venerdì 10 ottobre 2025

Horror Challenge 2025: Parte I

Prima parte di questa ottombrina challenge a tema horror (di genere, sottogenere e varianti), anno 2025. Per questo segmento i principali protagonisti sono alieni, licantropi e mostri, ma non mancheranno anche altri luciferini soggetti. Ricordo che la visione di suddetti film è avvenuta per la maggior parte tramite piattaforme streaming legali (e a pagamento), in alcuni casi tramite piattaforme streaming non legali.

MaXXXine (Horror/Thriller 2024) - "MaXXXine" conclude la trilogia di Ti West con un comparto tecnico eccellente: regia, fotografia, scenografie e costumi sono curati nei minimi dettagli, e Mia Goth offre un'altra prova intensa e magnetica. L'ambientazione anni '80 è affascinante, con richiami al noir e all'estetica hollywoodiana dell'epoca, ma la sceneggiatura non regge il confronto con i capitoli precedenti (non riuscito a mio avviso come "X" e "Pearl", quest'ultimo lo ritengo il film migliore della saga). La trama appare frammentata, poco coinvolgente e priva di reale tensione, con un finale prevedibile e alcune idee lasciate a metà. Il film resta godibile per gli appassionati della saga, ma è il più debole dei tre, penalizzato da una narrazione che non sfrutta appieno il potenziale dei personaggi e del contesto storico. Voto: 6

Nessuno ti salverà (Horror/Sci-fi 2023) - Un riuscito esperimento di fanta-horror muto, che fonde l'home invasion con l'estetica sci-fi anni '50. Senza dialoghi, la narrazione si affida completamente alle immagini e a un sound design immersivo, dimostrando grande padronanza visiva. Kaitlyn Dever regge da sola l'intera pellicola, offrendo una performance intensa e sfaccettata, mentre affronta un'invasione aliena in una casa isolata. Gli extraterrestri, divisi in tre tipologie e dotati di poteri telecinetici, aggiungono varietà e tensione. La regia sfrutta al meglio gli effetti pratici e la fotografia valorizza l'atmosfera sospesa e inquietante. Il finale, sorprendente e divisivo, chiude con coerenza una storia che riesce a intrattenere e incuriosire, pur con qualche imperfezione visiva. Un'opera originale, silenziosa ma eloquente. Voto: 7

La cosa da un altro mondo (Horror/Sci-fi 1951) - Un film più rilevante che coinvolgente, che oggi appare datato e meno efficace rispetto al celebre remake di Carpenter. L'importanza storica è indiscutibile: è uno dei primi film a portare sullo schermo un mostro alieno, con un'iconografia che richiama Frankenstein e una tensione costruita secondo i canoni dell'epoca. Tuttavia, la verbosità dei dialoghi, la mancanza di isolamento e paranoia tra i personaggi, e una creatura poco minacciosa ne limitano l'efficacia. Il senso di pericolo è attenuato da un tono quasi scanzonato, che contrasta con l'atmosfera cupa e claustrofobica del remake. Nonostante ciò, il film conserva alcune sequenze ben girate e un ritmo che, per gli standard dell'epoca, resta godibile. Un cult da vedere per comprendere l'evoluzione del genere, più interessante che emozionante. Voto: 6+

Licantropus [Anche a colori] (Horror/Azione 2022/2023) - Lo special Marvel diretto da Michael Giacchino è un omaggio riuscito ai classici horror Universal, con un tocco vintage e una narrazione compatta. Il bianco e nero valorizza l'atmosfera. Il mix tra horror, azione e ironia funziona, e il trucco artigianale dona autenticità ai personaggi, anche se il look del licantropo può sembrare datato. La storia, semplice ma efficace, ruota attorno a una caccia al mostro che nasconde più di un segreto, e si chiude con una nota malinconica e vintage. Non spaventa davvero, ma intrattiene con stile. Un esperimento curioso e godibile. La versione a colori infine, sostanzialmente non valorizza né svilisce il prodotto, semplicemente accentua gli effetti speciali e il sangue, attenuando però le riuscite atmosfere del bianco e nero. Voto: 6+

Piscina infinita (Horror/Sci-fi 2023) - Infinity Pool è la terza prova (dopo Antiviral che non ho visto e il buon Possessor) di Brandon Cronenberg, che conferma talento visivo e atmosfere disturbanti, pur senza raggiungere la classe visionaria del padre. Ambientato in un resort di lusso in un Paese immaginario, il film parte forte con tensione, perversione e suggestioni psichedeliche, ma si perde nella seconda metà tra eccessi e confusione narrativa. L'idea dei cloni, simbolo di perdita d'identità e degrado morale, è affascinante ma non pienamente sviluppata. Ottima Mia Goth, ormai icona dell'horror d'autore. Film ambizioso, originale, ma non del tutto riuscito. Voto: 6

