Anche questa volta c'è voluto un po' di tempo, tempo per trovare dalla mia ricca libreria di Prime Gaming, i giochi giusti, quelli che soddisfacessero i miei standard e soprattutto specifici requisiti, affinché riuscissi a giocarli e finirli senza tante difficoltà. Alla fine ne ho trovati quattro, questi quattro interessanti ognuno per alcune loro peculiarità, ma prima (e durante) ne ho provati parecchi. Iniziando da Pesterquest (un truce romanzo visivo a episodi), Manual Samuel (bizzarra avventura in 2D), HUE (gioco a piattaforme con enigmi) e Tales of the Neonsea (un'avventura in stile pixel-art retrò ad ambientazione urban cyberpunk), tutti purtroppo sprovvisti di una localizzazione in italiano, e continuando con Out of Line (avventura rompicapo a piattaforme), Cat Quest (GDR open world) e Rain World (survival platform game), che non consentivano di rimappare la tastiera a (mio) piacimento. Finendo con tre giochi che nonostante avessero i requisiti richiesti non mi hanno consentito, e per diversi motivi, di proseguire nel gioco. Mi riferisco a The Last Day of June, un videogioco rompicapo ad avventura grafica, dopo una mezz'ora di gioco i comandi sono diventati complicati da gestire e ho dovuto mollare, e poi Beasts of Maravilla Island, un'avventura 3D il cui scopo è fotografare flora e fauna di un'isola misteriosa, dopo dieci minuti "che barba, che noia" ed ho mollato, infine ecco Fahrenheit: Indigo Prophecy Remastered, un'avventura grafica/narrativa/dinamica del 2005, gioco passato alla storia per essere stato precursore del genere ed aver avuto in dote una colonna sonora del compianto Angelo Badalamenti, dopo ore di gioco sono sorti dei problemi con i quick time event del gioco, così tanto veloci e difficili che impossibile era per me riuscire nell'intento, i miei riflessi e movimenti non sono più quelli di una volta. Peccato, ma la scelta era fortunatamente ampia e qualcosa di adeguato ho comunque scovato.
The Wanderer: Frankenstein's Creature - Piccola premessa su questo titolo ispirato al celebre romanzo: non l'ho mai letto (ma ho visto molti adattamenti). In ogni caso questa è senza ombra di dubbio un'ottima re-interpretazione in chiave videoludica del grande classico della letteratura di Mary Shelley. The Wanderer: Frankenstein's Creature è infatti un piacere per gli occhi e per le orecchie, un sublime viaggio attraverso un mondo disegnato con dolci pennellate d'acquarello, un universo capace di mutare repentinamente per seguire la presa di coscienza della Creatura e dello stesso giocatore. Si tratta difatti di un'esperienza più sensoriale che videoludica, sebbene in qua e là ci siano dei semplicissimi enigmi e delle semplici interazioni da svolgere. L'avventura è molto breve, la si completa in una manciata di ore, ma vanta una notevole rigiocabilità, essendoci ben 5 finali e tenendo di conto che le scelte in game cambieranno radicalmente alcuni dialoghi e alcune scene. Sebbene il racconto sia piuttosto rapido nello svolgersi, è molto potente e trasmette benissimo ciò che gli sviluppatori (e l'autrice originale del romanzo) vogliono trasmettere. A rendere così d'impatto certe tematiche ci pensano il design e il comparto audio di cui sopra. Peccato solo che la contemplazione di questo dipinto tratteggiato da La Belle Games venga purtroppo interrotta di frequente a causa di controlli tanto semplici quanto inspiegabilmente macchinosi, che interrompono sovente il fluire della storia. Ma, a parte anche alcuni bug e il ritmo a volte piuttosto lento e compassato (anche se trattandosi di un "viaggio introspettivo" penso sia giusto così), parliamo di un gioco davvero notevole, un gioco per tutti ma non adatto a tutti, che però non si può che consigliare. Voto: 6,5
