione 1981) - Se il primo capitolo rappresentava un'introduzione ideale all'universo di Gundam, questo secondo capitolo (uscito quattro mesi dopo il primo e che ripercorre la parte centrale della serie) è l'ideale continuazione. Esso si fa infatti maestro di vita per i suoi personaggi, ridandoceli ormai maturi e pronti ad affrontare l'ultima parte della guerra contro Zeon, che si svolgerà nello spazio, esattamente dove la storia era cominciata. Il film del dolore e della crescita non a caso, raccoglie alcune delle vicende più dolorose e significative dell'intera saga, rendendolo forse quello emotivamente più pesante della trilogia, ma anche il più rilevante fino a questo momento. Ci sono un po' troppe battaglie e alcune "infantili" forzature, ma nel complesso un bel passo avanti. Voto: 6,5