venerdì 3 ottobre 2025

[Cinema] Horror Challenge 2025

Avevo sempre voluto fare una challenge cinematografica, e finalmente ce l'ho fatta. Per la prima, ma probabilmente unica volta infatti, e prendendo spunto da due diverse ma simili sfide di genere unicamente horror, ho realizzato la mia personale challenge cinematografica a tema. Fondendo la mia "Horror Fest", periodicamente organizzata e che consisteva nel visionare tot opere con diversi personaggi malefici, e la classica "Halloween Challenge", mai proposta e che consiste nel visionare un film horror al giorno nel mese di Ottobre da scegliere tramite indizi obbligatori, ho dato vita alla sfida in oggetto. L'Horror Challenge per mio personale diletto organizzata non a caso in questo perfetto periodo autunnale (tra l'altro essendo Ottobre il mese horror per eccellenza, visioni e passatempi a tema anche per quanto riguardano le serie tv e i videogiochi), prevede come la sfida di cui prima, la visione di un film horror al giorno, ma la scelta del suddetto è avvenuta liberamente. Tramite liste, disponibilità di visione di siti streaming ed opportunità varie, ho così selezionato 31 opere in totale. Opere che di base trattano il genere horror ma che possono variare tra, esattamente come avveniva nelle mie "festicciole" di alcuni anni fa, vari elementi e sottogeneri, macro-argomenti e figure specifiche. Ovviamente è impossibile fare un post giornalmente, e infatti settimanalmente posterò. Dal prossimo venerdì e per le successive tre settimane difatti, pubblicherò le quattro parti facente porzione la challenge completa. In questo senso tutto il programma trovate a fine post, tra l'altro si noti un particolare interessante, tutti i banner che trovate qui e che troverete successivamente sono stati realizzati in collaborazione con l'IA. Detto questo, buona prossima visione a me (ma in verità ho già cominciato) e buona lettura e/o presa visura a voi.

venerdì 26 settembre 2025

I film del mese (Settembre 2025)

Ecco la lista dei film visti questo mese. Scelte o meno, pellicole visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Mediaset Infinity (compreso Plus), Paramount Plus e RaiPlay, a infine Disney Plus, TimVision e occasionalmente YouTube. Sporadicamente anche da Apple Tv Plus, Pluto TV e siti vari (anche non legali). Lo speciale cinematografico del mese è incentrato su Yasujirō Ozu, con quattro film della sua inedita filmografia.

Anora (Romantico/Commedia 2024) - Sean Baker, che continua a raccontare quegli interstizi sociali degli USA che avevano già precedentemente caratterizzato i suoi lavori, firma un film che mescola fiaba moderna, commedia pulp e dramma familiare. La protagonista, una lap-dancer coinvolta con il figlio di un oligarca russo, attraversa un viaggio tra eccessi, promesse e scontri generazionali. Nonostante la regia solida e una performance convincente di Mikey Madison, la sceneggiatura appare debole, i personaggi secondari più riusciti dei principali, e il tono altalenante tra ironia e serietà lascia perplessi. Il film è stato premiato, ma molti lo ritengono (a ragion veduta) sopravvalutato: una confezione curata che non riesce a nascondere la superficialità narrativa e l'assenza di vera profondità. Un'opera che intrattiene, ma non lascia il segno. Voto: 6

Un film Minecraft (Fantasy/Avventura 2025) - Film infantile e povero di idee, con una trama debole e personaggi poco sviluppati. Ricorda vagamente gli ultimi Jumanji, complice la presenza di Jack Black, qui impegnato anche in momenti musicali poco contestualizzati. Jason Momoa appare in un look anni '90 discutibile. Il mondo di Minecraft è appena accennato e non viene esplorato. Battute semplici, adatte a un pubblico molto giovane. Effetti speciali discreti e ritmo sostenuto, ma il film si regge quasi esclusivamente sul carisma dei due "ingombranti" protagonisti, per il resto è inconcludente. Curioso il doppiaggio di Malgosha affidato a Mara Maionchi. Voto: 4,5

Humane (Dramma/Thriller 2024) - Film distopico e grottesco sull'eutanasia incentivata come risposta alla crisi climatica. Una idea di fondo provocatoria e originale, che ribalta il concetto di controllo demografico. Seguendo solo in parte le orme parentali, Caitlin Cronenberg esordisce con una commedia nera che mescola satira sociale e conflitti familiari, tra momenti inquietanti e dinamiche psicologiche ben tratteggiate. La narrazione alterna spunti interessanti a qualche passaggio ripetitivo e un finale un po' confuso, ma il ritmo resta vivace e il cast ben diretto. Una pellicola che, pur non mordendo sempre a fondo, offre riflessioni pungenti e una visione coinvolgente. Voto: 5,5

Golda (Biografico/Dramma 2023) - Biopic intenso su Golda Meir, premier israeliana durante la Guerra dello Yom Kippur. Diretto da Guy Nattiv, il film segue i canoni del genere ma riesce a distinguersi grazie alla magistrale interpretazione di Helen Mirren, che restituisce con finezza il lato umano e politico della "lady di ferro". La narrazione si concentra sulle tensioni interne al governo e sulle scelte difficili in un momento cruciale, con un ritmo che alterna momenti statici a passaggi più coinvolgenti. Pur non innovando nella struttura, il film offre uno sguardo potente su una donna che ha saputo imporsi in un mondo dominato dagli uomini, lasciando il segno nella storia. Voto: 6+

L'orto americano (Dramma/Thriller 2024) - Tratto da un suo romanzo, il nuovo film di Pupi Avati si muove tra thriller, sovrannaturale e dramma processuale, ma fatica a trovare un equilibrio tra i generi. La prima parte ambientata negli USA si dilunga e rallenta il ritmo, mentre il ritorno in Italia riporta la narrazione su binari più familiari al regista, pur senza risolvere del tutto i nodi della trama. Il bianco e nero dona eleganza e mistero, valorizzando le location e le atmosfere. Tuttavia, la sceneggiatura appare debole e frammentata, e la scelta dell'inespressivo protagonista non aiuta a coinvolgere. Interessante per gli appassionati del regista, ma sbilanciato e poco incisivo. Voto: 5

