Tutto sommato non è stato male questo mese d'Aprile, tra ponti e scampagnate appena terminato, anche perché c'è stata la Pasqua e l'uovo di cioccolato (rigorosamente fondente) me lo sono goduto e mangiato, peccato solo che sia morto il Papa. Il mio Santo Padre rimane Giovanni Paolo II, ma a Francesco gli si è voluto tanto bene, per il suo essere misericordioso ed esser stato luce di speranza. Tra pochi giorni ci sarà il Conclave, quello vero, non quello cinematografico (che comunque adesso non vedo l'ora di vedere), e chissà se il nuovo Papa sarà asiatico o addirittura nero, l'importante è che sia "vero", un vero credente e persona di buon cuore sincero.
Capitolo Musica: Non ascolto più la radio da tempo, sarà che non sopporto più le "rotazioni", ma ultimamente ho sempre meno voglia. Per fortuna che c'è la 30 songs di Radio Deejay e il post mensile di Pensieri Cannabili a tenermi aggiornato sulle ultime uscite. Certo, molte canzoni sicuramente mi perderò, ma d'altronde ascoltarle tutte è impossibile, quindi mi accontento di quello che c'è, che a volte basta ed avanza. Così ho fatto anche per questo mese e continuerò a fare per i prossimi che verranno.
Capitolo Games: Ho molto apprezzato la Remastered del primo episodio di Mafia, quindi piacevolmente colpito nell'apprendere che tra i giochi riscattati (con Prime Gaming) nell'ultimo mese ci fossero sia il secondo che il terzo episodio, ma chissà quando ci giocherò, forse quest'anno probabilmente l'anno prossimo.
Capitolo Serie Tv: Quali fattori sono determinanti nella scelta del vedere o non vedere una serie, ed anche una invece di un'altra? Tanti, l'istinto conta, ma poi ovviamente dipende dal genere, dal tema e dall'argomento, da una trama che possa coinvolgermi. In questo senso alcune serie non ho visto e non vedrò, nonostante le alte valutazioni. Quindi se ho visto queste di questo mese ci sarà un perché, anche se non sempre il risultato può compensare le attese e può soddisfare del tutto, ma è questo il bello.
Capitolo Cinema: Tutti i film visti su Sky sono ancora disponibili on demand, Sulle ali dell'onore è invece uscito dal catalogo di Prime Video il 12 Aprile, così come Caccia all'agente Freegard, ma il 19 del mese, mentre Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim su Infinity Plus l'ho visto nella settimana tra 28 Marzo e il 3 Aprile scorsi. Discorso diverso invece per i film dello speciale cinematografico di questo mese, nuovamente incentrato a distanza di pochissimi mesi ai candidati Premi Oscar, questa volta però degli ultimi quattro anni, ecco infatti due film del 2022 (gli ultimi che mi mancavano), due del 2023 (con ancora due mancanti all'appello), due del 2024 (in questo caso a mancarne è solamente uno) ed infine uno di quest'anno 2025 (il decimo dei trenta totali), che tra l'altro è l'unico film disponibile "legalmente", dato che è Paramount Plus il distributore al momento, se aspettassi gli altri chissà quando li avrei visti, perché quando è possibile e/o necessario mi pare giusto cogliere le occasioni.
Almost monday: Can't slow down - La perfetta combo tra gli Empire of the Sun ed un qualsiasi (tra i migliori) gruppi indie.
Lusaint: Neon Lights - Ogni volta ritrovarla è sempre un piacere, con quella sua voce particolare e suadente.
Lizzo: Love in Real Life - Sprizza energia da tutti i suoi pori, un dinamismo anni '70/'80 che conquista.
The Weeknd: Cry For Me - Non tra le sue migliori opere, ma una canzone che segna un piacevole ritorno dopo qualche tempo.
Gazzelle: Da capo a 12 - Espressione di un talento puro, tra i pochi artisti italiani che difficilmente sbagliano un colpo.
