giovedì 31 marzo 2022

I film del mese (Marzo 2022)

Alla fine ne ho visti 14 (numero personalmente mai così elevato, tra l'altro senza ricorrere a metodi non proprio legittimi) di film (come avevo già previsto) su i 34 (esclusi i documentari e cortometraggi) candidati agli Oscar 2022 (a tal proposito tengo a precisare che le recensioni dei 4 oggi presenti sono state scritte prima del 27), avevo la possibilità di vederne ancora di più (grazie a Sky e Disney) ma per scelta e per necessità (il mio "calendario" di visioni mensile era già pieno) ho preferito declinare l'occasione, che tuttavia ben presto coglierò, dato che questi (al momento) 8 film già disponibili vedrò per lo speciale cinematografico che farò a maggio. E li voglio proprio vedere, non fosse che tra questi ci sia il controverso I segni del cuore, film che come sappiamo ha vinto 3 Oscar, tra cui quello per il miglior film (o meglio quello con cui chiudere in modo mai visto prima la cerimonia) e la migliore sceneggiatura non originale, il che visto che si tratta di un remake (del già bellissimo La famiglia Belier) fa un po' ridere. Perché ribadendo che il problema non sia il film in sè (anche se per molti non è migliore dell'originale ma il contrario), è proprio che non doveva esserci (per questioni tecniche ma non solo, il film francese snobbato proprio), soprattutto se come per ruffiaggine l'Academy lo fa vincere. In tal senso decisioni strane hanno preso, nella serata che si ricorderà per molto tempo per quello che è successo che per il resto (peraltro ne Il meglio della notte degli Oscar 2022 l'episodio è stato censurato da Sky), con vincitori sparpagliati, quasi come per dare un contentino a tutti (prevedibili da un lato, anche se per i miei pronostici solo 9 su 23 ne ho azzeccati). La goccia che fa traboccare il vaso, ho fatto bene a non farne più (da quest'anno) un post apposito (non ci sono parole per descrivere il tutto), ormai ho perso fiducia in questa istituzione cinematografica, che fa come vuole lei. E tornando ai premi assegnati, perplesso e sollevato, contento per certi versi, ma comunque deluso dalle scelte fatte. C'avevo visto giusto però lo scorso mese, nel bene e nel male. E quindi contento per Dune e Crudelia, sollevato del fatto che non abbia vinto E' stata la mano di Dio (che al sopravvalutato Il potere del cane solo uno di premio), contrariato per la vittoria di Encanto e per la nessuna statuetta a Don't Look Up (il migliore dei 14 da me visti), perplesso dal resto, deluso nel complesso. Non c'è altro da dire, ovviamente vederli tutti (gli altri) è mio compito adesso, per confermare o smentire quello appena detto (propendo per la prima), ma intanto eccovi questi 18 film.

Antrum (Horror 2018) - Mettiamo subito le mani avanti, se sono qui a scrivere questa (breve) recensione vuol dire che sono sopravvissuto, alla visione di questo horror atipico nei contenuti quanto nella tecnica di narrazione: il prologo-documentario lo introduce infatti come un film maledetto girato negli anni '70 ripescato dopo decenni. La storia è ovviamente falsa, ma contribuisce a creare quel clima di suggestione attorno al quale ruota il plot dell'opera stessa (sono solo bugie quelle che la protagonista racconta al fratellino?). Pervaso da un'atmosfera sospesa, fiabesca e inquietante, fra The Witch e The Wicker Man, costellato di immagini subliminali con legami all'occultismo (tra l'altro si poggia su una buona fotografia stile anni '70 e una colonna sonora incisiva), merita una visione. Voto: 6

