Durante i giorni e festivi, che oggi purtroppo finiscono essendo arrivata l'Epifania, ho visto parecchi film, che saranno recensiti settimana prossima, intanto vediamo quali film ho visto inerenti alle festività natalizie, festività che per dei motivi sono cominciate in ritardo, ma che in ogni caso sono passate velocemente e serenamente, per fortuna. Lista di film (4) che fortunatamente contiene solo un cinepanettone, che ovviamente vi sconsiglio di vedere, al contrario dei primi 2 e del terzo, che però non convince tanto. Comunque si comincia con una simpaticissima e divertente commedia americana del 2015, Sballati per le feste! (The Night Before), che racconta di tre amici (Joseph Gordon-Levitt, Seth Rogen e Anthony Mackie), tre amiconi da una vita che ogni vigilia, a causa della morte dei genitori di uno dei tre, cosa per cui hanno dato inizio ad una sorta di tradizione, vanno in giro per la città a divertirsi. Ma anche per loro, dopo anni e anni di divertimento totale, è arrivata l'ultima fatidica "night before", essendo ormai troppo cresciuti e magari anche in attesa di figli. L'unico dei tre che però ancora vive nel passato è il protagonista, il sempre in parte Gordon-Levitt, che viene anche da una delusione d'amore proprio a causa di questa sua repressione del diventare adulto, e nel tentativo di abbandonare finalmente la vita fatta solo di divertimenti e dissolutezze con i suoi amici, ne succederanno di tutti i colori. La serata infatti degenera e i tre amici si troveranno in situazioni imbarazzanti. Il film come ovvio, ha una trama natalizia molto semplice e con un decorrere abbastanza banale, ma che presenta quei picchi di demenzialità, non troppa, e di surrealità che la rendono lo stesso interessante. Questo perché il film è diretto da Jonathan Levine, che si è fatto notare sui nostri schermi, oltre che per Warm Bodies, rilettura romantica dello zombie movie (comunque discreto), anche per 50/50 (bellissimo cancer movie) di cui ritroviamo qui due protagonisti: Joseph Gordon-Levitt nei panni del disadattato Ethan e Seth Rogen, ebreo in costante preda di un mix di allucinogeni. Questa volta però siamo in piena commedia natalizia che compone un altro genere di mix: quello tra trasgressione e conformismo. Perché Levine, che ha anche scritto la sceneggiatura, ci vuole parlare di una cosa seria, il necessario passaggio all'età adulta in cui si accetta di essere come si è proponendosi magari di migliorarsi, così in questa notte di droghe e di cellulari scambiati c'è chi pensa a impegnarsi davvero con una donna, chi a diventare padre e chi a decidere del proprio futuro in ambito sportivo.
Il tutto narrato da un Babbo Natale che conosceremo alla fine senza perdere di vista anche la presenza di due Babbi bastardi da incontrare per strada. Non manca anche la solita venatura da 'momento di svolta nella vita', ma lasciano perplessi i continui richiami all'abuso di stupefacenti visto come un gioco in fondo innocuo e, anzi, apportatore di saggezza 'soprannaturale', e quindi anche se dietro a tutto ci sono le menti folli e allo stesso tempo geniali di Seth Rogen e Evan Goldberg, la commedia non ha la forza comica e completamente folle di un This is the end, The Interview o anche di uno Strafumati. Rimane quindi molto più classica ma comunque con dei picchi di comicità non indifferenti. E anche se il tutto gira, forse troppo, intorno al personaggio di Levitt e alla sua crescita durante questa ultima notte di follie nella vigilia di natale, la trama riesce a non essere fastidiosa e inutile nella sua voglia di essere alla fin fine "buona" e "natalizia". Le parti comiche e le risate comunque non mancano, il ritmo c'è e come sempre i dialoghi sono pungenti e ben scritti. La cosa migliore come al solito sono i personaggi e le loro caratterizzazioni e interpretazioni. Se quello di Mackie può essere un po' più debole, si integra però bene con gli altri due protagonisti e soprattutto con un sempre strepitoso Seth Rogen, bravissimo nella parte di un marito e presto padre di famiglia, che si concede un'ultima notte sotto gli effetti di funghi e varie altre droghe. Il tutto è condito con l'inserimento di vari personaggi secondari che non passano inosservati, da Lizzy Caplan alla bravissima Mindy Kaling, dal solito James Franco fino alla più illustre Miley Cyrus, e la ciliegina sulla torta è uno strepitoso Michael Shannon in una parte che dire geniale è dire poco, che ci regala un colpo di scena finale che è geniale per il personaggio che interpreta. Quindi commedia che rientra nei canoni delle varie comedies natalizie, ma che presenta dei personaggi così ben fatti e degli squilli così ben assestati che meriterebbe una visione per gli amanti di questa nuova commedia americana, che non lascia mai da parte le varie citazioni alla cultura attuale. Voto: 6
