martedì 26 maggio 2020

Series, Music & Games (Maggio 2020)

Non credo sarà sempre così, però almeno per questa (prima) volta (dal cambio di "gestione" annunciato giorni fa) riunire in unico post tali argomenti quali le serie tv, la musica e videogiochi (il cinema invece rimane fuori, merita certamente un posto tutto suo), è risultato possibile. Anche perché non l'ho "caricato" ma snellito il più possibile, giacché come potrete notare solo due recensioni riguardanti le serie tv, una riguardanti i videogiochi e pochi video rispetto ad altre occasioni (dovuto anche al fatto del poco eccellente materiale a disposizione) per quanto riguarda la musica. Impossibilitato al momento ad avere una visione chiara di cosa guarderò o a cosa giocherò, mi sembrava infatti giusto procedere (adesso) in questo modo, un modo che è anche quello di non lasciare certi argomenti (mi riferisco soprattutto a quello meno "frequentato", facile intuire quale) nell'anonimato. In ogni caso spero non sia tutto troppo incasinato per voi, io penso di no, dopotutto c'è di peggio.

LE SERIE TV DEL MESE
The Race - Corsa mortale (1a stagione) - Avere un'idea buona, un cast con qualche nome noto (su tutti Sean Bean, che ovviamente muore, c'è pure Billy Zane), ma realizzarla malissimo. La brutta avventura con questa serie dieci volte peggiore di Blood Drive (questa sì mortale, e per davvero) inizia già dal titolo che nel Regno Unito è Curfew (Coprifuoco). Paradossalmente tuttavia il titolo italiano è più adatto a descrivere la serie (composta da 8 episodi e trasmessa da Sky Atlantic), che racconta di una corsa (notturna e clandestina) che serve ad aggiudicarsi l'accesso ad un'isola in cui si può vivere liberi, giacché in questo futuro distopico di cui ambientata, il mondo è infettato da un virus dalle origini ignote, in grado di trasformare gli esseri umani in feroci creature che temono la luce. Il resto purtroppo, a parte forse il tappeto sonoro (sigla e soundtrack), che è l'unica cosa davvero salvabile, è problematico. Gli sceneggiatori, che infarciscono la serie di dialoghi semplici e banali, creano infatti una serie delirante (nel senso più negativo del termine), in cui vengono mixati elementi appartenenti a generi completamente diversi, ma senza che questi riescano ad incastrarsi bene. Da una parte abbiamo tutti gli elementi legati alla genesi degli zombie-movie o dei film apocalittici e dall'altra l'immaginario dei film on the road, in cui si parte con una visione delle corse più simile al primo Fast and Furious per poi sfociare in una visione alla Mad Max e finire in una simile a quelle delle Wacky Races, con annessi mediocri effetti visivi cartooneschi, ma soprattutto con un'azione senz'anima. Il circo colorito, composto dai, diciamo, "grotteschi" partecipanti alla gara, che si muove sulle oscure strade britanniche, ha in sé gli attori protagonisti dell'epidemia, la soluzione al prossimo apocalisse e tanti piccoli microcosmi quanti sono gli equipaggi delle vetture, ognuno con il suo tragico vissuto dell'evento e ognuno con i suoi buoni motivi per vincere la corsa. I vari punti focali su cui si basa la caotica narrazione sono, nonostante tutto, sufficientemente ben spiegati e, allo stesso modo, anche la scelta della narrazione tramite flashback per approfondire i personaggi e i loro ruoli nell'epidemia è comprensibile. Il problema vero è nello sviluppo della storia in tempo reale, nelle azioni dei personaggi, nelle relazioni tra loro e nei dialoghi, in cui si passa da un surreale accettabile, all'ironia grottesca, fino al totale fuori contesto troppo velocemente e troppo spesso. Nelle situazioni, nei risvolti, nelle scelte e nelle battute ad effetto, The Race - Corsa mortale non va mai da nessuna parte, finendo con l'irritare invece di intrattenere e con il confondere lo spettatore, il quale alla lunga non riesce più a capire di cosa si stia parlando o dove si voglia andare a parare. Quando questo succede si finisce in una trappola in cui ogni cosa che vuoi fare viene fraintesa e tutto quello che c'è di buono nelle intenzioni (dove del buono c'è, senza dubbio) si perde inesorabilmente in un calderone in cui tutto può finire e in cui niente però sta più bene. Voto: 4,5

