venerdì 25 gennaio 2019

Avengers: Infinity War (2018)

Era il 2008 quando il mondo conobbe il primo film del Marvel Cinematic Universe: Iron Man. E fu subito amore a prima vista, come quello che si vede nei film in bianco e nero, un amore incondizionato e trasparente da parte mia e degli spettatori (tutti) verso il capostipite di uno sterminato universo cinematografico che non sembra essere minimamente vicino all'oblio o ad annoiare il pubblico. Ora, dopo dieci anni (ora 11), ecco arrivare lo scontro finale, la summa di un percorso produttivo ed artistico che ha cambiato per sempre il cinema, il modo di concepirlo e soprattutto il rapporto di quest'ultimo con un pubblico sempre più interattivo e interconnesso: Avengers: Infinity War. Quest'ultimo è infatti cinema allo stato puro, è spettacolo incalzante che incolla allo schermo, stupisce, diverte, fa piangere, spaventa, crea sconforto ma non dimentica mai di dare continua speranza. Diretto da fratelli Anthony e Joe Russo (quelli di Captain America: Winter Soldier, Civil War e di Ant-Man per intenderci), questo diciannovesimo film del MCU difatti, che si basa su una complicata, sfaccettata e curatissima sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely (i cui script hanno interessato tutte le precedenti avventure di Captain America), di cui si continua ancora a parlare a distanza di mesi, che è forse il miglior cinecomics Marvel di sempre (personalmente però dopo i due Guardiani della Galassia e Deadpool), è un film davvero eccezionale. Sì, perché Avengers: Infinity War, un film che i fan dei supereroi aspettavano da tanti anni (ed anche di tutti gli estimatori de La Casa delle Idee), è davvero una gemma cinematografica, apice e scintillante apogeo (per ora) dell'Universo Cinematografico Marvel, di un percorso iniziato con un Tony Stark "spaccone" e presuntuoso che allargando le braccia sembrava volesse dirci: "Sto per offrirvi il più grande spettacolo del mondo!". Ecco, questo film del 2018 dei fratelli Russo è lo splendido risultato di un decennio di cinecomic Marvel, una pellicola epica e spettacolare che porta con sé il corredo genetico di tutto quello che l'ha preceduta, esaltandolo in un film d'insieme che nell'unione di cuori e di spiriti, piuttosto che in quella fisica, regala ai fan uno show che è quanto di più fumettoso si possa immaginare: un gruppo di valorosi, generosi ed impavidi supereroi contro una minaccia spietata e crudele dai poteri inimmaginabili, desiderosa di distruggere l'Universo e sacrificare innumerevoli vite innocenti.
Perché il cuore dei fan voleva uno spettacolo come questo e i fratelli Russo lo ha accontentato con un film che è cupo e luminoso allo stesso tempo, triste ma che non dimentica di far ridere quando serve, una storia sceneggiata con maestria e oculatezza (tranne che per alcuni momenti), che esige il suo tributo "di sangue" ma regala momenti memorabili e di assoluta eccitazione. Un film che riparte dove ci eravamo lasciati al tempo di Thor: Ragnarok, con la nave contenente i profughi della distrutta Asgard intercettati dalla gigantesca nave da guerra di Thanos in persona, colui il quale già in passato aveva messo alla prova le capacità di diversi eroi Marvel con i suoi continui tentativi di impadronirsi della Gemme dell'Infinito, ma che ora ha deciso che è il momento di passare ad un'azione più diretta. A difendere non solo la Terra ma tutto l'equilibrio dell'universo, troviamo gli Avengers al completo (sia quelli "legali" che i fuggiaschi), i Guardiani della Galassia, Spiderman, Dr. Strange, gli asgardiani, Black Panther...insomma praticamente tutti i personaggi che in questi undici anni abbiamo imparato ad amare e seguire sul grande schermo. Tutti assieme per cercare di fermare quello che fin dal trailer era apparso come il cattivo più pericoloso mai apparso nell'universo cinematografico Marvel: Thanos. E insomma ha così inizio quello che può essere definito senza troppi giri di parole come il crossover più irrealizzabile che il cinema ricordi, dieci anni di MCU fusi in un unico, grande film corale. Un film corale seppur piuttosto lunghetto (150 minuti metterebbero alla prova, in effetti, la tenuta di chiunque) che funziona davvero bene, che riesce a gestire in modo strutturato