L'estate sta finendo, da quello che dicono le previsioni a giorni dovrebbe piovere e quindi il caldo dovrebbe cessare, perciò è ora di fare un resoconto di questa estate, e di questo Agosto appena trascorso e conclusasi fisicamente non eccezionalmente. Un po' come non eccezionale è stata la mia estate, periodo che ho passato (purtroppo le mie possibilità fisiche sono limitate) senza fare niente, come tutte le altre stagioni e gli altri giorni, ormai quello che faccio meglio è vedere la televisione, scrivere e giocare al computer, ma sono contento così, anche perché mi piace e molto. Quindi nessuna vacanza "reale", ma tante visioni, tanti caratteri e parecchie sparatorie, che come sempre regalano alti e bassi, i film deludono le aspettative (ma non è oggi il caso), a volte di scrivere non c'è voglia e bloccarsi per giorni nello sconfiggere un "boss" può capitare. L'unica vera consolazione è aver ritrovato il gelato nel menù, ed è un peccato che stia per finire. Comunque il campionato di calcio è cominciato, i sorteggi ci sono stati, e non vedo l'ora di assistere ad alcune partite, a settembre ricominciano le grandi visioni su Sky, e non vedo l'ora di vedere alcuni film che mi mancano, perciò alcune interessanti cose ci saranno dalla prossima settimana, cose che impegneranno le mie giornate, le mie "sedentarie" giornate, adorate statiche giornate, perché a me la routine piace, l'estate porta scompiglio e ne ha portato un po', ma ora è (fortunatamente o sfortunatamente dipende dai casi) finita. Infine una nota, quattro di questi sei film sono andati in onda in chiaro a fine mese scorso, ma solo ora ho avuto lo spazio per poterli inserire, perciò scusate il ritardo, comunque buona lettura.
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venerdì 30 agosto 2019
mercoledì 27 giugno 2018
I peggiori film del mese (Giugno 2018)
Nel mese in cui l'inizio dei Mondiali ha gettato nello sconforto milioni di tifosi italiani, il motivo è (ahimè) arcinoto, una piccola sorpresa per questo consueto post, clamorosamente tuttavia in negativo, quella di un genere che ha visto giorni migliori. Perché a parte due thriller, che scontano soprattutto la prevedibilità del racconto, sono ben 6 le commedie che in questo calderone dei peggiori film del mese liberamente sguazzano. Colpa di cosa non so, anche se non ci vuole certo un genio per capire che il genere stia subendo una certa preoccupante involuzione, perché se alcune riescono a tener botta, altre latitano nella assoluta mediocrità, come queste sei commedie. Commedie (italiane, francesi, spagnole e americane) tutte poco originali e poco divertenti. E quindi spero presto di imbattermi nel primo caso, ma nel frattempo eccovi le recensioni del secondo, e dei motivi del perché essi non mi sono sufficientemente piaciuti.
Una piccola impresa meridionale (Commedia, Italia 2013): La seconda fatica cinematografica di Rocco Papaleo (dopo Basilicata coast to coast e prima di Onda su onda) può definirsi in tutto e per tutto "un'occasione sprecata". Il film infatti, al di la delle nobili intenzioni del regista (che agisce in modo genuino e indipendente), che s'ispira a un racconto scritto da lui medesimo, s'impantana nei luoghi comuni, all'insegna del facile buonismo, con una sceneggiatura raffazzonata. Perché la suddetta commedia, anche se riesce a farsi apprezzare per più fattori, innanzitutto lo scorcio di territorio utilizzato è semplicemente meraviglioso, peraltro ripreso spesso e volentieri, un vero protagonista partecipativo (il film difatti è ambientato in Puglia ma interamente girato in provincia di Oristano), è discontinua, risultando anche incompiuta in diversi settori, visto che si aprono tante strade, dovute alla coralità dell'insieme, che non sempre trovano degna valenza e/o una destinazione calibrata. E questo nonostante una trama all'apparenza accattivante, quella di Costantino, che costretto a trasferirsi in un faro una volta "spretato", si ritrova presto a condividere questo spazio con l'ex prostituta Magnolia ed il cornuto Arturo, lasciato dalla moglie nonché sorella di Costantino. In breve tempo poi com'è ovvio altre persone convergono in questo luogo che riprende vita tra nuove consapevolezze e qualche sogno. Ma saranno proprio quest'ultime, insieme all'inutile e men che meno divertente compagnia girovagante dei due uomini e la bambina che aiutano nella ristrutturazione Papaleo e gli altri, ad "affossare" una commedia che non riesce ad essere particolarmente incisiva, come dovrebbe e vorrebbe (soprattutto nel suo debole tratteggio omosessuale). Certo, il registro è ad ogni modo piacevole, sufficientemente delicato e scandito senza (troppe) uscite fuori luogo e qualche scorcio surreale, ma la struttura, come detto, è assai più opinabile, appare infatti esile, prevedibile seppur coraggioso nel finale, ma soprattutto insoluta, colpa anche di una regia poco attenta al ritmo (qui lento), una narrazione non scorrevole e dialoghi alquanto slegati. Peccato perché il cast in parte è buono, a partire da Rocco Papaleo, che è bravo e simpatico, tutti gli altri invece non tanto (Riccardo Scamarcio lasciamo perdere, Sarah Felberbaum con cadenza russa stona, Giuliana Lojodice prigioniera del personaggio e Barbora Bobulova che sembra da qui averci preso gusto a denudarsi come visto anche recentemente in Lasciami per sempre), ma è la storia, poiché discontinua e che non decolla, a non convincere in questo film derivativo, non spregevole ma certamente dimenticabile, innocuo, mediocre. Voto: 5+
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