Mr. Robot (4a stagione) - Dopo 4 stagioni Mr Robot giunge alla sua conclusione con un finale sorprendente. Con due puntate di chiusura, la serie ideata da Sam Esmail raggiunge il termine della sua storia rivelando tutte le tracce nascoste sparse nelle scorse stagioni: niente è lasciato al caso. Ogni cosa viene finalmente chiarita e spiegata, in un gioco con lo spettatore presente sin dal primo episodio della stagione 1, quando Elliot si rivolge direttamente al pubblico guardando in macchina e chiamandolo "amico". Questo gioco con lo spettatore è, forse, uno degli aspetti più accattivanti della serie, perché ci permette di immedesimarci e legarci a ciò che accade nonostante il linguaggio tecnico, presente perfino nei titoli, e la dimensione sempre più "sopra di noi" delle forze coinvolte di stagione in stagione. A primo impatto la serie sembra parlare di tecnologia e lotta alla società costituita, ma basta vedere un paio di episodi per rendersi conto che i livelli della storia sono molteplici e vanno a scavare a fondo nella psicologia e nel nostro modo di vedere la realtà. Così, parallelamente a intrighi internazionali, sabotaggio di società, evasioni, omicidi, indagini dell'FBI, crolli della borsa internazionale e spietate società segrete di hacker armati di pistola, il pubblico assiste a un'altra storia, un'altra indagine, quella psicologica all'interno della mente del protagonista. Sono le tracce nascoste sotto innumerevoli sovrascritture e cancellazioni nella memoria del processore all'interno della testa di Elliot le chiavi per non perdersi e trovare il senso di ciò che accade o è già accaduto. In questo capitolo finale Sam Esmail ha scelto di gestire totalmente la regia (aveva diretto e scritto solo alcuni episodi delle stagioni precedenti, tutte della terza, qui la recensione), nel tentativo di portare la resa visiva e drammatica della serie a livelli degni del grande schermo. Infatti, non solo ha saputo tenere le redini di tutti i personaggi secondari che ruotano intorno al fulcro del protagonista, ma lo ha fatto creando delle immagini e degli snodi narrativi sorprendenti e inaspettati per una serie televisiva. Egli, deus ex-machina della serie, è riuscito a spaziare e a dare una visione dolorosamente esatta di tanti fenomeni in atto, sia politici che esistenziali. E con una quarta stagione par larghi tratti clamorosa è riuscito a chiudere un cerchio in maniera perfetta, sintomo di un'idea ben precisa fin dalla scrittura del primo episodio. Quella di Mr. Robot non è stata una cavalcata priva di sbavature e anche la stagione conclusiva inizia un po' in sordina per poi esplodere in una sequenza di episodi incredibili per regia, sceneggiatura ed interpretazioni (Rami Malek conferma come se ce ne fosse ancora e nuovamente bisogno il suo gran talento). Un gioco di virtuosismi che non si è posto limiti, chiuso da un finale intenso che ha confermato la validità, riuscita e bellezza della serie. Voto: 7+

LE MIE CANZONI PREFERITE DEL MESE
Siamo in un periodo/momento musicalmente parlando sì poetico, sì di grandi speranze, sì di grande solidarietà, ma anche noioso. Così tanto che addirittura (e poiché "sofferente" già dal mese scorso, qui) spero nel ritorno dei tormentoni estivi per scacciare via queste canzoni "tristi". E tuttavia, in questo marasma musicale, qualcosa di buono e/o interessante ho fortunatamente scovato, e sono ovviamente qui a presentarveli. Come sempre da Youtube, qui potete trovare la playlist completa, mentre qui le trovate ovviamente singolarmente.

