lunedì 30 settembre 2024

Listone del mese (Settembre 2024)

Il periodo complicato non è ancora terminato, anzi, proprio domani mio padre si opera (per un'ernia), e ci vorrà un mese per riprendersi, però io fermo non so stare, andare avanti devo e proprio nell'ultima settimana la decisione di continuare. Ed è grazie al vostro supporto ed alla diminuzione della "pressione" meteorologica, che oggi posso essere qui per presentarvi il grande elenco del mese nel nuovo formato, con tutte le sezioni e gli argomenti raccolti in un unico post. Non è stato facile, ma ce l'ho fatta. Passerà un mese fino al prossimo listone, e spero proprio che quel giorno la situazione attuale possa finalmente avere fine, ma nel frattempo vi invito a esplorare il nuovo formato di pubblicazione, che è paradossalmente sia più ampio che più "smart" (troverete comunque tutto separatamente negli archivi).

Capitolo Musica: A partire da questo mese, ho deciso di non pubblicare più i video direttamente, ma di condividere solamente i loro link. Inoltre, non ci saranno più playlist; non sono sicuro della loro utilità, ma se mi verrà richiesto, posso considerare di aggiungerle nuovamente in futuro. Dopo l'interminabile e opprimente sequenza di hit estive, è tempo di ritornare alla normalità e di godersi la musica "libera", senza etichette o rituali sonori.

Capitolo Games: Questo mese avrebbero dovuto essere presenti tutti e quattro i giochi degli ultimi due mesi, che fanno parte della mia libreria di Prime Gaming. Tuttavia, ho dovuto suddividere il tutto in due parti. Anche la lista dei giochi esclusi è stata divisa in due; perciò, oggi menziono solo tre videogiochi che ho scartato perché privi di localizzazione in italiano. Requisito utile e necessario per giocare a The Forgotten City (avventura narrativa con loop temporali), Dexter Stardust: Adventures in Outer Space (avventura classica point-and-click) e Orten was the Case (gioco d'avventura detective/puzzle).

Capitolo Serie Tv: Inizialmente, non erano queste le serie che avevo in programma di guardare questo mese, ma circostanze impreviste hanno cambiato i miei piani. Così, ho selezionato e visionato queste sei serie per necessità e urgenza. Per il prossimo mese ho già tutto organizzato, mentre per i mesi successivi dipenderà dalle nuove uscite e da ciò che non posso posticipare. Comunque, come dico sempre, ci sarà sempre materiale disponibile e non ci sono problemi; prima o poi riuscirò a vedere "quella serie".

Capitolo Cinema: Questo mese, le mie scelte cinematografiche si sono focalizzate esclusivamente sul catalogo in continuo aggiornamento di Prime Video. Sorprendentemente, nessuno dei film visionati è in scadenza nei prossimi 30 giorni, garantendo così completa libertà di visione. Per quanto riguarda i quattro film dell'angolo "Vintage", che ritorna dopo un po' di tempo e che da ora in poi accompagnerà i film più "moderni", tutti sono disponibili ma attraverso canali alternativi. "Il gatto a nove code" è disponibile su Prime Video e anche su "Plex" (dove si trova anche "4 mosche di velluto grigio"), ma in lingua inglese. Su YouTube, invece, è possibile trovare "Una sull'altra" in italiano, e lo stesso vale per "Non si sevizia un paperino", ma su Dailymotion. Questi ultimi quattro film sono stati scelti per un motivo specifico: fanno parte dello speciale "Thriller all'italiana anni '70". Questa è l'occasione per vedere due film ciascuno di due maestri del cinema italiano, Dario Argento e Lucio Fulci, già menzionati in precedenza. Ci saranno altri speciali e molti altri film verranno discussi, ma per ora vi auguro una buona lettura e visione di questi.


ClockClock: Love U Again - Strano nome per questo nuovo e fresco gruppo musicale, ma a parte ciò, canzone niente male è questa.
The Marías: No One Noticed - Insolito sia il video che il brano stesso, un mix delicato e conturbante che un ritmo squisitamente malinconico produce.
Gazzelle: Mezzo secondo - Non è finito tra il calderone dei tormentoni un po' per caso, ma forse è meglio così, altrimenti l'avrei apprezzato meno.
Lusaint: Sober - Continua a sorprendere questa fenomenale artista britannica, che ancora una volta ammaliare fa.
Myles Smith: Stargazing - E' la prima volta che sento questo ragazzone britannico cantare, ebbene egli buona impressione fa a primo acchito.
Dua Lipa: These Walls - Questa canzone mi mette davvero di buon umore, non a caso essa fa parte dell'ultimo suo album intitolato "Radical Optimism".


NAIRI: Tower of Shirin - Un'avventura point-and-click che mescola puzzle divertenti e complessi con una narrazione affascinante, resa unica dai suoi personaggi carismatici. La grafica disegnata a mano e gli scenari dettagliati, insieme a una colonna sonora coinvolgente, arricchiscono l'esperienza di gioco. L'anticipazione per il seguito di Nairi è tangibile, anche se sarebbe stato utile sapere in anticipo che la storia avrebbe richiesto una continuazione, attualmente solo accennata. Il gameplay si evolve da semplice a notevolmente intricato, aumentando la complessità e offrendo una sfida anche ai giocatori esperti. Il principale limite è la breve durata. In conclusione, è un gioco che strega, trasportando in un mondo onirico e profondo, dipinto con la delicatezza dell'acquerello. Non è rivoluzionario, ma è sicuramente coinvolgente. Voto: 6,5

Q.U.B.E: Director's Cut - Q.U.B.E., pur essendo un discendente di Portal, offre enigmi intriganti che crescono in complessità senza essere eccessivamente difficili, ambientati in una trama e un contesto semplici ma gradevoli. Nonostante problemi di mira e l'assenza di sottotitoli, il gioco mantiene un'elevata qualità. Q.U.B.E: Director's Cut, divertente ma talvolta frustrante, si completa in meno di 10 ore. Non raggiunge i livelli dei titoli Valve, ma è ben fatto, gratificante e spinge a proseguire attraverso i capitoli. Il DLC aggiunge sfide di velocità e stanze segrete, mentre i dialoghi in inglese senza sottotitoli migliorano la narrazione visiva, rendendo il gioco più immersivo. In conclusione, è un'avventura breve ma avvincente, ideale per gli appassionati di puzzle-game, con enigmi di qualità e un gameplay soddisfacente. Voto: 6,5