ROSÉ: Toxic till the end - Dopo il Cinema l'Oriente che conquista anche la scena musicale mondiale, con una cantautrice dall'indiscusso talento.
South of the Circle - Un'esperienza narrativa intensa, più vicina a un film interattivo che a un classico videogioco. Sebbene le opzioni di gioco e le scelte influiscano poco sulla trama, l'avventura di Peter e Clara cattura con colpi di scena e una storia ben costruita. La grafica mozzafiato e la colonna sonora eccezionale compensano in parte gli errori grafici e il ritmo poco dinamico. Anche con un finale che potrebbe lasciare insoddisfatti, il viaggio in Antartide rimane affascinante e merita di essere vissuto. Voto: 6+
The Callisto Protocol - Una trama poco originale e un gameplay non brillante fanno da cornice a un gioco che riesce a intrattenere, ma privo di atmosfere memorabili o dinamiche uniche. Ispirato (anzi più) a Dead Space (dato che tra i game director figura Glen Schofield, l'ideatore dello stesso), The Callisto Protocol non riesce a creare tensione o paura nel giocatore, né a offrire un senso di adrenalina, pur restando valido sotto altri aspetti. La linearità essenziale del gioco dimostra che non servono elementi complessi per offrire una buona esperienza. Tra i suoi punti di forza, spiccano un combat system articolato, sebbene a tratti frustrante, e un level design capace di regalare momenti ispirati. Con una resa visiva eccellente, il titolo si rivela solido ma non indimenticabile. È un buon gioco, pur senza raggiungere lo status di capolavoro. Voto: 7
[Netflix] Squid Game (2a stagione) - La seconda stagione mostra i primi segni di cedimento dopo l'effetto novità, con alcuni passaggi forzati e incongruenze che ne penalizzano la coerenza. Eppure questa seconda stagione, che non mette ancora fine ai giochi, sa rendersi coinvolgente nonostante le ripetitività e l'enfasi di alcune dinamiche. Mentre l'ultima puntata concentra i principali colpi di scena, le prime sei risultano meno incisive, offrendo intrattenimento privo di evoluzioni significative. La violenza, ancora più accentuata rispetto alla prima stagione, resta uno dei temi dominanti. La votazione dopo ogni gioco è una novità interessante, che accentua l'avidità umana. Tuttavia, la stagione sembra fungere principalmente da ponte verso la terza, già annunciata, con il rischio di diluire la trama e accentuare le crepe narrative. Voto: 6,5
[Sky] The Day of the Jackal (1a stagione) - "Sciacallo" racconta la storia di un cecchino professionista che, dopo aver eliminato un politico, diventa il bersaglio di un'indagine serrata da parte della polizia inglese. La serie, di buon livello, vanta un cast notevole, con Eddie Redmayne in una performance eccezionale. Adattando il romanzo di Frederick Forsyth in chiave moderna, la sceneggiatura disegna con abilità le personalità dei personaggi, mantenendo una tensione narrativa costante e avvincente. Le scene d'azione sono ottime e le ambientazioni scelte, tra Monaco, Londra, Croazia e Spagna, aggiungono un tocco sublime al racconto. Non perfetto, ma decisamente riuscito. Voto: 7+
[Prime Video] The Expanse (5a stagione) - Una stagione di buon livello, con una sceneggiatura solida ed avvincente. Lascia spazio ai personaggi secondari, mentre Holden si fa da parte. Ogni personaggio affronta il proprio passato in un momento in cui un attacco devastante sconvolge la Terra. Ricca di riferimenti cinematografici, la stagione elimina senza esitazioni figure chiave, compreso un pilastro della serie. Marco Inaros emerge come un antagonista fanatico e manipolatore, anche se l'attore che interpreta suo figlio (e di Naomi) mostra qualche rigidità, comprensibile data la complessità del ruolo. Nonostante alcuni difetti trascurabili, una stagione non male. Voto: 7