The Crow's Eye - Idee già viste, ma ben rielaborate. The Crow's Eye è infatti un horror game ispirato a Bioshock sotto molti punti ma che ricorda allo stesso tempo Portal per la sua follia. Ma difatti, dopo qualche ora di gioco, si allontana dal tentativo di imitare i suoi predecessori, e si muove da vero puzzle game (story driven), fino a garantire un esperienza di gioco efficace e competitiva. Un puzzle game in prima persona ricco di suspense con qualche Jumpscare di tanto in tanto per tenere il giocatore in tensione per tutta la sua durata. Lo scopo principale è quello di investigare all'interno della struttura per scoprire la verità sulla scomparsa di alcuni studenti di una Università abbandonata e decaduta, risolvendo enigmi di tanto in tanto che richiedono l'uso di abilità e meccanismi particolari per sbloccare le serrature. I puzzle variano dall'utilizzo di cubi manipolati tramite una sorta di elettromagnete al teletrasporto sulle varie piattaforme. La quantità degli enigmi è cosi elevata da rendere il titolo generosamente longevo, nonostante la maggior parte di essi siano intuitivi e rapidi da completare. L'interfaccia di gioco ricorda per certi aspetti Bioshock, dagli slot per oggetti e medikit allo stile vintage che richiama il capolavoro targato 2K. Peccato solo per l'aspetto tecnico del gameplay, che presenta non pochi difetti e costituisce una nota dolente che si fa sentire spesso (un plauso invece va all'atmosfera e alla ambientazione, davvero ben fatte, ben riprodotte e riadattate). Nonostante ciò non si può di certo dire che l'opera di 3D2 Entertainment sia un buco nell'acqua ma, al contrario, ci pone di fronte ad un titolo di qualità, un titolo fatto con passione (solo peccati di gioventù e inesperienza da parte del team). Non perfetto e non proprio memorabile, ma ben riuscito. Voto: 6+
Tandem: A Tale of Shadows - Un titolo che mi ha piacevolmente stupito per la sua originalità e l'impatto visivo (un'avventura molto speciale, abbastanza rotonda ed equilibrata nelle 5-6 ore che dura), ma che l'amaro in bocca mi ha lasciato ugualmente. Un titolo che ci calerà nei panni di Emma, una dolce ragazzina che nei suoi abiti rimanda alla disneyana versione di Alice in "Alice nel Paese delle Meraviglie", e dell'orsacchiotto Fenton, dediti a scoprire la verità sul mistero della scomparsa di Thomas Kane, l'unico erede dei Kane, una famosa famiglia di illusionisti. Cinque ambientazioni per quaranta livelli differenti, alcuni contenenti dei segreti, conditi da una grafica 3D decisamente azzeccata per un'ambientazione gotica. I puzzle (che man mano diventano sempre più "ricchi") sono ben costruiti, difficili ma mai insormontabili lasciando appagati alla fine di ogni livello. Un bel puzzle game (sufficientemente longevo e variegato), articolato nel modo giusto e soprattutto capace di distinguersi nel panorama di settore grazie alla sua combinazione di punti di vista dedicato all'utilizzo diversificato dei protagonisti. Un puzzle game accompagnato da una storia avvincente e coinvolgente, peccato che il titolo riesca solo nella prima parte. Infatti per tutta la durata del gioco si aspettano dei risvolti eclatanti e uno sviluppo della trama che non arrivano. Peccato anche per la totale mancanza di rigiocabilità, un elemento che fa dispiacere poiché finisce per lasciare il titolo nel dimenticatoio una volta giocato e finito. Peccato pure per le scene di intermezzo non proprio di qualità. Nonostante tante buone idee insomma, Tandem: A Tale of Shadows non riesce a convincere fino in fondo. Se, da una parte, l'aspetto del gameplay lascia molti buoni spunti, dall'altra, il comparto narrativo ha delle evidenti carenze. È molto interessante la scelta di utilizzare due personaggi in modo alternato, cambiando di conseguenza anche la visuale di gioco e alcuni elementi dei comandi come il salto e la corsa ma i personaggi rimangono totalmente piatti. La bella atmosfera che si crea grazie al comparto tecnico viene vanificata da una storia non del tutto centrata. Ma il gioco riesce, soprattutto grazie ai puzzle, a divertire molto, quanto basta per colpire positivamente. Voto: 7