To Leslie (Dramma 2022) - La parabola di una donna alcolizzata che, dopo aver sperperato una vincita e abbandonato il figlio, torna nel suo paese natale per ricominciare da capo. La trama è tutt'altro che originale, ma viene trattata con sensibilità e realismo. La cittadina di provincia, ostile e malinconica, diventa lo sfondo perfetto per un percorso di rinascita che, pur nei suoi cliché, riesce a coinvolgere emotivamente. La regia esordiente è sobria e il cast offre interpretazioni solide, con Andrea Riseborough particolarmente efficace nel rendere la fragilità e la dignità della protagonista. Non è un film memorabile, ma ha cuore e sincerità, e questo lo rende degno di visione. Voto: 6

Per il mio bene (Dramma 2024) - Una donna di successo scopre improvvisamente di avere un tumore e, insieme, di essere stata adottata. Questo doppio trauma la spinge a intraprendere un percorso intimo e doloroso alla ricerca delle proprie origini. Il film affronta con delicatezza temi universali come la malattia, l'abbandono e il bisogno di appartenenza, senza indulgere in sentimentalismi. La narrazione è essenziale ma efficace, capace di evocare emozioni autentiche. Barbora Bobulova regala una prova intensa e misurata, sostenendo con forza il cuore del racconto. Un'opera sobria, che parla al pubblico con sincerità e rispetto. Voto: 6+

Maria (Biografico/Dramma 2024) - Pablo Larraín firma un biopic intimo e malinconico sull'ultima settimana di vita di Maria Callas, sola nel suo appartamento parigino, tra ricordi, visioni e interviste immaginarie. Il film si distacca dai classici ritratti celebrativi, scegliendo un tono elegiaco e introspettivo, ma a tratti eccessivamente luttuoso e lento. Angelina Jolie offre una performance sofisticata, seppur troppo costruita, mentre Favino e Rohrwacher restano in ombra. Visivamente e stilisticamente curato, affascina per atmosfera ma delude nel coinvolgimento emotivo. Meno incisivo rispetto agli altri ritratti femminili di Larraín, resta un'opera elegante ma anonima. Voto: 5

Itaca - Il ritorno (Storico/Dramma 2024) - Questa rivisitazione dell'ultima parte dell'Odissea abbandona ogni elemento mitologico per concentrarsi sull'aspetto umano del ritorno. Odisseo non è più l'eroe epico, ma un reduce segnato dalla guerra, tormentato dal senso di colpa e dalla paura di affrontare la famiglia che ha lasciato. Il film si muove in un'atmosfera cupa e realistica, dove la violenza e il dolore prendono il posto della gloria. Ralph Fiennes incarna un Odisseo vulnerabile e intenso, mentre Juliette Binoche è una Penelope austera e dignitosa. Il personaggio di Telemaco risulta meno incisivo, ma Antinoo emerge come figura sorprendentemente autentica. La regia sceglie un tono psicologico e riflessivo, con richiami alla brutalità delle guerre contemporanee. Un'opera ambiziosa, non perfetta (o emozionante), ma interessante. Voto: 6,5

Nella tana dei lupi 2 - Pantera (Azione/Thriller 2025) - Il film riprende la storia del duo Gerard Butler-O'Shea Jackson Jr., spostando l'azione in Europa per un nuovo colpo sulla Costa Azzurra. Pur mantenendo l'impianto da heist movie, il tono è più disteso e meno brutale rispetto al primo capitolo, con una dinamica da buddy movie che funziona grazie alla buona intesa tra i protagonisti. La narrazione alterna momenti più lenti a sequenze ben costruite, come la rapina e l'inseguimento finale, che mantengono alta la tensione. Il cast di supporto, con Esposito, Cerlino e Ahamdi, arricchisce il racconto senza cadere nella caricatura, e la regia si mantiene solida, puntando su un intrattenimento pulito e senza eccessi. Non ha la freschezza dell'originale, ma resta un sequel dignitoso e piacevole, capace di intrattenere con mestiere. Voto: 6

September 5 - La diretta che cambiò la storia (Dramma/Thriller 2024) - Il film ricostruisce il massacro delle Olimpiadi del 1972 dal punto di vista delle redazioni televisive, evitando sensazionalismi e concentrandosi sull'impatto umano e giornalistico/mediatico dell'evento. La tensione è palpabile, e il senso di sgomento vissuto dai giornalisti si riflette nello spettatore, che rivive l'impatto di un evento senza precedenti: il primo atto di terrorismo in mondovisione. Ottima ricostruzione d'epoca, cast efficace e sceneggiatura precisa e ritmata. Un'opera umanamente intensa e rispettosa, non cerca risposte né giudizi politici, che racconta la tragedia senza spettacolarizzarla. Voto: 7

Il seme del fico sacro (Dramma/Thriller 2024) - Un film iraniano intenso e coraggioso che racconta lo scontro generazionale e ideologico all'interno di una famiglia: il padre, giudice fedele alla legge islamica, si oppone alle figlie che aspirano a libertà e cambiamento. La prima parte è un dramma sociale potente, arricchito da veri video di protesta, che poi si trasforma inaspettatamente in un thriller teso e claustrofobico. La sparizione di una pistola innesca infatti una spirale di sospetti e interrogatori, con risvolti clamorosi. Si arriva così ad una resa dei conti, in stile western che ammicca a una autorialità che però in questi film di denuncia c'entra poco. La soluzione lascia difatti perplessi a livello di logica, e il finale convince a livello allegorico, simbolico, meno a livello viscerale. Ma nonostante la durata impegnativa, resta cinema di qualità. Voto: 7