[Netflix] Riverdale (6a stagione) - Questa stagione riesce a superare la pessima quinta, caratterizzata da eventi inspiegabilmente poco credibili e assurdi. Pur avendo perso la sua direzione originale, la serie continua a puntare eccessivamente sull'elemento romantico e fantastico, cercando di stupire con colpi di scena spesso fuori contesto e poco plausibili. Tuttavia, questa volta alcune scelte risultano più giustificate. Ispirandosi probabilmente ai fumetti weird da cui trae origine, propone situazioni folli e imprevedibili che, nonostante le esagerazioni, risultano divertenti. Pregi e difetti si bilanciano, anche se non basta per raggiungere la sufficienza, ma passo avanti. Voto: 5,5
[Netflix] Dark Crystal - La resistenza (1a stagione) - 40 anni dopo il mitico film di Frank Oz e Jim Henson, arriva il prequel che rende omaggio al fantasy classico. Con personaggi, creature straordinarie e viaggi avventurosi, la serie mostra come la TV possa superare il cinema in audacia e creatività. Unisce magistralmente animatronica e CGI, regalando uno spettacolo visivo incredibile. La trama, ricca di richiami al film originale, narra in dieci episodi una missione epica per salvare Thra. Sebbene la sceneggiatura non brilli per originalità e contenga alcune ingenuità e cliché, ciò non toglie nulla all'esperienza straordinaria vissuta. Peccato che sia stata cancellata. Voto: 7,5
Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim (Animazione/Fantastico 2024) - Il mondo di Tolkien offre ancora spunti inesplorati, come l'epopea di Hera MartelloMandi e di Rohan al Fosso di Helm. Sebbene l'animazione sia poco fluida (e i personaggi risultino per la maggior parte dei casi poco carismatici), il richiamo alla mitologia norrena e i momenti ferini aggiungono intensità. La seconda parte soffre però di un femminismo eccessivamente marcato e di soluzioni in stile "anime" che ne appesantiscono l'equilibrio. Nonostante i limiti, l'opera di Kenji Kamiyama risulta comunque interessante, sebbene i richiami alla trilogia siano superflui. Voto: 5,5
Limonov (Dramma 2024) - Un film che sfugge alla definizione di biopic classico, adottando uno stile punk, forsennato e sopra le righe. Kirill Serebrennikov traduce il romanzo biografico di Emmanuel Carrère in un'opera caotica, tra montaggi slabbrati, piani sequenza impeccabili e musiche incisive come "Walk on the Wild Side". La vita tumultuosa del protagonista, che attraversa l'America, la Francia e una Russia post-sovietica dove fonda un partito bolscevico ultranazionalista, è narrata con eccessi stilistici e iperboli, spesso a discapito dei contenuti. Il risultato è un film audace, ma che rende impegnative le sue due ore e venti. Tutt'al più dimenticabile ed incolore. Voto: 5,5
Borderlands (Azione/Sci-fi 2024) - Essere fan di Borderlands può essere una sfida, e il film di Eli Roth aveva il potenziale per lasciare il segno nel panorama dei blockbuster. Tuttavia, il risultato è un'opera priva sia di difetti gravi sia di qualità distintive, incapace di emozionare davvero. Nei suoi 102 minuti, gli eventi e i personaggi scorrono senza grandi sorprese, mentre le battute nichilistiche di Claptrap strappano qualche sorriso, ma non riescono a elevare l'ironia a qualcosa di più profondo. Voto: 5,5
