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mercoledì 17 marzo 2021

I film del periodo (24 Febbraio - 14 Marzo 2021)

Il momento (spero) tanto atteso sta per arrivare, lunedì infatti (salvo imprevisti) ci sarà la Promessa cinematografica inerente alle vostre richieste filmiche, film vecchi e nuovi, di genere e non di genere, 9 film che se mi saranno piaciuti, bene, se no, sarà stata tutta colpa vostra (ovviamente scherzo). Non anticipo niente, però è stato un "obbiettivo" interessante da vedere, ma per saperne di più, c'è da attendere (appunto) qualche giorno. Non c'è da attendere un minuto invece per vederne/leggerne di quei film da me visti negli ultimi 20 giorni, più rispetto ai precedenti periodi (ciò dovuto allo Speciale Sanremo e al post del mio compleanno che si sono presi la settimana scorsa di pubblicazione), e infatti più film. E tra i 12 film, tante visioni interessanti. Tuttavia devo segnalare il fatto che la Japan Animation abbia trovato momentaneamente posto nell'Angolo Vintage, i classici comunque torneranno presto a fare capolino. Ecco in ogni caso cosa ho visto.

La vita invisibile di Eurídice Gusmão (Dramma 2019) - La storia di due sorelle che tentano di emanciparsi, ognuno a suo modo, in una società fortemente maschilista e patriarcale. Diretto da Karim Aïnouz e sceneggiato da Murilio Hauser, il film infatti, film premiato a Cannes, basato sull'omonimo romanzo del 2016 di Martha Batalha, ambientato nella Rio de Janeiro del 1950, racconta la storia di due sfortunate sorelle che per colpa di un padre padrone, prepotente e burbero, sono costrette a separarsi e a non rivedersi (presumibilmente, anche se non rinunceranno mai all'idea di ritrovarsi un giorno) mai più. La fotografia e le ambientazioni son bellissime e catturano fin dai primi minuti. Il film però mi è sembrato girare un po' a vuoto per una buona ora, poi, finalmente, ha una svolta che lo rende più interessante, procede poi per alti e bassi fino al finale, toccante ed intenso ma che, secondo me, solleva solo in parte le sorti del film. Un film che dura parecchio, forse troppo, i suoi 140 minuti si fanno sentire. Buona la recitazione delle due giovani che risultano davvero credibili e, anche se alle prime esperienze, sono ben dirette, la pellicola è certamente utile per diffondere socialmente e intellettualmente consapevolezza sulla castrazione pluri secolare che le donne hanno dovuto inutilmente subire da parte della violenza, arroganza e inutilità di molti uomini insicuri e pestilenziali, ma non si eleva (non resta impresso) come era lecito aspettarsi. Rappresentò il Brasile nella corsa agli Oscar, ma non finì nella cinquina finale, un motivo ci sarà. Comunque buon melodramma. Voto: 6+

Richard Jewell (Biografico/Dramma 2019) - E' curioso come il buon Clint Eastwood, dopo una carriera di attore quasi sempre in ruoli vincenti, abbia scelto, nella sua non lunga ma prolifica "seconda vita" di regista, di dedicarsi a protagonisti sostanzialmente perdenti o quantomeno ai margini, dalla ragazza pugile con un passato (e soprattutto un futuro) difficile, all'ultimo bianco rimasto a vivere in un quartiere di ispanici ed asiatici, fino al florovivaista fallito che si ricicla come corriere di droga ottuagenario (per citarne solo alcuni). Anche in questo valido film riesce con capacità e verosimiglianza a raccontarci le vicende di un pingue bonaccione che, amante della polizia ed ex vice-sceriffo declassato a guardia privata, sventa un attentato durante le olimpiadi di Atlanta '96 salvo poi essere accusato, in maniera quanto meno superficiale, di esserne l'artefice. L'ottimo protagonista (Paul Walter Hauser, già apprezzato in Tonya, dove paradossalmente era ugualmente "impacciato", è perfettamente calato nel ruolo, notevole anche la somiglianza fisica) vive così una sorta di vicenda kafkiana dove tutto sembra remare contro di lui, aumentandone l'angoscia per non riuscire a dimostrare la propria innocenza. Solo l'aiuto di un avvocato determinato (un Sam Rockwell pazzesco che non sbaglia un colpo) e la pochezza delle prove raccolte riporteranno indietro le lancette dell'orologio a quando era stato acclamato come un eroe per aver salvato numerose vite umane. Ispirato ad una vicenda vera, il film si svolge su due piani narrativi ben distinti, quello delle rocambolesche traversie del buon Richard (e della brava Kathy Bates nella parte della madre) e quello dei tentativi di scoop della giornalista in cerca di carriera (Olivia Wilde), una delle cause del precipitare degli eventi, in grado di sconvolgere l'esistenza anche del più mite cittadino. Un buon film d'impatto visivo ed emozionale, recitato ottimamente da tutto il cast e supportato da una regia nitida, sicura e consolidata che nella mani del regista texano diventa un'esperienza indimenticabile. Tuttavia anche se ottimamente girato ed interpretato dai protagonisti, manca forse un po' di quel misto di cattiveria e poesia di altri film di Clint Eastwood, tutto è fin troppo didascalico e prevedibile, ma al di là di ciò, e come se ce ne fosse il bisogno di dirlo, egli sforna il suo ennesimo grande film su una triste storia americana, sulla falsa riga del suo Sully, la cui morale comune è che gli eroi, oggi, non piacciono a nessuno, a differenza dei colpevoli ad ogni costo. Un po' prolisso ma vedibile senza affanni. Voto: 7

