Il blog ha appena festeggiato il suo decimo compleanno, e quale modo migliore per celebrare se non partecipare per la decima volta alla mitica "Notte Horror"? La rassegna estiva più sfacciata e irresistibile della blogosfera, dedicata al cinema horror nella sua forma più sfrenata e tamarra. Dopo l'extraterrestre trash di Dimensione Terrore dell'anno scorso, quest'anno si cambia registro con un horror più raffinato, ma comunque ricco di sangue e tensione. Non si deve profanare il sonno dei morti è un piccolo cult del 1974 che, pur con qualche inciampo nella sceneggiatura, riesce a mescolare con efficacia: Gore viscerale e ben dosato; Effetti speciali discreti ma funzionali; Sequenze di tensione pura, amplificate da un'ottima ambientazione rurale inglese; Un uso del sonoro inquietante, con i respiri dei morti che si insinuano sotto pelle. Il film cita apertamente "La notte dei morti viventi" di George A. Romero, ma sposta il focus dalla critica sociale a quella ecologica. Gli zombi qui non sono solo simboli di alienazione, ma il risultato di esperimenti ultrasonici per combattere i parassiti agricoli, con effetti collaterali decisamente fuori controllo. Trama in breve: George e Edna, due perfetti sconosciuti, si ritrovano a condividere un viaggio verso Southgate: lui per affari, lei per visitare la sorella. Ma la campagna inglese nasconde un segreto inquietante. Gli esperimenti con ultrasuoni per debellare i parassiti stanno risvegliando i morti, affamati e violenti. I due giovani cercano di sopravvivere, ma l'ispettore locale, scettico e ostile, li scambia per satanisti, complicando ulteriormente la situazione.
Un horror che non si prende troppo sul serio, ma che sa come intrattenere e inquietare. Perfetto per una "Notte Horror" da ricordare. Non a caso nel panorama horror europeo degli anni '70, Non si deve profanare il sonno dei morti emerge come un piccolo gioiello di produzione italo-spagnola, diretto dal catalano Jorge Grau, già assistente alla regia di Sergio Leone. Girato con un budget modesto, il film ha saputo conquistare nel tempo una nicchia di appassionati grazie alla sua atmosfera cupa, alla critica sociale e ambientale, e a una rappresentazione dei non-morti che strizza l'occhio ai puristi del genere. Uscito nel 1974, sei anni dopo la rivoluzione romeriana, il film si ispira chiaramente a La notte dei morti viventi, ma ne rielabora i temi con un taglio originale. Grau non si limita a replicare la formula: inserisce una forte critica eco-ambientale, anticipando un filone che sarà centrale nel cinema horror degli anni successivi. Gli esperimenti con ultrasuoni per eliminare i parassiti agricoli diventano il catalizzatore dell'apocalisse zombi, sottolineando il prezzo della manipolazione ambientale. La pellicola attacca anche le istituzioni: l'ispettore ottuso e autoritario incarna una Spagna ancora sotto il giogo franchista, incapace di comprendere e affrontare l'emergenza. I protagonisti, George e Edna, vengono scambiati per satanisti, mentre i veri nemici, i morti risvegliati, avanzano inesorabili. Girato nelle campagne inglesi, il film sfrutta al meglio la desolazione del paesaggio per creare un'atmosfera spettrale e opprimente. Il sonoro è usato con intelligenza, amplificando la tensione con respiri sinistri e rumori disturbanti.
I morti compaiono già nei primi dieci minuti, con occhi iniettati di sangue e movenze lente ma minacciose. Qui i non-morti non sono semplici automi: strangolano, si organizzano in gruppo, usano crocifissi come arieti e si lasciano andare a comportamenti disturbanti prima di dedicarsi allo smembramento. Non basta colpirli: l'unico modo per eliminarli è bruciarli. Un dettaglio che aggiunge ulteriore tensione. Il trio protagonista funziona: Ray Lovelock è il belloccio ribelle da poliziottesco, Cristina Galbó offre una presenza femminile delicata ma efficace, Arthur Kennedy incarna l'ispettore ottuso con mestiere. Il make-up dei morti viventi, però, mostra i limiti produttivi, così come alcuni dialoghi e passaggi di sceneggiatura poco convincenti. La trama è lineare, quasi schematica, ma il film riesce comunque a coinvolgere. Purtroppo, la pessima distribuzione ha penalizzato il film, che è passato quasi inosservato. Le riedizioni con titoli diversi: "Da dove vieni? (1976)", "Zombi 3 (1981)", "The Living Dead at Manchester Morgue", "Let Sleeping Corpses Lie", "Don't Open the Window", "Le Massacre des morts-vivants", hanno solo confuso il pubblico. Nonostante le imperfezioni, Non si deve profanare il sonno dei morti è un prodotto dignitoso, con una sua identità e un messaggio forte. Non è ai livelli di Romero, ma ha lasciato il segno e merita di essere riscoperto, soprattutto da chi ama gli zombi nella loro forma più classica e inquietante. [Voto: 6,5]
Ma la notte non finisce qui, appuntamento alle 23 su Il Blog di Tony con La casa con la scala nel buio!
Ecco il banner di questa edizione e in seguito tutti i link dei film con i blog partecipanti:
8 luglio 2025, ore 21 - La Bara Volante - Autostrada per l'inferno (1991)
8 luglio 2025, ore 23 - Il Bollalmanacco di Cinema - So cosa hai fatto (1997)
15 luglio 2025, ore 21 - In Central Perk - Lake Mungo (2008)
15 luglio 2025, ore 23 - Vengono fuori dalle fottute pareti - Carrie (2013)
22 luglio 2025, ore 21 - Pensieri cannibali - Tremors (1990)
22 luglio 2025, ore 23 - Solaris - Re-animator (1985)
29 luglio 2025, ore 21 - Il Zinefilo - Incubi (1992)
29 luglio 2025, ore 23 - Solaris - Lo squalo (1975)
5 agosto 2025, ore 21 - The Obsidian Mirror - Profondo rosso (1975)
5 agosto 2025, ore 23 - Vengono fuori dalle fottute pareti - Gremlins (1984)
12 agosto 2025, ore 23 - Il blog di Tony - La casa con la scala nel buio
19 agosto 2025, ore 21 - Il Zinefilo - I figli del fuoco
19 agosto 2025, ore 23 - Director's Cult - Venerdì 13
26 agosto 2025, ore 21 - In Central Perk - The Descent
26 agosto 2025, ore 23 - La Bara Volante - Space Vampires
2 settembre 2025, ore 21 - Pensieri cannibali - Duel
2 settembre 2025, ore 23 - Il Zinefilo - I gusti del terrore
9 settembre 2025, ore 21 - The Obsidian Mirror - Nero veneziano
9 settembre 2025, ore 23 - La stanza di Gordie - Supermarket Horror
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