giovedì 14 luglio 2016

Ant-Man (2015)

Ant-Man è l'ennesimo e spettacolare film della Marvel e dei suoi inimitabili supereroi. Ant-Man (uno dei membri fondatori dei Vendicatori originali e uno dei primi personaggi creati dal duo Lee&Kirby nel 1962) è infatti la dodicesima pellicola del Marvel Cinematic Universe (un media franchise centrato su una serie di film di supereroi prodotti dai Marvel Studios e basati sui personaggi dei fumetti Marvel Comics), nonché l'ultimo della Fase Due, che ha raggiunto il culmine nello spettacolare Avengers: Age of Ultron. Il film (del 2015), diretto Peyton Reed (regista di Yes Man tra gli altri) è però completamente diverso (almeno in parte) da tanti altri cine-comic, e questo è un punto a suo favore, al posto del solito scenario apocalittico difatti ci si ritrova in un rinfrescante heist movie in cui i poteri di ingrandimento e rimpicciolimento non hanno i consueti effetti distruttivi, ma assolvono con successo a una funzione comica (come consuetudine in questi film grazie all'ironia). Dopo essere finalmente uscito di prigione, Scott Lang (Paul Rudd) è intenzionato a cominciare una nuova vita e vuole riavvicinarsi disperatamente a sua figlia Cassie, andandola a trovare per il compleanno, sebbene la ex moglie e il suo nuovo compagno (l'eccentrico Bobby Cannavale, lo spettacolare protagonista di Vinyl), un agente di polizia, glielo impediscano per questioni legali. Incapace di tenersi un lavoro a causa della sua fedina penale, decide, insieme al suo amico Luis (Michael Pena) e altri due amici, di fare un ultimo furto. Mentre mette in atto l'operazione, a sua insaputa, viene osservato dal Dr. Hank Pym (Michael Douglas), uno scienziato che ha avuto dei trascorsi con lo S.H.I.E.L.D. Una volta entrato in casa, apre la cassaforte e trova (con grande sorpresa) una tuta che ha l'abilità di far rimpicciolire fino alla grandezza di una formica. Scopre questo potere in un modo un po' brusco, e, traumatizzato dall'esperienza, riporta la tuta, ma viene sorpreso dalla polizia e viene arrestato nuovamente. Una volta in prigione, Hank Pym lo ricontatta, chiedendogli un piccolo (si fa per dire) lavoretto. Forte del potere straordinario che gli permette di rimpicciolirsi e allo stesso tempo di aumentare la sua forza, il truffatore Scott aiuterà il suo mentore, il dottor Hank Pym, non solo a proteggere il segreto della sua incredibile tuta da Ant-Man da nuove e crescenti minacce, ma anche a effettuare un ulteriore furto (andando incontro a ostacoli che sembrano insormontabili), per sventare i piani di Darren Cross (Corey Stoll) appropriatosi delle Particelle Pym (che possono regolare gli atomi in modo da permettere di rimpicciolire) per scopi personali, non sapendo che tale invenzione, nelle mani sbagliate, potrebbe rappresentare una minaccia per il mondo intero. Ecco, questa è la trama del film, semplice ma ben costruita e ovviamente con ottimi effetti speciali.
Ad un primo sguardo non resta che sottolineare come anche questa volta, per i Marvel Studios, la scommessa è vinta. Anche grazie ad una riuscita campagna pubblicitaria che sicuramente attira maggiormente una cerchia del pubblico abbastanza vasta, costituita non solo da fan, ma anche da parte del pubblico generalista, sfornano un successo dopo l'altro. Il ritmo del film scorre a meraviglia, quasi due ore complessive di cui non ci si accorge neppure, nonostante nella parte iniziale si possa riscontrare una lieve confusione. Paul Rudd è sensazionale nel ruolo del protagonista in cerca di redenzione a causa di tutti i furti compiuti, che tiene alla figlia più di ogni altra cosa. Nella pellicola, infatti, uno dei temi principali è il rapporto padre-figlia, come si può notare anche per Hank e sua figlia Hope Van Dyne (la bellissima Evangeline Lilly), che inizialmente hanno molte difficoltà tra loro. Avvincenti anche Michael Douglas e Michael Pena, le cui battute sono probabilmente le più