Trasmessa da settembre ad ottobre su Sky Atlantic, Save me (Salvami) ha subito catturato la mia attenzione e mi ha spinto (con ancor più vigore) a vedere una dietro l'altra le sei puntate della serie. Una serie dal forte legame padre/figlia (che prende spunto dalla sempre più delicata tematica delle conoscenze online, per presentare appunto un rapporto, quel rapporto, ben noto al pubblico grazie a innumerevoli film e produzioni a riguardo, per citarne uno, Io vi troverò con Liam Neeson), una serie attualissima, cruda, diretta, che non prende mai scorciatoie, una serie che mostra il lato oscuro della società con un bellissimo cast ed una narrazione veloce e accattivante. La serie infatti, una serie televisiva britannica del 2018, creata, sceneggiata e interpretata da Lennie James, al quale va riconosciuto il merito di aver interpretato, creato e sceneggiato un prodotto davvero avvincente da fruire tutto d'un fiato sin dalla primo episodio dal titolo "Il lato oscuro", la puntata pilota difatti getta le basi di una corsa contro il tempo adrenalinica, appassionante e coinvolgente, che avrà sviluppi e intrecci fatali davvero imprevedibili, è affascinante, intrigante e tiene davvero col fiato sospeso. Le vicende non a caso si svolgono abbastanza rapidamente e la serie (sono sei gli episodi totali della serie, già rinnovata per una seconda stagione) ha un potenziale enorme che si nota fin dalle prime battute e che cresce di episodio in episodio. Questo perché innegabilmente avvincente è la lotta instancabile di un padre contro il destino che gli impedisce di incontrare la figlia. Giacché per la polizia e per l'ex moglie e il suo nuovo compagno è lui l'unico sospettato del rapimento (un giorno infatti Jody, Indeyarna Donaldson-Holness, sua figlia, scompare proprio mentre la ragazzina è in cammino per andare a trovarlo, dopo tanti anni, proprio per questo motivo accusano l'uomo di aver rapito la figlia), con tutte le prove e gli indizi sulla carta schiaccianti che sembrano inchiodarlo. Lui però non c'entra, non vede e non sente la figlia da quanto aveva 3 anni, ma ora si sente coinvolto, ancora legatissimo all'ex moglie interpretata benissimo da Suranne Jones, che tuttavia non sta di certo con un uomo migliore, anzi tutt'altro, si è trovata un altro compagno, suo marito Barry (Barry Ward), che gestisce dei traffici di certo non limpidissimi.
Comincia quindi, nonostante i suoi problemi di soldi, donne e quant'altro, e nonostante solo la Detective O'Halloran (Nadine Marshall), colei che si occupa del caso, è l'unica a tutti gli effetti che crede nell'innocenza dell'uomo, ad indagare tra sospetti, dubbi, soffiate che finiscono col farlo cercare nello squallido mondo della pedofilia. Ma ovviamente il percorso non sarà per nulla semplice (anche perché ben presto le accuse si espandono) e per giungere alla verità dovrà fare di tutto (si capisce fin da subito che non ci si può fidare di nessuno e come nei più classici thriller si cerca di carpire dove si cela la bugia e dove sta la verità): salvare vittime, trovare altre persone scomparse, riunire i propri cari (o conoscenti, tra questi il transessuale Tam ovvero Jason Flemyng) e rischiare la sua stessa vita. Proprio perché da quel maledetto giorno l'unico obiettivo del protagonista sarà quello di scovare la verità e di avere vendetta. Chi sarà quindi il colpevole? Save Me è una serie che va assolutamente seguita tutta d'un fiato, in sei episodi adrenalinici, intriganti, che spingono la mente del telespettatore a lavorare molto, a tentare di capire cosa si nasconde davvero dietro il rapimento della piccola Judy. Una serie perciò di gran livello. Merito di una scrittura ben calibrata e di una regia (di Nick Murphy) capace in fase di trasposizione e messa in quadro di valorizzarne le atmosfere malsane e di pericolo costante, dove la linea mistery regge il peso della serialità senza particolari intoppi grazie alle accelerate ritmiche iniettate nella timeline. E qui entra in gioco il contributo notevole