Un momento molto atteso, è il momento infatti della mia ode alla bellezza ed alla sensualità. Il Saba Beauty Awards è un premio difatti, per il terzo anno in un'unica versione (sia cinematografica che serialtelevisiva), che appunto premia le più belle donne apparse in tutte le pellicole e serie tv viste durante l'anno. In tal senso, poiché è ovvio che la scelta può essere stata "condizionata" dalle scene particolarmente hot di alcune di queste protagoniste, raccomando ai lettori che se le foto di seni nudi o altro vi infastidiscono e le trovate disdicevoli, di ignorare questo post. Agli altri invece, che apprezzeranno il suddetto post, di non essere volgari e di non esagerare nei commenti. A tutti comunque calma e sangue freddo. Ma prima di cominciare vediamo chi è la madrina di quest'anno, l'anno scorso fu Doris Day (la fidanzata d'America, qui) oggi ed ora, se non l'avete ancora riconosciuta, è Olivia de Havilland, scomparsa a luglio scorso all'età di 104 anni. Se non sapete chi è (cosa comunque plausibile visto che attiva come attrice dagli anni trenta ai sessanta) vi invito a rivolgervi a Google (ha recitato in Via col vento per dire). Detto ciò, torniamo a noi, e vediamo chi quest'anno non ci sarà, anche se ne avrebbe avuto tutto il diritto. Sì perché per evitare di vedere sempre le stesse protagoniste, devo rinunciare a qualcuna. E quest'anno in ambito cinematografico devo rinunciare alla bellissima Lily James di Yesterday, alla deliziosa Dove Cameron di Descendants 3, alla graziosa Lola Le Lann di Bluebird in my heart, alla sensualissima Emily Ratajkowski di Welcome Home, alla dolce Rosa Salazar di Alita, alla bella Kaya Scodelario di Un cavallo per la strega e poi a Shailene Woodley di Resta con me, Stacy Martin di Taj Mahal, Kelly Rohrbach di Un giorno di pioggia a New York, a Zoey Deutch di Zombieland: Doppio colpo, a Haley Bennett di Swallow (peraltro già vincitrice) ed a Kristen Stewart di Seberg e Underwater, mentre in ambito televisivo nuovamente al fantastico trio di giovani donzelle (ma non solo queste tre) Lili Reinhart, Camila Mendes e Madelaine Petsch della terza stagione di Riverdale, e poi alla Miriam Leone di 1994, a Emily Meade della terza stagione di The Deuce, a Evan Rachel Wood della terza stagione di Westworld, a Enrica Guidi della settima stagione de I delitti del BarLume, ad Annabel Scholey della seconda stagione di Britannia ed alla Liv Lisa Fries della terza stagione di Babylon Berlin. Ma non è finita qui, perché se anche non c'è stata l'occasione di citarle o più semplicemente lo spazio a disposizione, vorrei comunque mandare un bacio alla Amber Heard di Aquaman, ad Anne Hathaway di Attenti a quelle due e Serenity, a Felicity Jones di Una giusta causa, a Lily Collins di Ted Bundy e Tolkien ed alla Milla Jovovich di Hellboy, grazie di essere sempre così belle.
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giovedì 31 dicembre 2020
mercoledì 30 dicembre 2020
Le migliori attrici e i migliori attori, più le sigle e colonne sonore, delle serie viste nel 2020
In conseguenza del ridimensionamento delle classifiche di quest'anno anche nel mondo seriale televisivo le posizioni in classifica sono diminuite, ma sempre tante cose da premiare ci sono, come la scorsa volta (qui) e la precedente ancora, il terzo ed ultimo post sulle serie televisive viste, contiene al suo interno i premi ai migliori attori/attrici, le migliori sigle più le colonne sonore, che sono gli ultimi (nonché gli unici) premi ad essere assegnati in questo specifico campo (Nota: i link alle recensioni ci saranno in ordine di apparizione). Ed è così che mi congedo dalle classifiche finali, domani quella speciale di fine anno.