Non l'ho mai particolarmente apprezzato, ma alcune sue canzoni hanno il mio gradimento, come questa per esempio

La sua "maschera" è diventata iconica, quella a forma non per caso di Marshmello, e dopo il buonissimo duetto con i Bastille,
la canzone Happier, ecco quello con Halsey, non a livello del precedente ma comunque di buon livello

"Esordio" col botto per CARA, non solo perché collabora con Fedez (che comunque non mi fa né caldo né freddo),
ma perché in una canzone tutto sommato nella media il suo apporto è notevole, praticamente indispensabile

Ai primi ascolti non mi convinceva, ma ascolto dopo ascolto l'ho rivalutata, diciamo che è un bel brano,
con un bel ritmo e delle sonorità moderne decisamente accattivanti da piacermi il giusto

Certo che vedere Bart Simpson in queste "condizioni" è pure goliardicamente divertente,
ma al di là di ciò questa è una canzone davvero malinconicamente bella (molto c'entra quella voce che ogni tanto parte),
prodotta da un artista (Powfu) che conosco solo ora che ovviamente d'ora in poi seguirò con interesse

Un'altra Billie Eilish all'orizzonte? Chissà, sta di fatto che la ventenne neozelandese Stella Bennett alias Benee,
che qui collabora con l'Achille Lauro newyorchese, è indubbiamente partita col piede giusto nel mondo della discografia mondiale,
con un brano nato dalle influenze degli anni '90 (si nota più dal video) decisamente riuscito e di grande appeal

I VIDEOGIOCHI DEL MESE
Ho aspettato probabilmente troppo, attendevo infatti di comprare (da Origin) la versione deluxe ad un prezzo personalmente giusto, ma l'offerta più consona secondo i miei standard non è mai arrivata, così rischiando di dimenticarmene (anche del gioco stesso) ho opzionato per la versione base, ed ho fatto comunque bene, perché Mass Effect 3 (videogioco action RPG a tema fantascientifico sviluppato da BioWare nell'anno 2012) è la degna conclusione di una delle saghe sci-fi più belle nel mondo dei videogame. Difatti, nonostante non abbia potuto giocare ai DLC (comunque recuperati in "streaming" grazie a Youtube), nonostante non abbia potuto importare (causa piattaforme diverse e computer diversi) il mio personaggio dai salvataggi precedenti, non ho potuto che rimanere estasiato di fronte al bellissimo ed intenso finale, anzi, finali (ben tre, ah no quattro) che il gioco permette (tutto dipende dalle vostre scelte) di "conoscere". La chiusura praticamente perfetta (sempre in base al tipo di stile di gioco che si vuole intraprendere) delle vicende del comandante Shepard, la grande conclusione di una saga epica. Dopotutto Mass Effect 3, uno dei giochi d'azione più rilevanti prodotti da Electronic Arts, è un un videogioco molto emozionante, che sa essere davvero coinvolgente nell'impegnare i giocatori a combattere per difendere la Terra sotto attacco da parte di un nemico che ha intenzione di devastare a poco a poco sia la galassia che l'intero universo. Ma così come tutto finisce, anche questa saga doveva giungere al capolinea. E lo fa con un terzo capitolo che rappresenta appunto l'ideale ed epica conclusione di un'epopea fantastica, iniziata ormai tredici anni fa (personalmente dieci) e terminata "oggi". L'ultima avventura di Shepard (di cui si entra sempre e facilmente in empatia) è epica e malinconica allo stesso tempo, narrativamente appassionante e divertente. Certo, alcune cose fanno storcere il naso, come l'ulteriore impoverimento della componente GDR, alcuni bug fastidiosi e un peggioramento dei dialoghi, ma tutto sommato si rimane su standard altissimi. La produzione è ovviamente splendida, degna di un colossal Hollywoodiano, e non poteva che essere altrimenti. Mass Effect 3 è pregno di epicità, tematiche anche complesse, momenti riflessivi e fantascienza di buona qualità. Questo è un gioco infatti, che vuole trasmettere anche un messaggio profondo, che arriva a toccare le parti più nascoste della mente umana. Allo stesso tempo il videogioco propone degli spunti di riflessione sulle varie barriere sociali ed etniche che caratterizzano la nostra società. Inoltre fa riflettere su alcuni valori e su alcune tematiche fondamentali della vita dell'uomo: lo spirito di sacrificio, la morte e l'amore. La longevità si attesta su buoni livelli, ho speso 30 ore circa per terminare la campagna giocatore singolo, ma la rigiocabilità è un altro fattore importante da tenere in considerazione. Sì perché chi il gioco conosce sa che ci sono tanti personaggi che si possono usare, ognuno con le proprie caratteristiche, e che ci sono varie modalità di gioco, modalità "azione" (che consiste nel mettere in atto un vero e proprio esercizio bellico privato di ogni altro elemento "decorativo"), l'opzione "gioco di ruolo", ideata per affrontare l'azione di gioco in tutta la sua completezza, ed infine la modalità "storia", dove viene maggiormente messa in evidenza la trama di Mass Effect 3 e non gli scontri. Ho sempre scelto quella di mezzo, ma penso che qualunque sia la scelta il risultato è il medesimo, ovvero stupefacente. Rimane probabilmente il meno bello della trilogia, che per molti è andata leggermente scemando a partire dal primo ME e per altri ha invece raggiunto il culmine con il secondo episodio, ma è in ogni modo appassionante e imprescindibile per chiunque abbia anche solo apprezzato i prequel. Consigliato a tutti (persino ai neofiti, basterebbe solo dire che pochi titoli vantano una tale qualità e profondità), ma a patto di aver prima spulciato i precedenti Mass Effect. Voto: 7,5

