Come sempre ogni mese faccio un resoconto del mese, ma in questo freddo mese di Novembre è successo davvero poco e niente, soprattutto personalmente. Non certamente per il blog, che ha da poco superato i 600 post, ha ricevuto premi su premi, ricevuto attestati di stima (reciproca) e si appresta spero presto la soglia delle 100 mila visualizzazioni. Ma al di là di ciò nessuna novità, come nessuna grande sorpresa ad apprendere che sistematicamente film brutti o deludenti mi capita di vedere. Ed infatti anche questo mese parecchi film visti non hanno raggiunto le mie aspettative.
Cinquanta sfumature di nero (Drammatico, USA, 2017): Ho essenzialmente visto questo film per rivedere "all'opera" Dakota Johnson, che non sarà forse un gran bellezza, ma è dotata di un bel fisico e di una intrigante sensualità, non certo per la ridicola continuazione di un'assurda storia d'amore, che tutti ormai conoscono (anche se spero di no). Perché anche se questa volta la regia viene affidata ad un "regista" vero che ha perfino un curriculum (James Foley) e nonostante un leggerissimo passo in avanti rispetto al primo solo perché quantomeno si approfondisce di più sul passato di Grey e c'è qualche avvenimento in più (e alcune scene erotiche sono leggermente migliori), il risultato non si discosta molto dalla prima bruttura di due anni prima. Anche perché il resto del film (comprendente incredibilmente nella colonna sonora di due tracce di Danny Elfman), incentrato sul rapporto morboso di Grey verso Ana e sui dubbi di quest'ultima nei confronti di Grey (un deludente Jamie Dornan), scorre troppo lentamente. Un po' poco anche per la sufficienza, senza dimenticare che davvero ridicola è la scena dell'incidente aereo e tante altre. Voto: 5 [Qui più dettagli]
L'estate addosso (Drammatico, Italia, USA, 2016): Spesso ma non sempre quando si guarda il trailer di un film, si è portati a pensare che esso abbia lo scopo di fornire soltanto l'incipit, lo spunto, l'impronta, ma poi è necessaria la visione dell'intera pellicola per acquisire altri elementi. Non è il caso di questo film, la cui visione del trailer, equivale ad averlo già visto. Anche perché chi si aspetta a fine visione con un qualcosa in più, resterà a mani vuote, perché il film di Gabriele Muccino è evanescente, come l'estate. Giacché il regista, dopo il solo piacevole Padri e figlie, filma il suo "Notte prima degli esami" o milioni di altri titoli che parlano di adolescenza, turbamenti, cambiamenti. Né più, né meno che questo. Con la differenza che altri film dello stesso genere, hanno avuto altro tipo di consistenza. Gli amanti dei sacri cliché (originalità saltami addosso), saranno pienamente soddisfatti, perché L'estate addosso li offre generosamente, adolescenti in vacanza, spiagge, mare, canzoni di Jovanotti, turbe sessuali, idealismi e improvvisi (quanto improbabili) sentimentalismi sotto i tramonti. Mancano solo chitarra e falò. Il tutto, alla fine, per esprimere un concetto epocale, ci sono esperienze e ricordi che ti ricorderai per sempre. Ma soprattutto la pellicola, che vorrebbe essere trendy raccontando di una coppia omosessuale (ma risultando invece pretestuosa e irritante), non indaga nelle psicologie dei protagonisti (tutti alquanto "fastidiosi" e per niente carismatici), non offre una morale degna di tale nome, si trascina per scenette prevedibili (ed altre ridicole, vedi il battibecco in inglese) e altre banalità. Insomma, noioso, per niente intrigante e non coinvolgente. Voto: 5 [Qui più dettagli]
