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domenica 31 dicembre 2023

I migliori film visti nel 2023

Se contiamo i film Vintage (già classificati e catalogati) visti quest'anno, la soglia delle pellicole si alza e raggiunge quota 254, ma poiché quest'ultima (anche nel senso letterale del termine) classifica prende in esame solo i film "moderni", essa si assesta a quota 223. Una quota non eccessivamente elevata rispetto a certi anni (ma non rispetto allo scorso anno, più o meno lo stesso livello), ma comunque sufficiente per trovarci all'interno "merce" di prima qualità, appunto vedibile, riconoscibile e consultabile qui. Cosicché mi ritrovo con questa classifica qua, una classifica in cui (nuovamente) ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (disponibile cliccando). La lista di tutti i film "buoni" e/o "cattivi" oppure semplicemente nel mezzo visti quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Film anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog. E ricordando infine che tutto è soggettivo, e che molti film meriterebbero comunque d'essere visti nonostante non siano riusciti a raggiungere la soglia di sbarramento (elencarli tutti non è necessario, basterà cercare), vi lascio, e vi do appuntamento nell'anno nuovo, per una nuova e scoppiettante stagione cinematografica, chiusasi oggi, e che, come potete già notare, è stata abbastanza soddisfacente.


30. Ha più incongruenze e buchi di sceneggiatura degli strumenti di un'orchestra ma, maestro, che musica! (7)
29. Anche qualora il regista rischi di dissipare l'attenzione del pubblico in qualche dialogo un po' tecnicista, riesce a recuperarla all'istante grazie a un taglientissimo clima paranoico-cospirativo che non sferra un colpo a vuoto: uno sfrigolante exploit di suspense sostenuto da soluzioni visive di sicuro impatto. (7)
28. Sorprendente esempio di quanto la commistione di generi (per come destabilizzante e fuori contesto appaia almeno in un primo tempo) possa rivelarsi invece innovativa e riuscita. (7)

I peggiori film visti dell'anno (2023)

Più di un quarto del numero totale di visioni cinematografiche non ha raggiunto la sufficienza, e di queste una buona parte si è salvata in calcio d'angolo, l'altra invece non solo non è riuscita a non deludermi, in alcuni casi mi ha fatto proprio arrabbiare. E' normale sì, vedendo tanti film, incontrare qualche pecora nera (come accaduto l'anno scorso e gli anni prima), peccato che certi film decida io (e nonostante tutto, pur quello che dicono gli altri) di vederlo. Ma non potrei comunque farci nulla, anche perché più che selezionare film, evitando certi titoli che so e si capisce essere non buoni, altro non posso fare. E dopotutto la fregatura puoi trovare anche quando non te l'aspetti. In ogni caso l'appuntamento era già prefissato con le peggiori pellicole viste durante l'anno, quindi non mi resta che farvele conoscere, e magari farvi cambiare idea se mai vorreste (spero di no) vederle e/o recuperarle.


8. Non brutti brutti, ma deludenti e poco convincenti, tra occasioni mancate e sbagliate intenzioni. (5)
7. Al netto della buona resa tecnica, con ambientazione ed effetti speciali molto curati, si tratta di un film che non brilla per la caratterizzazione dei personaggi che appaiono stereotipati e senza sfumature, nel contesto di una sceneggiatura che abbonda in luoghi comuni, superficiale nell'affrontare le questioni connesse al grado di consapevolezza e auto-determinazione dell'intelligenza artificiale. (4,5)

sabato 30 dicembre 2023

Le migliori serie tv viste nel 2023

E' stata una stagione/annata seriale lunga, altalenante ed intensa, in parte anche estenuante, molto più di altre volte, compresa l'annata scorsa. La stagione ha infatti girato a quota 83 serie per un totale di 107 stagioni complessive, ed ha così generato questa corposa e al contempo snella (poiché avulsa di note aggiuntive od ulteriori riconoscimenti) classifica, una classifica in cui ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (consultabile cliccando). La lista di tutte le serie "buone" e/o "cattive" oppure semplicemente nel mezzo viste quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Serie tv anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog.