[Paramount Plus] A Bloody Lucky Day (Miniserie) - Non è il prodotto perfetto o dell'anno, ma ha le sue valide ragioni e svolge bene il suo ruolo. "A Bloody Lucky Day" non è solo la vicenda di un tassista "sfortunato", ma una miniserie che mantiene un ritmo costante, accelerando senza pause, e pur rischiando di esagerare o deviare, riesce a mantenere alta l'attenzione. Attingendo dal cinema americano e dalle eccellenti produzioni coreane, come Bargain, rimane fedele ai canoni del thriller, ma si fa notare per i suoi stratagemmi narrativi e tecnici. La regia vivace bilancia una sceneggiatura talvolta prolissa ma mai banale, che risplende nei momenti cruciali. Fotografia e colonna sonora sono sempre azzeccate, e le interpretazioni, sebbene prevedibili, sono convincenti: lo spettacolo va visto e apprezzato tutto d'un fiato. Voto: 7+

[Sky] The Blacklist (9a stagione) - Raymond Reddington ha finalmente scoperto chi ha ucciso Elizabeth Keen. La rivelazione, benché non scioccante, ha assicurato un'altra stagione alla serie. Tuttavia, la stagione che avrebbe dovuto segnare una rinascita dopo l'uscita del personaggio più controverso, si è trasformata in un periodo di stallo (l'ottava stagione qui). All'inizio, The Blacklist era accettabile nonostante la premessa insolita. L'interpretazione di James Spader era il punto di forza, ma l'effetto sorpresa si è attenuato nel tempo, con gli showrunner che hanno diluito troppo la trama attorno al mistero dell'identità di Reddington, deludendo i fan più fedeli. La nona stagione ha peggiorato le cose, con un finale insoddisfacente e senza rivelazioni decisive, e i personaggi che hanno ripetuto gli stessi errori di Liz. Con la decima stagione all'orizzonte, sarebbe meglio risolvere le questioni in sospeso e concludere la serie con dignità. Questa stagione ha davvero testato la mia pazienza. Voto: 5

[Disney Plus] Shōgun (Miniserie) - Nel XVII secolo in Giappone, un marinaio inglese viene coinvolto in una guerra tra signori feudali per il titolo di Shogun. La serie, basata su un romanzo del 1975, offre un'ampia panoramica della cultura feudale giapponese. È interessante e avvincente, con un ritmo che riflette la cultura del paese. L'ambientazione è realizzata con cura, con scene e costumi dettagliati e una presenza significativa di violenza visiva, ma non gratuita. Hiroyuki Sanada offre una performance carismatica. Tuttavia, dal punto di vista dell'intrattenimento, i 10 episodi presentano una trama a volte troppo complessa e personaggi statici. Il protagonista John Blackthorne è il punto debole: le sue interazioni e la recitazione semplicistica creano un contrasto marcato e poco credibile. La storia, che sembra sempre sul punto di culminare, non raggiunge un apice definito. Il finale è suggestivo ma lascia inconcluso. Nonostante ciò, la serie è ben realizzata e piacevole da guardare. Voto: 7

[Netflix] The Gentlemen (1a stagione) - Dopo il successo di The Gentlemen nel 2019, Guy Ritchie espande il suo mondo narrativo con una serie TV su Netflix. Questa crime comedy, caotica e stravagante, è imprevedibile e genuinamente divertente. La serie riprende lo stile e i temi di Ritchie, con alcuni attori del film, raccontando di un giovane aristocratico immischiato nel traffico di marijuana dopo aver ereditato un titolo nobiliare. The Gentlemen riflette il marchio di Ritchie: è violenta ma anche leggera, avvincente e umoristica. Ricca di colpi di scena e con un ritmo veloce, la serie vanta un cast selezionato e toni che variano dalla commedia all'umorismo nero. Nonostante qualche esagerazione e verbosità (e molti cliché), il ritmo e lo stile distintivo mantengono la narrazione vivace. Pur non deviando molto dall'originale, la serie è notevole, in alcuni punti superiore al film, in altre peggiore, ma merita comunque di essere apprezzata. Il finale apre a una seconda stagione, creando grande attesa. Voto: 6,5

[Netflix] Maid (Miniserie) - "Maid", ispirata al memoir di Stephanie Land, è una serie che evoca emozioni complesse. Narra le peripezie di Alex, una giovane in fuga da un marito violento, in cerca di una nuova vita. È una storia di resistenza, errori e speranza. La miniserie, intensa e veritiera, si avvicina più a un documentario sulla vita di Alex che a una finzione, e la sua base in una storia reale la rende particolarmente commovente nei suoi momenti più bui. I personaggi sono complessi, specialmente la madre di Alex. La protagonista, una giovane addetta alle pulizie, è ingenua e circondata da persone che ostacolano il suo progresso. Il percorso di Alex verso la felicità è pieno di ostacoli; cade spesso e le sue scelte sono a volte incomprensibili, ma è impossibile non desiderare un lieto fine per lei (magnificamente interpretata da Margaret Qualley) e per sua figlia. Anche se talvolta si può disapprovare Alex e le sue scelte autodistruttive, il suo tentativo di uscire dall'oscurità merita riconoscimento e rispetto. Voto: 7