Abigail (Horror 2024) - Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett confermano il loro talento estetico con Abigail, un film che segue il simpatico Finché morte non ci separi e la cupa rimodernizzazione di Scream. Questa volta è il turno dei vampiri, in un'opera che mescola horror e black comedy con abbondante splatter. Il cast risulta ben equilibrato, con personaggi stereotipati ma funzionali (Melissa Barrera ritorna come "final girl"). Spicca Alisha Weir, ambigua protagonista vestita da ballerina, i cui balletti regalano alcune delle scene migliori. Tuttavia, il finale appare dilatato e meno incisivo rispetto al resto del film, pur mantenendosi complessivamente sufficiente. Voto: 6+
Kung Fu Panda 4 (Animazione/Avventura 2024) - Il quarto capitolo segna una nuova fase per Po, impegnato nella ricerca di un allievo che erediti il titolo di Guerriero Dragone. La saga dimostra coraggio nel rinnovarsi, mostrando la crescita del protagonista e introducendo nuovi personaggi come Zhen che, sebbene inizialmente più compagna di viaggio che vera allieva, emerge nel finale. La Camaleonte, villain del film, affascina visivamente, ma le gag comiche risultano prevedibili. Tecnicamente, il film eccelle con i disegni di Juniper City e un combattimento finale memorabile, offrendo un buon capitolo, pur con un calo (naturale e/o fisiologico) di originalità. Voto: 6,5
I dannati (Dramma 2024) - Durante la guerra civile, un gruppo di soldati nordisti vaga in una fredda landa desolata, riflettendo sul senso del conflitto. Il film, girato con uno stile documentaristico e realistico, evita ogni spettacolarizzazione, persino durante lo scontro con nemici senza volto. Questa scelta stilistica rigorosa risulta affascinante, ma il ritmo lento e l'assenza di eventi significativi rendono la visione impegnativa. Un’opera più intellettuale che emotiva, con il rischio di annoiare lo spettatore. Voto: 5,5
Back to Black (Biografico/Dramma 2024) - Biopic discutibile che, come il recente film su Bob Marley, preferisce mostrare frammenti della vita della cantante piuttosto che seguire con coerenza i momenti chiave della sua carriera. Si tenta di ritrarre la sua personalità, ma senza una conoscenza pregressa risulta difficile cogliere pienamente il suo significato. Marisa Abela, pur cantando e muovendosi con grazia, non somiglia molto ad Amy nelle fattezze. Più riusciti il resto del cast, la ricostruzione ambientale e, naturalmente, le immortali canzoni. Tuttavia, meglio optare per il documentario premiato con l'Oscar di Asif Kapadia del 2015, che offre un ritratto più incisivo. Voto: 6
Un anno difficile (Commedia 2023) - Olivier Nakache e Éric Toledano continuano a dimostrare la loro abilità nel scegliere contesti curiosi e originali per le loro commedie (come per The Specials), ma questa volta il risultato è meno convincente. Il film alterna momenti di grande freschezza e un'intesa autentica tra i protagonisti a una narrazione appesantita da sequenze troppo lunghe. La trama, pur affrontando temi rilevanti, non sempre coinvolge, mentre le lotte degli attivisti si sviluppano in maniera ripetitiva e poco incisiva. Nonostante le imperfezioni, il film resta godibile, con un finale poeticamente inaspettato che però va un po' a stridere con il resto. Voto: 6
Sulle ali dell'onore (Dramma/Guerra 2022) - Il film si presenta con uno stile classico e semplice, affiancato da una retorica meno marcata rispetto al genere. Le scene di guerra, presenti ma non predominanti, lasciano spazio al rapporto tra Tom e Jesse, il primo aviatore nero della marina americana. Non si avvicina a Top Gun, ma offre una narrazione che risulta un po' troppo lunga, con passaggi sacrificabili come la parentesi di Cannes. Un'opera discreta, guardabile ma senza particolari slanci. Voto: 6