I MIGLIORI ATTORI
4. Ex aequo per il Dan Stevens di Legion, anche nella terza ed ultima stagione efficacissimo nel ruolo, per la pazzesca coppia di Papi John Malkovich/Jude Law di The New Pope, la nuova incredibile stagione della serie di Sorrentino, per il James Franco di The Deuce, anche nella terza ed ultima stagione efficacissimo nel ruolo (anzi doppio ruolo) e per l'intero cast maschile di Watchmen, in cui spicca certamente Jeremy Irons.
martedì 29 dicembre 2020
La Top 15 delle serie viste nel 2020
Nel corso dell'anno (qualcosina in più rispetto a quello scorso) ho visto 49 serie per un totale di 51 stagioni, di queste ovviamente alcune sono finite nel listone delle peggiori (era ieri, qui se ve lo siete perso), ed altre in quella delle migliori, questa qui, che prende in considerazione (com'è ovvio che sia) le serie che non solo hanno raggiunto la sufficienza, ma l'hanno superata ampiamente, meritandosi un posto in questa classifica, quest'anno come il precedente (qui) contenente 16 serie, anzi, 15 (scorrendo la classifica saprete perché). Numeri a parte, l'occasione giusta anche per ri-consigliare (dopo esser già stati al tempo delle loro recensioni, recensioni che trovate cliccando sull'immagine) a molti la visione di queste (personalmente parlando) belle e buone serie.
15. Al netto di qualche scivolone narrativo e di qualche personaggio poco a fuoco, Gangs of London è un prodotto da premiare, assolutamente consigliato se non si è particolarmente sensibili al sangue e alla violenza, se si apprezza un certo cinema d'azione che strizza l'occhio a Oriente. (7)
14. Non avrà avuto quel successo che meritava, ma è una serie di tutto rispetto, tra realismo della messa in scena e sviluppo dei personaggi. Anche questa (terza ed ultima) stagione (che chiude degnamente il tutto) regala dei buoni momenti e molto bella e malinconica la coda finale. (7)
lunedì 28 dicembre 2020
Le peggiori serie tv viste dell'anno (2020)
In attesa di scoprire le migliori proposte (secondo il mio modesto parere) seriali dell'anno in corso (ma non solo), era più che ovvio che prima toccasse alle peggiori, alle serie tv che non avessero raggiunto la sufficienza. Non l'hanno raggiunta né le 11 classificate né le mie personali delusioni, che come sempre (2019 qui) aprono questa mia classifica. Una classifica in cui in tal senso dovrei ovviamente rimarcare il fatto che tutte queste serie prese in esame, sconsigliabili non sono del tutto, dopotutto quello che non è piaciuto a me può piacere ad altri (dipende sempre dai gusti e tanti fattori), ma sono comunque tutte da prendere con le pinze (a parte la prima classificata, sicuramente evitabile). Detto ciò ricordo che potete trovare le recensioni cliccando sull'immagine della serie che vi interessa.
DELUSIONI
Delude la miniserie 8 giorni alla fine, che va oltre i classici prodotti disfattisti ad alta tensione ma non riesce ad essere emotivamente impattante, delude la nona stagione di AHS, 1984 ripresenta situazioni già note e gioca (troppo) sul fattore malinconia, delude la terza stagione di Room 104, che riesce a rendersi paradossalmente ripetitiva, delude la quarta stagione di The Flash, che non sfrutta adeguatamente gli spunti interessanti a disposizione. |
sabato 26 dicembre 2020
Le migliori attrici e i migliori attori, più altri premi e le migliori colonne sonore, dei film visti nel 2020
Quest'anno ho ridimensionato un poco le classifiche, e se con i peggiori ed i migliori qualcosa già si è visto (qui la classifica finale dei migliori film visti quest'anno, qui i peggiori), è con questo post che il tutto è spiegato. Ho raggruppato infatti in unico post (fino all'anno scorso erano scissi, qui e qui) tutti gli altri "premi" ancora non assegnati, ovvero quelli ai migliori attori ed attrici, quelli tecnici più importanti e quelli alle musiche e colonne sonore. Così tanta roba che giustamente ho dovuto restringere leggermente il podio, allargato a più posizioni prima e invece ridotto adesso, ma comunque sempre il meglio del meglio (personalmente parlando) c'è qui oggi. E quindi senza ulteriori indugi vediamo le ultime robe da assegnare (Nota: i link alle recensioni ci saranno in ordine di apparizione).
