venerdì 5 luglio 2024

[Games] Videogiochi del periodo (Maggio/Giugno 2024)

Inizialmente avrei dovuto "portare" più giochi in questi mesi, con un altro eventuale post che invece non ci sarà (ce ne sarà uno a Settembre e l'altro a Dicembre), ma molteplici problemi legati proprio ad alcuni dei giochi che avrei dovuto portare non mi ha permesso tutto ciò. Vengo oggi quindi, con "soli" quattro giochi, che complici la longevità degli stessi, mi hanno comunque portato via il tempo necessario proprio per sopperire a questo. Ma in ogni caso, e per dovere di cronaca, devo spiegare nel dettaglio questi problemi. Iniziamo da Shenmue 3, avventura action del 2019, che purtroppo non permette una rimappatura dei tasti, motivo per cui non sarei riuscito a giocare con comodità, assolutamente imprescindibile per me, perciò rinunciare ho dovuto. Stesso discorso per Spirit of the North, un gioco d'avventura in terza persona sempre del 2019, che oltremodo, essendo non originariamente per PC, aveva una migliore conformità per console. Problemi di visuale e di movimento del player invece accusati con Mages of Mystralia, avventura action del 2017, forse un bug o semplicemente portabilità al PC non perfettamente riuscita ma il personaggio non rispondeva bene ai comandi. Ma niente in confronto a Soulstice, un hack and slash del 2022, portatore di un grave difetto di progettazione della telecamera, semplicemente orrenda. Infine, con grande dispiacere (perché molto quotato), ho dovuto rinunciare a giocare a Deathloop, sparatutto in prima persona del 2021, ma non per problemi tecnici, ma perché la calibrazione dello schema "muori, ricomincia, muori" era troppo settato in alto per i miei gusti. Rischiavo di giocare un'ora, sbagliare e ricominciare daccapo perdendo tutta la voglia, gli sforzi buttati così inutilmente. Meglio lasciare perdere, che poi fortuna sempre vuole, li abbia potuti prima provare, non sprecando soldi, questa l'unica consolazione del gratuito, su Epic in questo caso.

Deliver Us Mars - Un'avventura che trasporta il giocatore nello spazio in un contesto più scientifico che di fantascienza, ricordando film come Interstellar. La narrazione è coinvolgente con alcuni momenti di spicco, nonostante alcuni difetti, specialmente nel finale, che ne compromettono la qualità. Il gameplay si concentra sull'esplorazione e la soluzione di enigmi ambientali, ben realizzati ma con poca varietà, e l'esplorazione presenta parti noiose, come la scalata. Un livello tecnico non ottimale e bug fastidiosi influenzano negativamente la qualità complessiva. Nonostante ciò, Deliver Us Mars rimane un titolo ideale per gli appassionati di fantascienza. Imperfetto ma stiloso, offre un'esperienza cinematografica con un messaggio forte e controverso su temi sensibili dell'ultimo decennio. La trama, sebbene familiare, sorprende in diverse occasioni. Il gioco cattura per l'atmosfera, la storia e la descrizione realistica delle emozioni dei personaggi. Con musiche coinvolgenti e una grafica adeguata, l'unica pecca significativa è l'espressione pietrificata dei personaggi, esclusa in parte la protagonista. Il finale della trama sembra affrettato, ma l'attesa per il terzo capitolo è alta, anche se sarebbe meglio recuperare prima il primo capitolo, che non ho ancora giocato. Voto: 7+

Saints Row IV - "Re-Elected" è un titolo discreto, ma soffre del confronto con il suo predecessore The Third, senza introdurre novità significative alla formula, esclusa una gestione dei poteri poco coinvolgente. Questo capitolo rappresenta un passo indietro: pur restando divertente, risulta a tratti troppo casuale e poco coerente nella trama. La sua natura Cross-Gen (termine per i giochi riproducibili su console diverse dello stesso produttore) lo penalizza tecnicamente rispetto ai titoli di punta del settore, facendolo apparire obsoleto sia graficamente che nel gameplay. Rimane fedele allo spirito di Saints Row, proseguendo la narrazione dal capitolo precedente e alzando l'asticella dell'eccesso, forse anche troppo. La svolta alien-war non mi ha particolarmente colpito, nonostante alcune gag e citazioni mantengano alto il livello. Per i nuovi giocatori può essere un interessante punto di partenza, mentre per i veterani si tratta di un "more of the same" gradevole ma non eccezionale. Il punto di forza è la creatività e la varietà delle sezioni di gameplay, sebbene non siano di eccellenza. Dopo circa venti ore di gioco, ho dovuto attivare i trucchi per gestire l'eccessiva quantità di nemici e il caos generale. In definitiva, un passatempo divertente per un certo periodo, ma niente di più. Voto: 6
The Night of the Rabbit - Un coniglio bianco, creature mascherate e un bosco abitato da scoiattoli, rane e topolini parlanti popolano questa storia, insieme a Jerry, un apprendista mago che deve tornare a casa per la cena, ma solo dopo aver salvato il mondo. Si tratta di un'avventura grafica in stile punta e clicca, con una lunga durata, un mondo di gioco affascinante e enigmi intriganti, sebbene a volte siano un po' troppo complessi e astrusi (chi sostiene di non aver mai imprecato cliccando a caso per risolvere un enigma sta sicuramente mentendo). La vera perla di questa avventura è però la storia narrata: Jeremiah è un personaggio memorabile, al quale è impossibile non prendere affetto, e insieme a lui ci si ritrova a credere nella magia e a vivere un'avventura emozionante e nostalgica. Nonostante alcuni difetti, il gioco mi ha colpito positivamente. La trama è coinvolgente, i personaggi e le ambientazioni sono ben realizzati, e gli enigmi sono generalmente di mio gradimento. Tuttavia, a volte ho dovuto consultare la soluzione perché mancava chiarezza sulle azioni da compiere, lasciando il giocatore un po' allo sbaraglio, con molti oggetti inutili nell'inventario che si trascinano per tutta l'avventura. La complessità data dai numerosi personaggi e luoghi ha reso il gioco a tratti piuttosto complicato. È un peccato, perché con meno complicatezza sarebbe stato più apprezzabile. Ciononostante, Daedelic Entertainment (la stessa di Deponia e di Ken Follett's The Pillars of the Earth) raggiunge ancora l'obiettivo con un prodotto di alta qualità e artisticamente notevole. Raccomando questo gioco soprattutto agli appassionati di enigmi, nonostante possa risultare a volte frustrante; a me è piaciuto e penso che difficilmente deluderà. Voto: 6,5