divertenti di tutto il film, vi è molto humor, come in quasi tutte le produzioni Marvel Studios, ma ancora più pungente ed azzeccato, con toni sulla commedia che a tratti ricordano Guardiani della Galassia (2014), anche per la colonna sonora (e anche il costume quasi identico). Le scene d'azione sono spettacolari e coinvolgenti, in particolare quando Ant-Man, nello scontro finale in camera di Cassie (con un omaggio al trenino Thomas, alquanto insopportabile parer mio), affronta Darren Cross/Calabrone, avente le sue stesse abilità con l'aggiunta zampe cibernetiche dotate di raggi laser. Incredibile la scena in cui viene esplorato il mondo sub-atomico (dove per un attimo è diventato tutto psichedelico), per non parlare della caratterizzazione completa e approfondita delle formiche, delle quali sono descritte molteplici tipologie che nelle varie missioni aiuteranno Scott (che grazie ad un sistema vi comunica inviando loro degli impulsi sonori). Il film ha ben poche pecche, una delle quali riguarda il villain il cui ruolo, nonostante sia stato ampliato rispetto alla versione di Edgar Wright (il quale ha a suo tempo abbandonato la cabina di regia per via di divergenze creative con lo studio), non viene approfondito molto, anche se ne viene riprodotta ottimamente la tuta, assai realistica pur essendo stata realizzata interamente in CGI. La fotografia poi non è "cupa" ma "leggera", quindi ben adatta al contesto e i dialoghi sono ben costruiti e non cadono nel banale. Oltre a queste cose, io però nella valutazione mi lascio trasportare soprattutto dalle emozioni che mi comunica il film mentre lo visiono. Posso dire che in alcuni momenti, rimanevo quasi sbigottito dalla alcune scene quasi "grottesche" ma mai impossibili nel contesto del film, ma non posso farvi nessun esempio altrimenti vi svelerei le sorprese. Il film quindi a più riprese mi ha lasciato sbigottito e divertito.
Come detto in precedenza, complici la (azzeccata) faccia da schiaffi di Paul Rudd (in ambiti davvero in controtendenza con i suoi film romantici) questo ennesimo (e straordinario) prodotto Marvel trova una sua ragion d'essere proprio nell'energico sbilanciamento verso la commedia. Sospinta da meccanismi e situazioni da heist movie (ovvero sui furti e ladri), tenuta in costante tensione dai funzionali toni brillanti che sconfinano dalla tipica (nonché riempitiva, perlopiù) vena umoristica di casa madre, abitata da facce e battute calzanti (divertente il personaggio di Michael Peña e i suoi "sintetici" racconti), Ant-Man sembra opera "minore" nel grande disegno del Marvel Cinematic Universe, più disimpegnata, eppure (o forse proprio a causa di ciò) si rivela intrattenimento efficace e (felicemente) leggero. Molto del merito va appunto al protagonista che, dovendo indossare i panni di un personaggio caricato da una moltitudine di stereotipi del genere (il classico bravo ragazzo finito nei guai per una giusta causa, in cerca di riscatto e di riabbracciare l'amata figlioletta, e che si scopre altresì avere al momento giusto virtù alla MacGyver e "insospettabili" doti da action man), trova la giusta via conferendogli il necessario candore e il distacco (non privo di una certa eleganza e, parimenti, di fiera attitudine "cazzona") di chi si trova catapultato nel bel mezzo di eventi impossibili. Il resto, come si può immaginare date le origini, è mera riproposizione di canoni e schemi marveliani, oliati a dovere da anni di esperienza, tutto fila come deve filare. Rispettate, insomma, le tappe obbligatorie del percorso, l'impianto narrativo, la gestione delle dinamiche e dei tempi, l'innesco emotivo, la figura del cattivo monodimensionale (l'immancabile scienziato megalomane e psicopatico che accoppa agnellini innocenti per i suoi esperimenti, così, per renderlo subito odioso), i traumi del passato (la moglie dello scienziato sacrificatasi per il bene comune) e le questioni irrisolte del presente, gli inserti dell'universo condiviso (invero alquanto flebili), il senso dello spettacolo. Non vengono trascurati, naturalmente, gli effetti speciali, se il loro uso è standardizzato, buone soluzioni visive e sequenze action arrivano dallo sfruttamento della contrapposizione tra grande (il mondo delle persone) e piccolo (quello ad altezza formica).