e scorrevole qualcosa come 73 personaggi diversi (in tal senso è forse questo il film con il cast più stellare di sempre? Molto probabilmente sì), garantendo al contempo visibilità e pathos ad ognuno di essi. Lo svolgimento è costituito in pratica da un unico grande climax narrativo, che appunto parte dalla conclusione di Thor Ragnarok e, attraverso un crescendo quasi rossiniano, tocca in modo efficace ogni singolo interprete veleggiando, all'interno di una tensione crescente, verso il sorprendente finale. A tal proposito risulta imprescindibile l'immancabile scena post titoli di coda. Ma prima di arrivare a ciò è importante sottolineare che non sarebbe stata la stessa cosa senza la presenza del miglior villain (meravigliosamente potente, complesso e splendidamente caratterizzato) di sempre.
Un villain che, ironia della sorte, è il vero protagonista attorno al cui immenso potere gravitano tutti i supereroi, in un movimento di azioni e di intenti che se non porta mai gli Avengers ad essere uniti fisicamente, permette loro di condividere continuamente lo spirito unitario di Vendicatori anche se sono sparsi ai quattro angoli dell'Universo. Si perché, il vero protagonista di quello che si può tranquillamente definire il più sorprendente, maturo, dark e spiazzante film Marvel di sempre (un'oscurità latente che caratterizza l'intera pellicola e che, anche nei momenti vissuti sotto un cielo terso, tiene lo spettatore ben conscio che una guerra è sempre e comunque sinonimo di dolore e tenebra) non è uno dei vari supereroi angosciati e stoici che cercano di opporsi a questo spietato signore della guerra galattico, il vero protagonista del film dei fratelli Russo è proprio lui, Thanos, o comunque lo diventa giocoforza, data la maggior profondità e soprattutto la saggia decisione degli sceneggiatori di creare qualcosa di diverso e più sfaccettato di ciò che si era visto in precedenza. Thanos è infatti la cosa più bella di Avengers: Infinity War, personalmente oltre ogni più rosea aspettativa perché si dimostra immenso nelle sue difficoltà. Non è il cattivo invincibile, anzi più volte sta per soccombere e sono gli stessi eroi a dargli quasi una vita extra per restare in gara (era meglio non dargliela però..). L'umanità che mostra in una scena particolare è talmente evidente da renderlo reale e vicino allo spettatore, non un titano proveniente da lontano. Thanos è l'incarnazione del totalitarismo più folle che commette atrocità perché ci crede davvero, è un cattivo che non uccide per il gusto di farlo o per ottenere un qualche potere, ma perché lo ritiene necessario per un bene superiore. E il successo mirabolante di questo personaggio è solo uno dei tanti di un film a dir poco rivoluzionario per il genere. Un film che, nei suoi 150 minuti di durata, porta ad un livello mai visto prima il concetto di cast corale (come già detto), di labirinto della narrazione, di caleidoscopio di immagini e mondi fantasiosi, spingendosi al limite e riuscendo a rendere partecipi tutti gli attori e i personaggi (per quanto ovviamente in misura e con tempistiche diverse tra loro), senza mai annoiare, senza dare mai tregua ad uno spettatore sballottato da una parte all'altra di un universo nel quale ritroverà vecchi personaggi che pensava di non rivedere mai più, ne conoscerà di nuovi e soprattutto scoprirà qualcosa di nuovo sui vari Iron Man, Captain America, Gamora, Starlord, Thor e sopratutto su Visione e Scarlet, finalmente maggiormente considerati rispetto al passato.
C'è davvero di tutto insomma, tantissima carne al fuoco e la vera impresa dei fratelli Russo è che non si brucia quasi nulla, anzi, la loro eccellente regia riesce nell'intento di realizzare un vero masterpiece che dosa sapientemente ogni singolo elemento, l'unicità di ogni personaggio che regala al film il DNA comics del primo Iron Man, il senso del dovere di Captain America, la divinità di Thor, l'appartenenza del primo Avengers, il dolore di Civil War e la verve ironica (sapientemente dosata dai Russo) tipici de I Guardiani della Galassia. Sublimato da visual effects stratosferici, da una regia di enorme spessore, il film non rinuncia infatti all'umorismo. Un umorismo che alleggerisce sovente il fardello per spettatori che rimangono preda di