I MIGLIORI ATTORI
4. Ex aequo per la coppia Steve Coogan/John C. Reilly, che fa letteralmente rivivere Stanlio & Ollio nel film omonimo,
per il redivivo Robert Redford, che per la sua ultima interpretazione (in Old Man & the Gun) tira fuori gli artigli,
per il lanciatissimo Sam Rockwell, che sforna un'altra prova di gran talento (anche nei panni di un nazista come quello in Jojo Rabbit è sempre perfetto),
ed infine per la new entry Marcello Fonte, che ha convinto tutti grazie al ruolo mica facile interpretato in Dogman.
venerdì 25 dicembre 2020
I migliori film visti nel 2020
Vi starete sicuramente chiedendo, oppure no, non importa, di come sia stato possibile che quest'anno 42 film siano entrati nella classifica finale, no, il mio giudizio non si è elevato, non ci sono stati film più belli di quanti ci siano stati negli anni precedenti (l'anno scorso per esempio, qui), semplicemente quest'anno i due classici post che mettevano in mostra le migliori visioni dell'anno si sono fusi. Come anche per i peggiori film infatti, quelli che avevano una valutazione "limite" (nel caso dei migliori la soglia del 7) li dividevo in base ai generi (eccovi un esempio qui), ma siccome sempre più spesso ultimamente collocare un film in un suddetto genere è diventato complicato, vuoi appunto un voluto mix di generi o una certa stratificazione narrativa, l'unica soluzione era quella di "generare" una classifica allargata, e così ho fatto. In ogni caso non cambia il fatto che consiglio di vederli tutti questi film, in particolare quelli più in alto di questa classifica.
42. Il furore estetico e visionario di Sion Sono (che qui non va molto per il sottile) si manifesta in tutto il suo potere comunicativo in questo interessante film, un film decisamente estremo e davvero non per tutti. (7)
41. Nel complesso un film forse parzialmente risolto ma che merita sicuramente una visione. (7)
giovedì 24 dicembre 2020
I peggiori film visti dell'anno (2020)
Dei 300 film "moderni" visti quest'anno 1/6 tra i migliori in assoluto (vedrete domani), e sapete quanti tra quelli che non hanno raggiunto la sufficienza? 2/6, il che sembrerebbe un male, ma rispetto allo scorso anno per esempio (qui), la situazione è paradossalmente migliorata. Perché a parte che sto evitando certi (probabili) brutti film, la soglia di valutazione finale quest'anno si è alzata di mezzo voto, cosicché sotto il 5, solo 11 le pellicole. Pellicole che di fatto formano questa classifica delle peggiori visioni, che tuttavia come abitudine viene aperta dalle pellicole che personalmente hanno più deluso. Ricordo che le mie sono valutazioni personali, che sì sconsiglierei questi film (soprattutto i primi 11) ma senza vietandone la possibilità di vederli, perché ognuno è libero di fare (a suo rischio e pericolo s'intende) ciò che vuole. Infine ricordo che potete trovare le recensioni cliccando sull'immagine del film che vi interessa. Che i Razzie Awards cinematografici 2020 inizino.
DELUSIONI
Dei 45 film che in totale hanno ricevuto un voto pari a 5, alcuni film poco riusciti, altri semplicemente mediocri, altri che il loro potenziale hanno sprecato e poi ecco quelli che per un motivo o l'altro hanno deluso le mie aspettative, esattamente 9 come l'immagine qui sopra fa vedere. Per essere precisi, non bastano per fare dei buoni film alcuni elementi, come l'effetto nostalgia in Il mio nome è Thomas, come il reinventarsi dei Banana Splits, come l'incredulità narrativa in Georgetown, come il rifacimento di un grande successo quale Hellboy, come l'elevata cifra registica di Pablo Trapero per Il segreto di una famiglia, come l'aurea positiva del cinema coreano per In Another Country, come gli effetti speciali di Men in Black: International, come l'aurea positiva del cinema francese in campo commedia per Il gioco delle coppie e come il reinventarsi dei cliché in The Prodigy - Il figlio del male. |
mercoledì 23 dicembre 2020
[Musica] Saba Music Awards 2020
A quasi un mese di distanza dalle Nomination dei Saba Music Awards, che a proposito trovate nell'ultimo post musicale del 2020 e che a proposito son contento abbiano catturato l'interesse, molti si sono infatti cimentati nel pronosticarne per gioco i vincitori, giunge finalmente il momento di svelare la mia personale classifica finale delle migliori proposte musicali di quest'anno (Qui l'edizione scorsa). Prendendo quindi come riferimento tutte le canzoni, i video e i cantanti passati tramite le liste pubblicate da me durante l'anno, ossia le mie canzoni preferite di Dicembre/Gennaio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto/Settembre, Ottobre, Novembre, e lo speciale Sanremo di Febbraio, ecco i vincitori, quest'anno è stato più complicato del previsto, ma alla fine decisioni prese.
