Ho aspettato mesi in attesa che il sito isnotTV, fornitore di un widget di trailer utilizzato da me e da molti nella blogosfera dall'anno scorso, desse qualche timido segnale di vita, e invece niente, sembrerebbe definitivamente morto. E un po' mi dispiace (non era affatto male), e mi fa però anche rabbia. Sì perché ho utilizzato questo widget in quasi tutti i post cinematografici di questo blog e praticamente in tutti quelli dell'Angolo del Cinema, nato anche in fruizione di questo "servizio" (che era totalmente gratuito e abbastanza facile da utilizzare). Negli ultimi mesi ho rattoppato questo inconveniente mettendo io i trailer dei film grazie a Youtube, e penso che così continuerò, ma tutti quelli precedenti sono rimasti fregati. E siccome sono migliaia credo, per aggiustare tutto ci vorrebbe gran lavoro e tanto tempo, indeciso quindi su cosa fare. Per adesso ho deciso di ripristinare tutti quelli da prima di Luglio, e quindi di quest'anno, e poi forse, in base al tempo che potrò dedicargli cercherò di fare il resto, tutti i film dall'inizio. Non so se potrà servire, anche perché dall'anno prossimo ci saranno degli aggiustamenti importanti riguardante il blog (e i suoi fratelli archivi), ma per il momento farò comunque, però nel frattempo ecco le mie visioni inerenti le ultime settimane di settembre.
SEMAFORO VERDE PER...
SEMAFORO GIALLO PER...
Hammamet (Dramma 2020) - Esprimere un giudizio su questo film di Gianni Amelio è difficile. Il regista non racconta la biografia di Bettino Craxi ma solo il suo ultimo scorcio di vita, cioè i suoi anni privati di "esilio" ad Hammamet. Pierfrancesco Favino è ancora una volta dopo Il traditore strepitoso in questa interpretazione, in cui la sua mimesi è totale. Ciò che invece lascia perplessi è la narrazione, non si approfondisce il discorso politico, ma ci si sofferma esclusivamente su quello umano. Il regista non prende posizione, non esprime giudizi e fa bene, tuttavia parlando di una delle personalità nodali della politica italiana del secolo scorso, che nel bene o nel male ha segnato un periodo storico, sarebbe stato opportuno sviluppare almeno alcuni spunti, mentre invece la sceneggiatura si mantiene troppo in superficie. Nel complesso il film non è quindi perfetto come la prova di Favino, ci sono infatti elementi noiosi che sfiorano argomenti politici non noti da tutti (in tal senso il film fa l'errore di dare tutto per scontato), e poi oltre a Favino il vuoto, personaggi di contorno stereotipati e poco incisivi, a volte perfino fastidiosi (quello inventato dal regista soprattutto). Ma nonostante queste perplessità è da apprezzare questo film, perché anche se comunque non lo reputo come film "necessario", alcune cose buone ci sono in questo prodotto, un prodotto solo sufficiente. Voto: 6
Sulle ali dell'avventura (Avventura 2019) - Dall'autore francese letterario e cinematografico, definito anche avventuriero, Nicolas Vanier, quello di Belle & Sebastien (altro caso di film & romanzo), ecco arrivare un'avventura per ragazzi, ma non solo. Dalla storia vera, alquanto incredibile, dell'ornitologo Christian Moullec, prende il via, anzi, prende il volo questa pellicola, una pellicola che racconta una storia in cui è protagonista la Natura in tutta la sua bellezza, la sua primitività e la sua forza. Una storia molto gradevole, che si differenzia dalla solita melensaggine ambientalista (insomma non è una storia alla Greta), ma insegna il rispetto per la natura e gli animali. L'ambientazione del film è splendida non solo per la bellezza naturale delle lagune della Camargue, ma anche per i laghi, le foreste e i fiordi del Nord con eccezionali riprese aeree. Molto