venerdì 22 settembre 2023

Le serie tv del mese (Settembre 2023)

Il tempo dei "pacchetti completi" (di serie), finisce qui, per quest'anno almeno. Riprenderò infatti il prossimo, nel recupero di serie complete, in molti casi già chiusi e/o finiti, ma eccezioni non mancheranno. In ogni caso per questi ultimi tre mesi mi dedicherò a singole stagioni (quindi insomma 9 serie mensili) di serie recenti e recentissime. Tuttavia per dicembre la volontà è quella di recuperare alcune serie natalizie, e penso di farcela, allegando a questi comunque gli ultimi grandi botti, mi riferisco soprattutto a One Piece, che non mancherò di vedere entro quest'anno. Perché insomma c'è tanta roba, ma selezione è necessario fare. Giacché la lista è sempre più corposa, la scelta sempre più ampia, bisogna scegliere in base alle esigenze, anche se il rischio di perdersi qualcosa c'è, ma non importa, ed intanto ecco...

American Gods (Serie Completa) - Dopo essermi già perso tra gli intrighi ed i misteri di Sandman e dopo aver viaggiato al fianco di Crowley e Aziraphale in Good Omens (di cui seconda stagione a breve vedrò), mi sono trovato davanti American Gods, in modo del tutto inaspettato, ed inaspettatamente mi sono ritrovato a vedere un prodotto che parte a razzo e finisce a "si capisce". Dal romanzo di Neil Gaiman una serie dal concept grandioso, realizzata con eccezionale immaginazione visionaria e con gli interpreti giusti (si distingue Ian McShane). Un affresco affascinante delle imprese che oppongono le divinità storiche a quelle inquietanti dei nostri tempi e una trama giustamente complessa ed avvincente. Purtroppo, le belle parole di cui sopra valgono per la prima stagione, non certo per una seconda piuttosto moscia e inconcludente, che si stiracchia in modo ripetitivo e con pochi sussulti (solo qualche isolato momento, qualche scena). Se con il cambio di showrunner si sperava in qualche modo di invertire la rotta, vedendo esaudite le promesse di un American Gods che tornava alle origini, ciò non è successo. Nonostante un piccolo miglioramento rispetto al caos della seconda stagione, la terza non riesce ad invertire il trend negativo, anche per la defezione di parte del cast. Accolta con rassegnazione e scarso interesse, American Gods 3 ha segnato il fato di una serie che poteva e doveva dare di più. Di una serie stilisticamente e concettualmente ineccepibile, ma narrativamente e spiritualmente discutibile. Davvero un gran peccato. Voto complessivo: 6

venerdì 15 settembre 2023

Le mie canzoni preferite (Settembre 2023)

E si torna alla normalità, dopo la corposa classifica dei Tormentoni Estivi annuali, ed a proposito di ciò, come auspicato, in questa lista mensile c'è un brano di quelli "scartati", quello degli altri non facente parte della classifica che più mi ha convinto. Normalità che comunque significa in questo caso anche nessuna grande novità, a parte un artista, famoso per aver vinto premi, tuttavia poco conosciuto da me, gli altri sono conferme, artisti già passati da queste parti. Ma non penso sia un problema, almeno per me non lo è, perché ci sanno fare e meritano di starci. In ogni caso questa è lista, e come sempre la playlist completa trovate su Youtube, qui.

Ho molto apprezzato la sua Se mi vuoi per Diabolik 2, ma apprezzabile è anche questa canzone qua.

La vita da solista dà i suoi frutti, anche se ci son voluti più di dieci anni...
Quest'anno è già la seconda volta da Marzo, complimenti a lui.

venerdì 8 settembre 2023

[Games] Videogiochi del periodo (Agosto 2023)

Anche questa volta c'è voluto un po' di tempo, tempo per trovare dalla mia ricca libreria di Prime Gaming, i giochi giusti, quelli che soddisfacessero i miei standard e soprattutto specifici requisiti, affinché riuscissi a giocarli e finirli senza tante difficoltà. Alla fine ne ho trovati quattro, questi quattro interessanti ognuno per alcune loro peculiarità, ma prima (e durante) ne ho provati parecchi. Iniziando da Pesterquest (un truce romanzo visivo a episodi), Manual Samuel (bizzarra avventura in 2D), HUE (gioco a piattaforme con enigmi) e Tales of the Neonsea (un'avventura in stile pixel-art retrò ad ambientazione urban cyberpunk), tutti purtroppo sprovvisti di una localizzazione in italiano, e continuando con Out of Line (avventura rompicapo a piattaforme), Cat Quest (GDR open world) e Rain World (survival platform game), che non consentivano di rimappare la tastiera a (mio) piacimento. Finendo con tre giochi che nonostante avessero i requisiti richiesti non mi hanno consentito, e per diversi motivi, di proseguire nel gioco. Mi riferisco a The Last Day of June, un videogioco rompicapo ad avventura grafica, dopo una mezz'ora di gioco i comandi sono diventati complicati da gestire e ho dovuto mollare, e poi Beasts of Maravilla Island, un'avventura 3D il cui scopo è fotografare flora e fauna di un'isola misteriosa, dopo dieci minuti "che barba, che noia" ed ho mollato, infine ecco Fahrenheit: Indigo Prophecy Remastered, un'avventura grafica/narrativa/dinamica del 2005, gioco passato alla storia per essere stato precursore del genere ed aver avuto in dote una colonna sonora del compianto Angelo Badalamenti, dopo ore di gioco sono sorti dei problemi con i quick time event del gioco, così tanto veloci e difficili che impossibile era per me riuscire nell'intento, i miei riflessi e movimenti non sono più quelli di una volta. Peccato, ma la scelta era fortunatamente ampia e qualcosa di adeguato ho comunque scovato.

The Wanderer: Frankenstein's Creature - Piccola premessa su questo titolo ispirato al celebre romanzo: non l'ho mai letto (ma ho visto molti adattamenti). In ogni caso questa è senza ombra di dubbio un'ottima re-interpretazione in chiave videoludica del grande classico della letteratura di Mary Shelley. The Wanderer: Frankenstein's Creature è infatti un piacere per gli occhi e per le orecchie, un sublime viaggio attraverso un mondo disegnato con dolci pennellate d'acquarello, un universo capace di mutare repentinamente per seguire la presa di coscienza della Creatura e dello stesso giocatore. Si tratta difatti di un'esperienza più sensoriale che videoludica, sebbene in qua e là ci siano dei semplicissimi enigmi e delle semplici interazioni da svolgere. L'avventura è molto breve, la si completa in una manciata di ore, ma vanta una notevole rigiocabilità, essendoci ben 5 finali e tenendo di conto che le scelte in game cambieranno radicalmente alcuni dialoghi e alcune scene. Sebbene il racconto sia piuttosto rapido nello svolgersi, è molto potente e trasmette benissimo ciò che gli sviluppatori (e l'autrice originale del romanzo) vogliono trasmettere. A rendere così d'impatto certe tematiche ci pensano il design e il comparto audio di cui sopra. Peccato solo che la contemplazione di questo dipinto tratteggiato da La Belle Games venga purtroppo interrotta di frequente a causa di controlli tanto semplici quanto inspiegabilmente macchinosi, che interrompono sovente il fluire della storia. Ma, a parte anche alcuni bug e il ritmo a volte piuttosto lento e compassato (anche se trattandosi di un "viaggio introspettivo" penso sia giusto così), parliamo di un gioco davvero notevole, un gioco per tutti ma non adatto a tutti, che però non si può che consigliare. Voto: 6,5

giovedì 31 agosto 2023

I film del mese (Agosto 2023)

Come detto lo scorso mese, l'abbonamento gratuito ad Apple Tv Plus mi scadeva in questo mese, ma sono prima di ciò riuscito a vedere due film (potevo tre, ma un film di Natale adesso non era cosa). Film che ovviamente qui sono presenti insieme a tanti altri di tante altre piattaforme. Tra l'altro una esce e un'altra entra, nel senso che, offerta calcistica a parte, nella mia "rosa" ora c'è Infinity Plus, differenza non di poco conto (in negativo), ma tant'è che ne approfitterò ugualmente, anche se non so quando, dato che appunto non c'è granché. In ogni caso scelta ce n'è e sempre più offerta c'è. A tal proposito, vi ricordo che oltre a questo post, io vi ho offerto, oltre al resto (compreso questo post), anche il mio speciale Tormentoni e la mia partecipazione (sotto forma di un film di genere recensito) alla Notte Horror 2023, se quindi ne volete (ancora) "approfittare" (o per chi non l'avesse ancora fatto) il mio blog è sempre aperto. Buona lettura a tutti.