23 commenti:

  1. La sfoltitura direi che è riuscita e va bene anche l'accorpamento, almeno di 3 argomenti, qualcuno deve trovarne uno adatto ai propri gusti. Per me vale l'ultimo, per ora, le due serie TV non le seguo e per la musica ripasso quando avrò il giusto "mood".

    Ti invidio per aver completato la saga di Mass Effect. Forse un giorno ci proverò anche io ma significherebbe stare circa due anni senza giocare ad altro o fare blogging 😅 A te mi pare lo avessi già scritto quando hai parlato del 2 ma lo ribadisco per gli altri utenti: ho giocato al 2, il primo arrivato su PS3 e avevo quasi reclutato tutti per la missione finale, poi non so cosa sia accaduto ma non ho avuto tempo di giocare per mesi e dopo mi pareva assurdo riprendere così, senza ricordare tutto e poi che palle 'ste estrazioni di minerali sui pianeti o leggere migliaia di documenti! Nel frattempo hanno rilasciato anche il primo per la console Sony, così mi sono detto "ricomincio da capo". L'ho fatto ma mi sono bloccato in una missione e dopo un po' ho lasciato perdere, anche perché quel periodo giocavo poco in generale, mi pare fosse il 2016 o il 2017).

    Peccato per i difetti anche se l'impoverimento della componente GDR per me è un gran pregio!
    Ma davvero lo hai finito in 30 ore? È proprio breve o te la sei sbrigata tu, evitando roba secondaria (come anche i documenti che citavo sopra)?
    Ora sto in fissa per la roba post-apocalittica ma ogni volta che sento parlare di questa saga, mi torna una gran voglia di riprenderla! Magari in una bella collection che li comprende tutti e 3, compre i DLC (se esiste e se mai la faranno).

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    1. Ecco, se qualcuno ripassa son contento, e con più argomenti poi c'è di più di cui parlare ;)
      Parlare di Mass Effect ci vorrebbero ore, comunque ci sono differenze tra i capitoli (nell'ultimo le secondarie sono pochissime), dipende sempre tutto da quello che vuoi e ti va di fare, nei primi volevo e riuscivo a fare praticamente tutto, in questo invece mi sono concentrato a fare l'essenziale.

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    2. Arieccomi, per la parte musicale. Visto che posti di meno, divido i tuoi post a puntante 😅
      Non mi fa impazzire quella di Biagio ma comunque è sempre un piacere ascoltare la sua musica.
      La seconda no, odio proprio quel genere. Non ascolto le parole ma immagino che sia una disperata per amore che canta i suoi dolori 😓
      Anche a me Fedez non fa né caldo e né freddo, anzi, vocalmente non saprei mai riconoscerlo e d'aspetto, se non fosse per la moglie che fa gossip, non saprei come è fatto. Manco quando duettava con J-Ax mi accorgevo che ci fosse un altro insieme a lui 😅 una persona più anonima non l'ho mai conosciuta.
      La terza ha un mix di disco anni 70 e dance anni 90 (quando cantavano rappando su base tunz tunz).
      Ahahah povero Bart... ma chi canta, una bambina di 4 anni?
      Achille Lauro newyorkese fa troppo ridere 😂 Mi sa che è l'unica che mi era capitata alla radio.