A proposito dei Ricardo (Biografico/Dramma 2021) - Difficile entrare in empatia con una storia così culturalmente lontana (Lucy ed io è una sit-com sconosciuta in Italia), nonostante lo sforzo di Aaron Sorkin (la cui genialità si vede solo a sprazzi) di universalizzare le rotondità psicologiche dei personaggi. Formalmente inappuntabile, con una discreta regia e una ricostruzione magistrale degli anni '50, ma non si può assolutamente soprassedere sullo tsunami di noia che inonda lo spettatore con situazioni narrative ripetitive ed elementi che non stuzzicano mai la curiosità (nonostante gli accenni al comunismo). Il cast fa il suo, inappuntabile J. K. Simmons, Nicole Kidman invece ai minimi storici, mentre bene Javier Bardem nei numeri musicali (nonostante le "differenze", tutti e tre candidati agli Oscar). Mi aspettavo meglio, peccato sia andata così: aspettavo con ansia il nuovo Sorkin dopo il più che discreto Il processo ai Chicago 7. Voto: 5,5

giovedì 24 marzo 2022

Le serie tv del mese (Marzo 2022)

Stavolta non ho perso tanto tempo per vederlo, ed in breve posso affermare che nella seconda stagione di LOL si ride. L'effetto novità è svanito ma si ride molto anche questa volta. Approdato su Prime Video in un periodo non proprio favorevole, considerando gli eventi nel mondo reale, LOL è (e rimane) senza dubbio un piacevole passatempo, grazie al quale trascorrere alcune ore in spensieratezza. Rispetto alla prima stagione, ho percepito molta più tensione, voglia di strafare e di stupire, non c'era più il piacere della novità, l'incosapevolezza della prima stagione, ma la pressione di fare meglio di Lillo o Elio. Questo ha condizionato e condizionerà le stagioni successive, con i comici sempre più in crisi e soppressi dalla pressione di dover strafare. Nel complesso però, anche questa stagione ha momenti molto divertenti e da fare piangere dal ridere, molti comici ci regalano momenti esilaranti, e ognuno soddisfa la comicità che più ci piace, dalle imitazioni di Virginia Raffaele, ai giochi di parole di Maccio Capatonda, la spontaneità del Mago Forrest, ai personaggi iconici di Corrado Guzzanti. Se avete visto la prima stagione e vi è piaciuta, LOL 2 è assolutamente consigliato. Il cast regge bene lo show, gli episodi scorrono velocemente e i vari intoppi rendono tutto spassoso, al netto di quanto detto prima. Ecco invece il resto serialtelevisivamente parlando visto in questo mese.

La casa di carta (Parte 3) - Sì, effettivamente non serviva questa parte/stagione, che parte con un pretesto inverosimile (alquanto forzata come scelta) e che si muove sulla falsariga della precedente rapina, con un certo numero di varianti certo, ma non sempre ben messe, ma che tuttavia riesce a tenerti incollato allo schermo fino alla fine. C'è la novità della banda dei Dalì come fenomeno mediatico mondiale e idolatrati dal popolo che attaccano la Banca di Spagna, ci sono gli stessi personaggi con qualche novità, però non proprio all'altezza della precedente. La perdita di Berlino è grave e muoverlo sulla scia dei flashback per ora mi sembra uno spreco oltre ad essere superfluo. C'è poca interazione fra rapinatori ed ostaggi, che era uno dei punti di forza della prima (o prime due) stagione/i, qualche personaggio (es. Arturo) francamente abbastanza inutile e per nulla sviluppato rispetto ai suoi trascorsi. L'intreccio più che all'interno si sviluppa principalmente nelle dinamiche dentro/fuori con una new entry interessante nonchè bastarda come l'ispettrice Sierra (molto buono il suo personaggio). Per cui aldilà del carattere interlocutorio di questa stagione, c'è qualche elemento che non mi quadra se confrontato con quel gioiello che si svolgeva nella Zecca di Stato. L'intrattenimento comunque è garantito e perlomeno questo mi dà il motivo per seguire la prossima, se non altro per vedere come va a finire (anche perché a questo punto si è solo a metà di questo nuovo "colpo"). Per adesso però, La casa di carta messa su dal Professore sembra stia precipitando verso il basso. Voto: 6,5
 
