Trama: Un magnate con la passione per le automobili veloci decide di creare una nuova lega, la WSR, dove far correre i migliori piloti del mondo. Il nostro compito è quello di sfidare i più grandi club al mondo per farli partecipare alla nuova lega. Per farlo, ci muoveremo nell'arco di tre stagioni, correndo per gli Stati Uniti, Europa e Asia, per poi partecipare infine ai campionati finali.
Recensione: Codemasters (società di cui racing game sono i loro cavalli da battaglia, è loro il ritorno alle origini del rally, avvenuto con l'ottimo Dirt Rally) ha da poco commercializzato il nuovo capitolo della saga, ma prima ha deciso di pubblicare GRID 2 (ovviamente la versione base) su Steam in modo totalmente gratuito, potevo quindi io non approfittarne? Assolutamente no, e infatti, il sequel di Race Driver GRID, il sequel di un gioco che all'epoca (2008) riuscì a rapire innumerevoli fan, non me lo sono fatto scappare. No perché, non solo tra quei fan c'ero anch'io, ma perché finalmente dopo un po' di tempo dall'ultima volta, mi sono ritrovato a giocare ad un gioco di corse totalmente arcade (il suddetto evita infatti qualsiasi forma di free-roaming, optando di fatto per un comodo menu dove andare a selezionare velocemente la sfida prescelta). Un gioco che si ripropone con gli elementi che caratterizzavano il primo capitolo ma con alcune differenze, e migliorie. Innanzitutto è il più classico canovaccio del tentativo di scalata al successo ad aprirci la porta (senza dubbio il più adatto alle avventure su quattro ruote), ad aprire la porta ad una struttura di gioco abbastanza semplice. Ogni piazzamento in gara porta fan. I fan (nel mondo di GRID 2 infatti non sono i soldi a farla da padrone ma la fama del pilota, fattore cumulabile portando a casa vittorie su vittorie e completando gli obbiettivi degli sponsor) hanno un ruolo importante, poiché più ne acquisiamo più sono gli eventi in cui possiamo partecipare. Le vetture più di 50, nessuna acquistabile. Infatti, l'unico modo per acquistare altre vetture, è quello di ottenerle tramite eventi speciali. Le macchine non possono essere modificate, né al motore né alla scocca, ma possiamo aggiungere decalcomanie e disegni sulle livree delle stesse. Ecco nuovamente invece il sistema del Flashback, infatti, tramite l'apposito tasto possiamo riavvolgere il tempo (molto utile nei casi in cui abbiamo un incidente o sbagliamo qualcosa). Possiamo usare il Flashback al massimo cinque volte, quindi bisogna dosarlo per bene durante l'arco della gara. La durata della carriera si attesta sulle 20 ore di gioco. L'Intelligenza artificiale dei piloti avversari (ognuno provvisto di nome e cognome) risulta efficiente, dando al giocatore un livello di sfida decisamente alto. Difatti i piloti si comportano in maniera realistica, cercando in tutti i modi di ostacolarci. Le location di gioco sono una dozzina o giù di lì, si va da Parigi alla Costa Azzurra, da Dubai a Barcellona.
Le gare che affrontiamo in questi tracciati sono tutte frenetiche e piuttosto brevi, tuttavia, sono diverse l'una con l'altra. Infatti vi sono diverse tipologie di gara, su circuito, gare di derapata, i testa a testa e una piacevole novità, ovvero delle corse su strade urbane, in cui (per aumentare il grado di sfida) vengono cambiati casualmente gli incroci. Tra una gara e l'altra, ci sono dei brevi filmati di intermezzo che ci mostrano l'aumento della nostra popolarità e della competizione. Purtroppo sono filmati fini a sé stessi, di durata minima che si limitano a fare da collante tra una corsa e l'altra. La giocabilità del titolo rimane quella del primo capitolo, ovvero un connubio perfetto tra stile arcade e caratteristiche delle vetture, che vanno scelte oculatamente per affrontare al meglio i tracciati. Nota negativa è il menu di scelta vetture, troppo confusionario, diviso in quattro parti, una per classe. GRID 2 ha un comparto tecnico veramente eccezionale. Solido, sempre fluido e bellissimo da vedere. Molto buono il sistema di danni, con parti della scocca che (durante gli scontri più devastanti) rimangono sul suolo, senza influenzare minimamente la fluidità del gameplay. Gli effetti luce sono a dir poco eccelsi, con scenari di tramonto e relativi bagliori sulle macchine da far mancare il respiro. Alcune mancanze le si possono riscontrare nella totale assenza di una visuale all'interno della vettura e del ciclo giorno/notte, ma sono mancanze da poco, per un titolo che si