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    3. Bentornato, sinceramente non capisco che dice, mi riferisco alla seconda, mi piace soprattutto per la melodia..
      Anonimo non è Fedez, ma capisco, e sì bambina/o, però credo sia un effetto, come quello dei chipmunks ;)
      Si assomigliano, tutto qui.

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  2. Il pezzo di Cara e Fedez ha un ritornello carino: mi è entrato in testa. E da non fan di Antonacci, ascolto con piacere il suo ultimo singolo in radio!
    Attendo la prossima selezione per il tormentone estivo che spopolerà in estate, quello di Elodie (che è una bomba, nel video :D)

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    1. Bisogna essere obbiettivi qualche volta infatti, anche quando non sopporti certi artisti.
      Lei sarà sempre bomba, il problema è che pure Guaranà dopo Andromeda non mi convince affatto...

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    2. Credo sia l'influenza di Mahmood che non piace nemmeno a me.

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    3. E' stata influenzata dici? Eppure Mahmood non è affatto male, ma probabilmente il binomio non va.

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  3. Fra tutto (le serie tv che proponi non le ho seguite, videogiochi sempre 0) scelgo la canzone di Benee, che è molto più allegra di quelle di Billie Eilish ed è molto anni '90, sono d'accordo con te!

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    1. Simili come stili, come musica invece leggermente diverse, e non solo nell'allegria del pezzo di Benee ;)

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  4. Già, ma poi era una corsa o una cosa tanto per parlarci dell'apocalisse? Boh..

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  5. Mr Robot è entrato di diritto nella top 10 delle mie serie preferite di sempre. Il finale è stato straordinario e tutto il percorso per arrivarci davvero imperdibile.

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    1. Di sempre personalmente no, ma degli ultimi anni sì. Comunque già, finale davvero incredibile anche se non propriamente imprevedibile ;)

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  6. Peccato per The Race, serie potenzialmente bella che si perde così.
    Mr. Robot l'ho foldato subitissimo...
    La canzone Say So è figa!

    Moz-

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    1. Sì peccato, era meglio comunque se avessero fatto la seconda stagione di Blood Drive, che purtroppo mai vedrà la luce...
      Già figa, in tutti i sensi :D

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  7. Considerando che non guardo le serie e non uso i videogiochi, accorpando la musica hai scritto un post adatto anche a me.
    Sono felice di trovare la canzone di Biagio qui da te, anche se come ho già detto a Pier è troppo ritmata per i miei gusti.
    Ma la sua voce mi piace così tanto (e non solo quella) che comunque ne ascolterei per ore qualsiasi brano.

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    1. Adatto un po' a tutti e per tutti i gusti ;)
      Proprio perché ritmata mi piace, altrimenti credo l'avrei sicuramente snobbata.

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  8. Quindi dal post deduco che Blood Drive sarebbe da vedere?
    Avevo visto i primi due episodi ma avevo mollato il colpo perché mi sembrava un po' troppo sopra le righe. Magari recupero...

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    1. Proprio perché sopra le righe, ma soprattutto mantiene quello che promette, sangue, motori ed intrattenimento ;)

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  9. Ottimo condensamento :D Il brano di Antonacci, strano ma vero, piace anche a me! Meno il brano di Fedez, anzi quel ritornello lo detesto proprio! 😅

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    1. Per questa volta sì, su Biagio la pensiamo uguale e infine Fedez, non ci penso proprio a lui ;)

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  10. Sai che la canzone di biagio Antonacci l'ho ascoltata adesso per la prima volta e non mi dice molto...

    say so non è male.

    io ultimamente canticchio spesso "l'algoritmo ha il tuo ritmo"

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    1. Non dice granché sì, ma ha un buon ritmo...senza l'algoritmo, che non conosco...

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