Go with Me - Sul sentiero della vendetta (Thriller, USA, 2015): Lascia stupefatti e interdetti la visione di questo film, perché l'ultima fatica di Daniel Alfredson (regista noto soprattutto per aver dato vita a due capitoli della saga Millenium) è un thriller a dir poco mediocre. La pellicola infatti è un riassunto di luoghi comuni cinematografici, il livello è infimo, i dialoghi insignificanti o sentiti centinaia di volte, i personaggi stereotipati (il giovane taglialegna balbuziente Nate impersonato da Alexander Ludwig di Vikings è imbarazzante) e la storia personale di uno dei due "cacciatori", che devono aiutare una giovane donna a liberarsi dalle angherie di un ex poliziotto, non ha nulla a che fare con la trama. Il lungo avvicinamento al cattivissimo Ray Liotta (un po' ridicolo a dir la verità, senza personalità alcuna) vorrebbe creare una suspense che non ha luogo, e tutto sembra buttato lì prendendo a caso una manciata di già visto già sentito senza alcuna originalità. Anche perché il finale è uno dei finali più scontati di sempre, io già avevo capito dove andava a parare prima del viaggio e prima anche di vedere il film. Fuori forma il cast, di Liotta ho già scritto, Julia Stiles perennemente imbronciata non accende alcun interesse, mentre Anthony Hopkins, pur cavandosela (come sempre), resta imprigionato in un personaggio comprensibilmente vendicativo ma irrisolto. Insomma uno dei tanti peggiori thriller che ho visto negli ultimi due anni, con una regia e una sceneggiatura davvero scarse, anche perché la storia non coinvolge, non appassiona, non crea nessun legame tra i personaggi e gli spettatori. Il tutto resta sempre come distaccato, freddo con diversi momenti di inutile staticità. Voto: 4 [Qui più dettagli]
Fuga da Reuma Park (Commedia, Italia, 2016): Spiace dare un commento negativo ad un film del trio milanese Aldo, Giovanni & Giacomo che ho sempre adorato da i tempi di Mai dire Gol, ma il suddetto film è davvero il punto più basso del percorso cinematografico del famoso trio, che speravo avessero già raggiunto ne Il ricco, il povero e il maggiordomo, perlomeno in quest'ultimo c'era stata la decenza nello scrivere una storia e crearci delle battute attorno che almeno in parte divertivano e intrattenevano, tuttavia peggio fu Cosmo sul comò. In Fuga da Reuma Park invece c'è la dimostrazione di ciò che il trio sta facendo da un paio d'anni, cioè campare di rendita. Il trio tenta la carta dell'autoironia celebrativa, proponendo gag e personaggi che hanno fatto le loro fortune ma la sensazione, anche con con questo film, è che i bei tempi sono ormai lontani e, molto probabilmente, non torneranno più. Si ride poco per qualche battuta, la maggior parte delle volte grazie alla mimica e l'intercalare di Aldo, il resto è una minestra riscaldata che non porta nessuna ventata di freschezza. Il ricordo a gag datate, a personaggi resi famosi dalle loro apparizioni televisive e teatrali, a filmati di repertorio (perché?), a situazioni surreali ma senza un vero e proprio filo conduttore impoveriscono infatti una trama già di per sé appena tratteggiata, nonostante lo spunto (un parco giochi che è in realtà un luogo di detenzione per anziani "inutili") non sia affatto banale. Ma la banalità e la noia affiorano presto con dei personaggi macchietta per nulla riusciti (tra cui Silvana Fallisi, sempre meno convincente e sempre più invadente). Le uniche parti divertenti provengono appunto dagli spezzoni dei loro vecchi show, e ovviamente non sono farina di questo film, per il resto noioso e banale all'inverosimile. Questo film difatti, e mi dispiace dirlo, è insalvabile. Voto: 3 [Qui più dettagli]
Descendants 2 (Fantasy, USA, 2017): Inutile dire il perché ho visto questo film, ovvio solo per la bellissima e meravigliosa Dove Cameron, giacché il sequel di un musical Disney Channel Original Movie come questo, che due anni fa sorprese sufficientemente in positivo infatti (qui la mia mini recensione), lascia le innovazioni stilistiche del primo capitolo e ci offre l'ennesimo prodotto commerciale fine a se stesso. Perché Descendants 2 torna sui canoni standard dell'opera disneyana, il coraggio di decantare il "diverso" difatti scompare (dato che la coraggiosa innovazione di schierarsi al fianco dei cattivi svanisce) e lascia il posto al solito musical under 16 (forse anche meno) fatto di balletti (poco originali seppur musicalmente passabili), storielle d'amore tormentate, amicizie indissolubili e canzoncine disneyanamente (e smaccatamente) pop. I personaggi infatti si uniformano, quelli che erano cattivi diventano i "nuovi buoni" e mettono in un angolo i "nuovi cattivi" senza speranza di redenzione. Insomma niente di nuovo, niente di sufficiente, e soprattutto niente di cui vale la pena di vedere. Voto: 5 [Qui più dettagli]