ANGOLO VINTAGE

Inizio d'estate (Dramma/Commedia 1951) - Con una eleganza senza pari, Yasujiro Ozu racconta la vita familiare giapponese attraverso Noriko, una giovane donna divisa tra le aspettative sociali e il desiderio di libertà. Il film procede con ritmo lento e contemplativo, privo di una trama tradizionale, ma ricco di sfumature emotive. I dialoghi misurati, gli interni silenziosi e la musica armoniosa creano un'atmosfera intima e riflessiva. La bellezza del quotidiano emerge nei piccoli gesti e nei sacrifici, mentre il finale, delicato e luminoso, suggella una visione affettuosa e malinconica del cambiamento. Setsuko Hara è radiosa. Un'opera da assaporare con calma. Voto: 7,5

Viaggio a Tokyo (Dramma 1953) - Il film più compiuto di Yasujiro Ozu, un capolavoro che racconta con sobrietà, malinconia e delicatezza il distacco generazionale nel Giappone del dopoguerra. Due anziani genitori visitano i figli a Tokyo, ma trovano solo gentilezze formali e freddezza affettiva. Solo la nuora del figlio morto in guerra mostra sincera empatia. Con il suo stile minimalista, fatto di inquadrature fisse e dialoghi misurati, il regista descrive il cambiamento sociale senza giudicare, lasciando che siano i gesti quotidiani a parlare. Un'opera universale, profonda e ancora attuale, che riflette sul tempo, sulla famiglia e sull'ineluttabilità del cambiamento. Voto: 8

Crepuscolo di Tokyo (Dramma 1957) - Uno dei film più cupi di Yasujiro Ozu, dove il pessimismo permea ogni gesto. Dopo un avvio lento, si delinea il ritratto di un padre abbandonato dalla moglie, costretto a prendersi cura delle figlie in crisi: una lascia un marito violento, l’altra affronta una gravidanza inattesa. La madre, emotivamente distante, rappresenta una rottura definitiva con il passato, difficile da comprendere per una sensibilità occidentale. Non ci sono soluzioni né consolazioni, solo frammenti di umanità e gesti che rivelano dolore, rinuncia e un desiderio di ricomporre ciò che resta. Ozu, anche nella sua cupezza, lascia il segno con momenti di grande cinema. Voto: 7

Fiori d'equinozio (Commedia/Dramma 1958) - Primo film a colori di Yasujiro Ozu, segna una svolta visiva nel suo cinema, con l'uso di tonalità vivaci per accentuare il contrasto tra tradizione e modernità. Al centro della storia c'è Hirayama, padre conservatore che si oppone al matrimonio d'amore della figlia, pur dispensando consigli progressisti agli altri. Il film riflette con ironia e delicatezza il cambiamento sociale del Giappone postbellico, dove le donne appaiono più pronte al futuro rispetto agli uomini. Con il suo stile sobrio e rigoroso, Ozu costruisce una commedia sofisticata, malinconica e luminosa, che si chiude con un finale poetico e pieno di speranza. Voto: 7+

giovedì 25 settembre 2025

Le serie tv del mese (Settembre 2025)

Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

Squid Game (3a stagione) - La terza stagione rappresenta una conclusione dignitosa per la saga ideata da Hwang Dong-hyuk, riuscendo a chiudere il cerchio narrativo iniziato con la prima, folgorante stagione. Sebbene sia di fatto la seconda parte della stagione precedente, riesce a trovare un finale che, pur non raggiungendo le vette iniziali, si dimostra all'altezza del compito. Il merito va soprattutto allo showrunner, che ha saputo portare a termine la sua visione nonostante le pressioni evidenti da parte di Netflix, più interessata allo sfruttamento commerciale del brand che alla sua evoluzione naturale (reboot e/o spin-off anche no). Questa terza stagione punta più sul "cosa" che sul "come": i giochi sono visivamente spettacolari e più complessi, ma il racconto soffre di una certa fretta, con personaggi meno approfonditi e una mitologia interna che perde coerenza. Il risultato è una chiusura che lascia buoni ricordi, ma anche interrogativi irrisolti, segnando una parabola discendente rispetto all'impatto iniziale. Nonostante tutto, Squid Game 3 riesce a salvarsi e a offrire un epilogo coerente per Gi-hun e gli altri protagonisti, a cinque anni dalla prima messa in onda. La serie conferma il suo status di fenomeno culturale, capace non solo di intrattenere, ma anche di stimolare riflessioni profonde su disuguaglianza, disperazione e i limiti morali dell'essere umano. In un mondo sempre più diviso, le scelte dei personaggi risuonano con le nostre, rendendo Squid Game un racconto disturbante ma necessario. Voto: 7

