venerdì 7 aprile 2017

Agents of S.H.I.E.L.D. (3a stagione)

Dopo due stagioni che a questo punto potrei ora e adesso definire come di presentazione, la serie tv Marvel's Agents of SHIELD, con la terza stagione, inizia finalmente a partire davvero, e si eleva rispetto alle precedenti (comunque discrete), presentando sì dei toni ben diversi (e più interessanti), ma nel contesto non perfetta dato la presenza di alcune puntate lente e punti secondo me poco trattati, anche se m'è piaciuta tanto. Ad altri probabilmente no, dato che quando si parla di Agents of S.H.I.E.L.D. (che ritornano in azione, pronti ad affrontare non solo l'HYDRA ma anche gli Inumani, con a capo il malvagio Hive), non ci sono mezze misure, o la si ama o la si odia. Sicuramente, ed ovviamente in questi casi, la verità sta nel mezzo, perché di certo non è la miglior serie tratta da comics in circolazione, ma nemmeno la peggiore. E questa terza stagione conclusasi tempo fa ma vista nell'ultimo mese, si è confermata di ottima fattura, sebbene (come detto) con più di qualche difetto rispetto alla precedente. Una cosa però è certa, la Marvel sta indirizzando lo show verso una nuova direzione e, sebbene qualche battutina non manca mai (poiché tipici del MCU), il tono sta diventando sempre più oscuro e drammatico, quasi come mi pare di capire (poiché ancora da vedere) quelle targate Netflix. La serie sembra aver subito insomma un'evoluzione chiara e determinata, il che fa presagire (almeno sulla carta) ottime cose per il futuro. Ma di scoprire se ciò sarà vero scopriamo insieme se questa stagione è effettivamente promossa oppure no.
Come per tutte le stagioni, anche questa è divisa in due, almeno apparentemente. Phil Coulson (Clark Gregg) ed il suo team dello S.H.I.E.L.D. sono ancora là fuori, ad agire nell'ombra, cercando sia di riportare (soprattutto Fitz, Iain De Caestecker) Jemma Simmons (Elizabeth Henstridge) indietro, finita, accidentalmente attraverso il Monolite, su un misterioso pianeta (luogo centrale di tutto), sia cercando di reclutare sempre più Inumani per i Secret Warriors, una sorta di team guidato da Daisy Johnson (ex Skye, ovvero la bellissima Chloe Bennet). Questo anche per salvarli dalle grinfie dell'Unità di Contenimento delle Minacce Avanzate capitanato da Rosalind Price, che invece vuole catturarli per studiarli. Ben presto, però, scopriremo che dietro tutto c'è ancora l'HYDRA, che in questa stagione vede Gideon Malick (doppiogiochista all'interno dell'organizzazione governativa ATCU, personaggio apparso anche in Marvel's The Avengers) come capo. Malick ha infatti un piano ben preciso, quello di recuperare una forma di vita aliena adorata dai membri dell'HYDRA e prigioniera in un pianeta lontano (si proprio quello). E grazie all'aiuto di Grant Ward (Brett Dalton), Malick riesce ad arrivare su questo pianeta. Purtroppo per lui, Ward viene ucciso da Coulson e la 'creatura' lasciata in quel pianeta per sempre. Quel che Coulson non sa, è che questo essere (denominato Hive) riesce a prendere possesso dell'ormai cadavere di Grant Ward e far ritorno sulla Terra, dove inizia ad elaborare un piano per prendere in mano le redini del nostro pianeta. E quindi nella seconda parte di stagione, in un turbinio di situazioni dalla spigliata forza action, dramma ed adrenalina, vedremo tante cose, tra cui come detto, la nascita dei Secret Wars ma anche l'abbandono straziante di due Agenti amatissimi (Bobby ed Hunter), ed ovviamente l'ascesa di Hive e ne comprendiamo appieno il suo piano, governare il pianeta innestando il seme Inumano nei terrestri. Tutte situazioni che porteranno ad un finale da cardiopalma, un doppio episodio finale di grande intrattenimento televisivo che ha saputo tener incollati allo schermo fino all'ultimo secondo. Azione, sentimento, un grande uso di effetti speciali, grandi interpretazioni ed una regia dinamica e fresca, hanno concluso una stagione ben scritta e diretta, concludendo una storyline, a grandi linee, ben riuscita.
Come dicevo all'inizio, lo show sta cambiando, seppur lentamente, e sta diventando 'qualcos'altro'. Lontano dai tempi della prima stagione, dove i personaggi, tra una missione ed un'altra, ridevano, scherzavano, s'innamoravano. Adesso c'è poco spazio per tutto questo e, sebbene non manchino qualche battutina o qualche legame sentimentale, l'impressione che si ha è che gli showrunner abbiano deciso di puntare su temi sempre più adulti, quasi oscuri, per lo più drammatici. La serie sembra voler osare di più, forse anche in risposta ai serial Netflix della Marvel, ed infatti non mancano le scene sanguinolente e dei momenti da cardiopalma. In generale, questa stagione non è male e riesce nell'intento di non annoiare e di rendere avvincente anche una scelta che, durante il mid-season finale, aveva lasciato un po' l'amaro in bocca a tutti, resuscitare Ward come Hive. Lui infatti nonostante tutto risulta perfettamente in parte, anche