Ithaca - L'attesa di un ritorno (Drammatico, USA, 2015): L'attrice Meg Ryan, ormai dimenticata come tale a soli 56 anni, ha curato la regia di questo film, tratto dal romanzo di William Saroyan "The Human Comedy". Il cast è di tutto rispetto con un grande Sam Shepard, al terzultimo film prima della sua recente dipartita, la stessa Meg Ryan, Tom Hanks in qualche breve inquadratura, Alex Neustaedter, Jack Quaid e diversi altri. Peccato che il film in questione, che parla di un quattordicenne ragazzo (di nome Omero, che ha un fratellino di nome Ulisse..) che nell'estate del 1942, nel pieno del secondo conflitto mondiale, e rimasto solo a prendersi cura della famiglia dopo la perdita del padre e il reclutamento del fratello (di cui aspetta appunto il ritorno o un qualcosa di scritto..), si assume l'onere e il dovere di consegnare telegrammi, non emoziona più di tanto, non coinvolga quasi per niente e non convinca per nulla. Anche perché nei suoi scarsi 90 minuti, nessun colpo di scena, nessuna scena "madre" ci risveglia dal torpore di seguire una storia certamente importante e delicata, ma per colpa di una regia semplicistica, poco appassionante. Senza dimenticare che fotografia, dialoghi e atmosfera seppur classici, non riescono a distinguersi da alcun altro film. Ne rimane quindi un film lineare e semplice ma abbastanza anonimo, inconcludente e poco ispirato. Voto: 5 [Qui più dettagli]
Il diritto di uccidere (Thriller, Gran Bretagna, 2015): Indubbiamente la volontà di questo film è di far riflettere sull'uso dei droni in guerra e sull'aspetto etico e morale che si fa del loro uso. Peccato che il suddetto, diretto da Gavin Hood, regista di non eccezionali film (Rendition: Detenzione illegale, X-Men le origini: Wolverine e Ender's Game), giri per tutta la sua durata (eccessiva a dir la verità) su un'unica domanda: saresti disposto a sacrificare una vita (in questo caso una bambina) per salvarne 80? Ora, non che la domanda non faccia effetto, anzi, proprio per questo che il film (in originale Eye in the Sky) ti tiene lì per vedere come va a finire (anche se mi parrebbe ed è alquanto scontata la risposta e il finale, almeno personalmente è stato così), ma mi sembra tutto molto forzato e sinceramente non credo che in situazioni reali si facciano troppi problemi a sparare un benedetto missile contro dei pericolosi terroristi, anche prevedendo dei "danni collaterali". Ma il problema maggiore è che durante tutto il film (da impostazione tipicamente teatrali, che molto spesso mi annoiano) ci sia da parte di politici e militari il classico "scaricabarili", nei piani alti nessuno vuole prendersi la responsabilità, insomma un tiro e molla (di 90 minuti) davvero irritante. Comunque un bruttissimo film questo non è, perché ben girato ed ancor meglio interpretato, dopotutto il cast corale, comprendente Helen Mirren, Alan Rickman (alla sua ultima interpretazione, con dedica del regista), Aaron Paul e Iain Glen, fa il suo dovere, ma le troppe contraddizioni e una sceneggiatura abbastanza elementare non aiutano al coinvolgimento emotivo o empatico. Perché nonostante i diversi spunti validi, questa è una occasione parzialmente mancata. Voto: 5,5 [Qui più dettagli]
Il diritto di uccidere (Thriller, Gran Bretagna, 2015): Indubbiamente la volontà di questo film è di far riflettere sull'uso dei droni in guerra e sull'aspetto etico e morale che si fa del loro uso. Peccato che il suddetto, diretto da Gavin Hood, regista di non eccezionali film (Rendition: Detenzione illegale, X-Men le origini: Wolverine e Ender's Game), giri per tutta la sua durata (eccessiva a dir la verità) su un'unica domanda: saresti disposto a sacrificare una vita (in questo caso una bambina) per salvarne 80? Ora, non che la domanda non faccia effetto, anzi, proprio per questo che il film (in originale Eye in the Sky) ti tiene lì per vedere