bravi gli attori specie Jean Paul Rouve (in C'est la vie - Prendila come viene) e Mèlanie Doutey, ma anche bravo Louis Vazquez al suo esordio cinematografico (il buon cast infatti, che si porta in dote anche Dominique Pinon, l'attore feticcio del regista Jean-Pierre Jeunet, sa dare un volto e una voce non estremamente scontati in un contesto che poteva, e rischiava, di suggerirlo, solo grazie a loro, anche se il dramma latita un pochino, la pellicola porta a casa la sufficienza). La direzione registica infine appare sicura e non deraglia nel sentimentalismo, ma riesce a raccontare una storia avvincente. Certo, il finale a lieto fine, forse un po' ovvio, è quello che tutti si aspettano. Ma dopo qualche tempo finalmente una storia per la famiglia, un racconto morale, senza moralismi, che fa sorridere, diverte, anche se innestato in una struttura narrativa attesa e prevedibile. Voto: 6+
Ricordi? (Romantico/Dramma 2018) - Prendi e lascia, tocca e fuggi: quante storie d'amore (amore?) sono fatte in questo modo, vivendo di tormenti e passioni, di memorie felici e traumatiche, di eccezionali momenti di armonia e feroci incomprensioni. Ricordi? prova a raccontarne una, piuttosto generica, ma incisiva e realistica nei toni e negli argomenti, e lo fa in maniera indubbiamente riuscita, al di là di qualche difettuccio minimale, sul piano estetico. C'è qualche assonanza nella storia con quella di Dieci inverni, pellicola d'esordio del regista Valerio Mieli e unica opera da lui diretta fino a questo film, ma Ricordi? brilla di luce propria anche e soprattutto grazie alle atmosfere ovattate che egli sceglie e riesce a imprimere al suo lavoro, dalla sceneggiatura (di cui è unico autore) alla messa in scena. Luca Marinelli in scena prevale su Linda Caridi, volto meno noto e probabilmente anche a ragione, senza toglierle nulla, ma riconoscendo le buone doti dell'attore romano (nei ruoli circostanti i nomi più importanti sono quelli di Camilla Diana, David Brandon e Giovanni Anzaldo). Contando che la storia non dice sostanzialmente niente di originale, il plusvalore finale del film deriva senz'altro dalle capacità del regista, che sceglie di raccontare per flashback soggettivi mantenendo però una patina soffocante di incomunicabilità, di inutilità sui personaggi e su tutta la storia. Voto: 6+
SEMAFORO ROSSO PER...
Wildlife (Dramma 2018) - Il tradimento, la perdita della figura Paterna, il proprio mondo che finisce sotto il fuoco divorante, tutto visto attraverso gli occhi di un adolescente che diventa adulto. Il fuoco fa terra bruciata intorno a lui e serve per ricostruire tutto. Un film, scritto e diretto dall'attore Paul Dano, al suo esordio alla regia, basato sul romanzo Incendi di Richard Ford, non certo perfetto, noioso e poco originale (il ritmo è un po' lento e il comportamento dei genitori particolare). Tutto affidato al buon cast che cerca di salvare il salvabile (tra gli interpreti principali della pellicola figurano Jake Gyllenhaal, Carey Mulligan e Ed Oxenbould), non certo il matrimonio però. E non possono o riescono, a parer mio, a salvare neanche tutto il resto, la pellicola nel suo complesso per esempio, una pellicola fredda e distaccata. Certo, alcuni potranno dire che lo scopo della pellicola (e probabilmente quello del romanzo omonimo) è proprio far vedere il distaccamento e la freddezza che si crea in una coppia, ma è così forte che valica lo schermo e intorpidisce lo spettatore. Voto: 5,5