alla causa dato dalle performance attoriali di Lennie James in primis (già presente nel cast di numerose pellicole, tra cui Lost in Space, Snatch e Blade Runner 2049, e diventato popolare grazie al personaggio di Morgan Jones nella celebre serie The Walking Dead) e di alcune spalle di peso come Stephen Graham nei panni di Melon, amico di vecchia data del sospettato. Quest'ultimo è uno dei tanti tasselli di un puzzle fatto di segreti e bugie dove tutti, ma proprio tutti, hanno i propri scheletri nell'armadio da preservare. E insomma Save Me, che ha avuto così successo che ne è subito stata messa in cantiere una seconda stagione che spero di vedere al più presto, che nel suo mescolare dramma, crime, noir e poliziesco, crea un ponte ideale tra la migliori serie crime e il classico schema collaudato di hitchcokiana memoria, ossia dell'uomo sbagliato nel posto sbagliato gettato senza rete di protezione in una situazione più grande di lui, fa davvero centro, perché anche non essendo una serie eccezionale, ma solo discreta, merita tanti complimenti, apprezzamenti e una visione. Voto: 7
Era finita con una corsa disperata la seconda stagione di The Flash, con Barry Allen che correva e tornava indietro nel passato per impedire a Reverse Flash di uccidere la madre. Sapevamo già che tutto avrebbe portato ad uno degli eventi più importanti della sua storia, ovvero Flashpoint (la linea temporale del presente stravolta dal cambiamento del passato), non a caso è proprio da qui che parte la terza stagione, una stagione che però ha lasciato, proprio per questo (ma anche per altro), ancor più che nella seconda (qui) un po' l'amaro in bocca. Sì, perché un evento così importante e così potenzialmente interessante viene liquidato facilmente, superficialmente, in poche puntate, certo portando a ripercussioni importanti nell'economia della serie, ma gestite male e in modo approssimativo. Il fatto di cambiare qualcosa qua e là, in grado di rimescolare le carte (ma fino ad un certo punto), non è sufficiente a giustificare la poca attenzione dedicata ad una serie di eventi così importanti. Ventitré puntate sono tantissime, un'infinità da gestire, tanto che due puntate, ossia l'episodio 8 (la seconda parte del mega-crossover in quattro parti con Supergirl, Arrow e Legends of Tomorrow) e l'episodio 17 (il crossover musicale con Supergirl), due puntate decisamente inutili a parer mio, hanno deluso e riempito solo lo spazio. Nel mezzo alcune interessanti puntate, che tuttavia non hanno migliorato di molto la situazione di una stagione, appena passabile, che ha riproposto i vecchi nemici, il leitmotiv classico di molte serie DC, con il villain della settimana (o freak), a tal proposito Savitar risulta un villain un po' sprecato e molto meno carismatico rispetto a Zoom, sembra molto più forte degli avversari precedenti, quasi invincibile, anche questo tema ricorrente delle serie tv DC/Warner, e l'evoluzione dei personaggi quasi sullo sfondo, in secondo piano. E tuttavia la caratterizzazione dei personaggi risulta un po' bloccata rispetto alle due stagioni precedenti, anzi, in alcuni casi, si assiste quasi ad una involuzione ingiustificata. Barry Allen non fa passi avanti ma continua a commettere gli stessi errori, ancora e ancora. Iris è quanto di più antipatico possa esistere mentre Wally, che doveva portare un po' di freschezza alla serie, dimostra, almeno, una scrittura attenta da parte degli showrunner, risultando infatti pesante e antipatico quanto la sorella. L'introduzione del nuovo HR, perlomeno, serve a movimentare un po' le cose e le interazioni con Cisco sono una delle cose più carine di questa terza stagione. Nemmeno l'arrivo di Tom Felton (sapete tutti chi è) è riuscito a rendere il Team Flash simpatico e affabile. È molto difficile trasformare i buoni nei cattivi, farli apparire così pesanti da sperare quasi che il villain della situazione arrivi a vincere. Gli sceneggiatori di The Flash ci sono quasi riusciti in pieno. Per non parlare, anche, del finale completamente nonsense e di un cliffhanger di cui non sentivamo proprio la necessità, ma anche qui si parla di marchi di fabbrica DC/Warner. Insomma, le cose da sistemare sono ancora molte però la serie non ha perso il suo cuore. The Flash deve essere qualcosa di leggero, divertente e che sappia intrattenere a sforzo zero e forse in questo finale l'ha dimostrato pur attingendo troppo al buonismo e cadendo nella faciloneria. Voto: 6-