come va a finire (anche se mi parrebbe ed è alquanto scontata la risposta e il finale, almeno personalmente è stato così), ma mi sembra tutto molto forzato e sinceramente non credo che in situazioni reali si facciano troppi problemi a sparare un benedetto missile contro dei pericolosi terroristi, anche prevedendo dei "danni collaterali". Ma il problema maggiore è che durante tutto il film (da impostazione tipicamente teatrali, che molto spesso mi annoiano) ci sia da parte di politici e militari il classico "scaricabarili", nei piani alti nessuno vuole prendersi la responsabilità, insomma un tiro e molla (di 90 minuti) davvero irritante. Comunque un bruttissimo film questo non è, perché ben girato ed ancor meglio interpretato, dopotutto il cast corale, comprendente Helen Mirren, Alan Rickman (alla sua ultima interpretazione, con dedica del regista), Aaron Paul e Iain Glen, fa il suo dovere, ma le troppe contraddizioni e una sceneggiatura abbastanza elementare non aiutano al coinvolgimento emotivo o empatico. Perché nonostante i diversi spunti validi, questa è una occasione parzialmente mancata. Voto: 5,5 [Qui più dettagli]
High-Rise (Fantascienza/Azione, Gran Bretagna, 2015): Un film abbastanza strano è questo, perché la critica di J. G. Ballard (autore del romanzo di cui questo è l'adattamento), e pertanto del film, che tra horror e fantascienza, ci parla della complessità, falsità e fragilità dei rapporti sociali tra le persone, lascia interdetti. Certamente non per colpa del buon Ben Wheatley (seppur Kill List io l'ho trovato mediocre), che si conferma un autore capace di assestare colpi niente male, ma probabilmente dipende dal romanzo, di cui non riesco a cogliere il fascino. La tematica sociale e l'assunto filosofico infatti, mi appaiono forzati e il gioco si rivela da subito un po' troppo facile. Anche perché la sceneggiatura è interessante ma anche difficile e non di immediata comprensione (senza dimenticare che il tutto è stranamente ambientato nel 1975). High-Rise difatti, ambientato in futuro non troppo distante ma altresì distopico, al di là delle evidenti lodevoli intenzioni (ovvero proporre un discorso sociologico, la lotta di classe che in questo microcosmo, un gigantesco stabile, diventa lotta per la sopravvivenza e che fa crollare l'intera "impalcatura" ed anche liberare istinti primordiali troppo a lungo repressi come omicidi, bagordi, lussuria e voglia di vendetta), sembra più un horror sanguinario e confuso (anche scontato e un po' furbo) che un film di approfondimento sociale ad ampio respiro. Soprattutto per me che ovviamente non ho letto il romanzo, perché nelle due (eccessive e inconsistenti) ore di durata, nonostante una buona la regia che seleziona bene i tempi dell'incedere della follia, anche grazie al funzionale cast, Tom Hiddleston, Jeremy Irons, Sienna Miller, Luke Evans, Elisabeth Moss e James Purefoy, si è palesata troppo volte la pesantezza e noia. Anche perché l'andazzo confuso, surreale, inconcludente e lento inficia la visione rendendola una tortura poco sopportabile. Comunque non un brutto film, ma solo personalmente poco coinvolgente e deludente. Un film forse non per tutti i gusti. Voto: 5,5 [Qui più dettagli]
Ecco infine i film scartati e da me evitati passati da Sky, Tv e Infinity:
Windstorm - Ritorno alle origini Il capitolo finale di una banale teen saga animalista
Legendary - Il giorno del riscatto Dramma sportivo con John Cena abbastanza anonimo per meritarsi una visione
Ladre per caso Banale heist movie francese con Jean Reno
The Chaperone - In gita per caso L'esordio simil stupido del wrestler Triple H
Cercasi fidanzato per vacanza Banale commedia romantica americana
Addio mia regina Dispiace per Diane Kruger e Léa Seydoux ma degli ultimi giorni della regina Marie Antoniette mi è bastato il bel film omonimo
Eliminators Action di serie B tranquillamente evitabile
Il mistero di Arkandias Ordinario e prevedibile fantasy per ragazzi
Ti amo presidente Il film biografico sulla storia d'amore tra Obama e la moglie...no, non è uno scherzo..