The Banana Splits Movie (Horror/Commedia 2019) - Il Banana Splits Show era un programma per bambini, anche di un certo successo, andato in onda tra gli anni '60 e '70 (mai vista una puntata), che viene riportato sullo schermo in chiave horror. Per quanto sulla carta poteva anche essere carina come idea, alla resa dei conti ci si trova davanti ad uno slasher mediocre (con qualche omicidio simpatico e piuttosto gore), piuttosto lento nel suo sviluppo (la svolta horror è random e poco sensata) e tutto sommato privo d'interesse (a non funzionare sono la suspense, inesistente, e un cast mediocre, quest'ultimo praticamente sconosciuto). Un minimo d'attenzione la meritano per lo meno gli effetti speciali splatter, per una volta artigianali e ben realizzati, ma nel complesso questo film (diretto da Danishka Esterhazy) lo si può definire come la classica commediola slasher, con robot killer su modello anni '80 (e tuttavia non bastano suoni meccanici per far sembrare attori in costume delle macchine omicide), a tratti divertente ma molto superficiale. Le premesse per un prodotto divertente e grottesco c'erano, dispiace ma in questo caso sono state completamente disattese (anche se non che mi aspettassi granché). Voto: 5
On the Milky Road - Sulla Via Lattea (Dramma 2016) - Discontinuo è l'aggettivo che più si attaglia all'ultima fatica di Emir Kusturica (che torna alla regia dopo diverse esperienze come attore): alterna bei momenti e scene riuscite ad altri che lo sono molto meno, piccole cose raffinate, eleganti e molto belle ad altre che sfondano la porta del kitsch se non addirittura del trash (tanti i generi che si mischiano e non in modo sempre efficace, il regista sembra incontrare il cinema di Terry Gilliam ma fa un pastrocchio). In particolare risulta fastidiosissimo e pacchiano l'uso della computer grafica, nonché di qualche simbolismo troppo scoperto. I temi principali sono cari al regista: gli orrori della guerra e l'amore, ma in questa tipizzata favola a tema bellico rimangono in superficie. Buoni il ritmo e la colonna sonora, ma la storia è davvero poca cosa e la durata sfiancante. E il realismo magico (di cui sembra intrisa la pellicola) invece di far sognare ti addormenta. Meglio infine non parlare di Monica Bellucci, più convincente della sua media sì, ma sempre e spesso non all'altezza. Voto: 5
Hellboy (Azione/Fantastico 2019) - Torna Hellboy, il demone cacciatore protagonista del fumetto di Mike Mignola, ma prende le distanza dai due (fantastici) capitoli firmati da Guillermo del Toro in un reboot che la butta sull'horror splatter caciarone, pieno di battute scorrette e volgari, mostri di ogni tipo e di ogni misura e riferimenti anche alla saga di re Artù, per via della strega Milla Jovovich, che intera, o fatta a pezzi in cinque parti, resta la cosa più sexy del film. Bravino il nuovo interprete di Hellboy, David Harbour, benché faccia rimpiangere non poco Ron Perlman (anche a causa di un make up che non è che faccia pensare al nuovo attore che lo interpreta), che deve persino combattere contro un uomo cinghiale, servo della strega Jovovich, che ricorda, non poco, quello delle Tartarughe Ninja. Ian McShane, rimpiazza John Hurt nel ruolo di "padre" di Hellboy, ma, ahimé non lo ricorda affatto, visto che pure lui ci da forte con le volgarità (almeno nell'edizione italiana). Non che siano non necessarie le volgarità, ma, lo sono davvero? Medio, perché anche se dicono che questo film s'avvicina allo stile del fumetto di Mignola, citandolo più volte, fa solo rimpiangere la gestione cinematografica passata, che aveva anche un lato romantico, che qui è completamente assente. Non è male come intrattenimento, ma, come tanti altri remake/reboot, il film non riesce a creare un'atmosfera valida, e dire che Neil Marshall alla regia auspicava delle buone aspettative, considerando che gli horror (The Descent) sa anche farli. Il contrasto fra l'umorismo non sempre funzionante e una violenza con elementi splatter spesso gratuiti (nonché ripugnanti) risulta stridente. In conclusione, pellicola fine a se stessa, da dimenticare. Voto: 5
