lunedì 22 maggio 2017

Loro chi? (2015)

Il giovane David viene assunto a Trento da una compagnia per lavorare alla pubblicità di un nuovo prodotto. Quando un barista, Marcello, lo invita "per un'innocentissima carbonara" a casa di due bellissime ragazze, David si ritroverà stordito su un letto senza portafoglio, senza lavoro e senza più una fidanzata (il trio difatti non è che un trio di astuti marpioni). Lui perciò si da da fare e dopo un'affannosa (e strana) ricerca li trova, ma anziché pretendere il maltolto si fa convincere a partecipare al prossimo colpo e poi al successivo. Così facendo però perderà la sua innocenza e sarà vittima della sua stessa ingordigia e superficialità, finendo per fare quello che non dovrebbe comunque fare. Ambientata a Roma, in Puglia e in Trentino, Loro chi?, pellicola del 2015 che segna l'esordio alla regia di Francesco Miccichè, coadiuvato da Fabio Bonifacci (sceneggiatore di successo anch'esso per la prima volta alla regia), è una commedia brillante sull'arte della truffa che segue le orme, sebbene con le opportune differenze, de I soliti ignoti di Mario Monicelli. Una riuscita commedia che, tra risate e un po' di tensione, si lascia piacevolmente vedere. Un film che mostra in modo originale due facce della stessa medaglia, quella di un'Italia intimamente attratta dal malaffare, dalla furbizia, dal guadagno immediato e facile, e quella di un'altra Italia, ma ingenua, credulona e spesso sciatta, convinta che la strada verso il successo sia lastricata di ostriche e champagne, che il duro e costante lavoro sia un'inutile perdita di tempo.

Su questi due temi si svolge una storia (abbastanza originale) che ricorda molto le vicende amabilmente raccontate, ad esempio, da George Clooney nei classici film basati su una stangata. Originale come la cornice onirica al cui interno si colloca l'intera storia, una storia tra illusione, bluff e simulazione, le parole chiave del film che in pieno rispetto dei giochi ottici e del trasformismo, fa il suo lavoro, quello di far divertire e soprattutto riflettere. Dato che la suddetta storia e geniale trovata sul nome della band/a, non solo offre molti momenti esilaranti, come anche le riprese della scena action, ma anche altri pseudo-filosofici, riflettendo su quanto a volte sia casuale e apparentemente dannoso trovare sé stessi. Poiché David, interpretato da un convincente Edoardo Leo, è una persona ingenua che, animata dallo spirito vendicativo di ritrovare Marcello e farsi risarcire, andando contro i suoi principi e il buon senso, deciderà invece di lavorare con lui. Lui Marcello che, al contrario è la classica persona "bastarda", quella che nonostante tutto se decide di fare una cosa, anche sbagliata, la farà sempre e comunque, quella che cambierà praticamente mai. Anche se il capo dei Loro, un gruppo rock che si sta facendo strada fra gli italiani, interpretato dal carismatico Marco Giallinibarista, prete, chirurgo e regista, che riesce sempre a farla franca e ad arginare il pericolo e a tornare a casa con un sacco di soldi, segue la filosofia del buon truffatore, che non è quella di rubare ai ricchi per donare ai poveri, ma far vivere l'emozione del momento alla gente. 

Chiunque probabilmente nel mondo potrà infatti essere stato vittima di un "Marcello", e ritrovarsi faccia a faccia con lui e notare come, nel suo volto, ci sia lo sguardo di un uomo che crede sinceramente in quello che fa, ma anche di un uomo pervaso da un profondo senso di solitudine, ce lo rende tristemente simpatico. Le due ragazze complici, Mitra ed Ellen (interpretate da due belle attrici poco conosciute, Catrinel Marlon e Lisa Bor)stanno insieme (fatto che nonostante un bacio lesbo toglie un po' di pepe alla vicenda), ciò significa che Marcello, oltre a non poter soddisfare i propri desideri, non può neanche condividere la sua vita con qualcuno di fisso. Egli è un lupo solitario che cerca una sua dimensione nel mondo, la trova, ma sempre grazie al suo lavoro. Finge, imbroglia, mente e vive, ma poiché viene reso benissimo dal grande Giallini, che gli conferisce una misurata dose di ironia in ogni situazione, non si può non volergli bene. Per questo questa è una commedia che funziona molto bene, in più è ben diretta e poggia principalmente su una sceneggiatura molto brillante (anche divertente seppur non convincente fino in fondo) che regala (soprattutto grazie a due strepitosi attori italiani) momenti spassosi e interessanti, in una commedia quasi poliziesca che presenta in effetti una sceneggiatura atipica per il nostro cinema e non poi così scontata. 

Già dall'inizio si può notare l'obiettivo del film di offrire colpi di scena e di mostrare anche qualche tinta thriller. E la pellicola politicamente scorretta e senza dubbio fuorilegge, incorniciata anche da splendide musiche e scenografie che sorprendono vista e udito, ci riesce abbastanza bene fino alla fine. Anche se proprio il finale (non propriamente eccezionale) ed anche telefonato è il momento meno riuscito, nonostante lo stesso non riesca a rovinare una pellicola che comunque si sostiene bene e si lascia guardare piacevolmente. Loro chi? infatti, grazie all'insieme di buoni e validi elementi, merita di essere visto, anche a dimostrazione che il cinema può essere un eccezionale contenitore di storie e di specchi che, a vicenda, riflettono le loro ombre e ci incantano per novanta minuti. Anche se il film, che difatti conferisce lustro al suo regista (Francesco Micciché), che per questo (insieme al sopracitato Bonifacci), si sono guadagnati una candidatura al David di Donatello per la regia esordiente, funziona soprattutto grazie a due ottimi attori, Leo e Giallini appunto, che ben si confermano tra i più bravi attori italiani per ciò che riguarda il genere comico.