Miglior artista/band maschile italiano: Piero Pelù
martedì 22 dicembre 2020
[Games] La mia personale classifica del 2020
Finalmente sono riuscito a giocare a più titoli che gli anni scorsi, anche se quest'anno (come probabilmente saranno i prossimi, spiegherò più in là) aumentate sono le avventure rispetto ai soliti giochi di ruolo o simulazione di guida molto più spesso affrontati. In ogni caso anche quest'anno (Qui quelli del 2019) vedono la luce i Saba Games Awards, che poi è un unico premio al migliore gioco giocato (scusate il "gioco" di parole) all'anno in questione, in questo caso il "quasi videoludico davvero" 2020 (sembra di essere infatti in un gioco survival per quanto incredibile sia simile nei contenuti ad un vero videogame del genere). Comunque, 12 titoli ed un vincitore, che se frequentemente mi seguite anche in questo campo, dovreste già sapere, altrimenti vi basterà scorrere la mia personale classifica (cliccando sull'immagine del gioco potrete leggerne la recensione completa).
lunedì 21 dicembre 2020
[Cinema] Movies Vintage Awards 2020
Negli ultimi anni ho cominciato sempre più a rivedere o vedere per la prima volta (per recensirle) pellicole vintage, ovvero antecedenti agli anni 2000, cosicché vuoi la Promessa cinematografica, vuoi gli speciali cinema e vuoi tanto altro, quest'anno ho toccato quota 48 film (30 in più rispetto allo scorso anno e nei tre anni precedenti a quelli del 2019) che rientrassero (anche questa volta tuttavia alcune eccezioni, ben 4) nei limiti imposti. Così tanti film che ero dubbioso se farla o meno nuovamente una classifica con tutti questi titoli, ma alla fine mi son deciso e per la terza volta ecco i Movies Vintage Awards, che premia la migliore pellicola vintage vista quest'anno, con annessi premi (praticamente tutti) tecnici e non tecnici ad attori, registi e tutto il resto (ricordo che se volete leggere la recensione vi basta cliccare sull'immagine del film che vi interessa).
48. E' invecchiato male, tuttavia resta ed è intrattenimento genuino, grazie soprattutto a John Belushi, nel complesso comunque fallimentare rimane ed è l'esperimento comico di Steven Spielberg. (5)
47. Denis Villeneuve prende un po' di qua e di la, ci mette del suo, mescola il tutto e ci restituisce una commedia ricercata (e non affatto da sottovalutare) che però non piglia. Un azzardo definirlo il suo lungometraggio meno riuscito, ma personalmente è così. (5,5)
venerdì 18 dicembre 2020
[Cinema] Steven Spielberg (Happy Birth) Day
Non c'è nessuno al mondo che può dire di non aver mai visto almeno un suo film nella sua vita, anche perché Steven Spielberg è ineluttabile. E' lo zio cinematografico di tutti noi, quello che da più di quarant'anni ci fa divertire, ci fa emozionare e ci fa spaventare, il padre spirituale dell'intrattenimento moderno, artefice di pellicole entrate nell'immaginario collettivo, colui che, vincitore di Premi Oscar, uno dei cineasti più importanti e influenti, al 26º posto nella lista dei 100 geni viventi stilata dal The Daily Telegraph, il cinema l'ha rivoluzionato. Non c'è da stupirsi quindi che per alcuni egli sia il regista preferito, lo è il mio, come dovreste sapere (non è infatti la prima volta che dico questo), e così oggi, nel giorno del suo 74° compleanno, il giusto e definitivo (fino a questo momento) omaggio. Sì perché oggi che posso finalmente dire di aver visto tutti i suoi (32) film, a parte Ai confini della realtà (1983) che era però diretto a quattro mani e che in questa speciale classifica non poteva in ogni caso esserci, eccomi qui a stilare la mia (personale) graduatoria di gradimento. Happy Birthday Zio Steven!
32. Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull) (2008) (4)
Imbarazzante, qualsiasi altro commento sarebbe superfluo. Praticamente è una parodia della saga. Senz'ombra di dubbio il suo peggior film.
31. 1941 - Allarme a Hollywood (1941) (1979) (5) Recensione
E' invecchiato male, tuttavia resta ed è intrattenimento genuino, grazie soprattutto a John Belushi, nel complesso comunque fallimentare rimane ed è l'esperimento comico.
mercoledì 16 dicembre 2020
Il Franken-Meme di Nocturnia (Edizione 2020)
In un anno particolarmente burrascoso per tutti, tanto nella realtà quanto nella virtualità, la possibilità che il meme dei memi (sempre utile a far conoscere e farvi conoscere i miei e i nostri blog preferiti) non vedesse la luce era alta. Fortunatamente il creatore de Il Franken-Meme (Nick Parisi del blog Nocturnia) alla fine non ha rinunciato a farlo, e menomale direi, perché dopo quattro edizioni consecutive mi sarebbe dispiaciuto non farne la quinta. E appunto eccomi qui, dopo l'edizione del 2019 (che potete trovare qui) e le precedenti a quella, a rispondere (volontariamente e nuovamente) alla chiamata. A rispondere, anzi, a condividere con voi, nonostante il poco movimento, vecchie e soprattutto nuove leve bloggeristiche. Poche in verità, però ciò non mi impedisce di segnalare i blog che quest'anno hanno attirato la mia attenzione e mi hanno appunto permesso di conoscere nuovi blogger, che potrebbero chissà diventare anche nuovi amici. Ma prima di iniziare alcune precisazioni, in primis come spiegato già nelle passate edizioni per non fare torto a nessuno, dato che di blog ne seguo appunto tanti e di svariati generi, non farò una classifica di gradimento, ma darò segnalazioni utili, cercando di non menzionare (quando possibile) blog già menzionati nei precedenti post, in secundis ribadisco le regole, visitabili per intero nel post dell'Highlander Nick QUI, anche se l'unica regola è di essere rispettosi non commentando inopportunamente o in modo incivile. Comunque anche quest'anno ho deciso di seguire per intero le direttive fornitemi dal post originale ed ovviamente di utilizzare ancora (e nuovamente) i banner originali. Detto ciò cominciamo con le segnalazioni. Come sempre i primi sono:
I MUST ! Cioè quei Siti che per voi sono il massimo, i migliori, quelli fondamentali da visitare quasi ogni giorno, oppure ogni volta che fanno uscire
un nuovo articolo o una nuova recensione. Magari non sempre li commentate però li leggete in continuazione.
MENZIONI D'ONORE
E i vostri Must quali sono?
lunedì 14 dicembre 2020
I film del periodo (1-13 Dicembre 2020)
E un'altra stagione cinematografica finisce, e nonostante un anno non particolarmente memorabile diciamo così, anche questa volta la suddetta si è rivelata intensa, come sempre d'altronde, anche perché da quando ho aperto il blog le mie visioni sono aumentate e migliorate sempre più, quindi niente di cui sorprendersi, anche se vedere e recensire 300 film ogni anno non è impresa facile. Ci son riuscito ancora, e ancora ci riuscirò sicuramente il prossimo di anno, già pieno di liste, di titoli, da depennare. Tornando a questo 2020, vorrei (prima di lasciare spazio all'ultimo listone dell'anno) comunque ricordare momenti significativi di quest'annata cinematografica. Perché tra notti horror, consigli Halloweeneschi, speciali cinema, commemorazioni, compleanni cinematografici (uno tra l'altro ci sarà a giorni), excursus orientali (prevalentemente giapponesi) tra l'animazione e non, filmografie registiche, trilogie ed altro, tanto ho visto, apprezzato e conosciuto. Ho cominciato con i pronostici e poi vincitori con annesse considerazioni personali sugli Oscar, ecco trilogia V/H/S e Mad Max, Miike, Sono, Lynch e Cronenberg tra i registi, festival horror e visioni "guardarobesche", infine nel mezzo di visioni periodiche revisioni al cinema di Argento, Gilliam, Spielberg, insomma di tutto. E sperando che vi abbia fatto piacere tutto ciò, vi do appuntamento alle classifiche finali che cominceranno lunedì, ed ovviamente al prossimo anno.
