The Exorcism of Molly Hartley (Usa 2015) è il titolo del sequel di The Haunting of Molly Hartley del 2008, diretto da Steven R. Monroe (House of 9). Come avrete intuito dal titolo, questa 'fantastica' pellicola è un horror demoniaco, l'ennesimo film sugli esorcismi. Peccato però che il risultato è banale, scontato, "già visto", e fatto (quasi) apposta per essere dimenticato subito senza lasciare alcun turbamento allo spettatore. Ci ritroviamo infatti di fronte a un'opera puramente derivativa di tante altre pellicole simili ma qui riproposte con la "leggerezza" e lo "stile" di prodotti di basso livello. La pellicola che cerca disperatamente di mischiare molti titoli altisonanti diversi per far uscire qualcosa che valga la pena vedere, si aggrappa ai dettagli più disparati per tentare di rievocare nello spettatore ricordi di scene ben più note e di livello. Mi sembra inutile dirvi che il risultato è assai deludente. Non aiuta la recitazione dei protagonisti, la regia anonima e la fotografia non eccezionale. Nonostante il discreto lavoro del regista (che comunque sa il fatto suo dietro la macchina da presa) il film non regala spunti di novità interessanti. Abbiamo un prete bello, una psichiatra bella e una indemoniata bella (Sarah Lind, Devon Sawa e Gina Holden).
La storia è quella di una ragazza che compiuti 24 anni va in discoteca a sballarsi con sostanze stupefacenti, ha rapporti sessuali con più persone contemporaneamente e in seguito scopre di essere posseduta dal demonio da ben 6 anni. Allo stesso tempo seguiamo la vicenda di un prete esorcista che fa un casino al suo primo esorcismo e viene internato come pazzo omicida (sono morti il suo concelebrante e la posseduta). I due quindi si ritroveranno nello stesso istituto psichiatrico, dove lei semina il terrore tra il personale e i pazienti. La sua unica speranza ovviamente è quella di essere esorcizzata da questo ex prete in cerca di redenzione, che desidera salvarle la vita prima che la sua "trasformazione" sia completata. L'esorcismo sembrerebbe funzionare, ma qualcosa non va bene e qualcuno non è chi dice di essere. In questo quasi-film mi verrebbe da dire, abbiamo le sequenze di esorcismo realizzate tecnicamente in maniera perfetta (non tantissimo) ma emotivamente poco coinvolgenti, abbiamo anche una scena di sesso a tre in apertura che fa numero e poi un finale discretamente interessante, ma il resto è tutto già ampiamente visto, come già detto. Se ci aggiungiamo poi le musiche di sotto fondo messe a caso dove non c'entrano nulla, l'interpretazione dei personaggi piatta e approssimativa, il make-up non eccezionale, il risultato non può che essere pessimo, d'altronde per realizzarlo son bastati pochi soldi, e poche buone-nuove idee. Non c'è altro da aggiungere quindi, il film è vuoto, orrido (nel senso estetico del termine poiché non fa per niente paura) e inutile, come si ci poteva aspettare dal titolo e dal trailer, qui. In definitiva altro dimenticabile film del genere sulle possessioni, il demonio e la religione, niente di nuovo, niente di bello e interessante. Voto: 6-
Oscure presenze (Jessabelle) è un raccapricciante, avvincente horror/thriller prodotto dagli Stati Uniti nel 2014 diretto da Kevin Greutert (uno dei registi di Saw). Per cominciare si tratta di un film ben congegnato e diretto che preferisce puntare tutto nel costruire una solida storia con gli elementi chiave del genere, il mistero e la suspense. Entrambi sono presenti e lo rendono un prodotto decisamente apprezzabile. La storia, ci propone di seguire le vicende di Jessabelle (Sarah Snook), una giovane ragazza americana, che dopo un terribile incidente d'auto che l'ha ridotta in sedia a rotelle e che ha ucciso il suo fidanzato, bisognosa di assistenza, torna nella casa natale in Louisiana, dove vive il padre vedovo. Poco alla volta verrà in possesso di alcune VHS che la madre defunta registrò prima della nascita della bambina e le destinò alla stessa non appena avrebbe raggiunto la maggiore età. Ma nei messaggi registrati si nasconde un presagio inquietante: la ragazza è perseguitata da uno spirito, che vuole rivendicare la propria morte. E Jessabelle avverte da subito questa entità negativa che la perseguita ma non sapendo come affrontarla e non potendo andarsene, cerca di scoprirne di più seguendo i segni che lo spirito le recapita. Ma gli eventi prenderanno una svolta ancora più drammatica quando il padre resta vittima di un incidente mortale nel tentativo di distruggere le VHS in questione. Jessie, a tal