Non dormire nel bosco stanotte (Horror 2020) - Innocua produzione polacca che nulla aggiunge e nulla toglie al vastissimo panorama slasher. Derivativo e citazionista, risulta essere un omaggio agli horror americani ed agli anni '80. Per quest'ultimo motivo io l'ho trovata un'operazione gradevole in quanto non pretende di insegnare niente a nessuno ma bensì pesca a destra e a manca per creare un filmetto puramente ludico. A mio gusto nel complesso si è lasciato guardare grazie ad una buona colonna sonora, una bella dose di splatter, degli attori tutto sommato decenti ed una location sempre valida per un film di genere. Peccato che il discorso dei "malati di tecnologia" venga lasciato presto da parte in favore di una trama molto più scontata e banale, non mancano i soliti momenti inutilmente emotivi e la causa che ha creato i villain è opinabile. Troppe cose vengono buttate in questo minestrone, spesso abbandonate senza senso, e la sceneggiatura di certo non brilla, mentre la regia è nella media con qualche valida trova. Finale che lascia spazio ad una, purtroppo, possibile schiera di seguiti. Voto: 5,5

La notte su di noi (Azione/Thriller 2018) - La trama ha un peso molto relativo in questo campionario estremo di arti marziali che conferma in terra indonesiana la validità di un genere che necessita continua rielaborazione ed esasperazione. E' proprio il caso di ciò che succede al protagonista che, per aver trasgredito a un ordine, dovrà vedersela con ex amici diventati nemici e altri gruppi di nemici da sempre, per un'infinita mattanza ipercinetica e travolgente con uno sfoggio di situazioni cruente che conquistano l'attenzione e realizzate con una tecnica di primo livello, dalle scene più affollate ai particolari più minuti. Rispetto ai due "The Raid" di Gareth Evans, la trama è più complicata che complessa e conta qualche flashback di troppo, ma è comunque difficile oggi pretendere di meglio in un film d'arti marziali. All'apparenza piuttosto semplice, si rivela un'opera dalla regia (quella di Timo Tjahjanto lo spericolato) personale e godibile. Voto: 6+

martedì 22 agosto 2023

Notte Horror 2023: I delitti del gatto nero (1990)

Ininterrottamente dal 2016 partecipo a questa bellissima iniziativa, e mi ripresento anche quest'anno (e sempre mi presenterò fin quanto potrò, pure se fosse l'unico post) all'appuntamento, cinematograficamente parlando, più orrido ed orripilante della blogosfera. Un appuntamento tipicamente estivo, e che quest'anno proprio come l'estate che volge al termine, finirà a settembre (l'elenco completo con tutte le date passate e prossime lo trovate a fine post). L'appuntamento è ovviamente quello con la Notte Horror, che quest'anno ha raggiunto lo storico traguardo del decimo anno, ed io vi partecipo per l'ottava (e consecutiva come detto) volta. Come regole comandano, la scelta del film passa attraverso l'obbligo del genere horror, attraverso il vincolo della tamarrata e la preferenza dei decenni che vanno dagli anni '70 ai '90, ebbene questa volta la suddetta è caduta su di un film che nelle vere Notti Horror di Italia 1 è passato spesso negli anni, su di un film che altro non è che l'ennesimo, ulteriore horror ad episodi, formula tanto di moda negli anni '80 in poi soprattutto inerente a questo genere. I delitti del gatto nero infatti, oltretutto tradotto in modo non esattamente felice, quasi una barbaria (esclusivamente italica) volendolo rinominare così, dall'originale Tales from the Darkside: The Movie, è difatti un altro simpatico film ad episodi, un classico anni '90 composto da 3 episodi più uno che funge da cornice, e che si rifà al Creepshow di Romeriana memoria (e successivamente Carpenteriana riverenza, Body Bags del 1993, giusto l'anno scorso visto e recensito per questa simile occasione).

venerdì 18 agosto 2023

Le serie tv del mese (Agosto 2023)

Seguendo la continuity dell'MCU relativa alle serie tv (per una serie al mese), avrei dovuto, dopo The Punisher (che ho visto completa come le altre prima che ho sovrapposto per comodità) vedere per questo mese di agosto la serie tv Runaways (per un totale di 3 stagioni), ma sfortuna (o fortuna chissà) vuole che la suddetta sia stata rimossa dal 26 maggio dalla piattaforma Disney Plus. Così l'ho dovuta immancabilmente saltare, ma incredibilmente anche quella successiva, ovvero la serie Cloak & Dagger (per un totale di 2 stagioni), è stata ugualmente rimossa, stavolta da Prime Video, lo stesso maggio scorso (esattamente il 4). Cosicché non avendo alternative, anzi sì perché tutto è collegato, ma soprattutto saltando quei (tanti) prodotti già visti durante gli ultimi anni, mi sono ritrovato subito ad affrontare What If...?, trovandomi così nella situazione paradossalmente ideale, riuscirò infatti a vedere entro la fine dell'anno anche l'ultimissima Secret Invasion. Ma intanto nella prossima troverete nel pacchetto She-Hulk, e in questa oltre alla citata serie animata, la seconda ed ultima di Apple tv e molto altro.

Andor (1a stagione) - Il ribelle Cassian Andor entra nella resistenza contro l'Impero. Prequel del film Rogue OneAndor esplora il lato oscuro di Star Wars, meno favola fantascientifica e più serie adulta dai toni dark, che si prende i suoi tempi privilegiando, all'azione (che pure non manca, con momenti di grande impatto anche visivo), la psicologia dei personaggi, alcuni dei quali mostrano un lato davvero efferato, con momenti di grande tensione. Felice la scelta del cast, con Diego Luna assai bravo e alcune eccellenti partecipazioni come Stellan Skarsgård e Forest Whitaker. Il sorgere dell'Impero e la prima scintilla della ribellione. È questo il sunto di una serie che riesce a rendere piuttosto bene l'avanzare dell'oscurità, dell'oppressione, e ciò la fa apparire più vera, pur mostrando limiti dal punto di vista delle trovate e, soprattutto, dell'azione. Eppure, concentrandosi appunto sui personaggi e disegnandoli in maniera convincente riesce comunque a rendere interessanti gli episodi, spiegando anche chi sia Cassian e da dove provenga. Il finale non è conclusivo ma c'era da aspettarselo, dal momento che si tratta dell'inizio di una storia molto lunga. E' sicuramente un prodotto maturo che affronta un tema complesso, ma manca delle caratteristiche iconiche di Star Wars, seppur anche qui gli stormtrooper hanno una mira pessima. Il mio giudizio? I monologhi sono buoni e le macchinazioni ribelli sono interessanti e pericolose, purtroppo le lunghe attese iniziali non mi hanno convinto del tutto, ma Andor è sicuramente una serie (a parte che migliore di The Book of Boba Fett) da vedere. Voto: 6,5

What If...? (1a stagione) - La Marvel non si ferma (mai) e rilancia il suo (multi)universo con questa serie animata (che riprende l'omonima serie antologica a fumetti) dedicata all'alieno Osservatore che assiste e registra mostrandoci mondi Marvel simili a quelli che conosciamo, ma diversi, talvolta drammatici, ma anche brillanti. La missione pareva impossibile, invece riesce, ed alla grande, per le ottime animazioni, ma anche per l'atmosfera stile Ai confini della realtà e per certe trame ardite (vedi l'apocalisse zombi alla Romero, o Pantera Nera che diventa Star Lord al posto di Peter Quill) che spesso superano i prodotti originali da cui s'ispirano. Al contempo, ad un occhio più attento emergono delle leggerezze gravi nella sceneggiatura, tra concetti che mutano e si contraddicono a seconda delle necessità del copione e veri e propri buchi di trama (ha pure problemi ingombranti di toni e un umorismo che fatica a mescolarsi con la componente drammatica). Ma luci ed ombre si bilanciano quasi in modo perfetto, per una serie che, seppur ha qualcosa da dire ma poteva farlo meglio, è imprescindibile per i Marvel fan del MCU, non così tanto per tutti gli altri, ma almeno il quarto episodio su Dottor Strange bisogna assolutamente vedere/recuperare. Voto: 7

venerdì 11 agosto 2023

Le mie canzoni preferite del mese di Agosto: Speciale Tormentoni Estate 2023

E' passato un anno dall'ultima volta, che volente nolente ho stilato la mia speciale classifica musicale estiva, quella dedicata ovviamente ai tormentoni di stagione, e non è cambiato niente, ci toccherà sempre ad ogni estate. Quest'anno tuttavia una lista abbastanza corposa da prendere in esame, ma impensabile era inserire 35 video, una scrematura era utile nonché necessaria, dopotutto non tutte possono reputarsi canzoni estive e/o tormentoni, alcune con l'estate (e il termine stesso) poco hanno a che fare, o forse semplicemente non le ho reputate tali. Non bastasse che alcune non memorabili erano e sono. Infatti, a parte (e soprattutto) Colapesce e Dimartino con Considera, ma anche Diodato con Occhiali da sole, Ariete con Un'altra ora, Ernia, Bresh e Fabri Fibra con Parafulmini, Blanco e Mina con Un briciolo di allegria e Madame con Aranciata, che potrebbero o meno esserci nella lista delle mie canzoni preferite del prossimo mese, tutte le altre scartate difficilmente avrebbero migliorato questa nuovissima classifica. E sono: Francesca Michielin con Fulmini addosso, Merk & Kremont, Tananai e Marracash con Un altro mondo, Alfa con Bellissimissima, Charlie Charles, Ghali, thasup e Fabri Fibra con Obladi Oblada, Laura Pausini con Il primo passo sulla luna, Tedua e Sfera Ebbasta con Hoe, Drillionaire, Lazza, Blanco, Sfera Ebbasta e Michelangelo con Bon ton, Rhove con Pelé ed infine Finesse, Shiva, Sfera Ebbasta e Guè con Gelosa. Una classifica di cui non fa parte (perché già inserita a Giugno) Annalisa con la hit Mon Amour, altrimenti avrebbe sicuramente vinto, ma paradossalmente c'è riuscita ugualmente a vincere, per scoprire come vi basta scorrere ed ascoltare il resto del post. Post comunque sintetizzato in forma di playlist su Youtube.