[Prime Video] Loro (Them) (2a stagione) - Deborah Ayorinde e Pam Grier emergono come stelle in "Them 2", una serie di otto episodi tecnicamente impeccabili, ma con una identità sfuggente. Questo crime thriller-horror pone una detective donna al cuore di un omicidio, intrecciando pregiudizi e forze soprannaturali. Più horror e complesso nella trama rispetto a The Covenant, il secondo capitolo, "The Scare", evoca meno rabbia e oppressione. Ambientato nel 1991 a Los Angeles, mantiene lo stile narrativo della prima stagione e si lega ad essa tramite un filo conduttore sottile, esplorando l'orrore senza fine radicato nell'umanità. Nonostante alcuni difetti e non eguagliando la stagione precedente, "Them 2" soddisfa le aspettative, rimanendo inquietante e disturbante, e lasciando il pubblico profondamente coinvolto. Voto: 6,5


Promare (Animazione/Sci-fi/Azione 2019) - "Promare" rinnova il genere mecha con animazioni straordinarie e vivaci, ma la trama lascia a desiderare. Il film, ambizioso, si ispira a capolavori dell'animazione giapponese come "Akira" e "Metropolis", e rende omaggio al cinema sci-fi americano, da "Elysium" a "Transcendence". Questo insieme di idee crea un mix stupefacente di creatività, tuttavia si perde tra mutazioni genetiche, viaggi interdimensionali e robot giganti, diventando troppo complesso. Nella sua parte finale, "Promare" non trova un epilogo convincente, ricorrendo a colpi di scena per prolungare la storia. L'epilogo, raggiunto non senza difficoltà, sembra infantile e maldestro, lasciando lo spettatore confuso. Promare, un film godibile per lo stile e l'animazione spettacolare, insipido ed inconsistente per il resto. Voto: 6

Bingo Hell (Horror/Commedia 2021) - Una commedia horror che rielabora senza originalità (un po' di "slime" nelle scene principali non è sufficiente a definire lo stile) le consuete lezioni sull'avidità e sull'importanza dei legami affettivi. Nel complesso è piacevole, anche se si deve riconoscere che, a parte qualche scena gore, c'è davvero poco di horror: manca la tensione e non c'è un'atmosfera inquietante o almeno minacciosa. Dà l'impressione di essere un horror leggero per ragazzi (anche se i personaggi sono anziani, come in VFW), con figure molto esagerate e un finale che sfiora il cartoonesco. Privato di arte e sostanza, ci lascia solo il sorriso del malefico Richard Drake. Voto: 5,5

La mappa delle piccole cose perfette (Romantico/Commedia 2021) - Un altro film che indaga il tema del rivivere lo stesso giorno. Presenta due protagonisti che si integrano bene e affrontano il problema sin dall'inizio; la trama, ispirata a un libro dello sceneggiatore, percorre una via romantica e rilassante, evitando di introdurre elementi nuovi ma concentrandosi sull'esperienza e il godimento del momento. È anche un commovente dramma sull'affrontare le avversità della vita senza evitarle. Il finale potrebbe non essere del tutto logico, ma questo non pregiudica la qualità del film. Un film modesto, ma che merita un giusto riconoscimento. Voto: 6

L'ultima volta che siamo stati bambini (Commedia/Dramma 2023) - Claudio Bisio fa il suo esordio alla regia con una fiaba sensibile che trasforma il dramma della deportazione degli ebrei romani in un'avventura educativa, vista attraverso gli occhi dei giovani protagonisti, con evidenti riferimenti a "Stand By Me" e "Jojo Rabbit". Il film brilla quando si focalizza sulla loro prospettiva, sostenuto da interpretazioni autentiche, ma perde di efficacia nel racconto degli adulti che cercano di ritrovarli. Sebbene non sia straordinario, è comunque piacevole, pur non essendo particolarmente commovente o esilarante. La rappresentazione dell'Italia in quel periodo è affascinante, sebbene un po' didattica e prevedibile. È un'opera di qualità che mostra l'impegno di Bisio in un progetto che si differenzia dalle solite commedie italiane. Voto: 6

Jolt - Rabbia assassina (Azione/Commedia 2021) - Superiore a molte opere dello stesso genere, è piacevole e ben realizzato, anche se si deve riconoscere che la protagonista (una rediviva Kate Beckinsale) eccelle più nelle scene ironiche che in quelle drammatiche, non riuscendo a trasmettere l'idea di un personaggio realmente sofferente. Il senso di déjà-vu è palpabile, dalle coreografie di combattimento alle scene d'azione, ma il tutto è presentato in chiave femminile, come in Gunpowder Milkshake. La trama presenta delle improbabilità, ma sono accettabili dato il contesto ludico, con un finale prevedibile che non spicca per originalità ma è comunque accettabile (forse un po' sbrigativo). Sorprendentemente meno fastidioso del previsto, il film intrattiene e può essere guardato senza aspettative eccessive. Voto: 6

Encounter (Dramma/Thriller 2021) - L'inizio del film è fuorviante, non tanto per la minaccia aliena apparente, quanto per lo stato psicologico del personaggio principale, il quale intraprende un viaggio di redenzione personale riconciliandosi con i suoi figli. La trama si rivela rapidamente, causando una perdita di tensione e rallentamenti improvvisi. Nonostante Riz Ahmed offra una performance accettabile, i personaggi secondari risultano sottodimensionati, in particolare quello interpretato da Octavia Spencer, che rasenta l'irrilevanza. Nel complesso, il film risulta una delusione. Mi aspettavo tutt'altra cosa, ma di certo non un film che si dimentica così rapidamente. Voto: 5

Samaritan (Azione/ Fantastico 2022) - Sylvester Stallone è sempre stato un'icona di supereroismo, dalle origini minimaliste in Rocky alle dimensioni più mainstream di Rambo. Non sorprende quindi vederlo interpretare un eroe tout court, seppur invecchiato e disilluso, mentre a Granite City regna il caos causato dal villain Cyrus (non troppo marcato, ma funzionale). Tuttavia, il colpo di scena centrale del film è prevedibile sin dall'inizio, mancando così di aggiungere quel tocco in più atteso. Nonostante ciò, il film si rivela essere un lavoro onesto; la storia non brilla per originalità e la sceneggiatura è semplice, ma nel suo insieme, il film non delude. Voto: 6