Secondo atto del dramma storico ideato da David Simon e George Pelecanos, un secondo atto che potrebbe considerarsi, superficialmente, transitorio, in riferimento alla prima, comunque sorprendente (ma non perfetta) stagione (qui), per la mancanza di un cliffhanger emotivo, come quello che vide protagonista la malinconica Candy (interpretata con leggiadria ed eleganza da una Maggie Gyllenhall più matura che mai) verso il suo definitivo allontanamento dalle strade. E tuttavia The Deuce, la serie sul porno che non è porno di HBO, di cui la seconda stagione composta da 9 episodi è andata in onda in prima visione sul canale satellitare Sky Atlantic dal 15 ottobre al 12 novembre 2018, non necessita di sbalzi emotivi per esprimere al meglio le proprie potenzialità, perché sì, a sorpresa, spostando l'attenzione su altro che papponi e prostitute in strada, è riuscita ad esprimersi con più completezza, nella sua ragion d'essere romanzo corale popolare e altisonante allo stesso tempo, bilanciandosi più esaurientemente tra prodotto d'intrattenimento e, altresì, educativo, nella sua valenza storica. Certo, i dubbi, soprattutto i miei, restano, anche perché non tutte le sotto-trame soddisfano ancora del tutto o sono interessanti, e ancora una volta una direzione precisa la serie non sembra avere, ma i due autori si confermano maestri nel mettere in scena le cromature della quotidianità dei loro protagonisti, protagonisti che hanno sfondato nella goduriosa e lussureggiante New York anni '70, dal mondo della prostituzione in strada, quello brutto, sporco e newyorkese, si passa al mondo del cinema porno (sensuale, artistico e newyorkese), un cinema principalmente maschile e maschilista (cosa che mette in difficoltà la nostra Candy, che finalmente si prende la scena come auspicato), ma soprattutto confermano il loro buon livello tecnico della serie. Una serie che continua ad essere convincente nel suo raccontare la lotta per la parità (o per il predominio) in un mondo che di diritti e uguaglianza non vuole sentire nemmeno parlare, una serie che riesce a mantenere la sua efficacia, la musica fa il suo dovere e la fotografia rimane di qualità e conferisce quello stile "sporco" che dovrebbe avere. Ma su questo, si va sicuri, The Deuce non ha perso il suo materialismo, la sua voglia di soldi e di sesso, quella sua vena oltraggiosamente materialista che gli conferisce il suo carattere vagamente retrò, memore di vecchi classici del genere, quel genere sporco e cattivo, ma luccicante e stiloso, che cammina arrogante per le strade di New York City, con contraddizioni e sogni (il pappone che trova la sua vera vocazione come attore hard, e la sua protetta che può, così, sottrarsi al suo controllo, acquisendo un'indipendenza insperata, stessa sorte vale per Lori, Emily Meade, anche se non è tutto oro quel che luccica, soprattutto nel mondo dello spettacolo). In questa operazione nostalgia, The Deuce fa centro e riesce anche ad aggiornarsi, portando i conflitti del suo mondo ai giorni nostri. Insomma un piccolissimo miglioramento c'è stato, per essere HBO però, ci si aspettava qualcosa in più, anche perché a discapito di una storia più compatta e di una discreta regia, oltre a un cast di gran livello (nuovamente bravo è James Franco a districarsi nei suoi due ruoli), la suddetta è abbastanza noiosa. Lo è stata un po' la prima stagione, ed è anche la seconda (manca in verità un po' d'azione). E tuttavia nuovamente consigliabile è questa serie, questa stagione. Voto: 7-
Mi hai fatto venire una voglia folle di guardare questa "Save me".