CATEGORIA TRASH: I PEGGIO TORMENTONI

Il (famoso) remix di sottofondo non basta, non mi convince il testo e non mi piace il ritmo, bocciata!

Stavolta Emma esagera e i risultati si vedono/sentono, e per i produttori Takagi & Ketra un bel passo indietro...

lunedì 7 agosto 2023

[Games] Videogiochi del periodo (Maggio/Giugno/Luglio 2023)

Non ricordo se un ringraziamento per bene ho già fatto, comunque non mi stancherei mai di ringraziare i ragazzi di Epic Games Store per i regali spesso graditi che fa da anni a questa parte (con una dozzina di giochi di buona qualità giocati e recensiti), ma anche il servizio di Prime Gaming, che quando si sforza (ovvero quando regala dei titoli tramite terze parti) offre delle chicche niente male, come questi tre giochi che in questi mesi mi hanno tenuto impegnato. Sbloccandoli su altre piattaforme digitali infatti si riscattano interessanti cose, cosa che sulla sua piattaforma generalmente non fa. In questi giorni sto spulciando difatti la libreria a mia disposizione, ma poche cose davvero buone sto trovando (ma quando è tutto gratuito ci sta), però saprete di più il prossimo mese, intanto ci si accontenta.

Fallout 3: Game of the Year Edition - Fallout 3 è stato il primo gioco della "saga" di Fallout a cui ho giocato (a parte un weekend gratuito esercitato molti anni fa, ma di un capitolo che non ricordo), il mio computer non era tra i migliori all'epoca, ora però regge benissimo Fallout e quindi ho avuto la possibilità di giocarci (anche grazie alla gratuità della copia stessa del gioco). Credo che la trama del gioco sia abbastanza originale, anche se esistono già giochi con trame simili (scenario post-apocalittico in cui sopravvivere), però questo gioco è uno di quelli che la sfrutta al meglio (soprattutto per quanto riguarda l'atmosfera degradante e desolata, resa molto bene), all'inizio può sembrare un gioco banale ma quando la trama inizia a svilupparsi diventa sempre meglio (seppur non in modo trascendentale). Gioco del 2008, ha certo risentito del tempo (soprattutto sul lato estetico e visivo, graficamente è infatti invecchiato male), ma il gioco è in grado di intrattenere ancora oggi, anche grazie agli add-on (tutti, ma proprio tutti) della Goty Edition (la caccia agli alieni, che è stata davvero spassosa, quella che mi è piaciuta di più). Peccato che Fallout 3 sia al contempo la fiera delle cose lasciate a metà. Va bene la longevità, pure alquanto esagerata (100 ore si dice se si fa tutto, ma ho preferito in gran parte fare l'essenziale), va bene il gameplay, la modalità S.P.A.V. è un tratto caratteristico alquanto interessante (combattimenti però alla lunga un filino sempre uguali), ma i bug lasciano senza parole, tra problemi di fisica, IA, continui cali di frame ad animazioni a dir poco legnose (così così anche doppiaggio ed audio). Fallout 3 è insomma la dimostrazione di come si preferisca la quantità alla qualità, e ci sta pure, ma un po' di cura in più sarebbe stata apprezzata. In ogni caso gran bel gioco, capolavoro per alcuni (ma di certo una pietra miliare nel panorama videoludico), un gioco preferibilmente da giocare e gustare con calma (purtroppo non ho avuto questa possibilità, ma non importa), un gioco degno del suo genere, un gioco da giocare almeno una volta nella vita. Voto: 7

lunedì 31 luglio 2023

I film del mese (Luglio 2023)

Un giorno si spera ci sia una sola piattaforma per vedere tutto il cinema che c'è, ma ora purtroppo tante sono, che oltre a Sky, Netflix e Prime (che hanno avuto uno speciale tutto loro, le prime due addirittura raddoppieranno prossimamente), ci sono anche Disney Plus, Apple Tv Plus, Tim Vision e Paramount Plus (a pagamento), ma anche RaiPlay e VVVVID (gratuite), e tutte a mia disposizione, però ci sono tante altre che non ho. In ogni caso scelta ampia, ed io per l'occasione ho scelto proprio da queste 6 piattaforme streaming le pellicole da vedere in questo mese. Alcune scelte erano abbastanza scontate, come nel caso di tre pellicole candidate agli Oscar tra il 2022 e il 2023, ma ecco anche recuperi e nuove uscite. E sono tutti film (ancora in certi casi, per sempre in altri) disponibili alla visione, 4 su Disney (The Menu, Barbarian, Amsterdam e Avatar 2), 4 su Apple Tv (Causeway, Macbeth, Finch e Cha Cha Real Smooth), 2 su Tim Vision (A proposito di Davis ed Ennio), 1 su Paramount (Pet Sematary) ed 1 su VVVVID (I figli del mare). I restanti 4 su RaiPlay, ma in questo caso la disponibilità è a tempo, solo Little Sister ancora c'è, The Voices, Anna e Shadow invece no (ma incredibilmente tutti e tre stanno su Prime). Com'è andata? Tra alti e bassi, come sempre.

Shadow (Dramma/Azione 2018) - Ad anni dalla grossolana trasferta hollywoodiana di The Great WallZhang Yimou torna in patria e firma un wuxia sanguinolento, in equilibrio tra rievocazione Kurosawiana e tragedia Shakespeariana sui dualismi. Pur con qualche prolissità nella mezz'ora iniziale e un cast non particolarmente carismatico (l'opera mette al centro di tutto l'ambiguità dei dualismi di luce-ombra, maschile-femminile, realtà-menzogna), il film ne esce bene. L'ennesimo buon film del regista, visivamente accattivante con una fotografia fredda e cupa, una storia intricata quanto basta per dare quel tocco d'imprevedibilità, soprattutto nel finale, e la garanzia di assistere ad una visione coinvolgente, fatta di duelli, combattimenti e intrighi sentimentali. Un buon film, da vedere e apprezzare, forse un gradino sotto rispetto ad altri dello stesso genere realizzati dal maestro cinese, ma ampiamente gradevole e interessante. Voto: 6+

The Menu (Thriller/Horror 2022) - Non mi ha convinto al cento per cento, ma non male è questo film (che almeno è in qualche modo originale), film che si può definire una critica alla borghesia e al consumo di cibo sempre più sofisticato, sotto veste di horror. C'è una bell'atmosfera, a metà tra il grottesco e il thriller, ed il mistero su questa serata esclusiva viene alimentato a dovere. Di questa commedia nera mi sono piaciuti: il taglio satirico, la regia controllata, il ritmo costante, e le interpretazioni (nel cast spicca indubbiamente Ralph Fiennes). Tra una satira piuttosto evidente e l'inquietudine nel non sapere come si articolerà il gioco il film scorre infatti piuttosto bene. Il finale è piuttosto pirotecnico ma non tanto sorprendente. Tuttavia è un finale logico dove è più importante non tanto la soluzione quanto come ci si arriva. Non è certo nulla di memorabile ed è anche meno intelligente di ciò che vorrebbe essere, ma in definitiva resta un film interessante. Voto: 6

lunedì 24 luglio 2023

Verso l'infinito e oltre

L'obbiettivo dei 10 anni è sempre più vicino, ne mancano infatti 2, che oggi difatti il mio blog ne compie 8 di anni, anni d'evoluzione, miglioramento e trasformazione, anche personali. Per festeggiare insieme a tutti voi quest'occasione tuttavia, voi che mi seguite e che non mi stancherò mai di ringraziare, per il supporto e non solo, niente di eclatante, anzi, semplicemente ecco ritornare "l'originale" header del blog, rispolverato come ogni anno per l'evento. E poi (non sapendo cos'altro inventarmi) giocando con voi con il titolo che ho dato a questo post speciale, che non solo è una citazione, è pure (vista l'immagine che ho messo) gioco visuale e letterario. Dovreste conoscere la citazione, chi personaggio la dice e in quale film, altra cosa la correlazione tra il simbolo infinito e il numero otto, ed a proposito di ciò il significato del titolo è banalmente quello che raggiunto l'ottavo anno si pensa (si cerca e si prova) ad andare oltre, raggiungere il decimo anniversario e poi chissà, anche se so già che molto probabilmente lì mi fermerò. Perché già questo è un periodo del cavolo (il caldo esagerato di quest'anno non aiuta affatto), giro tra i blog altrui poche meno volte e meno spesso di prima, disdegno la scrittura (e lettura) impegnativa e sempre meno spazio trovo per fare qualunque cosa, e sempre peggio andrà sicuramente, saranno insomma due anni complicati. E quindi forse è meglio godersi questo ottavo compliblog e basta, almeno per oggi, tra l'affetto dei miei lettori, ahimè in diminuzione, ma probabilmente è proprio il periodo, o momento storico, complicato per tutti. In ogni caso grazie (nuovamente) ed a risentirci presto, di certo non il prossimo anno, che vi/ci/mi aspettano prima della fine di quest'anno tante cose interessanti, tra speciali cinematografici, notti horror e listoni alquanto succulenti. Tra musica, giochi e televisione, altrettanti gustosi piatti.

mercoledì 19 luglio 2023

Le serie tv del mese (Luglio 2023)

L'avevo anticipato poche settimane fa che in seguito all'abbonamento gratuito di 3 mesi di Apple tv avrei visto non solo dei film (che in totale, ed alla fine, saranno 7) ma anche delle serie tv. E infatti ecco per questo mese portare una delle due serie (difficile fare di più), che avevo in primis di recuperare. Si comincia difatti con una delle più sorprendenti serie (fantascientifica psicologica) dell'ultimo anno, e si finirà (prossimo mese) con l'altrettanta sorprendente serie sportiva su un particolare allenatore di calcio. Per il resto ecco l'ultima serie Marvel prodotta da Netflix ed ora distribuita da Disney Plus, l'ultima stagione della serie HBO più chiacchierata degli ultimi anni ed infine la sorella (minore) dell'interessantissima serie Narcos. Per un mese serialtelevisivo stabilitosi a livelli accettabili.