Cobra Kai (6a stagione) - La sesta stagione di Cobra Kai è stata per me un mix di emozione e delusione. Dopo un inizio promettente, la serie ha perso il contatto con la realtà, diventando sempre più assurda e ripetitiva (sempre più surreale). I primi episodi sono stati piatti e dimenticabili, con dinamiche stanche e personaggi poco incisivi. Il Sekai Taikai ha riportato un po' di interesse, ma tra regole confuse e scelte narrative discutibili, anche questa parte ha faticato a convincere. Solo nell'ultima parte la serie ritrova un po' di sé stessa: nostalgia, emozioni e un finale che, pur imperfetto (tra forzature narrative e buonismo eccessivo), rende giustizia al protagonista e chiude il cerchio. Pur perdendo il contatto con la realtà, Cobra Kai resta godibile se accettato come puro intrattenimento sopra le righe, un po' come Holly e Benji: improbabile, ma irresistibile. Cobra Kai ha avuto alti e bassi, e forse è andata avanti troppo a lungo (qui la quinta), ma è stato un bel viaggio. Tecnicamente solido, ma narrativamente prudente, Cobra Kai saluta i fan con affetto, omaggiando il mito di Karate Kid e lasciando un messaggio chiaro: trovare il proprio equilibrio è la vera vittoria. Voto: 5,5

Riverdale (7a stagione) - La settima stagione di Riverdale disorienta e delude. Dopo sei stagioni dense di trame intricate, relazioni complesse e sviluppi sovrannaturali, la serie si reinventa completamente con un'ambientazione negli anni '50, cancellando di fatto tutto ciò che era stato costruito. I personaggi vengono riscritti, i loro traumi e percorsi di crescita ignorati, e le relazioni centrali (come quella tra Archie, Betty e Veronica) vengono svuotate di significato. Sebbene il finale riesca a commuovere, l'intera stagione appare scollegata dal resto della serie, con un tono predicatorio e una forte enfasi su tematiche sociali come razzismo e omofobia, trattate però in modo ripetitivo e poco integrato nella narrazione. Il risultato è un reboot mascherato da conclusione, che lascia l'amaro in bocca a chi ha seguito fedelmente la serie fin dall'inizio. Voto: 5

Disincanto (Serie Completa) - Creata da Matt Groening, una serie animata che si distingue dalle sue opere precedenti per l'approccio narrativo più seriale e complesso. Ambientata nel regno fantasy di Dreamland, segue le disavventure della principessa Bean, dell'Elfo e del demone Luci, affrontando con ironia temi come la vita, la morte, l'amore e la sessualità. La serie si fa notare per la cura dell'animazione e delle scenografie, oltre che per la dinamica tra i protagonisti, che regala momenti divertenti e talvolta toccanti. Tuttavia, non mancano i difetti: l'umorismo è spesso meno efficace rispetto a I Simpson o Futurama, e la trama, soprattutto nelle stagioni finali, tende a diventare confusa e ripetitiva. Il titolo stesso, "Disincanto", risulta poco incisivo nel rappresentare l'identità della serie. Nonostante ciò, il percorso dei personaggi e la volontà di sperimentare una narrazione più articolata rendono Disincanto un esperimento interessante, seppur imperfetto, nel panorama dell'animazione per adulti. Voto: 6,5

BONUS

Elfen Lied (2004) [Serie - 13 Episodi + 1 OAV] - Un anime che osa, ma vive di estremi: violenza grafica, tristezza profonda e fanservice discutibile. La trama, pur valida e ricca di temi forti come discriminazione, amore, vendetta e trauma, soffre di buchi narrativi e un finale tronco con cliffhanger irrisolti. Alcuni personaggi brillano (Lucy, Nana, Kurama), altri risultano stereotipati e irritanti (Kōta, Yuka). Il sangue non è gratuito: contribuisce a un'atmosfera tragica e intensa. L'opening "Lilium", in latino e visivamente ispirata a Klimt, è una gemma. Non perfetto, ma coinvolgente e consigliato a chi cerca emozioni forti e riflessioni profonde. Valutazione 6,90

RIN - Le figlie di Mnemosyne (2008) [Serie - 12 Episodi] - Un anime noir-fantasy con forti elementi ecchi e torture porn. Ambientato tra anni '90 e futuro, ruota attorno a Rin, investigatrice immortale, e all'albero mitologico Yggdrasil, i cui frutti donano immortalità alle donne e trasformano gli uomini in angeli violenti e inquietanti. La serie alterna casi investigativi a salti temporali, ma soffre di ripetitività e una trama orizzontale debole (mix eccessivo di generi trattati in modo confuso), appesantita da scene erotiche forzate e personaggi poco sviluppati. Solo negli episodi finali Rin acquista profondità, mentre gli angeli portano tensione e morbosità che salvano l'anime dal naufragio. Disegni e ambientazioni convincono, ma il fanservice sadomaso domina la narrazione. Un esperimento audace, disturbante e imperfetto. Valutazione 6,75

mercoledì 24 settembre 2025

Videogiochi del mese di Settembre 2025: Darksiders III & The Expanse: A Telltale Series

Ecco la lista dei titoli giocati e terminati questo mese, a scelta tra le numerose librerie videoludiche digitali in mio possesso. Da Steam all'Epic Games Store, da GOG Galaxy a Ubisoft Connect, da Amazon Games all'ultimo entrato Amazon Luna (entrambe via servizio Prime Gaming), e infine dall'App EA, Microsoft e Legacy Games.