Wajib - Invito al matrimonio (Dramma/Commedia 2017) - One day road movie in salsa palestinese (scritto e diretto da Annemarie Jacir), laddove tuttavia l'enfasi non sta sul dramma, quanto piuttosto sulla rappresentazione della normalità, ossia sul modo in cui il popolo vive, attraverso i quattro occhi del rapporto tra un padre legato alla sua terra (Bakri senior) e un figlio (Bakri junior) fuggito dalla tradizione ed emigrato in Italia. L'arte del compromesso contro la violenza e la volontà di cambiare contro la rassegnazione all'abitudine. Il problema di un affresco di questo genere sta nell'eccessivo minimalismo: succede poco, la fotografia è molto naturale e di bellezza su schermo ce n'è poca, la regia si limita a raccontare senza farsi notare in alcun modo. Insomma, viene un po' a noia. Meglio scritto che diretto, Wajib è un film che ci illustra un lato nascosto della "questione palestinese", meno drammatico, non per questo meno interessante e da sottacere, tuttavia senza riuscire a coinvolgere ed a far riflettere, molti altri son riusciti, questo (acclamato eccessivamente) no. Voto: 5,5
ANGOLO VINTAGE
Ecco infine i film scartati ed evitati del periodo: The Informer - Tre secondi per sopravvivere, C'era una volta il Principe Azzurro, La partita, Selfie di famiglia, Un viaggio indimenticabile, Vicino all'orizzonte, Blue Kids, Cuban Fury.
Hai fatto una recensione bellissima di "Favolacce"! Bellissima e - a differenza di altri amici blogger - dando una descrizione positiva del film. Molto suggestivo il tuo ragionamento sull'incapacità dei genitori nel loro compito educativo e - come hai scritto giustamente - nel fare da filtro tra il mondo reale e il mondo immaginario che un bambino\ragazzino si costruisce.
RispondiEliminaOra non rimane che guardarlo, questo "Favolacce", che mi incuriosisce molto :)
Beh sì, già è pessimistico di suo, e non potevo che descriverlo così ;)
EliminaNon mi dispiace l'aver riproposto Banana Split in versione grandguignolesca, per così dire.
RispondiEliminaForse è un altro modo, tra i tanti, di riproporre brand storici.
Per il resto, ho amato Favolacce... per me ha almeno un voto in più :)
Moz-
Non saprei, però è stato troppo forzato lo spunto di partenza...
EliminaUna favola nera proprio nera, "bel" film :)
Io l'ho massacrato. Una gran paraculata..
EliminaE ci mancherebbe :D
EliminaNon conosco questi film.
RispondiEliminaQuanto al lavoraccio che hai iniziato a fare per il blog, invece, attento, perché magari finisce che anche Youtube rimuove i video.
A me è successo col jukebox, nonostante scelga sempre video ufficiali. Spesso mi rendo conto col tempo che sono stati rimossi e che il post risulta danneggiato, ma pazienza.
Eh lo so, ecco perché ancora non so cosa fare esattamente, devo decidere ;)
EliminaCiao Pietro. Ho curiosità circa Favolacce. Con le tue spiegazioni ho scoperto cose nuove e ti ringrazio.
RispondiEliminaIn quanto ai cambiamenti mi dispiace. So che vuol dire dover cambiare il modo di gestire i blog. Però credo che sia meglio tu guarda avanti. Altrimenti rischi impazzire... ahahahah... 🤣😁😉
Buona serata. Ciao.
No tranquilla, non impazzisco ;)
Elimina*... d'impazzire...
RispondiEliminaFavolacce mi è piaciuto moltissimo.
RispondiEliminaDi Gilliam io adoro praticamente tutto, anche...questo. :-P
Anche nel brutto dopotutto c'è del bello :D
Eliminadel film delle Banana Splits sento parlare ovunque malissimo, poteva essere una idea simpatica ma gestita da cani.
