mercoledì 15 maggio 2024

[Cinema] Fantascienza Vintage - Parte 3

Non è la prima volta che faccio una retrospettiva al genere fantascientifico "del tempo che fu" (tempo che va dagli anni '60 ai '90), che per questo specifico caso può definirsi "del tempo che potrebbe essere" (di un futuro distopico non proprio impossibile), e non a caso il titolo del post riporta la dicitura parte terza, perché prima appunto, ce ne sono state altre due di occasioni. L'occasione di vedere ulteriori film, in questo caso sei, che rappresentano il genere fantascienza nelle sue varie derivazioni. Classici e cult, remake e capostipiti, al servizio del genere tramite futuri distopici e viaggi spaziali inconsueti. Visioni terrificanti e indescrivibili, di un futuro che rappresenta la razza umana (ma in questo caso non solo) nelle tante forme immaginate e idealizzate nel tempo. Un viaggio totalizzante, portandomi ad affrontare sei tappe non esattamente definibili "una passeggiata". Sei film di cui due tuttavia rintracciabili da piattaforme "legali" di streaming, ovvero Rollerball su Prime Video e Il buco nero su Disney Plus, gli altri no, ma tutti comunque soddisfacenti nelle loro molteplici sfaccettature, di visioni fantascientifiche interessanti e di rara visionarietà (del loro tempo ovvio).

Rollerball (Sci-fi/Dramma/Azione 1975) - James Caan offre una performance intensa in un film con uno script futuristico e visionario, che brilla nelle scene d'azione (l'idea di uno sport violento e brutale come principale intrattenimento di una società quasi totalitaria è geniale) ma risulta meno convincente nei dialoghi e nello sviluppo della trama, due aspetti che avrebbero beneficiato di maggiore attenzione. Il film diventa davvero affascinante solo durante le emozionanti e pericolose battaglie in campo, mentre le altre parti tendono a essere noiose (dialoghi poco incisivi, personaggi poco definiti, trama che stenta a prendere il volo). Nonostante ciò, l'opera possiede un fascino violento e disperato che persiste dopo la visione, un indubbio punto di forza. Sebbene meno spettacolarità e più approfondimento avrebbero giovato, il film rimane una realizzazione di successo. In conclusione, nonostante non sia perfetto, è un prodotto molto valido, un amalgama di generi che in quel periodo produceva opere di qualità e ricche di significato. Con il passare del tempo, alcuni aspetti possono sembrare datati, ma Rollerball resta un film da riscoprire, preservare e ricordare. Voto: 7

The Black Hole - Il buco nero (Sci-fi/Azione 1979) - La risposta di Disney a "Guerre stellari" doveva essere grandiosa, ma scenografie, effetti speciali e regia non raggiungono lo stesso livello. Tuttavia, la storia è avvincente dall'inizio alla fine e il film si distingue dalle solite fiabe per bambini. La svolta oscura di Disney ha dato vita a un film di fantascienza con un'atmosfera angosciante, cupa e claustrofobica che non manca di emozionare. La trama si evolve in maniera sorprendente, con musiche che si fondono perfettamente con le scene, e un finale suggestivo, sebbene forse un po' troppo elaborato, che aggiunge un fascino unico al film. Come tentativo di Disney di offrire qualcosa di nuovo, merita riconoscimento. Sfortunatamente, fu un insuccesso commerciale nonostante l'investimento anche nel merchandising. È vero che appare datato, in parte a causa di un cast che era già non più attuale al momento dell'uscita, ma conserva un certo incanto retrò. Devo ammettere che l'ho guardato con piacere, il finale è intrigante, anche se avrebbe beneficiato di maggiori spiegazioni o approfondimenti. In conclusione, non memorabile, ma film davvero carino. Voto: 6+

martedì 7 maggio 2024

Le mie canzoni preferite (Maggio 2024)

L'Eurovision Song Contest è già cominciato, e stasera ci sarà la prima diretta, ma neanche mezza canzone ho ascoltato, conosco solo la partecipante italiana (tale Angelina Mango, vincitrice un po' a sorpresa dell'ultimo Festival di Sanremo) a cui va (nonostante non penso vincerà, però non si sa mai) il mio giusto in bocca al lupo, così, come già successo le scorse volte (scorsi anni o edizioni), slittata al prossimo mese è quindi la mia classifica di gradimento alla competizione musicale europea. Nel mentre tuttavia, ecco l'occasione di ascoltare le mie ultime preferite canzoni, oscillanti tra nuovo e vecchio, tra emergenti e talenti già affermati, sonorità leggere, fresche e moderne con qualche tocco di giustificata malinconia (playlist completa Qui).

C'è a chi piace e a chi non piace, ma a me piace la sua voce e questa sua ultima canzone.

Lo seguo sempre con grande interesse, ed ogni tanto sforna un discreto pezzo come questo.