SEMAFORO VERDE PER...
Le Mans '66 - La grande sfida (Sportivo/Dramma 2019) - Cinema e motori, gioie (poche) e dolori (molti). A invertire questa tendenza ci prova questa volta il poliedrico regista James Mangold, l'uomo che ha risollevato le sorti del supereroe Wolverine qualche anno fa (2013 e soprattutto 2017) e raccontato ancor prima le gesta di Johnny Cash (2005), adattando per lo schermo (è sua anche la sceneggiatura) la vera storia di Carroll Shelby e Ken Miles e del loro sogno di riuscire a realizzare una macchina in grado di mettere termine al dominio Ferrari nella corsa probabilmente più famosa del mondo negli anni '60, le 24 Ore di Le Mans. Ed ebbene ci riesce, pur non essendo un regista adrenalinico come lo era il compianto Tony Scott, il regista sa il fatto suo, si affida a Christian Bale e Matt Damon, condensa il tutto con un tono agrodolce che non guasta, e fa discretamente centro. Ecco infatti un film che celebra come meglio non si potrebbe l'epica delle corse automobilistiche in un epoca in cui il pilota contava più della tecnologia. Due coraggiosi sognatori la cui vicenda è raccontata da un film appassionante, segnato da appassionanti riprese delle performance sportive ma ricco di dettagli sui personaggi principali dei quali si evidenzia la profonda umanità e il notevole legame reciproco. Un film dallo stile splendidamente classico nel suo modo di concepire valori che esulano da pubblicità e marketing, che aiutano economicamente lo sport nello stesso modo in cui sono in grado di rovinarlo. Non raggiunge la spettacolarità del recente Rush, ma è un film di tutto rispetto che offre un genuino piacere nel vederlo. Certo, ingannevole è il titolo, anche in lingua originale (non è la battaglia fra due colossi), ed è fin troppo evidente la sua natura tronfiamente americana (sugli italiani si è un po' ecceduto in caricature ma, perlomeno, è stata mantenuta una certa integrità di Enzo Ferrari, è Remo Girone ad impersonarlo degnamente, che spicca in due scene) però, al di la di questo, il film riesce a colpire comunque il bersaglio grazie a un ritmo e a un montaggio serratissimo che riesce, nonostante la notevole lunghezza, a mantenere costantemente alta la tensione, anche grazie all'ottimo lavoro sia per scenografia (buone le ricostruzioni d'epoca) e, soprattutto, sonoro che per la fotografia oltre che per il lavoro sui personaggi, splendidamente caratterizzati (tra l'altro due Oscar vinti per il miglior montaggio e il miglior montaggio sonoro). I principali almeno, perché i secondari così così, in ogni caso due ore e mezza niente male. Voto: 7
venerdì 11 dicembre 2020
Commemoration Day: Atmosfera zero (1981)
In un anno già particolarmente difficile di per sé, potevano forse mancare illustri dipartite? Purtroppo no, molte sono state infatti le notizie tristi per il mondo del cinema, tanti i grandi attori così come le attrici che ci han in questo 2020 lasciati, penso sia inutile in questo senso nominarli tutti. Tuttavia, io con altri colleghi blogger cinefili, abbiamo pensato bene di commemorare oggi alcuni di questi, e il nome e cognome scelto da me è stato quello dello James Bond per eccellenza, di quel Sean Connery agente 007 al servizio di sua Maestà, che il palcoscenico moltissime volte ha calcato. Ricordo con grande piacere alcuni film in cui egli è stato protagonista (o anche spalla), Assassinio sull'Orient Express, Highlander, Il nome della rosa, Gli intoccabili, Indiana Jones e l'ultima crociata, Caccia a Ottobre Rosso, Robin Hood, The Rock, Entrapment (ed altri), ma pure La leggenda degli uomini straordinari, il suo ultimo (non particolarmente memorabile) lungometraggio. Però quanti non avrò visto? Non avevo mai visto per esempio Atmosfera zero (Outland), cosicché ne ho (nonostante l'amarezza della sua dipartita avvenuta a fine Ottobre all'età di anni 90) approfittato. Ho perciò visto un thriller psicotico e claustrofobico di ambientazione fantascientifica decisamente interessante, troppo facilmente liquidato all'epoca della sua uscita come un "Mezzogiorno di Fuoco nello spazio". Descritto come un "western spaziale" con numerose (appunto) similitudini con quel capolavoro di Fred Zinnemann del 1952 (Nota: "western spaziale" descrizione tornata prepotentemente in auge grazie al fenomeno The Mandalorian), ne subì (purtroppo) le conseguenze, e in negativo, incassò infatti poco più di quanto era costato. E va bene che Atmosfera Zero è uno di quei film di fantascienza dalle meravigliose intuizioni ma tarpati da un budget non eccezionale e da qualche realizzazione poco felice (dal punto di vista tecnico ci sono difatti alcune cose che non tornano), però Atmosfera Zero è davvero un discreto film di fantascienza, che accusa un po' il passare degli anni, ma è una visione più che accettabile ancora oggi. Già, un bel thriller fantascientifico con un grande Sean Connery nella parte del "giustiziere".