26. Un prodotto nel complesso e nel suo genere sicuramente riuscito, senza grandi novità in sceneggiatura o virtuosismi di regia o ancora interpretazioni magistrali, riesce ad essere superiore alla media in quanto le atmosfere sono da brividi ed alcune sequenze spaventano davvero. (7)
25. Una serie tenera e dolce, piena d'amore e battute divertenti, che ci regala una storia interessante e piena di temi attuali. Uno di quei prodotti semplici ma che riesce comunque a lasciare il segno. (7)
24. Ormai il distacco dal libro è completo, però la serie ha successo e si va avanti, solito ritmo, solite cose, ma sempre tutto ben fatto. The Handmaid's Tale in questa stagione, seppur con qualche piccola lentezza narrativa in più, si conferma infatti un gioiello televisivo. (7)

Le peggiori serie tv viste dell'anno (2023)

Vedendo tante serie (o miniserie) credo sia normale trovare di tanto in tanto qualche prodotto non soddisfacente, è capitato sempre, dall'anno scorso all'anno prima, fino a questo 2023, che me ne ha fatti trovare parecchi, un 10% di tutte le serie viste quest'anno, ma poiché al contempo buoni e/o buonissimi prodotti ho trovato, non mi posso troppo lamentare, solo constatare la norma e presentarvi senza troppi complimenti, le peggiori serie viste quest'anno.


8. Non brutte, ma un po' deludenti e poco convincenti, tra occasioni mancate e sbagliate intenzioni. (5,5)
Nel dettaglio: La seconda stagione di American Horror Stories, la sesta di Black Mirror e l'ottava di The Blacklist; di Killing Eve e The Punisher la serie completa;
le prime stagioni di The Midnight Club e The Idol; le miniserie She-Hulk e The Defenders. 

7. The Miniaturist ti prende in giro con la prospettiva di un vero e proprio mistero, ma offre solo una noiosa soap opera che ruota attorno a un gruppo di personaggi apparentemente progettati da una commissione per la diversità della BBC. (5)

venerdì 29 dicembre 2023

[Musica] Saba Music Awards 2023

Una stagione musicale alquanto intensa (come quella scorsa e quella prima), che il traguardo finalmente taglia, ma prima di vedere/conoscere i (miei personali) vincitori di questa sesta edizione, un utile riepilogo dei post musicali di quest'anno: Gennaio, Speciale Sanremo, Febbraio/Marzo, Aprile, Maggio, Speciale Eurovision Song Contest, Luglio, Speciale Tormentoni, Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre. L'edizione 2023 che vede trionfare alcuni artisti per l'ennesima volta ed altri per la prima volta in assoluto, vede precludersi una sola categoria (come già anticipato al tempo delle nomination, avvenute settimane fa), ovvero quello per il Miglior esordiente maschile italiano, che vince (ad honorem) per assenza di avversari Mr. Rain. Gli altri hanno lottato, ed alla fine questo è il risultato.


Miglior artista maschile italiano: Marco Mengoni
 
 
Miglior artista femminile italiana: Annalisa
 

[Games] La mia personale classifica del 2023

Un peggioramento in termini di qualità e quantità rispetto allo scorso anno, eppure (nuovamente) posso ritenermi soddisfatto di quanto giocato, eppure (nuovamente) nessun titolo sotto la sufficienza. Colpa forse della casualità, in conseguenza delle mie scelte nel giocare questo e quello e non quell'altro (e tutto senza un men che minimo sforzo economico), o della longevità dei codesti titoli opzionati, non lo so, ma qualunque sia stata non importa, conta solo l'essersi divertito, cosa poi accaduta. Alti e bassi certo, ma ennesima buona stagione videoludica, in attesa della prossima che in verità è già cominciata. Puzzle game, avventura e narrativa, strategia e fantasia, azione e adrenalina, tra GDR, RPG, platform e quant'altro, alla fine porta qui, a questa classifica qua.