RispondiEliminaEd è esattamente così purtroppo.
EliminaMa lo sai che io con Favolacce non sono riuscita ad arrivare alla fine? Mi piaceva l'idea "venduta" dal trailer, ma poi di fatto mi ha annoiato.
RispondiEliminaQuesto è il problema dei trailer, ingannano.
EliminaIo ho trovato Favolacce un film sopravvalutato. Non mi è piaciuto punto. Carico ed esagerato. L'interpretazione di Elio Germano, grottesca.
RispondiEliminaInsomma il troppo storpia.
Mi ritrovo invece in quello che scrivi di Hammamet, abbastanza equilibrato, un ottimo Favino.
Mi spiace quel che ti sta accadendo con i post e i trailer, un male comune. Alcuni miei vecchi post non hanno più video ed immagini, ma non ho voglia di ripristinarli. Resteranno così.
Ma forse così doveva essere l'interpretazione (di Germano) e il resto...
EliminaFavino appunto, se non fosse stato per lui l'avrei digerito poco...
Il tempo non mi manca, vedrò se aggiustarli o meno.
Ciao Pietro! Mi sarebbe interessato Hammamet, ma se davvero si danno un po' di cose per scontate, temo di non essere preparata :-( Non conosco gli altri, in effetti dovrei cautamente provare a tornare al cinema, non l'ho ancora fatto!
RispondiEliminaPersonalmente è stato così, anche se alcune cose sapevo.
EliminaCi tornerai, ci vuole tempo :)
Io non conoscevo nemmeno il sito isnotTv, penso di averlo sentito nominare ma non ho mai cercato di scoprire di più. Mi dispiace per i tuoi inconvenienti, certo che è molto spiacevole.
RispondiEliminaMi hai incuriosito molto con la tua recensione di Favolacce.
Sì, è spiacevole ed un vero peccato. Dimmi cosa ne pensi quando lo vedrai ;)
EliminaVedo che ci troviamo d'accordo sul fatto che questo terzo Hellboy non sia stato una buona idea, ne parlavo anch'io negli stessi termini (non ho scritto che Milla Jovovich è la cosa più bella del film ma lo penso anche io). Invece vedrò sicuramente Farmageddon, mi piace tantissimo Shaun The Sheep (e in generale tutto quello che fa la Aardman).
RispondiEliminaTe l'avevo accennato, e ho ribadito il concetto, non si doveva fare, punto.
EliminaHo conosciuto Shaun solo grazie al primo film, mentre la Aardman quella sì, seguo tutti i suoi gran lavori ;)
Big five per Favolacce, che ho adorato anche più di te 😁 molto più entusiasta di Ricordi?, molto bello anche per un anti-romantico come me. Quello di Gilliam invece dovrei rivederlo col senno di ora...
RispondiEliminaIo non mi entusiasmo troppo ecco tutto, anche quando mi emoziono come capita in un film romantico :)
EliminaGià, io la differenza l'ho notata...
Di questi ho visto solo Favolacce, Hamammet e Paura e Delirio a Las Vegas. Quest'ultimo non lo vedo da troppi anni, ma lo ricordo sempre con grande piacere, anche se effettivamente non è tra i migliori di Gilliam. Sugli altri due concordo perfettamente.
RispondiEliminaNo infatti, però nella sua cinematografia a suo modo iconico ;)
EliminaFavolacce devo ancora guardarlo, ahimé. Concordo con il voto ad Hammamet, un mezzo diludendo, mentre Banana Splits Movie l'avevo trovato divertentissimo ed Hellboy, visto al cinema, aveva il suo perché. Paura e delirio a Las Vegas è uno dei film che adoro!!
RispondiEliminaHanno entrambi alcuni elementi interessanti o divertenti (mi riferisco ai Banana ed Hellboy), il problema è che nel complesso questi elementi spariscono nel suo insieme, risultando al fine mediocri film.
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