Marvel's Guardians of the Galaxy - I Guardiani della Galassia hanno sorpreso piacevolmente sia al cinema che nella loro versione videoludica. La loro chimica esilarante, divertente e irriverente è stata fedelmente riprodotta nel gioco, mantenendo l'atmosfera dei film di James Gunn. I dialoghi e le interazioni tra i membri dell'equipaggio della Milano sono un punto di forza del gioco, con personalità e battute variegate che garantiscono divertimento. La trama, seppur semplice, è coinvolgente e vede svilupparsi la coesione del gruppo insieme alle abilità dei personaggi. Il gameplay di Marvel's Guardians of the Galaxy, incentrato sulla collaborazione nei combattimenti, permette di dirigere le mosse del team tramite un menù rapido, sebbene un po' complesso. Gli scenari vari tra pianeti e astronavi sono ben realizzati, con percorsi definiti e deviazioni per collezionabili che arricchiscono la narrazione. La storia, non troppo complessa, emoziona e intrattiene, supportata da una colonna sonora fedele agli anni '80. Marvel's Guardians of the Galaxy è un action-adventure con elementi RPG e shooter, un'avventura di azione e amicizia narrata con maestria, che sottolinea il fascino dei Guardiani della Galassia. Il gioco brilla per il suo dettaglio, con un gameplay vivace e fluido che diventa appena ripetitivo verso la fine. La trama, distinta dai film, esplora profondamente ogni eroe spaziale, con dialoghi eccellenti che catturano l'attenzione. Le relazioni tra i personaggi, come Rocket e Groot o Peter Quill e Gamora, sono intensamente ritratte. L'opera è completa, sia nei contenuti che nella durata ottimale, offrendo un'avventura intensa senza richiedere troppo tempo. Invita a giocare più volte per esplorare le varie trame e trovare tutti i collezionabili. È un gioco semplice ma ben realizzato, che segue gli standard delle produzioni moderne senza perdere in coinvolgimento e divertimento. Nonostante qualche bug minore, è un'esperienza complessivamente piacevole e raccomandabile, specialmente ai fan dei Guardiani della Galassia, ma anche a chi cerca ore di puro divertimento. Voto: 8

4 commenti:

  1. Assurdo che in titoli del 2019 non si possano cambiare i comandi!

    Il primo mi ha annoiato solo col trailer (così come l'altro identico Deliver Us the Moon), anche se sono appassionato di fantascienza. Non è quello che cerco. Però se ti è piaciuto così tanto, una possibilità gliela potrei dare.
    Il secondo non è proprio il mio genere.
    I punta e clicca mi piacciono se sono fatti bene e odio imprecare cercando a caso un punto dello schermo, perché l'azione da fare è poco chiara. La storia può passare anche in secondo piano, è il gioco che deve essere perfetto. Lo scorso anno ho avuto la fortuna di giocare varie avventure grafiche (punta e clicca e non) tutte ben fatte su questo aspetto.
    I Guardiani l'ho snobbato tutto l'anno di abbonamento al Plus Extra perché non credevo fosse per me e invece mi sa che dopo l'elogio di mio cugino e ora il tuo, lo comprerò. Credevo fosse solo azione e GdR, invece c'è anche avventura e comicità. E poi non è open world (altra cosa di cui ero convinto).

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    1. Già, e non capisco perché uno non possa scegliere liberamente come giocare, perché forzare il giocatore su certe cose?
      Mi è piaciuto anche perché semplice da gestire e non troppo difficile da giocare, a volte può bastare, chissà com'è il primo "Deliver".
      Non ci sono bug se è questo che vuoi sapere, ma è un normale punta e clicca, non eccezionale e non imprescindibile come altri.
      Paradossalmente open world non mi sarebbe dispiaciuto, ma così è perfetto, un mix ben calibrato, in cui sfida c'è ;)

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  2. The Night of the Rabbit ha la tipica grafica che adoro ma so già che i miei neuroni non arrivano a fare un gioco così complesso. XD

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    1. Ma no, certi passaggi bisogna capire bene cosa fare, però non è più complesso di tanti altri che davvero sono difficili.

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