Cobra Kai (4a stagione) - C'è un certo dislivello qualitativo in questa quarta stagione, sempre su livelli buoni ma si nota come la serie cominci a mostrare un po' la corda (alcune scene ben fatte non mancano ma sono aumentate le scene riempitive, atte solo per fare scena, risultando pure forzate). L'idea di fondo non è male, cioè la contaminazione di due stili di lotta opposta e non conciliabile e l'inevitabile smarrimento di studenti che non sanno cosa seguire e cosa apprendere. La rigidità della disciplina espressa dal sensei di turno, diventando un dogma, impedisce un reale percorso di maturazione. Un tema buono, solo che le sottotrame non sono propriamente all'altezza e nella parte centrale la stagione gira su se stessa, senza considerare qualche personaggio secondario che subisce passaggi caratteriali molto repentini e che avrebbero meritato migliore trattamento, invece dei continui tira e molla fra i due protagonisti, stucchevoli alla lunga. Rispetto alle altre stagioni (e quindi anche alla terza), questa mostra una coralità maggiore, tuttavia se non si curano adeguatamente i personaggi, principali e non, le crepe che si notano possono diventare delle falle non indifferenti. Per ravvivare l'attenzione si ripesca dal passato, una scelta (in parte giustificata) ma non del tutto riuscita. In ogni caso, anche se molto altanelante, la stagione comunque intrattiene, ma si spera ritorni sui canoni precedenti e poi chiuda al meglio. Voto: 6,5

venerdì 18 marzo 2022

[Games] Videogiochi del periodo (Gennaio/Febbraio 2022)

Nello scegliere un titolo da giocare (nel caso in cui hai libera scelta come nel caso della tua libreria Epic piena di giochi ricevuti gratuitamente) può capitare di sbagliarsi, non sapendo con precisione cosa ti aspetti provi a giocarlo, nella maggior parte delle volte va bene (3 esempi sono qui), ma alle volte no. Sempre meglio informarsi prima, e scrupolosamente (cosa che faccio però se non ci provi non puoi sapere). Infatti ho provato a giocare a Mothergunship, uno sparatutto in prima persona mescolato con un roguelike e con un bullet hell, e mi sono arreso dopo pochissimo tempo, troppo frenetico per me, le strutture a livelli non esattamente nelle mie corde. Ho provato anche Void Bastards, un "rivoluzionario" gioco sparatutto di strategia, in prima persona di fantascienza e un videogioco roguelike, visivamente neanche malaccio, anzi, fumettistico e molto colorato, a bloccarmi ahimè la localizzazione in inglese (con nessun sottotitolo in italiano ad aiutarmi), e così non sono riuscito ad andare oltre il primo step. Ecco invece (ed appunto) i giochi di questi ultimi due mesi (40 giorni per l'esattezza) iniziati e finiti/completati.

Grim Fandango Remastered - Prima ancora d'iniziare tutto, vuoto subito il sacco: non ho mai giocato a Grim Fandango e questa è stata la prima opportunità per approcciarmici. Ne ho sempre sentito parlare in modo positivo e ho sempre avuto intenzione di giocarlo, così ho (finalmente, perché era due anni rimasto lì a prendere polvere su GOG) sfruttato l'occasione, della Remastered offerta gratuitamente tempo fa. Col senno di poi posso dire solo una cosa: non giocare Grim Fandango è un grosso sbaglio. Me ne sono innamorato dopo pochissimo ed è stata una graditissima sorpresa. Partendo dalla storia, alquanto bizzarra (impersoniamo un agente di viaggio del mondo ultraterreno, che aiuta i deceduti a fare l'ultimo grande passo) ma bellissima, malinconicamente e profondamente umana (paradossalmente), accompagnata da una buona dose di sarcasmo e da un'ironia, talvolta amara e sempre pungente, in grado di conquistare. Anche se è una Remastered abbastanza pigra (miglioramenti pochi e neanche tanto riusciti, sia tecnicamente che visivamente parlando) e che sarebbe stato gradito un sistema di suggerimenti per i nuovi giocatori per renderlo più accessibile, rimane un'ottima esperienza (siamo infatti di fronte allo stesso gioco di più di 20 anni fa, e questo è allo stesso tempo il motivo dei pregi di questa rimasterizzazione e dei suoi difetti, il gioco è difatti piuttosto anacronistico per quanto riguarda i puzzle). Personalmente, dopo alcune difficoltà iniziali il gioco è andato liscio come l'olio: mi è bastato entrare nel ritmo. E sì, da questo momento posso accodarmi anche io alla schiera di persone che hanno apprezzato Grim Fandango. Un gioco, un'incredibile avventura (grafica) dai toni noir semplicemente memorabile. Voto: 7,5