Narcos: Mexico (Serie Completa) - Spin-off dell'ottima serie ambientata in Colombia (qui), è un prodotto ben realizzato e curato, e dall'indubbio impatto drammatico, peccato che qualcosa si perda e qualcosa manchi. Dal punto di vista del modo di raccontare la storia, Narcos: Mexico riprende a grandi linee quanto visto nelle tre stagioni di Narcos, ma rispetto alla serie madre/padre manca oggettivamente qualcosa: oltre all'effetto sorpresa, le scene d'azione sono poco realistiche, con armi dai caricatori infiniti, armi che sparano senza tenere il grilletto premuto e situazioni spesso al limite del non accettabile parossismo. Punto assolutamente negativo di Narcos: Mexico è il modo nel quale i malviventi sono tratteggiati: quasi sempre in modo fin troppo benevolo, come a volerli accostare allo spettatore. Se in Narcos vi era una netta distinzione tra i buoni ed i cattivi, in Narcos: Mexico la cosa è molto più sfumata. Narcos: Mexico vede ovviamente un cast completamente rinnovato, fatte salve alcune figure che avevamo visto già in Narcos, cast che al contrario della serie originale non stupisce per potenza di recitazione. Narcos: Mexico insomma, è una serie che perde per strada buona parte delle unicità che aveva fatto grande la serie sulla lotta a Pablo Escobar, eppure, nonostante questo e nonostante alcuni attori siano alquanto irritanti, Narcos: Mexico porta a casa un risultato insperato. Forse grazie alla possibilità di inserire trame e sotto-trame, la serie riesce comunque a farsi gradire nelle tre stagioni che la compongono ed è un discreto compendio di Narcos. Il ritmo è sempre alto (la sigla e la colonna sonora rimangono di qualità superiore), e tutto sommato la serie è una di quelle che si può vedere senza rimorsi. Voto complessivo: 7

giovedì 13 luglio 2023

[Cinema] Speciale Film per ragazzi

Non c'è stato periodo migliore se non quello degli anni '80 per i cosiddetti film per ragazzi, e non a caso quindi che per questo speciale del filone teenager in ambito cinematografico, non potevo che vederne alcuni, più precisamente quattro, che insieme formano il mio speciale Giffoni Film Festival, o come ribattezzato dalla compagnia nerd bloggeristica, Geekoni (che quest'anno, ma al momento, non penso ci sarà). E insomma, ma non è stato proprio voluto, che tre dei quattro film sono stati prodotti nel mio anno, anno 1985 che tra l'altro è stato già al centro di uno speciale, anzi tag, cinematografico, mentre il quarto pochi anni dopo. Nessuno in ogni caso ho trovato su qualche piattaforma, e seppur vedibili (non tutti però) gratuitamente su di un sito, in streaming li ho visti, in alcuni casi rivisti. Questi film che, ci hanno (per molti di noi è successo) cresciuti, generazione di investigatori, cestisti, esploratori ed automobilisti, che tempi! Che riviviamo così ed oggi.

Piramide di paura (Avventura/Giallo 1985) - Divagazione originale e piuttosto riuscita sulle gesta del giovane Holmes (insieme al fido Watson) alle prese con una setta egiziana. Mi aveva fatto una buona (ma non eccezionale) impressione quando lo vidi da ragazzino, adesso, tutto sommato, confermo abbastanza quella prima sensazione. Buona pellicola, con un trio di nomi importanti alla regia, alla sceneggiatura e alla produzione (si parla di Barry Levinson, Chris Columbus e Steven Spielberg), per compensare un cast privo di nomi di grido (ma che fa il proprio dovere). Film (d'avventura per ragazzi) che riesce a mantenere sempre un buon ritmo (a parte nella seconda parte dove cala leggermente) ed una discreta tensione (tra slanci ironici, momenti vicini al fantahorror, templi maledetti e antichi egizi) e che si fa apprezzare anche per l'uso di ottimi effetti speciali (almeno per l'epoca) e di una discreta colonna sonora. Ineccepibile pure la ricostruzione scenografica della Londra vittoriana. Comunque credo proprio che sia palese una netta somiglianza, per certi aspetti, con i film di Indiana Jones e di Harry Potter. Qualche lungaggine ma nel complesso un buon lavoro, un lavoro apprezzabile che scorre via senza scadere in facili ruffianerie o banalità. Voto: 7

venerdì 7 luglio 2023

Le mie canzoni preferite (Luglio 2023)

Nel resto del mondo a loro non importa, non sanno cosa sono i tormentoni, o se lo sanno non gli danno troppa rilevanza, ma in Italia in questo periodo ci sono solo quelli. Volente o dolente la maggior parte delle canzoni tormentoni (estivi) diventeranno, e poiché classifica speciale mese prossimo ci sarà, nessuna nuova canzone "fuori schema" questo mese c'è (anche perché nessuna mi ha convinto). Ancora una volta quindi (come purtroppo spesso sta capitando ultimamente), è la musica straniera a tirare la carretta, alquanto piena di pop, ma non solo. Tra graditi ritorni, sorprese e quant'altro, una bella carrellata (Playlist completa Qui).

La strada (da marzo scorso) continua ad essere in pianura, 
che la talentuosa Arlo Parks (dal successo di Weightless
l'ha presa e difficilmente fuori strada andrà se così continuerà.

Non a livello delle migliori sue Top canzoni, ma a Dua Lipa difficilmente si resiste, 
ed eccola nuovamente qua, per la decima volta o giù di là.

venerdì 30 giugno 2023

I film del mese (Giugno 2023)

Al mio già ricco carnet cinematografico (di piattaforme di visione), se n'é aggiunto (seppur provvisoriamente) un altro. Potevo infatti non sfruttare, grazie a Sky, tre mesi d'abbonamento gratuito ad Apple tv? Certo che no, e difatti da fine mese scorso e fino ad Agosto l'occasione avrò di approfittare quanto possibile, di vedere nuovi e/o recenti contenuti, soprattutto quelli esclusivi. Tuttavia lento è stato l'inizio, solo un film infatti porto questo mese, però dal e nel mese prossimo questi raddoppieranno, prima 4 pellicole per lo speciale sulle "piattaforme rimaste", di quelle meno corpose od importanti, e poi alcune altre il mese dopo. Ma non solo, perché una serie vedrò il mese prossimo, ed un'altra quella dopo. Come che sia, in attesa che le visioni si compiano, ecco com'è andata questo mese.

The King's Man - Le origini (Azione/Commedia 2021) - Ho amato il primo film originale (un po' tanto meno il secondo) e ho visto questo (prequel e terzo) episodio sulle origini con poche aspettative, ma la presenza in regia di Matthew Vaughn garantiva fiducia. C'è la Storia (sì la Storia, quella che si studia sui libri), una sceneggiatura non brillante ma capace di tenere alto ritmo/azione/divertimento. Un film che intrattiene e che riserva una paio di sorprese, si avvale di discrete interpretazioni (con Ralph Fiennes a tirare la carretta per tutti) e di qualche scena ben realizzata (la cura negli aspetti tecnici poi è decisamente alta, costumi e scenografie Top). E tuttavia il capitolo più debole della trilogia, si notano infatti alcune ingenuità nella trama, ma ampiamente alla portata del coinvolgimento che sapevano produrre i primi due film, con adrenalina e spettacolarità d'azione che nascondono i difetti (che qui sono: eccesso di patriottismo e rappresentazione a tratti troppo macchiettistica di alcuni popoli) e ne esaltano l'aspetto visivo, portandolo a ottenere, piuttosto agevolmente, una valutazione positiva. Voto: 6+