Rispettati anche i ruoli, oltre all'eroe per caso, il tormentato padre/mentore/salvatore Michael Douglas (prova apprezzabile), il villain sciocco (Corey Stoll, già visto House of Cards e The Strain, leggermente anonimo), l'interesse amoroso nonché futura compagna d'imprese (super)eroistiche (Evangeline Lilly e la sua bella acconciatura in stile Valentina..), come s'intuisce nella scena post-titoli di coda, il fidanzato della ex moglie del protagonista oltre che poliziotto non particolarmente sveglio (Bobby Cannavale), la compagnia di giullari (Peña e altri due tizi). Rispettati anche gli imprescindibili scene post credits, dove sono presenti (come scritto poche righe fa) ben due brevi sequenze che anticipano gli avvenimenti delle future pellicole dell'UCM. Ovviamente non poteva mancare il cameo di zio Stan, stavolta barman in un 'sintetico' racconto dove Falcon (degli Avengers) che Ant-Man ha pure sconfitto, lo sta cercando. Nel suo complesso perciò, Ant-Man si rivela uno dei migliori cinecomics degli ultimi tempi, sicuramente tra i primi della sua categoria, in quanto è diverso da molti altri prodotti dai Marvel Studios, nel senso che vi sono trovate originali perfettamente funzionali e ben riuscite, adatto a un pubblico di qualunque età. Ant-Man porta con se infatti una grande innovazione e di certo si aspetta uno spettatore intento ad ammirarla, ma come può non farlo quando le grandi azioni del piccolo ma (grande) Ant-man si dipanano regolarmente per tutta la storia in un tripudio di effetti speciali (veramente ottimi), i quali appunto rivelano quel giusto tasso di spettacolarità privo di esagerazioni in parti action quali la lotta tra Ant-man e Daren cross con indosso la pericolosa tuta chiamata "il calabrone". Un film avvincente e di conseguenza coinvolgente che non ha quindi assolutamente nulla da invidiare agli altri film Marvel, Ant-man adesso si è guadagnato un posto fra i vendicatori e direi che se lo è proprio meritato. Ho visto il film in Super HD ed è ancora più bello di quanto potessi immaginare, le formiche poi sono animali formidabili e in certe scene risultano anche simpatiche e carine. Si sorride tanto e ci si appassiona, in conclusione, film spassoso e mai noioso, due ore di film che passano velocemente. Assolutamente da non perdere. Voto: 7,5 [Qui più dettagli]

8 commenti:

  1. Carino davvero, Rudd e Douglas in forma smagliante davvero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì molto, nessuna sbavatura nessun errore..convincenti e in parte ;)

      Elimina
  2. E' stato davvero una bella visione, hanno fatto davvero un bel film sfruttando un personaggio poco conosciuto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Neanch'io conoscevo questo personaggio, anche se ne avevo già sentito parlare ma sfruttando ciò e grazie all'originalità del 'potere' e della messa in scena è venuto fuori qualcosa di eccezionale ;)

      Elimina
  3. Devo dire che alcune sequenze, come quella nel lavandino, attanagliano di brutto!.. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si molto suggestive e suggestionabili, effettivamente un piccolo pregio ('difetto' psicologico) di una comunque affascinante pellicola ;)

      Elimina
  4. Molto divertente, sicuramente più riuscito dei due Thor e anche dell'ultimo Iron Man. E poi Rudd è sempre un bel vedere per noi fanciulle!:D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh sicuramente uno dei migliori infatti...probabilmente è stato così per voi fanciulle..ma anche per noi maschietti rivedere la gnocca di Lost è stato un bel vedere ;)

      Elimina