RispondiEliminaMamma mia. E' proprio il mio genere.
Giallo, amore tra padre e figlia, famiglia che si ricongiunge.
Sai che fai? Me la metti su un dvd e me lo invii per Natale. ;P
In effetti potrebbe davvero piacerti, più che dvd potrei metterla in una chiavetta Usb ;)
EliminaAllora sarò proprio costretta a venire a trovarti. Mica mi potrai mandare per posta una chiavetta.... :P
EliminaEh no infatti :D
EliminaMi sa che questa stagione di Flash l'ho vista anch'io.. non era poi malaccio, si lasciava guardare..
RispondiEliminaNo, non era male, però sinceramente mi ha deluso leggermente ;)
EliminaSave Me mi attira, non lo conoscevo affatto.
RispondiEliminaThe Flash e l'arrowverse non li seguo (ho visto i primi episodi ma niente...) però ammetto che sono l'unica cosa DC che funziona fuori dai fumetti.
The Deuce devo decidermi a vederlo, mi piace che la seconda stagione non si sia persa^^
Moz-
In effetti Save Me la conoscono in pochi, ora più di prima però ;)
EliminaSì funziona, e tuttavia non proprio perfettamente...
No, la seconda è anche più compatta per fortuna :)
Non conoscevo Save Me e mi ha dato un po' l'impressione di seguire i passi di Safe, lo recupererei volentieri :)
RispondiEliminaNon conosco Safe, ma a quanto sembrerebbe (vedendo la trama) è simile, e quindi faresti bene ;)
EliminaSì lo so, avevo letto, io più freddo, ma tu non puoi perderlo ;)
RispondiEliminaHo The Deuce in lista d'attesa da un bel po'. La prima stagione mi aveva convinto a metà, bravi tutti ma con un ritmo che non mi conquistava, mi annoiava. Temo lo stesso quest'anno e nonostante il voto poco mi rincuori, e visto che ho serie sullo stesso livello da recuperare, questa resta all'ultimo posto. Con calma ce la farò.
RispondiEliminaAnnoia un po' lo stesso anche questa seconda, anche se più bilanciata, più completa e appunto migliore della prima ;)
EliminaMi aggiungo a quelli positivamente colpiti dalla tua recensione su "Save Me",
RispondiEliminaha tutti gli ingredienti per essere interessante anche per il sottoscritto, soprattutto perché si tratta di sei episodi :), quindi non hanno diluito la vicenda. Punto a favore in partenza!
A quanto pare ci sarà però una seconda stagione, e tuttavia la vicenda è appunto concreta nei suoi pochi episodi ;)
EliminaSave Me non la conoscevo, ora voglio recuperarla!😊 Buona serata Pietro!👋
RispondiEliminaBuon recupero e serata a te ;)
EliminaAmmazza, Morgan sta saltando per le serie, da TWD a FtWD, arrivando a Save Me.
RispondiEliminaLascia perdere l'arrowerse (non lo posso giudicare perché non ho mai visto nulla - e leggendo la tua recensione non penso di perdermi molto, almeno su questa stagione di Flash - ma mi fanno troppo schifo i costumi di tutti) e comincia Krypton! Sono sempre molto critico verso le serie ispirate dai fumetti, soprattutto quelle DC ma d'innanzi a questa non ho potuto dire nulla. Lo trovi sul canale 125 di Sky (io lo vedo su SkyGo ma non lo mettono on demand, mortacci loro!).
The Deuce mi attira, ho intravisto qualche trailer e forse me lo hanno consigliato. Tu sicuramente mi hai invogliato.
Sì, Lennie James si sta dando da fare, anche se la sua espressione cambia poco :D
EliminaIo amo Superman, ma Krypton sinceramente m'ispira davvero poco...continuerò nonostante tutto tutti gli altri...
Per me The Deuce potrebbe piacerti, non perderlo ;)
La pensavo esattamente come te riguardo Krypton, anzi, anche peggio!
EliminaLa nonna di Zod negra mi ha fatto girare altamente i coglioni...
Addirittura le nonne!? No guarda, a me del pianeta Krypton non me ne frega proprio niente...
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