punto, col solo aiuto di un ex compagno di liceo cerca di far luce sul vero significato dei messaggi registrati dalla madre e sull'entità che la perseguita. Scoprirà che è vittima di un maleficio voodoo che lei non è in grado di spezzare e che dovrà essere sacrificata affinché la vera Jessabelle possa tornare in vita. Secondo me questo film è ampliamento riuscito, film di genere capace di svolgere, con buon mestiere e sapiente montaggio, una storia che in molti momenti però sa di già visto. Temi come le case abitate da inquietanti presenze, la possessione, il found footage, la donna sola in casa impossibilitata a muoversi. Ma la buona capacità di racconto mostrata dagli autori, una giusta dose di scene spaventose, una location inquietante e la presenza della religione vudu creano un giusto mix di horror che convince fino al buon (ma non imprevedibile) finale. Si tratta indiscutibilmente infatti di un abile e accattivante mix di svariati cliché, inseriti bene nel contesto e sparsi a giuste dosi durante tutta la lunghezza della pellicola. Questi elementi riescono a costruire la suspense e a creare una giusta dose di mistero, che in fin dei conti, sono proprio gli ingredienti principali a tenere accesso l'interesse dello spettatore. Interesse che fortunatamente non viene mai a mancare, nemmeno nel colpo di scena finale. Il film si riserva una regia davvero funzionale e piacevole, buono il soggetto, la pecca è la sceneggiatura in un particolare punto, nella scena in cui viene svelato il mistero è la stessa Jessie a spiegare tutto, cosa molto improbabile dato che è sino a un minuto prima di vedere la videocassetta chiave del film era all'oscuro di tutto. Opinione personale ma la madre fantasma e lo stregone che appaiono come fossero in carne e ossa sminuiscono terribilmente la credibilità fin lì conquistata, il fatto poi che sia la ragazza a darsi una spiegazione non è così inverosimile, ci sarebbe arrivata anche una capra, è la situazione critica che rende la sua lucidità nel mettere a fuoco le cose difficile da concepire. In definitiva si tratta di un buon prodotto, senza pretese stellari, che cerca e riesce a unire diversi stili e luoghi comuni degli horror in un film solido, lineare e del tutto apprezzabile. Il vero punto di forza tuttavia si racchiude nella splendida fotografia e ambientazione naturale del luogo. Gradevole la recitazione degli artisti emergenti, abbastanza fluida e scorrevole. Ricapitolando, siamo sicuramente davanti ad un buon prodotto, al di sopra della media che merita sicuramente di essere visto e non delude le aspettative. Tutto sommato "Jessabelle" è film molto godibile che consiglio agli amanti dell'horror psicologico. Voto: 6,5
La storia è quella di una ragazza che compiuti 24 anni va in discoteca a sballarsi con sostanze stupefacenti, ha rapporti sessuali con più persone contemporaneamente e in seguito scopre di essere posseduta dal demonio da ben 6 anni. Allo stesso tempo seguiamo la vicenda di un prete esorcista che fa un casino al suo primo esorcismo e viene internato come pazzo omicida (sono morti il suo concelebrante e la posseduta). I due quindi si ritroveranno nello stesso istituto psichiatrico, dove lei semina il terrore tra il personale e i pazienti. La sua unica speranza ovviamente è quella di essere esorcizzata da questo ex prete in cerca di redenzione, che desidera salvarle la vita prima che la sua "trasformazione" sia completata. L'esorcismo sembrerebbe funzionare, ma qualcosa non va bene e qualcuno non è chi dice di essere. In questo quasi-film mi verrebbe da dire, abbiamo le sequenze di esorcismo realizzate tecnicamente in maniera perfetta (non tantissimo) ma emotivamente poco coinvolgenti, abbiamo anche una scena di sesso a tre in apertura che fa numero e poi un finale discretamente interessante, ma il resto è tutto già ampiamente visto, come già detto. Se ci aggiungiamo poi le musiche di sotto fondo messe a caso dove non c'entrano nulla, l'interpretazione dei personaggi piatta e approssimativa, il make-up non eccezionale, il risultato non può che essere pessimo, d'altronde per realizzarlo son bastati pochi soldi, e poche buone-nuove idee. Non c'è altro da aggiungere quindi, il film è vuoto, orrido (nel senso estetico del termine poiché non fa per niente paura) e inutile, come si ci poteva aspettare dal titolo e dal trailer, qui. In definitiva altro dimenticabile film del genere sulle possessioni, il demonio e la religione, niente di nuovo, niente di bello e interessante. Voto: 6-