Whispering Willows - Un'avventura bidimensionale horror di tutto rispetto, che non punta mai a livelli di eccellenza, ma che il suo lavoro sa fare. Classico del genere il gameplay, con un pizzico di metroidvania e di platforming in alcune fasi. La particolarità del titolo risiede nel distacco dell'anima della protagonista dal suo corpo, che le permette di raggiungere luoghi inaccessibili e scoprire cose che, nel mondo fisico, non le sarebbe possibile scoprire. Whispering Willows è tutto sommato un buon gioco, ma sarebbe potuto essere molto di più. Il titolo ha dalla sua diversi elementi qualitativamente molto solidi, ma al tempo stesso presenta evidenti lacune che gli impediscono di elevarsi al di sopra della media. Appropriandoci per un attimo di una delle frasi più abusate in ambito scolastico, potremmo dire che il gioco ha del potenziale, ma non si applica. La bella storia messa in piedi dai ragazzi di Night Light Interactive, che poteva essere l'elemento trainante della produzione, è breve (il gioco è completabile in meno di 3 ore) e troppo incentrata sul ritrovamento delle annotazioni, finendo per trascurare eccessivamente l'interazione diretta con i personaggi. L'ottimo comparto tecnico, pur rappresentando una delle componenti più riuscite del titolo, propone scene di intermezzo palesemente poco curate ed in netto contrasto con l'atmosfera generale del titolo. Il gameplay, infine, nonostante la presenza delle riuscitissime dinamiche di interazione con il regno spirituale, è la vittima inconsapevole del processo di semplificazione messo in atto dagli sviluppatori, che ne sminuisce in modo sensibile la freschezza. Potendo quindi prendere il gioco a se stante, la sua qualità intrinseca lo spinge ad un giudizio di sufficienza. Alle volte risulta un po' monotono e ripetitivo per via del molto camminare, ma riuscito dal punto di vista dell'aspetto audiovisivo e in grado di mantenere vivo (nonostante la materia trattata non sia propriamente "viva") l'interesse del giocatore fino alla fine della vicenda. In conclusione, un titolo molto carino, nonostante tutto da giocare. Voto: 6
Manuel Samuel mi era capitato sul PS Store e non mi aveva attirato proprio perché troppo bizzarro.
RispondiEliminaHue non lo conoscevo ed è decisamente un puzzle platform che apprezzerei molto. Interessante anche Tales of the Neon Sea. Ma questi due li scarto perché non hanno l'italiano, giusto se mi capiteranno gratis!
Molto interessante Out of Line! Anche Rain World è da tenere d'occhio, scontato o su abbonamento.
Mi spiace per The Last Day of June perché meritava, come avevi avuto modo di leggere da me, anche se andava poco sopra la sufficienza.
Concordo su Beasts of Maravilla Island, anche se non lo avevo mai sentito prima d'ora.
Fahrenheit mi pare sia stato il primo gioco della Quantic Dreams e ricordo le critiche perché lo consideravano un film interattivo (e dove sta il problema?). A me era piaciuto molto ma ricordo i problemi di tempismo nel premere i tasti. Lo avevo giocato su PC (con tastiera) ed era stato un casino anche per me, troppo difficili ma magari con un controller non avrei avuto gli stessi problemi.
Per i giochi che hai recensito, ripasso nei prossimi giorni. Non li conosco ma mi stava uscendo un commento più lungo del tuo post. Non vorrei annoiarti troppo in una sola volta 😅
Ma no, è che non so come risponderti a volte :D
EliminaComunque sì, un peccato per certi giochi, ma se non prendono e/o non riesco a giocarci abbandonarli devo...