attesta tecnicamente ad alti livelli. C'è anche una modalità online, una modalità totalmente a se stante, ove l'utente deve progredire vincendo gare ed acquisendo follower. Più follower si avranno, più si salirà di livello, avendo così la possibilità di acquisire nuove e più potenti vetture. Una volta eseguito l'accesso online sarà infatti possibile mettere le mani in prima persona sulla propria vettura e perdersi nelle varie opzioni dedicate al tuning, fase completamente assente in single player ma di particolare spessore in multigiocatore. Le stanze possono contenere fino a dodici giocatori e le gare si trasformeranno ben presto nell'unico modo di raggranellare del sonante conio, spendibile nei vari pezzi aggiuntivi da applicare al proprio bolide. Inutile dire che il tasto Flashback non funzionerà ma verrà sostituito dalla procedura reset, utile al posizionamento della propria auto nel mezzo della carreggiata. Grazie alle routine messe a punto da Codemasters, i giocatori potranno contare su RaceNet, luogo virtuale dove sarà possibile controllare le proprie statistiche e paragonarle con quelle degli altri giocatori. Il problema? E' che ormai (a distanza di 6 anni) non c'è quasi più nessuno. Nessun grosso problema invece del gioco nel complesso, che fa felici i fan delle corse sfrenate (non mi piace particolarmente ma ogni tanto ci vuole), giacché la mancanza della visuale interna e le pochissime opzioni di contorno fanno sì che il titolo si presti solamente alla pura e semplice velocità, e questo è sempre una bella cosa. Comunque in verità si poteva fare meglio, ma tutto sommato discretamente soddisfatto.
Modalità di gioco: Tante tipologie di corse, frontale e il touge (trattasi per entrambe di una sfida 1 vs 1 con la differenza che nella seconda modalità il contatto tra gli sfidanti porta alla squalifica del giocatore), corsa classica, gara ad eliminazione, drift, resistenza, corsa al checkpoint, controtempo (effettuare il giro più veloce, serve per vincere auto nuove), ed infine una simpatica trovata ovvero il sorpasso in serie di diversi furgoni da effettuare senza toccarli. Il multiplayer va benissimo, peccato che sia poco popolato, certo, si possono aggiungere amici sul racenet per le sfide, ma di amici disponibili o che giocano, davvero pochi.
Gameplay: Tre stili di guida a disposizione, derapata, aderenza e un terzo frutto del connubio tra i primi 2 detto bilanciato. Il sistema di guida risulta semplice e immediato, ma comunque particolarmente severo nei momenti in cui il giocatore decide di distrarsi e tentare manovre azzardate, fattore da tenere in considerazione soprattutto a causa della simulazione degli scontri fisici in pista. Nel complesso gameplay vario, longevo e solido seppur non memorabile (apprezzabile comunque l'idea del Live Routes, che introduce un cambiamento di percorsi durante la corsa per tenere alto il nostro livello d'attenzione e non adagiarci su percorsi facilmente memorabili, e che in questo modo dà più longevità al titolo).
Aspetto tecnico: Comparto grafico eccellente, soprattutto per la cura dei dettagli. Il level design delle auto è appagante, ricercato anche quello ambientale, pur non eccezionale. I tracciati, moltissime le combinazioni, sono la parte migliore del titolo. Sono ben diversificate le ambientazioni, tuttavia alcune piste si assomigliano. Sapiente la gestione dei danni. Comparto tecnico molto buono, anche se mancano le diverse condizioni climatiche, le varianti sono solo giorno e notte. Ottimi gli effetti particellari per i fuochi d'artificio ad illuminare la Tour Eiffel. Buone le texture ambientali, e i modelli poligonali per vetture e spettatori. Frame sempre alti e costanti regalano un'ottima fluidità. La sezione audio si sposa perfettamente con lo stile di gioco, senza però brillare di luce propria.
Longevità: La suddetta viene garantita dalla presenza di diverse tipologie di discipline. Ma tutto dipende dal livello del giocatore. Comunque 20 ore minimo.
Commento finale: Alcune scelte possono far storcere il naso a qualcuno, ma accettata la svolta arcade e accettato tutto il resto, GRID 2, che possiede verve da vendere e lo dimostra grazie a un sistema di guida immediato e al contempo profondo, impreziosito da un comparto tecnico di qualità, è in grado di soddisfare chiunque, forse no chi cerca un'esperienza un tantino più varia nel modello di guida, quest'ultimi potrebbero non rimanerne pienamente contenti, io però sì.
