Su Jimi: All is by My Side però pesa come un macigno, prevedibilmente, l'impossibilità di utilizzare i brani firmati da Hendrix stesso, per esplicita volontà degli eredi. Considerato l'handicap grave di partenza con cui Jimi: All is by My Side ha dovuto fare i conti, lo sforzo di Ridley è encomiabile e induce a sorvolare sui molti punti di debolezza del film, che insiste sul ruolo di Imogen Poots (nei panni di Linda Keith) fino a renderla una sorta di coro, un punto di riferimento morale che veglia sulla vita di Jimi cercando di indicargli la retta via, sistematicamente smarrita. Tuttavia sono anche notevoli i deficit di scrittura, tali da far apparire Jimi perlopiù come un hippy superficiale che parla di colori e marziani destinati a tornare sulla Terra, con contorno di violenze domestiche e gratuite sulle malcapitate compagne. Una riduzione ai minimi termini del Mito che suona ancor più contraddittoria perché evidentemente involontaria, in un testo che si presenta come tutt'altro che critico verso l'oggetto della narrazione. Anche il confronto con l'impegno politico del militante nero Michael X resta abbozzato e non sortisce gli effetti sperati nella storicamente difficile contestualizzazione socio-politica di Hendrix (secondo la leggenda un ribelle iconoclasta, ma con pochi riscontri nelle testimonianze dirette). Sinceramente fino a poco tempo fa non sapevo neanche chi fosse, ma da sempre sento dire che è il più grande chitarrista di tutti i tempi (avrei voluto suonare la chitarra, in un'altra vita chissà) e che è un mito, una leggenda e in effetti sentendo le sue canzoni traspare la sua miticità ed emotività ma in questo film non filtra questo ma invece la sua complessità interiore, l'uso continuo della marijuana e il suo distacco dalla realtà che ha reso il film a tratti lento, noioso, complesso e distaccato. Voleva infondere al mondo il suo spirito, la sua ispirazione e ispirare gli altri con la sua musica, non gli importava del successo e proprio per questo viene ricordato come un'icona ma non credo sarà mai un esempio ma al massimo fonte d'ispirazione per le nuove generazioni. Voto: 6-
lunedì 28 settembre 2015
Jimi: All Is By My Side (2013)
Su Jimi: All is by My Side però pesa come un macigno, prevedibilmente, l'impossibilità di utilizzare i brani firmati da Hendrix stesso, per esplicita volontà degli eredi. Considerato l'handicap grave di partenza con cui Jimi: All is by My Side ha dovuto fare i conti, lo sforzo di Ridley è encomiabile e induce a sorvolare sui molti punti di debolezza del film, che insiste sul ruolo di Imogen Poots (nei panni di Linda Keith) fino a renderla una sorta di coro, un punto di riferimento morale che veglia sulla vita di Jimi cercando di indicargli la retta via, sistematicamente smarrita. Tuttavia sono anche notevoli i deficit di scrittura, tali da far apparire Jimi perlopiù come un hippy superficiale che parla di colori e marziani destinati a tornare sulla Terra, con contorno di violenze domestiche e gratuite sulle malcapitate compagne. Una riduzione ai minimi termini del Mito che suona ancor più contraddittoria perché evidentemente involontaria, in un testo che si presenta come tutt'altro che critico verso l'oggetto della narrazione. Anche il confronto con l'impegno politico del militante nero Michael X resta abbozzato e non sortisce gli effetti sperati nella storicamente difficile contestualizzazione socio-politica di Hendrix (secondo la leggenda un ribelle iconoclasta, ma con pochi riscontri nelle testimonianze dirette). Sinceramente fino a poco tempo fa non sapevo neanche chi fosse, ma da sempre sento dire che è il più grande chitarrista di tutti i tempi (avrei voluto suonare la chitarra, in un'altra vita chissà) e che è un mito, una leggenda e in effetti sentendo le sue canzoni traspare la sua miticità ed emotività ma in questo film non filtra questo ma invece la sua complessità interiore, l'uso continuo della marijuana e il suo distacco dalla realtà che ha reso il film a tratti lento, noioso, complesso e distaccato. Voleva infondere al mondo il suo spirito, la sua ispirazione e ispirare gli altri con la sua musica, non gli importava del successo e proprio per questo viene ricordato come un'icona ma non credo sarà mai un esempio ma al massimo fonte d'ispirazione per le nuove generazioni. Voto: 6-
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Quindi diciamo... riuscito a metà. Peccato.
RispondiEliminaPerò se mi capita lo vedrò... :)
Moz-
Sì...mi aspettavo qualcosa in più, ma non mi è dispiaciuto vederlo ;)
EliminaMh... mi aspettavo qualcosa di più.
RispondiEliminaIspy
Anch'io...senza canzoni originali e video dell'epoca di Jimi, e poi troppi sentimentalisti per un film musicale, doveva esserci più ritmo
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