Insidious - La porta rossa (Horror 2023) - Nell'ultimo capitolo della saga di Insidious, troviamo Patrick Wilson alla regia, che tenta di rivitalizzare una trama che sembrava esaurita nei film precedenti. Anche se la storia non è particolarmente coinvolgente, si devono ammettere alcuni momenti di vero terrore, come la scena della risonanza magnetica. Mettendo da parte le ripetitive dinamiche di una famiglia divisa, i viaggi nell'Altrove compiuti da padre e figlio offrono suggestioni che bilanciano certe carenze nella sceneggiatura. Nel complesso, è accettabile. Chiusura della saga senza gloria ma almeno dignitosa, anche se poteva essere meglio sviluppata. Voto: 5,5

Il migliore dei mondi (Sci-fi/Commedia 2023) - Un film significativo nella carriera di Maccio Capatonda, sicuramente il suo miglior lavoro fino ad ora. Italiano medio ed Omicidio all'italiana erano confinati nella sua zona di comfort personale. Il migliore dei mondi è più contemplativo ma mantiene la sua verve comica. I personaggi sono meno caricaturali rispetto ai suoi precedenti lavori mediocri. Quest'opera non mira a una nostalgia per il passato, ma piuttosto descrive efficacemente, attraverso un elemento di fantascienza, l'evoluzione degli ultimi trent'anni. Siamo sempre più connessi, ma allo stesso tempo sempre più alienati. Forse affronta troppi temi contemporaneamente, ma nel suo obiettivo di intrattenere e stimolare la riflessione, Maccio ha successo e mi ha piacevolmente sorpreso. Nulla di straordinario, ma onesto. Voto: 6

Gran Turismo - La storia di un sogno impossibile (Sportivo/Biografico 2023) - Nonostante la leggera superficialità del protagonista, il film sorprende per la piattezza degli altri personaggi, in contrasto con l'alta qualità della produzione. La narrazione scorre con fluidità e precisione, ma la trama sembra troppo una vetrina per Nissan e per le chance date al giovane protagonista, evocando un videogioco, ma senza perdere il contatto con la realtà. Il film avrebbe guadagnato da un trattamento più sofisticato del tema. Le scene di guida sono elettrizzanti e ben evidenziate. In seguito a "Ford v Ferrari", si rende tributo nuovamente a una delle gare (Le Mans) più emozionanti del mondo. Pur con qualche lungaggine e scene superflue, il film rimane un prodotto di qualità, con un cast stellare che sa tenere incollato lo spettatore sin dalle prime scene. Voto: 7

Il tocco del peccato (Dramma/Thriller 2013) - Quattro storie distinte narrano la Cina contemporanea, legate da un filo sottile. Il sangue è un elemento comune (e abbondante) in tutte. Ogni racconto affronta in qualche modo il tema della violenza. Le fotografie sono splendide: seguono i personaggi, che siano un lavoratore in cerca di giustizia, un assassino, o una donna violata, nel loro percorso solitario; non può essere un film corale poiché ogni personaggio è sempre, inevitabilmente, solo. Il finale è bello, conciliante ma non consolatorio. Il film è valido, sebbene la struttura a episodi non permetta una piena fluidità narrativa e, nonostante alcuni momenti di staticità e situazioni quasi grottesche, pone le fondamenta per i futuri capolavori del regista cinese: Al di là delle montagne e I figli del fiume giallo. Voto: 6+

Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente (Sci-fi/Azione 2023) - Si rischia di rovinare una saga altrimenti affascinante con questi prequel "forzati" e di qualità mediocre. Manca gran parte del fascino dei capitoli precedenti, con poca emozione in una trama confusa e superficiale, personaggi poco sviluppati e delineati, e un'eroina che sembra trasformare ogni azione in un musical. Il finale è eccessivamente lungo e quasi privo di conclusione. Sebbene presenti un interessante avvertimento sul futuro che potrebbe attendere, risulta deludente, tedioso, caotico e monotono. È decisamente di un livello inferiore rispetto alla saga originale. Voto: 5

Il ministero della guerra sporca (Guerra/Commedia 2024) - Guy Ritchie dirige un film ispirato a una storia vera che combina elementi del genere bellico e d'azione, con echi di classici cinematografici e uno stile che ricorda la produzione di Quentin Tarantino per il tono generale. Sebbene il film non brilli per originalità, risulta piacevole grazie alla caratterizzazione ironica dei personaggi, all'ottima interpretazione degli attori e alla regia energica di Ritchie. Tuttavia, il film risulta eccessivamente lungo rispetto al racconto che propone. Nonostante non sia uno dei suoi lavori più riusciti, rimane comunque un prodotto di qualità, d'intrattenimento molto ben eseguito. Voto: 6+

Madame Web (Azione/Sci-fi 2024) - Nonostante sia descritto in modo eccessivo, il film non convince. È un'opera anacronistica e banale, specialmente nella sua seconda parte. La regia superficiale e una fotografia derivativa contribuiscono a un'estetica obsoleta, tipica dei vecchi adattamenti dei fumetti Sony. Il cast, incluso Dakota Johnson, non brilla a causa di una sceneggiatura debole. Le giovani attrici, pur professionali, non riescono a valorizzare i loro personaggi. In sintesi, Madame Web non è il fondo della Marvel, ma è decisamente un flop, incapace di valorizzare i suoi pochi punti di forza, qualche taglio qua e là avrebbe inoltre e probabilmente giovato al ritmo e al film. Voto: 5

The Voyeurs (Thriller/Erotico 2021) - Nonostante l'originalità non sia il punto forte, soprattutto per il tema e alcune scelte narrative, l'atmosfera che oscilla tra dramma ed erotico è affascinante e suscita interesse. Il carisma e la fisicità di Sydney Sweeney, che risplende in un ruolo su misura, contribuisce notevolmente al successo. Mentre la trama thriller può risultare carente con colpi di scena poco convincenti, le dinamiche drammatiche sono di per sé intriganti e conferiscono un'eleganza apprezzata. Il film, pur con qualche calo di ritmo, si mantiene su un livello qualitativo elevato, concludendosi con un finale poco realistico ma soddisfacente. Una "sbirciatina" la merita. Voto: 6