Consigliato: Sì, soprattutto agli appassionati dello stile arcade.
Voto: 7
Recensione: Codemasters (società di cui racing game sono i loro cavalli da battaglia, è loro il ritorno alle origini del rally, avvenuto con l'ottimo Dirt Rally) ha da poco commercializzato il nuovo capitolo della saga, ma prima ha deciso di pubblicare GRID 2 (ovviamente la versione base) su Steam in modo totalmente gratuito, potevo quindi io non approfittarne? Assolutamente no, e infatti, il sequel di Race Driver GRID, il sequel di un gioco che all'epoca (2008) riuscì a rapire innumerevoli fan, non me lo sono fatto scappare. No perché, non solo tra quei fan c'ero anch'io, ma perché finalmente dopo un po' di tempo dall'ultima volta, mi sono ritrovato a giocare ad un gioco di corse totalmente arcade (il suddetto evita infatti qualsiasi forma di free-roaming, optando di fatto per un comodo menu dove andare a selezionare velocemente la sfida prescelta). Un gioco che si ripropone con gli elementi che caratterizzavano il primo capitolo ma con alcune differenze, e migliorie. Innanzitutto è il più classico canovaccio del tentativo di scalata al successo ad aprirci la porta (senza dubbio il più adatto alle avventure su quattro ruote), ad aprire la porta ad una struttura di gioco abbastanza semplice. Ogni piazzamento in gara porta fan. I fan (nel mondo di GRID 2 infatti non sono i soldi a farla da padrone ma la fama del pilota, fattore cumulabile portando a casa vittorie su vittorie e completando gli obbiettivi degli sponsor) hanno un ruolo importante, poiché più ne acquisiamo più sono gli eventi in cui possiamo partecipare. Le vetture più di 50, nessuna acquistabile. Infatti, l'unico modo per acquistare altre vetture, è quello di ottenerle tramite eventi speciali. Le macchine non possono essere modificate, né al motore né alla scocca, ma possiamo aggiungere decalcomanie e disegni sulle livree delle stesse. Ecco nuovamente invece il sistema del Flashback, infatti, tramite l'apposito tasto possiamo riavvolgere il tempo (molto utile nei casi in cui abbiamo un incidente o sbagliamo qualcosa). Possiamo usare il Flashback al massimo cinque volte, quindi bisogna dosarlo per bene durante l'arco della gara. La durata della carriera si attesta sulle 20 ore di gioco. L'Intelligenza artificiale dei piloti avversari (ognuno provvisto di nome e cognome) risulta efficiente, dando al giocatore un livello di sfida decisamente alto. Difatti i piloti si comportano in maniera realistica, cercando in tutti i modi di ostacolarci. Le location di gioco sono una dozzina o giù di lì, si va da Parigi alla Costa Azzurra, da Dubai a Barcellona.
Le gare che affrontiamo in questi tracciati sono tutte frenetiche e piuttosto brevi, tuttavia, sono diverse l'una con l'altra. Infatti vi sono diverse tipologie di gara, su circuito, gare di derapata, i testa a testa e una piacevole novità, ovvero delle corse su strade urbane, in cui (per aumentare il grado di sfida) vengono cambiati casualmente gli incroci. Tra una gara e l'altra, ci sono dei brevi filmati di intermezzo che ci mostrano l'aumento della nostra popolarità e della competizione. Purtroppo sono filmati fini a sé stessi, di durata minima che si limitano a fare da collante tra una corsa e l'altra. La giocabilità del titolo rimane quella del primo capitolo, ovvero un connubio perfetto tra stile arcade e caratteristiche delle vetture, che vanno scelte oculatamente per affrontare al meglio i tracciati. Nota negativa è il menu di scelta vetture, troppo confusionario, diviso in quattro parti, una per classe. GRID 2 ha un comparto tecnico veramente eccezionale. Solido, sempre fluido e bellissimo da vedere. Molto buono il sistema di danni, con parti della scocca che (durante gli scontri più devastanti) rimangono sul suolo, senza influenzare minimamente la fluidità del gameplay. Gli effetti luce sono a dir poco eccelsi, con scenari di tramonto e relativi bagliori sulle macchine da far mancare il respiro. Alcune mancanze le si possono riscontrare nella totale assenza di una visuale all'interno della vettura e del ciclo giorno/notte, ma sono mancanze da poco, per un titolo che si attesta tecnicamente ad alti livelli. C'è anche una modalità online, una modalità totalmente a se stante, ove l'utente deve progredire vincendo gare ed acquisendo follower. Più follower si avranno, più si salirà di livello, avendo così la possibilità di acquisire nuove e più potenti vetture. Una volta eseguito l'accesso online sarà infatti possibile mettere le mani in prima persona sulla propria vettura e perdersi nelle varie opzioni dedicate al tuning, fase completamente assente in single player ma di particolare spessore in multigiocatore. Le stanze possono contenere fino a dodici giocatori e le gare si trasformeranno ben presto nell'unico modo di raggranellare del sonante conio, spendibile nei vari pezzi aggiuntivi da applicare al proprio bolide. Inutile dire che il tasto Flashback non funzionerà ma verrà sostituito dalla procedura reset, utile al posizionamento della propria auto nel mezzo della carreggiata. Grazie alle routine messe a punto da Codemasters, i giocatori potranno contare su RaceNet, luogo virtuale dove sarà possibile controllare le proprie statistiche e paragonarle con quelle degli altri giocatori. Il problema? E' che ormai (a distanza di 6 anni) non c'è quasi più nessuno. Nessun grosso problema invece del gioco nel complesso, che fa felici i fan delle corse sfrenate (non mi piace particolarmente ma ogni tanto ci vuole), giacché la mancanza della visuale interna e le pochissime opzioni di contorno fanno sì che il titolo si presti solamente alla pura e semplice velocità, e questo è sempre una bella cosa. Comunque in verità si poteva fare meglio, ma tutto sommato discretamente soddisfatto.