domenica 13 marzo 2022

[BirthDay] Ask me a question

Poche, semplici parole, da dire/scrivere in questo giorno (speciale) del mio trentasettesimo, anzi diciottesimo, forse meglio quindicesimo (perché sempre ragazzino resterò), compleanno. Giorno che cade, di domenica stavolta, ma nel mese sempre pazzerello, e non solo metereologicamente parlando (tra l'altro in settimana da me ha nevicato e fa ancora freddo), di marzo. Due anni fa l'inizio del primo lockdown, l'anno scorso la situazione non migliorò poi di tanto (meno restrizioni ma tanti timori), quest'anno c'è addirittura la guerra. Nonostante ciò, festeggiare si può e si deve, dopotutto ricade una volta all'anno l'occasione di farlo, l'occasione di mangiare la tua torta, che fortunatamente tornerà ad essere classica, a tre anni dall'ultima volta, giacché due anni fa ti dovesti arrangiare con una crostata, e l'anno scorso con la torta dei sogni sì, ma poi rivelatosi quasi incubo (una botta calorica esagerata). Quindi festeggiare, in famiglia ovviamente e in particolar modo, ed anche in rete, con voi della blogosfera, ma come e in che modo? A parte offrendovi un pezzo di torta virtuale, intrattenendovi con qualcosa. E' stata infatti questa occasione in precedenza, per annunciare novità e/o cambiamenti, per proporre (addirittura) un Tag, per esporre i traguardi raggiunti o più semplicemente per parlare di me, ma quest'anno ecco proporvi il classico giochino del "Fammi una domanda", che è di casa Instagram, ma siccome da lì non posso/voglio fare, lo faccio da qui. E in tal senso ricordo a tutti, ma soprattutto a chi forse avrà dimenticato o non ha mai letto questo vecchio post, per evitare quindi fraintendimenti, della mia "disabilità fisica totale". Tuttavia nessuna domanda è preclusa, potete anche, come Moz insegna, criticarmi, cioè "cosa non vi piace di me e del mio blog?". Non siate timidi (come me) e fatevi avanti, e per quelli che domanda farà (conseguentemente risposta avrà), ringrazio anticipatamente tutti, anche solo quelli che auguri faranno. E comunque grazie d'esserci.

lunedì 7 marzo 2022

Le mie canzoni preferite (Febbraio/Marzo 2022)

Speravo, anzi credevo, che l'ultimo Sanremo, peraltro già finito da un mese, non inglobasse (almeno per questa volta, e per una volta) tutta la musica italiana dell'ultimo periodo, invece è successo proprio questo. A ciclo continuo, che qualcuna più sentire si può, alcune che invece con piacere si riascoltano (alcune anche tra quelle non giudicate positivamente), ma così facendo nessuna altra canzone italiana ha fatto seriamente capolino, trovandomi nella situazione (almeno nel mio caso) di dover inserire in questa mia lista (l'unica bimensile) delle mie canzoni preferite, solamente musica straniera e/o internazionale. Fa strano certamente, ma niente di cui lamentarsi, personalmente almeno, che tutte queste canzoni (a modo loro) fantastiche sono (la Playlist completa trovate Qui).

 
 Ogni tanto un po' di elettronica ci sta tutta.
 
 Batti le mani, muovi i piedi, e ciao ciao! Siamo giovani, siamo giovani, fottitene e balla, tra i rottami, balla!