Velvet Buzzsaw (Horror/Dramma 2019) - Una di quelle pellicole dalle tante potenzialità non sfruttate. La satira nei confronti del mondo dell'arte non punge quanto vorrebbe ed anche i personaggi sono poco più di macchiette, anche se probabilmente sarebbe quello l'intento, ovvero mostrare la loro vacuità. Peccato, perché ho apprezzato tanto Nightcrawler - Lo Sciacallo dello stesso autore (ovvero Dan Gilroy), dove li si la satira verso il mondo dei mass-media è riuscito, invece questo film uscito direttamente su Netflix, non riesce a graffiare ed alla fine resta l'amaro in bocca dato che c'erano tutti i presupposti per un grande film. Forse una delle cause è l'impronta horror che cambia un po' il registro, anche se sulla carta ci poteva stare (rapporto artista-critico e la metafora-vendetta soprannaturale del primo sul secondo). Fatto sta che il mix non convince del tutto, per i troppi spunti non elaborati e la scarsa definizione di alcuni personaggi (come quello di John Malkovich), ma si tratta comunque di un film (seppur riuscito a metà) curioso, a tratti divertente e con alcuni momenti visivamente gustosi. Voto: 5,5

venerdì 23 giugno 2023

Le serie tv del mese (Giugno 2023)

Dai giocattoli ai videogiochi il passo è breve, e dopo la bella docuserie (in tre stagioni) de I giocattoli (della nostra infanzia), che era appunto incentrata sulla storia di importanti linee di giocattoli, ho finalmente visto/recuperato anche High Score, da Space Invaders a Doom, un viaggio con Netflix, un viaggio nostalgico, appassionante e galvanizzante, nella storia dei videogiochi, dalla loro nascita fino alle console moderne. E questo attraverso varie interviste a sviluppatori e videogiocatori protagonisti del periodo di riferimento, che va dagli anni '70 ai '90. Memorabili soprattutto tutti i retroscena dietro alla creazione di giochi come Pac Man e Sonic. Nel complesso in ogni caso, sono rimasto piacevolmente soddisfatto da tutto quello visto, certo, non sempre, nel corso dei sei episodi, la serie centra perfettamente toni, ritmo e l'alto interesse verso la materia (e comunque non è perfetto, non è completo come una enciclopedia, e si "dimentica" molti protagonisti, sia persone che videogiochi o hardware), ma il documentario si dimostra comunque un ottimo viaggio nella (ri)scoperta delle prime console e nel successo crescente, crisi annesse, dei videogiochi dal 1978 al 1993. Inoltre, vero e proprio punto di forza, High Score riesce ad elevare la semplice cronaca arrivando ad affrontare tematiche sociali, morali e culturali che ancora oggi vengono discusse quando si parla di videogiochi. Un tocco di nostalgia ben dosato e l'emozione è completa, soprattutto per chi ha speso un bel po' di tempo durante l'infanzia e l'adolescenza in sala giochi o davanti ad una console. E per gli altri (che non rientrano nella categoria dei gamer) l'oppurtunità di scoprire un sacco di informazioni sul mondo dei videogame, perché insomma è imperdibile.

The Defenders (Miniserie) - E venne (finalmente) il giorno (i pezzi del puzzle alla fine ricomposti) in cui i quattro supereroi Marvel delle serie tv ex Netflix si unirono insieme per affrontare una minaccia comune, proprio come gli Avengers del grande schermo. Che gli eroi si chiamino Vendicatori o (come in questo caso) Difensori, il risultato è quasi lo stesso (più o meno), l'unica differenza è che al cinema i costi sono molto più alti mentre qui si gioca al risparmio, sia sui nemici da combattere (la cosiddetta "mano" capitanata dal nuovo villain, capo delle "cinque dita", Alexandra, la brava ma inconsistente non per colpa sua Sigourney Weaver) che sugli episodi prodotti (solo otto sui consueti tredici delle singole serie). Mantiene una certa qualità evidente sia nel comparto tecnico che visivo, ma evidenzia alcuni problemi in sceneggiatura. Piuttosto gradevole e divertito nella prima parte, ma troppo "arrampicato" nella seconda, quando è in scena (quel bamboccio di) Iron Fist, poi, è persino noioso. Passa una buona metà di stagione prima che si giunga ad un compromesso d'azione, il nemico poi è molto subdolo, poco coerente nelle guerre interne e con un obiettivo un po' superficiale. Belli i combattimenti anche se un po' troppo esagerati e finti in alcuni passaggi. Girata e montata in fretta, quella che doveva essere un punto d'arrivo e di svolta, si rivela più una pura formalità, ed è questo che non va decisamente giù. Un vero peccato. Voto: 5,5

venerdì 16 giugno 2023

[Cinema] Speciale Italian Vintage

Un viaggio nel cinema italiano (d'altri tempi verrebbe da dire) ci sta sempre, ed eccomi perciò (anche questa volta) al cospetto di una lista di titoli, se non importanti di certo interessanti, che attraversano trent'anni di cinema nostrano, ma partendo tuttavia dagli anni '60. Ecco infatti bianco e nero, film di maestri di cinema vivi e purtroppo defunti, di artigiani e figli putativi. E tra esordi registici, cult, sequel, gotico e strani patchwork, film di diversi generi ed estrazioni divertenti, spaventosi e coinvolgenti, ma non solo. Sei film che si possono recuperare in tanti modi, se l'intenzione è quella di vederli o rivederli, difatti L'uccello dalle piume di cristallo trovate su RaiPlayL'altro inferno su Prime VideoAmanti d'oltretombaLa ragazza con la pistola su Youtube sulla pagina Film&ClipsDellamorte Dellamore sempre su Youtube ma a pagamento (io per fortuna trovato su un sito di streaming), infine Dèmoni 2 tempo fa c'era su RaiPlay, ma non più, cosicché l'ho dovuto recuperare in streaming, però su Youtube c'è, basta in ogni caso (per tutti i film) fare una ricerca su Google. Quindi buona visione e/o lettura.

L'uccello dalle piume di cristallo (Thriller/Giallo 1970) - Dario Argento esordisce alla regia con questo discreto giallo, avvincente e con adeguati e ripetuti colpi di scena, animato da cupa tensione e formidabili atmosfere "darkeggianti". I suoi cinquant'anni (e più) li dimostra tutti ma, va detto, se li porta molto bene. La trama è sviluppata a dovere (seppur non tutto è impeccabile, ed a livello di sceneggiatura ci sono delle forzature ed inverosimiglianze), la musica, come sempre (ma non sempre sempre) nei film di Argento, rappresenta un valore aggiunto, quasi un personaggio essa stessa, da cui lo spettatore difficilmente riesce a staccarsi, in questo caso poi si parla di Ennio Morricone, che ci propina una colonna sonora deliziosamente inquietante, come alcune scene del film. Forse il punto debole della pellicola è nella recitazione, nonostante gli attori fossero tutti di gran fama, pare quasi che il nostro regista (che aveva le idee chiare all'inizio, ma ultimamente non tanto, come dimostra l'orrido Occhiali neri) preferisse concentrarsi su altro (luci, atmosfere, zoomate, primi piani etc.) piuttosto che sulle inclinazioni ed inflessioni recitative degli attori. Ad ogni modo, film (più che buono, ma non eccezionale al pari di altri) che si vede e rivede assai volentieri. Voto: 7-

L'altro inferno (Horror 1981) - Allucinante horror ambientato in un convento fuori dal tempo. Uno strano intrigo di sangue, tra suore, riti di sangue che portano (senza non poco tedio) lo spettatore in un viaggio infernale tra sonni eterni, sbudellamenti, "argentiani" bambolotti appesi e... la sensazione d'un film in eterna necessità di minutaggio. Di buono c'è che Bruno Mattei (che chissà perché qui usa lo pseudonimo Stefan Oblowsky) conosce il mestiere, sicché l'assemblaggio musicato con i brani dei Goblin (seppur riciclati) e la fotografia, abbinata all'atmosfera e la cupa scenografia (del tetro monastero), salvano in parte un film altrimenti privo di contenuti e mordente. Un film con una valanga di cose che "non vanno" ma che inserite in un simile contesto di visionarietà allucinata trovano (tuttavia e paradossalmente) una loro sensata collocazione (al contrario per esempio del folle Riti, magie nere e segrete orge nel trecento). Verso la fine, grazie a scopiazzature da "Suspiria" assistiamo ad interessanti scene horror ed il film si riprende un po', ma per il resto, lacrime e risate. Voto: 4,5

venerdì 9 giugno 2023

Le mie canzoni preferite del mese di Giugno: Speciale Eurovision Song Contest 2023

Anche quest'anno, come l'anno scorso (Qui), arrivo in ritardo, ma poco importa, l'importante è mantenere l'impegno, ed esserci nuovamente per stilare anche stavolta la mia personale classifica inerente l'edizione 2023 dell'ESC (Eurovision Song Contest), la competizione canora di livello europeo che quest'anno avrebbe dovuto svolgersi in Ucraina, ma la situazione conosciamo tutti, cosicché sede predisposta è stata l'Inghilterra, più precisamente Liverpool. Un'edizione quest'ultima, che ha visto abbassare il numero di partecipanti da 40 a 37, e in parte anche il livello delle canzoni, e che ha visto trionfare per la seconda volta, 11 anni dopo la prima volta, Loreen, cantante svedese di origine marocchina che ha nuovamente sbaragliato la concorrenza, compresa l'Italia. A proposito di ciò, non so se meritasse davvero di vincere, ma stavolta almeno era tra i miei preferiti, che sono stati sei, come classifica comanda. Poteva vincere Mengoni, o altri, ma doveva per me vincere Alika, che come Rosa Snap l'anno scorso (che chissà è risultata tra le più ascoltate in radio), fa doppietta, migliore canzone e video, come potete notare a fondo lista, in cui ci sono peraltro altri due premi ai video "migliori". Comunque ci sarebbero ben altre cose da dire, come il fatto che ho sbirciato la classifica finale e mi sono un po' spaventato (per certi strani posizionamenti), e come il fatto che molto meglio questa canzone dell'Ucraina di quella che ha vinto la scorsa edizione, ma può bastare così. Però certamente non posso non precisare il fatto che non è cambiato lo schema della classifica dallo scorso anno (quattro categorie di valutazione), e che (anche stavolta, com'è giusto che sia) in considerazione ho preso solo la canzone stessa, più ovviamente il video di presentazione, poi utilizzato dalla rassegna, tutte raggruppate le trovate QUI. Questo perché io non ho seguito affatto la rassegna alla TV, né visto conseguentemente nessuna performance, né oltretutto saputo dei scartati, semifinalisti e finalisti, tutto alla cieca. Ho seguito semplicemente il mio orecchio e non il giudizio degli altri (del pubblico), e dopo attente valutazioni (dopo che ho avuto un mese di tempo per farlo) ho stilato questa speciale classifica, che spero non risulti troppo "alterata". Ma in ogni caso, tra mezzi plagi, tra mezzi tormentoni e mezzi trucchetti, ecco tutto qui, tutto il meglio e il peggio della musica recente europea.