sconvolgimenti e mutamenti sconvolgenti e a dir poco azzeccatissimi. Perché, ed è qui il punto, Infinity War rappresenta l'occasione per i cinecomic di fare un ulteriore salto di qualità, di andare oltre il fenomeno per teenagers o pop-corn (come anche negli ultimi anni era stato spesso etichettato), dimostrando che il cinema se sa e vuole, può competere con le serie tv quanto a complessità e profondità, pur con tutte le differenze insite nei due medium. In un finale spiazzante, geniale, dark e originalissimo (che non svelo naturalmente ma che lascia a bocca aperta certamente), Infinity War porta il MCU quindi ad abbracciare la maturità artistica, a connettersi con le ombre di ciò che suo tempo crearono in alcuni dei loro lavori più riusciti certi scrittori, collegandosi parallelamente alla mitologia sia classica che norrena. Ciò che poi stupisce è soprattutto il mostrare il lato umano di supereroi che talvolta nel passato erano apparsi anche troppo "perfetti" o "invincibili", insomma un pochino troppo vincenti, con il rischio di renderli antipatici. Certo non mancano difetti (com'è giusto e normale che sia), come una colonna sonora di Alan Silvestri stranamente anonima, una battaglia finale forse un po' troppo farraginosa, l'aver magari esagerato con le location che rischiano talvolta di far perdere il filo agli spettatori e alcune scelte di scrittura criticabili e talvolta dettate da una sufficienza inspiegabile, ma parliamo di macchie che non intaccano minimamente la resa finale. Possono al massimo far storcere leggermente naso e bocca, magari contemporaneamente, ma già dal frame successivo ci si dimentica di minuscole forzature o escamotage narrativi di qualsivoglia natura.
Le interpretazioni dei singoli protagonisti sono splendidi assoli di un'orchestra che incanta dall'inizio alla fine, con l'inaspettata, sorprendente ma piacevole "direzione artistica" del Thanos di Josh Brolin, senza dimenticare tutti gli altri, dai "master" (ovvero i principali protagonisti dei singoli franchise), Benedict Cumberbatch, Chadwick Boseman, Chris Evans, Chris Hemsworth, Chris PrattRobert Downey Jr e Tom Holland, al cast di supporto ai master (così tanti attori che non ci entrerebbero nemmeno in dieci righe), fino ai nuovi personaggi, uno tra l'altro (un personaggio ambiguo nella sua personalità) interpretato da Peter Dinklage. Avengers: Infinity War è un vero film corale che beneficia di un comparto effetti speciali da capogiro ben integrati in fase di post produzione ma che non eccedono mai e non inficiano il senso di "vero" della pellicola, migliorano di film in film e per gli occhi, è pura magia, sembra di stare nel bel mezzo della battaglia. Inoltre grazie a ritmi incalzanti e mai aggressivi ma sempre meravigliosamente equilibrati, tutti i personaggi vengono dosati in modo perfetto e tutti hanno messo qualcosa dei loro standalone senza perderne l'essenza. In tal senso vedere tutti questi eroi insieme nella stessa pellicola, ma divisi su più campi in modo ottimamente bilanciato è un godimento puro. Al contrario amaro, seppur sempre eccezionale, è il cameo del compianto Stan Lee, alle sue ultime collaborazioni artistiche. In definitiva comunque il film dei fratelli Russo è lo splendido risultato di dieci anni di cinecomic Marvel, una pellicola epica e spettacolare che porta con sé il corredo genetico di tutto quello che l'ha preceduto. A conti fatti questo monumento all'Universo Marvel, a ciò che è stato creato in oltre 10 anni di attività, è anche un monito e un dito puntato contro altri universi narrativi, primo tra tutti quello della DC, che onestamente ha solo da imparare da ciò che il MCU ha fatto e ha creato per gli spettatori di tutto il mondo. E non dirò soprattutto mai abbastanza grazie ai vari attori/protagonisti Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris PrattScarlett JohanssonChadwick Boseman (lui un po' meno) ed etc…insomma a tutti quegli attori che in questi undici anni hanno accompagnato e deliziato il pubblico (e me) con le loro performance. Con Infinity War tutto è cambiato, tutto è finito, tutto ricomincia, e non vedo l'ora di scoprire come faranno, a fare cosa sta a voi scoprirlo (a chi non l'ha ancora visto), la prossima volta. Voto: 8 [Qui più dettagli]