Rara: Una strana famiglia Classico film anticonformista umanamente e moralmente interessante ma noioso e retorico
Awol 72 - Il disertore Action di serie B con Luke Goss, e ho detto tutto
A.R.C.H.I.E. - Un robot a quattro zampe Banale commedia sci-fi
Master Spy - Una spia per amico L'ennesima anonima e scontata avventura per ragazzi
L'amore criminale Banalissimo thriller americano, rinnegato perfino da una delle protagoniste Rosario Dawson
I predoni Nuovamente Bruce Willis in un mediocre e ordinario action
The Escort Commedia hot anonima, banale e non interessante nonché intrigante
Uragano di fuoco Che ve lo dico a fa?La nostra vacanza in Scozia Impensabile una commedia con Rosamund Pike soprattutto con l'humour britannico
La verità sta in cielo Un film certamente impegnato ed importante, ma probabilmente mediocre e poco appassionante
Un Natale al Sud Dopo quell'accozzaglia di luoghi comuni e cliché di Matrimonio al Sud è impensabile per me vedere questo ennesimo cinepanettone
Jem e le Holograms Non servono parole per esprimere il mio dissenso
The Boss Commedia davvero troppo assurda e grottesca da meritare una visione
Fausto & Furio Allucinante proprio, veramente alquanto imbarazzante
Fortunatamente non ne ho visto/deciso di vedere nessuno... :p
RispondiEliminaE hai fatto bene ;)
EliminaDi questi abbiamo visto 50 sfumature di nero ma per farci 4 risate :D Ovviamente l'umorismo nel film è molto involontario
RispondiEliminaEffettivamente ho riso tanto anch'io :D
EliminaLa povera Ana che ha uno spasimante MILIARDARIO (poi moroso) ma vuole a tutti i costi lavorare in una casa editrice di cui diventa comunque suo malgrado DIRETTRICE.. anche un pò di fantascienza!
EliminaUna cretina proprio, punto. :D
EliminaPer me c'è solo Cinquanta Sbavature Di Nero e non è neanche tra i migliori degli Wayans. Però solo la scena di Magic Mike vale tutto il film.
EliminaVisto e recensito (comunque negativamente seppur effettivamente mi ha divertito) a marzo http://pietrosabaworld.blogspot.it/2017/03/i-peggiori-film-visti-del-mese-marzo.html
EliminaÈ bocciato anche per me ma lo salvo per alcune scene prese singolarmente. Siamo lontani anni luce dai primi due Scary Movie e da White Chicks. Appena ho tempo leggo l'articolo di marzo... te lo devo dato che sei stato eletto mio blogger preferito per 365 giorni 😝
EliminaInfatti alcune scene sono davvero geniali, anche perché i Wayans solo a vederli fanno già ridere :D
EliminaSì lo so e ti ringrazio per questo ;)
Purtroppo di questi tuoi bocciati me ne sono vista due. Go with Me -passato per Venezia- anche se non da cestinare del tutto, dimenticato appena le luci in sala si sono accese, e lo stranissimo, eccessivo, assurdo High-Rise, che ricordo come una sbronza pazzesca anche se niente avevo bevuto prima e durante la visione.
RispondiEliminaIl resto, grazie al cielo, evitato.
E non mi spiego ancora come abbia fatto, perché non l'ho scritto, che è stato presentato lì, per rispetto...
EliminaInfatti ho trovato in High-Rise tutto eccessivamente sopra le righe, davvero troppo assurdo per me ;)
Stavolta proprio nessuno, per fortuna.
RispondiEliminaManco di quelli dell'elenco finale XD
Che dire, Elfman per quella zozzeria? Mamma mia.
Reuma Park lo hanno stroncato un po' tutti...
Jem e le Holograms mi sono rifiutato.
Moz-
Già, uno scivolone autentico quello di Elfman, anche se chissà quanti soldi si sarà preso...
EliminaReuma Park non doveva essere un film, al massimo sarebbe stato meglio uno spettacolo teatrale, ne avrebbe giovato...
Da grande conoscitore di cartoni credevo ti interessasse vedere Jem, anche solo per stroncarlo ;)
Dakota Johnson, che non sarà forse un gran bellezza, ma è dotata di un bel fisico e di una intrigante sensualità: condivido, soprattutto se non esagera con certi look e trucchi.
RispondiEliminaIl film comunque è flop, per me, sulla fiducia :D (poi va beh, un nudo in cgi è veramente la cosa più abietta della storia del cinema :D).
Anche Fuga da Reuma Park, sulla fiducia, deve essere un film veramente brutto, va detto che Aldo Giovanni e Giacomo hanno fatto un solo film veramente gradevole (il primo), poi gli altri molto deludenti.
In cgi davvero? sicuro? non me ne sono accorto, però se è vero, tremendo proprio!