Categoria "MEH" (Povere orecchie, dalla 37a alla 31a)

Teya & Salena - Who The Hell Is Edgar? | Austria
Let 3 - Mama ŠC! | Croatia
Lord Of The Lost - Blood & Glitter | Germany
Albina & Familja Kelmendi - Duje | Albania
Käärijä - Cha Cha Cha | Finland
Luke Black - Samo Mi Se Spava | Serbia
Blanca Paloma - EAEA | Spain

Categoria "BOH" (Amore e odio, dalla 30a alla 19a)

Theodor Andrei - D.G.T. (Off And On) | Romania
Vesna - My Sister's Crown | Czechia
Mimicat - Ai Coração | Portugal
Blanka - Solo | Poland
Pasha Parfeni - Soarele si Luna | Moldova
Noa Kirel - Unicorn | Israel
Gustaph - Because Of You | Belgium
Sudden Lights - Aija | Latvia
Voyager - Promise | Australia
Monika Linkyte - Stay | Lithuania
Brunette - Future Lover | Armenia
Reiley - Breaking My Heart | Denmark

mercoledì 31 maggio 2023

I film del mese (Maggio 2023)

Non c'è due senza tre, ecco infatti il terzo speciale cinematografico mensile inerente alle principali e più importanti piattaforme di visione di cui ho la disponibilità (ce ne sono difatti anche altre, ma non vengono altresì ugualmente sfruttate), e dopo Sky e Netflix è il turno di Prime Video. Piattaforma streaming o dir si voglia, che produce sia film originali che tanti altri li distribuisce, e in questo senso non essendo alcuni Amazon Original ad un certo punto scade la loro disponibilità di visione, come capitato a The Turning, l'unico di tutti i sedici film da me visti non più disponibili (scaduto a metà mese). Ma visto il risultato finale non certamente una grande perdita, almeno sempre secondo il modesto parere, che ha altresì avuto modo di vedere altri deludenti film, contrapposti ad altri sufficienti e poco più.

Big Bad Wolves - I lupi cattivi (Dramma/Thriller 2013) - Il tema è quello classico, la vendetta nei confronti di un presunto pedofilo, già affrontata in Prisoners (uscito lo stesso anno) senza però l'angoscia (e la potenza) del film di Denis Villeneuve perché attua un meccanismo più distaccato dove l'umorismo sfocia nell'assurdità del grottesco che se da un lato stempera le scene più violente (e ce ne sono, senza peraltro il minimo compiacimento), dall'altro ne aumentano a dismisura il disagio perché l'estrema cura dei dialoghi porta alla risata. Ma questo non vuol dire sia meglio riuscito, anzi, molto altalenante, porta con sé il buono di essere abbastanza originale e il male di affievolirsi ogni tot ciclicamente, però la trama è ben costruita (la regia capace, di Aharon Keshales e del Navot Papushado di Gunpowder Milkshake, notevole la qualità delle performance attoriali), quindi la sufficienza piena è d'obbligo. Un thriller drammatico niente male, e i cui sottintesi sono interessanti, il finale riuscito, però comunque gli manca qualcosa (quel qualcosa che forse Prisoners aveva in più). Voto: 6+

Get Duked! (Thriller/Commedia 2019) - Dall'orienteering al survival: quattro ragazzi di città braccati o blanditi dal popolo selvaggio ed insidioso della campagna. Miscelando con stravaganza ed ironia vari linguaggi, dal teen movie all'horror, dal cartoon al videoclip (di cui il regista, alla sua opera prima, è maestro), il film azzarda una riflessione sul conflitto generazionale. Che ha pure spunti visionari interessanti (i cacciatori mascherati), ma che plana facilmente nella banalità concettuale e nella superficialità narrativa (le prede mostrano un alto grado di idiozia ma non meno demenziali risultano le indagini condotte dai poliziotti in campo). Comunque, moderatamente divertente, le buffe disavventure suscitano infatti più di un sorriso. Humor e ritmo con un pizzico di anarchia. Voto: 6

mercoledì 24 maggio 2023

Le serie tv del mese (Maggio 2023)

Detto fatto, come sempre, peccato che LOL 3 non si è dimostrata una delle migliori stagioni dello show, se non forse la meno entusiasmante. La formula del programma rimane vincente, ma questa terza stagione presenta un forte calo qualitativo rispetto alle due stagioni precedenti, presentando un'enorme criticità: non c'è un'esplosione di risate. Quello che c'è in LOL 3 (che risulta essere ridondante e alcune formule del passato vengono ripetute, fallendo) al massimo sono sorrisi o piccole risate sparse nel corso di ogni episodio, ma le risate fragorose delle prime due stagioni sono da dimenticare. Almeno nelle premesse, poteva essere fra le più divertenti per via delle performance di artisti come Cevoli e Frassica, ma che ha deluso per la scarsezza di numeri davvero degni di nota (però Cevoli e Frassica sono eccezionali, eh, cioè, non mi fraintendete). Il finale è un bel gesto, sicuramente da apprezzare, ma che purtroppo toglie anche comicità e attesa da uno dei momenti che, teoricamente, dovrebbe essere di massima "tensione". In ogni caso mi ha intrattenuto per tutto il tempo che c'è voluto, alla fine "così così".

Cursed (1a stagione) - Una storia di formazione animata da terrorismo religioso, paura del diverso, razzismo, omosessualità, inclusione, assurdità della guerra, distruzione dell'ambiente e il coraggio di affrontare sfide impossibili (che banalità). Ma anche dalla rivisitazione (in chiave teen e femminile) della leggendaria storia di Re Artù. Una rilettura del ciclo arturiano che, in questo caso, ci porta in un viaggio intriso di violenza e avventura. Un'avventura che però non sempre riesce a mantenersi su livelli ottimali, mostrando il fianco ad alcune criticità. Il budget limitato e qualche soluzione discutibile, minano questa serie fantasy di Netflix, rendendo Cursed un prodotto che riesce a convincere solo a tratti. Sicuramente ci sono delle note positive, come un racconto che appassiona e personaggi credibili, con interpreti all'altezza (soprattutto Katherine Langford). Purtroppo però la trama non sempre sfrutta a pieno quanto seminato nelle premesse, ma soprattutto vengono lasciati molti dubbi e domande senza risposta. E poiché cancellata è, fregatura c'è. Insomma, la ciambella o la si fa col buco o non la si fa proprio. Voto: 6-

mercoledì 17 maggio 2023

[Cinema] Horror Fest 2023

Un appuntamento che anche quest'anno non potevo dimenticare, anche se questa è solo la terza edizione negli ultimi quattro anni, anche se in anticipo arriva rispetto alle altre volte, ad agosto inoltrato nel 2022, ma davvero rifarla dovevo. Parlo ovviamente della mia piccola festicciola a tema horror, che organizzo riproponendo la mia personale lista di visioni inerente. E com'è ovvio ho chiamato a rapporto un po' di amici, che nell'orrore ci sguazzano, fantasmi, zombie, vampiri e creature della notte, ma anche bestie ed abiti assassini, senza dimenticare demoni, diavoli ed entità maligne, non manca proprio nessuno, pure psicopatici assassini/e sono stati invitati alla festa, una festa nel complesso non esattamente scoppiettante, non del tutto soddisfacente ma abbastanza gradevole. Comunque, qualora voleste vedere questi od alcuni dei film, ho visto Mockingbird in streaming su Mediaset Infinity (da cui non è più disponibile), XX - Donne da morire in streaming da piattaforma non legale, mentre tutti gli altri, disponibili ancora tutti, su piattaforme legali, nel dettaglio Antlers su Disney PlusVampires vs. the Bronx, Errementari, I famelici e Ghost Stories su Netflix, Deathwatch e In fabric su Prime Video.

