Oggi presento tre film che ho visto e che mi hanno colpito per la loro apparente originalità nei contenuti e non, anche se tutto è stato già visto o rivisitato in altre pellicole. Soap Opera è una commedia brillante che racconta gli odi, gli amori, gli
equivoci, gli intrecci e le complicate traiettorie emotive che
collegano tra di loro i bizzarri abitanti dello stesso palazzo, a poche
ore dal capodanno, in una Milano innevata e solo 'accennata'. Francesco (De Luigi) ancora innamorato della ex Anna (Cristiana Capotondi), che
scopre essere incinta di un altro uomo, Paolo (Ricky Memphis) che aspetta un
figlio dalla moglie ma viene assalito da dubbi in merito alla propria
sessualità, la bellissima Francesca (Sednaoui) il cui ex fidanzato si è
appena suicidato, Alice (Chiara Francini) star di una nota soap opera
televisiva e con la passione per gli uomini in divisa, Gianni e Mario
(Ale e Franz), gli esilaranti fratelli legati strettamente da un
incidente che costringe uno dei due su una sedia a rotelle e l’altro ad
accudirlo, vivranno una notte piena di colpi di scena, alla fine della
quale la vita di tutti si ritroverà irrimediabilmente cambiata.
Una commedia (del 2014) agrodolce, che, nonostante alcune buone intuizioni, ho trovato piuttosto insipida, sempliciotta e molto nazional-popolare ma ben diretta, ben interpretata e ricca di gag spassose. Buona l'idea dell'indeterminatezza del tempo e luogo, una scelta coraggiosa del regista che rinuncia al facile espediente delle "macchiette regionali" e contemporaneamente crea un'atmosfera surreale. Mi è poi piaciuto il mostrare in alcuni momenti lo "spaccato" del condominio, che mostra contemporaneamente tutti gli eventi che si verificano nei singoli appartamenti. Forse l'autore voleva "mettere a nudo" l'essenza dei protagonisti, le loro fobie e manie; aspirazioni e delusioni; le loro piccole meschinità ed una bontà d'animo di fondo, non coglie però nel segno, perché le recitazioni sono sembrate poco spontanee, troppo legate ai ruoli che gli attori sono soliti interpretare in altri contesti e il buon Abatantuono sembra veramente fuori luogo e fuori controllo! Quel poco di tensione che si crea viene sciolto dal combaciare di tutti i tasselli del "puzzle" in una conclusione simpatica ma scontata. Voto: 6
Una commedia (del 2014) agrodolce, che, nonostante alcune buone intuizioni, ho trovato piuttosto insipida, sempliciotta e molto nazional-popolare ma ben diretta, ben interpretata e ricca di gag spassose. Buona l'idea dell'indeterminatezza del tempo e luogo, una scelta coraggiosa del regista che rinuncia al facile espediente delle "macchiette regionali" e contemporaneamente crea un'atmosfera surreale. Mi è poi piaciuto il mostrare in alcuni momenti lo "spaccato" del condominio, che mostra contemporaneamente tutti gli eventi che si verificano nei singoli appartamenti. Forse l'autore voleva "mettere a nudo" l'essenza dei protagonisti, le loro fobie e manie; aspirazioni e delusioni; le loro piccole meschinità ed una bontà d'animo di fondo, non coglie però nel segno, perché le recitazioni sono sembrate poco spontanee, troppo legate ai ruoli che gli attori sono soliti interpretare in altri contesti e il buon Abatantuono sembra veramente fuori luogo e fuori controllo! Quel poco di tensione che si crea viene sciolto dal combaciare di tutti i tasselli del "puzzle" in una conclusione simpatica ma scontata. Voto: 6
Walking on Sunshine, ovvero il brano del gruppo musicale inglese Katrina and the Waves, per descrivere, alla maniera della pop music, la condizione di felicità
dell'innamorato, perché le due sorelle Maddie e Taylor sono, senza
saperlo, entrambe pazzamente innamorate dello stesso uomo, il bel Raf,
che con la prima sta per sposarsi, mentre con la seconda ha avuto una
storia estiva che si è lasciata alle spalle ancora qualche forte
batticuore. Disgraziatamente, anche lui ignaro della parentela delle
due, al momento della celebrazione delle sue nozze in Puglia, scoprirà
in che situazione si è cacciato. Raf sceglierà di essere amato da Maddie
o riamato da Taylor? Sfruttando le hit degli Anni Ottanta, la pellicola racconta una semplice storia d'amore, con finale alla
"volemose tutti bene", e ci spiega che l'amore, quello vero, come
sempre, lo si sa riconoscere immediatamente. Tanta musica, splendidi paesaggi (il film è stato girato nelle spiagge
pugliesi fra Nardò e Gallipoli), imprevisti e innamoramenti ballati e
l'insospettata vitalità del vintage musicale. È, inoltre, il film (del 2014) di esordio della cantante Leona Lewis, vincitrice
della terza edizione del talent show britannico X-Factor, nota
mondialmente per il singolo Bleeding Love. Nonostante io non amo particolarmente i musical e i film di questo genere, ho apprezzato l'uso di bellissime e azzeccatissime canzoni (originali) dei mitici anni ottanta e di rivedere e apprezzare ancora di più la mia adorata terra pugliese. Uniche note stonate gli attori non proprio eccelsi e la storia leggermente vuota. Non è neanche lontanamente paragonabile a un altro musical a tematica
romantica (al quale in alcune scene tenta palesemente di avvicinarsi)
come Mamma mia!. Voto: 5
Strange Magic è un film d'animazione del 2015, il primo film prodotto dalla Lucasfilm dopo essere stata acquistata dalla
Disney, nata da una collaborazione tra Lucasfilm Animation Singapore e
l'Industrial Light & Magic. Nato da un soggetto di George Lucas e
ispirato al sogno di una notte di mezza estate, il film si avvale di canzoni popolari degli ultimi sessant'anni. Le esilaranti disavventure di un gruppo di goblin, elfi, fate e folletti tra una storia d'amore, una specie di La Bella e La Bestia, dove non c'è un incantesimo sulla 'Bestia' ma l'amore trionferà lo stesso. Realizzato in 3D e computer-grafica sfrutta molto i colori e le dinamiche dei classici Disney, risultando comunque un piccolo gioiello dell'animazione. Di certo non rimarrà scolpito nella memoria ma per i più piccini è un film che si adatta risultando comunque gradevole ed interessante da vedere anche a generazioni adolescenti e adulte. Voto: 6
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