16. Tutto sommato un buon gioco, ma sarebbe potuto essere molto di più. Il titolo ha dalla sua diversi elementi qualitativamente molto solidi, ma al tempo stesso presenta evidenti lacune che gli impediscono di elevarsi al di sopra della media. Appropriandoci per un attimo di una delle frasi più abusate in ambito scolastico, potremmo dire che il gioco ha del potenziale, ma non si applica. (6)
15. Di giochi di zombie ne ho provati parecchi, e capita spesso che si assomiglino un po' tutti, però non è male. Perché World War Z non è di certo il miglior sparatutto cooperativo di sempre a tema zombie, ma riesce discretamente nel suo intento di divertire senza badare troppo alla forma. (6+)

[Cinema] Movies Vintage Awards 2023

Curiosità, scoperta, conoscenza, è questo il motore che mi spinge, mi ha spinto gli scorsi anni, mi ha spinto anche quest'anno e mi spingerà negli anni a venire, nel volere vedere e in alcuni casi rivedere, film di un tempo che fu, divenuti cult, gioielli e pietre miliari. Molti generi, epoche, da attraversare, passando tra un mondo ed un altro, ma sempre con gli occhi appassionati e pure critici di un giovane cinefilo. Una porzione del più del 10% di tutte le visioni di quest'anno predisposte a questo scopo, tramite soprattutto speciali cinematografici appositi. Il risultato di tutto ciò, oltre il mio intrattenimento, è questa classifica, che da quest'anno non vedrà più "riconoscimenti" ulteriori oltre al titolo di miglior film "Vintage" visto dell'anno. Ed eccola questa classifica, semplice da leggere e da consultare, buona "visione".
 
  • 31 L'altro inferno (1981) (4,5) Uno strano intrigo di sangue, tra suore, riti di sangue che portano (senza non poco tedio) lo spettatore in un viaggio infernale tra sonni eterni, sbudellamenti, "argentiani" bambolotti appesi e... la sensazione d'un film in eterna necessità di minutaggio.
  • 30 La creatura (1988) (5) Il regista narra Lovecraft come uno slasher adolescenziale ammiccando vagamente all'inarrivabile Sam Raimi, il risultato è nell'insieme alquanto molesto. Guardabile, ma con il cervello staccato.
  • 29 Le vergini di Dunwich (1970) (5,5) L'atmosfera in parte c'è, nella fotografia e nelle scenografie [...] che, però, perde colpi nella narrazione. Poche incongruenze sì, ma molta carne al fuoco, forse troppa, e il film ne risente.
  • 28 Il ritorno dei pomodori assassini (1988) (5,5) A volte ci sono dei film talmente "idioti" nel loro assunto di partenza da risultare, chissà per quale strana magia, divertenti. La pellicola in questione è un caso lampante di quanto detto pocanzi.
  • 27 Amanti d'oltretomba (1965) (6) Non il massimo in termini di tensione ma storia che intrattiene in maniera valida. Forse datato, ma dignitoso.
  • 26 Fenomeni paranormali incontrollabili (1984) (6) Una pellicola che pur funzionando solo a tratti scorre via veloce senza intoppi fino ad un finale certamente non banale. 
  • 25 Hocus Pocus (1993) (6) Lo avessi valutato da ragazzino avrei votato sicuramente di più, ma adesso con più spirito critico, ne vedo i limiti ed ingenuità. Rimane un buon prodotto, con una funzionale colonna sonora e buoni effetti per l'epoca [...] ma con un regista diverso [...] poteva essere anche un piccolo gioiello.

venerdì 22 dicembre 2023

I film del mese (Dicembre 2023)

Un altro anno cinematografico se ne va, anzi, se n'è già andato (si vedrà a fine anno con le classifiche fino a che punto sia in positivo che in negativo sarà stato), e già che c'ero, potevo, dopo il listone extralarge delle serie tv di settimana scorsa, non esagerare, approfittare dell'occasione (di un po' di tempo in più a disposizione), ancora una volta? Proprio no, e infatti complici film natalizi, recuperi (per volontà e necessità) inderogabili, visioni programmate e/o capitate, ho visto la bellezza di 24 film, gli ultimi di quest'anno. Un anno, come detto prima, che finisce, e in questo caso col botto, ma non è detto che il prossimo non inizi nella stessa maniera, dopotutto di film ne ho tantissimi ancora da vedere. Ma nell'attesa "godetevi" questo listone qua, contenente di tutto e di più.