Come ti ammazzo il bodyguard 2 (Azione/Commedia 2021) - Se il primo film brillava per un equilibrio tra scene d'azione emozionanti e dialoghi esilaranti, questo sequel esagera con l'estremo, sfociando nel surreale e nel ridicolo, diventando una parodia di sé stesso. È eccessivo, ignora le leggi della fisica e ha una trama inconsistente. Il cast composto da Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek è l'unico elemento che mantiene l'interesse (poco incisivi Banderas e Freeman), ma non basta a prevenire la noia che si insinua tra sparatorie e esplosioni assurde. È un netto passo indietro per un film che si riduce a una "farsa", perpetuando cliché pittoreschi sull'Italia. Voto: 5


Il gatto a nove code (Thriller/Horror 1971) - Nella trilogia degli animali, questo film è stato quello che mi ha entusiasmato di meno, principalmente per una trama meno coinvolgente e avvincente rispetto a L'uccello dalle piume di cristallo e "Quattro mosche di velluto grigio". Nonostante un ritmo fluido, la storia raramente evoca quella tensione e aspettativa caratteristica dei thriller di Dario Argento. Il movente dell'assassino e la conclusione del film risultano piuttosto inverosimili e insoddisfacenti. Il finale affrettato è deludente, il che è un vero peccato considerando l'eccellente regia e le ottime interpretazioni degli attori. Tuttavia, la curiosità di scoprire la verità mantiene l'interesse vivo, nonostante alcune parti prolisse. In definitiva, è un giallo più che passabile che si segue con piacere, ma meglio si aspettava e m'aspettavo di vedere. Voto: 6+

Non si sevizia un paperino (Thriller/Horror 1972) - Un eccellente thriller italiano, "Non si sevizia un paperino" di Lucio Fulci si distingue come una delle sue opere più notevoli. Fulci, con una sceneggiatura che incute terrore e una location desolata e sinistra, riesce a evocare nel pubblico sentimenti di angoscia e tensione. Il film è crudele e brutale, ma ricco di atmosfera, con una colonna sonora incantevole, una fotografia affascinante e macabra, e alcune sequenze storiche particolarmente inquietanti. Il ritmo è sostenuto e lo splatter è sorprendentemente contenuto, un aspetto insolito ma apprezzabile nel lavoro di Fulci. Tuttavia, il finale presenta alcuni difetti, con un elemento chiave delle indagini un po' forzato, uno scontro finale troppo banale e motivazioni dell'assassino che meritavano maggior approfondimento. In definitiva, "Non si sevizia un paperino" rappresenta il meglio del giallo italiano e, forse, anche della filmografia di Fulci (migliore de L'Aldilà). Per me, è attualmente il suo "capolavoro". Voto: 7+

Una sull'altra (Thriller/Noir 1969) - Lucio Fulci debutta nel genere thriller con un'opera ben scritta e piena di colpi di scena. Il film si colloca tra il giallo e l'erotico, ma oggi appare datato in entrambi gli aspetti, così come nelle scenografie e nella regia. È evidente il riferimento a "La donna che visse due volte" di Alfred Hitchcock. Marisa Mell non solo mostra le sue doti, ma dà anche una buona interpretazione del doppio ruolo femminile, mentre l'interpretazione di Jean Sorel mi è sembrata piuttosto statica, focalizzata sui suoi occhi azzurri. Il ritmo è lento, anche per gli standard dell'epoca, e la trama risulta a volte confusa e poco convincente. Il finale, tuttavia, offre una buona dose di suspense che Fulci mantiene per diversi minuti. In definitiva un film non essenziale, riuscito il giusto, ma comunque capace di coinvolgere senza annoiare. Voto: 6

4 mosche di velluto grigio (Thriller/Horror 1971) - Della trilogia degli animali si colloca nel mezzo. Anche se ha cinquant'anni, il film si distingue per le sue innovative trovate registiche. La scena del sogno con la decapitazione è straordinaria e inquietante, mentre i fotogrammi finali presentano novità per il cinema di quel tempo. La trama, pur sembrando bizzarra, è avvincente e si svela completamente solo alla fine (appagando lo spettatore). Tuttavia, il film non mantiene sempre l'interesse, eccetto in alcune scene cariche di tensione. L'ironia usata a volte attenua la suspense. Rimane, però, un thriller robusto, con personaggi tipici di Argento come il postino, il professore e un Dio interpretato da "chi se non" il mitico Bud Spencer. Le interpretazioni degli attori sono appropriate, il doppiaggio è buono e la sceneggiatura è più ingegnosa di quanto sembri. Il maestro Dario Argento ha realizzato opere migliori (sia prima che soprattutto dopo), ma questo film è comunque un esempio significativo del suo talento. Voto: 6,5

giovedì 5 settembre 2024

Comunicazione di servizio

In seguito ad impreviste circostanze e latenti problematiche difficoltà, chiudo temporaneamente il blog. I "guai" sono cominciati poco prima di Ferragosto, e non sono stati ancora risolti, cosicché per evitare altre complicanze, ho deciso di prendermi una pausa. Anche perché non sarei in grado di rispettare la programmazione di pubblicazione, cosa non precedentemente successa (con le serie e i film di Agosto) solo perché li avevo già pronti. Senza contare che è già da un po' di tempo che sto rallentando sensibilmente la presenza, basti pensare che l'ultimo giro tra i blog di soli pochi giorni fa è avvenuto a distanza di un mese, è un momento un po' particolare insomma, complice non solo il gran caldo, però qualcosa si è rotto. Non so se tornerò presto o meno, spero di sì, ma se ciò dovesse succedere, accadrà a fine mese e con il nuovo format che avrebbe dovuto debuttare da gennaio prossimo. Un compromesso che potrebbe permettermi di ritornare, se destino vuole e problemi risolversi. Ciao e grazie a tutti.

venerdì 30 agosto 2024

I film del mese (Agosto 2024)

Alla fine per questo mese d'Agosto (finalmente quasi finito) sono riuscito a vedere un altro film dalla piattaforma Apple Tv, e prima della scadenza (avvenuta il 5 Agosto) del mio abbonamento trimestrale gratuito. Cosicché un po' da lì e un po' da là, il mio listone eccolo qua, e in tal senso su due film bisogna fare dei chiarimenti, giacché Il primo giorno della mia vita è andato in scadenza su Prime Video il 10 Agosto e Godzilla e Kong - Il nuovo impero ho visto dalla piattaforma Infinity Plus, tramite settimana premiere, dal 19 al 25 luglio scorso. Tuttavia quest'ultimo è ritornato in anteprima dal 23 Agosto fino ad ieri 29 (ma se mai foste interessati a vederlo, tornerà ancora dal 27 Settembre al 2 Ottobre). Tutti gli altri film invece, disponibili tutti dalle loro rispettive piattaforme di visione. Per un mese cinematografico non esaltante ma solo discreto.

