martedì 11 settembre 2018

I miei diari della scuola

Alcuni blogger (non ricordo quanti e chi sinceramente) ci hanno già pensato e l'hanno realizzato un post del genere, un post fatto per far conoscere e voler ricordare un periodo che molti rimpiangono (altri decisamente no, ma non io, che indietro nel tempo ci andrei volentieri per ritrovare i miei "vecchi" compagni, perlopiù amici, che hanno allietato un periodo sicuramente importante per tutti), ovvero quello riguardante la "carriera" scolastica di ognuno di noi, e tramite i propri (personali e non) diari. E siccome tra pochi giorni il nuovo anno scolastico comincerà, ho voluto proprio adesso, proprio in questo periodo, proporvi ciò, per far appunto un viaggio nei miei ricordi e farvi così sapere quali sono stati I miei diari della scuola, diari che, anche se li avrei voluto conservare, purtroppo non ho più in mio possesso (e in tal senso le foto sono state prese a titolo dimostrativo da internet). E tuttavia e nonostante questo, proprio non potevo dimenticare quali di questi diari sono stati i miei fedeli "compagni", sopratutto di "scarabocchio", dei miei anni di scuola, cominciati nell'anno 1990 e conclusi nel 2003, 13 anni in cui dopo un inizio sorprendentemente (ed apparentemente) tranquillo, anche perché a scuola volevo comunque andarci (i problemi arriveranno dopo che si capirà cosa significhi davvero l'istruzione), è finita come una liberazione, una liberazione dai compiti e dalla stessa scuola, mica per altro ovviamente. Ed eccovi quindi quali sono stati i miei strumenti di "appunti scolastici", i strumenti che ogni anno, almeno i più, sceglievano dal cartolaio di fiducia.
Il mio primo diario però, non è stato un classico diario, era esattamente un'agenda. Alcuni lo ricorderanno che negli anni '90, forse anche adesso non so, le assicurazioni e simili, regalavano ai loro "protetti" le classiche agende annuali, ebbene per i primi anni (anche perché essi servivano solo per annotare compiti, note e quant'altro) ho avuto a disposizione diverse di queste agende. E tuttavia in alcune di ciò non mi limitavo solo a scrivere (il movimento di "liberazione" infatti cominciava già a farsi strada), ma anche a disegnare ed annotare qualunque cosa volessi. Ma è con le medie che la situazione cambiò, dopotutto in quel periodo saliva in noi la volontà di ribellarsi alle regole e alle istituzioni, e quale tipo di diario poteva in quegli anni assoggettare quel tipo di pensiero nei giovani studenti? Ovvio, il Sottobanco, che già dalle sue copertine "doppie" e infarcite di vignette irriverenti nei confronti della scuola, facevano già capire tutto della sua tendenza, volontà, di essere più che il classico diario, in cui ormai di scrivere i compiti non ci andava più, ma essere invece uno strumento non solo di "lavoro" (sporco lavoro), ma di gioco, di creatività e svago, e non a caso il mio era pieno di disegni, spoglio di "gadget" e giochi già consumati e completati, e pieno di pensieri. E tutto questo è durato per tanti anni, precisamente tre, perché arrivati alle superiori qualcosa inevitabilmente cambia.
Infatti, alla soglia dell'adolescenza (per quelli ovviamente che compivano 14 anni, per le nuove generazioni era ancora il diario dei diari da avere) il Sottobanco era ormai un oggetto per "bambini", un diario ormai "vecchio". E quindi era ovvio ripiegare tra i diari/agende più famosi e conosciuti a quell'età, scegliendo tra Smemoranda e Comix. Ed io, anche se non ricordo l'ordine preciso, li ho avuti, consumati e riempiti entrambi. Sì perché, più che scriverci qualcosa riguardante la scuola (ormai, o almeno personalmente, di compiti ed interrogazioni, non si sentiva l'esigenza più di annotare, sopratutto a chi di studiare proprio non andava), disegnavo scritte da tifoso di calcio e alcuni schizzi calcistici (ma non solo), annotavo la mia squadra del fantacalcio con relativi voti settimanali e ci mettevo dentro cose "utili". E quindi a fine anno scolastico sembrava il doppio di quanto era prima di acquistarlo agli inizi di settembre. E in tal senso bisogna dire che di certo non costavano pochissimo, tuttavia i miei mi permettevano di scegliere quello che volevo, sia riguardante i diari, ma anche astucci, cartelline, cartelle ed oggetti vari per affrontare il calvario studentesco. Ma per questo ci sarà tempo (o forse no, se lo vorrò dipende), perché per oggi sono più che soddisfatto di aver fatto questo memorabile viaggio tra uno degli oggetti di culto per eccellenza di noi studenti, il diario, il nostro primo amico, compagno di banco.