venerdì 29 maggio 2020

I film del periodo (11-31 Maggio 2020)

Dopo averne parlato settimana scorsa, ecco il post, sui film visti ultimamente, tanto atteso. Atteso perché primo di una lunga serie di post cinematografici periodici, in cui farvi vedere come l'ho strutturato secondo le mie nuove disposizioni. In modo semplice direi, per quanto riguarda nuove ed ultimissime visioni, una suddivisione in tre categorie (che saranno associate a dei colori in riferimento ad un semaforo), consigliati, senza infamia né lode, sconsigliati. Dopo tutto ciò ecco la categoria vintage, presumibile che ogni qualvolta proporrò questo tipo di post avrò visto infatti un film pre-2000, e quindi piccola recensione anche a queste pellicole. Per finire la classica lista dei film che nel periodo corrente ho deciso di non vedere. Ho pensato di fare così e credo sarà sempre questo il metodo da utilizzare. Comunque per questa prima volta c'è da fare delle precisazioni sui film che ho visto in questo periodo. Il 12 maggio nel post relativo alla settimana cinematografica precedente avevo anticipato la visione in settimana di Endgame, e qui c'è, era previsto poi che la settimana dopo vedessi (come successe ad inizio marzo, qui) alcuni film passati (negli ultimi due mesi però) in prima visione in chiaro, e qui ci sono tutti, infine approfittando della rassegna di Sky di inizio maggio dedicata a Quentin Tarantino (10 giorni e tutti i suoi film), era quasi automatico che insieme al suo ultimo film andato in onda in esclusiva avrei rivisto alcuni dei suoi cult, così ho fatto e qui ci sono due film, paradossalmente due film agli antipodi nella sua cinematografia, uno dei migliori ed uno dei "peggiori". Detto ciò ecco le mie visioni dell'ultimo periodo.

venerdì 29 giugno 2018

Gli altri film del mese (Giugno 2018)

È da poco cominciata l'estate, ma in questa settimana più che il sole a picchiare è la pioggia, imperterrita pioggia che non smette di scendere, che spero finisca presto per cominciare a godere delle miti e piacevoli temperature del periodo. Al contrario per quanto riguarda la cinematografia e il mio cinema, a splendere sono alcune pellicole, perché certo, questa rubrica è nata proprio per contenere buoni film, tuttavia interessanti sorprese sono capitate in questo, ancora del tutto primaverile, mese. Mese che non ha riservato in ogni caso nessuna sorpresa o novità nella vita reale, realtà che proprio oggi tuttavia mi permette di festeggiare il mio onomastico senza nessun relativo fastidio psico-fisico, in tranquillità e in pace, nonostante tutto. Ora però concentriamoci sui film, gli altri film, quelli dalla sufficienza e oltre, che ho visto e che vi consiglio di vedere, che sono sei, e tutti, chi più chi meno, interessanti e da apprezzare.