Giallini, ancora una volta stupisce per il suo continuo trasformismo che in questa pellicola risulta a livello visivo con continui cambiamenti di costume in base ai personaggi che interpreta, ma che in altre sue precedenti pellicole si constata a livello di ruoli differenti, ora completamente comici ora un poco più drammatici. Comunque nel cast artistico (comprendente Antonio Catania, Pippo Lorusso e Vincenzo Pacitroviamo anche Maurizio Casagrande, sempre adatto e simpatico nel ruolo del maresciallo, e che insieme al sempre nervoso Ivano Marescotti partecipa probabilmente alla sequenza migliore del film, in cui avviene la truffa ai danni dell'azienda dove lavorava Leo, con un improbabile ed esilarante Giallini, arrogante e frettoloso commissario che mette in discussione il lavoro di Casagrande. Poi c'è anche il bravissimo barzellettiere barese Uccio De Santis (che ho anche conosciuto) sempre bravo caratterista, che qui si diverte nei panni del sindaco di Trani, nella scena più assurda ma simpatica del film. Un film dove è da apprezzare l'idea di creare un genere completamente diverso dal solito, in cui si sorride (parecchio) e ci si chiede come andrà a finire, chi vincerà. In ogni caso questa è una pellicola da vedere, dato che, oltre alla trama spassosa (per quanto un poco assurda) tutto funziona al meglio, e il film risulta pertanto riuscito in pieno e quanto mai adatto a trascorrere un paio d'orette in tutta rilassatezza. Voto: 7 [Qui più dettagli]

12 commenti:

  1. Ciao Pietro! Ho visto il film un po' di tempo fa e ricordo che, nonostante i risvolti decisamente tragici, mi aveva fatto ridere!
    Bravi i due attori protagonisti :-)

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    1. Ciao, in effetti è soprattutto per i due attori che il film nonostante tutto e i risvolti agrodolci mi è piaciuto ;)

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  2. Carino, per nulla eccezionale, ma si lascia guardare. POi per me qualsiasi cosa in cui ci sia Giallini è quasi oro.

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    1. Esatto, piacevole ma non a grandi livelli ;)
      Sì, lui è davvero trascinante quando vuole :)

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  3. In questi giorni volevo guardare un bel film ma siccome scegliendo da sola sono capitata solo in obbrobri ho letto il tuo post e guardato proproo "Loro chi?".
    Diciamo che si, è stato guardabile ma non indimenticabile; immaginavo sia la fine del romanzo sia la fine del film stesso. Sono stati originali sicuramente i trucchetti dei due truffatori anche se molte cose sono state fin troppo forzate, il finale abbastanza scontato come detto.
    Però nel complesso si, anche io darei più o meno 7 e ti ringrazio di averlo suggerito :-D

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    1. Come ho detto a Franco ieri, nonostante alcune forzature, soprattutto degli attori, è un film ottimamente recitato, sicuramente prevedibile ma comunque gradevole come hai anche tu sottolineato :)
      E io ti ringrazio di aver letto ed esser passata ;)

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  4. Premetto che adoro i protagonisti, mi è piaciuto un sacco :)

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  5. Innanzitutto grazie per avermi fatto conoscere questo film! Se mi fossi imbattuto nella locandina, lo avrei comunque visto ma è solo merito tuo se l'ho visto ora.

    Recensione ottima che ho letto tutta d'un fiato, nonostante la lunghezza (molto più corta di altre tue) ma un mio problema di pigrizia.

    Concordo sulle due donne e aggiungo che sul finale vengono messe da parte, lasciando la trama aperta (David propone un piano a Marcello per conquistare le due che non faceva una piega perché la bionda sembrava starci col giovane e una volta messi insieme, la mora sarebbe tornata dal truffatore). Mi ha dato l'impressione del voler concludere la pellicola in modo veloce perché avevano finito le bobbine (per dire).

    Ho adorato anche i flashback di David, sia nella fotografia che per il montaggio.

    Concordo anche all'ottimo cast, non c'è stato un attore che non mi sia piaciuto.
    Ma il direttore è quello della Paluani? Il secondo di fine anni 90 mi pare, non quello storico che era più grigio e più in carne (chi sono io, Babbo Natale?).

    Sul voto finale mi sento un po' più buono, 7 e mezzo, forse anche 8 meno ma io adotto sempre il giudizio americano delle stelle, quindi 4 stelle gliele do con tutto il cuore!

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    1. Mi fa piacere che un film che ho consigliato sia piaciuto davvero, grazie ;)
      E menomale che era appunto più corta, comunque dipende a volte dal film e quello che si ha dire..
      Sì, due donne belle ma pure stronze :D
      Ovviamente i difetti ci sono, ma nel complesso come hai constatato è davvero un film fatto bene :)
      Sinceramente di Paluani non ricordo, mentre sul voto dissento un po', perché secondo me ci sono altri migliori, ma va bene così ;)

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    2. Devi però tenere conto che il mio voto è un 80% su gusto personale, il restante va per il lato tecnico.
      Poi ci sono eccezioni come L'Uomo D'Acciaio che è montato di merda e quindi lo reputo un film di merda!
      Di questo film mi è piaciuto perché è italiano ma à la americana.
      Ho controllato, non era lui quello della Paluani.

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    3. E' proprio per quello, il lato tecnico è migliore in altri, la soggettività certamente pesa, anche perché a me L'uomo d'acciaio piace...comunque se ti è piaciuto questo ti consiglio Smetto quando voglio, simile "all'americana" ma anche più divertente ;)

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