In occasione del Natale e del compleanno di Walt Disney, Sky ha proposto agli abbonati un'imperdibile antologia di 12 cortometraggi Disney, dal titolo Walt Disney Animation Studios Short Films Collection, che nel 2015 uscì in cofanetto in versione Blu-Ray. Cofanetto, antologia che già da subito vi consiglio di vedere se già non l'avete fatto, perché tra i 12 bellissimi cortometraggi visti ci sono alcuni inediti corti in Italia. In più essi sono intervallati da presentazioni speciali e interviste agli stessi registi che li hanno realizzati, insomma qualcosa di bello e interessante soprattutto se si pensa che tra i bellissimi corti sono anche presenti due vincitori di un Oscar, ovvero il bellissimo e delicato "Paperman" (il nono in scaletta, del 2012) e "Feast" (Winston, undicesimo, del 2014), davvero educativo ed emozionante, passando poi per "Get a Horse" (Tutti in scena, decimo, 2013), rivoluzionario e straordinario short film con protagonista Topolino e la sua banda di inseparabili amici, tutti ovviamente prodotti dalla Walt Disney, come gli altri. dai primi due in scaletta, entrambi inediti, ovvero l'originale (anche se non tanto) ma istruttivo e importante, John Henry (2000), e il gigionesco e divertente Lorenzo (2004). Poi dopo, in terza 'posizione' c'è La Piccola Fiammiferaia (2006), struggente e malinconico, Pippo e l'Home Theatre (2007), esuberante e simpaticissimo come nei suoi classici video 'illustrativi', Lanny e Wayne: Missione Babbo Natale (2010), divertente e coloratissimo, Tick Tock Tale (2010, inedito in Italia), molto delicato, non originalissimo ma ottimo, La Ballata di Nessie (2011), molto bello e fantasioso, e ci sono anche i personaggi di Rapunzel, in Rapunzel le incredibili nozze (2012, ottavo), dove mentre il matrimonio tra Rapunzel e Flynn è ormai alle porte, succede qualcosa di imprevedibile dato che degli anelli si occupano Maximus e Pascal. Infine per finire in bellezza Frozen Fever (2015, andato in onda anche in tv in chiaro), simpatico molto e pure carinissimo, dove nel tentativo di Elsa e Kristoff, che vogliono organizzare una festa di compleanno fantastica per Anna, ne succederanno di cotte e di crude, ma anche 'freddi' pupazzi. Praticamente una raccolta di piccoli capolavori, che come detto, è corredata da immagini d'archivio e interviste ai realizzatori. Perciò se amate i personaggi Disney cercate di non perdervelo.
Quando mi apprestavo a vedere Natale all'improvviso (Love the Coopers), film del 2015 diretto da Jessie Nelson, regista di Mi Chiamo Sam (2001), mi aspettavo un film divertente, invece no, perché anche se ogni tanto si sorride, è un film più sentimentale e romantico di quanto si pensi, infatti come la regista spesso fa e come ha fatto in Nemiche Amiche (1998) e Storia di Noi Due (1999), la sua esuberanza la porta nuovamente ad essere poco incline a nascondere le grandi emozioni. Non che sia un male, ma il film è molto stropicciato e poco deciso o davvero interessante, anche se la storia, che parla d'amore, e soprattutto il finale con una rivelazione canina si fa apprezzare ed emoziona almeno un pochino. Una storia che racconta di due anziani coniugi che hanno deciso di separarsi, ma aspettano di dirlo ai figli e ai parenti solo dopo Natale, per trascorrere un ultimo cenone insieme. In realtà, però, sono tanti i segreti che nascondono tutti i componenti della stravagante famiglia Cooper. Una famiglia composta da un cast di tutto rispetto, da cui però ci si poteva aspettare qualcosina di più anche se la casa Cooper è vissuta al punto giusto (molto viva la scenografia) e la neve che scende così copiosa è bella da vedere. Infatti se il ruolo dei due protagonisti viene affidato a John Goodman e Diane Keaton, essi sono affiancati da altri attori importanti come Olivia Wilde, Ed Helms, Amanda Seyfried, Alan Arkin e Marisa Tomei che recitano in ruoli di minore importanza. La famiglia difatti è una specie di famiglia 'allargata', tutti commensali che vediamo convergere tutti verso casa della coppia protagonista Charlotte (Diane Keaton) e Sam (John Goodman). C'è il nonno arzillo (Alan Arkin, ovviamente), la figlia problematica (Olivia Wilde, sempre ovviamente), la sorella livorosa di Charlotte (Marisa Tomei, sempre meravigliosa), il disoccupato divorziato (Ed Helms), la zia rimbambita (June Squibb), il nipote brufoloso (Timothée Chalamet). Tra gli estranei che condivideranno qualche momento di intimità con almeno uno di questi Cooper troviamo poi un soldato americano pronto a partire per la Guerra (Jack Lacy, forse la cosa migliore del film), una cameriera con un debole per i vecchietti (Amanda Seyfried, fuori fase proprio, è stata candidata infatti ad un Razzie Awards) e un poliziotto, forse gay, dal cuore d'oro (Anthony Mackie, si proprio quello di Sballati per le feste!, dove al contrario si 'sbatte' una vagabonda). Insomma cast discreto, ma il film troppe volte latita. Film che, contiene primi