35 commenti:

  1. Poco da aggiungere, se non che io sono già alle quinta-sesta visione di questo film :D Non vedo l'ora che sia aprile per sapere come si conclude il tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caspita, anche se un'altra volta dovrei vederlo anch'io, chissà, prima del prossimo (che anch'io attendo con grande impazienza) potrei riuscirci ;)

      Elimina
  2. Molto d’accordo, la Marvel ha creato questo evento un pezzo alla volta, ed ora stiamo tutti aspettando la fine, ormai i fumetti si vivono al cinema, con la stessa attesa per il “nuovo numero” ;-) Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ed io proprio non riesco a capire come diavolo faranno a risistemare tutto, se mai decidessero di farlo ;)

      Elimina
    2. Nel Civil War a fumetti l'Uomo Ragno svela la propria identità alla stampa. Finito il crossover sono dovuti tornare indietro. Come l'hanno risolta? Magia. Giuro!
      Spero che in Endgame ne vedremo di migliori...

      Elimina
    3. Dei fumetti non so niente, soprattutto questi ultimi, ma spero non sia il tutto campato per aria, che abbia una sua logica ;)

      Elimina
  3. No vabbè....
    Stavolta passo, altrimenti mi sale la nausea, e lo sai.
    Facciamo che ti lascio solo un bacetto. :*

    RispondiElimina
  4. Eddai Pietro, e questo ce piace un sacco! 😃
    Io al cinema mi ci sono divertito dall'inizio alla fine. Anzi no: alla quasi-fine.
    Finito il film, qualcuno ha cominciato a uscire dalla sala. Io e il grosso del pubblico siamo rimasti in attesa della scena post-crediti. Una tortura (ma penso l'avrai vissuta anche tu). Dopo vari minuti di attesa, i testicoli di tutti quanti erano grossi come dei meloni; qualcuno non ha retto oltre e più di metà della sala è uscita. Dopo altri minuti ancora, si cominciava a temere di essere stati trollati. E poi finalmente eccola. Quando è finita, i commenti in sala sono stati: i) bestemmie; ii) WTF; iii) ma andata a 'fa***lo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io fortunatamente sono andato avanti con la registrazione ed ho evitato di aspettare, anche se poi a quella scena ci sono rimasto ugualmente male, povero Nick ;)

      Elimina
  5. Crossover con troppa carne al fuoco. Ci sono proprio tutti, pure Black Panther. Thanos , non so perchè, è stato il più interessante per me.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In questo caso dipende se piace il genere o meno, e comunque sì anche Black Panther purtroppo..

      Elimina
  6. Io l'ho trovato eccessivamente lungo. L'unico difetto. Lunga vita alla Marvel.
    Aspettando il seguito...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh sì però per raccontare e coinvolgere tutto e tutti serve tempo, e qui l'hanno concentrato abbastanza bene nonostante l'eccessiva durata ;)

      Elimina
  7. mah, non mi aveva convinto...e io sono marveliano per definizione !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, non so che dirti, però è giusto e più che normale che a qualcuno non sia piaciuto o non abbia convinto ;)

      Elimina
  8. Risposte
    1. E quando mai non lo sei stato scettico? :D
      Vabbè buona visione ;)

      Elimina
    2. Lo ero anche con Ogni giorno..e mi sono dovuto ricredere...è su Sky... guardatelo e fammi sapere...

      Elimina
    3. In verità l'ho scartato, solo leggere la trama che la testa mi scoppia :D

      Elimina
  9. sicuramente ho visto il primo, forse anche il secondo ..non ricordo , il richiamo di Robert Downey jr. per me è come il richiamo della foresta.
    come sempre estremamente invitante mio caro..
    Grazie di cuore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahah...si capisco, Robert Downey jr. come Iron Man poi è fantastico ;)
      Grazie a te, ciao :)

      Elimina
  10. Ciao Pietro, grazie. Bella recensione.
    L'ho trovato un pizzichino caotico ma comunque molto bello.
    L'attesa finale è snervante però...ho avuto gli occhi in continuo avviamento con tutti quei nomi sullo schermo...ahahahah...
    Abbraccio e smack!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, son parecchi gli attori (ma anche attrici) "importanti" :D
      E sul finale l'attesa ne vale comunque la pena ;)

      Elimina
  11. Un film che mi è piaciuto, peccato la troppa lunghezza...al cinema ricordo che sospettai un sequestro di persona! :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E vabbè ma come ho detto non era facile restringere il tutto, l'ammasso di nomi e situazioni, anzi, meglio così che altrimenti si rischiava lo facessero in due parti ;)

      Elimina
  12. Adorabile. Commovente, a tratti. Non vedo l'ora che arrivi il seguito!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh adorabile non tanto, visto l'amarissimo finale, ma commovente a volte sì, ed anch'io quindi non vedo l'ora ;)

      Elimina

  13. Ciao! Ti ho nominato per un premio, spero che ti faccia piacere :-)

    https://lanostrapassionenonmuore.blogspot.com/2019/01/sunshine-blogger-award-award-courtesy.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, certo che mi fa piacere, peccato che io l'abbia già ricevuto e fatto il post apposito, ma grazie comunque di aver pensato a me ;)

      Elimina
  14. Sicuramente uno dei migliori film Marvel di sempre, ormai quando escono si scatena un fefnomeno mediatico apocalittico XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, uno dei migliori ma non il migliore in assoluto, eppure eccezionale ;)

      Elimina
  15. Prima o poi dovevano mettere insieme in un film tutti questi personaggi. è un film molto interessante, tiene in allerta il pubblico quanto basta per non far venire un attacco di cuore ed è abbastanza sorprendente rendere tutti curiosi e impazienti di vedere il sequel.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovevano e l'hanno fatto, e il risultato è sotto gli occhi di tutti, ovvero eccezionale ;)

      Elimina