Modalità di gioco: Tante tipologie di corse, frontale e il touge (trattasi per entrambe di una sfida 1 vs 1 con la differenza che nella seconda modalità il contatto tra gli sfidanti porta alla squalifica del giocatore), corsa classica, gara ad eliminazione, drift, resistenza, corsa al checkpoint, controtempo (effettuare il giro più veloce, serve per vincere auto nuove), ed infine una simpatica trovata ovvero il sorpasso in serie di diversi furgoni da effettuare senza toccarli. Il multiplayer va benissimo, peccato che sia poco popolato, certo, si possono aggiungere amici sul racenet per le sfide, ma di amici disponibili o che giocano, davvero pochi.
Gameplay: Tre stili di guida a disposizione, derapata, aderenza e un terzo frutto del connubio tra i primi 2 detto bilanciato. Il sistema di guida risulta semplice e immediato, ma comunque particolarmente severo nei momenti in cui il giocatore decide di distrarsi e tentare manovre azzardate, fattore da tenere in considerazione soprattutto a causa della simulazione degli scontri fisici in pista. Nel complesso gameplay vario, longevo e solido seppur non memorabile (apprezzabile comunque l'idea del Live Routes, che introduce un cambiamento di percorsi durante la corsa per tenere alto il nostro livello d'attenzione e non adagiarci su percorsi facilmente memorabili, e che in questo modo dà più longevità al titolo).
Aspetto tecnico: Comparto grafico eccellente, soprattutto per la cura dei dettagli. Il level design delle auto è appagante, ricercato anche quello ambientale, pur non eccezionale. I tracciati, moltissime le combinazioni, sono la parte migliore del titolo. Sono ben diversificate le ambientazioni, tuttavia alcune piste si assomigliano. Sapiente la gestione dei danni. Comparto tecnico molto buono, anche se mancano le diverse condizioni climatiche, le varianti sono solo giorno e notte. Ottimi gli effetti particellari per i fuochi d'artificio ad illuminare la Tour Eiffel. Buone le texture ambientali, e i modelli poligonali per vetture e spettatori. Frame sempre alti e costanti regalano un'ottima fluidità. La sezione audio si sposa perfettamente con lo stile di gioco, senza però brillare di luce propria.
Longevità: La suddetta viene garantita dalla presenza di diverse tipologie di discipline. Ma tutto dipende dal livello del giocatore. Comunque 20 ore minimo.
Commento finale: Alcune scelte possono far storcere il naso a qualcuno, ma accettata la svolta arcade e accettato tutto il resto, GRID 2, che possiede verve da vendere e lo dimostra grazie a un sistema di guida immediato e al contempo profondo, impreziosito da un comparto tecnico di qualità, è in grado di soddisfare chiunque, forse no chi cerca un'esperienza un tantino più varia nel modello di guida, quest'ultimi potrebbero non rimanerne pienamente contenti, io però sì.
Consigliato: Sì, soprattutto agli appassionati dello stile arcade.
Voto: 7
Grazie per avermelo fatto scoprire!
RispondiEliminaDi niente, grazie a te di esser passato anche solo per dirmelo ;)
EliminaLa trama in un simulatore di guida non me l'aspettavo proprio!
RispondiEliminaVabbè trama si fa per dire :D
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