32 commenti:

  1. La Smemo! L’ho avuta per tutto il liceo! Alla fine dell’anno raddoppiava perché ci attaccavo di tutto, e ci scrivevo qualunque cosa, niente che avesse a che fare con compiti e interrogazioni, ovviamente. Ho avuto lo stesso zaino per tutti e cinque gli anni perché adoravo il fatto che fosse scolorito, e anche quello era pieno di scritte. Stessa storia per l’astuccio. A pensarci adesso, aveva disegni imbarazzanti. Ma come era carino! ^_^

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    1. Ti capisco perfettamente, dopotutto l'hanno fatto tutti :D
      Io ho avuto invece lo stesso zaino per più tempo, ed è ancora in discrete condizioni, mentre per riguarda l'astuccio, colorato anche il mio, è andata peggio ;)

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  2. La Smemo la fanno ancora, come la Comix! Anzi ci sono parecchi fumettisti bravi all'interno, a volte ho preso quelle vecchie a poco solo per questo :) Io ricordo di aver avuto il diario di Dylan Dog (ai tempi d'oro del boom), una cosa che intonsa varrebbe ancora qualcosa!

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    1. Sì, di entrambi fanno anche le pubblicità, e comunque mi piacevano proprio per i fumetti tanto divertenti ;)
      Non ricordo di preciso, ma credo comunque anch'io di aver avuto un diario "speciale" una volta :)

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  3. Le agende delle banche e delle assicurazioni esistono ancora, ma sono tristissime.
    Io ero una fan immancabile della Smemoranda.
    Le conservavo tutte, ma le ho buttate quattro anni fa, quando ho traslocato.
    Comunque, ha ragione Monica. A metà anno già si chiudeva a fatica.
    Che bei ricordi.... <3

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    1. Esistono ancora, ma sono quelle "sottili", quindi tristissime

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    2. Quelle dell'epoca erano decisamente diverse però, avevano anche una copertina di un certo spessore, alcune volte "trapuntate", e quindi tristissime non erano sopratutto se dovevi scrivere ;)

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    3. No, miei cari.
      Esistono trapuntate anche adesso, ma sono ugualmente tristissime.
      Perché non hanno disegni, colori, frasi. Niente. Due palle!

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    4. Sì lo so, ma erano e sono comunque utilissime ;)

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  4. Bellissimo post Pietro! In effetti su Comix e Smemoranda siamo caduti tutti, io un anno avevo l'agenda de "La pecora nera", perché andava di moda XD. Ai tempi delle medie avevo preso Lupo Alberto, anche in questo caso seguendo più la moda che il piacere personale.

    Invece, alle Elementari, prendevo il diario che mi piaceva! :D.

    Parallelamente c'erano le agende, che riempivo di formazioni calcistiche, di disegni e di disegnini dei gol. Un anno ad esempio disegnai, domenica per domenica, tutti gli schizzi dei gol XD per ricordarmi come erano realizzati (stagione 1992-93)

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    1. Oddio in realtà in prima media avevo l'Ideario e in seconda quello dei Superhuman Samurai. Quindi ho seguito la moda solo dal 1996 XD

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    2. Anch'io facevo gli schizzi dei gol, ma non di quelli della domenica, così a piacere, sopratutto adoravo le rovesciate :D
      Sì, l'ho scritto nel commento su, perché se anche non l'ho scritto nel post sono quasi certo di aver avuto un anno o forse due, alcuni diari "fumettosi" ;)

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  5. Io I miei diari li ho quasi tutti :) li ho Riuniti e li ho nell'armadio: tra tutti ha prevalso la Comix (perché mi piacevano le copertine piene di colori, infatti non prendevo quelli a tinta unita), mai presa invece la Smemoranda :)

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    1. Bene, ottima scelta, anche se io invece preferivo quelli a tinta unita e sopratutto della Smemo ;)
      Comunque un giorno spero ce li farai vedere :)

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  6. Pietro, quel Sottobanco, con quella linguetta. Sì, io lo avevo ma non ricordo come dove e perché.