EliminaNon solo il primo secondo me, ma in parte hai ragione purtroppo..
Complimenti (e auguri) per i 600 post!
RispondiEliminaPpfiù, anche questo mese l'ho scampata... anche se, a onor del vero, pur di andare al cinema in una delle poche serate libere mi sono "suppata" American Assassin, che -credimi- è una gran brutta cosa.
Grazie ;)
EliminaLe scelte sbagliate capitano, già, anche nel vedere un film :D
Come mai ti è saltato The forger? Gran bel film...
RispondiEliminaIn verità vorrei dargli una chance visto il cast e alcuni commenti positivi, in ogni caso c'è sempre il mese prossimo per ritrovarlo in un post simile ;)
EliminaNon te ne pentirai... decisamente oltre la media... ;)
EliminaCredevo non ti fosse piaciuto...meglio così allora ;)
EliminaInfatti per 50 "cagate" di nero ho utilizzato poche righe, di più non meritava...
RispondiEliminaGo with me sembrava interessante proprio perché poteva essere quello che intendevi anche te, ma si è rivelato un flop..
High-Rise è un film da prendere con le molle in effetti, perché tutto dipende dalla percezione di ognuno, se ti prende e capisci è ok, altrimenti è una palla ;)
Che dire? Grazie! Sei molto chiaro 😉
RispondiEliminaPrego! più chiaro di così ;)
Eliminac'è un liebster award per te https://lafabricadeisogni.blogspot.it/2017/11/liebster-award-20017.html
RispondiEliminaAnche se ho già fatto il post ti ringrazio, e comunque risponderò alle tue domande nel post ;)
Elimina"Fuga da" non mi era piaciuto dalla presentazione, non mi è piaciuto col trailer e continua a non attrarmi dopo ciò che hai scritto... e sono un loro vecchio fan!
RispondiEliminaFausto & Furio cazzo è, la parodia di Fast and Furios?
Vedessi io, grande fan dagli esordi, e mi ha davvero deluso..
EliminaAssolutamente no, è quella ridicola italiana...la vera parodia (Superfast & Superfurious) la trovi qui http://pietrosabaworld.blogspot.it/2016/03/gli-altri-film-del-mese-marzo-2016.html
Ho aperto ora il link e ho spalancato gli occhi inorridito dopo che ho visto protagonisti (a me Battista come cabarettista piace) e trama!
EliminaLa parodia non la conoscevo.
Già, qualcosa di davvero orrendo!
EliminaLa parodia no? se ti piace il genere e non ti infastidiscono certe scempiaggini dovresti vederlo ;)
Ho visto il trailer e pare molto divertente. Io adoro le parodie anche se preferisco quelle più sobrie e meno volgari del maestro Brooks, però questa dal trailer mi ha convinto! Adoro Pino Insegno Mel genere comico (per niente in quello serio), credo abbia fatto salire il livello di attori demenziali come Will Ferrell e Ali G!
EliminaPerò ora sono in modalità natalizia, lo rimando a gennaio e ci vediamo sull'articolo che mo hai linkato 😉
Ma quelli di Mel sono in assoluto i migliori! anche perché i suoi film sanno davvero far ridere ;)
EliminaA presto quindi..
Quello di Aldo, Giovanni e Giacomo è stato terribile, purtroppo. L'ho iniziato insieme al mio fidanzato prima di questa estate e non lo abbiamo neanche finito (e non è molto da noi, questo). Peccato perché davvero loro tre erano tre dei pochi comici in grado di farmi ridere!
RispondiEliminaUn gran peccato davvero, perché oltre comunque alle divertenti (seppur probabilmente inutili) filmati di repertorio, non c'è nient'altro. Insomma è la fine di un'era..e di un trio..
EliminaPeccato per Reuma Park... Potevano fare altro come conclusione, ma pazienza. Ricordiamo i bei tempi di Aldo, Giovanni e Giacomo.
RispondiEliminaHai ragione, però è stato davvero un peccato sia finita così..
EliminaMi stupisce che abbiano chiamato Foley...lui era il Master delle videoclip di Madonna se non sbaglio...mi erano piaciuti molto Americani e A Distanza Ravvicinata.
RispondiEliminaConunque si Dakota è stata affascinante sin da quel debutto in The Social Network del Fincheroso!
Mi stupisce più il fatto che Foley abbia peggiorato un prodotto già deficitario...
RispondiElimina