sabato 5 dicembre 2020
Le serie tv del mese (Dicembre 2020)
So che starete sicuramente pensando che questo mese, che questa lista, è quella delle serie sfigate, beh in un certo senso lo è (non tutte però sono pessime), ma è solo una coincidenza (più o meno) che le abbia raggruppate in un unico posto, semplicemente sono le altre (e le ultime) serie che ho visto durante l'anno, viste, televisivamente parlando, a tempo perso. E a tal proposito vi parlerò ora (ed anche) della 15a stagione di NCIS, che dovevo recuperare per mettermi in pari, come accennatovi a Marzo scorso (qui). Ebbene, non un granché da dire, sulle puntate almeno, storie semplici che si seguono amabilmente, ma sulla squadra, che ogni tanto subisce ridimensionamenti. Da segnalare in questa stagione l'ingresso in pianta stabile della psicologa interpretata da Maria Bello (la nuova entrata della precedente stagione infatti abbandona la squadra, mentre l'altro rimane ed ormai è parte integrante), e l'abbandono di un altro pezzo da 90 dello show, di un personaggio molto amato, parlo della "stravagante" esperta forense Abby, che non saprei per scelta personale o narrativa, decide ciò. Decisamente mi mancherà, però lo show come la vita va avanti, e bisogna accettarlo, certo che se mai ne andasse Gibbs, allora sì che non l'accetterei, perché senza di lui non avrebbe più senso.
The Blacklist (6a stagione) - Mistero svelato, o almeno così sembrerebbe, parlo ovviamente dell'identità di Red Reddington, il misterioso ma affascinante protagonista di The Blacklist, magistralmente interpretato da James Spader capace, anno dopo anno, di portare sul piccolo schermo un personaggio difficile da odiare ma che non si può neanche totalmente amare. La sua ambiguità (rappresentata ottimamente da Spader, che ha ricevuto per questo ruolo due nomination ai Golden Globe) fa parte dell'origine del personaggio stesso, finalmente svelata al pubblico ed alla protagonista Liz (Megan Boone) nel diciannovesimo episodio della sesta stagione. Una stagione che arriva dopo una buona quinta stagione (qui) che lasciava però presagire questa verità, anche perché la nuova stagione riprende dal colpo di scena con cui la serie ci lasciò lo scorso ciclo di episodi. Ed è sostanzialmente questo il fulcro di una stagione nella media della serie, che però nelle altre puntate (fra le new entry dei nuovi episodi, c'è anche Christopher Lambert) non regala sorprese, quindi pure sotto a questa media, e poi come se non bastasse più che nelle precedenti stagioni qualcosa comincia a scricchiolare, quanto nella messa in scena che in tutto il resto. Tuttavia non manca di suspense, anzi, proprio al termine di questa sesta stagione l'ennesimo colpo di scena, che manterrà alta sicuramente l'attenzione alla prossima stagione, in cui ritroveremo (più o meno) tutti i protagonisti, anche il recentemente scomparso Clark Middleton nei panni di uno personaggi secondari più amati della serie. Voto: 5,5