baci, ultimi adii, inizi di storie d'amore e grandi rivelazioni sulla propria vita grazie a due chiacchiere con una persona da vedersi una sola volta e mai più. Ma quello che rende Natale all'improvviso quasi inutile da vedere, anche se perlomeno sotto la sufficienza, è la prevedibilità, nonostante la regista riesca benissimo a inserire due o tre momenti realmente pregnanti, spesso e volentieri affidati ai battibecchi tra le bravissime Tomei e Keaton. Insomma piacevole e gradevole ma non a grandi livelli. In definitiva, se siete fan di Appuntamento con l'amore (2010) e Capodanno a New York (2011) troveranno dei pregi in questo film. Invece per chi non ama questo tipo di cinema hollywoodiano corale, zuccheroso e sinceramente rustico, si astenga caldamente dalla visione. Voto: 5
Purtroppo, ancora una volta ci sono cascato, ho provato e ho sbagliato, perché ho avuto la sfortuna di vedere l'ennesimo Cinepanettone e tuttora mi pento di aver sprecato 90 minuti preziosi della mia vita. Questo perché nonostante Vacanze ai Caraibi, film del 2015 diretto da Neri Parenti, cerchi di cambiare approccio cambiando le storie, alla fine è sempre la solita bieca storiella, prevedibile, volgare e inguardabile. Ovviamente del Natale il film, se non della sua uscita, non ha niente a che fare, è solo la classica 'scusa', in più i tre episodi stavolta non intrecciati tra di loro hanno in comune solo il paradisiaco paesaggio esotico, Santo Domingo e i Caraibi. Paesaggio dove assistiamo, a modo loro, a tre storie assurde e grottesche. Iniziamo dalla peggiore ovvero quella con Luca Argentero ed Ilaria Spada (classica bomba sexy) in viaggio con i rispettivi partner che scoprono di avere una grandissima intesa sessuale ma un carattere e gusti completamente diversi. Nonostante ciò si piacciono e fanno tante volte l'amore, punto. La loro parte è solamente questa, non fa fare neanche una mezza risata ed in molte scene viene voglia di mettersi le mani nei capelli. Poi ovviamente ci sono Christian De Sica e Massimo Ghini, stavolta nella parte di due ex ricconi ora pieni di debiti che decidono di combinare un matrimonio d'interesse con la figlia del primo, non sapendo l'uno dei problemi economici dell'altro. Per i due attori questa è l'ennesima collaborazione e devo ammettere che c'è molta alchimia ma le loro gag sono troppo ripetitive, volgari ma soprattutto infantili, con sotterfugi di bassa lega e siparietti beceri, in perfetto stile cinepanettone. E' brutto infatti assistere sempre alle solite battute volgarissime, fraintendimenti sessuali e battute sulla pipì. Il terzo episodio invece, che si incentra sullo stereotipo del bamboccione cyberdipendente (Dario Bandiera), è forse quello più riuscito, l'intento difatti è buono ma la riuscita lo è stata decisamente meno, e viene infatti sfruttato malissimo e la storia si spiaggia in una serie di gag noiosissime su un isola deserta dove "manca il campo". Inizialmente fa ridere (meglio sorridere) perché mostra la dipendenza di molte persone dalla tecnologia ed in particolare dagli smartphone che molte volte tendono a sostituire il contatto umano ma lo fa in modo troppo ripetitivo e soprattutto troppo a lungo. Tra l'altro la vicenda di tale personaggio non si conclude, ma viene semplicemente lasciata aperta senza spiegarci che fine farà il pover'uomo rimasto col cellulare scarico. Sembra un errore di sceneggiatura grave, persino per un film demenziale. Si perché Vacanze ai Caraibi è un film per dementi e davvero insensato nonché inutile. Poiché mentre Zalone, riesce a far divertire e riflettere, De Sica e Company falliscono su tutta la linea proponendoci ancora e ancora un film volgare, dalla trama insensata che potrebbe aver scritto un bambino, ma soprattutto è un film poco divertente, anzi, per niente divertente. Da evitare come la peste. Voto: 2
Orribile di come continuino a fare cinepanettoni distruggendo purtroppo anche i capostipiti del genere, che sono tutto meno che brutti e volgari.
RispondiEliminaIo... ARGH! mi sono perso i corti Disney, ma mica su Sky! Non ne sapevo nulla proprio del cofanetto dvd!!
Moz-
Purtroppo sì, i primi si potevano anche digerire all'epoca, ma questi proprio no, dovrebbero perciò smettere..
EliminaMi aspettavo invece che li avessi visto, vabbè...ma sicuramente recupererai ;)
I corti Disney visti e piaciuti.. anche se non da impazzire... mi sono goduto invece un Deadpool straordinario!!! ..e mi hanno consigliato invece un Tre cuori per me deludentissimo.. tutto su Sky... buone visioni!!
RispondiEliminaMa erano e sono davvero molto belli e originali :)
EliminaDeadpool vedrò a breve, mentre ho visto Tre cuori, non malissimo però consiglio sbagliato in effetti ;)
per me non è natale se non vedo Fuga dal natale ed elf :)
RispondiEliminaSoprattutto Elf, quante volte l'avrò visto..tante ;)
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