[Infinity Plus] Godzilla e Kong - Il nuovo impero (Azione/Sci-fi 2024) - Migliorato rispetto al suo predecessore, principalmente perché il tempo dedicato agli umani è meno rispetto a quello concesso ai combattimenti tra mostri e all'esplorazione della Terra Cava da Kong, il vero protagonista, mentre Godzilla appare marginalizzato (il villain è comunque assai dimenticabile). Le interazioni fatte di urla e grugniti dei colossali primati sono, in effetti, più coinvolgenti dei dialoghi insulsi e tediosi tra personaggi pallidi e poco sviluppati, rendendo così le scene di distruzione di monumenti e città, selezionati come da catalogo di un tour operator, le uniche veramente apprezzabili. Voto: 5,5

[Sky] Past Lives (Romantico/Dramma 2023) - Non è necessario parlare o spiegare; il "non detto" è al cuore della narrazione di Celine Song nel suo debutto. Un racconto semiautobiografico, ispirato a eventi reali della vita della regista, che esplora l'attesa, la prossemica tra i due talentuosi protagonisti e il comprimario, e il loro modo di comunicare prima di usare le parole. Questo si riflette nella regia, nel montaggio e nelle inquadrature. L'autrice elude le lungaggini, avanza rapidamente dove serve e con una delicata femminilità si focalizza sui momenti chiave, lasciando che l'emozione cresca nello spettatore fino a toccarlo almeno un po'. Nonostante un pizzico di astuzia e una certa mancanza di originalità, rimane un film degno di nota. È un'opera che, sebbene non rivoluzionaria, possiede una solidità che merita attenzione e considerazione. Voto: 7

venerdì 23 agosto 2024

Le serie tv del mese (Agosto 2024)

In un mese d'Agosto che più infernale non poteva essere e che letteralmente ci ha ammazzati (mai sofferto come quest'anno un caldo così asfissiante che ancora risento gli effetti negativi), la scelta di visione delle serie è capitata (pura coincidenza, anche se non è la prima volta che succede) su quattro prodotti acuminati dallo stesso comune denominatore, ovvero la fantascienza. Con derivazioni di genere che spaziano dallo sci-fi al fantasy, ma soprattutto alla distopia. Un mix di storie e prodotti tutti interessanti ma non esattamente perfetti. Però chi più chi meno mi hanno tenuto compagnia in questo (speriamo finisce presto) mese bollente che mollare definitivamente non vuole.

[Disney Plus] Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (1a stagione) - Un cast perfetto per una produzione Disney Plus di lusso, promettendo di guidarci attraverso cinque stagioni, una per ogni libro pubblicato. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo si rinnova in una serie dopo film non troppo memorabili, ricordando "Harry Potter tra gli dei" per le somiglianze. L'avventura fluisce senza intoppi, arricchita dalla mitologia e storie conosciute. I tre giovani protagonisti, guidati dall'eccezionale Walker Scobell nei panni di Percy, combattono nemici e ostacoli per recuperare il fulmine rubato a Zeus e tenuto da Ade, evitando una guerra tra divinità. Al Campo Mezzosangue, la Hogwarts dei semidei, Percy scopre alleati, nemici e indizi su un mondo nuovo. La serie procede senza colpi di scena, con un mix di generi adatto a tutti. Nonostante alcune imperfezioni e un target forse giovane, la serie convince. Si avverte una perdita di ritmo con episodi brevi che condensano gli eventi. Battaglie, capricci, vino e intrighi rendono l'Olimpo vivace, come la serie, che potrebbe essere l'inizio di un'avventura epica o un semplice intermezzo. Attendiamo la seconda stagione per vedere. Voto: 6,5

lunedì 12 agosto 2024

Le mie canzoni preferite del mese di Agosto: Speciale Tormentoni Estate 2024

Io dico no ai tormentoni, ma non posso dire no al post sui tormentoni, ormai è una tradizione da anni a questa parte (Qui quello scorso). Stavolta però, non solo ho considerato solo i tormentoni più menzionati (tra le tante liste in giro per il web), ma ho anche deciso di non mettere i video di ognuno (a parte i "migliori" nella categoria di qualità), e questo per risparmiare tempo ma anche spazio. In ogni caso la classifica dall'ultima alla prima posizione dei tormentoni estivi di quest'anno la trovate anche nella (ormai classica) playlist (via Youtube) a questo indirizzo. Amenità a parte comunque, una stagione estiva, musicalmente parlando, davvero povera, paragonata al 2023...

