giovedì 27 novembre 2025

Le serie tv del mese (Novembre 2025)

Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

The Sandman (2a stagione) - La seconda stagione di The Sandman, ultima della serie, conferma lo stile introspettivo e simbolico già visto nella prima. Meno spettacolare e con un uso più contenuto della CGI, punta sull'approfondimento dei personaggi e sul percorso di Morfeo, interpretato da Tom Sturridge con maggiore consapevolezza e vulnerabilità. La narrazione, divisa in due blocchi con un episodio extra dedicato a Morte, esplora i rapporti con gli Eterni e introduce figure mitologiche come Odino, Delirio e Distruzione. La regia privilegia la contemplazione al ritmo serrato, con fotografia e scenografie di forte impatto visivo che restituiscono un'estetica onirica e perturbante. Alcuni episodi risultano meno incisivi e la lentezza può scoraggiare chi cerca azione, ma la serie rimane un racconto filosofico e mitico che riflette su identità, tempo e cambiamento. Non è pensata per tutti, ma chi ama introspezione, mitologia e atmosfere gotiche troverà un'esperienza intensa e memorabile. Voto: 7,5

1923 (2a stagione) - La seconda stagione segna un passo avanti rispetto alla prima, trasformandosi in un autentico kolossal western. La messa in scena è imponente, con sequenze d'azione spettacolari e una narrazione più compatta e drammatica, capace di intrecciare il destino dei Dutton con riflessioni profonde sul rapporto tra uomo e natura. Harrison Ford e Helen Mirren regalano interpretazioni di grande intensità, confermando il valore del cast. Non mancano alcune forzature nella scrittura di Taylor Sheridan, soprattutto nel viaggio di Spencer e Alexandra, talvolta eccessivamente carico di sventure, ma il finale tragico e commovente restituisce un senso epico e potente. Nel complesso, una stagione più solida e coinvolgente, che supera le incertezze iniziali e consolida 1923 come un tassello importante nell'universo di Yellowstone. Voto: 6,5

Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere (1a stagione) - Una serie animata che riesce a catturare l'essenza del personaggio, offrendo una visione pura e immediata di ciò che Spider-Man rappresenta: altruismo, leggerezza e crescita personale. La scelta di collocarlo in una linea temporale slegata dall'MCU è sensata e permette di raccontare un Peter Parker giovane e umano, alle prese con i primi passi da eroe. Il design dei costumi e i richiami al fumetto arricchiscono l'esperienza, mentre l'introduzione di personaggi collaterali amplia il mondo narrativo. Non mancano però difetti: il ritmo iniziale è altalenante, la narrazione appare poco originale e il finale arriva con un po' di affanno. Inoltre, la serie non osa abbastanza, preferendo restare su binari sicuri. Nel complesso, si tratta di una prima stagione piacevole e adatta a un pubblico giovane, capace di intrattenere e di gettare basi promettenti per sviluppi futuri, pur senza raggiungere la forza innovativa delle migliori incarnazioni di Spider-Man. Voto: 6,5

Upload (4a stagione) - La quarta ed ultima stagione (recensione terza qui) mi ha lasciato addosso quella sensazione agrodolce che solo i finali ben calibrati sanno dare. Non è un'uscita di scena spettacolare, ma è coerente con lo spirito della serie: un mix di romanticismo, satira sociale e fantascienza che ha sempre saputo distinguersi. Nathan, Nora e Ingrid trovano finalmente una conclusione alle loro storie, e anche se la stagione è breve e qualche dettaglio rimane in sospeso, il cuore emotivo funziona. Quello che ho apprezzato di più è il modo in cui la serie ha scelto di concentrarsi sulle emozioni dei personaggi, senza perdere il suo lato ironico e critico verso la tecnologia e le disuguaglianze. È un epilogo che non cerca fuochi d'artificio, ma che chiude con dolcezza e lascia il pubblico con la sensazione di aver vissuto un viaggio unico. Voto: 6 

The Handmaid's Tale (6a stagione) - La sesta ed ultima stagione de "Il racconto dell'ancella" chiude la parabola di June con intensità e contraddizioni. La produzione resta di altissimo livello, con regia fluida e interpretazioni straordinarie, soprattutto di Elisabeth Moss. I temi affrontati (perdono, identità, falso riformismo) collegano Gilead all'attualità con forza politica. Il ritmo è più coinvolgente rispetto alle ultime stagioni, alternando suspense e momenti riflessivi. Il finale chiude il cerchio narrativo senza risposte facili, preparando lo spin-off The Testaments. Tuttavia, la ripetitività di fughe e scontri e la scarsa coerenza dei confini indeboliscono la tensione. Alcuni dialoghi risultano didascalici e la resistenza appare semplificata, poco radicata nella realtà storica. Nonostante i limiti, la stagione restituisce intensità e un senso di compiutezza alla storia. Non rivoluzionaria come agli esordi, ma discretamente positiva e capace di lasciare domande giuste. Voto: 7

BONUS

Black Lagoon - The Second Barrage (2006) [Serie - Stagione 2 - 12 Episodi] - La seconda stagione riprende esattamente da dove la prima stagione si era fermata, mantenendo intatta la miscela di azione esplosiva, ironia graffiante e violenza spettacolare. Dodici episodi serrati che ampliano l'universo della Lagoon Company, con missioni ambientate tra Roanapur e il Giappone, e un focus maggiore sui personaggi secondari, da Hänsel e Gretel a Yukio Washimine e Ginji Matsuzaki. La serie rinuncia a parte dell'introspezione della prima stagione per spingere sull'acceleratore dell'azione e dei conflitti, ma resta visivamente impeccabile, con animazioni fluide, colori vividi e una colonna sonora incisiva. Balalaika e Revy brillano tra i protagonisti, mentre Rock cresce in determinazione e arguzia. In definitiva, Second Barrage non innova ma consolida: un seguito potente e godibile, perfetto per chi cerca adrenalina e personaggi carismatici. Valutazione 6,90

Neoranga - L'arcana divinità del mare del sud (1998) [Serie - 24 su 48 Episodi] - Questo anime parte con ottime premesse e sembra promettere molto, ma non riesce a mantenere le aspettative. Gli episodi, della durata di poco meno di quindici minuti, raccontano brevi momenti della vita quotidiana delle sorelle Shimabara e dell'arrivo di Ranga, senza però avere il tempo di approfondire davvero personaggi e vicende. Ne risulta una narrazione superficiale e spesso inconcludente, con intrighi accennati ma mai chiariti. Dal punto di vista tecnico, i primi episodi mostrano disegni e animazioni di buon livello, ma col tempo la qualità cala e lo stile diventa meno curato, pur restando gradevole. La caratterizzazione funziona soprattutto sulle tre sorelle, mentre gli altri personaggi rimangono figure di contorno. In Italia la serie è stata interrotta all'episodio 24, mentre in Giappone gli episodi successivi sono stati ridotti a circa dieci minuti, accentuando la sensazione di un progetto incompleto. Valutazione 6

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