Darksiders III: Deluxe Edition - Un action solido che cerca di rinnovarsi, ma finisce per sacrificare alcuni degli elementi che rendevano unica la serie. Il passaggio da una struttura "alla Zelda" a un'impostazione più lineare e tradizionale lo rende meno originale, soprattutto agli occhi dei fan storici. Il level design resta interessante, con ambientazioni post-apocalittiche suggestive e una buona dose di esplorazione, ma la narrazione fatica a coinvolgere: la trama è frammentaria, i dialoghi poco incisivi e lo stile visivo altalenante. Il sistema di combattimento, pur non essendo particolarmente profondo, è veloce e reattivo, e riesce a offrire momenti di puro divertimento. Certo, alcuni passaggi frustanti e ripetitivi, e per qualche situazione inoltre, data una certa complessità dei duelli e dalle direzioni da prendere, ho avuto bisogno di un aiuto, tant'è che per questo ho preferito non giocare i due DLC, ma nel complesso esperienza godibile la mia. L'avventura si sviluppa in modo fluido per una quindicina di ore, con un mondo da scoprire passo dopo passo, anche se privo di veri colpi di scena. Nel confronto con i predecessori, Darksiders 3 perde sia la componente enigmistica del primo capitolo sia l'anima ruolistica del secondo, risultando meno ambizioso e più convenzionale. Nonostante ciò, rimane un titolo godibile per gli appassionati del genere, capace di intrattenere senza eccellere. Un ritorno che convince a metà: funzionale, ma privo di quella scintilla che l'avrebbe reso davvero memorabile. Voto: 7

The Expanse: A Telltale Series [Deluxe Edition] - Un'avventura narrativa ad episodi (cinque per l'esattezza) ambientata prima degli eventi della, riuscita e godibilissima, serie TV, incentrata su Camina Drummer, interpretata da Cara Gee. Il gioco offre scelte morali significative, esplorazione spaziale e una trama coinvolgente, arricchita da ambienti dettagliati e una buona scrittura. Nonostante alcuni limiti tecnici e un motore grafico datato, l'esperienza resta immersiva. Il DLC incluso nella Deluxe Edition, dedicato a Chrisjen Avasarala, risulta poco incisivo: ambientato interamente in un ufficio, propone interazioni limitate e scelte con impatto minimo. Pur ben scritto, risulta trascurabile. In sintesi, il gioco principale è solido e appassionante, ideale per fan della serie e amanti delle storie interattive. Il DLC, invece, non aggiunge valore. Voto: 7

martedì 23 settembre 2025

Le mie canzoni preferite (Settembre 2025)

Ecco la lista dei brani che più ho ascoltato ed apprezzato questo mese. Canzoni che ho udito da varie stazioni radiofoniche via Web, da siti specializzati in ambito musicale e/o da classifiche di gradimento professionali e non. Pezzi e componimenti di ultima uscita di generi musicali di mia preferenza.

Lucio Corsi - Situazione complicata: Sanremo non solo gli ha portato fortuna, ma anche valorizzato il suo indubbio talento.
Sophie and the Giants - A Little Bit Wild: L'ultima volta qui erano insieme ai Purple Disco Machine, ma da soli se la cavano ugualmente egregiamente.
Coez - Qualcosa di grande: Niente di che il tormentone estivo, ma questa canzone è al pari delle sue migliori, da Marzo scorso addietro.
Wolf Alice - The Sofa: Un gruppo musicale alternative rock britannico da non sottovalutare, perché questo pezzo è parecchio valido. 
Wet Leg - Davina Mccall: Il video è un gioiellino (in stile stop motion), il brano altrettanto.
Chappell Roan - The Subway: Avevo già ascoltato qualche sua canzone, ma questa è la prima che riesce a convincermi pienamente.

venerdì 29 agosto 2025

I film del mese (Agosto 2025)

Ecco la lista dei film visti questo mese. Scelte o meno, pellicole visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Mediaset Infinity (compreso Plus), Paramount Plus e RaiPlay, a infine Disney Plus, TimVision e occasionalmente YouTube. Sporadicamente anche da Apple Tv Plus, Pluto TV e siti vari (anche non legali). Lo speciale cinematografico del mese è incentrato sull'animazione giapponese, con la Parte 4 dell'Anime Generation.

Holy Spider (Dramma/Thriller 2022) - Un thriller iraniano ispirato a fatti reali, che racconta la caccia a un serial killer di prostitute nella città di Mashhad. Oltre alla tensione narrativa, il film denuncia una società patriarcale e repressiva, dove l'assassino riceve comprensione e persino approvazione. Atmosfera cupa e disturbante, con sequenze di omicidi crude ma mai gratuite; Regia solida e cast convincente, con personaggi ben delineati; Critica esplicita al fanatismo religioso e all'ipocrisia istituzionale; Ambientazione iraniana resa con realismo e senza didascalismi; Finale amaro e inquietante, che lascia riflettere sull'impatto sociale e culturale della vicenda. Pur non brillando per ritmo, il film coinvolge e colpisce, offrendo uno spaccato potente e scomodo di una realtà poco conosciuta in Occidente. Un'opera coraggiosa e necessaria. Voto: 7+

The Crow - Il corvo (Azione/Fantastico 2024) - Un remake imbarazzante sotto ogni aspetto, paragone impietoso. La storia d'amore è affrettata e poco credibile, i personaggi piatti e privi di carisma (lui troppo "sporco", lei bruttina). La seconda parte tenta di dare profondità, ma si perde in dialoghi piatti e una narrazione che non decolla mai. Il terzo atto scivola in una vendetta violenta e gratuita, con uno splatter tardivo e fuori luogo. Il nemico è abbozzato, senza motivazioni chiare. Le musiche sono fuori tono, la regia priva di visione. Un film che non lascia nulla, se non la sensazione di aver sprecato tempo. Un film mal riuscito, tra i peggiori rifacimenti mai visti. Voto: 3,5