CATEGORIA TRASH: I PEGGIO TORMENTONI
















martedì 6 agosto 2024

Notte Horror 2024: Dimensione terrore (1986)

Il Bannerone della Notte Horror di quest'anno (che trovate a fine recensione e che ogni anno è sempre più bello) lo dice chiaramente, ma anche se non ci fosse scritto, era doveroso, da parte mia e di quella di tutti i partecipanti, dedicare quest'edizione (la undicesima per l'esattezza) della rassegna cinematografica più terrificante dell'estate bloggeristica, alla memoria della nostra cara amica cinefila Laura (curatrice del blog storico La fabbrica dei sogni), venuta recentemente a mancare. Lei era stata sempre presente nelle scorse edizioni, e non vederla più nella lista fa un certo effetto, ma il suo ricordo rimarrà e le sue recensioni anche, ed in tal senso non so se lei l'avesse mai visto o meno (o l'avesse mai recensito) il film che io quest'anno ho scelto per la manifestazione (che cambia con il passare degli anni di forma ma non di sostanza, con regole semplici da seguire), ma penso che l'avrebbe probabilmente apprezzato, anche perché più che un film una trasognata elegia (un B-movie citazionista fino al midollo), in cui Fred Dekker (al suo esordio) si diverte a maneggiare con disinvoltura i più disparati immaginari di genere: mutazioni zombesche, minacce aliene, esperimenti fantascientifici. Appunto Dimensione Terrore, film del 1986 scritto e diretto dal regista statunitense, un film divertente e innocuo che, nonostante una trama semplice, raggiunge il suo obiettivo di intrattenere con battute divertenti e numerosi omaggi e riferimenti a celebri registi e pellicole dell'horror e della fantascienza. Questa piacevole horror-comedy degli anni '80 ha il merito di non prendersi troppo sul serio, risultando così piacevolmente leggera e scorrevole. Con il tempo, ha persino acquisito lo status di cult movie.

mercoledì 31 luglio 2024

I film del mese (Luglio 2024)

Tornerò prestissimo a spulciare i ricchi cataloghi di Sky, Netflix e Prime Video, ma per questo mese (come già successo in precedenza gli anni scorsi) ho deciso di privilegiare le piattaforme meno frequentate, quelle che poco di veramente interessante hanno all'interno dei loro cataloghi, e che per forza di cose finiscono in secondo piano. In particolare Disney e Paramount Plus, ma anche RaiPlay, tuttavia siccome abbonamento Apple Tv devo sfruttare prima della scadenza (prevista agli inizi di Agosto), ne ho visti tre da qui, ed uno da RaiPlay, film (The End? L'inferno fuori) che al momento dovrebbe essere ancora disponibile alla visione, così come tutti gli altri, anche quello su VVVVID (ossia Redline), ma non quello su Infinity Plus, almeno per il momento, dato che forse tornerà un'altra settimana, io però ho visto Dune - Parte due nella settimana tra il 27 giugno e il 4 luglio scorsi. In ogni caso un mix di generi alquanto eterogeneo però non del tutto entusiasmante, anzi, ma gli alti e bassi sono normali in certi casi.

[Apple Tv Plus] STILL: La storia di Michael J. Fox (Documentario 2023) - Un eccellente docufilm, realizzato con ingegno da Davis Guggenheim, che sfrutta diverse clip della carriera del protagonista per permettergli di interpretare se stesso durante l'intera narrazione. I filmati sono montati così abilmente che sembra quasi un film creato ad hoc e la narrazione è toccante. Il documentario evita sentimentalismi scontati, ma l'approccio ironico con cui Michael J. Fox parla di sé e le riprese autentiche che mostrano il suo passato e presente sono commoventi. La visione è piacevole e mai noiosa, descrivendo chiaramente cosa è successo a una delle icone del cinema americano. Un frammento di vita di una star, la cui carriera si è conclusa in anticipo, ma che ha trovato il coraggio di affrontare la sua malattia e lottare per un miglioramento. Voto: 7+

[RaiPlay] The End? L'inferno fuori (Horror/Thriller 2017) - Un apprezzabile film di zombie italiano diretto da Daniele Misischia, che utilizzando quasi esclusivamente un attore e ambientando la storia in un ascensore claustrofobico, riesce a creare un'opera tesa e coinvolgente nonostante una sceneggiatura non eccelsa (dialoghi ripetitivi e un finale troppo prevedibile). La caratterizzazione del protagonista, interpretato dal talentuoso Alessandro Roja, è adeguatamente sgradevole, almeno all'inizio. Gli zombie sono truccati in modo eccellente e risultano impressionanti. Il film non è perfetto, ma evidenzia le notevoli capacità del regista Misischia, che con sceneggiatori di alto livello e un budget maggiore potrebbe ancora sorprendere, come ha fatto con la piccola opera citazionista e sufficientemente pregevole uscita quattro anni dopo, intitolata Il mostro della cripta. Tuttavia, la vera sorpresa è questo film, un thriller-horror che eccelle nella sua semplicità, uno dei migliori film di zombie degli ultimi dieci anni. Voto: 6,5