La primavera della mia vita (Avventura/Commedia 2023) - I due cantautori siciliani Colapesce e Dimartino si cimentano (per la prima volta in assoluto) in questa pellicola surreale in cui si narra di un viaggio verso alcuni misteri che avvolgono la loro splendida regione, ma anche della ricerca di un'amicizia perduta. Ritmo non sempre eccelso e situazioni talvolta monotone che comunque conducono a un finale inaspettato ma interessante. Buona la musica, che com'era lecito attendersi c'è e tanta, non eccezionale invece la recitazione (e inesistente è la regia). A conti fatti il film (dolce ma anche amaro) è un po' campato per aria e non ha una vera forza narrativa, anche se la visione la può valere, almeno per conoscere ancora meglio l'ironia dei due cantanti protagonisti. Voto: 6

Cocainorso (Horror/Commedia 2023) - Storia vera o leggenda metropolitana poco importa, la Elizabeth Banks ne estremizza i contenuti ravanando con vigore tra splatter e demenzialità nonostante una CGI difettosa e attori superati dai loro personaggi, ripudiando qualsiasi deleterio messaggio ecologico ma perdendo la trebisonda nel finale quando le scene vanno ognuna per conto loro e, soprattutto, il vasetto di miele rimpiazza il panetto di coca rievocando certe atmosfere bonarie alla Yoghi (gran brutto modo per ricordare Ray Liotta, scomparso qualche mese prima l'uscita del film). Insomma, la Elizabeth Banks tira fuori qualche coniglio dal cilindro ma nel complesso vuole strafare e sia lei che il suo orso perdono una bella occasione. C'è ben poco da salvare in questo film. Voto: 5

Il sol dell'avvenire (Dramma/Commedia 2023) - Il ritorno di Nanni Moretti porta sempre con sé grandi aspettative, che in parte quest'opera offre sotto forma del suo personaggio, amabilmente sopra la righe come ci piace, dilettevole nella sua parlata ma che, come spesso accade nel suo cinema, tende a sovrastare per carisma tutti gli altri e fagocitare persino il narrato (che mescola autobiografia, politica e amore per il cinema). La pellicola è pervasa di ironia e sa graffiare al punto giusto, meno convincente invece, il ticket da pagare per la solita manfrina sul PCI quant'era bello. Il tutto scorre bene, tralasciando qualche momento di stanca. Belli gli intermezzi musicali, con strascichi anche emozionanti. Il risultato è un bel film, forse a tratti straniante ma a suo modo compiuto. Voto: 6+

sabato 16 dicembre 2023

Le serie tv del mese (Dicembre 2023)

Per vedere le serie programmate di quest'ultimo mese ho avuto a disposizione più tempo di quello prefissato, cosicché ne ho approfittato (complice alcune serie natalizie e prodotti di breve durata) per vederne ulteriormente altre, raggiungendo un numero considerevole di serie (16) che mai avevo raggiunto (e in questo senso poiché difficile era mantenere lo "stile classico" del post, il suddetto prende spunto dal "Cinema" mensile e ne copia schema di "visualizzazione"). Tuttavia e paradossalmente non c'è stato tempo per vedere le seconde stagioni di Nuovo Santa Clause cercasiOdio il Natale che in concomitanza sono state distribuite, un dispiacere soprattutto per la seconda (chi ha visto sa). Ma in ogni caso posso ritenermi soddisfatto, dalla visione di serie che hanno finito il loro ciclo, da miniserie che da tempo volevo vedere, da serie a ragion veduta o ingiustamente cancellate ed infine da nuove serie di cui spero presto potrò vedere ulteriori stagioni.

Rabbit Hole (1a stagione) - Un buonissimo prodotto, capace di avere momenti incredibilmente drammatici alternati ad altri incredibilmente stupidi e per questo divertenti, ironici, ma mai sopra le righe, mai fastidiosi. Non è un capolavoro, certamente, ma nemmeno un compitino a casa fatto per accontentare il pubblico. Rispetto a certe ultime uscite, con budget incredibilmente più alti, sa il fatto suo e non si limita a essere un semplice passatempo. Sotto la patina dell'azione (comunque poca rispetto ad altre serie) e dell'adrenalina c'è molto di più. Ed è proprio guardando a questo di più che la serie diventa interessante e nemmeno scontata (Kiefer Sutherland è una garanzia, Charles Dance idem). I continui capovolgimenti di fronte, con le dovute spiegazioni annesse, sono costruiti bene e risultano credibili e il finale, risolutivo, chiude la faccenda lasciando però uno spiraglio per una seconda, si spera altrettanto intrigante, stagione. Voto: 7,5