Oscure presenze (Jessabelle) è un raccapricciante, avvincente horror/thriller prodotto dagli Stati Uniti nel 2014 diretto da Kevin Greutert (uno dei registi di Saw). Per cominciare si tratta di un film ben congegnato e diretto che preferisce puntare tutto nel costruire una solida storia con gli elementi chiave del genere, il mistero e la suspense. Entrambi sono presenti e lo rendono un prodotto decisamente apprezzabile. La storia, ci propone di seguire le vicende di Jessabelle (Sarah Snook), una giovane ragazza americana, che dopo un terribile incidente d'auto che l'ha ridotta in sedia a rotelle e che ha ucciso il suo fidanzato, bisognosa di assistenza, torna nella casa natale in Louisiana, dove vive il padre vedovo. Poco alla volta verrà in possesso di alcune VHS che la madre defunta registrò prima della nascita della bambina e le destinò alla stessa non appena avrebbe raggiunto la maggiore età. Ma nei messaggi registrati si nasconde un presagio inquietante: la ragazza è perseguitata da uno spirito, che vuole rivendicare la propria morte. E Jessabelle avverte da subito questa entità negativa che la perseguita ma non sapendo come affrontarla e non potendo andarsene, cerca di scoprirne di più seguendo i segni che lo spirito le recapita. Ma gli eventi prenderanno una svolta ancora più drammatica quando il padre resta vittima di un incidente mortale nel tentativo di distruggere le VHS in questione. Jessie, a tal punto, col solo aiuto di un ex compagno di liceo cerca di far luce sul vero significato dei messaggi registrati dalla madre e sull'entità che la perseguita. Scoprirà che è vittima di un maleficio voodoo che lei non è in grado di spezzare e che dovrà essere sacrificata affinché la vera Jessabelle possa tornare in vita. Secondo me questo film è ampliamento riuscito, film di genere capace di svolgere, con buon mestiere e sapiente montaggio, una storia che in molti momenti però sa di già visto. Temi come le case abitate da inquietanti presenze, la possessione, il found footage, la donna sola in casa impossibilitata a muoversi. Ma la buona capacità di racconto mostrata dagli autori, una giusta dose di scene spaventose, una location inquietante e la presenza della religione vudu creano un giusto mix di horror che convince fino al buon (ma non imprevedibile) finale. Si tratta indiscutibilmente infatti di un abile e accattivante mix di svariati cliché, inseriti bene nel contesto e sparsi a giuste dosi durante tutta la lunghezza della pellicola. Questi elementi riescono a costruire la suspense e a creare una giusta dose di mistero, che in fin dei conti, sono proprio gli ingredienti principali a tenere accesso l'interesse dello spettatore. Interesse che fortunatamente non viene mai a mancare, nemmeno nel colpo di scena finale. Il film si riserva una regia davvero funzionale e piacevole, buono il soggetto, la pecca è la sceneggiatura in un particolare punto, nella scena in cui viene svelato il mistero è la stessa Jessie a spiegare tutto, cosa molto improbabile dato che è sino a un minuto prima di vedere la videocassetta chiave del film era all'oscuro di tutto. Opinione personale ma la madre fantasma e lo stregone che appaiono come fossero in carne e ossa sminuiscono terribilmente la credibilità fin lì conquistata, il fatto poi che sia la ragazza a darsi una spiegazione non è così inverosimile, ci sarebbe arrivata anche una capra, è la situazione critica che rende la sua lucidità nel mettere a fuoco le cose difficile da concepire. In definitiva si tratta di un buon prodotto, senza pretese stellari, che cerca e riesce a unire diversi stili e luoghi comuni degli horror in un film solido, lineare e del tutto apprezzabile. Il vero punto di forza tuttavia si racchiude nella splendida fotografia e ambientazione naturale del luogo. Gradevole la recitazione degli artisti emergenti, abbastanza fluida e scorrevole. Ricapitolando, siamo sicuramente davanti ad un buon prodotto, al di sopra della media che merita sicuramente di essere visto e non delude le aspettative. Tutto sommato "Jessabelle" è film molto godibile che consiglio agli amanti dell'horror psicologico. Voto: 6,5
Jessabelle benino, anche se non va oltre la sufficienza per me (anzi, forse ai tempi gli diedi anche di meno...), mentre l'altro non l'ho visto e non so se mi interesserà mai vederlo...
RispondiEliminaJessabelle si dissocia leggermente da altri, per ambientazione e trama, ecco perché vale la pena di vederlo....l'altro infatti è meglio lasciare perdere ;)
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