Mockingbird - In diretta dall'inferno (Horror/Thriller 2014) - Bryan Bertino e il terrore fra le proprie mura, ennesimo episodio. Un mockumentary che, differentemente dalla maggior parte dei suoi omologhi, è un buon esempio di horror a basso costo. Un gioco divertente e intrigante all'inizio, poi sempre più inquietante sino a raggiungere la connotazione di incubo. La storia (tre persone distinte ricevono una telecamera da utilizzare per compiere azioni prestabilite, sgarrando le quali moriranno) elargisce una discreta dose di mistero e suspense, sebbene rinunci (eccezion fatta per il finale) a scene particolarmente "forti", piazzando oltretutto un colpo di scena che, per quanto subodorabile, è di una crudeltà e perfidia notevole. L'elemento disturbante sta nella comunicazione, con quella voce metallica che ripete e scandisce le parole e che rimane in memoria anche a ore dalla visione. Tolto ciò, il resto è ordinaria amministrazione (dell'orrore moderno), che di questi tempi è già tanto. Semmai Bertino lascia a desiderare in fase di scrittura e forza la mano un po' troppo spesso sfiorando il grottesco. C'è però un'importante idea di narcisismo estremo dietro la sua pellicola, unita alla visione deprimente di un consumismo talmente ottuso da seppellire il dubbio sotto la bramosia. Egli così, dopo un buon esordio, si conferma regista di talento, seppur altalenanti saranno i suoi successivi film (ultimo The Dark and the Wicked). Voto: 6

XX - Donne da morire (Horror/Antologia 2017) - Molto discontinuo questo film (antologico) virato al femminile e con tematiche femminili (diretto non per caso da quattro donne, una ad episodio), arricchito con intermezzi tra un episodio e l'altro molto belli, fatti con animazione in stop motion dall'effetto suggestivo. Volendo sintetizzare, a mio parere, due episodi sono discreti e due su un livello insufficiente. I migliori sono il primo e l'ultimo: The Box è il più misterioso e suggestivo e pur con un finale leggermente affrettato, riesce ad evidenziare la perdita progressiva del ruolo di madre e di moglie della sua protagonista, di fronte allo sfaldarsi della sua famiglia che rifiuta di nutrirsi perché non sente il bisogno di cibo. Il secondo è più una commedia nera ma dal registro completamente sfasato: non è né divertente, né genera un minimo di tensione tanto da renderlo inconsistente. Il terzo episodio è quello più classico, riprende i canoni dello slasher ma pecca di eccessiva convenzionalità. L'ultimo ha un buon livello qualitativo e parte da riferimenti cinematografici molto chiari fin dall'inizio. Viene analizzato l'amore materno verso un figlio problematico e legato ad un passato inquietante che si presenta al compimento del diciottesimo anno del ragazzo. Non raggiunge la sufficienza, troppa disparità qualitativa tra il primo e l'ultimo episodio con i due centrali. Comunque gradevole film di intrattenimento, è già qualcosa. Voto: 5,5

giovedì 11 maggio 2023

[Games] Videogiochi del periodo (Marzo/Aprile 2023)

Un sacco di titoli/giochi, che letteralmente ricevo (gratis e digitalmente) da tutte le parti, possibili e riscattabili, tanto che complicata è la gestione del tutto. Il problema più grande paradossalmente è l'ampia scelta, ma come per altre cose, ci sono sempre delle priorità, e in questo caso dipende non solo dal genere che apprezzo o meno, ma anche dalla "fama" di un determinato titolo, un titolo che peraltro potrei voler giocare da tanto tempo e che solo adesso ho occasione di valutare, ciò che in parte è successo con questi titoli giocati negli ultimi due mesi. Ci sono comunque delle mancanze, tipo giochi quali Inside e Limbo, che potevo tra l'altro comprare settimane fa a prezzo stracciato, ma come già detto altre volte, è davvero utile e necessario? Visto il momento economico e il resto già specificato la risposta non può che essere negativa, ma c'è sempre tempo, e comunque non c'è niente di cui lamentarsi, perché arriveranno ancora giochi gratis, e pure famosi.

Cris Tales - Per essere stato il mio primo approccio agli JRPG, non male è stato, anzi, giocarci. I combattimenti a turni infatti non mi sono mai piaciuti, ma vuoi per tante cose che ora elencherò, ho apprezzato e mi sono goduto l'esperienza. Cris Tales è un titolo difatti che nasce dalla passione di un team indipendente per un genere, quello dei JRPG, che ha segnato l'infanzia di molti videogiocatori, ma non la mia. Un titolo non particolarissimo, ma che sa farsi apprezzare per le sue meccaniche. La storia è un po' sfilacciata, specialmente nelle battute iniziali, ma resta meccanicamente solido ed interessante. A catturare subito l'attenzione la grafica sorprendente (è interamente disegnato a mano) e l'insolito design del gameplay, incentrato su passato, presente e futuro. Personalmente ho infatti gradito lo stile artistico e visivo (seppur in parte troppo "femminile"), così come la colonna sonora, seppure quest'ultima pecchi per quantità di tracce e per spessore delle stesse. E per quanto riguarda la principale meccanica di questo gioco a turni, consistente appunto nella manipolazione del tempo (ad opera della protagonista che può spostare a piacimento nel passato o nel futuro la rana Mattias per risolvere le quest e proseguire nella storia), i viaggi nel tempo perenni e concatenati sono una delle idee più geniali del panorama videoludico moderno. Ma non è tutto oro che luccica, la narrazione non è impeccabile e l'approfondimento dei personaggi è per certi aspetti lacunoso, ma la trama risulta comunque godibile. Cris Tales è principalmente diviso tra due stili di gioco: esplorare e chiacchierare con vari NPC e combattere. Le chiacchiere sono anche troppe, e l'esplorazione lascia molto a desiderare. Sul combattimento ci sarebbe molto da dire, fortunatamente è abbastanza intuitivo, ma sfortunatamente non facilissimo. Il problema è che il combattimento è brutale e c'è una strana meccanica basata sul tempismo che, se non utilizzata correttamente, rende praticamente impossibile vincere qualsiasi cosa. Può essere infatti un po' frustrante da eseguire con tempismo nel modo corretto, ma il problema principale è che il combattimento è piuttosto selvaggio, e il fatto che i nemici non abbiano barre della salute non aiuta, alcuni combattimenti poi (uno in particolar modo a metà storia) sono sfibranti. Cris Tales è davvero un gioco che, per me, non brilla sempre. Ci sono parti che ho adorato e parti che ho odiato, dando adito ad un'esperienza conflittuale. Con alcune lievi modifiche (in molti settori), che potevano rendere il combattimento meno punitivo ed estenuante, Cris Tales poteva essere qualcosa di genuinamente fantastico, difficile vederlo invece come qualcosa di più di un'esibizione di sequenze ipnotizzanti che raccontano una storia insolita ma unica, trascinata da vuoti world design e combattimenti spesso frustranti. Tuttavia mi sono davvero divertito, essendo poi stata la prima volta, e comunque si vede chiaramente che è stato fatto con amore e mi sento quindi di consigliarlo agli appassionati di giochi di ruolo di questo tipo. Voto: 7

venerdì 5 maggio 2023

Le mie canzoni preferite (Maggio 2023)

Settimana prossima comincia l'Eurovision Song Contest, e vi anticipo fin da adesso che ci sarà, come l'anno scorso, lo speciale inerente. Questo mese non per caso, e per appunto non "stonare", ho anticipato di qualche giorno l'uscita di questo post musicale per non intralciare suddetto evento, un evento che speriamo veda l'Italia, ma soprattutto la musica, trionfare. Nel frattempo tuttavia, altra roba c'è, ed è quella che vi presento oggi, tra vecchi, ma anche nuovi, volti. Playlist completa Qui.

Sarà Lui (la canzone) o sarà Lei (la cantante) ma ha comunque conquistato Me.

Devo essere sincero, non li ho mai sentiti, o forse sì, dato che è una band nata negli anni '80,
ma in ogni caso questo è il momento giusto, con una canzone delicatamente orecchiabile.

venerdì 28 aprile 2023

I film del mese (Aprile 2023)

Volendo dare un mio giudizio più definito agli ultimi Premi Oscar, avendone come anticipato settimane fa visti ulteriori 4 film (qui ivi presenti), potrei veramente dire qualcosa di interessante ed importante? Anche perché di quelli vincitori (che sono 9 in tutto) me ne manca (ancora) il più premiato (ed alcuni altri) e di quelli (oggi) visti nessuno si è portato a casa una singola statuetta. Beh non credo, tuttavia posso comunque dire che Close mi è piaciuto molto più che Niente di nuovo sul fronte occidentale, e che forse il premio come Miglior film internazionale (almeno quello, che il film tedesco 4 ne ha vinti in totale) sarebbe dovuto andare a lui, o al massimo al buonissimo Argentina, 1985. Dico che senza togliere niente a Women Talking, ma non saprei non avendolo visto, il premio per la sceneggiatura non originale l'avrei dato al buon Living (che poi Glass OnionTop Gun: Maverick perché candidati?), che ad Elvis a fronte delle otto candidature che non ne abbia vinto nessuno ci sta (non mi ha convinto come potrete leggere), ma al bellissimo Gli spiriti dell'isola (ben 9 le candidature ricevute) almeno uno glielo avrei dato, perché merita (come potreste leggere). E detto questo niente più ho da aggiungere, forse quando li avrò visti tutti potrei, ma dovrete aspettare un bel po' di tempo prima che questo succeda, però succederà prima o poi. Nel frattempo accontentarsi dei 4 di cui sopra più altri 12, somma del numero classico di film mensili visti.