His Dark Materials - Queste oscure materie (3a stagione) - L'epico viaggio di His Dark Materials arriva alla sua conclusione portandoci a vivere un epico scontro che chiude ogni questione rimasta irrisolta. L'esaltante finale di stagione riesce ad emozionare concretizzando tutto ciò che era stato (in verità non benissimo) costruito nelle stagioni passate, anche se non manca (anche questa volta) qualche scivolone in fase di scrittura (la contrazione degli eventi va a minare il coinvolgimento emotivo, quanto la linearità del racconto, scomposto in micro storie alcune volte scollegate). Ma non solo, uno dei difetti principali si riscontra nella regia delle scene d'azione, con la battaglia finale degli angeli tanto attesa che risulta essere sì spettacolare, ma caratterizzata da un minutaggio ridotto e lasciata in background per motivi di budget, che non può non lasciare perplessi. Alla fine, e per la fine però va bene anche così (non è stata tutta inutile la visione). Voto: 6

lunedì 11 dicembre 2023

Letture 2023

Avrei dovuto (e finalmente dato che già l'anno scorso non c'ero riuscito) quest'anno concludere la collezione oro di Repubblica (contenente 65 volumi), ma tra recensioni, giochi, film e serie, tempo per leggere tutto non ho avuto, ed anche questa volta non l'ho conclusa. Sono circa a metà, l'altra metà leggerò nel 2024, quando conto seriamente di finirla. E tuttavia c'è stato tempo per leggere anche qualcos'altro oltre agli immancabili numeri di Topolino, tra fumetti, libri, audiolibri e manga. Me ne mancavano due della collana Le più belle storie Disney della Giunti Edizioni, e le ho lette entrambi. Prima quelle sull'Antica Roma, nove storie (tutte prese da Topolino tranne una presa da Mega) dal 1980 al 2003, nessuna già precedentemente letta, un affascinante e divertente viaggio nell'antica Roma e dintorni in compagnia di Paperinus e tutti gli altri. E dopo quelle sul Rinascimento, dieci storie (6 da Topolino, 2 da Paperino Mese, 1 da Mega e da Minni & company) dal 1986 al 2011, letta solo una, avendola già incontrata precedentemente nel numero 2566 di Topolino, da Leonardo da Vinci alla Guerra delle due Rose, un Rinascimento tutto da ridere. In seguito ho letto due numeri (praticamente "anni") della collana Topolino Story, di cui già scritto del 1949, del 1955 e del 1957 (il post delle letture 2022 lo trovate Qui). Prima l'anno 1950, un numero contenente 8 storie tra avventure storiche (come quella sui vichinghi), grandi personaggi (come Fratel Coniglietto), grandi autori (Bill Wright) e grandi classici (come la seconda parte de L'inferno di Topolino), ma anche storie dal cinema e dalla letteratura al fumetto (in compagnia di Buci e Il Lupo Mannaro). Non mancano come di consueto tutte le copertine di quell'anno e la presentazione/genesi di un personaggio specifico, in questo caso Paperino. A corollario di tutto, come sempre, la rubrica "Come eravamo", il 1950 se in ambito Disney è ricordato per essere stato l'anno di Cenerentola, è anche ricordato per il calcio divenuto (dopo la seconda guerra) nuovamente "mondiale", per il ritorno della pubblicità (il consumismo dilaga sempre più), per il piacere ritrovato della lettura (ormai un hobby) e per i fumetti a tema guerra fredda (il clima arroventato colpisce tutti).

giovedì 7 dicembre 2023

Le mie canzoni preferite (Dicembre 2023)

Piccolo strappo alla regola per quest'ultimo post musicale di quest'anno, ben 8 canzoni (le ultime cartucce che potessi sparare) invece delle canoniche 6. Per il resto niente è cambiato dall'ultima o ultime volte, tra sorprese, conferme, ritorni e novità, solo che, essendo appunto l'ultimo post in ambito musicale prima delle classifiche finali annuali e dei conseguenti miei personali premi annessi, è giunto il tempo delle nomination (di cui premi ho fatto pocanzi riferimento), che trovate a fine post. 14 categorie da premiare, con una che, essendo priva di più candidati se non uno solo, ha già il suo vincitore, ma in ogni caso saprete tutto quanto verso fine mese. E detto ciò vi saluto, ricordando che la playlist completa trovate qui, a presto.