piuttosto minaccioso, anche se avrei preferito vederlo più spesso nella sua forma fumettistica (che intravediamo nell'episodio finale e che risulta fatta bene), ma non importa. A parte questo, i difetti non mancano, da alcuni personaggi interessanti ma utilizzati troppo poco (Yo-Yo Rodriguez per esempio, personaggio tanto potente ma trattato superficialmente) ad alcuni melodrammi di troppo, soprattutto nel finale. Una scelta piuttosto debole, invece, è stata quella di far sparire Bobbi Morse/Mimo e Lance Hunter dalla serie, anche a fronte della news che vuole la loro serie personale (Most Wanted) bocciata dal network, risultando cosi insensata e niente più. Ma anche altri personaggi, pur non essendosene andati, sono stati resi marginali. E, in questo caso, è Coulson la vittima, ed è un peccato. Costruito bene fino al mid-season finale, dove subisce un'evoluzione incredibile e dark, il personaggio viene quasi relegato a ruolo di comprimario, ridotto addirittura a macchietta insieme all'agente May (Ming-Na Wen, relegata in un ruolo secondario), che ormai si aggira per la serie e spunta qua e là, propensa più a disperarsi per suo marito (l'Inumano Lash, che non è stato così funzionale alla trama come ci si aspettava, ma ha comunque dato abbastanza spunti per diverse situazioni) che a dare calci alle persone, peccato.
Ma tutto forse e probabilmente per dare spazio agli Inumani e a Daisy Johnson che, ormai, si conferma l'unica protagonista dello show. Chloe Bennet infatti riesce a risultare sempre più credibile ed affascinante nel ruolo (e in tutto), vedere per credere. Risulta, invece, sempre più interessante il personaggio di Mack, una delle scelte più azzeccate dello show, mentre i due Fitz-Simmons continuano ad essere due dei personaggi meglio scritti e, sicuramente, più 'umani' dell'intero serial. Lincoln invece è stato praticamente il più criticato e inutile della serie dato che non ha avuto alcun ruolo, né marginale, né primario. Anche il modo in cui viene rimosso, beh...no proprio bellissimo, anche se funzionale. Funzionale a questa terza stagione che è riuscita a ritagliarsi una sua forte identità proprio quando più elementi sono venuti a contatto. La scrittura della trama orizzontale, infatti, si è intersecata quasi perfettamente con una serie di fili che ne hanno composto infine una rete ben strutturata. Dal rapporto tra i personaggi, gli incontri, gli scontri, i sotterfugi, le relazioni, fino all'approfondimento di alcuni di loro che nel corso degli eventi sono cambiati, per poi passare a grandi scene d'azione o puntare l'obiettivo verso Hive, che si è rivelato comunque un cattivo convincente, probabilmente più dei precedenti, sia per background narrativo, sia per l'interpretazione buona di Brett Dalton. Non mancano poi, come sempre, alcuni riferimenti all'Universo Cinematografico da cui la serie creata dai fratelli Whedon nasce, in questo caso Sokovia (la città stato al centro di Avengers: Age of Ultron) e i suoi successivi (o precedenti, ancora non so) trattati, ed ovviamente tanti altri velati e non ad altre produzioni. Insomma e in conclusione questa terza stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. conferma l'ottima evoluzione dello show. Sebbene non esente da difetti, la serie sta diventando sempre più dark e drammatica, con scelte audaci ed interessanti (anche se ci si augura che nella prossima stagione il tono si elevi ulteriormente e che piccoli errori come nella terza vengano evitati). Curioso perciò sono di vedere il futuro della serie che, già confermata per una quarta stagione e alla luce degli avvenimenti finali (chi è il nuovo Direttore? Quali sono le sorti di Quake? I che modo gli Inumani potranno approcciarsi al Mondo?), cambierà nuovamente le carte in tavola e, potenzialmente, lo show, che già dalle prime immagini e dal nome con l'aggiunta di Ghost-Rider promette davvero scintille, in tutti i sensi. Voto: 6,5

4 commenti:

  1. Devo ammettere che alla Marvel stanno facendo un ottimo lavoro per questo mondo condiviso.
    Non seguo molto queste serie né i film del MCU, ma penso che recupererò molto presto (specie le serie Netflix).
    Ghost Rider fa già parte del lotto? O sarà attivo dalla quarta stagione?

    Moz-

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    1. Sì, anche se è difficile stare al passo, mi mancano alcuni film e le serie di Netflix, però sanno il fatto loro la Marvel ;)
      Ghost Rider fa già parte delle prime puntate (non ricordo quante) della quarta (che è già andata in onda), ma non so quanto ci sarà perché la seconda parte è appena cominciata :)

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  2. Voglio vederlo... ultimamente riesco a stare appresso solo a Elementary e Saving Hope..

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    1. Se vuoi allora devi, puoi farlo in streaming se riesci ;)

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