mercoledì 24 luglio 2024

STRON9ER

Non è impresa da tutti riuscire a vincere 9 scudetti (campionati italiani di calcio) di fila, e non è altrettanto cosa da tutti riuscire a raggiungere 9 anni di blog, anche se ne conosco molti che li hanno già raggiunti ed anche superati, eppure ed incredibilmente (perché non me l'aspettavo) ci sono riuscito anch'io. Per l'occasione, e sono comunque passati 4 anni dall'ultimo pluri-scudetto vinto dalla mia Juventus, venne coniato appunto, il termine STRON9ER (con il numero 9 stilizzato all'interno della parola), che significa letteralmente "più forte", anzi meglio "i più forti", ed io riprendo per questa occasione il termine, ma non letteralmente, ma perché, ricordando l'importanza del carattere e della tenacia dei grandi campioni, c'è voluta parecchia forza per raggiungere questo traguardo. Un traguardo raggiunto nonostante tutto e nonostante i compromessi, come quello che purtroppo devo però (ancora e nuovamente) fare (perché non sono più quello di una volta), per continuare ad andare avanti con questo mio spazio nella blogosfera. Giacché oggi sì mi presento in una nuova veste, nella nuova versione ottimizzata del blog, ma da gennaio la mia frequenza di pubblicazione si abbasserà drasticamente a quota 1 post al mese (2 con alcuni inderogabili post quali compleanno, anniversario blog, Notte Horror, Letture annuali e classifiche finali). Un solo listone dove inserire tutto e di più, per un esperimento che, se avrà successo, mi permetterà di continuare l'anno dopo e quello dopo ancora, fin quando potrò. Ma prima che avvenga tutto ciò, è giusto celebrare questo traguardo, un traguardo che ho deciso di festeggiare con una ristrutturazione (seppur parziale) del blog, una ristrutturazione cominciata tre mesi fa e oggi portata (per quel che ho potuto sistemare) a conclusione. Come potete vedere ho cambiato carattere di scrittura, cambiato layout (non più due colonne a destra ma una) e cromatura (dall'azzurro al blu per link ed etichette). Ma questo è solo la facciata, il di più è stato fatto all'interno. E partendo dal fatto che nessun post è rimasto indietro (nessun film o serie ed altro è stato dimenticato), ho sistemato in modo migliore le pagine (molto più complete e dettagliate), risolto alcune criticità (relative agli archivi), aggiustato alcuni post (eliminando link inutili, correggendo errori grammaticali, ripristinando, per quanto possibile, video non disponibili), infine ho messo un po' d'ordine a tutti gli speciali ed al resto, e per fare ciò per prima cosa ho inserito anche la data di pubblicazione di un determinato post, così da non dimenticarmene e facilitare il lettore. Quest'ultimo infatti non avrà difficoltà a trovare un post, seppur ognuno di questi ha una categoria (o più di una) d'appartenenza, ma niente di complicato. In ogni caso per prima cosa, tutte le pagine del blog (quelle sotto l'header del blog per intenderci) tranne gli archivi di tutti film e quelli anno per anno, e di tutte le serie e quelle anno per anno, ritrovate anche a destra del blog. Ed a proposito degli archivi alfabetici, essi ora contengono davvero tutte le visioni, comprendono infatti quelli "mancanti" dal 2015 e quelli non in classifica da tale data fino ad oggi. Ma entriamo nel dettaglio, perché tanto c'è da considerare.

mercoledì 17 luglio 2024

Le serie tv del mese (Luglio 2024)

Peccato non riuscire, più di quanto possibile, a sfruttare ancora di più l'abbonamento (temporaneo) ad Apple Tv Plus, perché piattaforma di gran qualità che spesso cose buone produce e/o trasmette. Ma in tre mesi e visto che molto c'è da vedere anche altrove, più di così era difficile fare. E' già da un mese, ma mi ricordo solo ora di comunicare (maledette troppe cose per la testa), che anche quest'anno (e più o meno nello stesso periodo dello scorso) ho ricevuto 3 mesi abbonamento gratis ad Apple Tv Plus (ma stavolta grazie a Dazn), che ho cominciato a Giugno con le visioni (con una serie ed un film), e finirò ad Agosto, con altre due serie (una qui presente e l'altra più corposa nel prossimo listone) ed altri 3 film (e tutti saranno presenti nel listone cinematografico di fine mese, perché nel prossimo è tardi e c'è poco spazio). Insomma, quello che più mi solletica sto recuperando, e non mi posso lamentare di come va, anche perché il resto non è stato da meno delle mie aspettative in questo (infernale) mese.

[Prime Video] Fallout (1a stagione) - Sembra davvero un periodo entusiasmante per i fan dei videogiochi e delle serie TV. Dopo il successo di The Last of Us di HBO, anche Prime Video ha colto nel segno con l'adattamento di "Fallout" (gioco a cui ho giocato al contrario dell'altro). La serie riesce a sfruttare al meglio l'ambientazione, l'atmosfera e la vena di follia del gioco, rendendola accessibile anche a chi non ha mai giocato alla serie videoludica. Tuttavia, i fan del gioco possono apprezzare le piccole citazioni sparse qua e là. Ambientata in una Los Angeles pre e post apocalisse atomica, la serie ruota attorno a tre personaggi chiave, tra cui spicca il carismatico cowboy mutante interpretato da Walton Goggins (però quanto è fantastica Ella Purnell). La caratterizzazione dei personaggi, la cura nella messa in scena, gli effetti speciali di qualità e la miscela ben dosata di azione e ironia, sostenuta da una colonna sonora accattivante, rendono questa serie una delle migliori del genere. L'idea di distribuire la narrazione su più protagonisti è perfetta per rappresentare un open world, soprattutto uno così ricco di direzioni possibili. I personaggi funzionano bene sia individualmente che nelle interazioni, grazie alle loro differenze e esperienze formative. Anche se il ritmo della prima stagione può sembrare introduttivo, c'è comunque molta sostanza, e il finale è davvero sorprendente. La serie riesce a immergere gli spettatori nel mondo di "Fallout", offrendo intrattenimento e critica sociale tipica del franchise. L'unico problema? Finisce troppo presto, lasciandoti con la voglia di vedere di più. Speriamo (che gli autori di Westworld) realizzino la seconda stagione al più presto. Voto: 8

[Sky] Call My Agent - Italia (2a stagione) - Nella prima stagione, i quattro agenti erano alle prese con la crisi dell'agenzia e le esigenze delle star che rappresentano. Anche questa nuova stagione inizia con difficoltà: il flop del film "Bastianazzo", un grande investimento per la CMA, e la ricerca di un nuovo socio per salvarla. Le storyline dei personaggi intanto, continuano in parallelo, tra lavoro e vita privata. La stagione 2 è godibile, ma presenta alti e bassi. La sceneggiatura prende infatti una piega negativa come molte produzioni italiane, esplorando le bassezze del panorama cinematografico italiano, ma resta solida. La brillante scrittura di Lisa Nur Sultan colpisce difatti ancora e, come nel primo ciclo di episodi, anche qui un regista ruba la scena: Gabriele Muccino, che raccoglie il testimone di Paolo Sorrentino, offre una prova magnetica. Alcuni episodi brillano per originalità e approfondimento, in particolare quello con Elodie e Dario Argento, altre no, ma la stagione nel complesso risulta godibile, grazie appunto alle boutade di queste e altre (ma non tutte) guest star. Il risultato è una serie (ancora) divertente, fresca e coinvolgente, con attori di grande talento e un team produttivo capace di esaltare le qualità del prodotto. Un prodotto che merita (nuovamente) di essere visto (ed apprezzato) perché intelligente e capace di far ridere di gusto. Voto: 7