Vermiglio (Dramma 2024) - Un'opera di grande carattere, che rende omaggio a certi mondi ma indulge in tempi dilatati, silenzi densi di significati destinati a far parlare luoghi, suoni distanti e gesti corporei. Trascorrere due ore immersi in questo ritmo narrativo non è semplice da assimilare, nonostante la maestria della regista (Maura Delpero) nel creare atmosfere rarefatte con un tocco distintivo (Ermanno Olmi docet). L'evoluzione dei personaggi risulta intrigante per pochi di essi, la rievocazione storica rimane appena abbozzata, e l'essenza montana che si respira non riesce a catturare pienamente. Un'opera, tuttavia, audace e degna di essere vista. Voto: 6,5
Caccia all'agente Freegard (Dramma 2022) - Ispirato alla storia vera di Freegard, un truffatore che ha ingannato diverse donne fingendosi un agente segreto britannico. Il film si distingue per una sceneggiatura lineare e accessibile, anche se priva di originalità. L'inizio è lento, ma la seconda parte diventa più coinvolgente, con il pubblico che si ritrova a tifare contro il protagonista (performance discrete degli attori). Pur con qualche incertezza nel ritmo, l'opera mantiene un discreto interesse. Voto: 6
The Bikeriders (Dramma 2023) - Ritratto della sottocultura dei motorclub degli anni '60, il film segue l'evoluzione dei Vandals (ispirati agli Outlaws) da semplici motociclisti ad altro. La narrazione, ispirata a un fotolibro, affascina visivamente ma lascia a desiderare in termini di emozione e coinvolgimento. Jeff Nichols ricrea magistralmente l'atmosfera dell'epoca, con l'odore dell'asfalto e dei tubi di scarico che sembra quasi tangibile. Il cast, con Hardy, Butler e Comer, è eccellente e sostiene una trama dove accade poco, ma che resta interessante nel raccontare la nascita e il cambiamento della banda. Un dramma visivamente suggestivo e ben recitato. Voto: 6
Horizon: An American Saga: Capitolo 1 (Western/Dramma 2024) - Kevin Costner ci propone uno stile classico, ma il film non riesce a soddisfare appieno. La sua natura introduttiva e il finale aperto lo rendono incompiuto, mentre la sensazione di qualcosa di irrisolto permea tutta la pellicola. Nonostante i richiami al western classico e una sequenza iniziale ben girata, la durata eccessiva mette in luce storie alternate tra coinvolgenti e meno interessanti. Il montaggio finale, simile a un "prossimamente", appare forzato e lascia insoddisfatti. Troppe idee messe in gioco, poca coesione narrativa e un risultato che rimane sotto le aspettative. Rimandato con poche speranze. Voto: 5,5
The Substance (Horror 2024) - Un film audace e provocatorio, diretto e sceneggiato da una regista (Coralie Fargeat del superbo Revenge) con un cast tutto al femminile, che mette in luce le complesse relazioni tra donne, suggerendo che spesso possono essere le peggiori nemiche di sé stesse. Ispirandosi al body horror di Cronenberg e Yuzna, il film esplora temi come la chirurgia estetica e gli standard di bellezza, immergendo lo spettatore in un vortice visivo e sensoriale unico. Demi Moore e Margaret Qualley brillano con interpretazioni intense e fisicamente coinvolgenti, mentre produzione, fotografia ed effetti speciali sono di prim'ordine. Pur presentando qualche lentezza e un finale dal tono splatter accentuato, resta un'opera avvolgente e inquietante, destinata a lasciare il segno tra gli horror più interessanti degli ultimi anni. Voto: 7+
Anatomia di una caduta (Dramma/Thriller 2023) - Il film coinvolge con una narrazione intensa che genera aspettative elevate, ma il finale, privo di colpi di scena, delude per la sua semplicità e rapidità. La regista orchestra bene i tempi del dramma e guida con precisione gli attori, offrendo momenti emotivamente forti. Tuttavia, il film (lungo due ore e mezza) soffre di prolissità in alcune lunghe discussioni tra avvocati e periti, perdendo di vista il vero fulcro: il mistero della famiglia. Il doppiaggio, inoltre, è insoddisfacente, con parti non tradotte né sottotitolate. Nonostante ciò, il risultato è buono, ma le aspettative restano solo parzialmente soddisfatte. Voto: 6