    Moz-

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    1. Una caratteristica unica quella linguetta, e se si rompeva erano guai :D

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  7. Mai avuto la Smemoranda.
    Ai miei tempi (arghhh) credo non fosse così di moda. Io ho avuto diari di tutti i tipi, anche quello di Lupo Alberto. Non avevo diari dai colori pastello, da quelli stavo alla larga.
    Vero è che nei miei, ci appiccicavo di tutto, compreso i testi delle mie canzoni preferite che ritagliavo di Sorrisi e Canzoni.
    E poi foto delle "rockstar" dell'epoca, biglietti del cinema, di tutto un po'.
    Dopo il liceo li ho sostituiti con la Moleskine, che non ho giù abbandonato. Ho una scatola che conservo gelosamente di quelle degli ultimi vent'anni.
    Che meraviglia questo post.
    Abbraccio grande.

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    1. So che la Smemo ha debuttato nel 1978, ma io ne ho sentito parlare negli anni '90, quindi senza dubbio non era di moda ;)
      Dopotutto cambiano i tempi ma non cambiano le abitudini :D
      Non conosco le Moleskine, tuttavia hai fatto bene a conservarle, io purtroppo non ci sono riuscito con i miei :)

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  8. Bel post Pietro.
    I diari non li sopportavo, quindi non ti dirò di più. 😋😁
    In realtà erano tante le cose che odiavo, come le stringhe per sostenere libri ed altro.
    A volte non sopportavo portare neanche quelli, andavo a scuola senza nulla...ahahahah...soprattutto alle superiori. Ma non ero la sola a fare ciò, la mia scuola era particolare comunque. Ciaooooo!

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    1. Grazie, e comunque non sei obbligata a dire di più, eppure hai detto altro di interessante, anche perché di odioso della scuola c'era tanto ;)

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  9. Se avessi dedicato metà del tempo che dedicavo alla mia smemo (e agli altri diari) per studiare adesso sarei un genio :9

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  10. Io ho avuto la Smemo solo un anno e poi sempre Comix, comunque che nostalgia! I miei diari erano ciccionissimi perché fra foto, bigliettini, frasi ecc....diventavano giganti! Ah, beata adolescenza!

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    1. Già, tanto beata ma tanto strana, con noi che praticamente abbiamo stravolto il concetto di diario di "scuola" ;)

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  11. Io non ho mai avuto Smemoranda o Comix nemmeno alle superiori!
    Ricordo che in quegli anni di scuola ho SEMPRE preso diari di Lupo Alberto! xD

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    1. Certo che Lupo Alberto aveva parecchi seguaci eh :D
      Comunque non era un obbligo la Smemo e Comix, anzi, era meglio se tutti non avevano lo stesso diario ;)

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  12. Ciao 👋 Pietro. Io quando ero più piccola avevo il diario della Barbie oppure quello degli animali! 😊 Al liceo, invece, ho scelto quello di Smemoranda.

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    1. Ciao principessa, dopotutto chi se non una principessa poteva amare le Barbie e gli animali :D
      Effettivamente al liceo non era più tempo di pensare alle bambole ;)

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  13. Io faccio parte di quelli che vedevamo come un incubo il rientro a scuola, infatti niente post a riguardo da me. Mi sa che mi porto dietro il trauma 😝
    Il Sottobanco lo avevo completamente rimosso e lo stavo scambiando per l'Ideario.

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    1. L'avevo già capito da certi post che la scuola proprio non ti piaceva :D
      Si assomigliano un po', ma appunto sono completamente diversi ;)

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