Neanche sapevo che fosse un fenomeno di TikTok, ma in ogni caso bel ritmo e bel sound (con annesso efficace video).

Scoperta solo recentemente (questione di giorni), ma rapisce immediatamente.

lunedì 4 dicembre 2023

[Games] Videogiochi del periodo (Settembre/Dicembre 2023)

La mia speranza non è stata disattesa, ed ho potuto finalmente provare e giocare a Prey, che tempo fa non ero riuscito a far "girare". Problemi dell'Epic Games Store o meno (penso più la copia del gioco difettosa), ricevuto sempre gratis ma sulla piattaforma GOG Galaxy, e stavolta nessun problema, giocato, finito e tanto piaciuto, come potrete notare dalla mia recensione. Ed a proposito di recensioni, ho rimasto per ultimi (dell'anno in corso praticamente finito) i giochi più "lunghi" a cui potessi mettere mano (1 mese a gioco il minimo per completarli), tanto che inizialmente, proprio Prey di cui prima, avrei dovuto giocare il prossimo anno, ma un titolo precedentemente selezionato (dalla longevità maggiore) si è poi rivelato un flop, e l'ho così rimpiazzato (nonostante durasse meno, anche se tempo c'è voluto) con un gioco, appunto Prey, che aspettavo da tempo e che non mi ha deluso. Che poi anche Death Stranding l'aspettavo, ma al contrario che delusione è stata. Le mie prime ore di gioco sono state pazzesche. Un continuo stupirmi grazie all'atmosfera ed al mondo di gioco, grazie anche al mutare dello scenario tramite questo nuovo multiplayer asincrono. Questa magia, però, è durata "soltanto" 10 ore, poi ho aperto gli occhi ed ho cominciato a vedere la realtà dei fatti. Le quest tutte estremamente identiche, sia nelle richieste che nello svolgimento, danno vita ad un ciclone di monotonia e ripetitività senza precedenti. L'idea del gioco e della gestione manageriale dei carichi è anche figa, ma risulta velocemente indigesta, quando scopri che è tutto più o meno uguale per tutto il gioco. Ebbene si, in questo gioco sei a tutti gli effetti un fattorino, che rottura! Il gameplay è semplicemente mediocre. Per non parlare della trama, un accozzaglia di roba che lo stesso "creatore" ha ammesso di non aver compreso a pieno. Non ho potuto quindi fare altro che mollare il gioco, un gioco davvero strano, che si ama o si odia (non c'è via di mezzo), personalmente la seconda, ma per rispetto, e poiché non completato (neanche il 20%), ho preferito non recensire. Al contrario questi 3, belli e finiti.

Fallout: New Vegas Ultimate Edition - Non è all'altezza del terzo capitolo. Già la trama e lo stile narrativo si distaccano molto dalla normale interazione con il giocatore che gli altri capitoli hanno saputo affrontare. Ovviamente c'è da tenere in considerazione il fatto che sia uno spin-off, e che vada ad influire molto sulle scelte di produzione del titolo. A livello di ambientazione, personalmente trovo migliore la zona contaminata del Mojave rispetto a quella della capitale. A livello di gioco, lo reputo (anche se di poco) inferiore al capitolo 3. Mi ha deluso rispetto al precedente, storyline più confusa (le missioni che si intrecciano non aiutano), poca immedesimazione nel personaggio principale diversamente dal precedente (il gioco offre 4 finali diversi, e varie cose secondarie in base a cosa avete fatto durante il gioco, dice che fine han fatto le fazioni secondarie/i compagni etc). Comunque un bel gioco. Come al solito coi giochi del genere io li finisco dopo una trentina di ore, sono abbastanza soddisfatto anche se non l'ho finito al 100%, seguo la missione principale e faccio qualche secondaria. Peccato che (ma penso che questa cosa sia voluta) una volta terminata la storia principale non si potrà più continuare il gioco andando a zonzo per la zona contaminata del Mojave: il gioco finisce e stop (cosa che si poteva fare nel precedente gioco). In questo senso fare i DLC (la Ultimate Edition infatti, consente di provare tutto ciò che New Vegas può offrire) è la soluzione, peccato che quest'ultimi (anche se ne ho provati solo due) siano al massimo simpatici. In conclusione, gioco interessante, carente ma da giocare. Voto: 6+