L'arma dell'inganno - Operation Mincemeat (Dramma/Guerra/Storico 2022) - Argomento interessante per un film tuttavia lento e un po' noioso. Una delle operazioni di spionaggio più complesse (e riuscite) di sempre. C'era il materiale per tirar fuori il classico e solido film storico inglese. E in effetti il film classico lo è, solido un po' meno. John Madden (regista di Miss Sloane tra gli altri) si affida ad attori di tutto rispetto, a partire da Colin Firth, peccato che infarcisca il film di sotto-trame ridondanti (su tutti una sotto-trama amorosa da rivista patinata che a tratti è controproducente), che se da una parte valorizzano il lato umano di queste spie, dall'altra appesantiscono il film. Niente male comunque. In generale sufficiente, principalmente per una seconda parte che riesce ad alzare il ritmo della vicenda e creare più interesse per la conclusione della missione, ma è una pellicola che ha i suoi difetti. In ogni caso istruttivo per la Storia che racconta. Voto: 6

Crimes of the Future (Sci-fi/Horror 2022) - Ritorno al body horror per David Cronenberg, siamo circa dalle parti di Existenz, ma rispetto al precedente film il tutto è meno riuscito. Dialoghi prolissi e momenti criptici sfavoriscono il ritmo, nonostante momenti interessanti non manchino e le scenografie siano di ottimo livello. Una pellicola che affascina per concetti (sulla carta) ed atmosfera ma che toppa nella realizzazione filmica (sopra un'idea indubbiamente interessante, costruisce una distopia oltre i limiti del credibile, in cui spesso i suoi personaggi si affannano a renderla tale). Bene Viggo Mortensen e Lea Seydoux, un po' troppo sopra le righe la Kristen Stewart. Apprezzo tanto Cronenberg, ma personalmente ritengo Crimes of the Future tra i lavori meno indovinati del regista canadese. Mi dispiace molto infatti distanziarmi dal plauso unanime ma a me questo film non è piaciuto granché, un film visivamente affascinante, forse fuori tempo. Voto: 5,5

venerdì 21 aprile 2023

Le serie tv del mese (Aprile 2023)

Un mese seriale abbastanza tranquillo è stato, anche se il tempo di vedere la terza stagione di LOL non c'è stato, ma provvederò presto, penso proprio per il mese prossimo. Avrei anche dovuto vedere la docuserie (nascita, morte e miracoli) sui videogiochi intitolata High Score (disponibile su Netflix) ma ovviamente rimandata è la sua visione (al mese successivo probabilmente), come rimandata, ma di mesi invece (o di anni chissà, anche perché al momento non è più disponibile gratuitamente su Prime Video) è la serie animata Paranoia Agent, del compianto Satoshi Kon, creata e diretta da lui nel lontano 2004. Di appendici insomma, da inserire all'inizio ad ogni post come questo, ce ne sarebbero, ma l'agenda è già piena anche senza, però come per tutte le altre cose, tempo certamente troverò.

Gangs of London (2a stagione) - Il ritorno (non tanto atteso in verità) della più brutale fra le serie tv, dove si muore molto spesso e molto male. Ma questo destino vale solo per gli sgherri, mentre i protagonisti rimangono in gioco (i morti al contrario non muoiono in questo caso) in un rimestare di carte stantio e prevedibile. Ecco, questo il difetto principale, la seconda stagione di Gangs of London mantiene vivo infatti l'animo adrenalinico e violento della serie, ma lascia andare il resto. Proprio come accaduto per la prima stagione, ma molto più marcatamente, Gangs of London 2 si divide tra una scrittura approssimativa (che cede a risvolti banali, già visti e rivisti) e sequenze action adrenaliniche di elevata fattura, anche se il livello delle coreografie e delle riprese non è al passo con Corin Hardy, il fenomenale Gareth Evans (quello di The Raid per intenderci, oltretutto omaggiato) lascia al suo braccio destro il compito alquanto ingrato (ma ci sono comunque alcune sequenze impressionanti di brutalità). Una seconda stagione che parte piano per poi esplodere fragorosamente, peccato che lo scontro finale sia uno dei (momenti) meno memorabili, alla fine bene ma non benissimo, della classica minestra riscaldata, che si mangia anche se manca il sale. Voto: 6+

I May Destroy You - Trauma e rinascita (Miniserie) - In una (mini)serie fortemente personale e autoriale, Michaela Coel tematizza l'esperienza dello stupro e utilizza l'auto-narrazione come strumento psicanalitico di catarsi ed emancipazione. Ella scrive, dirige e interpreta questa (sicuramente interessante ma non del tutto convincente) miniserie drammatica che getta uno sguardo sorprendente sulla nozione di consenso e sulle relazioni moderne a seguito di un attacco sessuale. Uno sguardo che, lungi da me giudicare negativamente o non necessario (anzi), non resta (personalmente) impresso. Incapace data la sua complessità, di temi e nozioni, data la sua nevrosi narrativa ed ambiguità psicologica, di rendermi pienamente partecipe. Ma a parte questa mia opinione soggettiva, resta il fatto che I May Destroy You riesca, con intelligenza, genialità (in certi frangenti) ed imprevedibilità, ad eseguire egregiamente il compito d'aprir gli occhi. Voto: 6

venerdì 14 aprile 2023

[Cinema] Speciale cinematografia di generi

Uno speciale cinematografico che andrebbe probabilmente spiegato, e così farò, il senso infatti non sta nella definizione della cinematografia o cinema di genere (etichetta di un certo tipo di cinematografia popolare), anche se in parte alcuni di questi film nella categoria ci starebbero bene, giacché fanno uso di elementi fantastici, comici, grossolani o volgari, ma semplicemente sta nella classificazione delle diverse opere cinematografiche, classificate in base ad alcuni temi o caratteristiche ricorrenti. Molto spesso nelle mie rassegne o speciali ho trattato prevalentemente film di stampo horror e/o thrilleristico (ed anche fantascientifico), ma ecco l'occasione per trattare anche il resto, vedere e recensire film di generi quali Dramma, Commedia e Fantasy, che poche volte (almeno per il settore "vintage") ho trattato. E cosi ecco questo speciale all'insegna della fantasia, della quasi parodia, della mezza romanticheria e della intensa drammaturgia. Un giro tra epoche, costumi e modi diversi, tra ritrovamenti, revisioni e rivalutazioni, tra genialità, bizzarria e giovialità (ma pure tragicità), che ho alquanto apprezzato.

The Amusement Park (Dramma 1973) - Cinque anni prima di comparire in Wampyr, Lincoln Maazel (bravo ad interpretare un uomo sempre più smarrito e disperato) è protagonista assoluto di questo mediometraggio di George A. Romero dalla storia travagliata. Ritenuto perduto, ritrovato dalla vedova del regista e restaurato nel 2020, infine trasmesso su Rai 4 lo scorso gennaio. Il regista viene incaricato di dirigere un film sui disagi e soprusi subiti dagli anziani, ne esce fuori questo "incubo" ambientato in un parco dei divertimenti (che rappresentano chiaramente gli USA). Egli lo considerava (con la sua proverbiale umiltà) non riuscito, invece è puntuale e diretto come un pugno allo stomaco: attualissimo, mette i brividi e carica lo sguardo di un disagio e una pietas insolubili, con scorci zombeschi che ricompongono la sua visione politica dei non morti nell'alveo degli anziani, il popolo dell'autunno. Il dramma grottesco impartito da Romero vanta infatti una sua efficacia, anche se la sua (pur breve) durata pare comunque eccessiva. Deprimente fin dall'incipit nella piovosa Pittsburgh, raggiunge certamente lo scopo di sensibilizzare l'audience, pur rimanendo solo una bizzarria nella filmografia del regista. Ma in ogni caso da vedere e da far vedere. Voto: 6,5

Dark Crystal (Animazione/Fantasy/Avventura 1982) - Uno dei più misconosciuti eppure tra i più pregevoli film fantasy usciti negli anni '80. Poche sbavature per un lavoro di tutto rispetto (interamente girato e filmato con pupazzi animatronici e burattini, con nessuna comparsa o menzione di esseri umani). La trama sembra quasi un pretesto ma è meglio dire fortemente archetipica, il bello di queste storie in fondo è anche il loro sembrare esistenti da sempre. Ciò fornisce a questo tipo di film anche la fonte più profonda del loro fascino, e alcuni importanti sotto-testi di carattere mitico e religioso, di cui non è estraneo questo film dalle numerose metafore. Per il resto è una meravigliosa bizzarria visiva creata dal genio di Jim Henson e Frank Oz (poi anche su Labyrinth), che creano notevole suggestione con un mondo di pupazzi di loro creazione, con gusto e creatività. Un po' macchinoso l'inizio ma nell'insieme piacevole. Un fantasy di buona qualità, tenendo in considerazione l'epoca, molto curato, che pur presentando l'eterna lotta fra bene e male, offre una resa lontana dalla banalità senza risultare eccessivamente infantile. Certo, la sceneggiatura non ha grandi svolte, ma rimane ancora oggi una piccola perla di tecnica e immaginazione. Buono. Voto: 6,5