Fall (Azione/Thriller 2022) - Due ragazze decidono di scalare una torre radio abbandonata alta 600 metri per superare un lutto e guadagnare visibilità. L'impresa, assurda e pericolosa, si trasforma presto in un incubo. Il film si regge solo sulle riprese spettacolari che trasmettono vertigine e tensione, mentre tutto il resto (dialoghi, personaggi, trama) è debole, prevedibile e spesso imbarazzante. Un survival mal scritto, con protagoniste antipatiche e colpi di scena telefonati. Voto: 4,5

Thelma (Commedia/Azione 2024) - Una commedia action originale e divertente, ispirata a una storia vera. La protagonista è una novantenne truffata online che, con l'aiuto del nipote nerd e di un vecchio amico, decide di recuperare il denaro perso affrontando un'avventura improbabile ma piena di energia. Il film sorprende per la freschezza della regia, la simpatia del cast (ottima la prova di June Squibb) e il tono leggero con cui affronta temi importanti come l'indipendenza nella terza età, la fiducia e la resilienza. Senza scadere nel melodramma, riesce a trasmettere un messaggio positivo: l'età non è un limite alla vitalità. Un piccolo film che lascia il sorriso. Voto: 6,5

Il giorno dell'incontro (Sportivo/Dramma 2023) - Il film d'esordio alla regia di Jack Huston, segue Mickey Flannigan, ex campione caduto in disgrazia, nelle ore che precedono il suo ritorno sul ring. Più che una redenzione sportiva, il match rappresenta un gesto finale verso le persone che ama. Girato in bianco e nero, il film, che di precisi riferimenti cinematografici non ne ha pochi, si muove tra cinema d'autore e racconto sportivo, con atmosfere malinconiche e dialoghi riflessivi. Michael Pitt offre una prova intensa e dolente, affiancato da interpreti di rilievo come Joe Pesci, Ron Perlman e Steve Buscemi. Se le sequenze di boxe risultano meno riuscite, il racconto umano conserva una sua grazia, pur non evitando qualche cliché e prevedibilità. Un'opera apprezzabile, che trova forza nella sua poetica visiva e nella sincerità del protagonista. Voto: 6,5

giovedì 28 agosto 2025

Le serie tv del mese (Agosto 2025)

Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

Love, Death & Robots (4a stagione) - A tre anni dalla precedente, la quarta stagione delude le aspettative e rappresenta il punto più basso della serie ideata da Tim Miller e David Fincher. I dieci episodi mancano di coesione, originalità e impatto emotivo: solo 2-3 si distinguono, mentre gli altri risultano stanchi, frettolosi o imbarazzanti. L'animazione resta eccellente, ma non basta a compensare la debolezza narrativa e la scarsità di idee nuove. La stagione appare come una raccolta disomogenea di esperimenti visivi privi di direzione, incapaci di lasciare il segno. La comicità è banale, la fantascienza poco coinvolgente, e le intuizioni brillanti troppo rare. Love, Death & Robots 4 è un'occasione mancata, che conferma il calo creativo della serie, ormai lontana dalla brillantezza e dal coraggio sperimentale del suo debutto. Voto: 5

Andor (2a stagione) - La seconda stagione di Andor si impone, dopo una prima stagione discretamente soddisfacente ma nella sua complessità alquanto interlocutoria, come una delle opere più mature e ambiziose (al pari di The Mandalorian) dell'universo Star Wars. Con scrittura raffinata, regia elegante e personaggi profondamente sfaccettati, la serie ridefinisce i confini narrativi del franchise, offrendo una prospettiva intensa sulla nascita della Ribellione. Il ritmo iniziale lento lascia spazio a un crescendo emotivo potente, culminando in una seconda metà drammatica e visivamente straordinaria. Ogni aspetto tecnico, scenografie, costumi, colonna sonora, è curato con precisione. Il lavoro di Tony Gilroy, arricchito dall'eredità tematica di Dave Filoni, conferisce nuovo significato agli eventi della trilogia originale e di Rogue One. Andor si conferma così tra le produzioni più rilevanti dell'era moderna di Star Wars: una riflessione profonda sul sacrificio, la libertà e la complessità dell'animo umano. Voto: 7,5

The Umbrella Academy (3a & 4a stagione) - La terza stagione delude su tutti i fronti. La trama è stiracchiata, i nuovi personaggi della Sparrow Academy risultano superflui, e il paradosso del Kugelbitz non riesce a dare vera tensione. I protagonisti sono snaturati, con Ben e Allison diventati insopportabili, mentre gli altri oscillano tra l'inutile e il ridicolo. Il cast sembra stanco, e molti episodi sono pieni di scene cringe e prive di senso. Una stagione che poteva essere riassunta in tre episodi, ma ne offre dieci, sette dei quali basati sul nulla. La quarta ed ultima poi si rivela prevedibile e poco coinvolgente. I fratelli Hargreeves sono ancora una volta divisi in trame dispersive, mentre l'ennesima apocalisse e trovate bizzarre non riescono a risollevare una narrazione ormai stanca. La riduzione degli episodi migliora il ritmo, ma il finale, frettoloso e privo di impatto emotivo, cancella tutto quanto costruito in precedenza. Un epilogo deludente per una serie dal potenziale sprecato. Voto complessivo: 4,5 [Voto Finale Serie: 5,5]

mercoledì 27 agosto 2025

Videogiochi del mese di Agosto 2025: Thief (2014) & Bramble: The Mountain King

Ecco la lista dei titoli giocati e terminati questo mese, a scelta tra le numerose librerie videoludiche digitali in mio possesso. Da Steam all'Epic Games Store, da GOG Galaxy a Ubisoft Connect, da Amazon Games all'ultimo entrato Amazon Luna (entrambe via servizio Prime Gaming), e infine dall'App EA, Microsoft e Legacy Games.