EO (Dramma 2022) - Il film narra la storia di un asinello che, intraprendendo un viaggio dalla Polonia all'Italia, attraversa varie esperienze di gioia e dolore, incontrando una diversità di umanità lungo il percorso. Jerzy Skolimowski, pur non innovando rispetto al film di Robert Bresson, arricchisce la vicenda con sequenze di grande bellezza e poesia. La trama, essenziale, serve a collegare diverse situazioni, alcune delle quali restano enigmatiche, mentre spicca la fotografia, che eleva la qualità complessiva dell'opera. Il film, pur non eccellendo per forza narrativa, riesce a lasciare un'impronta (seppur minima) grazie alla sua cura visiva e musicale. Voto: 6
Il mio amico robot (Animazione/Dramma 2023) - Un cane e un robot, abbandonati per errore, sono i protagonisti di questo emozionante film d'animazione che indaga i legami tra amicizia e amore. Con un disegno semplice ma suggestivo, la storia evolve da fiaba leggera a un finale di sorprendente intensità emotiva, intrecciando una trama apparentemente ingenua e candida che colpisce per originalità. Il tutto si svolge senza l'uso di dialoghi, rendendo ancora più potente l'esperienza. L'ambientazione, una New York anni '80, affascina con dettagli curati e una colonna sonora raffinata, conferendo alla pellicola un'atmosfera unica e coinvolgente. Voto: 7
Flee (Animazione/Documentario 2021) - La storia di un giovane profugo afghano, fuggito in Russia e poi approdato in Danimarca tra dolorose peripezie, è raccontata con un'animazione semplice alternata a scene di repertorio e momenti espressionisti. Il film affronta temi profondi come la presa di coscienza, le verità taciute e l'incubo di sentirsi in eterno straniero. Pur meno incisivo di Valzer con Bashir, offre immagini potenti e soluzioni grafiche interessanti, mantenendo sincerità e impatto emotivo. Anche se l'animazione non rappresenta il suo punto di forza e alcuni elementi restano troppo sullo sfondo o eccessivamente enfatizzati, Flee resta un film meritevole. Voto: 7
Triangle of Sadness (Commedia 2022) - Un'opera che è sia satira dissacrante e dramma sociale che sfida il politicamente corretto, ambientato su una nave da crociera popolata da un'umanità grottesca e imperfetta. Ruben Östlund intreccia disgusto, risate amare e riflessioni taglienti, accompagnati da dialoghi incisivi, musiche opportune, svolte sorprendenti e un efficace humour nero. Sebbene il film presenti qualche limite nel finale e occasionali eccessi, si distingue per il ritmo coinvolgente, il cast impeccabile e la capacità di scuotere lo spettatore, risultando superiore a The Square e richiamando, per certi versi, le dinamiche di "Parasite". Voto: 7
Cyrano (Musicale/Dramma 2021) - Una reinterpretazione in chiave musical del classico di Edmond Rostand, fedele al testo originale, con alcune differenze fisiche nei personaggi. La produzione è elegante, con costumi curati e location siciliane spettacolari. Il risultato? Una bella sorpresa! Nonostante la tentazione di interrompere fosse forte nei primi cinque minuti, posso congratularmi con me stesso per aver perseverato: il "piccolo" Cyrano di Joe Wright riesce a trasmettere emozioni intense e, in alcune situazioni, si percepisce una dolcezza davvero piacevole. Il cast brilla: Peter Dinklage è monumentale, Haley Bennett eterea e Ben Mendelsohn incisivo. Tra i brani, spicca il commovente canto dei soldati al fronte. Nonostante alcune coreografie superflue e dettagli meno credibili, il film emoziona con la sua delicatezza e intensità. Voto: 7