Thief (2014) - Thief è il reboot di una serie storica che, pur con qualche spunto interessante, non riesce a brillare. Non avendo giocato i capitoli originali, mi sono avvicinato al titolo con aspettative basse, e forse proprio per questo l'esperienza non è stata del tutto negativa. Le meccaniche stealth sono solide, il level design consente approcci multipli e la durata è più che dignitosa: 12 ore senza attività secondarie sono un buon traguardo. L'ambientazione è affascinante, cupa e vagamente steampunk, e alcune missioni di furto risultano davvero divertenti. Tuttavia, il gioco è afflitto da una serie di problemi che ne compromettono il potenziale. Il comparto tecnico era già datato nel 2014, con texture poco curate e animazioni rigide. Gli enigmi sono semplici, le cutscene prive di mordente, le boss fight dimenticabili, e la narrazione spezza continuamente il ritmo. La trama è debole, con un finale poco incisivo, e l'intelligenza artificiale dei nemici è prevedibile e poco reattiva. In sintesi, Thief è un titolo discreto, consigliato solo agli appassionati del genere stealth. Chi cerca un'esperienza più rifinita e coinvolgente troverà alternative migliori (Styx ma soprattutto Dishonored). Voto: 6

Bramble: The Mountain King - Una fiaba oscura che alterna paesaggi incantevoli a scenari disturbanti, fondendo mitologia norrena e horror psicologico. Un platform narrativo ispirato a Little Nightmares, dove Olle, fragile e impacciato, affronta un mondo ostile per ritrovare sua sorella. Il gameplay è semplice e un po' datato, con movimenti legnosi e controlli poco reattivi, ma la narrazione, le ambientazioni spettacolari e le creature mitologiche ricche di significato lo rendono coinvolgente. Dopo ogni incontro, un tomo illustrato racconta il mito, offrendo un momento di respiro e riflessione. Le boss fight sono visivamente affascinanti ma penalizzate da alcune imprecisioni nei controlli. Artisticamente, il gioco è eccellente: il design rispetta il folklore nordico e crea un'atmosfera potente. Tecnicamente gira bene su PC, con qualche compromesso e un po' di input lag, ma nulla di grave. La colonna sonora e gli effetti sonori amplificano l'immersione, tra tensione e malinconia. È un titolo breve ma denso, capace di sorprendere con momenti epici, personaggi inquietanti e sequenze di pura follia. Personalmente, mi aspettavo qualcosa di più rilassato, ma ho trovato un'esperienza emotiva e impegnativa. Non sono riuscito a completare l'ultima battaglia, ma anche così, Bramble resta un gioco riuscito e convincente. Voto: 7-

martedì 26 agosto 2025

Le mie canzoni preferite del mese di Agosto: Speciale Tormentoni Estate 2025

Da una lista comprendente 32 Tormentoni (se ne ho dimenticato qualcuno poco importa), ovvero quelle canzoni che, talvolta inneggiando anche nei video la spiaggia, il mare e il caldo, semplicemente l'estate in generale, nascono con lo scopo preciso di "tormentare" l'ascoltatore estivo (entrare in testa per non uscire più per qualche tempo), ne ho scelti sei, i cosiddetti "migliori". Brani che secondo il mio "orecchio" ho reputato più "sopportabili" degli altri. Tra questi non figurano: Carl Brave, Sarah Toscano - PerfectAnna - DésoléeGhali - ChillMarco Mengoni, Sayf, Rkomi - Sto bene al mareAlfa, Manu Chao - A me mi piaceGiorgia - L'unicaCoez - Estate 1998Rocco Hunt, Noemi - Oh MaAnnalisa - MaschioRiki, Lorella Cuccarini - Cha Cha Twist!Fred De Palma - Barrio LambadaBoomdabash, Loredana Bertè - Una Stupida ScusaOlly, Juli - Depresso fortunatoOrietta Berti, Fabio Rovazzi, Fuckyourclique - CabaretRhove - AvionSangiovanni - VeramenteLorenzo Fragola - 1XTE1XMEEnrico Nigiotti - PassatempoFred De Palma - Gli occhi su di noiRose Villain, Tony Effe - Victoria's SecretBaby K - Follia MediterraneaMichele Bravi, Mida - PopolareMida - Bad Boys Don’t CryWillie Peyote - NextClementino, LDO - Batte il cuoreAiello - Come ti pare; ci sono invece..

Pinguini Tattici Nucleari, Max Pezzali - Bottiglie Vuote: Mi piace sempre il ritmo dei Pinguini, e qui ne imprimono parecchio anche grazie a Max.
Coma_Cose - La gelosia: Zitti zitti e quatti quatti anche quando non vogliano o non sembri, loro ci sono.
Serena Brancale, Alessandra Amoroso - Serenata: Un'accoppiata pugliese di grande effetto, l'esplosività della prima alla dinamicità della seconda.
Merk & Kremont, Jovanotti - Oceanica: Ci prova sempre Jovanotti a comporre brani che possano "tormentare", e stavolta ci riesce abbastanza agevolmente.
Elisa - Sesso debole: Servono più ascolti per riuscire a conquistare, e quando riesce nell'intento difficile dimenticarsene.
The Kolors - Pronto come va: Re incontrastati dell'estate italiana, consecutivamente da anni a questa parte, con loro si va sempre sul sicuro e al successo.